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view post Posted: 17/5/2020, 20:03     [Kiri] Censimento di Maggio - Villaggio della Nebbia
CITAZIONE
- Mitsuaki Kanada [x] [(!)] - [Conto]
Impegnato in: Quest Rashomon - Codex Larvarum [x]

Rango: Chunin
Clan: Shinobi Katana - Squalo
Lavoro Gdr On e GdR Off: Vedi sopra/Nullafacente
view post Posted: 14/5/2020, 18:40     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
Poco prima di aprire la porta della stanza lo shinobi lancia veloci occhiate a destra e sinistra per controllare di non essere seguito e solo in seguito si decide a varcare l'uscio, con un bel peso sul groppone. Non vuole darlo a vedere ma per tutto il tempo ha continuato a pensare a quanto successo senza però riuscire a trovare una qualche spiegazione plausibile. L'unica cosa certa è che qualcuno vuole quel libro ed è disposto a qualsiasi cosa per impossessarsene. Si trova quindi ad osservare la stanza analizzandone ogni angolo sperando di trovare almeno qui un po di pace dopo una giornata assolutamente no. Sente le ferite bruciare sotto i vestiti o quel che ne resta, fortuna che ha portato con se qualche ricambio per il viaggio. In attesa che Yoshi finisca il bagno il castano si accomoda ad una delle sedie in legno della piccola scrivania poco distante, non prima però d'aver liberato la Samehada da quelle fasce ormai insozzate ed averla poggiata al muro di fianco. La osserva pensieroso, nella speranza che lei possa in qualche modo fugare alcuni dei suoi dubbi.

(Non mi aspettavo di certo un viaggio di piacere ma questo supera ogni mia immaginazione...abbiamo già avuto a che fare con entità sovrannaturali ma questa volta sembra esserci qualcosa di diverso. Non ci capisco nulla...)

Lei ricambia con un fremito leggero e sembra condividere le sue preoccupazioni eppure sembra essere più silenziosa del solito. Che quella presenza che ha percepito per l'intero viaggio sia in qualche modo collegata a tutta quella storia? Non può di certo saperlo. Quello che sa per certo è che rimanere in quel posto è una pessima idea e che devono ripartire non appena possibile. Il prossimo passo è quello di verificare se il manoscritto in loro possesso è reale o meno e per farlo hanno bisogno di consultare l'altra copia presso il Paese del Cielo, proprio come riferito dal signor Akayuki. La prima tappa del loro percorso è stata di fatto un buco nell'acqua e lo spadaccino non ha la minima intenzione di attendere eventuali attacchi a sorpresa, per di più ha quasi finito i ricambi d'abito.
Nel frattempo il rumore dello scorrere dell'acqua è terminato ed il dottore sembra aver riacquistato una parvenza di "normalità" una volta uscito dal bagno. Lo osserva mentre si asciuga i capelli con la manica dell'accappatoio di fianco ad uno dei letti, pronto a procedere con le medicazioni del caso. Proprio come lui ha riportato svariate ferite durante la fuga e solo il suo provvidenziale intervento ha scongiurato esiti ben peggiori. Il bagno caldo però non sembra aver lavato via le insicurezze dell'uomo che, mestamente, si rivolge al compagno di avventure per esporre tutte le proprio domande. Chiede del manoscritto per prima cosa, quasi a sincerarsi delle condizioni del libro piuttosto che di quelle del ragazzo.


Si, io sto bene Toshi, non preoccuparti per me... Risponde sarcastico, prima di rilanciare con il solito sguardo sardonico. ...e si, è qui con me. Dopo tutto quello che abbiamo passato puoi anche darmi del tu, non mi piace tutta questa formalità.

Continua quindi ad ascoltare quel che il dottore ha da dire, nel mentre inizia a slacciare tutte le placche e le imbracature che tengono assieme l'armatura leggera sul petto. Poggia il mantello contenente il libro sulla stessa sedia su cui era seduto fino a qualche istante prima e lascia cadere il resto degli indumenti sul pavimento.

Non sappiamo che fine abbiano fatto i Kudo ma di certo la vedova allegra sapeva più di quel che voleva farci vedere. Sempre che lei fosse per davvero la moglie del signor Kudo...purtroppo di questo non abbiamo modo di accertarci e sarebbe da incoscienti ritornare alla residenza dopo quel che è successo. E per la cronaca, nemmeno io sono riuscito a percepire nulla durante il nostro soggiorno, né fonti di chakra particolari né fenomeni di altro tipo. Qualunque cosa sia successa in quella villa inquieta anche me anche se, in qualche modo, ho già avuto a che fare con entità...paranormali?! Quello che sto cercando di dirti è che chiunque o qualsiasi cosa ci abbia attaccato ha qualche interesse in quel tomo e non credo che si fermerà prima di averlo ottenuto. Quindi si, dobbiamo ripartire il prima possibile e dirigerci verso il Paese del Cielo. Partiremo domani mattina di buon'ora...

Ormai completamente nudo e senza il minimo pudore, si dirige verso il bagno, pronto per la meritata doccia ristoratrice. Poco prima di varcare la soglia però chiede al collega di continuare nella sua spiegazione.

Prima stavi parlando delle leggende sull'Innominato...che cosa sai a riguardo? Magari qualcosa potrebbe tornarci utile no?! E ti consiglio di alzare la voce altrimenti non ti sento...

Si ritrova quindi a girare la manopola, nel mentre un getto caldo pervade il corpo solcato dalle cicatrici. Chiude gli occhi compiendo ampi respiri, mentre lascia che lo scorrere dell'acqua lavi via la fanghiglia ed il puzzo, insieme a tutte le sue preoccupazioni.
view post Posted: 26/4/2020, 09:47     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
A furia di tirare fendenti a destra e a manca lo spadaccino sente che l'aria nei polmoni inizia a scarseggiare ma non può permettersi di fermare quell'assalto. Manca poco all'uscita, la porta è distante solo qualche metro e non ha alcuna intenzione di rimanere in quella biblioteca un'istante di più. I piccoli vermiciattoli vengono squartati con velocità disarmante dall'enorme mannaia e riversano le proprie interiora sul pavimento, mescolandosi con la fanghiglia putrescente e schizzando su scaffali e tomi vari. Uno spettacolo disgustoso senza ombra di dubbio eppure rappresenta l'unica soluzione per sopravvivere. Il dottore, nel frattempo, cede sulle ginocchia stremato. Come prevedibile non ha alcuna preparazione fisica per affrontare una situazione tanto delicata ed è per questo che Mitsuaki deve impegnarsi più del dovuto per scampare a quell'incubo. Con la mano libera lo aiuta a risollevarsi da terra per evitare che le ferite provocate dalla melma acida si aggravino ulteriormente, cercando in ogni modo di evitare il contatto con la sostanza corrosiva.

Ci siamo quasi, non mollare proprio ora!

Tenendolo stretto a se prende quindi a correre verso la porta con tutta l'intenzione superarla con quell'ultimo scatto. Non si preoccupa più delle ragnatele che gli insozzano il viso o che finiscono direttamente in bocca, l'obiettivo è a qualche passo. Un balzo e quell'incubo è oramai alle spalle. La luce inonda i suoi occhi chiari, rendendolo cieco per qualche istante ma l'unica cosa di cui si preoccupa è chiudere l'anta della porta con la forza rimasta. Finalmente le due estremità si congiungono, richiudendo al proprio interno gemiti e e chissà quali altri strani rumori. Il tonfo della porta è ora l'unico suono a rimbombare per la sala, tornata nuovamente visibile dopo qualche istante di adattamento delle pupille rispetto all'oscurità precedente. La tosse accumulata in precedenza lo costringe a sputare via saliva mista ad altre sostanze non meglio identificate ma l'importante è poter respirare nuovamente a pieni polmoni. Sente la cassa toracica bruciare come non mai ma finalmente può dirsi salvo. Ansima vistosamente mentre si avvicina al dottore, chinato su se stesso in preda alle convulsioni. Ha riportato diverse ferite agli arti inferiori e la fanghiglia deve aver penetrato i vestiti stando a come sono ridotti ormai a stracci. Eppure nulla di irreparabile, tanto che dopo qualche minuto sembra riuscire autonomamente a rimettersi in piedi e ad osservare assieme al chunin la porta della biblioteca sgretolarsi lentamente, corrosa dalla muffa e da altri agenti chimici. Quello è probabilmente ciò che sarebbe successo loro se fossero rimasti più del dovuto in quella casa e proprio per lo stesso motivo lo spadaccino accetta senza il minimo dubbio il consiglio del collega. Si ritrovano quindi a camminare lungo il corridoio costeggiato da reliquie intenzionati ad abbandonare la villa senza neanche provare a cercare aiuto. Lo Squalo tiene gli occhi aperti e si guarda attorno in maniera sospettosa con la fedele compagna sempre stretta fra le mani. Non poteva abbassare la guardia proprio in quel momento, chi li voleva morti di certo non avrebbe atteso che si riprendessero da quello shock. Eppure in qualche maniera si trovarono ad abbandonare la casa senza ulteriori intoppi, pronti ad incamminarsi verso l'hotel.

Non impiegarono molto tempo a raggiungere l'albergo che li avrebbe ospitati per la notte, non troppo distante dalla villa dei Kudo. La struttura era molto grande e si distingueva nettamente dalle altre per lo stile visibilmente più moderno e per l'enorme insegna che ne riportava il nome.


(E così è questa la famosa catena di hotel di cui parlava Yoshi...)

All'entrata dell'edificio vengono squadrati da capo a piedi e per come sono ridotti quello è il minimo che si aspetta. In questo caso infatti il castano si limita a sorridere in maniera ebete mentre varca la soglia e si dirige verso la reception, accompagnato dal collega ancora scosso per l'accaduto. L,uomo oltre la scrivania riesce a dissimulare in maniera impeccabile le ovvie perplessità non appena sente il nome pronunciato dal dottore, mettendosi subito all'opera per recuperare le chiavi del loro alloggio. Mentre il receptionist scorre il dito sul libro mastro lo spadaccino continua guardarsi attorno, notando l'imponenza della costruzione strutturata in modo da poter distribuire la luce proveniente dall'esterno con giochi di specchi ed ampie finestre. Riesce persino a scorgere il suo riflesso distorto in alcune di quelle superfici riflettenti che accentuano il loro stato pietoso.
Una volta confermata la loro prenotazione viene loro affidata la chiave della stanza ma prima che possano in qualche modo avviarsi verso l'alloggio vengono avvisati della presenza di una missiva da parte del signor Akayuki. Come lo stesso Mitsuaki ebbe modo di leggere il magnate desiderava conoscere l'avanzamento dei lavori ed attendeva risposta da parte dei due. Lo spadaccino decise quindi di rispondere al telegramma tramite il servizio offerto dallo stesso hotel, riservandosi però alcuni dettagli più o meno importanti. Si recò personalmente dal telegrafista e senza perdere altro tempo diede lui le istruzioni sul da farsi.


Allora, può scrivere:

"Nessuna novità STOP
Continuiamo a cercare STOP
Le faremo sapere appena possibile STOP"



Nulla di troppo complicato insomma, eppure nulla che avrebbe potuto compromettere la loro posizione. Il ragazzo sapeva bene di non essere per nulla al sicuro e se erano riusciti a sfuggire a quella casa era perché nessuno aveva provato a fermarli in alcun modo. L'obiettivo era quindi riordinare le idee e discutere assieme allo studioso sul da farsi per evitare di incappare in situazioni analoghe.
Si rivolge quindi al quattrocchi, che continua a ripetere a se stesso che tutta quella situazione non è reale, che tutto ciò non è possibile


Tutta questa situazione è assurda, lo so, ma è assolutamente reale. Non abbiamo idea di chi o cosa ci troviamo contro ed è per questo che ora abbiamo bisogno di quante più informazioni possibili. Ora però sarà meglio salire in stanza a fare un bel bagno caldo perché credimi...puzzi come una montagna di sterco in putrefazione!

Riprese infine, cercando di stemperare in qualche modo la tensione del momento.

//Sto provando a postare al presente, vediamo cosa ne esce fuori.//
view post Posted: 18/4/2020, 17:53     [Libera] Vento di sciagura - Nel Villaggio
Una giornata tranquilla quella che si apprestava a concludersi. Tra le strade del paese la gente si muoveva disinvolta come al solito avvolta dalle spire amorevoli dell'amata nebbia, che pian piano andava tingendosi dei colori dell'imbrunire. Il vociare in sottofondo è costante, urla e schiamazzi si susseguono al solito dinanzi alle peggiori bettole, con gente intenta a consumare alcolici e discutere del più e del meno. Tutto come al solito, tutto come dovrebbe essere.

Non posso aver perso DI NUOVO!

L'urlo dello spadaccino rimbomba per l'intero locale, mentre tutt'attorno uomini di dubbia moralità ridono di lui. Ha appena perso l'ennesima partita di un gioco di carte di cui probabilmente non conosce nemmeno le regole e questo lo si deduce dal fatto che, da svariate sere a questa parte, non riesce a vincere nemmeno una partita. Ad ogni nuova scommessa le tasche si svuotano sempre più. Bhe, se non altro almeno quelle "brave persone" gli offrono costantemente da bere a loro spese. Le guance arrossate ed il forte odore di alcool confermano il fatto che il castano sia leggermente alticcio ma questo non gli impedisce di recepire il brusio proveniente dall'esterno. In pochi secondi la situazione cambiò improvvisamente e l'ilarità mutò in un sentimento ben diverso. La porta si spalancò di getto ed uno strano silenzio seguì alle parole della figura appena apparsa: l'uomo ansimava, evidentemente provato da una corsa intensa, e portava notizie a cui fu difficile credere. Un vento fortissimo ululava alle sue spalle, inondando l'intera stanza ed arruffando la già confusionaria chioma del ragazzo. Ebbe modo di assimilare la notizia della sparizione della Nebbia con estrema calma, senza lasciarsi prendere dalle emozioni...

COL CAZZO CHE QUALCUNO CI RUBA DI NUOVO LA NEBBIA! VADO A SUONARGLIELE E TORNO, ASPETTATEMI QUI.

Recuperò quindi la fidata Samehada e completamente fuori di senno si diresse verso la fonte di chakra che riuscì a percepire poco lontano da li. Non prima di aver urtato a tutti i tavoli della locanda presenti sul suo cammino.
Una volta fuori la situazione si fece più chiara. Il vento fortissimo soffiava con raffiche a decine e decine di chilometri orari e stava portando via la foschia strappandola alla terra natia. Nulla che potesse accettare nuovamente, soprattutto da quando era diventato spadaccino a tutti gli effetti. Prese quindi a correre molto maldestramente verso i confini della città dove individuò diverse fonti d'energia, osservando tutt'attorno shinobi sfrecciare nella sua stessa direzione armati di tutto punto. Sentì alcuni di loro parlare di un attacco vero e proprio ma non ebbe modo di assimilare la cosa, arrabbiato com'era per essere stato interrotto nel mezzo di una bevuta.
Giunse finalmente a destinazione ma a parte la moltitudine di ninja della Nebbia non vide traccia di nemici. Riuscì però a percepire con chiarezza che svariate entità si stessero avvicinando alle mura e che di li a poco avrebbero raggiunto la loro posizione. Un attacco frontale in piena regola e che avrebbe messo in pericolo i civili, donne e bambini compresi. Non lo avrebbe permesso in nessun caso, a costo di prendere personalmente a pugni ognuno di quegli invasori. Intanto tutt'attorno i preparativi continuavano, con i soliti sguardi che sembravano concentrarsi sulla sua figura e su quella dell'enorme mannaia.


Forza Sammy, è ora di cena!

Disse quindi rivolgendosi alla compagna, pronto ad accogliere il nemico a braccia aperte. Quest'ultima fremette nel pregustare l'imminente pasto.
view post Posted: 18/4/2020, 16:49     Topic Centrale Role Libere - Regolamento Vecchio
CITAZIONE (-Egeria- @ 16/4/2020, 19:53) 
In accordo col gruppo Narra e su proposta del master Nimal (che ha gestito la S da cui prendiamo spunto), avviso dell'apertura di una Libera rivolta ai giocatori di Kiri.
CITAZIONE
Role Libera: Vento di sciagura
Nick partecipanti: in attesa di iscrizioni
Ambientazione: Kiri, isola principale, in collegamento con missione S effettuata dal Mizukage
Trama: bisogna liberarsi degli ultimi mostri zombi cattivi soffianebbia che Hayate non ha ancora accoppato. I giocatori saranno diretti dal Mizukage, la trama da un Master esterno.

Mi accodo
view post Posted: 11/4/2020, 10:38     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
//Questo è il massimo che sono riuscito a tirare fuori questi giorni.//

La corsa dei due si faceva sempre più intensa mentre l'aria tutt'attorno si impregnava del puzzo di quella fanghiglia putrescente che, oramai, aveva preso a riempire il pavimento dipingendolo con chiazze sempre più grandi. La temperatura non aveva affatto smesso di aumentare e persino respirare stava diventando man mano più difficoltoso. Nulla che lo spadaccino, addestrato com'era, non potesse sopportare. La stessa cosa però non poteva dirsi del dottore, evidentemente provato dalle ardue condizioni climatiche e non solo. Una situazione surreale in tutto e per tutto che lo stesso Mitsuaki faticava a comprendere nonostante la comprovata esperienza in faccende del tutto anormali. Evitò quindi di pensarci sul momento, continuando imperterrito a spronare il ricercatore per evitare che abbassasse la guardia.
Ripercorrere il percorso al contrario si rivelò il miglior metodo per ritrovare la bussola fra la moltitudine di scaffali della biblioteca, disposti quasi volutamente in maniera labirintica per confondere visitatori inesperti. Si destreggiarono fra i corridoi nella speranza di non aver sbagliato strada, alla ricerca di un minimo segno di luce. Le fitte ragnatele però impedirono loro di riconoscere qualsiasi punto di riferimento e ai due non restò che continuare a procedere a ritroso per la strada imboccata precedentemente. I libri continuavano a cascare dalle mensole e liquefarsi a contatto con il suolo contribuendo ad aumentare la quantità di mucillagine presente. Il castano evitò senza problemi gli schizzi di quella disgustosa sostanza e per quanto possibile si adoperò affinché anche Yoshi ne fosse protetto, strattonandolo a destra e sinistra come fosse una povera bambola. Il vero problema, però, giunse solo in seguito. La caduta dei libri era si rallentata ma aveva anche lasciato spazio ad un nuovo pericolo, forse ancor più tangibile del precedente. Gli occhi che li seguivano erano aumentati considerevolmente e con essi persino al temperatura nella stanza. Le due cose erano collegate? Apparentemente no, finché l'urlo del dottore non fece notare lui un globo infuocato che per poco non lo colpì in pieno viso. Lo schianto al suolo non fu violento ma l'odore che si sprigionò da quella specie di muco bruciato rese l'aria ancor più irrespirabile.


Copriti il naso e cerca di respirare questo schifo il meno possibile.

Quella palla di fuoco era stata solo un avvertimento. Tutt'attorno infatti i bagliori iniziarono ad aumentare considerevolmente, accendendosi come lanterne in piena notte. Qualche istante dopo si ritrovarono sotto una vera e propria pioggia di fuoco, con sfere incandescenti pronte a bersagliare il duo per impedirne la fuga. Lo Squalo, a quel punto, interruppe improvvisamente la sua corsa ed ordinò a Yoshi di fare lo stesso. Con velocità a dir poco elevata le mani si mossero sinuosamente per comporre una serie di sigilli e dopo aver accumulato una discreta quantità di chakra nel petto si preparò ad utilizzare una tecnica imparata da poco. Un lungo soffio a labbra socchiuse si tramutò in uno sputo d'acqua vero e proprio che prese immediatamente la forma di un mulinello a mezz'aria. Le sfere infuocate a contatto con la barriera acquatica iniziarono a svanire, dissolvendosi in piccole nuvolette di vapore. Qualcuna riuscì comunque a superare le difese del giovane, schiantandosi qua e la per la stanza, aumentando la quantità di vapori tossici. Lo spadaccino continuò a mantenere la tecnica attiva per quanto possibile e non appena intravide un istante di pausa dal bombardamento nemico si fiondò a capofitto verso l'uscita. Si fece strada sradicando con le mani i fasci di ragnatele mentre il respiro si faceva sempre più affannoso. Rimaneva poco tempo prima di esser sopraffatti dai fumi venefici.
Con rinnovato slancio i due ripresero la corsa, con i piedi ormai insozzati dalla melma ed i corpi ricoperti dai rimasugli delle tele di ragno. L'uscita della biblioteca non era lontana e persino Mitsuaki riuscì a comprendere quanto fossero vicini alla salvezza. Solo qualche altro metro li distanziava dalla porta. Ma quell'incubo non sembrava voler cessare in alcun modo, come se la libreria stessa volesse imprigionarli al loro interno. La melma sotto i loro piedi iniziò infatti a ribollire nuovamente, con bolle sempre più grandi ed un odore ancor più terribile del precedente. Uno strano ronzio in sottofondo prese il posto dei lamenti ormai lontani.


No dai, anche i vermi NO!

Strani esseri simili a lombrichi si affacciarono dalle chiazze di melma, ricoperti dalla stessa e pronti a farsi strada tra le loro carni con denti affilati come rasoi. Si muovevano stranamente in maniera molto veloce, spostandosi all'interno del pavimento come fosse terriccio fresco. Viscidi e silenziosi gli strani esseri puntavano alle loro gambe. Anche questa volta però lo spadaccino provò a mantenere il sangue freddo e senza lasciarsi trasportare dalle emozioni fece la propria mossa. Afferrò con forza la Samehada e con un fendente la schiantò al suolo. Le scaglie blu come la notte si fecero largo tra le fasce che la tenevano imprigionata, squarciandole e riducendole a brandelli. Lo spadaccino quindi si apprestò ad immettere la propria energia nella mannaia che rispose con estremo entusiasmo. Le scaglie iniziarono a vibrare freneticamente, allungandosi in direzione dei bersagli per poterne colpire il più possibile. Vide molti di quegli esseri trafitti a maciullati dalle spire della compagna, una scena disgustosa e che avrebbe volentieri fatto a meno di guardare ma che immediatamente lasciò spazio all'immagine della porta poco distante.
Un ultimo respiro quindi, senza preoccuparsi di eventuali ferite e lasciando indietro la fatica accumulata. C'erano quasi, mancava davvero poco.


<ninjutsu elementale> - 水 - Suiton: Mulinello - [Chk: 80/125][Def/Res: +120/165] "Creando un vortice d'acqua a mezz'aria, il ninja realizza una forte barriera contro l'avversario, deviando buona parte dei suoi attacchi, nonchè sbilanciando l'avversario stesso. L'efficacia di questa tecnica aumenta di 1/10 del totale se utilizzata per parare un attacco a distanza con armi, mentre se utilizzata contro un attacco ravvicinato l'efficacia aumenta di 1/20."

<bukijutsu di supporto> -(Deformazione) Ramificazione- (Chk:70)
“In questa tecnica, pur non fondendo direttamente la spada, si riesce ad alterare profondamente la sua struttura dividendo l'iniziale lama in più ramificazioni che si possono ulteriormente allungare e ramificare grazie al chakra. L'elevato livello di divisione può perfino portare la spada ad essere formata da lame pressoché invisibili, oppure ad allungarsi tanto da consentire attacchi di spada a distanza. Il chakra speso si ripartirà tra due "parametri" chiamati "Ramificazione" e "Lunghezza". "Ramificazione" potenzia la Frz/Def/Res del ninja quando impiega l'arma per difendersi, "Lunghezza" influisce sulle tecniche. Se la lunghezza supera 50, ogni attacco portato direttamente con la spada diventerà a lungo raggio. Se le ramificazioni superano i 50, la spada può essere usata come barriera per difendere fino a due persone e, se usata per attaccare, il nemico non vedrà bene la spada e subirà un malus di 20 a qualunque reazione. A ogni successivo uso dell'attivazione può essere cambiata la distribuzione dei punti, ma i bonus non si accumuleranno.”


//In spoiler le tecniche usate//
view post Posted: 6/4/2020, 17:54     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
Il tempo di concludere quella richiesta accorata, dopodiché il buio. Lo stesso tempo di un battito di ciglia e tutto intorno a lui venne avvolto dalla più infida oscurità, le cui grinfie inglobarono qualsiasi cosa attorno a lui. Per una frazione di secondo sentì cedere il pavimento sotto i piedi e per quanto difficile da credere non riuscì a reagire in alcun modo. Rimase immobile nella sua posizione, con un urlo strozzato in gola ed il cuore che oramai aveva saltato un paio di battiti per la paura. Un sentimento talmente intenso e reale da far gelare il sangue nelle vene. Un terrore atavico, nascosto nei meandri più profondi del cuore umano, nulla che si possa spiegare a parole.
Si, il tempo di riaprire le palpebre e tutto tornò alla normalità. Quasi. La stanza in cui si ritrovò era molto simile a quella precedente o meglio era la stessa ma con evidenti segni di abbandono. Lo spadaccino si guardò attorno, ancora visibilmente scosso per quanto appena accaduto, riuscendo a costatare la presenza di una moltitudine di ragnatele che ormai addobbavano l'intero vano. Scaffali, sedie e persino il soffitto, nulla si era salvato dall'incedere di quelle trame grigiastre intessute in chissà quanto tempo. Il pavimento invece sembrava costellato dei corpi consumati di piccoli animaletti ormai prossimi alla decomposizione, il cui odore pungente si univa a quello dei libri ormai marcescenti. Agli occhi dello spadaccino quello era un incubo a tutti gli effetti, uno di quelli che ti sveglia la notte e non ti permette di riprendere sonno. Uno di quelli a cui ripensi spesso nonostante cerchi di dimenticarlo. Ecco, un incubo, di questo si trattava. Provò a chiudere gli occhi più forte che poteva per cercare di risvegliarsi ma l'unico risultato ottenuto fu' quello di vedere la vista annebbiarsi leggermente per qualche secondo. Era sempre in quella stanza, in quella situazione assurda e nulla era cambiato. Provò quindi a riprendere fiato, ragionando con lucidità sul da farsi. Come si sarebbe comportato un ninja ben addestrato in quel caso?


(Forza Mitsuaki, respira e ragiona...magari questa è tutta un'illusione e tu ci stai cadendo con tutte le scarpe.)

Prese dunque coraggio e con un briciolo di lucidità provò a concentrare una discreta quantità di chakra in tutto il corpo per eliminare eventuali influenze negative. Si preparò a rilasciare la tecnica ponendo entrambe le mani dinanzi al petto e sforzandosi quanto più possibile per debellare la genjutsu. Certo, se solo quella fosse stata una mera illusione. Ci sperò con tutto il cuore, ci mise tutto se stesso. Eppure non successe assolutamente nulla. Il dottore continuava imperterrito a sbraitare mentre uno strano puzzo di zolfo iniziava pian piano ad inondare le sue narici. Neanche si accorse che lo studioso lo aveva urtato nell'indietreggiare verso di lui ma percepì chiaramente le sue parole.

Non so cosa sta succedendo ma per una volta siamo d'accordo, dobbiamo andarcene di qui...

La soluzione non era però così scontata. In tutto questo infatti una strana energia aveva iniziato a permeare l'aria, espandendosi a macchia d'olio per tutta la stanza ed acquisendo sempre maggior vigore. Una forza in grado di risvegliare nuovamente la Samehada e rendere ancor più difficile comprendere cosa stesse succedendo. Lo shinobi si ritrovò quindi con una serie di campanelli d'allarme pronti a suonare all'unisono.
Prima che potesse in qualche modo addentrarsi per la libreria alla ricerca di una via d'uscita però qualcosa lo stoppò di colpo. Un libro cade poco distante da lui da uno dei ripiani posti alla sua destra e nel momento stesso in cui toccò terra iniziò a disfarsi, a sciogliersi in una strana melma fumante. E così presero a fare altri libri che più o meno spontaneamente iniziarono a riversarsi al suolo per liquefarsi in quella fanghiglia raccapricciante. Persino le sedie ed il tavolino iniziarono ad essere corrosi nella medesima maniera, accentuando ancor di più la voglia dello spadaccino di fuggire a gambe levate da quella stanza per evitare di fare la stessa fine. Raccolse quindi tutto il coraggio che aveva, costringendo il dottore a scendere dalla superficie del tavolo su cui si era raggomitolato e che, pian piano, stava fondendosi con il pavimento. Lo invitò caldamente a seguirlo, prendendo la prima via possibile a passo piuttosto spedito. Qualche metro, giusto il tempo di udire un urlo quasi disumano provenire proprio dalla medesima direzione da loro intrapresa. Le strazianti suppliche di un uomo riecheggiavano nel silenzio tombale di quel posto sperduto chissà dove, accompagnato unicamente dal ribollire di quella strana fanghiglia sotto i loro piedi. Poi, una sadica risata femminile oscurò tutto il resto, trasformandosi pian piano in una cacofonia di voci che si sovrapponevano e si alternavano. Ognuna di quelle risate proveniva da una parte diversa di quella stanza, crudeli e sadiche al punto da far accapponare la pelle.
Erano circondati.


Yoshi non fermarti per nessuna ragione!

Afferrò quindi lo studioso per un braccio, strattonandolo con una discreta forza per impedire che si fermasse nuovamente. Più che una richiesta a Yoshi quello era un monito per se stesso.
Tutto attorno intanto la temperatura iniziò ad aumentare vertiginosamente, mentre una moltitudine di occhi presero a schiudersi nell'oscurità, prendendo spazio dai libri caduti in precedenza. Un'altra stranezza da aggiungere al pacchetto, insomma.
Lo Squalo non fermò la sua corsa, cercando di non farsi destabilizzare dal fatto di essere perennemente osservato. In quelle condizioni non avrebbe potuto proteggere al meglio se stesso, figurarsi il dottore. L'unica opzione era la ritirata strategica, alle ricerche sul libro avrebbero pensato in seguito.
view post Posted: 4/4/2020, 18:06     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
Che fosse un burlone lo si era già capito in precedenza eppure in quella circostanza lo spadaccino si riscoprì persino abile mentitore. Nulla di trascendentale, nessuna bugia articolata o intricata ma tanto bastò per spegnere il "desiderio" di quella donna nei confronti del manoscritto. Almeno apparentemente. Per un attimo la vide quasi amareggiata da quella notizia ma l'istante fu talmente fugace da non poter dare certezza al ragazzo d'essere riuscito nel suo intento. Prese la cosa come una mezza vittoria, concentrandosi poi sulle successive elucubrazioni della vedova. Stando a quanto appena detto infatti la donna sembrava esser stata tenuta allo scuro della compravendita con evidente disappunto per la cosa. Non provò in alcun modo a dissimulare le proprie emozioni e neppure l'ingente guadagno ottenuto sembrò alleviare quel malessere.

(E' chiaro a questo punto che anche lei è a conoscenza di dettagli che neppure noi abbiamo...cosa contiene veramente questo libro?)

Un dubbio del tutto legittimo. Fin troppe persone sembravano interessate in maniera morbosa a quel tomo polveroso, qualcosa doveva pur esserci sotto. Nulla che un semplice shinobi come lui potesse anche solo sperare di comprendere, la fonte di un potere sconosciuto stando a quanto detto da Akayuki. Per Mitsuaki quello era un libro come tanti altri, un ammasso di pagine inchiostrate con parole e frasi senza apparente senso. Si ritrovò a pensare a questo nel mentre la donna accolse la loro richiesta di visionare ulteriori documenti a riguardo. La vide ricomporsi con garbo e muoversi in direzione della biblioteca, invitando i due giovani a fare altrettanto. Leggiadra come una farfalla si destreggiò tra le scaffalature dell'enorme biblioteca, luogo di raccolta di un numero imprecisato di manoscritti, rotoli e documenti di varia entità. Una collezione sicuramente costruita nel tempo ed arricchita con sempre maggiore cura da parte del padrone di casa e che in un certo senso differiva da quella del signor Akayuki. Ostentazione di magnificenza da un lato, ricerca del massimo riserbo dall'altra. Due modi del tutto contrari di intendere la ricchezza e la ricerca del sapere, due stili di vita tanto simili quanto distanti.
Giunti finalmente nella sala di lettura la donna diede la possibilità ad entrambi di usufruire del materiale a disposizione, congedandosi poco dopo per poter recuperare i documenti richiesti.


La ringrazio signora Kudo!

La vide quindi lasciare la stanza, accompagnata unicamente dal suono lontano dei tacchi sul pavimento. La sala era scarsamente illuminata rispetto al resto della casa e di fatto gli enormi mobili contenenti tutti quei libri non facevano altro che rendere più saturo l'ambiente. Persino respirare sembrava più difficile, probabilmente a causa del pulviscolo. Tutte opere dedicate all'occulto stando a quanto detto dalla vedova, un po' troppe per i gusti dello Squalo, costretto suo malgrado a rimanere seduto alla scrivania. L'argomento lo stuzzicava più di quanto facesse trasparire ma d'altro canto non era mai stato un grande lettore ed in quella situazione probabilmente avrebbe combinato solo guai mettendo mano tra gli scaffali. Rimase quindi composto sulla sedia ad ascoltare finalmente il suo collega che con uno slancio di coraggio parve riacquistare il dono della voce. Un punto di vista del tutto soggettivo quello del dottore ma che per qualche motivo incontrò il consenso dello spadaccino, intento a guardarsi intorno per tutta la stanza. Oltre il continuo ciarlare di Yoshi il silenzio più assoluto, un silenzio assordante.
Poi, una strana sensazione. Nulla di facilmente identificabile come la presenza di chissà quale pericolo. Un sentore dapprima lontano ma che con il passare dei secondi si fece sempre più pressante sulle spalle del castano, schiacciato dal peso dell'incertezza. Un guerriero ben addestrato non avrebbe dovuto lasciarsi trasportare da situazione del genere, pensò, pronto a giustificarsi. Ma quando persino la Samehada sembrò destarsi finalmente dal suo sonno la questione si fece improvvisamente reale. Quella che era solo una sensazione si trasformò in qualcosa di tangibile. Si alzò di scatto, mentre la mano corse quasi senza accorgersene a raggiungere l'elsa della fidata compagna d'avventure. La sedia cadde all'indietro provocando un tonfo secco che risuonò nel silenzio di quell'antro. La mano libera si alzò a mezz'aria per interrompere lo straparlare del dottore, mentre lo sguardo corse repentino alla ricerca di qualcuno o qualcosa intento a muoversi nell'ombra.


(Sammy, stai pronta...il nostro obiettivo è proteggere il libro ed il dottore, solo questo...)

Deglutì rumorosamente, serrando ancor più le grinfie in attesa di qualche ulteriore segnale di pericolo. Un brivido freddo gli attraversò la schiena ed un rivolo di sudore rigò il viso piegato in una strana espressione di sofferenza. Provò quindi a ricercare eventuali forme di chakra presenti per sincerarsi che nei dintorni non ci fosse nessun'altro all'infuori di loro due. Infine, con un filo di voce si rivolse al ricercatore.

Yoshi, non allontanarti mai da me...qualsiasi cosa succeda...

<attivazione/passiva> -Sensitivo- [Liv 0: 61/61]
"Chi possiede questa'abilità è in grado di percepire la presenza e, in caso, il chakra, di coloro presenti in un certo raggio d'azione. Quest'abilità è in parte passiva, infatti è sufficiente possederla per percepire le presenze vaghe e indistinte. Si riuscirà a distinguere il numero delle presenze e la loro direzione, ma non la distanza da sé e in generale la posizione precisa. Per ottenere una visione chiara di ciò che si ha intorno, sarà necessario concentrarsi per qualche tempo. A questo punto l'abilità risulta attiva; in questo stato è possibile conoscere la posizione precisa di tutte le creature dotate di Chakra nel proprio range d'azione e inoltre, sarà possibile associare i chakra a quelli delle persone che si conoscono o che comunque si ha già avuto modo di esaminare. Il ninja che ha attivato il Sensitivo può individuare qualsiasi fonte di chakra, anche la più debole, ragion per cui può conoscere il punto in cui è stata piazzata una trappola a base di chakra, il cui segnale è piuttosto statico e debole per cui non richiede grande concentrazione.

- Nella modalità attiva è possibile individuare istantaneamente tutte le persone nascoste (indipendentemente dal livello di Nascondersi o di Sensitivo), tuttavia sarà impossibile individuare persone che riescono a celare in qualche modo il proprio chakra (es. tramite abilità Controllo chakra superiore, tecniche, attivazioni, direttive del master, etc...) . risulterà impossibile anche distinguere una Genjutsu dalla realtà una volta che si è sotto il suo effetto. Le azioni morte effettuate mentre si mantiene attiva l'abilità ripristineranno solo metà della Stm prevista per lo sforzo del mantenimento.

-Al Lv.2 sarà possibile individuare l'abilità "Sensitivo" altrui, ma solo se diretta verso di sé o nelle immediate vicinanze."

Liv 0: 3 Stm a turno; 1 turno necessario all'attivazione; 2 km di range

NB: Per individuare le Trappole basate sul chakra (int) si deve utilizzare l’ abilità sensitivo in modalità attiva, pagando il rispettivo costo, ma senza aspettare alcun turno.


//Si, è la prima volta che azzecca il nome del dottore, la situazione è critica :sisi: //
view post Posted: 1/4/2020, 18:16     [Kiri] Censimento di Aprile - Villaggio della Nebbia
CITAZIONE
- Mitsuaki Kanada [x] [(!)] - [Conto]
Impegnato in: Quest Rashomon - Codex Larvarum [x]
Rango: Chunin
Clan: Shinobi Katana - Squalo
Lavoro Gdr On e GdR Off: Vedi sopra/Nullafacente
view post Posted: 1/4/2020, 17:45     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
Il titolo del libro è palesemente "evocare demoni for dummies"


Il vapore caldo si innalzava lento dalla tazza, intrecciandosi in forme sinuose e disperdendosi nell'ambiente senza lasciare alcuna traccia. Lo spadaccino reggeva il contenitore con entrambe le mani ed allentava la presa solo per pescare di tanto in tanto qualcuno dei biscotti adagiati poco più in la. Il tutto ovviamente mentre la conversazione iniziava ad acquisire senso e forma, giustificando così il lungo viaggio compiuto dai due avventurieri. Le prime battute risultarono un mero pretesto per spingersi oltre e questo fu immediatamente chiaro a tutti i presenti. Lo stesso Mitsuaki non sembrò turbato dallo strano silenzio della donna nell'apprendere il perché di quella visita. Semmai, l'unica cosa a turbarlo seriamente fu l'esagerato décolleté che rischiò di mettere in mostra l'intera mercanzia e di far strozzare il ragazzo con quell'ultimo sorso di te. Da quel momento in poi provò in tutti i modi a non prestare attenzione a quel dettaglio, riuscendovi solo in parte e cedendo svariate volte al desiderio di dare "solo un'ultima occhiata".
Nell'imbarazzo generale però il discorso procedette comunque e diede modo anche alla signora Kudo di esprimersi. Le domande del castano non trovarono però risposte soddisfacenti e portarono a galla un nuovo quesito.


(In effetti...come cazzo si chiama questo libro?)

Domanda del tutto legittima ma che non sembrò incontrare partecipazione nella mente dello spadaccino che cercò in tutti i modi di reperire l'informazione mettendo in moto tutte le proprie sinapsi. Il vuoto cosmico. Non aveva mai ricevuto l'informazione e sulla copertina non era riportato alcun titolo leggibile. Fu allora che un aiuto inaspettato giunse dal collega che come in un rantolo pre-morte si lasciò sfuggire la risposta, per tornare nuovamente al silenzio poco dopo.

Esatto, proprio quello.

(Che fantasia questo autore...)

Un titolo privo di significato per lo Squalo ma evidentemente non per la padrona di casa. Bastò quel nome per accendere una scintilla nei suoi occhi. Non che Mitsuaki stesse guardando proprio i suoi occhi però qualcosa intravide. Giusto qualcosina, dai.

Finalmente il discorso parve arricchirsi di nuovi dettagli ed anche lo spadaccino iniziò ad acquisire maggiori informazioni a riguardo. Stando a quelle parole infatti il manoscritto fu ceduto dal defunto ad Akayuki poco prima che decidesse di togliersi la vita. Strana coincidenza. Questo aggiungeva decine di altre domande contribuendo a complicare di fatto il quadro generale. Come mai il signor Kudo aveva deciso di privarsi di un manoscritto di tale valore? S'era realmente trattato di un suicidio? Come mai la donna era in possesso di tante informazioni riguardo il libro stesso? Eppure quello non era né il tempo né il momento di risolvere quelle questioni, con lo shinobi pronto ad affrontare esclusivamente le questioni più pressanti. Ritrovatosi di fatto con un pugno di mosche ed ormai del tutto sprovvisto dell'aiuto del suo compagno, il ragazzo dovette necessariamente pensare a come acquisire ulteriori informazioni. Più che un'amabile conversazione quella si stava rivelando una partita a shogi in piena regola.


Il manoscritto in questo momento è al sicuro presso la residenza del signor Akayuki. Il dottor Kajura è stato inviato qui proprio perché ha già visionato il libro in precedenza ed ha effettuato tutte le rilevazioni del caso. Sarebbe davvero una fortuna poter avere accesso alle analisi che il il signor Kudo ha effettuato prima della tragica dipartita, ci aiuterebbe ad aggiungere tasselli importanti a quello che abbiamo già scoperto. Sempre se lei non ha nulla in contrario, ovvio...

Buona parte di quelle parole non avevano alcun riscontro nella realtà. Lo spadaccino ci mise tutto se stesso per dissimulare quelle menzogne, mascherando il tutto con il solito sorriso goliardico ed un'espressione da ebete delle sue. Insomma, nulla di più semplice. Ora non restava che attendere la reazione dell'interlocutrice e sperare nella sua collaborazione. Che avesse qualcosa da nascondere era palese, bisognava solo capire cosa stesse cercando di coprire.
Intanto, la Samehada continuò imperterrita nel suo silenzio in attesa che qualcosa stuzzicasse nuovamente la sua attenzione.
view post Posted: 29/3/2020, 17:35     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
L'invito più o meno velato del chunin ebbe l'effetto sperato nei confronti del dottore, la cui espressione rivelò comunque una certa irrequietezza. Nulla che potesse far pensare a trascorsi di qualche tipo con quella famiglia ma un segno da non sottovalutare di certo. Ne avrebbe tenuto da conto per evitare di farsi prendere in giro da stupidi giochi di potere fra quei pomposi commercianti d'arte, la cui unica aspirazione era accumulare compulsivamente denaro ed oggetti dalla dubbia provenienza.
Yoshi dal canto suo non fu certamente soddisfatto dell'esito della conversazione eppure non ebbe modo di sottrarsi alla tesi del suo accompagnatore, decidendo quindi di intraprendere il percorso in direzione della residenza dei Kudo. Lo Squalo lo affiancò immediatamente, ponendosi alla sua destra. Con la solita espressione sorridente sul voltò poté osservare le grinfie dello studioso stingersi sempre più attorno alla borsa che conteneva il manoscritto. Ad ogni passo compiuto il ragazzo sembrava farsi più inquieto a dimostrazione del fatto che quel lavoro per lui stava facendosi più impegnativo del previsto. Mitsuaki colse dunque la palla al balzo per cercare di stemperare la tensione e, perché no, proponendo di farsi carico di quel fardello.


Senti, perché il libro non lo dai a me? Avrai molte meno preoccupazioni dovendoti concentrare esclusivamente sulle ricerche, che ne dici?

Pose quella richiesta quasi senza pensarci, lasciandosi trasportare dalla situazione. E per quanto strano potesse sembrare anche Yoshi accettò di buon grado la situazione, constatando quanto il libro sarebbe stato più al sicuro nelle mani di un ninja ben addestrato. A quel punto Mitsuaki non fece altro che riporre il libro tra le pieghe del proprio copri-spalla in modo da celarne quanto più possibile la posizione ed avendo buona cura di adagiarlo di fianco al manoscritto prelevato dalla libreria del signor Akayuki. Il magnate non ne avrebbe sentito di certo la mancanza.

L'improbabile duo riprese dunque la propria marcia e con passo più o meno deciso impiegò poco meno di dieci minuti per giungere finalmente a destinazione. Non ebbero alcuna difficoltà a riconoscere l'abitazione dei Kudo e questo per via delle dimensioni della stessa: l'enorme portone d'ingresso era finemente lavorato in pietra e presentava diverse guglie atte ad amplificarne la maestosità, estendendosi a diversi metri da terra. Il cancello in ferro battuto a sua volta riportava decorazioni leggermente corrose dalle intemperie senza che però queste ne intaccassero la solennità in alcun modo. Un'architettura estranea a quella delle comuni abitazioni dei dintorni, per non parlare dello stile del tutto differente da qualsiasi altro mai osservato dallo spadaccino, rimasto visibilmente colpito da tanto sfarzo. Si guardò attorno esterrefatto, quasi incantato dalla bellezza senza tempo di quel luogo. Eppure, i segni di degrado di alcuni particolari furono evidenti anche ad un occhio poco attento come quello del castano.


Potevano anche metterci un po' d'acqua in quella fontana...

Non che la cosa intaccasse minimamente la bellezza del posto.
Giunti al portone d'ingresso vennero accolti da un inserviente il quale li invitò ad attendere qualche minuto prima d'essere ricevuti.


...

E' da più di un quarto d'ora che aspettiamo, INIZIO AD ANNOIARMI!

Con le braccia conserte e con l'aria visibilmente scocciata rimase in attesa di una risposta, nel mentre le dita della mano destra picchiettavano nervosamente lungo i braccio. Si interruppe solo quando vide l'inserviente riaprire nuovamente l'ingresso invitando i due ospiti a raggiungere la padrona di casa.
Diversamente da quanto immaginato l'interno della residenza si presentò agli occhi del giovane in maniera del tutto differente e con uno stile che poco si conciliava con quello della facciata esterna. Porte a scorrimento di foggia orientale si alternavano ad artefatti esposti in bella vista lungo le pareti della magione. Manufatti di qualunque genere, pezzi di una collezione di tutto rispetto. Per quanto Mitsuaki si sforzasse di coglierne il reale valore non riuscì ad eguagliare di certo lo stupore del dottore nell'osservare ognuno di quei suppellettili. Lo vide aggirarsi per l'intero salone alla ricerca di nuove scoperte nel mentre lo spadaccino si accostò ad una delle reliquie, una piccola raffigurazione di una tigre conservata in una teca, cercando in ogni modo di cogliere quanto di bello vi fosse in quell'immagine.


Io avrei saputo farlo meglio...

Proferì serio, scuotendo il capo i segno di disapprovazione. E lui non sapeva neanche disegnare, a dirla tutta.
Proprio mentre stava per rivolgersi a Yoshi per chiedere maggiori delucidazioni il ragazzo lo vide sbiancare di botto, come se qualcosa gli fosse andato di traverso. Non ebbe però il tempo di chiedere il perché di quella reazione che subito la sua attenzione venne attratta dalla figura che quasi impercettibile prese forma proprio in cima alla scalinata poco distante. Il suono di una voce femminile diede il benvenuto ad entrambi e invitò il duo a raggiungerla su quello stesso piano. Solo dopo aver attraversato l'intera gradinata ricoperta da un lungo tappeto lo spadaccino si ritrovò dinanzi ad una donna vestita in nero, con un abito elegante ma che al contempo metteva in evidenza le forme di quella figura quasi eterea. Lunghi capelli scuri le contornavano il viso, accentuandone i tratti glaciali. Fu proprio il suo sguardo a calamitare l'attenzione dello shinobi della Nebbia che sostenne il confronto senza minimamente farsi intimorire.


(Se avesse qualche annetto in meno però...)

Mitsuaki Kanada, il piacere è tutto mio. Attese che anche il dottore si presentasse, invitandolo con qualche colpetto dietro la schiena ad affrettarsi. Quest'ultimo non sembrava per nulla a suo agio ed era evidente come evitasse in tutti i modi lo sguardo della signora. Visibilmente imbarazzato per il suo collega lo shinobi si affrettò quindi a prendere nuovamente parola, rispondendo alla domanda posta anche a nome suo e senza minimamente curarsi dell'evidente disagio del dottore. In effetti il nostro è stato un lungo viaggio e non abbiamo avuto modo durante il tragitto di mettere nulla sotto i denti. Accettiamo il suo invito molto volentieri signora Kudo!

La donna in effetti aveva semplicemente chiesto loro se avessero pranzato, non si era parlato di un invito a tutti gli effetti. Eppure...

Si ritrovarono tutti e tre seduti a tavola, imbandita con ogni genere di prelibatezza. Piatti mai visti e pietanze dall'aspetto più tradizionale in quantità tale da riuscire a saziare persino il pozzo senza fondo che era Mitsuaki. Quest'ultimo non si lasciò pregare ed accettò di buon grado l'invito della padrona di casa a non fare complimenti, lanciandosi immediatamente alla ricerca delle leccornie preparate proprio per l'occasione. Gusti differenti per ingredienti mischiati alla perfezione, esperienze uniche per il palato. Ogni boccone scatenava in lui una nuova sensazione di estasi, differente dalla precedente ma perfettamente complementare. Le bacchette si muovevano veloci in direzione di ogni singola portata, con gesti delle mani talmente chirurgici da sembrare perfetti. Una macchina da guerra in piena regola.
Un lungo sospiro accompagnò la fine di quella carneficina culinaria. Sulla tavola l'unica cosa a salvarsi furono i piatti, troppo duri persino per i suoi denti. Alla fine del pasto i tre si spostarono in una nuova stanza, più piccola della precedente ma accogliente alla medesima maniera. Lo spadaccino si accomodò sul cuscino con entrambe le gambe conserte in attesa che venisse versato anche a lui del tè, pronto (e finalmente sazio) per poter affrontare la discussione con la donna. Il castano attese garbatamente che la donna ponesse le logiche domande del caso, limitandosi a soffiare sulla tazza in modo da stemperarne leggermente la temperatura. Per interminabili secondi vi fu il silenzio e solo notando il continuo imbarazzo di Yoshi lo shinobi si decise a prendere parola.


Abbiamo approfittato della sua ospitalità fin troppo signora Kudo per cui andrò subito al sodo per non farle perdere tempo. Come le abbiamo riferito al nostro arrivo siamo stati inviati qui dal signor Akayuki per ricercare informazioni riguardo la vendita di un certo manoscritto da parte di suo marito proprio al mio committente. Abbiamo appreso della tragica notizia solo al nostro arrivo in paese altrimenti non ci saremmo permessi di disturbarla... Una frase di circostanza, seguita da un breve sorso alla bevanda calda. ...ma dato che siamo qui tanto vale approfittarne e proseguire nelle ricerche. E' per caso a conoscenza del modo in cui il signor Kudo è venuto in possesso di quel libro? Il nome di qualche possessore precedente?

Erano quelli i quesiti a cui il chunin dava più importanza per il momento per cercare di determinare se quel manoscritto fosse originale o meno. In attesa che anche il dottore si decidesse ad intervenire nella conversazione, ovvio.
view post Posted: 24/3/2020, 19:17     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
//Non avevo molto da scrivere, non ho voluto allungare il brodo.//

Le considerazioni del dottore giunsero puntuali, mettendo subito in chiaro la stranezza della situazione. Che il necrologio non fosse recente lo si riusciva a dedurre dalla carta stampata leggermente sbiadita dal tempo e dalle intemperie ma il fatto di non poterne leggere la data rappresentava certamente un impedimento. E la mancanza di informazioni, infine, non faceva che avvalorare la tesi che qualcosa non andasse in quel susseguirsi di eventi sfortunati.
Gli occhi cristallini dello spadaccino notarono immediatamente la mano dello studioso stringersi attorno alla sacca contenente il libro nel mentre lo stesso continuava imperterrito con la propria analisi. Domande ovvie da porsi, certo, ma non così importanti da portare il duo a separarsi immediatamente alla ricerca di nuove risposte. Yoshi riteneva infatti che la sua presenza avrebbe destabilizzato l'ambiente se qualcuno avesse saputo del suo arrivo, specialmente qualcuno tra i familiari del compianto. Sembrava quasi imbarazzato nell'addurre quelle considerazioni e non avrebbe potuto essere altrimenti visto che stava chiedendo allo spadaccino di occuparsi personalmente del reperimento di quelle informazioni.


Si...però un attimo...asp...aspetta...

Lo Squalo dal canto suo provò in ogni maniera ad interrompere quel lungo monologo, vedendosi negata la possibilità dal continuo ciarlare dello studioso. Si lasciò scappare un sospiro che tanto sapeva di "sconfitta" permettendo al suo interlocutore di proseguire con la spiegazione del piano d'azione. Solo quando quest'ultimo si interruppe il chunin cercò di prendere parola per esporre tutti i propri dubbi a riguardo.

Roshi capisco le tue ragioni ma non posso accontentare queste tue richieste. La mia missione è proteggere il manoscritto...e te, ovviamente. Fece una breve pausa, abbozzando un leggero sorriso in direzione dell'altro. Avrebbe senz'altro recepito il messaggio che si celava dietro quelle ultime parole. E puoi ben capire che non posso farlo se ti lascio da solo in hotel, qualcuno potrebbe provare a rubare il libro attentando alla tua vita. E noi questo non lo vogliamo, vero?

Per quanto strano potesse sembrare lo spadaccino si stava rivelando più riflessivo del solito. Le vicende passate stavano per forza di cose incidendo in quella scelta che, tempi addietro, non avrebbe di certo compiuto, affidandosi ciecamente alle direttive altrui.
I suoi dubbi però erano molteplici e svariate domande s'affollarono nella sua mente al termine di quelle brevi frasi. Quello che il dottore aveva riferito riguardo alla mancanza di informazioni ricevute da parte di Akayuki era plausibile, il fatto che quell'uomo non fosse stato informato della cosa risultava essere fin troppo strano per i suoi gusti. Un uomo di potere del suo calibro avrebbe avuto tutto il modo di accertarsi di un simile evento senza mandare allo sbaraglio i due uomini assoldati per l'occasione. Tenne per se quella considerazione, conscio che il committente stesse nascondendo loro più di quanto in realtà non sapesse. Non che il dottore fosse scevro dal medesimo peccato. Per quale motivo scegliere di rimanere senza la propria guardia del corpo?


(Non ho dimenticato quello che detto Akayuki, è stato il dottore ad insistere per portare con se il libro ed è solo per questo che io sono stato assoldato. Ed il modo in cui protegge il manoscritto è strano... )

Secondo me converrebbe recarci entrambi verso la residenza dei Kudo e solo in seguito raggiungere la nostra sistemazione. Anche perché io non saprei neanche che domande fare o da dove cominciare...sei tu l'esperto!

Disse infine sfoderando il suo miglior sorriso, il tutto corredato da un primissimo piano del suo pollice rivolto verso l'alto in segno di approvazione.
view post Posted: 20/3/2020, 19:25     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
//Questa volta ti ho fatto aspettare più del dovuto. Sorry. //

Lo sguardo si spostava agilmente all'interno del vagone, alla ricerca di qualche ulteriore dettaglio. Eppure nulla attirò l'attenzione dello spadaccino al punto da rappresentare un eventuale pericolo per lui o per il suo attuale interlocutore, il quale prese pazientemente a spiegare al giovane shinobi quale fosse il suo reale lavoro. Un esperto di antichità stando a quel discorso, un impiego noioso per i gusti del castano ma che al contempo aveva offerto lui la possibilità di viaggiare parecchio.

Sembra una cosa davvero figa poter viaggiare per tutto il continente, essere liberi di esplorare posti nuovi e conoscere culture diverse...ma forse avere a che fare con tutti quegli oggetti polverosi non farebbe al caso mio.

Una constatazione del tutto soggettiva ed il via ai soliti commenti. Durante tutto l'arco della sua vita aveva affrontato avventure che ben poche persone al mondo potevano anche solo immaginare. Ed in gran parte di queste s'era salvato per miracolo, a dirla tutta. Gli occhi azzurri come l'oceano si spostarono quindi al suolo, pensando a come potesse essere una vita "normale", per posarsi infine sulla compagna adagiata proprio al suo fianco. L'imponente Samehada se ne stava immobile e continuava imperterrita con quel silenzio che l'aveva caratterizzata per l'intero viaggio. Le fasce spesse nascondevano le scaglie blu notte e riflettevano la loro immagine sul finestrino del vagone che sfrecciava veloce sul paesaggio esterno. Oltre lo spesso strato di vetro il territorio aveva pian piano cambiato morfologia e gli ultimi rimasugli di nevischio lasciarono spazio ad un clima sicuramente ben più caldo. Il Paese delle Terme nasceva infatti tra quello del Fuoco e quello del Gelo, rappresentando a pieno la perfetta fusione tra i due microclimi. Una distesa rocciosa con alture più o meno marcate e geyser a far da cornice ad una vista quanto mai spoglia. Ma per quanto arido quel territorio potesse sembrare, la cosa che più di tutte caratterizzava quel lembo di terra era la presenza di ingenti fonti termali. Insomma, non un brutto luogo per ritirarsi a vita privata una volta conclusa la propria attività da shinobi, pensò il giovane.

Il cigolio imperterrito della carovana proseguì per circa un paio d'ore, tempo che i due trascorsero ad interloquire del più e del meno. Il chunin si lasciò trasportare dalla dialettica del dottore per l'intero tragitto ma non distolse mai la propria attenzione da quanto "percepito" poco prima. Quella strana sensazione non lo aveva mai abbandonato o meglio, non aveva mai abbandonato la sua compagna. Lo speciale legame che li univa aveva di certo acuito la cosa eppure in assenza di prove concrete lo spadaccino si ritrovò costretto a lasciar correre.
Si ritrovò insolitamente silente nel discendere gli scalini che lo separavano dalla banchina della stazione. Non vi fu nessuno ad accogliere il duo ma stando all'atteggiamento del suo improvvisato collega la cosa risultò superflua. Sapeva dove andare e sapeva come arrivarci. Non avevano bisogno di altro per quanto lo riguardava, sebbene più continuava a guardare quella cartina più rischiava di perdersi.


Diciamo che il mio villaggio non è una meta turistica così ricercata. Prese a parlare, mentre ruotava la mappa in tutti i versi per cercare di capirci qualcosa. Al massimo dobbiamo accontentarci di qualche bettola diroccata o qualche squallido motel. Non che la cosa mi dispiaccia eh, però ogni tanto sarebbe bello dormire in qualche posto che non odori di piscio o le cui pareti cadano a pezzi in calcinacci grandi quanto un pugno...non so se mi spiego.

Gli sorrise di sbieco, cercando di tenere celato il fatto di essersi completamente perso tra quelle viuzze cartacee. Ma il ragazzo non lo vide ricambiare quel sentimento dato che l'antiquario prese a muoversi con decisione verso il muro di fronte a loro. Una moltitudine di manifesti mortuari addobbavano la parete, mischiandosi fra loro ed intessendo una fitta tela di nomi e frasi di cordoglio. Osservò il collega strappare parte di quei necrologi mentre visibilmente imbarazzato cercò di farlo desistere da quella pratica. Non capì il motivo di quell'improvviso fervore fino a quando il dottore stesso non si decise a spiegare. Kudo Kohaku. Doveva aveva già sentito nominare quel cognome? Provò a spremere le meningi il più possibile fino a giungere all'agognata soluzione.

Ho visto cose fin troppo strane per credere che sia una coincidenza...vivo o meno, il nostro compito non cambia. Ci conviene dirigerci verso la residenza dei Kudo per scoprire di più.

Troppo semplice addurre ipotesi, quel che dovevano fare era scoprire la verità. Il loro compito consisteva nel raccogliere informazioni riguardo al tomo ma soprattutto riguardo al precedente possessore, lo stesso individuo del necrologio.

Sbrighiamoci, vorrei portare a termine la cosa prima di pranzo...non ci vedo più dalla fame!

Proferì infine, limitandosi a tastare lo stomaco per rafforzare il concetto di urgenza.

//Post non troppo lungo, devo riprenderci la mano//
view post Posted: 16/3/2020, 12:56     Richieste di Recupero Pg - Archivio Schede
Si, sono tornato.
Se fosse ancora vivo vorrei provare a recuperare il mio squaletto, sempre se possibile.

CITAZIONE
Link della Scheda del PG da Recuperare: [x]
Link ultima Role/Post fatto: [x]
Link eventuale all'ultimo avviso nel [Topic Assenze] del vostro villaggio: //
Link eventuale al post di saluti alla community: //
view post Posted: 9/9/2018, 10:29     [Kiri] Codex Larvarum - Paese dell'Acqua
La risposta dell'uomo non si lasciò di certo attendere, confermando la generosità dimostrata fino a poco prima. Una cassa di quella bevanda avrebbe riscosso molto successo nelle peggiori bettole di Kiri, luoghi preferiti dallo spadaccino per trascorrere le sue serate.
Un cenno del capo confermò l'impegno preso mentre il calice venne alzato proprio verso il signor Akayuki per suggellare quel patto.

I due si salutarono poco dopo mentre alcuni domestici si prodigarono nel prendersi cura del famoso ospite. Il giovane venne quindi condotto alla sua stanza ed anche in questa Mitsuaki non poté non accorgersi dello sfarzo che accomunava l'intera costruzione. Gli occhi brillarono di felicità nel constatare l'enormità di quel vano, tanto grande da ospitare un letto a baldacchino e addirittura un caminetto già acceso per l'occasione. Il castano si fiondò immediatamente verso il letto non appena gli inservienti lo lasciarono libero, lanciandosi su di esso per constatarne effettivamente la morbidezza. Solo in un secondo momento si accorse dell'enorme tappeto a forma di orso che occupava gran parte del pavimento.


Ma questo è un vero orso! Hai visto Sammy?!

Urlò in direzione della compagna, mentre con le mani storpiava la faccia del povero animale. Gli occhi sognanti di un bambino per ogni dettaglio che quell'ambiente aveva da offrire. La lama dal canto suo non sembrò per nulla interessata e si limitò a qualche breve gemito. Tutto nella norma insomma. Solo dopo diversi minuti il chunin decise che forse era ora di riposare per cercare di alleviare la stanchezza del viaggio. Lanciò le proprie vesti sulla poltrona poco distante e senza perdere altro tempo si infilò sotto le spesse coperte. Il tepore del fuoco ed il baluginare della fiamma lo cullarono dolcemente verso il mondo dei sogni, non prima d'aver augurato la buonanotte anche alla propria compagna di avventure.

...



La notte trascorse tranquilla e senza nessun tipo di intoppo. Solo i rintocchi di un inserviente lo destarono di buon mattino, con il fuoco ormai spento ed il sole che stentava a farsi largo in quel cielo candido come latte. Si rimise in piedi fra sonno e dormiveglia e con passo ciondolante si diresse verso il bagno. Una doccia bollente ed il mondo iniziò ad acquisire nuovamente nitidezza. Quindi si rivestì con calma, sistemando con cura la protezioni della pettorina e recuperando tutti i propri strumenti. Accompagnato come sempre dalla Samehada si diresse dunque verso la sala da pranzo dove venne accolto da alcune domestiche e da una tavola imbandita per l'occasione. Diversi odori permeavano la stanza e sembravano amalgamarsi alla perfezione nelle narici dello spadaccino, estasiato da quel tripudio di essenze. Con la stessa ferocia con cui un predatore attacca la propria preda, Mitsuaki si fiondò verso la tavola imbandita e con ingordigia iniziò a trangugiare qualsiasi cosa capitasse a tiro. Tra un boccone e l'altro trovò persino il tempo di chiedere del signor Akayuki che, a quanto poté comprendere, era partito di buon mattino per un viaggio d'affari. Poco male, più cibo per lui.
Le bacchette saettavano da una parte all'altra del tavolo con tale maestria da sembrare irreale e solo l'improvviso spalancarsi della porta sembrò destarlo da quella danza quasi ipnotica. Un uomo fece il suo ingresso nella stanza, capelli leggermente lunghi color grigio chiaro, occhiali abbastanza spessi poggiati sul naso ad incorniciare occhi color nocciola. Si accomodò esattamente di fronte a lui e senza neanche una parola prese a mangiare una ciotola di riso bianco. Solo il ringhio dello Squalo fece rinsavire il nuovo arrivato che parve sobbalzare nello scoprire la sua presenza. Un ringhio carico di rabbia e disprezzo. Quello sconosciuto stava toccando il suo cibo.
Prese a parlare, cercando di giustificarsi e presentarsi all'interlocutore. Quello che aveva dinanzi era proprio il tizio di cui il signor Akayuki gli aveva parlato la sera prima, lo stesso che lo avrebbe accompagnato per tutto il viaggio. Un tipo loquace senza ombra di dubbio e di questo lo spadaccino avrebbe avuto prova nei farfugliamenti successivi dell'uomo. Parole che avrebbero infastidito chiunque, specialmente a Kiri, paese natio di spietati assassini e guerrieri leggendari.


Fiao Toshi...Io fono Miffuaki...

Rispose brevemente, mentre le guance sembravano quelle di uno scoiattolo che tenta di nascondere le sue ghiande. Non smise neanche per un istante di mandare giù cibo come se avesse un buco senza fondo al posto dello stomaco.

E fi, fo già tutto. Partiremo tra poco...

Deglutì con forza l'ultimo boccone, dopo aver spazzolato qualsiasi altra cosa vi fosse su quel tavolo. La partenza era prevista dopo solo un'ora, tempo che Mitsuaki impiegò per sistemare adeguatamente il proprio equipaggiamento. E per rubare un libro dalla folta libreria del signor Akayuki. Non un libro qualsiasi bensì un tomo che avesse, per quanto possibile, la copertina quanto più simile a quella del libro da scortare. Che lo Squalo avesse in mente un qualche cervellotico piano in caso di attacco da parte di qualche malintenzionato? Strano, a dir la verità. Eppure plausibile.
Dopo essersi ricongiunti i due si apprestarono quindi a partire alla volta del Paese delle Terme. Lo spadaccino si ritrovò all'interno di una slitta coperta di medie dimensioni, abbastanza confortevole, pronto ad essere scortato in direzione del convoglio designato. Dal piccolo oblò posto lungo la fiancata del mezzo il castano poté osservare la vastità di quel paesaggio innevato, interrotto a tratti dalla vegetazione tipica della zona. Il fiato si condensava facilmente sul vetro mentre il corpo sembrava tremare senza controllo. Certamente il periodo dell'anno e la bassa attitudine dello spadaccino alle temperature così rigide non facilitavano un adattamento a quell'ambiente così diverso dal paese natio.
I cavalli trainarono la slitta ad una velocità tale che il ragazzo quasi non s'accorse del tempo trascorso, preso com'era dall'osservare l'ambiente circostante. Giunsero alla stazione centrale in tempo per il cambio di mezzo: un'espressione sorpresa colse lo Squalo non appena si accorse del convoglio e di quel sistema di trasporto. Non sembrava essere trainato da alcun tipo di animale e poggiava su un percorso segnato da spesse travi in legno e metallo. L'interno sembrava arredato con estrema cura, sebbene risultasse molto più spazioso di una normale carrozza. Preso com'era dalla curiosità Mitsuaki si catapultò vero il finestrino e con il capo sporto oltre esso osservò il treno iniziare il proprio moto. Un lungo fischio decretò la definitiva partenza, seguito da un rumore ritmico ed insistente.


Ciuf ciuf ciuf ciuf...

Continuò imperterrito a ripetere quel suono fino a quando il volto non ebbe più la sensibilità per compiere qualsiasi altro movimento a causa del freddo pungente.

Su Sammy, non fare la musona come al tuo solito, cerchiamo di divertirci almeno stavolta!

Dal canto suo la Samehada non sembrava per nulla a suo agio all'interno di quella "scatola" metallica. Ma non era solo questo a preoccupare la spada. Una strana sensazione, una percezione quasi inquietante. La stessa che parve trasmettere al suo possessore nel momento stesso in cui il chunin si ritrovò a sfiorarne l'elsa. Un sentore che li ammutolì per l'intero viaggio durato circa un paio d'ore e terminato con l'arrivo a destinazione.
La spada era stranamente irrequieta e per quanto si sforzasse, Mitsuaki non riusciva a comprenderne il motivo. Si guardò attorno perplesso, alla ricerca di qualche indizio. Si sentiva seguito, osservato.


(Qualcuno sembra averci preso di mira, ma non riesco a capire chi...)

Nessuno in quella cabina sembrava dar loro particolare attenzione, se non per qualche rapido sguardo all'enorme spada avvolta nelle fasce, più per curiosità che per altro.
Eppure lo spadaccino era certo che qualcosa non andasse. Sammy si era comportata poche volte in quel modo e quelle poche volte non erano di certo state situazioni piacevoli. E proprio per evitare spiacevoli inconvenienti, nel momento stesso in cui il convoglio parve arrestare la propria avanzata, lo Squalo iniziò a sondare l'intera area con la propria abilità. Qualsiasi fonte di chakra superiore alla norma avrebbe rappresentato un campanello d'allarme.


(Devo evitare di mettere in agitazione il dottore...se questa sensazione rimane tale è meglio non farlo preoccupare inutilmente.)

Tutti i viaggiatori si alzarono quasi all'unisono, recuperando i propri bagagli e prodigandosi per abbandonare il convoglio, evidentemente già pronto per la prossima destinazione.
Anche il duo si apprestò a lasciare la cabina, evidentemente con sensazioni contrastanti.


E quindi dimmi, Moshi, tu di cosa ti occupi esattamente?

Non aveva fatto particolarmente caso ai discorsi del dottore durante il viaggio e quello non sembrava per niente il momento giusto per domande di quel tipo. Ma quello era Mitsuaki e non faceva mai nulla al momento giusto.

<attivazione/passiva> -Sensitivo- [Liv 0: 61/61]
"Chi possiede questa'abilità è in grado di percepire la presenza e, in caso, il chakra, di coloro presenti in un certo raggio d'azione. Quest'abilità è in parte passiva, infatti è sufficiente possederla per percepire le presenze vaghe e indistinte. Si riuscirà a distinguere il numero delle presenze e la loro direzione, ma non la distanza da sé e in generale la posizione precisa. Per ottenere una visione chiara di ciò che si ha intorno, sarà necessario concentrarsi per qualche tempo. A questo punto l'abilità risulta attiva; in questo stato è possibile conoscere la posizione precisa di tutte le creature dotate di Chakra nel proprio range d'azione e inoltre, sarà possibile associare i chakra a quelli delle persone che si conoscono o che comunque si ha già avuto modo di esaminare. Il ninja che ha attivato il Sensitivo può individuare qualsiasi fonte di chakra, anche la più debole, ragion per cui può conoscere il punto in cui è stata piazzata una trappola a base di chakra, il cui segnale è piuttosto statico e debole per cui non richiede grande concentrazione.

- Nella modalità attiva è possibile individuare istantaneamente tutte le persone nascoste (indipendentemente dal livello di Nascondersi o di Sensitivo), tuttavia sarà impossibile individuare persone che riescono a celare in qualche modo il proprio chakra (es. tramite abilità Controllo chakra superiore, tecniche, attivazioni, direttive del master, etc...) . risulterà impossibile anche distinguere una Genjutsu dalla realtà una volta che si è sotto il suo effetto. Le azioni morte effettuate mentre si mantiene attiva l'abilità ripristineranno solo metà della Stm prevista per lo sforzo del mantenimento.

-Al Lv.2 sarà possibile individuare l'abilità "Sensitivo" altrui, ma solo se diretta verso di sé o nelle immediate vicinanze."

Liv 0: 3 Stm a turno; 1 turno necessario all'attivazione; 2 km di range

NB: Per individuare le Trappole basate sul chakra (int) si deve utilizzare l’ abilità sensitivo in modalità attiva, pagando il rispettivo costo, ma senza aspettare alcun turno.


//Si, Mitsuaki sbaglierà il nome del dottore molte volte.//
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