Nel muoversi, nell'attaccare e nel difendere, il Bijuu non ebbe alcuna preoccupazione a controllare se rischiava di colpire anche coloro che osservavano. Ma neanche quegli stessi spettatori erano degli sprovveduti, due di loro deviavano le sfere più rischiose distante, così esse esplodevano in modo innocuo nell'etere raggiunta una certa altezza.
Quando tuttavia si trattava di Kurama stesso, allora ognuno si allontanava a suo modo e come una cosa sola il gruppo non si trovava più nello stesso punto, ricongiungendosi con maestria laddove era più sicuro. Questo valeva anche per i due membri del Taisei, che attendevano con silente pazienza il loro turno per agire, scrutando e studiando ogni singola azione dei contendenti.
I due ninja della squadra di Akane sentirono la sua voce dalle ricetrasmittenti ma non sentirono neppure la necessità di rispondere verbalmente.
La loro risposta era direttamente l'azione richiesta, così con gesti forti e decisi delle braccia verso l'alto Shinichi innalzò delle barriere di pietra dal suolo che erano degne di tale epiteto, proteggendo con successo il trio dagli attacchi dell'Ennacoda.
Nel frattempo Hachi stava già inondando il campo di battaglia, arrivando persino laddove gli spettatori avevano prontamente innalzato il terreno sotto i loro piedi per evitare di rimanere annegati.
La volpe rimase così semplicemente infastidita da tutta quell'acqua sotto di sé e indietreggiò di un passo, un'occhiata innervosita andò dal liquido sottostante per poi puntare verso le nubi entro le quali scintille schioccavano minacciose, un avvertimento di quello che sarebbe arrivato di lì a poco.
Ma quel susseguirsi di tecniche riportarono alla mente il ricordo vivido di quella strategia, cosicché il re dei rospi fu prevenuto e le labbra da canide del personaggio che vestiva si tesero indietro a sfoggiare i canini, curvando verso l'alto in un sorriso sicuro, finanche beffardo verso Akane. Si poteva persino sentire quella che sembrava una risatina sommessa, più che un brontolio vero e proprio.
Poi le iridi color sangue si posarono con attenzione sulle scintille che si concentravano sempre più in un solo punto nel cielo ed egli si preparò a scattare, smuovendo le acque come in un oceano in tempesta e provocando delle crepe nel suolo ad ogni minima pressione.
La folgore ridiscese dalle nubi, bruciando l'aria con i suoi milioni di volt prima di colpire l'acqua con la furia di un dio, laddove prima il Kyubi si trovava.
Aveva prontamente eseguito un poderoso balzo indietro, sapendo che quel Kirin andava evitato, ma preparandosi ad attaccare fece l'errore di spostare per un istante lo sguardo sul bagliore emesso dalle acque, poi il buio.
I danni fisici erano stati nettamente dimezzati poiché per metter a tappeto un avversario come Gamabunta, con annessi rospetti di stimata esperienza, ci voleva molto più di quello.
Kurama ritornò con le zampe a terra con l'incertezza che gli colmava il cuore, palesata soprattutto dal modo di porsi. Il muso venne rivolto in basso con fastidio, finanche una zampa andò a posarsi su di esso per attenuare il dolore, la volpe strinse poi gli occhi per placarlo, prima di riaprirli per scoprire che effettivamente la tecnica aveva avuto effetto.
"Dannazione! Ci ha fregati!" affermò nervosamente Gamabunta, scuotendo la testa istintivamente, spalancando gli occhi e cercando con le iridi rosse quelli che erano i suoi avversari. Va bene, niente panico!
"Su ragazzi! Fate qualcosa!" brontolò alla coppietta di rospi.
"Non devi per forza usare la vista! Hai gli altri sensi, zuccone!" sentenziò a tono Shima e il tutto sarebbe stato udito dagli altri come un misto di guaiti e dei brontolii irritati da parte del Cercoterio. Le orecchie erano tese in alto per ascoltare ogni rumore e col naso il Kyubi annusava l'aria in cerca dei pericoli.
Ma negli attimi prima di usare la sua sensibilità al chakra per capire le posizioni dei suoi nemici, il gigante non se ne stette certo fermo e gli artigli si erano mossi in degli attacchi che con l'ausilio del vento potevano esser considerati pari a delle lame gigantesche. L'avvertimento di Tekomaru in merito non tardò ad arrivare, come farà per gli altri attacchi.
Eh... Uhm... Dov'era Akane? Oh sì! Da quella parte! Una volta appurata l'ultima posizione in cui si trovava l'artefice di quella genjutsu, le guance del bestione si gonfiarono e dalle fauci spalancate una luce arancione si diffuse e un potente getto di fiamme venne letteralmente sputato fuori con una forza esplosiva tale da far evaporare l'acqua e ridurre in pezzi il suolo sotto di loro.
Nel frattempo le sei lunghe code cominciarono a muoversi in modo frenetico dietro di lui, nel tentativo di provocare terribili folate di vento per difendersi da ulteriori attacchi alle spalle.
CITAZIONE
Very well! Non mi servono i calcoli ma credo la stamina ci serva per tenere conto della fatica da lei fatta.
Per quanto riguarda il narrato, immagino saprai di avere il controllo della situazione per qualche istante prima che lui percepisca il tuo chakra, attacchi o meno che esegue.
Nota per i narratori: le tecniche di fuoco e di vento sono basate sul controllo che Kurama possiede sui medesimi elementi, come da wiki! En plus anche il rospo controlla il katon e uno dei due rospetti al suo seguito controlla il vento! Coerenza impeccabile.
u.u