Jouri 場裏 - Anello Esterno

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-Egeria-
view post Posted on 24/10/2018, 15:32 by: -Egeria-
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CITAZIONE
Anche qui, chiedo scusa per il post stringato e soprattutto per il ritardo, sia ai ragazzi di Kumo che al Paese ospite.

Kumani: per qualsiasi dettaglio da me omesso, scrivetemi per includerlo nei vostri post.
Raccomando di postare tutti il prima possibile, sono la prima ad avere sforato, ma nonostante le rassicurazioni dalla regia preferisco che ci diamo una mossa...
Vi raccomando di pormi domande con ordine e senza spammare: sapete che in caso contrario rischio di non leggere, e di farvi aspettare inutilmente una mia risposta.

Attraversare Shimo, Yu, Yuki, Taki e infine giungere alle vaste, aride distese di Iwa: questa l'impresa che attendeva le squadre della Nuvola, capitanate da Shogetsu Saburo.
E avrebbero varcato le porte delle grandi mura di calce a testa alta, nonostante gli zaini gravino impietosamente sulle loro spalle: i mantelli da neve arrotolati in cima al bagaglio e le borracce ormai vuote, private del loro contenuto durante la lunga marcia.

Varcare le porte a testa alta: fa parte delle istruzioni impartite a tutti i genin in partenza, durante l'adunata ai cancelli di Kumo. Varcare le porte a testa alta, e fare tutto – tutto, o quasi – tranne mostrare eccessivi segni di stupore di fronte agli inevitabili prodigi a cui avrebbero assistito, approssimandosi all'area della competizione.
Che la Roccia avrebbe dato sfoggio delle due risorse più spettacolari, era prevedibile. Quello che il Consiglio vuole a tutti i costi evitare, è che i loro soldati si comportino come un pugno di contadinelli in gita scolastica, prorompendo in commenti entusiastici alla prima architettura ardita o davanti a un paio di drappi ricamati più sfarzosi della media.

Quando il candore abbacinante dello stadio balena all'orizzonte, sente i muscoli delle spalle irrigidirsi: non si volta verso i ragazzini, si aspetta che proprio questa afasia valesse per loro più di mille discorsi o raccomandazioni.
Iwa si è superata, lei e quei suoi Yoton, lontani congiunti degli stessi che donano a Kumo la gomma che non l'ha protetta contro Son Goku: che nemmeno gli artisti della calce bianca abbiano potuto nulla contro i Cercoteri, è di magra consolazione.

Dell'offerta di cibo, meglio non parlare neppure: messi alla prova dal viaggio e dai climi spietatamente contrastanti, a ricordare la disciplina provvedono le occhiate gelide dell'uomo, a far sì che i giovani non si avventino sul rinfresco come un branco di locuste. Sa di non poterli biasimare del tutto: il razionamento ha imposto sacrifici all'intera popolazione, tuttavia nemmeno la nomea di morti di fame è tra quelle che è disposto a tollerare, a nome del Consiglio intero.
Kumo è ancora forte, Kumo risplenderà, Kumo rialza la testa, forte come e più di prima, fenice risorta dalle proprie ceneri innumerevoli volte – questi gli slogan dati in pasto ai civili ammassati gli uni sugli altri fuori dalle mura, a infiammarli quando strappano via la vita dei rei una pietra dopo l'altra: la medesima propaganda con cui il Consiglio infonde alle nuove generazioni la determinazione che vacilla, assieme alle mura delle loro case.

Saburo avanza a passo cadenzato, precedendo una piccola frotta di giovani promesse, due ali nere di ANBU stranieri a scortarli ai fianchi... prova sempre un leggero brivido, quando le figure nerovestite appaiono dal nulla, anche quando si tratta di quelle di Kumo.
Anche questa è tra le cose da non dare a vedere, né agli stranieri, né tanto meno ai propri uomini.
Sorrisi garbati e cenni di saluto, questa l'essenza del suo incarico di qui sino alla fine del torneo; conversazioni pacate e prese di posizione moderate, sotto la patina sfavillante della propaganda.
Ancor più che l'assalto delle Bestie Codate, è del retaggio di Reisei che Saburo serba timore: la donna che abbandonò il tavolo del congresso, che rese la Nuvola un'isola tra tutti i Paesi Ninja, pur rivelandosi a conti fatti la mente più lungimirante.
Mai scelta fu più giusta, e ingrata.
È per ricucire lo strappo che Saburo Shogetsu, del Clan del Magnetismo, colto e fine soldato di Kumo, è inviato in terra straniera e a Kumo renderà conto, una volta tornato in patria, offrendo i frutti del suo travaglio ai fratelli Consiglieri.

E che i frutti siano abbondanti e maturi.

 
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