Spedizione D - Punti d'incontro, per Jiziru ed erlik92

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view post Posted on 25/5/2023, 22:23     +1   -1
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Cos’hanno in comune un baldo giovanotto del villaggio della Nebbia e uno schivo adolescente del Paese della Cascata? Nessuno. Nella stragrande maggioranza delle probabilità, il fato avrebbe dipinto per loro una traiettoria equidistante, come quella di due rette parallele, ignare l’una dell’altra. La vostra storia però, è destinata a seguire un copione diverso.

Midori no Oka - Tsumetai Kaze



Ragazzino: “Ti ho preso, ti ho preso!”

Ragazzino: “No! Sono troppo veloce per te, non mi raggiungerai mai!”

Alcuni bambini giocano a rincorrersi, riempiendo il silenzio della piazza con i loro acuti schiamazzi. Il tempo per loro sembra non scorrere, completamente rapiti e concentrati soltanto sull'obiettivo di non essere acchiappati dal compagno più vicino.

Ragazzina: “Guardate, guardate! Avete visto cosa c’è qui?”

Come d’un tratto, la magia del gioco svanisce. Il gruppetto di ragazzini comincia a correre, diretti verso la compagna. Si riuniscono attorno a quello che è un calesse molto particolare e decisamente in contrasto con quello che è il villaggio piccolo e umile di Midori no Oka. A chi diavolo poteva appartenere un calesse con finiture dorate e sedute imbottite color porpora? Di certo non a qualcuno del villaggio. Il veicolo si trova di fronte all’edificio del capo villaggio, e dal quale escono animose le voci di due uomini.

???: “Non posso, non posso davvero!”

???: “Non mi interessa. Farai quello che ti dico.”

???: “Forse, forse c'è qualcuno che potrei coinvolgere.”

???: “Katsuko e i suoi non devono essere infastiditi in alcun modo! Non mi interessa quello che sarai costretto a fare, trova qualcuno che possa partire in fretta.”

Kumogakure no Sato - Jiziru



Il villaggio era in fermento per l’arrivo dei Kage dei grandi Villaggi Nascosti. Venti di guerra sembravano soffiare inesorabili e la minaccia dell’Impero d’Oltremare incombeva ingombrante sulle spalle del mondo ninja, già gravato dal terribile fardello del Morbo. Nel frattempo però ognuno cercava di trarre il meglio possibile da quella situazione così incerta e precaria, approfittando delle opportunità che il grande Summit dei Kage e il conseguente spostamento di grossi numeri di visitatori potevano offrire. Lungo tutto il villaggio trovavano spazio bancarelle cariche di ogni tipo di mercanzia, dai tessuti alle spezie, dalle materie prime a leccornie di ogni genere. Carovane di attori ed artisti erano accorsi al villaggio per mettere in scena i loro migliori spettacoli, mentre gli occhi attenti degli Anbu e dei ninja della Nuvola sorvegliavano le strade e le mura appena ricostruite del villaggio.

E’ in questo clima che una mattina, Jiziru riceve uno strano biglietto, ignaro che sarebbe stata la convocazione alla prima missione della sua vita. Era firmato da Kurochi, uno dei Sensei che lo aveva istruito all’Accademia, mentre il testo era breve e striminzito:

CITAZIONE
“Vieni al palazzo del Raikage, piano terra, ufficio Missioni. Fai in fretta e porta il necessario per stare lontano dal villaggio per qualche giorno.”

Innanzitutto ben ritrovati a entrambi! Spero di potervi offrire un buon servizio come Master e soprattutto di riuscire a divertirvi. Procedo prima di tutto con qualche indicazione generale per il buon proseguimento della giocata, e poi vi do qualche info sul post in sè.

- Usate il condizionale e non siate autoconclusivi; non editate i vostri messaggi dopo che io ho postato (e comunque fatelo al massimo per correggere qualche errore di battitura o su eventuali mie richieste)

- Divertitevi, usate la fantasia e fatemi capire cosa muove l'animo dei vostri personaggi, cosa pensano e cosa provano. Più mi sembrerà vivo e vero e più saranno alti i voti a fine spedizione.

- Per buona parte della giocata sarete divisi, per cui fate attenzione a cosa sa e cosa non sa il vostro personaggio, non fate metagame insomma. Se leggo dal mio compagno in una sezione narrata che ha le mutande rosse, il mio pg non può sapere che il mio compagno ha le mutande rosse, a meno che lui non si tolga i pantaloni e il mio pg veda con i propri occhi il colore delle mutande.

- Sempre per entrambi, scrivetemi via MP senza nessun problema se avete dei dubbi/perplessità di volta in volta, anche per velocizzare certi dialoghi senza sprecare giri di post per rispondere a domande semplici. Mi scrivete in privato ciò che volete chiedere ai vari NPC e io vi dico cosa vi rispondono, sempre che non siano cose troppo importanti. Se andate meglio possiamo anche scriverci via Telegram/Discord/Whatsapp, come andate meglio!

Insomma, divertitevi e divertiamoci! E se avete qualche consiglio/suggerimento su come rendere più divertente la giocata, non esitate a battere un colpo.

Detto questo, qualche breve info sul post:
Presentatemi i personaggi, descrivete il loro stato d'animo e quello che stanno facendo nel momento in cui vengono convocati, avete piena libertà.

- Jiziru : tu ricevi un biglietto, piena libertà di descrivere chi l'ha portato, come e quando lo ricevi, quello che stai facendo quando te ne accorgi, i preparativi per la missione ecc.. Fermati con la narrazione quando entri nell'ufficio missioni, lì proseguirò io!

- Erlik: tu invece hai un po' più di libertà. Decidi te la "forma" della convocazione (biglietto anche tu, arriva qualcuno a chiamarti... sii creativo), e fermati anche tu quando entri nella stanza dell'edificio di fronte al calesse. Appena entri trovi due uomini, uno è un ninja e l'hai già visto in giro per il villaggio mentre l'altro ti sembra sconosciuto, ma sembra molto ricco e ha un'aria altolocata.

Buona fortuna ragazzi!


Edited by Masaaki - 26/5/2023, 21:16
 
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view post Posted on 25/5/2023, 23:16     +1   -1
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Kumogakure no Sato - Tempio di Furidamu, dea della Libertà e dei Viaggi




Erano settimane che il Tempio era in subbuglio. Sembrava non poter riposare un secondo... e come poteva?!
Migliaia di visitatori arrivavano dai Grandi Villaggi per il Summit dei Kage e i monaci e i fedeli avevano tutte le intenzioni di rendere onore alla loro dea Furidamu accogliendo i viaggiatori in ogni modo possibile.
L'intero santuario era cosparso di giacigli per accogliere i turisti, anche quelli che non avevano un posto dove dormire o mangiare. Era una fede semplice la loro. Aiutare chiunque viaggiasse perchè si sa: solo in un mondo libero è permesso viaggiare da un luogo all'altro.

E quella mattina per Jiziru sarebbe stata come le altre: eseguire le mansioni che Yoshima distribuiva agli accoliti del Tempio.
Eppure... qualcosa lo faceva sentire fuori posto. Erano ormai due settimane che era diventato un Genin e ancora nessun ordine per qualsivoglia missione. Aveva anche mandato la sua iscrizione per le famose Spedizioni oltre Oceano, eppure niente.
Più volte si era detto che, probabilmente, visto l'evento che avrebbe coinvolto la Nuvola, ci sarebbero stati dei ritardi nel missione di rango basso come le sue, eppure...

Al Tempio era l'unico Shinobi di Kumo con un coprifronte ben messo in testa. E gli occhi su di lui avevano incominciato a calare parecchie volte. Nessuno stereotipo, il monaco-tipo del Tempio di Furidamu aveva fortunatamente la mente sgombra da tali occlusioni, ma forse qualche domanda veicolava tra gli accoliti. Quali fossero, Jiziru lo ignorava ed era questo ad impensierirlo. Che si preoccupavano per qualche conflitto d'interesse tra i possibili ordini della Nuvola e il credo della Dea? Possibile. Che non lo considerassero più "libero" ora che prendeva ordini dal Raikage? Possibile.

E, sopra a tutte queste preoccupazioni, c'era Yoshima: avrebbe voluto parlarne con il "padre" di queste sue preoccupazioni, farsi consolare, ma non era fisicamente possibile. Il capo-monaco era perennemente impegnato a svolgere mansioni per questo grande evento e anche ad amministrare gli altri accoliti. Riusciva a vederlo solo di sfuggita e mai per scambiarsi più di un saluto.

Diamine, si stava facendo tardi. Quel giorno era stato collocato con altri accoliti del Tempio alle porte della città a distribuire pane e acqua ai viaggiatori affamati e assetati dal viaggio che aspettavano di passare i controlli per entrare nel Villaggio della Nuvola. Avrebbe fatto meglio a muoversi... per lo meno poteva mescolarsi tra la folla e impedire quegli sguardi inquisitori da parte dei colleghi del Tempio. Una buona notizia, no?


Kumogakure no Sato - Porte del Villaggio.



Erano decine, se non centinaia le persone alle porte del Tempio quel giorno. E faceva anche abbastanza caldo! Tipico a Kumo, ma i viaggiatori non erano molto abituati al clima della Nuvola e ovunque c'era un turista alla ricerca di acqua. Molti avrebbero voluto pagarla, ma nessuno lo fece. Pff... Come se facessero queste cose per i soldi, loro!

La mattinata di lavoro fu, però, bruscamente interrotta dall'arrivo di Yoshima in persona, il suo volto sempre sereno, passava tra la folla, salutando e ringraziando per l'arrivo tutti quei viaggiatori. Il Monaco Capo si stava dirigendo proprio verso di lui, in una mano un rotolo, nell'altro un sacco di juta sorretto da due corde.


Jiziru, figliolo. Questo è tuo

disse porgendo il rotolo

Mi sono permesso di aprirlo, immaginavo fosse la tua convocazione alla prima missione. E per fortuna l'ho fatto! Ahah

L'ultima risata fu condita da un gentile lancio del sacco verso Jiziru che afferrò al volo. Lo spessore della tela impediva di capire cosa c'era all'interno purtroppo, ma il mistero stava per essere svelato.

Ti vogliono all'ufficio missioni. Dicono starai via per un paio di giorni... non sono un Ninja, ma immagino dovrai mangiare e bere anche tu, no? Mi sono permesso di prepararti un sacco per il viaggio.

Papà, io... vorrei parlarti prima di partire. Gli altri monaci...

Ma non fece in tempo a finire la frase che il vecchio monaco lo strinse a sè, in uno dei suoi rari e calorosi abbracci.

So cosa vuoi dirmi. Ne parliamo quando tornerai dal tuo fantastico viaggio. Che le farfalle della nostra Furidamu possano condurti in un viaggio libero dai pericoli, ma pieno di avventura, figlio mio.

Jiziru non ebbe nemmeno il tempo di controbattere Yoshima riprese a camminare a ritroso la direzione che aveva compiuto all'andata, immergendosi nuovamente nella folla. Chissà quante cose aveva da fare... eppure se era venuto fino a lì, perchè non parlare del problema una volta per tutte?

Con un scrollo del capo, Jiziru tornò in sè e mettendosi il sacco in spalla e il rotolo in tasca, sfruttò il suo Chakra per saltare sopra alla folla e dirigersi verso l'ufficio missioni.

Il tragitto fu breve, forse solo un paio di minuti, ma Jiziru li sfruttò per sistemare i pensieri.


Papà ha detto che ne parleremo una volta rientrato a casa, inutile continuare a pensarci. Ora Kumo, o forse il Continente intero, ha bisogno di uno Shinobi! Non di un bambino!

Con rinnovato spirito si ritrovò ad aprire la porta dell'ufficio missioni.

Jiziru, agli ordini, signore!
 
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view post Posted on 26/5/2023, 23:15     +1   -1

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Dimora di Oku Kaze



Estrassi un braccio per stropicciarmi gli occhi cercando di svegliarmi e un brivido lo percorse.Ma cos'è sto freddo! Mi rigirai nel letto rinfilando rapido il braccio sotto le coperte. Non si può fare! Guardai nuovamente verso la finestra per vedere se mi fossi sbagliato ma già si poteva intravedere qualche pallino raggio di sole. No è già ora di alzarmi! Mi rigirai nuovamente nel letto rannicchiandomi in posizione fetale. Altri cinque minuti e mi alzo promesso. Richiusi gli occhi e per qualche istante per poi riaprirli subito dopo. Va a finire come ieri meglio alzarsi non voglio prendermi un'altra lavata di testa. Tolsi la coperta con un rapido gesto della mano e rabbrividii. "Questo freddo non è tollerabile."Volsi lo sguardo al letto con fare nostalgico mentre una nuvoletta di fumo si formava ad ogni respiro, mi strinsi in un abbraccio per provare a riscaldarmi, mi avviai verso i vestiti. Meglio scendere il fuoco sarà accesso e il nonno sarà sveglio da un pezzo! Sorrisi nel vederlo attaccato al fuoco intento a riattizzare i carboni della sera prima. "Giorno nonno come va?" Chiesi mentre scendevo le scale Niente non risponde sarà incazzato come ieri perché ho fatto tardi. Aspettai ancora qualche secondo poi aggiunsi. "Giornata fredda vero?”Ormai ero vicino al fuoco e avevo allungato le mani verso la fiamma per riscaldarmi, il nonno era totalmente assorto dai suoi pensieri e non mi rispose di nuovo. Proviamo così magari funziona. "Oku Kaze !" Si girò verso di me e mi guardo con sguardo preoccupato. "Oh ciao Tsume non mi ero accorto fossi qui!" Lo guardai per qualche secondo. "Già. Me ne ero accorto sai!? Va tutto bene? Come mai sei distratto?" Non mi disse nulla ma mi passo un biglietto che strinsi con la mano sinistra.

Caro Oku Kaze, sono Akinori Takahashi. ”Se non ricordo male Akonori Takashi è un tuo vecchio amico che è ancora uno Shinobi, di tanto in tanto l’ho intravisto al villaggio quando passa a salutare i figli. Se non ricordo male è alto, capelli brizzolati sulla cinquantina.” Mio nonno mi guardò e si limitare a fare un cenno con il capo, in segno di assenso. ”Certo che oggi sei di poche parole!” Rivolsi nuovamente lo sguardo alla missiva e ripresi a leggere con calma. Avrei un favore da chiederti, c’è un uomo al villaggio che sta cercando qualcuno per svolgere un compito particolare, so che hai insegnato qualcuno dei tuoi trucchi a tuo nipote. Mi chiedevo se potesse tornarmi utile. Mi risolveresti un bel problema. Lo stiamo aspettando nel centro del villaggio.Abbassai nuovamente lo sguardo verso il nonno che giochicchiava ancora con il fuoco. ”E’ per questo che sei preoccupato?” Gli chiesi mentre gli ripassavo il biglietto.

Il nonno si alzò e stette per qualche secondo in silenzio poi prese a parlare con un tono cupo e triste. ”Tsumetai, i tuoi ti hanno concesso di apprendere le arti ninja presso di me proprio per evitare che tu dovessi sottostare alla catena di comando.”Questo lo avevo capito anche da solo non sono così scemo e la cosa in effetti mi stava bene. “I tuoi ed io non vogliamo che tu vada a morire o a farti storpiare in un posto chi sa dove mentre esegui gli ordini di qualcuno ai quali non puoi far altro che obbedire.” Concordo pienamente anche su questo punto non c’è che dire al riguardo anche se mi sembra un po’ melodrammatica come situazione. ”Ed è anche l’unico motivo per cui io ho accettato di insegnarti quel po’ che sapevo.” Devo stare attento a quello che dico, non posso rispondere come al solito, devo dosare bene le parole e cercare di convincerlo a lasciarmi partire senza però passare per sprovveduto e mettergli ansia. Poggia il foglietto sul focale e respirai a fondo fissando il foglietto per alcuni secondi. ”Nonno, capisco le ansie tue e dei miei genitori, tuttavia, non penso sia il caso di fasciarsi la testa in questo modo. Non sappiamo nemmeno di cosa si tratta. Inoltre non potete difendermi e proteggermi da tutto.” Feci nuovamente silenzio ma il nonno non ribatte nulla e continuava a guardare il fuoco. Sto andando bene? Male? Parla maledizione non mettermi ansia! Di qualcosa! Una cosa qualsiasi che cazzo.”Facciamo così. Io vado a vedere cosa vuole il tuo amico, quindi tornerò qui a riferirti il messaggio e poi decideremo insieme sul da farsi. Va bene? Prometto di non invischiarmi in situazioni più grandi di me e di non prendere impegni prima di aver discusso della cosa con te. Mi sembra una proposta accettabile cosa ne dici?” Il nonno sospirò e poi aggiunse. ”Sono in debito con quell’uomo ma ciò non vuol dire che debba essere tu a farne le spese. Ti permetto di andare a parlarci, vedi cosa vuole, poi torna qui e ne discuteremo. Tu non gli devi nulla.” ”Va bene allora faremo così!” Poche parole, non aggiunsi altro, avevo ottenuto ciò che volevo, uscii di casa e corsi verso il villaggio.

Presso il Villaggio di Midori no Oka



Mio dio che corsa Poggiai la mano al muro di una delle case che si trovavano all’inizio del villaggio e cominciai a procedere ad un ritmo meno sostenuto per riprendere fiato ormai in vista della mia metà, mentre lo schiamazzo di alcuni ragazzini in lontananza si faceva sempre più intenso e fastidioso. Speriamo almeno che non sia nulla di troppo complicato…sarebbe difficile farmi dare il permesso da mio nonno in quel caso. Girai l’ultimo angolo ed arrivai nella piazza centrale. I rumori di sottofondo si erano finalmente affievoliti e una carrozza sostava al centro della piazza, proprio di fronte alla casa del capo villaggio. Interessante Mi avvicinai lentamente ignorando tutto il resto non c’è che dire al riguardo… non ne ho mai vista una così nel villaggio… chi sa di chi sarà... Le giravo in torno osservandola attentamente quando sentii alcune voce provenire da dentro la casa alle mie spalle. Volsi l’angolo e mi avvicinai all’uscio cercando di guardare all’interno e capire cosa stesse accadendo. Quello dovrebbe essere l’animo di mio nonno. Magro alto brizzolato. Sicuramente sarà lui. L’altro tuttavia non l’ho mai visto, ma da come discutono credo possa essere colui che mi ha fatto convocare. Direi che è il caso di bussare e vedere cosa accade. Toccai due volte con la mano sull’uscio e poi li chiamai. ”Hei… Sono Tsumetai sono appena arrivato piacere di conoscervi.”

Pensato <b>”Parlato”
Descritto.

 
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view post Posted on 2/6/2023, 15:33     +1   -1
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Midori no Oka - Tsumetai Kaze



I volti che ti trovi davanti una volta entrato nella stanza hanno dipinta un’espressione molto diversa, ciascuno immerso in un proprio stato d’animo unico e ben distinto. C’è Akinori, la vecchia conoscenza di tuo padre, che nonostante si trovi a casa sua, desidererebbe trovarsi in qualsiasi altro posto del continente eccetto quello. C’è poi il volto dell’altro uomo, una figura altrettanto alta, sulla cinquantina e dall’aspetto curato, nonostante l’età. Lo sguardo era serio ma nonostante ciò il volto era luminoso, la pelle curata e priva di qualsiasi genere di ruga. Portava indumenti eleganti e distinti, con una tunica in seta pregiata dai colori sgargianti, e strane lunghe calzature in pelle dall’aspetto esotico. Portava alle mani inoltre diversi anelli ornati di singolari pietre preziose.

Fujika: “Benvenuto, Tsumetai. Il mio nome è Fujika, sono l’alto funzionario della gilda dei mercanti di Matakarei.”

Sfodera un ampio sorriso, facendo un piccolo inchino con il capo.

Fujika: “Akinori mi ha parlato molto delle tue abilità… Non ci girerò intorno, sono qui per chiederti un favore.”

Il volto si fa improvvisamente serio, mentre Akinori cammina nervosamente attorno la stanza.

Fujika:“Cercherò di essere breve: un uomo della gilda, tale Katsuko, si trova in questo momento in un villaggio della costa a qualche ora di cammino di qui che si chiama Yakai, luogo di passaggio di moltissime delle nostri spedizioni commerciali, e da qualche tempo, anche delle attività della Compagnia, una società che si occupa di esplorare le terre d’Oltremare.”

Continua, con il tono però che via via diventa più aspro.

Fujika:“Questa… Compagnia, però, non ha grande rispetto per chi questo villaggio lo abita e le vive da centinaia di anni, di generazione in generazione. Calpestano raccolti, costruiscono strade laddove prima c’erano frutteti, guadano torrenti rovinando le acque proprio dove la gente è solita raccoglierla. Katsuko e i suoi si trovano lì per aiutare la gente a non piegare la schiena nei confronti di queste angherie.”

Sospira platealmente.

Fujika:“La cosa però è arrivata alle orecchie di qualcuno di importante, a quanto pare, e ora sembra che alcuni dei grandi villaggi stiano pensando di mandare qualcuno dei loro schiavi ninja a mettere il bastone fra le ruote al nostro povero uomo. Ora, io non ho alcuna intenzione…”

Stringe i pugni, notevolmente innervosito, ma poi sospira di nuovo, cercando di contenersi.

Fujika:“...di permettere a quella gente di interferire più di quanto non facciano già. Immagino che anche a uno come te, cresciuto in queste terre, dia fastidio un atteggiamento di questo genere. Quello che vorrei chiederti, è di raggiungere Katsuko, e far cambiare idea a chiunque cerchi di mettere il naso negli affari della nostra gente. Posso contare sul tuo aiuto?”

Akinori in quel momento si ferma, tamburella nervosamente con le dita sul bordo del tavolo. Ti guarda dritto in faccia, con gli occhi spalancati. Non parla, ma il suo sguardo è chiarissimo. Sta chiedendo “Per favore!”.



Kumogakure no Sato - Jiziru



Torimai: “Per tutti i Kami, dove è finito Komi? E Yorenai?”

Il ninja che ti sta aspettando all’interno dell’ufficio missioni, è giovane e mingherlino, ma sembra essere molto a suo agio con tutte quelle scartoffie tra le mani. Si muove da un plico all’altro, ora firmandone uno, ora riordinandone un altro, in questa sorta di strana danza. Consulta uno schedario, estrae una pila di cartelle senza fare volare nemmeno un foglio.

Torimai: “PROPRIO ORA DOVEVA TENERSI QUESTO MALEDETTO SUMMIT!”

Urla, in preda ad uno sfogo liberatorio. Poi, ti nota. Alza lo sguardo accigliato e fa un balzo, come preso di sorpresa: tutte le cartelle che aveva in mano finiscono in terra, inondando la stanza di fogli stracolmi di dati e tabelle.

Torimai: “Prego, prego, accomodati pure… Abbi un attimo di pazienza scusami, ma sai il periodo…”

Allunga la mano indicando una poltroncina di fronte alla sua scrivania, mentre con l’altra sta già prendendo in mano alcuni dei fogli caduti.

Torimai: “Giustamente dopo l’attentato avvenuto al Summit di Sora tutti sono in preda al panico, e il Raikage ha voluto mettere ogni shinobi disponibile di guardia al villaggio. E quindi io devo fare il lavoro che normalmente facciamo in quattro.”

Dopo aver sistemato i fogli che erano caduti, il ninja si siede sulla sua sedia, e inizia a recuperare uno dei fogli che aveva appiccicato a una piccola bacheca appesa al muro.

Torimai: “Ma giustamente non dovrebbe interessarti troppo di queste noiosità burocratiche, giusto? Sei qui per la tua missione, immagino.”

Dice, sorridendo.

Torimai: “Quello che dovrai fare è molto semplice. Dovrai recarti nel paese della Cascata e raggiungere un certo villaggio. Lì si trova una banda di briganti e piccoli criminali, che sta vessando la popolazione e interferendo con le attività della Compagnia in quella zona. Raggiungi la zona, individua il capo dell’organizzazione e fai in modo che abbandoni la zona.”

Scrive velocemente qualcosa, e poi prosegue.

Torimai: “Di solito non chiediamo ai Genin l’assassinio come requisito, ma potrebbe essere necessario arrivare allo scontro: Katsuko e la sua banda vanno allontanati. Nessuno di loro adopera arti ninja, per cui non dovrebbe essere troppo pericoloso, ma se è possibile convincerli percorri quella via. Inoltre ricorda: si tratta di un’operazione con il benestare della compagnia, ma è comunque fuori del nostro territorio. Per cui mi raccomando: sii discreto. Domande?”

Carissimi eccoci! Molto bene i vostri primi post, vedo che siete entrambi buoni giocatori! Procedete pure ruolando le reazioni alle vostre rispettive richieste ed eventuali domande qualora ne aveste. Terminate il post con l'inizio del viaggio (erlik tu se hai bisogno di ulteriori passaggi/giri di post prima di partire non ti far problemi a scrivermi in privato che organizziamo tutto). Come avrete capito, il leit motive della missione sarà un po' questo: uno dei due mandanti (o entrambi) stanno mentendo. Giocatevi bene le informazioni a vostra disposizione e divertiamoci! E ricordate: ruolate il vostro personaggio in maniera coerente e fatemi arrivare il suo lato più umano!
 
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view post Posted on 8/6/2023, 22:41     +1   -1

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Parlato Pensato Narrato

Feci alcuni passi in avanti, e me li ritrovai di fronte. Quello è sicuramente Akinori non c'è dubbio a riguardo. Poi volsi lo sguardo sul suo interlocutore. Ma questo damerino ben curato che ha la faccia di chi non ha lavorato un giorno seriamente in vita sua chi cazzo sarebbe? Ma poi quegli anelli sono necessari? Simboleggiano qualcosa ? Kami da quanto lo sto fissando in silenzio? Maledizione. Spero almeno di non fissarlo con fare inquietante. Meglio se mi presento. Sorrisi e mi chinato in segno di rispetto. Akinori San, è un vero piacere per me rivedervi. Signore io sono Tsumetai Kaze, piacere di conoscervi. Alzai il capo e rivolsi ancora lo sguardo verso lo sconosciuto continuando a sorridere mentre lo scrutavo. Ma poi quella tunica che mi rappresenta?! Per non parlare di quelle scarpe! Io proprio boh. Ma perché devo aver a che fare con un soggetto simile. Speriamo solo che non debba dar ragione mio nonno. Questo mi ha chiamato qua per mandarmi chi sà dove a fare chì sà cosa. Perso nei miei pensieri, mentre fissavo l'uomo. mi accorsi che quello stava muovendo la bocca. Oddio che ha detto fino ad ora?! Concentrati ripensa a quello che ha detto. Presi ad annuire guardandolo negli occhi mentre ripensavo alle sue parole. Mi pare abbia parlato di un certo Katsuko che vive nel villaggio di Yakai e di qualcuno che sta distruggendo la zona circostante. Per sommi capi mi pare abbia detto qualcosa del genere e qualcosa circa i grandi villaggi e i loro ninja. Mossi lo sguardo su Akinori che sbatteva frenetico i polpastrelli sul tavolo e che mi fissava. Certo, non vedo perché rifiutare. Risposi non sapendo bene che altro dire guardandomi intorno tra i due per percepire una loro reazione. Cazzo forse avrei dovuto parlare del fatto che dovessi chiedere a mio Nonno prima. Ma cosa dovrei dire a mio nonno se ho capito metà di quello che hanno detto?! Mai più! maledizione mai più! Mi guardai intorno ancora un po' confuso volgendo lo sguardo ora a desta ora a sinistra. "Beh se è tutto a questo punto io andrei. Solo una cosa... come lo riconosco Katzuko?"

 
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