La delegazione di Suna giunse alle porte del Villaggio della Roccia con Himura in testa. Ad affiancarlo vi erano due Anbu, un ragazzo con la maschera da Lucertola e una donna con quella del Gallo. Seguivano i partecipanti, non molti ma tutti preparati e con il coprifronte di Suna in bella mostra sulle loro uniformi.
Passare dal deserto alle montagne era stato un bel cambiamento per molti di loro, specie i Genin più giovani che probabilmente non avevano mai viaggiato oltre le oasi.
Quello che però fu seriamente impressionante, e che lasciò tutti a bocca aperta -tranne il Kazekage, che però alzò per un attimo le folte sopracciglia- fu la visione dell'arena.
«Questo sì che è un bell'esempio di...»
«Cazzolunghismo.»Tokage, al secolo Yoichi Hino, rivolse la maschera alla collega. Ondori l'aveva interrotto con un commento sprezzante, uno di quelli che lei faceva spesso e volentieri.
«Che c'è? Guarda quanto è imponente, quanto ci tengono a farci sentire piccoli e infimi. E l'odore lo senti?»Dietro la maschera, Tokage sospirò.
«Perché devi sempre rovinare tutto, Ondori?»Ci fu una breve e soddisfatta risatina da parte della donna, che però morì di colpo quando Himura sbuffò aria dal naso e proseguì. Dietro al proprio silenzioso Kazekage, Suna riprese ad avanzare, tra i commenti ammirati o eccitati dei convenuti che in quella mastodontica arena avrebbero sostenuto la loro prova.
«Restate concentrati» fu l'unico ammonimento dell'Hachidaime, mentre seguiva la scorta che Iwa aveva messo a disposizione dei convenuti per raggiungere il luogo designato.