Iscrizioni Iwa

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view post Posted on 7/5/2020, 13:33
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Kumo
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Adesso leggi passo passo la Guida alla creazione della scheda e primi passi.

La scheda è stata aperta qui, compila il codice fornito e invialo direttamente al topic linkato^^ poi passeranno a correggere gli eventuali errori.
 
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view post Posted on 7/11/2022, 18:40
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Iwa
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Faccio richiesta di cambio PG e mi iscrivo ad Iwa, lasciando Kuro senza morte se possibile, regalandolo al GdR ed a Oto. L’ultima ruolata è una libera mentre chiacchiera con Hideyoshi, nulla di che.

Scheda Kuro

Ultima ruolata

Scelgo la seconda Opzione + Incentivo di Iwa.
CITAZIONE
Seconda Opzione:
~ Valore di Exp a scelta (compreso tra 100 e l'Exp maturata dal pg deceduto)
~ Livello in conseguenza degli Exp selezionati
~ Rango a scelta tra quelli resi disponibili dal Livello
~ Una Disciplina Personale ottenibile senza Quest (oltre alla Base prescelta)
~ Conto in Banca azzerato

Juro

Nome: Jurōjin
Cognome: Kurashiki
Soprannome: Il Tengu (Kami/Yōkai)
Rango: Jonin
Età: 36 anni
Data di Nascita: 27 maggio
Altezza: 186 centimetri
Peso: 85 kg
Lavoro: Medico chirurgo e genetista
Clan: Famiglia Kurashiki
Paese: Iwagakure No Sato

Descrizione Fisico-Caratteriale

Un metro e ottantasei centimetri di altezza ed una corporatura atletica ma robusta al tempo stesso. Postura impeccabile ed un portamento regale fanno di Jurōjin, un uomo rispettato in tutto il Villaggio non solo per il suo lavoro. Ma nonostante tutto, la cosa che maggiormente spicca è sicuramente la perenne presenza del cappuccio alzato e della sua maschera a coprirne il volto. Da questo nasce il suo soprannome “Tengu”. Maschera bianca, sempre perfettamente pulita, porta sulla fronte un cerchio che cambia colore, da Rosso a Blu.
Veste sempre di scuro, con spalline, gambali e parabraccia che presentano una trama a quadri che richiama il colore del cerchio sulla fronte della maschera.

E’ un medico chirurgo affermatissimo ad Iwagakure, sempre pronto a mettere in mostra le sue arti per aiutare chi ne ha bisogno. Sempre cordiale con tutti, non disdegna passare il tempo libero a passeggiare e chiacchierare con chiunque abbia dubbi e perplessità sul suo lavoro. Conta sulle spalle una quantità di operazioni incredibilmente alto; numero andato ad aumentare notevolmente durante i terribili anni del Morbo.


Storia Introduttiva

La famiglia Kurashiki è sempre stata una famiglia particolare.
Da sempre ossessionata per la conoscenza e per la medicina, per i veleni e per la genetica.
Tanto ossessionata a tal punto da cercare in ogni modo, anche quello meno opportuno, le risposte alle innumerevoli domande che gli si ponevano davanti. Di giorno, normali medici, chi specializzato in medicina generale, chi in chirurgia, chi in medicina da guerra ed altri ancora in farmacia; di notte, invece, nelle cavità delle montagne, nascosti perfettamente dalla geografia del Paese della Roccia, conducevano esperimenti per la creazione del farmaco definitivo, in grado di modificare la composizione cellulare in maniera totalmente autonoma, a seconda della malattia del paziente. Ricerche incredibilmente lunghe e difficili, che portavano i membri della famiglia a sparire per qualche giorno per poi ricomparire con bende alle mani, alle braccia, per coprire i segni di bruciature o ferite.
Jurōjin era cresciuto così, con questo perenne dualismo, con la voglia di conoscenza ma con l’obbligo di tenere tutto nascosto, finché il farmaco tanto desiderato non fosse stato scoperto e messo al sicuro; cresciuto con il motto della famiglia:

Ai fini della scienza tutto è lecito, tranne condurre esperimenti su esseri umani.

E questa frase ha per lungo tempo condizionato il pensiero del giovane ninja, che aveva sempre evitato di combattere, per non ricevere danni alle mani, strumento di lavoro.
Come potevano, degli scienziati, riuscire a comprendere le cellule e la loro guarigione, senza poter studiare gli effetti dei farmaci su esseri umani? Nessun animale, per quanto simile, sarebbe mai potuto essere paragonabile all’uomo. E questo pensiero, lentamente si rivelò essere la sua condanna. Più gli studi di famiglia andavano avanti e più lui si logorava dentro, perché gli stessi esperimenti arrivavano sempre ad un punto morto, fermandosi nel nulla, senza concretezza.

Approfittando del suo essere giovane, il giovane Jurōjin rimase sei giorni nelle cavità della montagna, nello studio di suo padre ed ogni giorno, non appena rimaneva da solo, si apprestava a testare quel farmaco sul suo corpo, all’insaputa di tutti, annotando sul suo taccuino i miglioramenti da fare e le innovazioni che riusciva a scoprire. I primi tre giorni filarono lisci, senza nessuna ripercussione: ogni taglio auto inflitto si rigenerava alla velocità che un normale corpo umano permetteva. Dal quarto giorno però la cosa cambiò radicalmente. Ogni ferita restava tale per una manciata di secondi per poi svanire senza lasciare alcuna cicatrice, perfino ingerire i veleni era diventato inutile, il corpo assorbiva tutto, come se non fosse una sostanza tossica. In sei giorni quel taccuino era pieno di informazioni, numeri e grafici che testimoniavano quanto accaduto.
Il settimo giorno, stanco dall’intera settimana passata sveglio, si appisolò lasciando incustodito quel quaderno. Al suo risveglio, tuonó suo padre impedendogli anche di avere il tempo di rispondere. Aveva trasgredito l’unica regola vigente nella famiglia, e dopo aver distrutto quel taccuino, cacciò di casa Jurōjin, isolandolo dalla famiglia.

Ogni studio riguardante quel farmaco furono immediatamente interrotti, la famiglia smise di rifugiarsi nell’oscurità della montagna, abbandonando l’idea che li aveva portati a condurre quella vita quasi straziante.
Jurōjin non capì mai il perché di quella reazione, ma di nascosto continuò a condurre i suoi studi, dal momento che la famiglia abbandonò radicalmente la montagna senza farci mai più ritorno. La famiglia abbandonò le ricerche, rifiutando quindi i fondi che, di nascosto, Iwa forniva loro da anni. Il giovane poté continuare la sua normale vita come un comune ninja, riuscendo a raggiungere con non troppe difficoltà il rango Jonin. Da quel momento in poi, la sua conoscenza della medicina era così elevata da poter sparire per un po’ dalla circolazione, per poi fare ritorno sotto copertura, facendosi chiamare da tutti “Tengu”, per via della maschera indossata. Dal momento del suo allontanamento, nessuno incrociò più i suoi occhi, nessuno lo guardo più in viso. Nessuno sapeva realmente della sua reale identità, tranne il vertice di Iwa.

L’unico a poterlo guardare nuovamente, fu suo padre, nel momento in cui Jurōjin fece ritorno a casa, all’insaputa di tutti. Il morbo aveva messo in ginocchio chiunque, ma aveva fortificato il Jonin, che ormai era riuscito ad impiantare dentro di sé proprio quel farmaco. Con il morbo aveva reagito ancor meglio, dandogli un controllo definitivo sulla sua evoluzione cellulare.
Curò suo padre, rivelò a lui soltanto la sua identità e senza dir nulla andò via. La sua identità non venne mai rivelata, ma il rapporto con il genitore sembrava tutt’altro che distrutto per sempre.

Edited by .Kuroro - 13/11/2022, 14:29
 
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view post Posted on 10/11/2022, 15:19
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Mhh... mhhhh..

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Eccomi, chiedo scusa per l'attesa.
La storia fila bene, unico problema è la parte finale. Che Iwa non sappia nulla delle ricerche di una famiglia tanto importante nel villaggio, specialmente se diversi membri sono ninja, è improbabile. Che la famiglia Kurashiki le porti avanti per conto suo, per tradizione, con propri fondi, invece è possibile.
Considerando che parliamo di Iwa qui, il mio consiglio è di modificare leggermente la storia per far trasparire che il villaggio è ben consapevole di quello che avviene nella montagna, trattandolo come un asset strategico e quindi consentendo alla famiglia di mantenere il proprio prestigio nel villaggio. Molto più cauto per tutti i coinvolti.

Questo consente anche di giustificare agilmente la seconda parte del finale, ovvero il ritorno ad Iwa del Tengu. Se Jurōjin è un jonin del villaggio, anche da Tengu, allora è necessario che il villaggio si fidi di lui abbastanza da promuoverlo. Considerando, di nuovo, la disciplina serrata di Iwa e il generale sospetto per qualsiasi straniero, sarebbe molto più semplice se Iwa, dopo il casino che succede nella montagna, sposti il proprio supporto dalla famiglia Kurashiki al Tengu, in quanto quest'ultimo si impegna a continuare gli esperimenti per conto proprio dopo l'abbandono della famiglia.
Dunque la leadership di Iwa è al corrente della vera identità di Jurōjin, ma, nell'interesse di entrambi, mantiene il segreto con tutti quanti.

Fammi sapere se ti torna come idea.
 
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view post Posted on 11/11/2022, 14:49
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Per me va benissimo, lo avevo impostato così solamente per evitare di toccare Iwa direttamente senza saperne la storia e quel che ne deriva.
No problem nel far sì che la famiglia sia sovvenzionata da Iwa stessa, salvo poi smettere con i fondi su richiesta della famiglia stessa.

Per quanto riguarda il passaggio al Tengu, davo per scontato che l’amministrazione del villaggio conoscesse la sua identità, ma non gli abitanti, un po’ come non si conosce l’identità degli Anbu.

In sostanza va bene come hai detto alla fine, specifico tutto e ci sono.
 
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view post Posted on 13/11/2022, 14:29
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Ho sistemato le due cosette per far filare tutto. Dovrei esserci ora.
 
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view post Posted on 15/11/2022, 15:07
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A quel punto potrai richiedere di intraprendere la tua prima missione nel Topic Centrale Master.

Edited by Sir Onion - 16/11/2022, 07:29
 
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view post Posted on 14/12/2022, 18:02
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• [NOME]: Shoichi

• [COGNOME]: Miura

• [CLAN]: Bakuton

• [PAESE]: Terra

• [ASPETTO FISICO e CARATTERIALE]: Capelli biondi, occhi di un verde acqua acceso, una statura importante per un sedicenne di un metro e ottantadue fanno di Shoichi un ragazzo di bella presenza. Complice anche un fisico temprato dagli allenamenti da shinobi e un abbigliamento curato ma funzionale al combattimento, per questo la sua lunga veste rossa presenta i due strappi all'altezza delle spalle. Nel complesso un fisico quindi non acerbo, che difficilmente potrebbe tradire la sua età dato anche il tono di voce profondo, ma non per questo cupo. Voce che sa come usare quando deve ottenere qualcosa per i suoi scopi. Chiaramente gli anni passati l'hanno portato ad avere una visione conservativa come la sua famiglia di ciò che lo circonda, che ciò comunque non si tramuta con l'infedeltà verso il proprio Kage. Shoichi potrebbe essere definito il soldato perfetto: concentrato sulla sua missione e pronto ad ogni mezzo per portarla a termine (e a ogni sacrificio). Il bene individuale, di tutti gli altri, passa in secondo piano rispetto al bene di Iwa, a cui è fiero e orgoglioso di appartenere per la sua storia. Questo però non lo porta ad essere eccessivamente sentimentale nei suoi discorsi, raramente lo si può vedere "fuori dalle righe", anche quando potrebbe relazionarsi con estranei del suo Paese. Il tutto non rispecchia la kekkai genkei di cui si serve, rumorosa ed esplosiva, tranne forse che per una cosa: se ti reputo un mio nemico, verrai completamente annientato.

• [STORIA]: Nessun paese come quello della Terra e il suo villaggio più grande affrontarono cambiamenti e stravolgimenti, sia in termini di governo che sociali. Le politiche di apertura estera sempre più progressiste della Tsuchikage, atte a ottenere vantaggi militari, inevitabilmente avrebbero intaccato anche il tessuto sociale. Senza dubbio i più anziani, o chi sostenne attivamente il governo degli Hokori, sono quelli con la mentalità più difficile da cambiare, più conservatori. A chi importa di come un villaggio sia visto al di fuori dei confini del proprio Paese? A chi importa di avere l'approvazione degli altri? Non a chi si considera una superpotenza, non a chi sa che col proprio potenziale bellico e alla sua prosperità non ha bisogno di fare affidamento su niente e nessuno. Con questo tipo di filosofie crebbe Shoichi, quelle della famiglia Miura, che a generazioni alterne si tramanda i segreti dell'arte del Bakuton come molte altre antiche famiglie. Fin da piccolo il suo cammino fu indirizzato nell'essere un soldato orgoglioso di portare il proprio nome e della propria nazione, al servizio di quello che è il Kage più solido, fiero e indipendente di tutti gli altri. O almeno quello che dovrebbe essere. Perché nonostante la riconosciuta forza di Chiye Koizumi, non può essere abbastanza grande da offuscare i dubbi delle famiglie più antiche sugli approcci diplomatici con le altre nazioni. Dubbi che si radicarono ancora di più nella mente di Shoichi quando in occasione dell'ultimo torneo Chunin ospitato proprio nel suo villaggio, i grandi festeggiamenti e tutti i visitatori giunti nel paese portarono con loro inevitabilmente anche criminalità, data dall'arrivo di molti sconosciuti. Per la gran parte gestita attentamente dalle forze militari di Iwa come ci si aspetta, quel poco che ne resta però che ha colpito qualche cittadino ha colpito anche i genitori di Shoichi, che non essendo shinobi ma avendo comunque un indole forte, hanno pagato una banale rapina di un criminale con la vita. Senza più nessuno vicino e con l'eredità del nonno rimastagli, le tecniche Bakuton, è stato facile per Shoichi superare l'accademia e avere un motivo per continuare il suo percorso, come gli fu insegnato.
 
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view post Posted on 21/12/2022, 21:37
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view post Posted on 21/12/2022, 23:16
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Capperi, scusa l'attesa! Abilitato al volo.
Quando capitano queste cose, non farti scrupolo ad avvisare in tag o MP.
Intanto verifichiamo che con le notifiche sia tutto a posto, che hanno fatto clamorosamente cilecca.


Probabilmente conoscerai già la Guida alla creazione della scheda e primi passi, ma credo che dall'ultima volta che sei stato da queste parti, sarà cambiato qualcosa (tipo l'abolizione dell'esame genin, per dirne una).

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A quel punto potrai richiedere di intraprendere la tua prima missione nel Topic Centrale Master.
 
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83 replies since 10/4/2016, 21:13   2367 views
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