TIME SKIP

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view post Posted on 12/10/2020, 06:36
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Resti di Fukagizu, Ishi no Kuni, 30 giugno 249 DN


Nulla fin dove occhio può vedere. Né case, né alberi, né rocce o sterpaglie: la natura non osava ancora riprendersi quello che l'uomo le aveva negato così a lungo, prima costruendo e poi annientando. Il sipario era un velo d'argento, la luce pallida del sole tra le nuvole, il picchiettare lieve della pioggia sulla sabbia. Questo vide e, forse, pensò l'ex-Guida del Taisei, avvicinandosi al piccolo santuario che era stato eretto al centro della piana. Nulla rimaneva dei grandi palazzi e strade lastricate, delle esedre ai confini dei piazzali e delle immense mura di cinta. Tutto cancellato, meno che polvere, laddove l'uomo aveva messo mano al potere della divinità.
Eppure, se simili pensieri davvero lo animavano, Kataritsuen non pareva soffrirne il peso. Saldo come era sempre stato delle proprie convinzioni, impossibile dire se per sincera devozione o per bisogno di non affrontare la propria colpa, aveva affrontato prigionia e processo con lo stesso stoicismo con cui aveva condannato al nulla quel paesaggio. E molto altro avrebbe condannato, potendo, forte di quella forza propria di chi ritiene di poter salvare il domani schiacciando il presente.
Ma ora non era più tempo di simili ragionamenti, di valutazioni e giudizi. Aveva ricevuto una sentenza, scontata per molti, specialmente per lui, che aveva fatto di tutto per ottenerla agli occhi dei giudici. Ora era tempo di espiare, benché i peccati nel cuore fossero di opposta natura rispetto a quelli che riportava la carta.


"Kataritsuen, leader del Taisei, il tribunale delle genti del Continente Ninja ti ha riconosciuto colpevole di crimini atroci. Per tale ragione sei stato condannato a pendere dal collo finché morte non sopraggiunga.
Ti è concessa un'ultima parola alla testimonianza di queste persone prima che venga eseguita la condanna.
Che i Kami abbiano pietà della tua anima."


Lesse qualcuno, alla sua sinistra, con la stessa cadenza che sentiva ormai da mesi. Quella delle grandi dichiarazioni, dell'insindacabile giustizia che si faceva in quel mondo. Solo allora, per un istante, abbassò per un momento lo sguardo, incrociando quello della manciata di rappresentanti che erano lì presenti. Volti vuoti, freddi, molti incappucciati. Anche loro non avevano più nulla da dirgli... né lui a loro.
Alzò per un'ultima volta gli occhi al cielo.


"... che abbiano pietà di questo posto, per una volta..."

Disse, praticamente tra sé e sé, prima che gli calassero un cappuccio nero sul volto.
Così morì l'ultimo grande nemico del Continente, alla presenza di pochi individui, in silenzio, le mani strette a pugno mentre la coscienza lo abbandonava. Una morte quieta e dimessa, banale se messa a confronto con quella che aveva riservato a centinaia di persone, con la fine di Watashi. Quella di un qualsiasi condannato a morte, un uomo abbandonato e caduto in basso, il mondo già andato avanti da un pezzo.





????, settembre 250 DN



La tempesta era cessata ma continuava a piovere. Il vecchio guardava la pioggia con il mento sulle ginocchia sporche e lise della veste, accucciato su un'esigua striscia di terra argillosa. L'odore ammuffito della terra ristagnava sopra l'odore rancido dei folti arbusti umidi. Il bambino osservava rapito tra le sue braccia, come non avesse compreso la gravità delle loro azioni. Il peso che si portavano addosso e che li aveva spinti lungo quella via, pellegrini tra i pellegrini. I ciuffi bianchi e radi che gli partivano dal mento si agitavano come un pennello sopra la fronte del bambino, come volessero vergarla con chissà quale segno o pittura tribale. Si sentiva stanco e spossato. Era sicuro che entro pochi giorni avrebbe detto al bambino come proseguire da solo. Il modo più probabile in cui lui sarebbe sopravvissuto, in cui avrebbe perseverato lungo il sentiero anche in suo nome. Il bambino, l'ultimo tra i suoi dei.
Aveva un gran freddo ma il primo nebbioso indizio di luce lo spinse ad alzarsi nella speranza che presto avrebbe ritrovato un po' di tepore. Diede le ultime gallette polverose al bambino e si incamminarono, immersi in quella caligine grigiastra in cui ogni ombra possedeva qualcosa di spettrale. Quando ci fu abbastanza tepore guadarono un ruscello inerbito, dove la particolare e ferrosa composizione delle rocce unite al ristagno tingeva l'acqua di un acceso colore rossastro, quindi passarono attraverso le rive stagnanti e colme di ranocchi e zanzare, e quando ne uscirono facendosi strada attraverso un canneto una miriade di uccelletti svolazzava a ogni loro passo, con un fruscio secco simile a quello di uno stormo di locuste.
Procedettero nella calura umida e crescente di quella oscura e nebbiosa mattina d'estate, il vecchio sempre più stanco e provato, sin quando anche il bambino se ne avvide. Gli fece il discorso che aveva in mente da tempo, quindi proseguirono, il bambino che sbirciava di tanto in tanto tra le pareti di arbusti che scorrevano al loro fianco, come se avesse una segreta intesa con qualcosa che procedeva di pari passo con loro nella pineta nera. Il vecchio staccò un rametto di lindera e lo tenne vicino alle narici per ravvivarsi, spezzettandolo continuamente con le unghie arancioni e opache. Quando furono fuori dal bosco, quattro, cinque capi di bestiame morti e sventrati giacevano nella pianura nebulosa. Il vecchio non ci pensò un secondo e corse verso di loro con le poche energie che gli restavano in corpo, si inginocchiò davanti una di loro, prese il coltellaccio e provo a recidere un lembo della carcassa fin quando non sentì le forze venirgli meno. Non sapeva spiegarlo. Il respiro si faceva pesante e sentì l'impulso di accovacciarsi a terra. Forse era stato davvero beffato. A un passo dalla salvezza. Si disse che doveva provare a resistere. Ancora per qualche minuto. Il tempo di dare un ultimo pasto al bambino. Speranza vana, si disse, bestemmiando il cielo bastardo.
Non seppe dire quanto tempo era passato quando intuì che stava rinvenendo. Inspirò profondamente per alcuni secondi cercando più ossigeno possibile, poi si guardò attorno. Anche in quel momento, non seppe dire da quando il bambino giaceva a pancia in giù e in preda a spasmi, gli occhi spalancati e la bava che gli solcava la guancia e cadeva sull'erba fradicia come le sue piccoli vesti.



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Paese dell'Acqua, maggio 251 DN



Erano le otto e trenta del pomeriggio e stava fumando dal settimo piano dell'ospedale scrutando l'orizzonte, vista sul canale navigabile a sud e il placido corso dell'oceano infinito a est. Colonie di cisterne argentee che lo circondavano. Sbuffi di fumo resi vividi dalla luce di quel pallido tramonto. Quando Hisashi aprì la porticina non si voltò nemmeno. Lo vedeva riflesso nella cisterna alla sua destra. Lo vide chiudere la porta, fare qualche passo e poi piazzarsi lì al suo fianco con le mani incrociate davanti a sè all'altezza dei polsi. Come un impresario di pompe funebri.

"Come mai sei ancora qui?"
" - Volevo restare un po' da solo a riflettere."
"Spiace se ti ho interrotto allora."
"Spiace anche a me."
"Stronzo."

Abbozzò un sorriso e poi buttò il mozzicone giù dal palazzo.

"Che cazzo di casino" lo sentì dire aggrappandosi alla ringhiera.
"Già."
"Il bambino non ce l'ha fatta, e ora il vecchio ha improvvisamente iniziato a sentire nausea e vertigine. Vorrei poter dire che siano causa solo del dispiacere."
"Ma non lo pensi."
"No. Mi sa di no."

Restarono per un po' in silenzio a osservare il mare oscurarsi. Il sole calare alle loro spalle e allungare le loro ombre a dismisura come pupazzi di gomma in mano a un bambino dalla fantasia vivace.

"E' impossibile che abbiano tutti una stessa causa" riprese Hisashi a bruciapelo. Lui non rispose, quindi continuò. "I sintomi più disparati, diversi l'uno dall'altro, infarti improvvisi su soggetti in ottima salute, bambini, ninja addestrati. Focolai sparsi in ogni dove nel Continente. Lo sapevi questo?"
"No, questo mi è nuovo."
"Sei un barbaro del cazzo."
"Tu fai ricerca, io faccio il medico. Il mio compito è occuparmi dei miei pazienti, il resto lo lascio a te. Mi sembra equo."
"Potrebbe. Se i risultati fossero incoraggianti. E' un cazzo di casino."

Le ombre erano ormai impercettibili. La luce del sole una pallida replica riflessa dai piccoli arcipelaghi di nuvole all'orizzonte. Piccole nuvole opache come un presagio di sventura.

"Forse è inutile farci domande. Forse è quello che ci meritiamo."
"No ti prego, risparmiamelo."
"Io continuo a sostenerlo. Il quadro più pessimistico è sempre quello più giusto. Dal punto di vista degli dei ciò che ci caratterizza più di ogni cosa è la vanità. Oltre all'ingenuità ovviamente, ma le due cose vanno a braccetto. Due caratteri che ci danno l'illusione di poterli ingannare, o superare in astuzia gli spiriti del male che abitano questo mondo. Più vicini a noi di quanto crediamo. Quando uno legge la storia del mondo vede una saga di orrori, di stragi, avidità e follia impossibile da ignorare. Eppure pensiamo sempre che il futuro sarà diverso, in qualche modo. Che il nostro presente sia diverso o, peggio, che noi non siamo responsabili di tutto questo. Non so davvero come abbiamo fatto a restare qui così a lungo, ma con ogni probabilità non ci resteremo per molto. E' il tempo di battere cassa. Di incassare i sospesi del nostro fallimento."
" - Ti rendi conto di quanto tu sia pazzo?"
"Non sono il solo a pensarla così, te lo assicuro."
"La pazzia è pazzia, a prescindere da quanta gente ce l'abbia."
"Immagino tu non dica la stessa cosa ai tuoi amici del tempio."
"Idiota blasfemo."

Scosse la testa e poi rimasero entrambi lì con gli avambracci alla ringhiera. Il sole era ormai calato da diversi minuti alle loro spalle, e le nuvole si erano addensate e moltiplicate a est, dove la distanza tra mare e cielo si riduceva ad uno scuro filo sottile. Lampi silenziosi balenavano come saldature tra fumi di metallo fuso. Come se laggiù riparassero uno sconosciuto guasto nell'oscuro meccanismo del mondo.



???, settembre 252 DN


Trasse a sé l'ennesima trappola, controllandone l'interno vuoto e rigettandola a mare. L'acqua era ancora troppo calda, troppo calma, gliel'aveva detto... non era periodo ancora. Sbuffò, lanciando poi uno sguardo alle nubi sopra la testa e domandandosi come mare e cielo potessero essere tanto discordi per tanto a lungo.
Si risolse a tornare indietro, a remi, perché nemmeno tirava un alito di vento. Sovrappensiero, come sempre era, pagaiò per diversi minuti prima di accorgersi di non essere avanzato di un metro. Qualcosa lo traeva a mare, una corrente tanto vasta da non perturbare la superficie.
Poi, quasi si fosse accorta delle sue attenzioni, cessò.

Centomila anime cancellate in un istante.
 
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view post Posted on 12/10/2020, 06:40
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Introduzione regolamento meccanico



Time Skip


Collegamenti: "Sviluppi GdR On", "Calendario"





CITAZIONE
L'ambientazione, i clan ninja, le tecniche ninja, le evocazioni, i villaggi e le varie ed eventuali cose sono ispirate ed ambientate nel mondo di Naruto, opera di Masashi Kishimoto. Tuttavia il nostro GDR si discosta dalla storia originale del manga, prendendone al massimo spunto.

Buongiorno a tutti: se state leggendo questo topic, vuol dire che è arrivato il momento di pensare seriamente a come affrontare il Time Skip e la conversione del vostro pg al nuovo Regolamento meccanico.
Il processo coinvolgerà una parte molto consistente del gioco, per come lo abbiamo sempre conosciuto: non sarà quindi né banale né scontato da effettuare, sia nella sua componente numerica, sia in quella narrativa.

Provvediamo a lasciarvi quindi delle indicazioni generali riguardanti i vari step che verranno intrapresi nella transizione, e le linee-guida sulla conversione che potranno essere aggiornate e integrate anche in seguito alle vostre domande; la guida è anche pensata per incontrare le esigenze dei nuovi arrivati, per cui potreste trovare espressi dei concetti che conoscete già bene.
Essendo poi necessario adattare la conversione al singolo pg, assicuriamo tutto il supporto da parte di Meccanici e Narratori per indirizzarvi nella transizione.

Potrete inoltre sfruttare questo topic per aprire FaQ Narrative sugli argomenti inerenti allo Skip.

Ricordiamo che le FaQ Meccaniche vanno inviate in Guida alla Conversione [X]


Time Skip




Letteralmente è il salto temporale che verrà effettuato dall'Anno 249 DN - Trimestre autunnale (Settembre-Novembre) all'Anno 252 DN - Trimestre autunnale (Settembre-Novembre)

Questo significa che, con questo post, i vostri personaggi sono tutti ufficialmente catapultati tre anni nel futuro. La prossima role al presente che aprirete sarà quindi ambientata nell'autunno 252 DN.

La prima parte del post che avete appena letto rappresenta l'epilogo del Processo a Kataritsuen*, che si svolge in autunno, cioè quindi nel trimestre immediatamente successivo a quello in cui si sta giocando attualmente.

*Nota per i nuovi iscritti: Kataritsuen [X] è il PNG responsabile dell'ultima catastrofe avvenuta nel Continente, giocata durante Kakusei, l'Evento in cui sono stati rilasciati i Bijuu nel GdR. Accusato di aver causato il massacro indiscriminato di centinaia di shinobi a causa della propria condotta, è stato condannato a morte da un tribunale composto di Kage e Daimyo provenienti da tutto il Continente.




Tre anni dopo...


    Cosa accade durante i tre anni di skip?


Per motivi ad oggi sconosciuti, a circa un anno dall'inizio del Timeskip (Settembre 250 DN) tutta la popolazione del Continente inizia a manifestare strani disturbi: questi colpiscono tanto i civili quanto i ninja e nonostante gli sforzi in tal senso, non è possibile trovare un rimedio.
La forma e la gravità dei disturbi varia da persona a persona, ma i casi di decesso sono piuttosto frequenti; in particolare gli utilizzatori di chakra lamentano forti difficoltà a controllare il medesimo come hanno sempre fatto, trovandosi a volte incapacitati ad utilizzare Tecniche acquisite da tempo.
Le reazioni fisiche ed emotive a questo scenario possono essere infinite; nel concreto, per i nostri ninja, ciascuno può organizzarsi a suo modo: se i tentativi di replicare le vecchie jutsu non vanno a buon fine, la possibilità di idearne di nuove per aggirare il problema resta più che valida.


Cosa cambia rispetto a prima?



Per lo più, tutto ciò che concerne la parte meccanica del Regolamento. Ad esempio la stragrande maggioranza dei clan resta disponibile (salvo qualche fusione o rara eliminazione), ma tutti gli elementi che coinvolgono la scheda (parametri, livello, equip, eccetera) e i combattimenti (calcoli, numeri) subiranno un rework per forza di cose.

In questa prima lista inseriamo le parti del Regolamento che sono state completamente riscritte da zero o depennate: se vi trovate a consultare questi topic, prestate attenzione particolare; in caso trovaste refusi o residui del vecchio Regolamento, ringraziamo sin da subito se vorrete segnalarli [X].

  1. Guida all'Iscrizione + scheda pg

  2. Accademia - Esame Genin eliminato

  3. Regole Combattimento

  4. Status Alterati

  5. Parametri

  6. Abilità - abolite

  7. Specializzazioni - abolite

  8. Equipaggiamenti

  9. Modifica ranghizzazione [cfr Vita del Ninja]

  10. Interferimenti

  11. Caccia su NPC

  12. Addestramenti

  13. Evocazioni

  14. Bijuu e Jinchuuriki

  15. Gruppi d'élite - Depennati

  16. Oto [Segno Maledetto]

  17. Senza Clan e Liberi

  18. Clan: rework completo componente meccanica

  19. Clan di Suna: "Controllo della Sabbia" e "Sabbia di Ferro" vengono accorpati al "Magnetismo"

  20. Clan di Kiri: aggiunto "Futton" (Ebollizione)

  21. Clan di Kumo: eliminate le Spade Volteggianti

  22. Clan di Iwa: aggiunta "Argilla Esplosiva", Disciplina Avanzata legata al Bakuton

  23. Regole Tecniche

  24. Tecniche Studente

  25. Tecniche di Villaggio (tutte): abolizione completa

  26. Stili Personali


Cosa resta uguale?



Attenzione: niente è rimasto identico a prima.

Alcune aree del regolamento tuttavia hanno subito solo aggiornamenti, o pur mantenendo un funzionamento analogo a quello che già conosciamo, hanno solo visto dei rework marginali e/o legati alle nuove meccaniche.

I Topic contenenti la storia del GdR e i background di Villaggi e Paesi Minori sono stati (e saranno in corso d'opera) aggiornati dai Kage/Reggenti o dai Narratori.
Mentre il sistema di retribuzione delle giocate è rimasto uguale (cioè più difficoltà = più pagine = più ricompense), l'entità delle ricompense in Ryo ed Exp è stata reworkata per adattarsi al nuovo sistema di acquisto Items e crescita pg, sia per i Master che per i giocatori.

  1. Ambientazione

  2. Sviluppi GdRon

  3. Calendario e linee-guida temporali

  4. Schede Villaggi

  5. Geografia e rotte [depennati tempi di percorrenza]

  6. Vita del Ninja

  7. Paesi Minori

  8. Pg famosi e famigerati

  9. Role Libere

  10. Conoscenze [Aggiunto sistema skill check]

  11. Secondo Personaggio

  12. Missioni e Quest

  13. Topic Centrale Master

  14. Sessione Autogestita

  15. Topic Centrale Eventi

  16. Fama

  17. Nukenin e Ricercati

  18. Akatsuki

  19. Clan: componente narrativa

  20. Lavori GdRON

  21. Competenze e Multe

  22. Lavori GdROFF



Conversione meccanica



Per quanto riguarda le meccaniche di gioco del PG, vi rimandiamo a questo topic [X]: troverete indicazioni su come lavorare alla conversione delle Tecniche che già possedete (se volete mantenerle), oltre alla possibilità di formulare FaQ in caso esse non fossero sufficienti.

Se già siete ferratissimi sul nuovo regolamento e siete già pronti a presentare le vostre creazioni, andate direttamente qui [X]



FaQ




Ongame:

  • Come gestisco GdRON il fatto che il mio pg sapeva fare certe cose tre anni prima, e ora non riesce più? E come giustifico eventuali nuove capacità che, per via delle modifiche che ho apportato a seguito del nuovo regolamento, il personaggio ha acquisito?
    Ci sono diverse opzioni che non si escludono tra loro, anzi: possono anche essere utilizzate in combinazione, o potete inventarvi qualsiasi altra cosa che raggiunga lo scopo.

    1) Lo Smemorato di Collegno: quando riprendo a giocare il pg, non faccio più menzione delle vecchie capacità ora non più a mia disposizione, ma menziono solo le nuove. Questa funziona a prescindere degli eventi legati allo skip, dato che non è richiesta al giocatore alcuna giustificazione storica dell'apprendimento delle nuove tecniche.
    2) Voltiamo pagina: il pg decide autonomamente di modificare il proprio stile di combattimento per fronteggiare gli eventi legati allo skip, o per un cambiamento nelle proprie inclinazioni già giocato in embrione. I pg sono quasi tutti adolescenti, è normale cambiare obbiettivi e desideri in corso d'opera, e tre anni sono un tempo sufficiente per giustificarli. Inoltre lo smottamento del chakra che interessa i personaggi può, anche da sé, indirizzarli verso scuole ed abilità che prima non possedevano affatto.
    3) La Potenza del Fato: travolto dagli eventi del Time Skip, il pg soffre terribilmente per la perdita delle jutsu che ha imparato con tanta fatica e impegno... ma non si dà per vinto! Se le vecchie non riesce più a replicarle, si farà in quattro per inventarne delle nuove. Dopo tre anni di intenso allenamento, il pg è finalmente pronto a ricominciare.


  • È importante tenere a mente, tuttavia, che l'influenza subita dal chakra e gli allenamenti che, di conseguenza, modificano le abilità del personaggio non possono spingersi fino a cambiare aspetti chiave dello stesso. Elementi come la Kekkei Genkai di partenza o il villaggio di partenza, ad esempio, non possono essere cambiati senza rifare completamente il personaggio. Per venire incontro a chi avesse questa esigenza, esiste il Jolly Fury Mod.

Abilità:

  • Il mio pg era basato su Sensitivo, ma ora le Abilità sono state rimosse. Come faccio?
    Si può ideare una Disciplina personale basata sulla possibilità di rilevare il chakra dell'avversario: un Sensitivo 2.0 insomma, che rimpiazzi l'Abilità perduta.


Fama:

  • Il mio pg aveva Fama 4 prima dello Skip, ma se ogni trimestre il valore si degrada in assenza di gesta accreditate, dopo 3 anni ormai non lo conoscerà più nessuno?
    In teoria sarebbe così, ma essendo improbabile che di colpo, nell'Intero Continente, tutti gli shinobi diventino dei signori Nessuno, abbiamo stabilito di congelare il valore Fama che avete prima dello Skip e utilizzarlo come base di partenza per il post-skip. Il pg dell'esempio, dopo lo skip, avrà comunque Fama LV4.


Evocazioni:

  • Il mio pg aveva un importante legame con una o più delle vecchie Evocazioni: spariranno tutte con lo skip?
    No: ciascun Eremo è libero di gestire la cosa, e volendo può tenere le vecchie Evocazioni come PNG; inoltre nulla vieta a ciascun membro dell'Eremo di selezionare una di esse e utilizzarla come Evocazione Personale, seguendo il nuovo assetto. Chiaramente un'Evo può essere associata ad un solo pg, ed essere utilizzata dagli altri nei limiti del nuovo Regolamento Evocazioni.

  • Vorrei abbandonare l'Eremo a cui sono iscritto. Posso farlo?
    Certamente: la Firma potrebbe trovarsi ad occupare uno Sviluppo ormai inefficiente per il nuovo assetto del pg (cause di forza maggiore OFF). Concorderete motivazioni e modalità tra Eremita e Firmatari, o in assenza dell'Eremita rivolgetevi ai Narratori.

  • Posso cambiare direttamente la mia Firma presso un Eremo con un'altra? In caso, devo ripetere la Quest?
    Non è così semplice giustificare uno scambio simile a livello narrativo. Si tratta pur sempre di un Patto di Sangue, e mentre è più che accettabile in questo momento depennare un Eremo per far posto a Sviluppi preferibili (causa di forza maggiore OFF), ongame siamo al limite dell'accettabile.
    Se ne deve sicuramente parlare con l'Eremita e i Narra.
    La Quest va rifatta a prescindere: si parla di instaurare un nuovo legame di sangue con altre creature, non la si può sminuire come una giocata di contorno.








Edited by Sir Onion - 14/4/2021, 09:34
 
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