Posts written by .Kuroro

view post Posted: 18/12/2022, 00:30     Topic Centrale Role - Regolamento
Mi va benissimo, mi serve una missione per riprendere la mano dopo un anno di assenza da missioni e trame. Ci sono!
view post Posted: 3/12/2022, 13:41     Topic Centrale Role - Regolamento
Role Libera: La Montagna dell'Orso
Nick partecipanti: Kuroro
Ambientazione: L'incontro avviene ad Iwa, nella casa dove Jurōjin è cresciuto, termina con il Tengu che si avvia verso il luogo dove ha condotto i suoi studi.
Trama: Al ritorno ad Iwa dopo il morbo, Jurōjin si fa una nuova vita sotto il nome di Tengu e viene a conoscenza che suo padre è in fin di vita. Corre quindi a casa sua per cercare di salvargli la vita.
view post Posted: 3/12/2022, 13:38     La Montagna dell'Orso - Sulla via del ritorno - Paese della Terra
IWA30
Jurōjin "Il Tengu"
Narrato - Parlato - Pensato


Lentamente gli occhi di Jurōjin si aprirono.
La presa del sonno e della stanchezza andavano ad affievolirsi sempre più, lasciando lo shinobi nel suo classico stato di trance post-dormita. Uno sbadiglio, i palmi delle mani sulle ginocchia, schiena piegata e piedi scalzi poggiati sul freddo pavimento in legno.
Sul comodino accanto al letto, la maschera che di lì a poco avrebbe indossato per tutta la giornata, le fiale del suo Siero, un kit medico basilare per medicazioni rapide ed un bicchiere ormai vuoto, con delle gocce d'acqua sul fondo.
Facendo leva sulle gambe, si mise in piedi e si stiracchiò prima di avvicinarsi alla finestra e guardare lo spettacolo che lo accoglieva ad ogni suo risveglio: alberi e foglie, la natura che non aveva mai ammirato ad Iwagakure per ovvie conformità geografiche.
Aveva trascorso gran parte della sua vita in quel posto, ed altrettanto tempo all'interno dei laboratori nascosti nella montagna dell'Orso, tra libri ed esperimenti. Anche dopo esser stato allontanato dal quartiere e dalla famiglia, per Jurōjin la natura rigogliosa restava un qualcosa di raro da vedere, salvo alcune missioni, come quella per diventare Jonin. Una missione di soccorso poco prima dall'arrivo del Morbo e della devastazione che portò lo shinobi a passare da Jurōjin Kurashiki al Tengu: all'abbandono della sua identità celata perennemente dietro la sua maschera.


- Mi sono ripromesso di tenere la mia identità nascosta da quel momento in poi... E chissà se tornerà mai la forza o la voglia di parlare di quello che è successo quel giorno.

Nessuno aveva mai più visto il suo viso o il suo sguardo, nessuno conosceva la motivazione ed ormai nessuno più ricordava il suo vero nome.
Anche al suo ritorno dopo il morbo, la pressione della famiglia Kurashiki sembrava esser stata così forte, che nessuno pronunciava il suo nome, come se fosse stato per sempre dimenticato. Da quel momento decise di farsi chiamare Il Tengu, in modo da poter agire tranquillamente per conto di Iwa, ma senza essere giudicato.
La sua conoscenza medica era diventata però così grande e vasta, che il suo nome iniziava a girare per le vie della città: in molto cercavano il suo aiuto, i suoi consigli, non sapendo chi si celasse dietro quella maschera.


- Mi chiedo cosa accadrebbe se rivelassi anche ad una sola persona la mia vera identità. Forse nulla, o forse tutto quello che ho costruito come Tengu si sgretolerebbe in pochissimo tempo.

Tutto però cambiò radicalmente nel momento in cui, tra le vie della città, la voce che il membro più conosciuto, nonché capo della famiglia Kurashiki, il "Chirurgo del Miracolo", era stato gravemente colpito dal morbo e che a stento riusciva a respirare.
Forse in cerca di redenzione o semplicemente voglia di dimostrare quel che era in grado di fare, Jurōjin non ci pensò due volte e recarsi a gran velocità in quello che era stato per anni il quartiere della sua infanzia.
Ne riconobbe con emozione i piccoli vicoli, le scritte sui muri, le buche nei pavimenti sterrati che conducevano alla grande casa dove era cresciuto. Le tre grandi Pietre dove era solito allenarsi nel lancio di kunai ed Aghi, con ancora i piccolissimi fori creati nell'arco degli anni.
Al suo arrivo, fu accolto con grande piacere dai membri della famiglia e condotto in una piccola stanza, la più luminosa della casa. Non appena varcò la porta, un brivido risalì lungo la sua schiena, bloccandolo per qualche attimo.


- E' tutto ok, dottore? Le serve qualcosa?

- Non si preoccupi, è tutto ok. Stavo solo... guardando la situazione.

Riconobbe quella che un tempo era la sua stanza. Era stata scelta per lui perché la più luminosa, quella con la finestra più grande, per permettergli di studiare meglio. Sui muri della camera, stranamente, erano ancora appesi i suoi appunti di quando era un giovane Genin.

Forse è rimasto così perchè l'hanno portato qui in gran fretta, senza badare al resto. La luce solare è la prima alleata della guarigione.

Si avvicinò al letto, e con rammarico, vide che lì disteso davanti a lui, c'era suo padre: pallido, emaciato e tremante, quasi irriconoscibile.
Ponendosi alla destra della piccola struttura in legno, spostò il lenzuolo che copriva il corpo del Chirurgo, poggiando una mano sinistra sullo sterno, applicando una piccola pressione. Con la destra invece, afferrò il polso con sicurezza, ponendo indice e medio su di esso. Non parlò per qualche secondo, prima di riprendere.


- Il polso è buono. Il suo chakra però sembra avere delle enormi turbolenze. Vi chiedo gentilmente di lasciarci solo e di chiudere la porta.

Il viso del capo famiglia si aggrottò lievemente non appena il Tengu parlò, ma poi, forse per la stanchezza, si rilassò nuovamente in un lieve sospiro.
Non appena tutti furono fuori, Jurōjin riportò l'attenzione su suo padre, e parlò nuovamente, quasi consapevole di poter essere riconosciuto.


- Signor Kurashiki, la situazione non è la più rosea. Ma le dico che non è impossibile da risolvere. Inizieremo con delle infusioni di chakra all'altezza del torace, per poi proseguire, con la stessa operazione, sulla testa e sui polsi. La devo avvertire che non sarà piacevole, ma purtroppo l'unico modo per contrastare gli effetti del morbo su di lei, necessitano di una metodologia aggressiva e precisa.
Lei è un medico e sa bene che queste situazioni vanno accettate. Posso proseguire?


- Prosegua pure, sono ben consapevole che ormai la medicina convenzionale non ha più effetto su questo maledetto morbo.

Senza badare troppo alle parole del padre, Jurōjin tolse i guanti ed iniziò a concentrare parte del suo chakra nel palmo della mano e nei polpastrelli, per poi posarli dolcemente sullo sterno di Dotome. Ancora una volta una piccola pressione per rilasciare un abbondante flusso nel corpo dell'uomo, lasciandolo per un attimo senza fiato. Un urlo strozzato dalla forza di volontà si udì per qualche attimo, prima di vedere il corpo del Chirurgo spegnersi e svenire dal dolore. Ripeté l'operazione su testa e polsi, per poi rimettere i guanti ed attendere. Per qualche attimo l'intero corpo di Datome fu avvolta da una flebile aura verdastra, che, prima di diventare violacea, sparì del tutto, quasi assorbita dal tocco di Jurōjin.

Passò una mezz'ora abbondante prima che il Chirurgo riprendesse coscienza ed anche colorito. Riuscì addirittura a mettersi seduto con la schiena poggiata sulla struttura in legno del letto, sembrava quasi rinato.


- Io... Non so come lei abbia fatto, ma la ringrazio vivamente. Sicuramente saprà che sono a capo della famiglia di medici più conosciuta in questo Paese, ma nessuno di noi era riuscito a trovare un rimedio per questo anatema che la natura di ha mandato. Ancora grazie, e sarà il benvenuto in qualunque momento qui.

Era buffo sentir dire quelle parole a suo padre. Nel loro ultimo incontro, il suo discorso fu completamente l'opposto ed era certo che, se avesse tolto la maschera, tutto si sarebbe nuovamente ribaltato. Ma forse, dentro di lui, quella riconoscenza bastava a farlo andare avanti. Dopotutto era riuscito a fare quello che per anni aveva inseguito, e con esso anche l'approvazione di suo padre era giunta.

- Signor Kurashiki, viviamo per questi momenti. Viviamo per la conoscenza e per la nostra arte. Tempo fa, una persona molto cara a me, mi allontanò dai miei cari e dai miei affetti, ma questo mi ha reso quel che sono adesso. Se adesso sono stato in grado di curarla, Signor Kurashiki, è solo grazie a quella persona.

Datome non comprese quel che Jurōjin voleva dire, ma il suo viso ed i suoi occhi brillarono di nuova luce nel momento in cui il Tengu fece qualcosa che forse neanche lui stesso avrebbe mai immaginato.
Si avvicinò alla porta, si voltò verso suo padre e per un solo attimo, scostò la maschera dal suo viso, rivelando la sua identità. Senza dire altro rimise sul volto e si congedò, salutando il resto della famiglia, tornando alla Montagna dell'Orso, dove era certo avrebbe rivisto suo padre.

view post Posted: 1/12/2022, 11:29     Correzione e Approvazione di Discipline e Tecniche Personali - Regolamento
Inserisco la Disciplina Base e qualche Tecnica Personale.
L'altra Disciplina è ancora in fase di sviluppo, intanto metto a valutare queste anche solo a livello narrativo infatti alcune non hanno un nome ancora, così da avere qualcosa da utilizzare in missioni e quest.^^

DISCIPLINA + PERSONALI
view post Posted: 30/11/2022, 00:29     Topic Centrale Role - Regolamento
Resto in attesa per vedere se c'è qualcuno di leggermente più celere, è un problema?
view post Posted: 29/11/2022, 11:40     Topic Centrale Role - Regolamento
~ Tipologia: Missione C al Passato
~ Difficoltà: Rango C, qualcosa di medico
~ Villaggio di Partenza: Iwa
~ Rango PG: Jonin, senza discipline
~ Master #N°:
view post Posted: 13/11/2022, 21:39     [Novembre]- Censimento mensile - Censimenti
Nome : Kuro
Rango: Jonin
Lavoro bonus: //
Link alla scheda: X
Link al conto: X

Ultimo post per Kuro, giusto per dire che ci sono.
view post Posted: 13/11/2022, 14:29     Iscrizioni Iwa - Iscrizioni al GdR
Ho sistemato le due cosette per far filare tutto. Dovrei esserci ora.
view post Posted: 11/11/2022, 14:49     Iscrizioni Iwa - Iscrizioni al GdR
Per me va benissimo, lo avevo impostato così solamente per evitare di toccare Iwa direttamente senza saperne la storia e quel che ne deriva.
No problem nel far sì che la famiglia sia sovvenzionata da Iwa stessa, salvo poi smettere con i fondi su richiesta della famiglia stessa.

Per quanto riguarda il passaggio al Tengu, davo per scontato che l’amministrazione del villaggio conoscesse la sua identità, ma non gli abitanti, un po’ come non si conosce l’identità degli Anbu.

In sostanza va bene come hai detto alla fine, specifico tutto e ci sono.
view post Posted: 7/11/2022, 18:40     Iscrizioni Iwa - Iscrizioni al GdR
Faccio richiesta di cambio PG e mi iscrivo ad Iwa, lasciando Kuro senza morte se possibile, regalandolo al GdR ed a Oto. L’ultima ruolata è una libera mentre chiacchiera con Hideyoshi, nulla di che.

Scheda Kuro

Ultima ruolata

Scelgo la seconda Opzione + Incentivo di Iwa.
CITAZIONE
Seconda Opzione:
~ Valore di Exp a scelta (compreso tra 100 e l'Exp maturata dal pg deceduto)
~ Livello in conseguenza degli Exp selezionati
~ Rango a scelta tra quelli resi disponibili dal Livello
~ Una Disciplina Personale ottenibile senza Quest (oltre alla Base prescelta)
~ Conto in Banca azzerato

Juro

Nome: Jurōjin
Cognome: Kurashiki
Soprannome: Il Tengu (Kami/Yōkai)
Rango: Jonin
Età: 36 anni
Data di Nascita: 27 maggio
Altezza: 186 centimetri
Peso: 85 kg
Lavoro: Medico chirurgo e genetista
Clan: Famiglia Kurashiki
Paese: Iwagakure No Sato

Descrizione Fisico-Caratteriale

Un metro e ottantasei centimetri di altezza ed una corporatura atletica ma robusta al tempo stesso. Postura impeccabile ed un portamento regale fanno di Jurōjin, un uomo rispettato in tutto il Villaggio non solo per il suo lavoro. Ma nonostante tutto, la cosa che maggiormente spicca è sicuramente la perenne presenza del cappuccio alzato e della sua maschera a coprirne il volto. Da questo nasce il suo soprannome “Tengu”. Maschera bianca, sempre perfettamente pulita, porta sulla fronte un cerchio che cambia colore, da Rosso a Blu.
Veste sempre di scuro, con spalline, gambali e parabraccia che presentano una trama a quadri che richiama il colore del cerchio sulla fronte della maschera.

E’ un medico chirurgo affermatissimo ad Iwagakure, sempre pronto a mettere in mostra le sue arti per aiutare chi ne ha bisogno. Sempre cordiale con tutti, non disdegna passare il tempo libero a passeggiare e chiacchierare con chiunque abbia dubbi e perplessità sul suo lavoro. Conta sulle spalle una quantità di operazioni incredibilmente alto; numero andato ad aumentare notevolmente durante i terribili anni del Morbo.


Storia Introduttiva

La famiglia Kurashiki è sempre stata una famiglia particolare.
Da sempre ossessionata per la conoscenza e per la medicina, per i veleni e per la genetica.
Tanto ossessionata a tal punto da cercare in ogni modo, anche quello meno opportuno, le risposte alle innumerevoli domande che gli si ponevano davanti. Di giorno, normali medici, chi specializzato in medicina generale, chi in chirurgia, chi in medicina da guerra ed altri ancora in farmacia; di notte, invece, nelle cavità delle montagne, nascosti perfettamente dalla geografia del Paese della Roccia, conducevano esperimenti per la creazione del farmaco definitivo, in grado di modificare la composizione cellulare in maniera totalmente autonoma, a seconda della malattia del paziente. Ricerche incredibilmente lunghe e difficili, che portavano i membri della famiglia a sparire per qualche giorno per poi ricomparire con bende alle mani, alle braccia, per coprire i segni di bruciature o ferite.
Jurōjin era cresciuto così, con questo perenne dualismo, con la voglia di conoscenza ma con l’obbligo di tenere tutto nascosto, finché il farmaco tanto desiderato non fosse stato scoperto e messo al sicuro; cresciuto con il motto della famiglia:

Ai fini della scienza tutto è lecito, tranne condurre esperimenti su esseri umani.

E questa frase ha per lungo tempo condizionato il pensiero del giovane ninja, che aveva sempre evitato di combattere, per non ricevere danni alle mani, strumento di lavoro.
Come potevano, degli scienziati, riuscire a comprendere le cellule e la loro guarigione, senza poter studiare gli effetti dei farmaci su esseri umani? Nessun animale, per quanto simile, sarebbe mai potuto essere paragonabile all’uomo. E questo pensiero, lentamente si rivelò essere la sua condanna. Più gli studi di famiglia andavano avanti e più lui si logorava dentro, perché gli stessi esperimenti arrivavano sempre ad un punto morto, fermandosi nel nulla, senza concretezza.

Approfittando del suo essere giovane, il giovane Jurōjin rimase sei giorni nelle cavità della montagna, nello studio di suo padre ed ogni giorno, non appena rimaneva da solo, si apprestava a testare quel farmaco sul suo corpo, all’insaputa di tutti, annotando sul suo taccuino i miglioramenti da fare e le innovazioni che riusciva a scoprire. I primi tre giorni filarono lisci, senza nessuna ripercussione: ogni taglio auto inflitto si rigenerava alla velocità che un normale corpo umano permetteva. Dal quarto giorno però la cosa cambiò radicalmente. Ogni ferita restava tale per una manciata di secondi per poi svanire senza lasciare alcuna cicatrice, perfino ingerire i veleni era diventato inutile, il corpo assorbiva tutto, come se non fosse una sostanza tossica. In sei giorni quel taccuino era pieno di informazioni, numeri e grafici che testimoniavano quanto accaduto.
Il settimo giorno, stanco dall’intera settimana passata sveglio, si appisolò lasciando incustodito quel quaderno. Al suo risveglio, tuonó suo padre impedendogli anche di avere il tempo di rispondere. Aveva trasgredito l’unica regola vigente nella famiglia, e dopo aver distrutto quel taccuino, cacciò di casa Jurōjin, isolandolo dalla famiglia.

Ogni studio riguardante quel farmaco furono immediatamente interrotti, la famiglia smise di rifugiarsi nell’oscurità della montagna, abbandonando l’idea che li aveva portati a condurre quella vita quasi straziante.
Jurōjin non capì mai il perché di quella reazione, ma di nascosto continuò a condurre i suoi studi, dal momento che la famiglia abbandonò radicalmente la montagna senza farci mai più ritorno. La famiglia abbandonò le ricerche, rifiutando quindi i fondi che, di nascosto, Iwa forniva loro da anni. Il giovane poté continuare la sua normale vita come un comune ninja, riuscendo a raggiungere con non troppe difficoltà il rango Jonin. Da quel momento in poi, la sua conoscenza della medicina era così elevata da poter sparire per un po’ dalla circolazione, per poi fare ritorno sotto copertura, facendosi chiamare da tutti “Tengu”, per via della maschera indossata. Dal momento del suo allontanamento, nessuno incrociò più i suoi occhi, nessuno lo guardo più in viso. Nessuno sapeva realmente della sua reale identità, tranne il vertice di Iwa.

L’unico a poterlo guardare nuovamente, fu suo padre, nel momento in cui Jurōjin fece ritorno a casa, all’insaputa di tutti. Il morbo aveva messo in ginocchio chiunque, ma aveva fortificato il Jonin, che ormai era riuscito ad impiantare dentro di sé proprio quel farmaco. Con il morbo aveva reagito ancor meglio, dandogli un controllo definitivo sulla sua evoluzione cellulare.
Curò suo padre, rivelò a lui soltanto la sua identità e senza dir nulla andò via. La sua identità non venne mai rivelata, ma il rapporto con il genitore sembrava tutt’altro che distrutto per sempre.

Edited by .Kuroro - 13/11/2022, 14:29
view post Posted: 25/10/2022, 17:05     [Ottobre] - Censimento mensile - Censimenti
Nome e cognome del personaggio: Kuro
Rango: Jonin
Lavoro bonus: ///
Link alla scheda: X
Link al conto: X
view post Posted: 4/9/2022, 21:26     Bu - Benvenuti
Direttamente da Fontana dell Billellera <3 Bentornato faccia di merda
4196 replies since 23/5/2010