Midori no Oka - Tsumetai Kaze
I volti che ti trovi davanti una volta entrato nella stanza hanno dipinta un’espressione molto diversa, ciascuno immerso in un proprio stato d’animo unico e ben distinto. C’è Akinori, la vecchia conoscenza di tuo padre, che nonostante si trovi a casa sua, desidererebbe trovarsi in qualsiasi altro posto del continente eccetto quello. C’è poi il volto dell’altro uomo, una figura altrettanto alta, sulla cinquantina e dall’aspetto curato, nonostante l’età. Lo sguardo era serio ma nonostante ciò il volto era luminoso, la pelle curata e priva di qualsiasi genere di ruga. Portava indumenti eleganti e distinti, con una tunica in seta pregiata dai colori sgargianti, e strane lunghe calzature in pelle dall’aspetto esotico. Portava alle mani inoltre diversi anelli ornati di singolari pietre preziose.
Fujika: “Benvenuto, Tsumetai. Il mio nome è Fujika, sono l’alto funzionario della gilda dei mercanti di Matakarei.”
Sfodera un ampio sorriso, facendo un piccolo inchino con il capo.
Fujika: “Akinori mi ha parlato molto delle tue abilità… Non ci girerò intorno, sono qui per chiederti un favore.”
Il volto si fa improvvisamente serio, mentre Akinori cammina nervosamente attorno la stanza.
Fujika:“Cercherò di essere breve: un uomo della gilda, tale Katsuko, si trova in questo momento in un villaggio della costa a qualche ora di cammino di qui che si chiama Yakai, luogo di passaggio di moltissime delle nostri spedizioni commerciali, e da qualche tempo, anche delle attività della Compagnia, una società che si occupa di esplorare le terre d’Oltremare.”
Continua, con il tono però che via via diventa più aspro.
Fujika:“Questa… Compagnia, però, non ha grande rispetto per chi questo villaggio lo abita e le vive da centinaia di anni, di generazione in generazione. Calpestano raccolti, costruiscono strade laddove prima c’erano frutteti, guadano torrenti rovinando le acque proprio dove la gente è solita raccoglierla. Katsuko e i suoi si trovano lì per aiutare la gente a non piegare la schiena nei confronti di queste angherie.”
Sospira platealmente.
Fujika:“La cosa però è arrivata alle orecchie di qualcuno di importante, a quanto pare, e ora sembra che alcuni dei grandi villaggi stiano pensando di mandare qualcuno dei loro schiavi ninja a mettere il bastone fra le ruote al nostro povero uomo. Ora, io non ho alcuna intenzione…”
Stringe i pugni, notevolmente innervosito, ma poi sospira di nuovo, cercando di contenersi.
Fujika:“...di permettere a quella gente di interferire più di quanto non facciano già. Immagino che anche a uno come te, cresciuto in queste terre, dia fastidio un atteggiamento di questo genere. Quello che vorrei chiederti, è di raggiungere Katsuko, e far cambiare idea a chiunque cerchi di mettere il naso negli affari della nostra gente. Posso contare sul tuo aiuto?”
Akinori in quel momento si ferma, tamburella nervosamente con le dita sul bordo del tavolo. Ti guarda dritto in faccia, con gli occhi spalancati. Non parla, ma il suo sguardo è chiarissimo. Sta chiedendo “Per favore!”.
Kumogakure no Sato - Jiziru
Torimai: “Per tutti i Kami, dove è finito Komi? E Yorenai?”
Il ninja che ti sta aspettando all’interno dell’ufficio missioni, è giovane e mingherlino, ma sembra essere molto a suo agio con tutte quelle scartoffie tra le mani. Si muove da un plico all’altro, ora firmandone uno, ora riordinandone un altro, in questa sorta di strana danza. Consulta uno schedario, estrae una pila di cartelle senza fare volare nemmeno un foglio.
Torimai: “PROPRIO ORA DOVEVA TENERSI QUESTO MALEDETTO SUMMIT!”
Urla, in preda ad uno sfogo liberatorio. Poi, ti nota. Alza lo sguardo accigliato e fa un balzo, come preso di sorpresa: tutte le cartelle che aveva in mano finiscono in terra, inondando la stanza di fogli stracolmi di dati e tabelle.
Torimai: “Prego, prego, accomodati pure… Abbi un attimo di pazienza scusami, ma sai il periodo…”
Allunga la mano indicando una poltroncina di fronte alla sua scrivania, mentre con l’altra sta già prendendo in mano alcuni dei fogli caduti.
Torimai: “Giustamente dopo l’attentato avvenuto al Summit di Sora tutti sono in preda al panico, e il Raikage ha voluto mettere ogni shinobi disponibile di guardia al villaggio. E quindi io devo fare il lavoro che normalmente facciamo in quattro.”
Dopo aver sistemato i fogli che erano caduti, il ninja si siede sulla sua sedia, e inizia a recuperare uno dei fogli che aveva appiccicato a una piccola bacheca appesa al muro.
Torimai: “Ma giustamente non dovrebbe interessarti troppo di queste noiosità burocratiche, giusto? Sei qui per la tua missione, immagino.”
Dice, sorridendo.
Torimai: “Quello che dovrai fare è molto semplice. Dovrai recarti nel paese della Cascata e raggiungere un certo villaggio. Lì si trova una banda di briganti e piccoli criminali, che sta vessando la popolazione e interferendo con le attività della Compagnia in quella zona. Raggiungi la zona, individua il capo dell’organizzazione e fai in modo che abbandoni la zona.”
Scrive velocemente qualcosa, e poi prosegue.
Torimai: “Di solito non chiediamo ai Genin l’assassinio come requisito, ma potrebbe essere necessario arrivare allo scontro: Katsuko e la sua banda vanno allontanati. Nessuno di loro adopera arti ninja, per cui non dovrebbe essere troppo pericoloso, ma se è possibile convincerli percorri quella via. Inoltre ricorda: si tratta di un’operazione con il benestare della compagnia, ma è comunque fuori del nostro territorio. Per cui mi raccomando: sii discreto. Domande?”
Carissimi eccoci! Molto bene i vostri primi post, vedo che siete entrambi buoni giocatori! Procedete pure ruolando le reazioni alle vostre rispettive richieste ed eventuali domande qualora ne aveste. Terminate il post con l'inizio del viaggio (erlik tu se hai bisogno di ulteriori passaggi/giri di post prima di partire non ti far problemi a scrivermi in privato che organizziamo tutto). Come avrete capito, il leit motive della missione sarà un po' questo: uno dei due mandanti (o entrambi) stanno mentendo. Giocatevi bene le informazioni a vostra disposizione e divertiamoci! E ricordate: ruolate il vostro personaggio in maniera coerente e fatemi arrivare il suo lato più umano!