Sessione Autogestita #1 - Revelation

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view post Posted on 13/11/2019, 01:17     +1   -1
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Revelation.

Nella vita bisogna esser generosi.


Quando si supera la soglia della pazienza il proprio corpo reagisce in maniera del tutto inaspettata, e con esso anche la mente ne risente: nervosismo, doloretti dovuti all'ansia, crisi per trovare una soluzione più che esaustiva al problema; siamo strani noi umani, quando vi è un problema psicologico non ne sappiamo uscirne facilmente, se ci convinciamo che qualcosa non quadra è la fine. E' come portare una patologia psichica a livelli così alti da convincere anche il proprio corpo. La mia sembrava una convivenza forzata con due personalità, il mio corpo è convinto che io non sia più me stesso e che non debba vivere da normale cittadino del mondo: la mia ira si innalza senza un preciso motivo mentre a volte ho paura di combattere intimorendo il mio ego. Sto comprendendo che se non lascio una certa libertà alle mie personalità, le cose all'interno della mia psiche potrebbero mandarmi in fumo il cervello rendendomi un pazzo a cui hanno praticato la lobotomia.

...

Mi trovo su un pontile, l'acqua quiete il mio spirito, sono così immerso in me stesso, con i miei dubbi, le mie personalità. Chi sono io? Il mio passato, a chi interessava? Ma perché ridursi a partecipare solo della metà seria di me, partiamo dalle cose ridicole. Dovete prima sapere com'ero vestito, dato che l'Estate sembrava avere degli effetti sul cambio d'abbigliamento. Già! Quel giorno non avevo la tenuta da Genin. In verità non l'ho mai avuta. Si sa, ogni personaggio importante, in un racconto, ha il proprio vestito personale. Una maglia nera a maniche corte , era un po' larga, le cose attillate non mi sono mai piaciute. Dei pantaloni neri con delle strisce rosse sui lati che andavano a riparare ciò che la semplicità della maglia non poteva fare. Dei sandali normali dato le temperature calde. I capelli, come sempre, erano sparati in diverse direzioni. Ora torniamo a dove mi trovavo. Poche persone passavano per quel punto. I commercianti evitavano di far passare carri o oggetti troppo pesanti. Il legno era vecchio e diversi punti erano rovinati, logorati dal tempo e dal clima. Sempre le stesse persone, sempre lo stesso legno, sempre lo stesso sempre insomma. Guardai l'acqua e poi volsi il mio capo al cielo, acqua e cielo, acqua e ciel...

Mi gira la testa.

Qualche passo all'indietro e il ponte riuscì a tenermi. Provo a ricomporre la mia posizione dritta ma il legno sotto di me si spezzò, facendomi incastrare la gamba. Feci qualche movimento lento per tirarla fuori. Sospiro di sollievo, nulla di grave. Poggiai il mio corpo sulla staccionata del pontile e TRAC!

Eh no e che cazzo!

Scivolai indietro, diretto nella corrente del fiume - allungai il braccio, In cerca di qualcuno. Dei passi, sul ponte. Veloci, rapidi, quasi di fretta. Ruote. Ruote?! Una luce. Forse un salvataggio... Caddi in acqua. Ma la cosa ridicola è che avevo visto oltre la luce. Un carretto trainato da una donna. Cioè, una cosa così pesante non era caduta provocando buche nel ponte e io, minuscolo essere, avevo spezzato tutto?! Ma era una presa per il culo!
Nuotai fino a riva e salii. Ci mancava solo che si spezzasse il terreno.

Che dire, mentre l'acqua gocciolante continuava a cadere dai miei capelli e a colare dai miei vestiti, io stavo osservando quel che Oto cercava di offrirmi. Uh guarda il carretto del ponte. Uh guarda lo stanno rapinando. LO STANNO RAPINANDO? Sotto i miei occhi? Vi è mai capitato di correre con i vestiti bagnati, ogni movimento senti ancor di più la stoffa attaccarsi alla pelle - si mi è capitato per chi se lo stesse domandando. I miei movimenti quindi erano molto impacciati - intanto quei due ladruncoli stavano arraffando quel poco di mercanzia che trasportava quella donna, e che donna devo dire.

Hei voi fermi!

Il mio sguardo catturò i due malviventi, e ora? Ucciderli? Ecco che spunta fuori la mia prima personalità, su dai, non vedi che c'è una bella donna, ucciderli ci farebbe fare la figura del mostro - lasciarli andare? Così invece facciamo la figura degli zimbelli, decisi quindi di stordirli - da ciò che sembravano erano due cosiddetti "ladri di galline", ovvero di poco conto. Composi i sigilli per scagliargli un jutsu che li avrebbe fatti addormentare per un po'. Dei lampi di luce avvolti in una sfera si scagliarono contro di loro, inermi a fissare la loro fine. Mi avvicinai alla fanciulla, dunque, con quella grazia che solo i vestiti bagnati possono portare.

Salve! I suoi vestiti mi piacciono parecchio. Quel colore asciutto è così alla moda che pochi potrebbero resistere. Fa cambio con i miei?

Tutto si sarebbe aspettata,eccetto una battuta di spirito. Inevitabilmente,si era lasciata sfuggire una risata.

La ringrazio molto sopratutto per il salvataggio, i miei genitori non mi avrebbero mai perdonato di aver perso la loro merce per il negozio. Ma comunque tornando a lei a dire la verità,ho sentito proprio oggi che il bagnato è tornato di moda; anche se continuo a preferire l’asciutto. Al massimo posso offrirle la mia sciarpa,se vuole…sfortunatamente non mi sono portata nient’altro dietro

Gentilmente, la fanciulla, mi porse la sciarpa, dopo avermi detto che il bagnato va di moda. Una strana sciarpa, molto carina. Così l'accettai volentieri. Per non essere troppo fashion e non attirare troppe persone, un po' d'asciutto non guastava. Non ricordavo questo stile. Me la dovevo esser perso. Non che me ne pentissi! Sicuramente quegli stupidi stilisti avevano avviato questa moda l'inverno scorso. Proprio nel periodo più caldo! Mi ingarbugliai un po' per mettermela, ma alla fine ci riuscii.

Se posso domandare come mai è bagnato?

Alla domanda si lasciò ad andare a un altra piccola risata. Ma che mi stava prendendo in giro? Ma vabbè comunque che rispondere? Perché m'ero buttato in quel fiume? Dire che c'ero finito così, per una crepa del ponte, era imbarazzante. Chi non ci avrebbe fatto caso? Così mi inventai qualcosa. Dovevo trovare un non so che di convincente e di serio. "Avevo il testosterone a mille e ho raffreddato i miei bollenti spiriti." Cioè, no, così mi avrebbe preso per un porco! Velocemente feci circolare nella mia mente tutte le cose che avevo in memoria, come se stessi scansionando il tutto. Il blu si fa con il verde e il giallo. Il ramen, al supermercato, è in sconto del 20%. Non c'è due senza tre. Dire cose ovvie, non fa ridere la gente.

Perchè dato che c'è una giornata così blu e l'acqua risplende dello stesso colore della giornata, perché non andare a nuoto a prendere quel ramen istantaneo che vendono col 20% di sconto al super mercato qui a fianco? Stavo pensando di prenderne tre, due mi sembrano pochi.

Ma cosa cazzo avevo detto!? No, basta. Era meglio cambiare discorso. Discorso poi, qualche pensiero misto a sé stesso. Come distogliere quella situazione di imbarazzo? Ma sì, perché non presentarsi? Ero sempre stato bravo nelle presentazioni. Non che ci volesse molto. Tirai fuori la mia scheda d'identità.

Come vedi mi chiamo Mikazuki. Il cognome non c'è, non so perchè, come puoi vedere qui dice che ho i capelli rossi. Va beh. In fondo ci sono tante persone strane in giro. Un colore non farà certo la differenza.

Distrattamente riposi la mia Tessera. Fortuna che aveva un involucro di plastica e non s'era bagnata. Tentai, invano, di asciugare la mano strofinandola nei vestiti bagnati. Porsi poi la mano, sorridendo.

Il piacere è tutto mio Mikazuki, io non ho una tessera con me però penso puoi credermi sulla parola che il mio nome sia Asuka.

Che bel nome vero? Mikazuki e Asuka. Insieme eravamo perfetti. Una casa con un bel giardino, due pargoletti a scorrazzare tra la tavola della cucina. Io che urlo CUCINA DONNA CHE HO FAME.

Si è fatto tardi, devo consegnare la merce al negozio o i miei si preoccuperanno. Io comunque lavoro alla drogheria alle porte del villaggio, passa qualche volta, sei il benvenuto!

CRACK! I miei sogni si frantumarono al suono di quelle parole , se ne stava andando, però mi aveva detto di passare, quindi avevo fatto colpo! La vidi allontanarsi lentamente dandomi le spalle... Se si gira è mia, se si gira è mia. Ecco! Quel capo girarsi di nuovo verso di me con quel sorriso, mentre la sua mano sinistra sventolava leggiadramente nel salutarmi.

Decisi di incamminarmi anch'io per la strada di casa, feci qualche passo e sentii dei grugniti, quei due malviventi, me li sarei dimenticati. Provai a fischiare verso le guardie che presidiavano le porte del villaggio

Hei voi, su venite qui. Questi due malviventi hanno provato a derubare la ragazza che è entrata poco prima al villaggio. E' stato un gioco da ragazzi, vi rimango la gloria, io torno a casa.

...

Shh... Il vecchio non deve sentirmi entrare o mi ammazzerà. Tolsi le scarpe lentamente poggiandole sull'uscio di porta, i miei passi felini in punta di piedi mi avrebbero portato fino la mia camera. SBAM!

Ma porco cazzo! Lo spigolo, il mignolo, il mio mignolo!

A confronto il Kunai conficcato nella gamba ricevuto all'esame era stato una carezza. Ma perchè sempre il mignolo. Abbiamo cinque maledettissime dita dei piedi ma perchè sempre il più esile!?

MIKAZUKI! Ti sei fatto ma.... MA COSA DIAVOLO E' QUEST'ACQUA! Avevo appena fatto lucidare il parquet. Vai immediatamente nella tua camera! Invece di perdere tempo per il villaggio inizia ad assumerti delle responsabilità! Ci sono delle lettere, se non sbaglio hai delle missioni che ti aspettano, ingrato che non sei altro!

Quel vecchio a furia di urlare ci lasciava le penne - poi ogni volta che lo faceva rimanevo incantano nel fissare quella giugulare ingrossarsi di qualche centimetro, era spaventosa.

Si Okuro, ho capito, stai tranquillo.

Il suo brontolare accompagnò la mia strada verso la camera da letto. Mi svestii completamente per indossare degli abiti asciutti. Ripresi quella sciarpa e mi poggiai sul letto - quel profumo mandava in estasi il mio olfatto. Come un bambino la strinsi al petto per poi lasciarmi andare tra le grinfie di morfeo.



Gdr Off - L'edit è per il code sbagliato al titolo :fifi:

Edited by B o r e d o m - 13/11/2019, 02:00
 
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view post Posted on 13/11/2019, 08:57     +1   -1
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Mhh... mhhhh..

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Chiamami rompicoglioni, ma senza il titolo(che non andrebbe contato nel post) sono 9964 caratteri.
Fai 31 e arriva a 10k, magari espandendo un po' sulla parte dell'effettivo combattimento, perché dovrebbe essere il focus dell'autogestita(te la passo lo stesso, perché comunque hai messo qualcosa, e in passato è bastato). Inoltre non ho capito se qui Mikazuki era già in missione, e si era fermato sul ponte, perché in caso non lo fosse allora l'autogestita va catalogata come Addestramento Genin, non Missione D(in questo caso avresti dovuto ruolare una mini missione, con tutti annessi e connessi).

Quanto al merito, direi che è un bel lavoro. Simpatica l'interazione tra loro due, e specialmente l'imbranataggine di Mikazuki. Mi è piaciuta soprattutto la parte in cui descrivi la caduta e il trascinamento nel fiume. C'è qualche errore("Non ne sappiamo uscirne...", "L'acqua quiete il mio...", "Vi rimango la gloria[questa te la riporto ma te la abbono perché è in discorso diretto, e dialettale]"), ma niente che tolga al testo.

Espandi dunque un pochino la parte del combattimento, e ci siamo.


EDIT: come non detto, dalla regia mi fanno giustamente notare che non si possono fare Autogestite dopo esami non estesi(il regolamento autogestite specifica espressamente che devono esserlo).
Dovrai dunque svolgere la missione D che sta per partire, e poi effettuare l'autogestita. Per quanto mi riguarda può anche essere proprio questa stessa, modificata come da mie specifiche sopra.

Edited by Sir Onion - 13/11/2019, 10:51
 
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