Posts written by Boredom.

view post Posted: 13/11/2019, 01:17     Sessione Autogestita #1 - Revelation - Tra le Ombre di Oto
Revelation.

Nella vita bisogna esser generosi.


Quando si supera la soglia della pazienza il proprio corpo reagisce in maniera del tutto inaspettata, e con esso anche la mente ne risente: nervosismo, doloretti dovuti all'ansia, crisi per trovare una soluzione più che esaustiva al problema; siamo strani noi umani, quando vi è un problema psicologico non ne sappiamo uscirne facilmente, se ci convinciamo che qualcosa non quadra è la fine. E' come portare una patologia psichica a livelli così alti da convincere anche il proprio corpo. La mia sembrava una convivenza forzata con due personalità, il mio corpo è convinto che io non sia più me stesso e che non debba vivere da normale cittadino del mondo: la mia ira si innalza senza un preciso motivo mentre a volte ho paura di combattere intimorendo il mio ego. Sto comprendendo che se non lascio una certa libertà alle mie personalità, le cose all'interno della mia psiche potrebbero mandarmi in fumo il cervello rendendomi un pazzo a cui hanno praticato la lobotomia.

...

Mi trovo su un pontile, l'acqua quiete il mio spirito, sono così immerso in me stesso, con i miei dubbi, le mie personalità. Chi sono io? Il mio passato, a chi interessava? Ma perché ridursi a partecipare solo della metà seria di me, partiamo dalle cose ridicole. Dovete prima sapere com'ero vestito, dato che l'Estate sembrava avere degli effetti sul cambio d'abbigliamento. Già! Quel giorno non avevo la tenuta da Genin. In verità non l'ho mai avuta. Si sa, ogni personaggio importante, in un racconto, ha il proprio vestito personale. Una maglia nera a maniche corte , era un po' larga, le cose attillate non mi sono mai piaciute. Dei pantaloni neri con delle strisce rosse sui lati che andavano a riparare ciò che la semplicità della maglia non poteva fare. Dei sandali normali dato le temperature calde. I capelli, come sempre, erano sparati in diverse direzioni. Ora torniamo a dove mi trovavo. Poche persone passavano per quel punto. I commercianti evitavano di far passare carri o oggetti troppo pesanti. Il legno era vecchio e diversi punti erano rovinati, logorati dal tempo e dal clima. Sempre le stesse persone, sempre lo stesso legno, sempre lo stesso sempre insomma. Guardai l'acqua e poi volsi il mio capo al cielo, acqua e cielo, acqua e ciel...

Mi gira la testa.

Qualche passo all'indietro e il ponte riuscì a tenermi. Provo a ricomporre la mia posizione dritta ma il legno sotto di me si spezzò, facendomi incastrare la gamba. Feci qualche movimento lento per tirarla fuori. Sospiro di sollievo, nulla di grave. Poggiai il mio corpo sulla staccionata del pontile e TRAC!

Eh no e che cazzo!

Scivolai indietro, diretto nella corrente del fiume - allungai il braccio, In cerca di qualcuno. Dei passi, sul ponte. Veloci, rapidi, quasi di fretta. Ruote. Ruote?! Una luce. Forse un salvataggio... Caddi in acqua. Ma la cosa ridicola è che avevo visto oltre la luce. Un carretto trainato da una donna. Cioè, una cosa così pesante non era caduta provocando buche nel ponte e io, minuscolo essere, avevo spezzato tutto?! Ma era una presa per il culo!
Nuotai fino a riva e salii. Ci mancava solo che si spezzasse il terreno.

Che dire, mentre l'acqua gocciolante continuava a cadere dai miei capelli e a colare dai miei vestiti, io stavo osservando quel che Oto cercava di offrirmi. Uh guarda il carretto del ponte. Uh guarda lo stanno rapinando. LO STANNO RAPINANDO? Sotto i miei occhi? Vi è mai capitato di correre con i vestiti bagnati, ogni movimento senti ancor di più la stoffa attaccarsi alla pelle - si mi è capitato per chi se lo stesse domandando. I miei movimenti quindi erano molto impacciati - intanto quei due ladruncoli stavano arraffando quel poco di mercanzia che trasportava quella donna, e che donna devo dire.

Hei voi fermi!

Il mio sguardo catturò i due malviventi, e ora? Ucciderli? Ecco che spunta fuori la mia prima personalità, su dai, non vedi che c'è una bella donna, ucciderli ci farebbe fare la figura del mostro - lasciarli andare? Così invece facciamo la figura degli zimbelli, decisi quindi di stordirli - da ciò che sembravano erano due cosiddetti "ladri di galline", ovvero di poco conto. Composi i sigilli per scagliargli un jutsu che li avrebbe fatti addormentare per un po'. Dei lampi di luce avvolti in una sfera si scagliarono contro di loro, inermi a fissare la loro fine. Mi avvicinai alla fanciulla, dunque, con quella grazia che solo i vestiti bagnati possono portare.

Salve! I suoi vestiti mi piacciono parecchio. Quel colore asciutto è così alla moda che pochi potrebbero resistere. Fa cambio con i miei?

Tutto si sarebbe aspettata,eccetto una battuta di spirito. Inevitabilmente,si era lasciata sfuggire una risata.

La ringrazio molto sopratutto per il salvataggio, i miei genitori non mi avrebbero mai perdonato di aver perso la loro merce per il negozio. Ma comunque tornando a lei a dire la verità,ho sentito proprio oggi che il bagnato è tornato di moda; anche se continuo a preferire l’asciutto. Al massimo posso offrirle la mia sciarpa,se vuole…sfortunatamente non mi sono portata nient’altro dietro

Gentilmente, la fanciulla, mi porse la sciarpa, dopo avermi detto che il bagnato va di moda. Una strana sciarpa, molto carina. Così l'accettai volentieri. Per non essere troppo fashion e non attirare troppe persone, un po' d'asciutto non guastava. Non ricordavo questo stile. Me la dovevo esser perso. Non che me ne pentissi! Sicuramente quegli stupidi stilisti avevano avviato questa moda l'inverno scorso. Proprio nel periodo più caldo! Mi ingarbugliai un po' per mettermela, ma alla fine ci riuscii.

Se posso domandare come mai è bagnato?

Alla domanda si lasciò ad andare a un altra piccola risata. Ma che mi stava prendendo in giro? Ma vabbè comunque che rispondere? Perché m'ero buttato in quel fiume? Dire che c'ero finito così, per una crepa del ponte, era imbarazzante. Chi non ci avrebbe fatto caso? Così mi inventai qualcosa. Dovevo trovare un non so che di convincente e di serio. "Avevo il testosterone a mille e ho raffreddato i miei bollenti spiriti." Cioè, no, così mi avrebbe preso per un porco! Velocemente feci circolare nella mia mente tutte le cose che avevo in memoria, come se stessi scansionando il tutto. Il blu si fa con il verde e il giallo. Il ramen, al supermercato, è in sconto del 20%. Non c'è due senza tre. Dire cose ovvie, non fa ridere la gente.

Perchè dato che c'è una giornata così blu e l'acqua risplende dello stesso colore della giornata, perché non andare a nuoto a prendere quel ramen istantaneo che vendono col 20% di sconto al super mercato qui a fianco? Stavo pensando di prenderne tre, due mi sembrano pochi.

Ma cosa cazzo avevo detto!? No, basta. Era meglio cambiare discorso. Discorso poi, qualche pensiero misto a sé stesso. Come distogliere quella situazione di imbarazzo? Ma sì, perché non presentarsi? Ero sempre stato bravo nelle presentazioni. Non che ci volesse molto. Tirai fuori la mia scheda d'identità.

Come vedi mi chiamo Mikazuki. Il cognome non c'è, non so perchè, come puoi vedere qui dice che ho i capelli rossi. Va beh. In fondo ci sono tante persone strane in giro. Un colore non farà certo la differenza.

Distrattamente riposi la mia Tessera. Fortuna che aveva un involucro di plastica e non s'era bagnata. Tentai, invano, di asciugare la mano strofinandola nei vestiti bagnati. Porsi poi la mano, sorridendo.

Il piacere è tutto mio Mikazuki, io non ho una tessera con me però penso puoi credermi sulla parola che il mio nome sia Asuka.

Che bel nome vero? Mikazuki e Asuka. Insieme eravamo perfetti. Una casa con un bel giardino, due pargoletti a scorrazzare tra la tavola della cucina. Io che urlo CUCINA DONNA CHE HO FAME.

Si è fatto tardi, devo consegnare la merce al negozio o i miei si preoccuperanno. Io comunque lavoro alla drogheria alle porte del villaggio, passa qualche volta, sei il benvenuto!

CRACK! I miei sogni si frantumarono al suono di quelle parole , se ne stava andando, però mi aveva detto di passare, quindi avevo fatto colpo! La vidi allontanarsi lentamente dandomi le spalle... Se si gira è mia, se si gira è mia. Ecco! Quel capo girarsi di nuovo verso di me con quel sorriso, mentre la sua mano sinistra sventolava leggiadramente nel salutarmi.

Decisi di incamminarmi anch'io per la strada di casa, feci qualche passo e sentii dei grugniti, quei due malviventi, me li sarei dimenticati. Provai a fischiare verso le guardie che presidiavano le porte del villaggio

Hei voi, su venite qui. Questi due malviventi hanno provato a derubare la ragazza che è entrata poco prima al villaggio. E' stato un gioco da ragazzi, vi rimango la gloria, io torno a casa.

...

Shh... Il vecchio non deve sentirmi entrare o mi ammazzerà. Tolsi le scarpe lentamente poggiandole sull'uscio di porta, i miei passi felini in punta di piedi mi avrebbero portato fino la mia camera. SBAM!

Ma porco cazzo! Lo spigolo, il mignolo, il mio mignolo!

A confronto il Kunai conficcato nella gamba ricevuto all'esame era stato una carezza. Ma perchè sempre il mignolo. Abbiamo cinque maledettissime dita dei piedi ma perchè sempre il più esile!?

MIKAZUKI! Ti sei fatto ma.... MA COSA DIAVOLO E' QUEST'ACQUA! Avevo appena fatto lucidare il parquet. Vai immediatamente nella tua camera! Invece di perdere tempo per il villaggio inizia ad assumerti delle responsabilità! Ci sono delle lettere, se non sbaglio hai delle missioni che ti aspettano, ingrato che non sei altro!

Quel vecchio a furia di urlare ci lasciava le penne - poi ogni volta che lo faceva rimanevo incantano nel fissare quella giugulare ingrossarsi di qualche centimetro, era spaventosa.

Si Okuro, ho capito, stai tranquillo.

Il suo brontolare accompagnò la mia strada verso la camera da letto. Mi svestii completamente per indossare degli abiti asciutti. Ripresi quella sciarpa e mi poggiai sul letto - quel profumo mandava in estasi il mio olfatto. Come un bambino la strinsi al petto per poi lasciarmi andare tra le grinfie di morfeo.



Gdr Off - L'edit è per il code sbagliato al titolo :fifi:

Edited by B o r e d o m - 13/11/2019, 02:00
view post Posted: 11/11/2019, 11:43     Topic Centrale Role - Regolamento
Richiedo

~ Tipologia: Missione
~ Difficoltà: D
~ Rango PG: Genin
~ Master #N°:
view post Posted: 11/11/2019, 03:59     Esame Autogestito #1 - Hellish to See - Accademia

CHE DOLORE ASSURDO!

Ho costato che estrarre un arma dal proprio corpo non sia uno dei più piacevoli eventi.

Ragazzino c'è l'hai fatta

Abbozzai un sorriso, scostando lo sguardo dalla lamina metallica fino allo sguardo del ragazzo che fino a pochi secondi fa – come me – aveva vissuto una spiacevole disavventura in quell'esame genin che sulla carta doveva essere molto più semplice.

C'è l'hai fatta anche tu eh?

Risposi con tono decisamente più spensierato e alla mano. Mi rispose con un cenno del capo, andandoselo subito a indossare con orgoglio; io, invece, rimasi ancora un po' ad osservarlo sembrava un bambino che aveva ricevuto un regalo che desiderava da tempo. Questi ninja di oggi tutti matti per quel coprifronte, intanto i medici avevano terminato le cure quindi decisi di abbandonare il campo per andarmi a rilassare in un caldo letto, sperando che il vecchio Okuro non abbia preparato qualche sorpresa - lui sa sempre tutto.

view post Posted: 7/11/2019, 15:53     Esame Autogestito #1 - Hellish to See - Accademia
Esame Genin.

La potente forza di Oto non è di nessuno.
Solo chi la guarda può raccoglierla a fondo.




La notte è scura, tutto tace, il silenzio sembra quasi un'entità palpabile. Poi qualcosa cambia: i gufi fanno i loro versi fuori dalle finestre della casa. Dalla foresta, lì vicino, provengono rumori inquietanti, fruscii e rami spezzati, qualcosa si muove. Ora è nel cortile della casa, si sentono i cani del vicinato abbaiare, gli uccelli sul davanzale delle finestre volano via. Accende qualcosa. Mette le mani in una strana posizione. Un getto di fuoco sembra uscire dal suo corpo. Le fiamme circondano la casa, bruciano tutto ciò che incontrano. La figura scura ora è sparita. Sono solo, in casa non c'è nessuno, solo io e le fiamme che ci circondano. Sto per arrivare alla fine della mia giovane vita,lo so, lo sento. Nessuno mi può salvare. I miei genitori ormai sono sotto le macerie. Poi qualcosa mi afferra. Vengo trascinato quasi di peso da qualcuno. Mi porta fuori dalla porta, vengo preso e portato sulle spalle,ma colui che mi ha salvato ora giace a terra. E' stato ucciso, ed ora richiede vendetta, mi chiama continuamente, ogni notte, affinché scova ed uccida il suo assassino. Ma non sono abbastanza forte, non sono pronto. Devo diventare un ninja, è la mia unica speranza. Mi sveglio all'improvviso, la mia fronte è imperlata dal sudore, urlo come non ho mai urlato prima. Un incubo,uno dei tanti. Il vecchio Okuro se ne accorge, come può non accorgersi? Lui sente tutto.

Mikazuki, che succede, tutto bene? Ti sei fatto male?.

Niente , sto bene, sto bene, era solo un brutto sogno, solo un sogno.

Vabbè, tanto con te è impossibile parlare. Non sai rispondere più normalmente. Mi sembri una sfinge a volte, con la tua espressione enigmatica e le tue parole misteriose. Comunque scendi, è pronta la colazione, ed oggi è il tuo gran giorno! Non è quello che hai sempre sognato? Su, qui...

Mangio in fretta, non c'è tempo, sono in ritardo. Mi devo presentare nella classe puntuale e preciso, devo mostrare il meglio di me, pur mantenendomi me stesso. Corro a perdifiato, non noto nemmeno la gente che mi passa affianco. Quando improvvisamente una signora anziana gira l'angolo. Le vado addoso, la sua spesa, accuratamente riposta nelle buste,vola dappertutto, spargendosi in modo disordinato. Sono terribilmente imbarazzato, so che dovrei correre per non arrivare in ritardo,ma la devo aiutare, è nella mia natura.
Corro ancora a perdifiato. Al suono della campanella sono appena entrato in classe. Il mio respiro ora è affannoso. Sono stanco, sudato, ma soprattutto determinato. Mi guardo attorno, penso di aver fatto una figuraccia, ma nella classe c'è solo il sensei!
Non mi degna neanche di uno sguardo. Si limita a fare un gesto con le mani, per dirmi di sedere, ma io sono già al primo banco, lo guardo e lo osservo. Poco dopo arrivano anche i miei compagni. Poggio il mio sguardo sul banco, pieno di disegni, evidentemente caricature di precedenti sensei; poi lo alzo lentamente e scruto il maestro, fissandolo intensamente negli occhi. Quegli occhi, quel modo strafottente me lo fanno risultare immediatamente antipatico.Mentre lo osservo anche lui alza il guardo verso tutti noi. Poi, lento e solenne, si alza lui stesso. Vuole intimorirci, spingerci ad una sottomissione totalmente devota, ad una devozione assoluta. Con un tono tutt'altro che rassicurante e amichevole dice:

Spiacere di conoscervi. Io sono colui che terrà questo corso; non vi è dato sapere altro di me, se non che la mia pazienza è inversamente proporzionale alla mia esigenza e che dunque dovrete regolarvi di conseguenza. Prima di tutto sappiate che fra noi non vige un tipo di rapporto paritario, anzi, l' unico rapporto esistente è la vostra posizione subordinata alla mia. Mettetevelo bene in testa. Io non sono qui per fare da balia a dei bambini, quindi non voglio vedere scene di pianto o di confusione eccessive. Se non vi sta bene sapete dov' è la porta. Sulla mia cattedra ci sono dei fogli, venite ad uno ad uno a ritirarli e iniziate il test.

Non appena ritiro il foglio d'esame, lo scruto minuziosamente da cima a fondo, e riordino le idee e le nozioni apprese durante le lezioni in Accademia. Sospiro, e comincio a scrivere. Prima di consegnare il foglio al sensei, lo ricontrollo attentamente per trovare e correggere eventuali errori. Una volta ricontrollato lettera per lettera, parola per parola, appoggio la penna sul tavolo e giro il foglio in modo che nessuno riesca a vedere le mie risposte nell'attesa della fine di quell'interminabile giornata.

[...]

« DRIII...» Un suono assordante e quanto mai fastidioso, fortunatamente stroncato sul nascere da un colpo secco, alquanto infastidito.

Qui le cose sono due: o ricordo di disattivarla o finirò per romperla una di queste mattine.

La cosa più divertente è che per tutto il mio periodo Accademico ho maledetto la mia incapacità, che rasentava i limiti del patologico, al sentire quello schifoso marchingegno. Negli ultimi dannati mesi – o anni? – invece, si susseguiva la tragicomica scena di un inutile risveglio che precedeva di gran lunga quell’infernale suono, che finiva per interrompere fili poco logici di pensiero. Quasi quasi non era neanche troppo negativa come cosa, ma sapete quanto può essere utile una sveglia ad un Ninja in convalescenza? Diciamo come un tozzo di pane raffermo ad un uomo affamato senza denti. L'unica nota positiva era il fatto che smetteva di farmi rivere quell'incubo tutte le notti.

Pubblicità, pubblicità, bolletta, pubblicità, bolletta, bolletta, altra pubblicità, lettera, altra bollett...Lettera?

E che lettera: si trattava dell'Accademia. Quelle lettere erano inconfondibili. D’istinto mi si corrucciò il viso, il sopracciglio destro arcuato. Rimasi in questa posa per qualche secondo, fissando la lettera come un morto di...ehm...come un ragazzo privo di esperienze nel campo dell’amore fisserebbe una ragazza: incuriosito e alquanto intimorito.

« Signor Mikazuki siamo lieti di annunciarle di aver passato gli esami teorici. Per conseguire completamente l'esame Genin dovrà presentarsi in Accademia per svolgere l'esame pratico, l’ appuntamento è alle otto di Sabato. »

Riuscì a prepararmi in poco più di dieci minuti, uscii dalla camera e mi ritrovai a camminare per le vie del villaggio - Poco fu il tempo che ci misi ad arrivare al campo di addestramento

ALZATI E REAGISCI! COSA CAZZO FAI LI' A TERRA

Gridava in cagnesco contro un povero ragazzetto che viene preso a pugni in testa con la faccia sanguinante.

NE VOGLIO ALTRI DUE IN CAMPO! TU...

Abbaia, afferrando per la maglia uno studente a caso tra il gruppo di quelli in triste attesa e lanciandolo senza riguardo in mezzo agli altri che combattono.

E TU!

Conclude puntando un dito contro il mio viso.

COMBATTETE!

Prima di tutto il fisico, bisognava valutare quello, niente di strano, un tipo mingherlino, sguardo spaesato. L'ambiente? Troppo ristretto - troppi combattimenti attorno.Troppo tardi, si stava già avvicinando. Tra le mani un Kunai pronto a squarciarmi la pelle - l'unico modo per schivarlo era concentrare del chakra sui miei arti inferiori per balzare all'indietro - mi ritrovai in volo assumendo la posizione di un guscio semi-chiuso.

Elusione: 31 [Vel] + 51 [Chk] + 6 [Bonus Attacco Ravvicinato 31/5] = 88
96 - 88 = 8 [Residuo]
Assorbimento: 41/5 = 8
8 - 8 = 0 [Assorbito]
Stm = 77 - 3 [51/20 Chk Utilizzato] = 74

Ero riuscito a schivare l'attacco per poco. Dovevo contrattaccare non potevo permettermi di perdere.

COSA FAI LI' IN ARIA ANCORA! CONTRATTACCA!

Che cavolo un minuto, oddio mi sto perdendo in chiacchiere inutili, è arrivato il momento di attaccare prima che i miei piedi toccano terra, deve essere un attacco sorprendente! Lasciai fluire il chakra lungo i miei arti superiori fino le mani, una sfera instabile di elettricità ricoprì lo spazio provocato dall'apertura delle stesse. Con un ghigno stampato sul viso scagliai il mio attacco contro l'avversario.

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - 雷 - Scarica a Terra - [Chk: 50/110][Int: +75/145]
"Il ninja concentra il proprio chakra in una sfera instabile di elettricità, per poi scagliarla contro l'avversario. Non appena la sfera tocca il terreno, esso sarà pervaso per un attimo da una potente scossa elettrica, che renderà estremamente difficile difendersi da questo attacco. Chi si difende dall'attacco, qualora subisca danno certo, vedrà i punti Sonnolenza e Paralisi che subirebbe, aumentare di 10/15.

Specializzazione: 41 [Int] / 10 + 1 = 5
Ninjutsu: 41 [Int] + 75 [Tecnica] + 5 [Specializzazione] = 121
Stamina: 74 - 3 [50/20] = 71

Sogni d'oro.

L'incontro era terminato, fin troppo facile per i miei gusti, il suo corpo giaceva lì inerme sul terreno. PUFF! Puff!? Che cazzo è stato. Una nuvola di fumo? Era una copia, e quel Kunai che si sta avvicinando a me? Mi ha preso alla sprovvista. Il bruciore era disumano. La mia gamba, la mia benedettissima gamba sgorgava sangue, e quella lama cosa ci faceva nelle mie carni?

Danni certi: 30/5 = 6 PF
Salute: 210 - 30 [Danni Certi] = 180

Ferita 6° Grado - Ferita superficiale = -6 Pt Malus a Forza, Stamina e Salute. [Per Turno]
Forza: 31 - 6 = 25
Stamina: 71 - 6 = 65
Salute: 180 - 6 = 174

La mia mente era debilitata, la ferita se pur superficiale stava iniziando a darmi problemi. L'avversario aveva notato il mio status confusionario - voleva approfittarne avanzando prepotentemente con un attacco frontale. Completai dei sigilli con le mani ormai insanguinate, toglierle dalla ferita per far pressione causava un bruciore maggiore. L'ambiente circostante assunse per un istante un aspetto grigio, era il mio chakra che si stava diffondendo nell'aria. Ormai era vicino, la sua mano si allungò per trafiggermi di nuovo, ma rimase bloccata a pochi centimetri dal mio stomaco. Il fulmine generato dall'ambiente e il chakra riuscì a colpirlo, questa volta però non era una copia - il colpo fu seguito da uno stridulo acuto, esser colpiti da un fulmine non doveva essere per niente piacevole.

<ninjutsu elementale> - 雷 - Lampo minore - [Chk: 65/80][Def/Res: +75/85]
"Il ninja diffonde il proprio chakra elementale nell'atmosfera per creare un piccolissimo fulmine che si abbatta sul terreno per intercettare un attacco. In caso di un attacco ravvicinato con armi, l'avversario subirà 1 punto danno e 2 punti ferita da Sonnolenza e Paralisi, mentre se l'attacco è ravvicinato senza armi subirà solo 1 punto ferita da Sonnolenza e Paralisi. Se questa tecnica viene utilizzata per difendere un attacco a vasto raggio, subirà un malus di 20."

Specializzazione: Def 31/10 +1 Livello = 4

Tecnica Difensiva: 31 [Def] +75 [Bonus Tecnica] + 4 (Specializzazione) = 110
Stamina: 65 - 3 [65/20] = 62

PF: -6 Status alterati
Forza: 25 - 6 = 19
Stamina: 62 - 6 = 56
Salute: 174 - 6 = 168

Il respiro iniziò a farsi pesante, la ferita non smetteva di causarmi problemi - anche l'avversario iniziava a subire i primi cenni dell'effetto della tecnica, i suoi occhi contro la sua stessa volontà cercavano di chiudersi. Ma cosa lo spingeva ad attaccarmi ancora - si trovava proprio lì, di fronte a me, i suoi arti iniziavano a tremolare, quel Kunai non riusciva a star fermo ed eccolo che cerca di affondare nuovamente. Raccolsi gli ultimi attimi di lucidità per sostituirmi con un barile che delimitava il perimetro del campo.

<tecnica> - Sostituzione - [Stm -4/6/8/11][Max 2 volte ad incontro]
"Il ninja si sostituisce con un tronco o oggetti che trova nelle vicinanze. Questa tecnica si può utilizzare come:
Attivazione: dimezza il danno certo subito dall'attacco appena difeso.
Tecnica: conferisce un bonus a def/vel/res Base pari al parametro stesso. E' chakrabile e potenziabile con attivazioni, tonici o simili.
[Durante l'azione può essere utilizzata solamente in una delle due varianti sopra citate][Contro attacchi a Raggio Totale non sarà possibile utilizzare la sostituzione come attivazione, ma solo come tecnica].

Attacco avversario = 100

Sostituzione: 41 [Res] + 41 [Sostituzione] + 20 [Chakra] = 102
Stamina = 56 - 4 [Sost] = 52 - 1 [20/20 [Chakra Utilizzato] = 51
-6 PF Status alterati
Forza: 19 - 6 = 13
Stamina: 51 - 6 = 45
Salute: 168 - 6 = 162

Sbucai alle sue spalle - poggiando la mano sinistra sulla sua spalla, mentre la destra impugnava un Kunai.

Adesso muori

Sussurrai al suo orecchio. Racimolai le ultime forze rimaste per sferrare l'ultimo colpo.

FERMO! VA BENE COSI'. FATEVI MEDICARE L'ESAME E' TERMINATO!

La mano si fermò giusto in tempo alle parole pronunciate dal Jonin. Lasciai cadere a terra l'arma. Ero sfinito.

Qualcuno estragga questo dannato coso dalla mia gamba!

Un ninja medico al mio grido d'aiuto si precipitò chiedendomi di distendermi sul terreno, era finita, finalmente.



Edited by B o r e d o m - 7/11/2019, 16:33
view post Posted: 29/10/2019, 21:44     Accademia - Regolamento Vecchio
Per questioni di tempistiche richiedo l'esame autogestito
view post Posted: 24/10/2019, 11:02     Iscrizioni Oto - Iscrizioni al GdR
Ci sarà stato qualche errore perchè mi dice che non ho i permessi per accedere a Oto
view post Posted: 23/10/2019, 10:19     Iscrizioni Oto - Iscrizioni al GdR
• [NOME]: Mikazuki

• [COGNOME]:

• [PAESE]: Ame no Kuni

• [CLAN]:

• [ASPETTO FISICO e CARATTERIALE]: Capelli scarlatti, tremendamente accesi e selvaggi. E' alto all'incirca un metro e ottantacinque per poco più di 75 chilogrammi di peso: un corpo ben allenato e slanciato, nonostante sia ricoperto da numerose cicatrici e bruciature sulle braccia e sul petto. La sua vita è dedita a una sola morale, la preferenza per gli esclusi. Per egli riuscirebbe sino ad uccidere.

• [STORIA]:
Una sorta di velo illuminato di arancio copriva il cielo. Lentamente le fiamme che ardono nel Paese consumavano quei pochi calcinacci rimasti.
Un infernale latrato squarciò l'aria e i cuori dei più deboli, per un attimo tutto si fermò, uomini e bestie, mostri e vittime, come se stesse per giungere la fine dei tempi.

SCAPPATE!

Un immagine violacea quasi accecante si dirigeva rapida a terra, su un umile dimora. L'onda d'urto fu impressionante, quasi apocalittica. I ripetitori, intanto, emettevano gli ultimi messaggi di evacuazione poi... Tutto tace, eccetto i raccapriccianti suoni di una guerra inumana che non può aver pietà.

Gli ultimi respiri affannosi di un ormai schiacciato dalle macerie pronuncia le sue ultime parole.

Mika...zu..ki.. Scappa!

Gli arti inferiori di un esile bambino iniziano una corsa contro la morte. Dietro di se una lunga scia di lacrime accompagnava quella che forse erano i suoi ultimi istanti.

[...]

E' ancora vivo, sarà svenuto. Lo porterò in braccio.
La vista a intermittenza cercava di farsi luce nelle tenebre. Allo stesso modo i suoni divennero cupi, e quei pochi percepibili erano di disperazione. Poi di nuovo il vuoto.

[...]

Non esiste un metro di misura per il tempo che era passato svenuto. Niente intorno a sé che i suoi occhi potessero scorgere. Dov'era?, l'unica domanda sensata, nonché la prima che gli venisse in mente di chiedere al nulla intorno. Non come poteva essere ancora vivo dopo una simile catastrofe; i suoi ricordi si interrompevano a quella luce che accecava la propria vista. Poi un ombra che lentamente rianimò la sua vista.

Ragazzino se te lo stessi domandando, ti trovi all'ospedale del Villaggio di Oto. Sei stato recuperato dalle milizie superstiti. Tra le persone che sono riuscite a salvarsi, nessuno ha confermato un riconoscimento, quindi deduco che tu sia solo. Per adesso sei un profugo, poi magari chissà verrai inserito all'interno del villaggio. Adesso riposati...

[...]

Si vide cambiato.
Mutato, come cresciuto d’improvviso in seguito agli eventi: ecco cosa guardava del proprio riflesso in quello specchio.

Mikazuki scendi o farai tardi all'Accademia!

Quale essere che aveva lentamente acquisito coscienza, da futuro ninja qual era, rimase combattuto tra i doveri di ciò che istintivamente considerava la via del mondo e quel che riteneva giusto fare. Eppure una preferenza rimase rimasta in lui, quasi inconsciamente. Quella per gli esclusi, per le persone in difficoltà e per le condotte più rapide e logiche, convenienti.

Io vado.
Un timido saluto a colui che lo aveva accolto in casa sua, un vecchietto dalla pelle decrepita e poi via verso il proprio destino.

Edited by B o r e d o m - 23/10/2019, 13:27
view post Posted: 22/10/2019, 23:28     Dattebayo. - Benvenuti
Sto giusto iniziando a dare un occhiata generale, prima che i miei occhi mi abbandonino, comunque grazie del benvenuto
view post Posted: 22/10/2019, 23:21     Dattebayo. - Benvenuti
Salve a tutti. E' la mia prima esperienza in un GDR, anche se sono molto appassionato dell'anime. Sono una persona abbastanza impegnata col lavoro quindi sarà più che altro un hobby per passare quelle poche ore che la vita ha deciso di concedermi in libertà.

Ci si becca :eho:
12 replies since 22/10/2019