Era una splendida mattinata, li sul monte Myōboku: il sole aveva da poco iniziato a riscaldare con i suoi caldi raggi la terra fredda dopo la notte dicembrina, creando splendidi riflessi iridescenti tra le gocce di brina che iniziavano a disciogliersi. Non era ancora arrivato il tempo delle grandi nevicate, anche se quell'arietta fredda, che ogni tanto spirava tra le fronde, faceva presagire il loro avvicinamento, decretando così l'inizio del periodo di letargo per l'intera comunità. Fortunatamente, però, l'umidità generata dalla fitta vegetazione e il calore delle sorgenti termali permetteva ai rospi di ritardare il loro lungo sonnellino sotterrato.
C'era chi, avvolto in grosse foglie di ninfea, si attardava a volersi svegliare, non ancora pronto a lasciare il calore del proprio giaciglio, chi, al contrario, lo bramava per poter finalmente riposare le stanche membra, dopo esser stato alzato tutta la notte. I più audaci e attivi erano già in movimento, tra chi saltellava tra le fronde, ad acchiappar insetti, e chi tra le rocce, per eseguire i soliti esercizi mattutini, altri invece preferivano rilassarsi sguazzando nelle pozze d'acqua più calde. Ed era in una di queste, adibita a nursery, che c'era più fermento: i piccoli girini erano in agitazione, non vedevano l'ora di poter lasciare la vasca dove passavano la notte per poter nuotare liberamente in quella per il gioco, bramosi di far sguazzare le loro codette. La rana responsabile stava terminando la conta, prima di procedere a poter rimuovere la sbarra che isolava la pozza.
« Mi raccomando, piccolini, non spingetevi e non allontanatevi troppo… Parlo con te, piccolo saltimbanco, non ti azzardare a scappare come tuo solito, o non ti lascio più uscire fino a quando non avrai perso le branchie. » Il piccolo girino chiamato in causa tremò per un istante, rannicchiandosi su se stesso. Vedendo la sua preoccupazione per la possibile punizione la rana, soddisfatta, incitò i piccoli a venirle dietro, richiamando i più pestiferi nel seguire il corso d’acqua in maniera ordinata, rispettando la fila. Il girino rimproverato seguì riluttante il resto del gruppo, nuotando annoiato e scoraggiato. Non gli piaceva nuotare nella vasca dei giochi, preferiva di gran lunga sgusciare tra le correnti vicino la cascata. Certo, era pericoloso e più di una volta gli era capitato di finire giù a valle, ma aveva un particolare intuito nel cercare i giusti corsi d’acqua, con quel suo straordinario senso dell’orientamento, riuscendo a risalire. Il più delle volte le maestre nemmeno si accorgevano della sua scomparsa, per quanti ne erano, ma era quando i fiumi erano in piena che gli era più difficile tornare indietro, e lì si che erano dolori, quando tardava per la conta all’adunata.
E poi la stagione del letargo era ormai imminente e per allora addio sguazzate felici! Chissà quando avrebbe avuto nuovamente l’occasione di sfidare i flussi, prima che gli spuntassero le prime zampette… Anche perché, diciamocelo francamente, era da un paio di giorni che aveva uno strano formicolio al pancino. Forse era il segnale che il suo corpo gli stava mandando, per informarlo dell’imminente crescita di quelle nuove protuberanze motorie? Sbuffò spazientito, liberando una piccola zaffata di bollicine dalle branchie. Al diavolo la maestra, fremeva dalla voglia di andare alle cascate!
Si lasciò sorpassare dai compagni, aspettando il momento giusto per potersi separare dal gruppo: lungo il percorso c’era una piccola diga di sassi che separava quel rivolo d’acqua dal corso principale, che portava verso la sua meta, ma quel giorno c’era Gamatatsu ad oziare sopra, con una zampa ad accarezzare pigramente l’acqua, sbadigliando sonoramente. Per gli altri girini sarebbe stato un problema, ma non per lui. Ormai conosceva alla perfezione quella diga, sapeva benissimo tra quali pietre sarebbe riuscito a passare, e poi Gamakichi gli aveva insegnato un modo per rendersi
trasparente nell’acqua e lui era
l’unico della sua nidiata a riuscirci.
Attese quindi il momento più opportuno per staccarsi dal gruppo, rendersi trasparente e avvicinarsi furtivo verso la diga, nuotando vicinissimo alle dita di Gamatatsu. Per un attimo fu anche tentato di mordicchiarlo, giusto per divertirsi nel vederlo spaventare, ma così facendo avrebbe rischiato di farsi scoprire dalla maestra, quindi meglio evitare. Scivolò tra i due sassi che sapeva essere un po’ più mobili ed ecco che era dall’altra parte! Si!
Entusiasta, sfrecciò via, zigzagando tra le correnti, la piccola coda-pinna fremente di felicità. Quel giorno le correnti erano particolarmente impetuose e, se non avesse fatto attenzione, avrebbe seriamente rischiato di finire a valle, ma poi… Un tonfo, vicinissimo a lui, lo fece sobbalzare, sorpreso, lo spostamento d’acqua tale da farlo finire in una corrente più forte delle altre, che lo trascinò via per parecchi metri. Completamente frastornato, il piccolo girino cercò di schiarirsi la mente, ancora leggermente offuscata per quell’improvviso smottamento. Qualcuno aveva lanciato un sasso nel fiume? Strano, perché con la coda dell’occhio, prima di esser trascinato via, aveva intravisto una forma che non era affatto quella di un sasso, quanto piuttosto…
Pensieroso, il piccolo girino continuò a nuotare, senza rendersi conto che, stranamente, l’acqua in alcuni punti si faceva più calda e più torbida. E no, non sembrava fango quello che rendeva l’acqua di quella strana tonalità rossastra. Stranito ed incuriosito al tempo stesso, il girino seguì quello strano flusso fino alla sua sorgente, ed indietreggiò atterrito quando trovò il corpo senza vita di un rospo, la testa recisa in due, da cui sgorgava quel flusso ancora tiepido di sangue. Terrorizzato, si nascose in una zona di secca del fiume, tra alcuni ciottoli, osservando i dintorni. Alcuni umani stavano salendo lungo quel sentiero a ridosso del fiume, le lame sguainate e sporche di sangue.
« Ricordate quel che ha detto Kirai: nessuno di quei rospi deve raggiungere vivo Konoha, chiaro? »Oh no! Quegli umani stavano andando verso l’eremo, e adesso? Doveva correre ad avvisare i grandi del pericolo, ma non ce l’avrebbe mai fatta a risalire il fiume da lì, avrebbe dovuto nuotare per vie traverse, le solite che era solito prendere per ritornare dopo quelle sue scappatelle, ma sarebbe riuscito a nuotare più velocemente di quelle grandi falcate che facevano gli umani? Ancora tremante, il piccolo girino guardò verso valle, osservando le correnti del fiume che, più avanti, si facevano più impetuose. Non aveva mai affrontato quelle ripide, ma
doveva trovare aiuto. Scosse la testolina, cercando di scacciare la paura, e con un urlo muto si lanciò nella prima corrente vicina.
[…]
« Ogama-sama, va tutto bene? » La piccola rospetta attendente si avvicinò al Grande Rospo Eremita, preoccupata nel vederlo mugugnare in quella maniera. Il più anziano dei rospi dell’eremo serrò con più forza gli occhi rugosi, succhiando le labbra in un’espressione infastidita.
« Oh, piccola mia, non saprei… Sento… Sento come un disturbo nella forza… » La rospetta alzò gli occhi al cielo, sospirando mentre avvicinava con una certa fatica la grossa brocca di terracotta che conteneva un buon brodino caldo per l’anziano saggio.
« Sicuro che non sia la gastrite? Ha sentito il medico, deve evitare cibi troppo elaborati e… Aspetta, non è che si è mangiato il timballo di larve che l’anziana Shima mi aveva lasciato ieri? » « Timballo? N-non ne so nulla… » Finse di non sapere l’anziano, ma la loro innocente discussione venne interrotta dal rimbombo di una tremenda esplosione, tale da far crollare parte della grotta in cui dimorava l’anziano saggio.
Non appena il tremore si placò e la nuvola di polvere sollevata dal crollo si dissipò, la piccola rospetta tossì, saltando preoccupata verso l’anziano che, nonostante l’età avanzata, aveva avuto la prontezza di riflessi per balzare via e portare anche lei in salvo.
« O-Ogama-sama, c-che succede? » Domandò terrorizzata, ma l’anziano strofinò rassicurante il suo capo con una delle sue zampe, rimettendosi in piedi.
« Trova Shima e Fukasaku. Che radunino i piccoli e gli anziani al più presto. Loro sanno già dove andare.» « E lei maestro? Deve venire anche lei, non può restare qui…» « Io penserò ai feriti e per farlo è necessario che resti qui. Ora vai piccolina…» Le diede un buffetto affettuoso, per poi sedersi in concentrazione, iniziando a gracidare in maniera lenta, ritmata , quasi sottovoce. Seguendo quella rauca cantilena, le statue dei rospi presenti nella sala iniziarono ad illuminarsi di una leggera fluorescenza, iniziando a riprodurre a loro volta quella cantilena, e così iniziarono a fare altrettanto le varie statue sparse per l’eremo, intonando quel canto lenitivo. Con un singulto la piccola rospetta corse fuori, spaventata, ma intenzionata a mettere tutta se stessa per portare a termine quell’incarico.
[…]
Erano bastati pochi attimi per trasformare quella pace idilliaca in un inferno sceso in terra: le fiamme divampavano tra la lussureggiante vegetazione, rilasciando fumo acre e denso, nubi oscure che avvolgevano l’eremo come una soffocante cappa rovente. L’aere si riempì dei lamenti soffocati dei feriti, rantoli a stento percepibili provenienti da quei corpi martoriati dalla potenza distruttiva delle due tecniche dei due invasori. Sovrano regnava il dolore, ma in lontananza iniziarono a sentirsi le prime urla concitate: alcuni rospi avevano iniziato a prodigarsi nello spegnere le fiamme, quasi incuranti del monologo che lo Hyuga stava pronunciando in quel momento, l’ordine a chiamare il loro umano campione lasciato cadere in un silenzio prolungato. Che non avessero recepito il messaggio?
Oh no, i rospi avevano ben compreso, e ben presto Fuyuki avrebbe dovuto fare i conti con la loro risposta. Il pulviscolo ed il fumo, generatosi dall’attacco combinato dei due invasori, non aveva ancora fatto in tempo a diradarsi che un sibilo fendette l’aria, un enorme bolide di viscido muco a volerli colpire.
CITAZIONE
Sputo (Ninjutsu Lungo Raggio indirizzata verso Fuyuki)
Efficacia 1.340
Non fu difficile, per i due Jonin, comprendere la direzione da cui proveniva l’attacco o, quanto meno, da
chi questo provenisse, perché tra le sagome dei diversi rospi che potevano intravedere tutt’intorno, con il baluginino dei loro occhi reso vivido dalle fiamme, avrebbero potuto riconoscere la sagoma di tre mastodontici rospi di cui Fuyuki aveva già avuto modo di fare la conoscenza.
« Fuyuki Hyuga. Ero convinto fossi stato già bello che divorato dai vermi… » Passi pesanti fecero tremare il terreno, la voce del possente Gamabunta ad introdurlo ancor prima che la sua imponente mole fosse perfettamente visibile agli astanti. Un lento, basso gracidio iniziò a diffondersi tutto intorno, intonando una cantilena dal ritmo crescente, incalzante, seguendo il riverbero sfarfallante di distanti luminescenze verdastre, riflessa dagli occhi vitrei di quegli anfibi.
« Evidentemente nemmeno nel più infido dei gironi infernali c’è posto per un disgraziato come te… » Commentò Gamaken, affiancando il più grande dei rospi, sistemandosi l’enorme arma biforcuta sulla spalla.
« Nei ha di fegato per presentarti qui, in questa maniera… » Anche Gamahiro si fece avanti, mettendo zampa sull’elsa di una delle sue spade, mentre Gamabunta, visibilmente adirato, sputò alla sua destra, mordendo con enorme fastidio il lungo kiseru da cui era solito fumare.
« Tu vieni qui, attacchi la nostra gente, ci minacci… E pensi davvero che asseconderemo le tue richieste? » Gamabunta a stento riusciva a trattenere la rabbia, mentre il basso gracidio generale iniziava a farsi più serrato, incalzante ed intenso, cadenzando un motivo belligerante.
« Non sarà necessario scomodare Akane-sama… » « … perché ti schiacceremo come il verme che sei.» « E ORA CREPA, BASTARDO! »In simultanea i tre rospi sfoderarono le loro armi e colpirono all’unisono i due. Se era il sangue che volevano, i rospi non avrebbero tardato ad accontentarli.
CITAZIONE
Attacco di Gamabunta (Taijutsu Ravvicinata indirizzata su Fuyuki )
Efficacia 670
Attacco di Gamaken (Bukijutsu Ravvicinata indirizzata su Fuyuki )
Efficacia 2.000
Attacco di Gamahiro (Bukijutsu Ravvicinata indirizzata su Mira )
Efficacia 1.340
Iniziamo a menare le mani
Per qualsiasi dubbio o chiarimento, sapete a chi rivolgervi
Edited by ArdynIzunia - 14/10/2021, 13:40