知る Shiru | Conoscere, Libera per Shakur e Catcher

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view post Posted on 5/3/2024, 16:43     +1   -1
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Saitō Uchiha
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Nami no Kuni | Paese delle Onde.

Fukuryu.


Il cielo a oriente prese fuoco in un caleidoscpio di rosa e oro quando il sole si levó al di sopra dell'isola. Saitō osservava la luce avanzare rapida sull'intricato dedalo di viuzze che caratterizzava il mercato di Fukuryu. Da nero, il mondo diveniva indaco e infine brillante dei colori vivaci della cittadina portuale.
L'uchiha se ne stava seduto sul cornicione di un tetto. L'ampia veste da viaggio che lo copriva era di un cotone grigio scuro, con ricamato il piccolo ventaglio del clan proprio fra le scapole. Il collo alto arrivava poco sopra il mento del volto giovane. I lunghi capelli neri legati in una coda lente.
L'unica arma visibile era una ninjatō appesa alla schiena.

Era stato un viaggio infinitamente lungo il suo.
Dopo il summit, si era dato alla ricerca di un antico fujinjustu, finendo per addestrarsi in una dimensione unica ed aberrante, per poi perdersi fra le strade del Villaggio Nascosto della Pioggia ed infine ritornare verso casa. Konoha lo attendeva da tempo, ma prima doveva finire di raccogliere una serie di erbe mediche necessarie all'ospedale.
Era cercando le ultime della lista che era finito per raggiungere il Paese delle Onde.
Per quanto piccola, l'isola ospitava una delle piú grandi forze marittime del continente, assieme al Paese dell'Acqua di cui era alleata da tempo. Un egemonia che aveva arricchito l'isola e ne aveva fatto il centro di scambi di ogni sorta. Carichi stravaganti arrivavano da tutti i Paesi, rendendo il mercato portuale della capitale, uno dei migliori posti dove trovare praticamente tutto quello di cui uno shinobi o non, poteva aver bisogno.
Il mercato era invaso dal vociare dei mercanti, odori esotici ed il passo dei numerosi visitatori che giá in quelle prime ore della giornata ne assediavano le bancherelle.
Saitō si fece cadere sui tetti inferiori, per poi raggiungere la via polverosa di un vicoletto, da cui emerse taciturno e composto. Con passo misurato s'inserií nella fiumara di persone, cercando un mercante che trattasse erbe e medicamenti.

Ciao Shakur, ho fatto un piccolo intro senza troppi dettagli. Ho scelto il Paese delle Onde, visto che é alleato con il tuo, e relativamente vicino al tuo Villaggio, cosí che sia piú facile per te trovare un pretesto per trovarti qua. Buon gioco!





















 
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view post Posted on 9/3/2024, 12:52     +1   -1
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Kuroshi
Yuki









Le prime luci dell'alba tingevano il cielo all'orizzonte con sfumature di arancio, annunciando il risveglio di un nuovo giorno sull'isola. Kuroshi, uno shinobi dal prestigioso clan Yuky, si trovava sul cornicione di uno degli edifici più alti, osservando il giorno emergere lentamente sopra il vivace mercato di Fukuryu. La sua figura si stagliava in modo imponente, avvolta in una veste nera che aderiva sinuosamente al suo corpo. Il simbolo del suo clan, era ricamato con fili d'argento sul petto della veste. I capelli neri come la pece svolazzavano nella leggera brezza mattutina.


Aveva viaggiato tutta la notte, da Kiri, per poter essere al mercato alle prime luci del mattino, per portare a termine alcuni affari per conto del suo clan.

l mercato era un tripudio di vita e movimento, un caotico intreccio di bancarelle colorate e vociante attività commerciale che lo rendeva un punto d'incontro essenziale per gli abitanti dell'isola e i viaggiatori provenienti da ogni angolo del continente. Era noto per la sua reputazione di essere uno dei principali snodi commerciali del territorio, un luogo dove ogni desiderio poteva trovare soddisfazione.

Le strade erano affollate da mercanti che urlavano le loro offerte, visitatori che curiosavano tra gli oggetti esposti e merci provenienti da terre lontane che affascinavano con la loro esotica bellezza. Odori speziati fluttuavano nell'aria, mescolandosi al suono dei negozi e al vibrante cinguettio degli uccelli. Non c'era luogo migliore per trovare ciò di cui si aveva bisogno, che si trattasse di erbe medicinali per curare malattie rare o di artefatti magici dai poteri straordinari.

Kuroshi si muoveva con destrezza tra la folla, cercando con occhi vigili il mercante giusto che potesse fornirgli le erbe necessarie per il suo clan. Il frastuono del mercato lo circondava, ma lui era concentrato sul suo obiettivo, filtrando le distrazioni per raggiungere il cuore dell'attività commerciale. Con passo felpato, si avventurò verso un'ombra riparata dalle tende colorate dei banchi, dove si sperava di trovare un mercante specializzato in erboristeria
.




Edited by Shakur - 11/3/2024, 14:41
 
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view post Posted on 11/3/2024, 14:29     +1   -1
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Saitō Uchiha
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Il suolo pietroso dell'isola, aveva in essere l'umidita dei mari che lo dividevano dalla terra ferma. Il sale ruvido aveva segnato il legno degli edifici tradizionali che si susseguivano gli uni addosso agli altri, con macchie che risalivano dalle fondamenta fino ai tetti spioventi che gettavano ombre affilate sulle strade. Gli uomini anch'essi, non tutti ma molti di loro, avevano su di se i segni del mare. Rughe profonde su pelli bruciate dal sole.
Tatuaggi identificativi delle tratte percorse o delle ciurme a cui si erano votati.
Saito gli leggeva come era stato abiutato a fare, soppesando minacce e pericoli, mentre come un ombra si mescolava a loro seppur, essendo un bambino con una spada legata sulla schiena, finiva inevitabilmente per attirare su di se qualche sguardo di troppo. Gli shinobi non erano rari dopotutto, ma non molti di loro erano cosí giovani, non quelli che s'incontravano cosí lontano da casa.
La signora Midori Kahatake era nata e cresciuta li, nella capitale. La sua famiglia vendeva erbe, medicamenti, infusi da oltre un secolo. La sua bottega si apriva nel mercato con piccoli espositori che invitavano ad entrare per vedere il resto della mercanzia. Aveva una lunga treccia di capelli grigi, un volto segnato dall'etá ma vivace ed espressivo dietro spessi occhiali tondi con la montatura fine in rame.
Il Genin le si era avvicinato dopo aver girovagato un pó per le vie del mercato. Drappi verdi e blu svolazzavano sull'ingresso, oltre il quale il calore del legno e l'odore dell'incenso accoglievano chiunque varcasse la soglia.
La donna era stata gentile come il suo solito, per nulla curiosa del perché un bambino soldato si fosse rivolto a lei in cerca di foglie essiccate di Belladonna. Una pianta velenosa, che se usata in quantitá limitata, aiutava nella cicatrizzazione della pelle che aveva subito ferite da taglio. Gli aveva preparatto un fagotto con tutta la cura tipica di chi fa il suo lavoro con amore e rispetto, che Saito aveva fatto scomparire sotto l'ampia veste da viaggio. L'aveva salutata in modo formale, girandosi e scostando con le mani i drappi sull'uscio per immergersi nuovamente in strada, quando incroció Kuroshi. Gli occhi scuri del genin lo squadrarono, notando quei dettagli tipici di chi come lui, serviva un Villaggio Nascosto, senza tutta via avere il coprifronte a renderlo ancor piú chiaro. Era piú alto di lui, probabilmente piú grande di etá, con i muscoli definiti di chi si allenava ed un arma bianca legata alla vita. Il vistoso ricamo sulla veste era probabilmente il suo clan od un gruppo di appartenenza.
Saito non disse niente.
Dopotutto il suo primo pensiero era che appartenesse ad uno dei Villaggi Ninja, ma avrebbe potuto tranquillamente essere un mukenin, un mercenario od un soldato di ventura.
Lo sorpassó.
L'Uchiha era uno shinobi lontano da casa, in un terreno alleato al Paese dell'Acqua. Era meglio non farsi notare.
Mentre gli passava accanto, si rese di conto di averlo incrociato poco prima per strada, anche se li per li lo aveva solo registrato con la coda dell'occhio, senza dargli troppo peso. Che lo stesse seguendo? Un piccolo moto di apprensione si rigiró nel suo stomaco.























 
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view post Posted on 11/3/2024, 17:02     +1   +1   -1
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Kuroshi
Yuki








Camminando con passo deciso, Kuroshi cercava la bottega di cui gli avevano parlato, lasciandosi guidare dall'istinto e dalla memoria. Ogni angolo, ogni insegna, era scrutato con attenzione, nella speranza di trovare quella che sarebbe stata la sua destinazione.

Fu solo quando s'imbatté in un vicolo stretto, fiancheggiato da muri di pietra e ombre dense, che notò una leggera brezza profumata che gli accarezzava il viso. Il profumo di erbe e spezie si insinuava tra le crepe delle case, guidandolo come un faro nella notte.

Seguendo l'odore invitante, Kuroshi procedette con cautela lungo il vicolo, finché non giunse a un'apertura tra gli edifici. E lì, di fronte a lui, si stagliava la bottega di Midori Kahatake, come un'oasi di serenità e saggezza in mezzo al caos della città.

La struttura di legno, ornata da drappi colorati e incensi che bruciavano lentamente, emanava un'aura di mistero e tranquillità. Kuroshi si fermò di fronte alla porta, osservando con ammirazione i dettagli finemente intagliati e le insegne dipinte a mano che annunciavano i tesori nascosti all'interno.

Fu proprio mentre stava per varcare la soglia che un altro ragazzino gli spuntò davanti. I suoi occhi si incrociarono per un istante con quelli di Saito. Uno sguardo fugace, ma carico di significato, che trasmise un senso di riconoscimento reciproco e una tacita comprensione della situazione. In quegli istanti, le loro anime di shinobi si scontrarono, scambiandosi messaggi silenziosi attraverso lo sguardo penetrante.

Kuroshi notò la determinazione nei lineamenti di Saito, la risolutezza nel suo sguardo giovane ma deciso. Eppure, c'era anche qualcosa di indefinibile, un'ombra di incertezza o forse di curiosità.

Ma poi, con un leggero cenno del capo, Kuroshi proseguì verso l'interno della bottega, concentrandosi sul suo scopo senza dare troppa importanza allo sguardo di Saito. Non c'era tempo per indugiare in congetture o speculazioni. Doveva ottenere ciò di cui aveva bisogno e continuare il suo viaggio, senza distrazioni o interferenze esterne.

Con passo risoluto, Kuroshi varcò la soglia della bottega, lasciandosi alle spalle lo scambio di sguardi con Saito. L'aria all'interno della bottega era impregnata di profumi terrosi e misteriosi, mentre le mura di legno antico sembravano raccontare storie millenarie di saggezza e conoscenza.

Midori, la proprietaria della bottega, emerse dall'ombra dei suoi scaffali con grazia, il volto solcato dalle rughe del tempo ma illuminato da un sorriso gentile e accogliente. I suoi occhi scrutarono il ragazzino con curiosità e saggezza, come se fosse in grado di leggere nei suoi pensieri e nelle sue intenzioni più profonde.

"Benvenuto, giovane viandante," disse con voce calda, il suo accento morbido e rassicurante. "Cosa posso fare per te?"

Kuroshi inclinò leggermente il capo in segno di rispetto, sentendo il peso delle sue parole calarsi su di lui come una benedizione. "Vorrei acquistare alcune erbe mediche," rispose con voce ferma ma rispettosa. "Ho bisogno di esse per trattare delle ferite."

L'anziana annuì comprensiva: "La Belladonna è una pianta potente e pericolosa," disse con voce pacata. "Ma se usata con cura e rispetto, può avere proprietà curative straordinarie." Gli suggerì

Con gesti eleganti, Midori si mosse tra gli scaffali, selezionando con cura le foglie essiccate di Belladonna e mettendole in un piccolo sacchetto di stoffa. Il suo movimento era calmo e misurato, come se fosse in grado di percepire l'energia delle piante stesse e di comunicare con esse in un linguaggio antico e segreto.

"Prendi queste," porgendo il sacchetto al genin con un sorriso gentile. "Usale con saggezza e rispetto, e ti aiuteranno nelle tue cure."

Kuroshi accettò il sacchetto con gratitudine, sentendo il peso delle erbe nelle sue mani come un dono prezioso. "Grazie," disse con voce sincera, inchinandosi leggermente.

lo Yuki si congedò dalla bottega, il sacchetto di erbe stretto tra le dita. L'aria salmastra dell'isola lo avvolse di nuovo, mentre sbucava nuovamente tra le strade affollate del mercato. Camminando assorto nei suoi pensieri, non si era ancora reso conto, o forse involontariamente, stava facendo la stessa strada di Saito.


 
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view post Posted on 18/3/2024, 15:11     +1   -1
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Avvolto nella veste da viaggio che oscilla seguendo il ritmico incidere dei suoi passi, l'uchiha percorre una delle vie del mercato. Con la coda dell' occhio si guarda le spalle, dove lo shinobi di Kiri, inconsapevole, ne sta seguendo le orme.
Il suono di gabbiani che si alzano in volo, fa eco all' arrivo di alcuni peschereggi, mentre un cesto di arance proveniente da qualche Paese piu' caldo di quello in cui si trovano, frana su una delle bancarelle mentre dei ragazzi nerboruti lo scaricano da un carro ricolmo di frutta.
Saito attende un luogo adatto, una via, un anfratto in cui appiattirsi per reagire al suo inseguitore. Non deve attendere poi molto.
Sulla strada su cui cammina, fra due bancarelle abbastanza distanziate si apre una piccolo traversa immersa nelle ombre di lunghi drappi e lenzuoli appesi alle finestre.
Sinuoso ed elegante ruota il suo corpo fuori dalla strada appiattendosi contro il muro di legno, aspettando il momento giusto per agguantare Kuroshi e trascinarlo fuori dal suo percorso. La mano giovane e rapida lo cattura per i vestiti tirandolo nel vicolo, mentre negli occhi di Saito, il suo sharingan ruota vorticosamente, mostrando all'altro il suo rosso vermiglio e tre inquietanti tomoe nere.
Lo lascia andare subito, sfruttando quel movimento per creare una piccola distanza fra loro, entrambi, fuori dalle strade trafficate del mercato. Odore di salmastro, urina e qualcos'altro assedia rapidamente le loro narici.

Perche' mi segui ? La domanda e' rapida e perentoia, quasi ridicola probabilmente per l' altro, soprattuto fatta da un ragazzino che e' chiaramente piu' giovane di lui. Questo se non fosse per gli occhi macchiati dal doujustu. Quelli lo avrebbero potuto mettere in allarme.



















 
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view post Posted on 24/3/2024, 10:43     +1   -1
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Kuroshi
Yuki









Mentre si muove tra le vie del mercato, Kuroshi si lasciava trasportare dal flusso di persone e di attività intorno a lui. Non c'è nulla nella sua postura o nei suoi movimenti che suggeriva una tensione interiore; sembrava completamente a suo agio nel contesto vivace e caotico del mercato.

Osservava casualmente le bancarelle piene di mercanzie variegate, si fermava di tanto in tanto per dare un'occhiata più da vicino a qualche articolo che catturava la sua attenzione. Interagiva con i venditori con un sorriso amichevole, scambiando qualche battuta leggera o chiacchierando sul prezzo di qualche merce.

Il sole filtrava attraverso i tetti del mercato, creando giochi di luce e ombra tra le strade affollate. Il suono di voci allegre, il fruscio di tessuti e il tintinnio dei soldi si mescolavano in un crescendo vivace, mentre lo Yuki si muoveva tranquillamente, inconsapevole del fatto che il suo passo veniva interpretato come una minaccia da qualcuno come Saito.

Lo shinobi di Kiri tranquillo continuava a camminare finché improvvisamente
si ritrovò afferrato per i vestiti, tirato con forza in un vicolo scuro e stretto. La mano che lo aveva afferrato era giovane e veloce, e prima che potesse reagire, si trovò di fronte lo stesso shinobi che aveva incrociato al negozio. I suoi occhi, illuminati dallo sharingan, lo fissavano intensamente, rivelando un rosso vermiglio e tre tomoe neri che ruotano in modo inquietante.

La sua presa si allentò subito dopo, permettendo di liberarsi. Ma nel momento in cui lo lasciò andare, capì che non era solo un gesto di cortesia.

L'odore di salmastro e urina assale le narici, mescolandosi a qualcosa di ancora più sgradevole. Mentre Kuroshi si guardava intorno nel vicolo, la sensazione di essere stato catturato e poi rilasciato lo lasciava perplesso. Cosa stava cercando Saito? E perché lo aveva fatto passare da questa esperienza così insolita? Le domande lo tormentavano mentre cercava di riorganizzarsi e valutare la situazione.

Il genin di Kiri alzò leggermente un sopracciglio, come se fosse sorpreso dalla domanda. La sua espressione era quasi beffarda, come se stesse rispondendo a una questione completamente estranea alla situazione attuale.

"Oh, io? Seguirti?" dice, con una risata che suonava quasi troppo innocente per essere vera. "Ma certo che no! Sono solo qui per fare un po' di spesa al mercato, sai. Una coincidenza incontrarti qui, davvero." La sua voce era calma e tranquilla, ma c'era qualcosa nei suoi occhi che tradiva una certa inquietudine.

"Sai com'è, le strade del mercato possono essere così imprevedibili," continuò, cercando di mantenere un tono leggero. "Ma davvero, non ti ho mai visto prima d'ora. Scommetto che il tuo viso è solo uno di quegli incontri casuali che rendono la vita così interessante, non credi?"

Mantenendo una distanza prudente tra loro. L'odore del mercato si mescola con l'odore del pericolo imminente. Nonstante Kuroshi sia al quanto tranquillo, o almeno era ciò che cercava di dimostrare. Il fatto che il suo interlocutore avesse attivato lo sharingan non lo faceva sentire al sicuro.

"Se hai finito con le tue paranoie io andrei!" questa volta l'espressione era più seria. Si immaginava che l'altro non avesse nessuna intenzione di lasciarlo andare così. Per essere chiaro gli diede una piccola dimostrazione di cosa può fare uno Yuki.

Nel momento in cui Kuroshi utilizzava le tecniche del suo Clan, l'aria intorno a loro cominciava a diventare improvvisamente più fredda. Una sensazione di gelo avvolgeva il vicolo, manifestandosi con un brivido che correva lungo la schiena. Iniziavano a formarsi sottili strati di ghiaccio sulla superficie delle pareti circostanti, segno inequivocabile del potere di manipolazione del ghiaccio dello Yuki.

La temperatura continuava a diminuire mentre il potere gelido del genin si diffondeva nella zona circostante. Piccoli fiocchi di neve iniziavano a danzare nell'aria, aumentando di intensità mano a mano che il gelo si faceva più penetrante. Una soffio di vento gelido taglia il viso dei due facendo sollevare i capelli del Kiriano che cadevano poco sopra i suoi occhi.

Se avesse continuato, la neve si sarebbe accumulata rapidamente sulle strade e sulle bancarelle del mercato, trasformando il luogo in un paesaggio invernale.

La zona di gelo si sarebbe estesa, creando un ambiente sempre più ostile per chiunque si trovi al suo interno. L'aria sarebbe diventata densa e fredda, le strade sarebbero diventate scivolose e il respiro più affannoso. Era chiaro che il potere degli Yuki poteva prendere il sopravvento, trasformando il mercato in un territorio completamente diverso, dove il freddo e la neve dominavano incontrastati.




 
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view post Posted on 25/3/2024, 22:45     +1   -1
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Quel freddo...
Era qualcosa che riportó Saito a molto tempo prima. Ad una missione di scorta nella desolazione di Shimo no Kuni. La prima volta che aveva incontrato Fuyuki, molto prima che egli diventasse l'attuale Hokage. Molto prima che diventasse il suo maestro.
Il giovane genin osservava con le sue iridi cremisi l'altro shinobi. Le sue parole in contrasto con la manifestazione di chakra che stava mutando cosí velocemente il clima.
La sagoma dei loro respiri si rese visibile, mentre leggere lastre di ghiaccio presero a salire lungo i muri. Se fosse una mera minaccia od invece un attacco era impossibile saperlo per l'uchiha, che fece quello che era stato addestrato cosí bene a fare. Attaccó.
La mano destra scomparve rapida sotto la veste, estraendo e lanciando un singolo kunai contro il suo avversario, mentre con un scatto diresse il suo corpo verso una delle pareti, cominciando a risalirla con l'ausilio del chakra. Una corsa che lo avrebbe portato rapidamente in una posizione rialzata e dominante.

Ovviamente lo scontro é amichevole e narrativo, non stiamo quindi ad utilizzare il regolamento meccanico, almeno che tu non lo voglia provare, peró conta che c'é una forte disparita' a livello numerico nel caso.






















 
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view post Posted on 31/3/2024, 17:49     +1   -1
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Kuroshi
Yuki








Lo Yuki aveva dato sfoggio del suo potere, dimostrando la sua discendenza ad uno dei più famosi, quanto sanguinari clan di Kiri. Sentitosi minacciato dall'apparizione dello sharingan, senza un reale motivo da parte del suo aggressore, scaturito forse da paranoie insensate, il giovane genin gli aveva fornito una piccola dimostrazione delle sue abilità.

Il suo doveva essere un semplice avvertimento che una mera minaccia. Voleva solo tornare al suo villaggio dopo aver sbrigato i suoi affari, ma era incappato in quel inconveniente. A quanto pareva lo shinobi di Konoha aveva percepito quell'azione come un pericolo alla sua incolumità.

Mentre Saito si lanciava in avanti con la precisione e la velocità proprie di un Uchiha, Kuroshi rimase immobile, osservando il kunai che si avvicinava con minacciosa determinazione.

Con agilità felina, si chinò leggermente verso sinistra nel momento esatto in cui il kunai veniva scagliato verso di lui. Il movimento fu così fluido e preciso che sembrò quasi una danza, il suo corpo si piegò in armonia con il flusso dell'attacco in arrivo.

Il suo piede destro si spostò leggermente indietro mentre il sinistro avanzava di poco, mantenendo il suo centro di gravità basso e controllato. Le sue mani, posate in modo elegante davanti a sé, si muovevano con grazia, i polsi flessibili come serpenti mentre guidavano il movimento.

Con un piccolo balzo laterale, evitò il kunai per una frazione di secondo, abbastanza per consentire al metallo affilato di sfiorare solo l'estremità della sua tunica. Il tessuto svolazzò nell'aria, tagliato dal vento generato dal passaggio veloce del proiettile, mentre lo shinobi continuava il suo movimento fluido.

Nel momento in cui il kunai passò accanto a lui, si raddrizzò con eleganza, mantenendo il suo equilibrio perfetto nonostante la velocità del movimento. Il suo sguardo era calmo e concentrato, riflettendo la sua sicurezza e la sua padronanza nel combattimento.

Il kunai continuò la sua traiettoria, schiantandosi contro il muro di ghiaccio con un suono metallico. Kuroshi poi seguì con lo sguardo Saito che con movimenti lesti prendeva distanza da lui, e si arrampicava con maestria. Lo Yuki non si mosse dalla sua posizione.

Un brivido attraversò l'aria intorno a lui mentre il suo potere si materializzava, manifestandosi sotto forma di un campo di energia che sembrava distorto dalla temperatura estremamente bassa.

I fiocchi di neve cominciarono a materializzarsi nell'aria intorno a Kuroshi e Saito, danzando e volteggiando con grazia mentre si diffondevano rapidamente per tutto il campo di battaglia. La loro caduta era silenziosa ma significativa, accumulandosi sul terreno e coprendo ogni superficie con uno strato di neve candida.

Tuttavia, ciò che rendeva questa tempesta di neve così pericolosa era la sua natura magica. Ogni fiocco di neve portava con sé un'energia glaciale, pronta a congelare tutto ciò che toccava. La quantità e l'intensità dei fiocchi di neve variavano in base al potere dello Yuki.

Kuroshiu era in grado di creare una tempesta di neve sovrapposta al campo di battaglia, aumentando non solo la sua difesa, ma anche la sua offensiva. Mentre i fiocchi di neve continuavano a cadere inesorabilmente, avvolgendo tutto nell'abbraccio gelido della neve, si preparava a sfruttare al massimo l'effetto delle sue abilità.



Va benissimo per me continuare uno scontro a livello narrativo



 
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view post Posted on 4/4/2024, 20:28     +1   -1
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Lo sharingan vorticava inquietante negli occhi di Saito. In piedi sul muro di una delle case osservava lo shinobi a circa otto o nove metri sotto di se, che aveva dimostrato maestria nella schivata e che ora sembrava alimentare ancora quella sua capacitá di manipolare il ghiaccio. Il freddo continuó ad intensificarsi mentre il vicolo e le case circostanti venivano assediate da un innaturale tempesta di neve. Fiocchi grandi e densi prendevano vita intorno a loro cambiando rapidamente il paesaggio.
Se non era una minaccia, di certo non si tratteneva da dare spettacolo di se, pensó Saito prima di unire le mani formando rapidamente una serie di sigilli ed inspirare.
Katon: Gōkakyū no Jutsu
La tecnica simbolo del clan.
Fuoco contro ghiaccio.
Una grande sfera di fuoco erruppe dalla bocca del bambino soldato dirigendosi in basso verso il suo avversario, fumando nell'aria fredda.
Quell'incontro che sarebbe potuto rimanere celato in un vicolo, divenne improvvisamente uno scontro senza quartiere.






















 
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view post Posted on 12/4/2024, 21:48     +1   -1
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Kuroshi
Yuki









Il ninja si ergeva sul muro, il freddo morso del ghiaccio penetrava anche attraverso gli strati delle vesti. I fiocchi di neve, sempre più fitti, danzavano nell'aria, formando una cortina bianca intorno a lui. Il suo sguardo rimase fisso su Kuroshi, Saito, con il suo Sharingan che sembrava bruciare con una luce sinistra.

Lo Yuki poteva percepire il flusso del chakra che lo circondava, alimentando la sua abilità nel manipolare il ghiaccio. Era come se il freddo intorno a loro rispondesse alla volontà dello stesso intensificandosi sempre di più.

Era quasi come si stesse esibendo in uno spettacolo di abilità. Era chiaro che lo shinobi di Kiri non aveva alcuna intenzione di nascondere il proprio potenziale.

Con ogni gesto, emanava un'aura di potenza e controllo che non poteva essere ignorata. Saito poteva percepire l'energia nel vicolo cambiare, vibrante e carica di promesse di potenziali scontri. Anche se al momento non sembrava diretto contro di lui, il ninja sapeva di dover rimanere vigile.

Kuroshi sentiva l'adrenalina scorrere nelle sue vene, non si stava risparmiando in termini di spettacolo. Era come se mostrasse il suo potere.

Doveva però rimanere concentrato e pronto a reagire istantaneamente a qualsiasi cambiamento nell'atteggiamento di Saito. Anche se al momento sembrava più interessato a dare spettacolo che a lanciare un attacco diretto contro quest'ultimo.


Non si mosse dalla sua posizione, osservava attentamente mentre Saito univa le mani, formando sigilli con una rapidità e una precisione impressionanti. La sua mente analizzava ogni movimento, cercando di prevedere quale tecnica avrebbe utilizzato il temibile avversario.

Con un'inspirazione profonda, Saito emanava un'aura di potenza concentrata. Lo Yuki per un attimo sentì il brivido lungo la schiena mentre l'energia si accumulava nell'aria intorno a loro.

Continuava ad osservare, questa volta con sgomento mentre Saito eseguiva la tecnica simbolo del suo clan. Con un potente respiro, una sfera di fuoco enorme e infuocata eruppe dalla sua bocca, scendendo rapidamente verso il suo avversario.

La sfera di fuoco contrastava violentemente con l'ambiente gelido del vicolo, lasciando dietro di sé una scia di vapore nell'aria fredda. Era un contrasto impressionante, il calore e la furia del fuoco contro la freddezza e il controllo del ghiaccio.

Quel che era iniziato come un confronto silenzioso nel buio del vicolo era improvvisamente diventato uno scontro epico, senza alcuna pietà. Kuroshi sentiva l'atmosfera intorno a loro vibrare di tensione, mentre la sfera di fuoco si avvicinava rapidamente al suo bersaglio.

Con il cuore che gli martellava nel petto, si preparava a reagire istintivamente, cercando di trovare un modo per contrastare la potenza devastante del fuoco di Saito. In quel momento, non c'era più spazio per la sottigliezza o la furtività.

Con un movimento fluido e preciso, mise in atto la tecnica della Sostituzione.
Nel momento in cui la sfera di fuoco sembrava quasi toccarlo, Lo Yuki si dissolse nel nulla, sostituendosi istantaneamente con una scatola di legno abbandonata lungo il vicolo.

La sfera di fuoco, priva del suo obiettivo originale, continuò il suo percorso devastante, bruciando ciò che si trovava lungo il suo cammino. Nel frattempo, il ninja di Kiri riapparve in una posizione sicura, una mossa rapida e astuta che gli permise di evitare completamente l'attacco di Saito.

Mentre il fuoco si spegneva e l'aria si riempiva di fumo, Kuroshi, canalizzando il chakra nei piedi scalò in verticale le mura della casa sul quale era appostato l'uchiha. Si fermò a circa tre metri da quest'ultimo, e con le braccia conserte e un espressione seccata: "Che diavolo vuoi da me?"

Per il momento non lo aveva attaccato, avrebbe prima valutato la sua risposta
.




 
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