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| La risposta dell'uomo non si lasciò di certo attendere, confermando la generosità dimostrata fino a poco prima. Una cassa di quella bevanda avrebbe riscosso molto successo nelle peggiori bettole di Kiri, luoghi preferiti dallo spadaccino per trascorrere le sue serate. Un cenno del capo confermò l'impegno preso mentre il calice venne alzato proprio verso il signor Akayuki per suggellare quel patto.
I due si salutarono poco dopo mentre alcuni domestici si prodigarono nel prendersi cura del famoso ospite. Il giovane venne quindi condotto alla sua stanza ed anche in questa Mitsuaki non poté non accorgersi dello sfarzo che accomunava l'intera costruzione. Gli occhi brillarono di felicità nel constatare l'enormità di quel vano, tanto grande da ospitare un letto a baldacchino e addirittura un caminetto già acceso per l'occasione. Il castano si fiondò immediatamente verso il letto non appena gli inservienti lo lasciarono libero, lanciandosi su di esso per constatarne effettivamente la morbidezza. Solo in un secondo momento si accorse dell'enorme tappeto a forma di orso che occupava gran parte del pavimento.Ma questo è un vero orso! Hai visto Sammy?!Urlò in direzione della compagna, mentre con le mani storpiava la faccia del povero animale. Gli occhi sognanti di un bambino per ogni dettaglio che quell'ambiente aveva da offrire. La lama dal canto suo non sembrò per nulla interessata e si limitò a qualche breve gemito. Tutto nella norma insomma. Solo dopo diversi minuti il chunin decise che forse era ora di riposare per cercare di alleviare la stanchezza del viaggio. Lanciò le proprie vesti sulla poltrona poco distante e senza perdere altro tempo si infilò sotto le spesse coperte. Il tepore del fuoco ed il baluginare della fiamma lo cullarono dolcemente verso il mondo dei sogni, non prima d'aver augurato la buonanotte anche alla propria compagna di avventure.... La notte trascorse tranquilla e senza nessun tipo di intoppo. Solo i rintocchi di un inserviente lo destarono di buon mattino, con il fuoco ormai spento ed il sole che stentava a farsi largo in quel cielo candido come latte. Si rimise in piedi fra sonno e dormiveglia e con passo ciondolante si diresse verso il bagno. Una doccia bollente ed il mondo iniziò ad acquisire nuovamente nitidezza. Quindi si rivestì con calma, sistemando con cura la protezioni della pettorina e recuperando tutti i propri strumenti. Accompagnato come sempre dalla Samehada si diresse dunque verso la sala da pranzo dove venne accolto da alcune domestiche e da una tavola imbandita per l'occasione. Diversi odori permeavano la stanza e sembravano amalgamarsi alla perfezione nelle narici dello spadaccino, estasiato da quel tripudio di essenze. Con la stessa ferocia con cui un predatore attacca la propria preda, Mitsuaki si fiondò verso la tavola imbandita e con ingordigia iniziò a trangugiare qualsiasi cosa capitasse a tiro. Tra un boccone e l'altro trovò persino il tempo di chiedere del signor Akayuki che, a quanto poté comprendere, era partito di buon mattino per un viaggio d'affari. Poco male, più cibo per lui. Le bacchette saettavano da una parte all'altra del tavolo con tale maestria da sembrare irreale e solo l'improvviso spalancarsi della porta sembrò destarlo da quella danza quasi ipnotica. Un uomo fece il suo ingresso nella stanza, capelli leggermente lunghi color grigio chiaro, occhiali abbastanza spessi poggiati sul naso ad incorniciare occhi color nocciola. Si accomodò esattamente di fronte a lui e senza neanche una parola prese a mangiare una ciotola di riso bianco. Solo il ringhio dello Squalo fece rinsavire il nuovo arrivato che parve sobbalzare nello scoprire la sua presenza. Un ringhio carico di rabbia e disprezzo. Quello sconosciuto stava toccando il suo cibo. Prese a parlare, cercando di giustificarsi e presentarsi all'interlocutore. Quello che aveva dinanzi era proprio il tizio di cui il signor Akayuki gli aveva parlato la sera prima, lo stesso che lo avrebbe accompagnato per tutto il viaggio. Un tipo loquace senza ombra di dubbio e di questo lo spadaccino avrebbe avuto prova nei farfugliamenti successivi dell'uomo. Parole che avrebbero infastidito chiunque, specialmente a Kiri, paese natio di spietati assassini e guerrieri leggendari. Fiao Toshi...Io fono Miffuaki...Rispose brevemente, mentre le guance sembravano quelle di uno scoiattolo che tenta di nascondere le sue ghiande. Non smise neanche per un istante di mandare giù cibo come se avesse un buco senza fondo al posto dello stomaco. E fi, fo già tutto. Partiremo tra poco...Deglutì con forza l'ultimo boccone, dopo aver spazzolato qualsiasi altra cosa vi fosse su quel tavolo. La partenza era prevista dopo solo un'ora, tempo che Mitsuaki impiegò per sistemare adeguatamente il proprio equipaggiamento. E per rubare un libro dalla folta libreria del signor Akayuki. Non un libro qualsiasi bensì un tomo che avesse, per quanto possibile, la copertina quanto più simile a quella del libro da scortare. Che lo Squalo avesse in mente un qualche cervellotico piano in caso di attacco da parte di qualche malintenzionato? Strano, a dir la verità. Eppure plausibile. Dopo essersi ricongiunti i due si apprestarono quindi a partire alla volta del Paese delle Terme. Lo spadaccino si ritrovò all'interno di una slitta coperta di medie dimensioni, abbastanza confortevole, pronto ad essere scortato in direzione del convoglio designato. Dal piccolo oblò posto lungo la fiancata del mezzo il castano poté osservare la vastità di quel paesaggio innevato, interrotto a tratti dalla vegetazione tipica della zona. Il fiato si condensava facilmente sul vetro mentre il corpo sembrava tremare senza controllo. Certamente il periodo dell'anno e la bassa attitudine dello spadaccino alle temperature così rigide non facilitavano un adattamento a quell'ambiente così diverso dal paese natio. I cavalli trainarono la slitta ad una velocità tale che il ragazzo quasi non s'accorse del tempo trascorso, preso com'era dall'osservare l'ambiente circostante. Giunsero alla stazione centrale in tempo per il cambio di mezzo: un'espressione sorpresa colse lo Squalo non appena si accorse del convoglio e di quel sistema di trasporto. Non sembrava essere trainato da alcun tipo di animale e poggiava su un percorso segnato da spesse travi in legno e metallo. L'interno sembrava arredato con estrema cura, sebbene risultasse molto più spazioso di una normale carrozza. Preso com'era dalla curiosità Mitsuaki si catapultò vero il finestrino e con il capo sporto oltre esso osservò il treno iniziare il proprio moto. Un lungo fischio decretò la definitiva partenza, seguito da un rumore ritmico ed insistente.Ciuf ciuf ciuf ciuf...Continuò imperterrito a ripetere quel suono fino a quando il volto non ebbe più la sensibilità per compiere qualsiasi altro movimento a causa del freddo pungente.Su Sammy, non fare la musona come al tuo solito, cerchiamo di divertirci almeno stavolta!Dal canto suo la Samehada non sembrava per nulla a suo agio all'interno di quella "scatola" metallica. Ma non era solo questo a preoccupare la spada. Una strana sensazione, una percezione quasi inquietante. La stessa che parve trasmettere al suo possessore nel momento stesso in cui il chunin si ritrovò a sfiorarne l'elsa. Un sentore che li ammutolì per l'intero viaggio durato circa un paio d'ore e terminato con l'arrivo a destinazione. La spada era stranamente irrequieta e per quanto si sforzasse, Mitsuaki non riusciva a comprenderne il motivo. Si guardò attorno perplesso, alla ricerca di qualche indizio. Si sentiva seguito, osservato. (Qualcuno sembra averci preso di mira, ma non riesco a capire chi...)Nessuno in quella cabina sembrava dar loro particolare attenzione, se non per qualche rapido sguardo all'enorme spada avvolta nelle fasce, più per curiosità che per altro. Eppure lo spadaccino era certo che qualcosa non andasse. Sammy si era comportata poche volte in quel modo e quelle poche volte non erano di certo state situazioni piacevoli. E proprio per evitare spiacevoli inconvenienti, nel momento stesso in cui il convoglio parve arrestare la propria avanzata, lo Squalo iniziò a sondare l'intera area con la propria abilità. Qualsiasi fonte di chakra superiore alla norma avrebbe rappresentato un campanello d'allarme.(Devo evitare di mettere in agitazione il dottore...se questa sensazione rimane tale è meglio non farlo preoccupare inutilmente.)Tutti i viaggiatori si alzarono quasi all'unisono, recuperando i propri bagagli e prodigandosi per abbandonare il convoglio, evidentemente già pronto per la prossima destinazione. Anche il duo si apprestò a lasciare la cabina, evidentemente con sensazioni contrastanti.E quindi dimmi, Moshi, tu di cosa ti occupi esattamente?Non aveva fatto particolarmente caso ai discorsi del dottore durante il viaggio e quello non sembrava per niente il momento giusto per domande di quel tipo. Ma quello era Mitsuaki e non faceva mai nulla al momento giusto. <attivazione/passiva> -Sensitivo- [Liv 0: 61/61] "Chi possiede questa'abilità è in grado di percepire la presenza e, in caso, il chakra, di coloro presenti in un certo raggio d'azione. Quest'abilità è in parte passiva, infatti è sufficiente possederla per percepire le presenze vaghe e indistinte. Si riuscirà a distinguere il numero delle presenze e la loro direzione, ma non la distanza da sé e in generale la posizione precisa. Per ottenere una visione chiara di ciò che si ha intorno, sarà necessario concentrarsi per qualche tempo. A questo punto l'abilità risulta attiva; in questo stato è possibile conoscere la posizione precisa di tutte le creature dotate di Chakra nel proprio range d'azione e inoltre, sarà possibile associare i chakra a quelli delle persone che si conoscono o che comunque si ha già avuto modo di esaminare. Il ninja che ha attivato il Sensitivo può individuare qualsiasi fonte di chakra, anche la più debole, ragion per cui può conoscere il punto in cui è stata piazzata una trappola a base di chakra, il cui segnale è piuttosto statico e debole per cui non richiede grande concentrazione.
- Nella modalità attiva è possibile individuare istantaneamente tutte le persone nascoste (indipendentemente dal livello di Nascondersi o di Sensitivo), tuttavia sarà impossibile individuare persone che riescono a celare in qualche modo il proprio chakra (es. tramite abilità Controllo chakra superiore, tecniche, attivazioni, direttive del master, etc...) . risulterà impossibile anche distinguere una Genjutsu dalla realtà una volta che si è sotto il suo effetto. Le azioni morte effettuate mentre si mantiene attiva l'abilità ripristineranno solo metà della Stm prevista per lo sforzo del mantenimento.
-Al Lv.2 sarà possibile individuare l'abilità "Sensitivo" altrui, ma solo se diretta verso di sé o nelle immediate vicinanze."
Liv 0: 3 Stm a turno; 1 turno necessario all'attivazione; 2 km di range
NB: Per individuare le Trappole basate sul chakra (int) si deve utilizzare l’ abilità sensitivo in modalità attiva, pagando il rispettivo costo, ma senza aspettare alcun turno. //Si, Mitsuaki sbaglierà il nome del dottore molte volte.//
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