Conoscenze Perdute, Quest Controllo Bijuu per Tuttorouge - Gyuki (Metà Kou)

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view post Posted on 29/8/2018, 10:20     +1   -1
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La minaccia Bijuu era rientrata finalmente dopo mesi di allerta e preparativi ad un ennesimo conflitto. Tutto sembrava far credere che la normalità fosse tornata a Konoha, eppure per qualcuno non era andata esattamente così: Raion Kamata, il chunin che poco prima della battaglia finale era stato visto a pulire bagni dell'accademia, aveva subito un cambiamento non di poco conto.
Quello che prima risultava essere un anonimo shinobi dalla carnagione pallida e il temperamento poco avvezzo al ragionamento, appariva ora nero come un pezzo di carbone, con alcune piccole ventose da polpo lungo braccia e altre parti del corpo fortunatamente coperte.
Inutile dire che ogni qual volta metteva piede fuori di casa, le teste di tutti i passanti si giravano verso di lui, ma era facilmente comprensibile vista la sua sconsideratezza nel bere l'inchiostro di Gyuki; avrebbe dovuto sapere che le conseguenze di quel gesto non erano da prendere sotto gamba, eppure grazie alla sua avventatezza l'intero gruppo aveva avuto la chiave per uscire dal Gedo Mazo.
Se solo gli abitanti della Foglia avessero saputo cosa albergava dentro il Kamata, sicuramente non si sarebbero limitati ad osservarlo curiosi.
Dopo essere stato dimesso dall'ospedale per controlli più approfonditi, Raion non era stato più chiamato per alcun compito riguardante i bagni dell'accademia, segno che forse il Sandaime aveva riconosciuto il suo valore e coraggio, o più semplicemente voleva dargli il tempo per riprendersi del tutto dopo l'ultima fatica, difficile dirlo.
Intanto le voci avevano cominciato a spargersi e i civili non sembravano essere gli unici interessati all'artista. Una figura sospetta, avvolta da stracci logori e macchiati si stava lentamente facendo largo verso le porte di Konoha.
Una voce roca ma dal tono incredibilmente basso, rimuginò tra se e se.


- Raion Kamata... chissà che tipo è davvero.

//Come promesso, ora che le ferie sono finite possiamo cominciare le danze.
Come da consuetudine ti lascio molta libertà in quanto l'ultimo tuo post risale allo scontro finale in evento e non hai lasciato spazio per cosa è successo dopo, quindi mi piacerebbe vedere come se la sta passando Raion.

Passiamo alle regole. Anche se hai visto diverse volte come ruolo il mio pg, il mio compito da master in questo caso sarà quello di metterti alla prova a tutto tondo per assicurarmi che tu e il polpotauro possiate andare d'amore e d'accordo (no hentai please).
Ormai sei un giocatore rodato e sai bene cosa puoi fare e non puoi fare, però lascia che ti dia le mie regole personali come master che gradirei seguissi:

- Niente azioni autoconclusive a meno che non sia stato io a darti espressamente il permesso on o off;
- Se hai domande sui post, chiedimi pure in privato e vedrò di darti più informazioni nel minor tempo possibile;
- Gradirei un ritmo massimo di 10 giorni di attesa sia da parte mia che da parte tua in modo da procedere in maniera sostenuta, ma se dovesse capitarti di sapere in anticipo di non riuscire a postare entro il tempo stabilito, fammi sapere e non ci sono problemi (questo vale anche per me);
- Scordati i calcoli. Se usi tecniche/attivazioni limitati a segnarmele in spoiler;
- Ultimo ma non meno importante: siamo qui per divertirci, quindi spero di riuscire a renderti la quest epica al punto giusto :asd:

Ricordati che puoi rispondere qui solo dopo aver avuto il benestare sugli aggiornamenti della scheda.//
 
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view post Posted on 1/9/2018, 14:24     +1   -1
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Raion: Parlato
***Pensato ***
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No voice in my mind





Era stato dimesso dall’ospedale… ma… come sempre, dopo ogni missione, il nostro disegnatore-tutto-pazzo doveva vivere con le conseguenze della sue bravate.
Solo che questa volta le conseguenze erano “leggermente" visibili.

Dicevamo… era stato dimesso dall’ospedale e quindi il Kamata poteva tornare alla sua vita di artista di strada.
Come sempre si metteva ai bordi di qualche viuzza per esporre il suo repertorio di disegni paesaggisti, animali, floreali eccetera eccetera…
Non aveva molti introiti, chiaramente, ma quello che chiedeva sempre in cambio era semplicemente del cibo quantificato su quanto il compratore apprezzasse il suo disegno.

Era su un marciapiede, stravaccato come se la noia e la fatica lo attanagliassero da secoli. Attorno a lui tele, fogli bianchi e miriadi di disegni in bianco e nero.
Un cartello era davanti alle sue opere:

NON ACCETTO DANARO. SOLO CIBO.
OFFERTA SOLO PROPORZIONATA ALLA VOSTRO PIACERE.

"IL DISEGNO RIFLETTE LA VOSTRA ANIMA"

firmato

L'Eremita dell'Inchiostro




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Era la prima volta che si firmava come “eremita”. A dirla tutta non sapeva nemmeno se lo era sul serio. Anzi.. forse non lo era proprio e forse era anche deriso dai suoi colleghi disegnatori per ritenersi al di sopra degli altri con quel nomignolo. Ma a lui poco importava.
***La mia strada l’ho decisa… ***

Era stravaccato con un fianco a terra reggendosi sulla mano e sul gomito la testa e quello che faceva non era altro che aspettare qualche passante.
Ma la folla che passava non era per nulla amichevole.
Non che lo fosse già prima, dato che il suo stile di vita dava ribrezzo a chiunque, persino a Keiichi-sensei.
Questa volta tuttavia vi era un aggravante… “le conseguenze della missione”…

La sua pelle era letteralmente nero-pece. Non un nero di una persona normale che poteva essere scambiata per uno shinobi di Kumo.. no.. Quello era un nero come il buio… nero come la pece… nero come l’inchiostro…

Gli sguardi su di lui erano incessanti. I commenti sotto i baffi ancora peggio. Per lo meno le ventose erano poco visibili sul corpo, ma solo perchè Raion si era completamente fasciato le braccia e le mani. Le uniche parti del corpo in evidenza erano le dita delle mani e il viso che appunto… non avevano ventose, ma che erano nere come la pece.

ahhhh... sbuffava...
***Che ogni tanto la gente mi guardi per le mie bravate ci stava… ma ora.. la cosa è seccante… incessante… guarda… guarda quel panzone… che cazzo ha da guardare ah? ***

EHI!! TU CICCIO-PANZA!!! Non hai mai visto uno nero?? Ah??? Son caduto nella fontana dell’inchiostro… e allora??? cazzo hai da guardare! Guarda tua madre!
L’uomo si innervosì e fece per attaccar briga ma il suo compagno con cui passeggiava lo trattenne dicendogli qualcosa nell’orecchio. Sicuramente una delle frasi che ormai il Kamata sentiva in continuazione…
“Lascialo perdere… è uno che è caduto in basso”
“Lascia stare… è talmente nei guai che non ci sono nemmeno piu’ punizioni per lui”
“Non guardarlo.. L’Hokage ormai non sa piu che farsene di quell’attaccabrighe”
“Ho sentito dire che si è bevuto come un cretino l’inchiostro di un bijuu… un cretino.."
eccetera...
***Si bravo… vattene… guarda te… uff… son costretto a dir cazzate… ho troppa vergogna di dire quel che ho fatto in missione… ma tanto.. ormai… la voce si è sparsa… sono lo zimbello del villaggio… ho rischiato la mia vita per delle promesse e per l’Hokage… e ora… guarda te… la babbiona-Uchiha, ora che tutto è tornato alla normalità, manco mi convoca in studio… siamo salvi si… ma chi ha rischiato la pelle ora….io… non ho un cazzo di riconoscenza… solo malelingue e un cazzo da fare senza nemmeno una missione… bella riconoscenza… guarda te… io faccio promesse a destra e a sinistra… a Keiichi-sensei alla capocciona-uchiha a quel polipo gigante… e “nisba”… mi ritrovo sempre dalle stelle alle stalle.. mi sono letteralmente dilaniato per qualcuno in cui credevo... e ora non so meanche che fina a fatto...***

Guardo’ verso l’alto, il cielo azzurro e penso’
***Ecco… appunto… il polipone….
Pronto Gyuki dei miei stivali….
***
bam… si diede un pugno nello stomaco…
***… un cazzo… da quando sono collassato ai piedi di Kinji-sama… piu’ nemmeno una voce… mi sono tutto immaginato… come al solito… un idiota… un cretino sono… e io che pensavo di avere un legame con quel pistolone… pensavo di aver fatto la cosa giusta... mi stava anche simpatico… si.. certo… io credo sempre a tutti e a tutto e poi me lo piglio in culo… ok.. forse ho fatto qualche cazzata… ma bon.. l’ho fatto a fin di bene… con lui avevo una promessa e con la grande-capa pure… ho voluto salvare capra e cavoli… ma i cavoli me li son persi e la capra mi ha preso a zoccolate…

Quella voce… me la sono immaginata… son sicuro che era un’allucinazione… un effetto collaterale della cazzata che ho fatto….

pff…. ne son sicuro...
***


Diede ancora uno sguardo ai passanti e alle sue opere.

***Cosa cavolo ci faccio qui? Anche se facessi la mia migliore espressione artistica resterebbe qui a marcire sul marciapiede…. ***
Si mise seduto per terra…
Prese uno dopo l’altro ogni foglio e comincio’ a strapparli in mille pezzi gettando i vari pezzettini sparsi sul marciapiede.
Uno ad uno…
Ogni disegno… ogni bellissima figura disegnata stava per essere distrutta dal disegnatore incompreso….. e frustrato...




//Gdr OFF
Come concordato lascio a te la gestione del polipone. Posso chiederti solo un favore? potresti per cortesia usare lo stesso codice per il suo parlato che uso io? te lo lascio qui sotto. E’ pura estetica! Thx man!
Come ti dicevo in privato ho optato per un silenzio stampa da parte del polipazzo da fine fase4 ad ora.
Mi ha dato un bellissimo spunto per sto poverazzo di Raion che si crede ancora piu’ folle ed insicuro di prima.

CODICE
<span style="text-shadow:0px 0px 20px #FF00FF;color: #FB00FB">Gyuki-Ottocode</span>


Edited by Tuttorouge - 1/9/2018, 17:07
 
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view post Posted on 3/9/2018, 12:59     +1   -1
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Mentre Raion si apprestava a distruggere ognuna delle opere che aveva creato con tanto sforzo, gli parve di sentire una presa allo stomaco.
Potevano essere i sensi di colpa, la fame e chissà quante altre le cause che avevano portato ad avvertire quella sgradevole sensazione... eppure l'artista poteva dire con certezza che non aveva nulla a che fare con le cause più logiche che sarebbero venute in mente a chiunque avesse saputo cosa aveva ingerito.
In ospedale erano stati abbastanza chiari sul fatto che non avesse subito degli effetti collaterali letali e difatti, fino ad un momento prima, non aveva mai sentito gli strascichi di quel dolore che aveva provato prima di creare il bijuu bonsai.
Dovette infine fermarsi: la vista gli si annebbiò sempre più e inspiegabilmente divenne tutto nero.
Che avesse perso i sensi? No, quello poteva tranquillamente escluderlo a prescindere poichè aveva ancora il pieno controllo di se stesso e delle sue azioni; l'unico problema era che non vedeva più nulla e gli sembrava proprio di non essere più seduto per terra, bensì sospeso nel vuoto e cullato da quelle stesse tenebre.
Dopo alcuni secondi di silenzio, qualcosa ad alcuni metri di distanza da Raion sbuffò sommessamente. Lentamente, due occhi bianchi e senza pupilla si spalancarono per specchiarsi in quelli dello shinobi.
Era tornato nella caverna? Com'era possibile che non fosse tutta un'allucinazione?
Inutile rivolgere la parola a quello che, apparentemente, sembrava essere lo stesso Gyuki celato da una coltre di inchiostro senza fine: per quanto il Kamata si sforzasse, il taurino rimaneva in un silenzio disarmante scrutando il più piccolo con il suo sguardo magnetico.
Poi, finalmente, l'inchiostro sembrò diradarsi giusto quel poco per potersi assicurare dalla sagoma delle corna e dei tentacoli che fosse proprio l'Hachibi.


- Quanto parli... se solo ragionassi di più invece che dare solo fiato alla bocca...

Il tono rassegnato di Gyuki sembrava dirla lunga su cosa pensasse dei modi di fare dell'artista. Questo però voleva dire che era da tanto che lo ascoltava, che forse era rimasto in silenzio per chissà quale ragione da quando il Kamata aveva perso i sensi dopo l'esplosione del Gedo Mazo.
Perchè aveva deciso di mostrarsi solo in quel momento e come mai aveva deciso di farlo senza dare alcuna spiegazione?
Tante, troppe le domande che albergavano nella mente del giovane Raion; prima ancora che potesse sentire nuovamente la voce del polpotauro però, si sentì strappato forzatamente da quella realtà come se avesse fatto un sogno ad occhi aperti.
Era nuovamente tra le vie di Konoha, con il cartello in bella vista e le opere ormai quasi del tutto strappate in brandelli. Cosa era successo? Era forse un sogno quello che aveva visto poco prima?
Quando finalmente si ricompose, l'artista alzò lo sguardo notando che una persona lo stava guardando: era difficile capire chi fosse poichè la figura minuta era totalmente coperta di stracci e tessuto ormai logoro. Doveva essere una sorta di viaggiatore o mendicante errante.
Lo sconosciuto si mise una mano all'interno del soprabito improvvisato e ne tirò fuori un pezzo di pane mezzo consumato che allungò al Kamata; doveva essere tutto quello che aveva con se a giudicare dall'aspetto, eppure aveva deciso di regalarlo a Raion.


- Eremita dell'Inchiostro... sei tu per caso? Che cosa vuol dire per te quel titolo, ragazzo?

La voce dell'individuo era debole, sospirata, segno inconfondibile che appartenesse ad un anziano.
 
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view post Posted on 5/9/2018, 16:22     +1   -1
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Aria nella pancia?




Raion: Auuuuch.... lasciò immediatamente i fogli che stava strappando per prendersi con entrambe le mani il ventre che gli doleva improvvisamente.

***Che diavolo.... cazzo ho mangiato? Forse... è solo aria nello stomaco... con una bella scurreggia passa tutto... *** strizzò gli occhi e si concentrò... ma nulla....

***no... non è aria nella panza ... ma che cazzo??*** gli occhi iniziarono a perdere la vista. Iniziò a sfregarli. La situazione peggiorava. Tutto diventava nero come la notte.

Raion: AHHHHHH SANTI KAMI STO DIVENTANDO CIECOOOOO!! sbracciandosi come un forsennato e attirando ancora più l'attenzione di quanto non lo stesse già facendo con quelle sue fattezze bizzarre.

E proprio mentre si sbracciava una sensazione di vuoto lo colse.


***Ecco... è finita... lo sapevo.. Kami bastardi... volevate farmi fuori da subito e avete aspettato il momento migliore... quando meno me lo aspettavo... ah.. che figli di buona donna... così... la mia morte è giunta... sto ascendendo all'aldilà... porci bastardi.. una morte più onorevole no eh?
"Raion Kamata... morto per un mal di pancia...morto per costipazione..."
Cazzo che bella lapide che mi ritroverò... sarò lo zimbello di tutta Konoha...
***


Ma proprio mentre il suo pensiero nel vuoto vagava, una voce... due occhi... tutto era confuso e ancora una volta celato da un manto di inchiostro tenebroso.

Raion: Questa voce??... Polipone-sama? Sei tu??? Ma... dove cazzo... ancora in quella cazzo di marionetta sto? riferendosi al gedo.

Raion: Nah... mi sto ancora immaginando tutto sul punto di morte! È un sogno vero e proprio! Altrimenti... perché non ti sei fatto sentire prima?! Ehi! Gyuki-sama? Perché? Che t'ho fatto di male?? Ho mantenuto la promessa! Se sei dentro di me, non l'ho di certo voluto!
Ma parlava ancora una volta per niente.
La figura del polpo-tauro che si era leggermente mostrata al disegnatore non rispondeva dandogli sguardi di rassegnazione.

Poi una forza.. qualcosa lo strappò da quella rrealtà. Volle gridare ma non ne ebbe il tempo.
Avrebbe voltuo gridare perché anche se pensava di attraversare l'aldilà era veramente frustrato dal non riuscire più a parlare con il Bijuu, che fosse reale o solo un suo parto dell'immaginazione.
Ancora una volta, quello per lui fu un simbolo... un simbolo che nonostante avesse mantenuto le sue promesse non era comunque degno di parlare alla pari col bijuu. O nemmenodi essere considerato.
Tutto questo nella mente del Kamata diede ancora più frustrazioni.
***anche nei miei sogni non sono all'altezza di nessuno.. nemmeno ottengo risposte dai miei sogni! Sono patetico...***

E quando ritornò alla realta... tutto era tornato come prima... fogli ovunque, gente che lo guardava come un fenomeno da baraccone e...
Una figura davanti a lui.. sembrava uno straccione. Non era nel migliore delle condizioni. Coperto come era, non se ne vedevano i lineamenti del viso e tutto dava a dire che se la passasse peggio del Kamata.


L'uomo porse un pezzo di panecon un gesto gentile. Uno dei quei gesti caritatevoli che normalmente il disegnatore avrebbe preso con stizza e rabbia. Perché? Perché l'elemosina per lui era un infimo passo verso il baratro della ignomia. Accettava cibo solo in cambio di un disegno o un opera d'arte.

Normalmente sarebbe partito in quinta con insulti, gettando il pezzo di pane per terra. Ma Raion era cambiato. Maturato forse. Diciamo... smussato.

Raion: Mi spiace buon uomo.. nonostante abbia fame e voglia di accettare il suo pane... non posso... non potrei mai accettare elemosina.. io vivo per l'arte... e accetterò solo il suo cibo in cambio di un opera d'arte che la soddisfi... anzi.. no.. che la strabili! Poi potrà rivenderla e comprarsi lei stesso del cibo... perchè a quanto pare sta messo peggio di me.. ma.. no.. la prego... non posso accettare...

La voce dell'uomo, flebile e anziana, dava a dire che non era di certo un giovanotto.
Una domanda....a quella domanda il Kamata rimase impietrito.

***Santi Kami... questo come fa a sapere dell'eremita.... cioè... mh.. uno del Taisei... uno del Kyo-dan... poi il Bijuu... cioè... io ero quasi sicuro che fosse una cavolata all'inizio... la stessa babbiona dell'Hokage mi dava per pazzo... e ora tutti ne parlano! O... oppure... che sia Keiichi-sensei dietro sta persona? In fondo non è la prima volta che mi gioca questo scherzetto.... aspe.. cretino.. lo avevi scritto sul cartello... si esatto... non farti troppe pare mentali... sei ancora lo stesso idiota cretino sconosciuto a tutti... forse sarebbe anche meglio che la piantassimo di scriverlo su quello stupido cartello.... siamo ridicoli come quegli attori mancati che si credono Kami onnipotenti e conosciuti in tutte le terre ninja...***
Un grosso sospiro di desolazione lo colse a fine di quel pensiero...

Raccolse da terra il cartello. Lo guardo' e lo mostro' al vecchietto...
Raion: Questo Eremtia delli'Inhiostro? .... prese il cartello e lo getto' dietro alle spalle come immondizia... soncolato... la sua domanda buon'omo è la miglior domanda mai postami... per me vale tutta la mia vita... ma per il resto del mondo vale una cippa... abbasso' la voce..: ..persino l'Hokage mi prende per un idiota per 'sta cosa... vecchio mio...

Si guardo' attorno alla ricerca di un anbu o della stessa Akane poi torno' a parlare normalmente.

Raion: Ho avuto gente che me ne ha raccontate di tutti i colori... alcuni che mi raccontavano leggende su questa figura... alcuni che mi hanno raccontato tutto il contrario.... Insomma... su questo titolo se ne sono raccontate di cotte e crude... alla fine ho deciso di prendere la strada che un saggio amico e mentore mi ha dato ... crearmelo da solo il titolo.... quindi si... vale la mia vita.... il titolo rappresenta cio' che mi porterà alla perfezione della mia arte... ovunque trovi qualcuno che apprezzi la mia arte.. la mi troverà...

Si arresto' dal lungo discorso.... e poi fini per dire...

Raion: Beh... come spesso tutti mi dicono... parlo troppo... quindi... quelle che hai sentito sono solo parole che stanno nella mia testa... l'unica cosa che vi è di concreto è quel dannato cartello e un barbone come me che non chiede altro che un apprezzamento per la sua arte.... ora.. accettero' il tuo pane.. anzi.. lo spartiro' con te, se saro' capace di strabiliarti....rendere cio' che brami talmente reale da avere per pochi secondi l'illusione che la tua brama sia al tuo cospetto!

dimmi.. che cosa brami oh buon-uomo?





//Gdr OFF
Non sei obbligato a dare corda ai vaneggiamenti di Raion ahah.
 
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view post Posted on 10/9/2018, 09:38     +1   -1
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Un emarginato, ecco come si sentiva il giovane artista dopo aver rischiato la vita per salvare i suoi compagni, senza ricevere nemmeno un ringraziamento: le istituzioni lo avevano lasciato crogiolare nel suo stesso brodo dopo essersi assicurati che, a parte i cambiamenti fisici, stesse in perfetta salute.
La gente invece tendeva ad evitarlo con disgusto oppure a ridere delle sue disgrazie, ma fino ad allora nessuno lo aveva avvicinato in quel modo gentile e apparentemente senza doppi fini.
Alla domanda dell'anziano però, l'artista sembrò perdere completamente la calma che aveva mantenuto con immensa fatica fino ad allora, gettando via il cartello che egli stesso aveva scritto per procurarsi da mangiare in cambio delle sue opere.
Il vecchietto non si scompose affatto e ascoltò tutto ciò che Raion aveva da dire, specialmente la parte riguardante lo scambio di favori tra due persone con poco e niente da spartire: in cambio del pane il Kamata avrebbe mantenuto la parola e avrebbe realizzato un'opera capace di rendere reale qualsiasi cosa desiderasse l'anziano.
Sotto le bende e gli stracci che ne coprivano il volto, Raion avrebbe potuto giurare di intravedere un luccichio diverso nello sguardo dell'interlocutore. Evidentemente aveva stuzzicato il suo interesse.


- Cosa bramo? Oh mio caro ragazzo... i desideri di questo povero vecchio vanno ben oltre le capacità di qualsiasi disegnatore.
Ciò che desidero non è qualcosa che si può ricreare senza sapere di cosa si tratti: io desidero riportare alla luce la conoscenza perduta di un vecchio amico.


L'uomo alto poco meno di un metro cominciò ad abbassare il cappuccio e gli stracci che gli coprivano il volto, rivelando il viso di una persona alla quale si sarebbero potuti dare tranquillamente un centinaio di anni. Tra le rughe che riempivano l'intero viso dell'anziano, gli occhi ridotti a due fessure erano fissi sul Kamata.

- Mi chiamo Fumio, e so molte cose su di te, Raion Kamata, settimo discendente di Ran Kamata.
Probabilmente ti starai chiedendo come faccio a sapere tutte queste cose sul tuo conto, ma non temere mio giovane amico, è presto detto.


Da sotto la tunica logora l'anziano ne tirò fuori un bastone bitorzoluto ma massiccio che utilizzò per sedersi davanti al Kamata (riuscendo nell'impresa dopo un minuto abbondante di manovre con il bastone).

- La mia schiena non è più quella di una volta... heeee.
Come stavo dicendo, io so molte cose su di te e sulla tua famiglia, i Kamata. Dite di essere i discendenti di questo Eremita dell'Inchiostro, ma nemmeno voi siete a conoscenza della verità... che disdetta, i giovani d'oggi non hanno più rispetto per le proprie radici.


Una piccola pausa per riprendere il fiato dopo la titanica impresa di essersi seduto comodamente per terra. Dopodiché si diede un'occhiata in giro per assicurarsi che nessuno li stesse ascoltando.

- Mi sembri un ragazzo affidabile in fondo, quindi voglio rivelarti un segreto... e se ti dicessi che io conosco la verità sull'esistenza dell'Eremita poichè era un mio caro amico?
So dove è stato visto l'ultima volta e so anche che ha lasciato delle pergamene ricche di conoscenze che nessuno nel mondo ninja è mai riuscito a sviluppare, ma da allora non si è più saputo nulla di lui.
Voglio essere il più sincero possibile con te: io voglio scoprire cosa ha lasciato come sua eredità ai posteri... ma per un povero vecchio da solo è un'impresa più che ardua, per questo sono venuto a cercarti.
Sei disposto a darmi una mano nel ripercorrere gli ultimi passi dell'Eremita? Potrebbe anche esserci qualcosa per liberarti dalla tua attuale... condizione, diciamo così. Sei più nero del nero di seppia...


Un'offerta unica, ma c'era da fidarsi delle parole di Fumio? In fondo non sembrava intenzionato -ne capace- a fare del male al Kamata, eppure qualcosa dal profondo dell'artista sembrava essersi messo in allerta; non sapeva esattamente di cosa si trattasse, ma sentiva una sensazione simile a quella che lo aveva portato a rivedere gli occhi dell'Hachibi e a sentire la sua voce.

//Fai più attenzione agli errori di battitura. Non avere fretta e, se ce n'è bisogno, prenditi dieci minuti in più per ricontrollare ciò che hai scritto prima di mandarlo.//
 
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view post Posted on 13/9/2018, 05:51     +1   -1
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Raion: Parlato
***Pensato ***
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Mi piglia per il culo?




***Riportare alla luce le memorie di un amico....

Sa molte cose su di me....


Non sapere la "vera" verità...
***


Il Kamata, dal basso della sua inesperienza, avrebbe voluto mandare a quel paese quel vecchietro che faceva tanta fatica a sedersi.
Ma a vederlo faticare cosi tanto nel prendere posto davanti a se, si convinse che non poteva essere un gran pericolo.

***Mi fa quasi pena poveraccio... ma... fatto sta che è la terza persona nel giro di pochi mesi che mi dice di conoscere la vera identità della leggenda...francamente... sarei veramente tentato di rifiutare il suo pane e tornarmene alla mia baracca a trastullarmi... sono stufo di sentirmi dire che la verità è quella o questa o bla bla...*** fece un sospiro e si sforzò nel trattenersi dallo sbottare.

***Dai Raion.. è solo un vecchiarello... che male vuoi che faccia in più di quei due del Taisei o del KyoDan? Si offre pure di darti una mano di bianco e toglierti questo dannato nero... ***

Quando il vecchio finì il suo discorso, Raion si grattò in testa come uno di quegli scimpanzè delle foreste.

***Forza capoccione.. sforziamoci di essere una persona civile! *** fece un ultimo sospiro prima di rispondere.
Raion: Piacere di conoscerla Fumio-sama. Lei, come tutti d'altronde, è il benvenuto al mio umile angolo di paradiso. si mise seduto a gambe incrociate, faccia a faccia con il vecchio.

Raion: Mi stupisce con le sue parole. L'Eremita suo amico... perdoni la mia diffidenza... ma non le credo del tutto.. cerchi di capire... non è il primo che mi racconta storie su questa figura.. e per ora tutti ne hanno approfittato di me.. facendomi abboccare a grosse fandonnie che mi hanno solo lasciato l'amaro in bocca e rischiato l'osso del collo..

Quindi il mio capoccione mi dice di non crederle...

Ma...

Ma sono Raion... nero come un carboncino... visto come un casinaro e un dannato vagabondo... l'ultimo incarico ufficiale che ho avuto è stato quello di pulire i cessi dell'accademia... quindi... non ho proprio un tubo da perdere...
sbattè le palme sulle propria ginocchia e facendosi forza si rialzò.


Raion: Quindi... è meglio che ci alziamo e che ci incamminiamo... altrimenti le tracce dell'Eremita saranno belle che scomparse se perdiamo tempo a parlare.

***La babbiona Uchiha non avrà di certo da ridire... in fondo si sbarazza di me e dei miei fogli dalle strade... dovrebbe quasi ringraziarmi.. le tolgo un pensiero...

Seguirlo e vedere cosa vuole non mi costa niente. Peggio di così non posso scendere.
A parte lasciarci le penne.. ma mi offre di darmi una mano con sto colore a cazzo... metti che ci riesca, potrò di nuovo acchiappare qualche bella brunetta...
***


Si chinò verso il vecchio e gli allungò entrambe le mani offrendogli un aiuto a cui aggrapparsi per rizzarsi da terra.

Raion: Forza! Andiamo! Le do una mano a rialzarsi




//Gdr OFF
Non il migliore dei miei post. Ma non avevo altri spunti.
 
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view post Posted on 29/9/2018, 11:33     +1   -1
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- Oh, molto bene giovanotto, sono contento che tu accetti di fare felice questo povero vecchio...non mi rimane molto tempo, sai? Nulla di grave, ma ho una certa età ormai, sai?

*Con enorme fatica, l'uomo ripeté al contrario quanto fatto prima per sedersi, impiegandoci più sforzo del previsto per rimettersi in piedi. Diversi tentativi dopo, quando sembrò essere stabile, iniziò ad avanzare in direzione delle porte del villaggio*

- Ci aspetta un viaggio notevole ragazzo, se troviamo qualche buon passante disposto a darci un passaggio a cavallo, la mia schiena ne ringrazierà, anche se dubito fortemente accetteranno, viste le tue, ecco...peculiari condizioni. Ma dimmi, raccontami esattamente come hai fatto a ricevere questo dono, Raion Kamata. Anche l'Eremita possedeva parte di questo tuo dono, sai? Certo, non era così...manifesto, ecco, però si poteva vedere in lui qualcosa di, ecco....particolare.

*L'andatura del vecchio Fumio era lenta. Lentissima. Talmente lenta che Raion avrebbe potuto letteralmente aspettare cinque minuti abbondanti in piedi e raggiungerlo con poche falcate. Barcollando e claudicando, Fumio avanzava con perseveranza, tossendo ogni tanto e sputando catarro per terra con estrema noncuranza, nonostante le varie occhiatacce dei passanti e i rimproveri dei più arditi*

- Sai, so cosa stai passando. Ci sono passato anche io. Una vita da reietto, senza mai capire quale fosse il mio posto nel mondo....ma lasciatelo dire, Raion, tutti questi stolti che ti guardano, sono uno più vigliacco e ignorante dell'altro, capisci Raion? Non sa chi sa che sa, diceva un vecchio saggio. Loro non cercano la verità, non cercano la conoscenza, vivono la loro vita incuranti di cosa li circonda, affidando le loro vite a chi è più forte di loro. Per questo sono vigliacchi. Ma tu no, Raion. Tu hai avuto l'ardire di osare, di andare oltre. Che tu viva per strada e non in una reggia pari come minimo alla magione dell'Hokage, è una vergogna così grande e scellerata che se solo fossi più giovane, prenderei aa bastonate questi imbecilli che deambulano senza meta nella loro vita da smidollati. Ha!

*Ci vollero due ore. Due ore per fare poche centinaia di metri, ma finalmente giunsero alle porte del villaggio, sotto le risa di tutti. Fumiro si fermò a riprendere fiato, respirando a fatica.*

- Ragazzo, mi duole moltissimo ammetterlo, ma...non è che potresti fare qualcosa? Mi rendo conto che se seguiamo il mio passo, non arriveremo più...


/// i wonder if Raion has some tecnica di clan that may help...///
 
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view post Posted on 3/10/2018, 17:05     +1   -1
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La slitta di Babbo Raion




***SANTISSIMI KAMIII QUANTOOO SEIII LEEEENTTTOOOOOOO!!!!!***

Il Kamata avrebbe voluto gridarglielo in faccia a quel vecchietto a cui aveva porto la mano per alzarsi.
L’aiuto venne rifiutato e quindi impiego’ un eternità ad alzarsi.
Le orbite del disegnatore girarono letteralmente un centinaio di volte dalla frustrazione. Dover aspettare e aver pazienza non era una sua qualità.
Fece diversi respiri profondi per cercare di contenere la sua stizza e continuo’ ad ascoltare il vecchio che parlava della sua fine imminente.

***Santi Kami… non ti rimane molto tempo, ma di certo non ne guadagni se ci impieghiamo cosi’ tanto per partire…. Santissimi Kage… ***
Raion: E se continuiamo di questo passo non avro’ molto tempo nemmeno io… invecchierò a guardarti…. disse sotto voce senza farsi sentire dal vecchio mentre si guardo’ attorno.

La gente sghignazzava, indicava, commentava sottovoce, ridacchiava. Erano uno spettacolo comico per grandi e bambini. Un vero spasso per gli astanti. Non solo il Kamata era uno scherzo della natura, ma ora doveva aspettare e marciare alla velocità di una tartaruga millenaria… Una coppia perfetta. Una di quelle che si potevano trovare nelle commedie avanspettacolo.
“Il vecchio e la seppia” avrebbero potuto intitolare la pièce.
Raion: Pff…. guardatevi nelle vostre case….


Rialzatosi, Fumio si incammino’… o per meglio dire mise un passo avanti un altro..
***Ho visto bradipi piu’ veloci nella mia vita…***

I due conversarono tra un passo e l’altro… tra un eternità e l’altra. Ma nella mente del ragazzo qualcosa non quadrava.
***Mh…capisco che capisca la mia situazione di reietto… ma “dono”? Che dono? *** mentre il vecchio parlava, il disegnatore cerco’ di interpretare quella parola come se fosse un rebus. Non riusciva veramente a capire a cosa si stesse riferendo.
***il dono di essere nero come una seppia e con ventose sulla cappella? Pff... mi pare una condanna... ho voluto aiutare tutti e perfino quel polipone gigante e guarda come mi ritrovo? "Dono"... ben detto vecchietto... il dono della solitudine ho ricevuto… ***
Fece una respiro... di tempo ne aveva per pensare…
Raion: Dono…. non parlerei proprio di dono… sono nero e pieno di ventose….

La sua convinzione era quella di essere abbandonato da tutti e da tutto.
L’Homage in primis che non dava piu’ missioni al Kamata.
E in secundis dal Bijuu con il quale sembrava aver instaurato un rapporto di amicizia ma che alla fine...***Alla fine l’ho fatto uscire da quel posto e manco un grazie… e ora chi sa dove è di bello frullare i suoi tentacoli… manco un grazie… io gli avevo dato la mia parola… ora spero che mantenga la sua… che non faccia altri danni ovunque si trovi... ***

Era convinto d’altronde che dentro di se non vi fosse nessuno e che quello che aveva sentito subito dopo l’esplosione del Gedo non fosse altro che un parto della sua immaginazione: una serie di voci insulse frutto della sua grandiosa fantasia.


Arrivarono alle porte del villaggio… dopo secoli….
Raion: Vecchio mio… meglio che ci inventiamo qualcosa… o moriremo di vecchiaia prima di finire la prossima frase…. aspettami qui… torno subito….
E parti’ a cannone come al solito senza pensarci…
***Non riuscirò’ mai a portarlo su uno dei miei uccelli… anche se piccolo è comunque un bel fardello…. i cani…. mh… nemmeno… tartarughe? ciao…. lente loro lente il vecchio…. diventiamo tutti mummie…. Pero’…. forse….. *** Guardo’ rami e alberi del bosco giusto di fronte.

Comincio’ ad arrampicarsi sull’albero piu’ robusto che potè trovare. Ne strappo’ dal tronco principale due rami abbastanza forti, ma non troppo pesanti, facendoli cadere a terra.
Ritornato sul terreno, li guardo’ per bene e con il suo genio artistico si immagino una slitta. O meglio … una specie di barella per i feriti. L’aveva imparato dall’accademia. Semplice.
Inizio’ con il Kunai a pulire per bene da rami secondari e foglie quei due e robusti rami fino a renderli quasi due pali.
Dai ramoscelli strappati ne sradico’ delle fibre per consentirgli di avere delle corde con cui legare tra loro quei due rami.
Lego’ il tutto tra loro e poi copri’ le corde con uno dei suoi rotoli con cui disegnare per dargli una forma un po’ piu’ confortevole per coricarcisi.

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***Per il vecchietto basterà… io me la faro’ a piedi ***

Dopo una buona mezz’oretta torno’ dal vecchietto, che probabilmente (se non era orbo outré che sordo e lento) avrebbe potuto notare tutti gli sforzi del Kamata che non era andato troppo lontano.
Lascio’ al cospetto del vecchietto la barella e poi prese inchiostro e pennello.
***Monta su Fumio che ci mettiamo in marcia! ***
Disegno’ per terra con un guizzo di mano un cane.
Mezzo-sigillo…. e puff…. la figura prese forma e vita dal terreno.

Il Kamata prese due cime dalla barella e le lego’ al dorso del cane facendo attenzione a lasciare un ramo a destra e un arabo a sinistra.
Raion: Et voilà! La slitta di Raion è belle che pronta! Aspettiamo solo tue indicazioni! Quando vuoi Fumio-sama! Punta il dito e il cane ti tira dove vuoi! Io vi seguo di corsa!Se il percorso è lungo forse dovrò cambiare cane… e se mooooltooo lungo… e finisco l’inchiostro… beh… tocca trainarti a me! Forza! Andiamo!




//Gdr OFF
babbo
 
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view post Posted on 15/10/2018, 18:20     +1   -1
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- Oh, molto bene giovanotto, sono contento che tu accetti di fare simili sforzi ed ecco, ehm...diciamo che il percorso non sarà per nulla breve. Per fortuna che possiedi le giuste abilità...ma dopotutto, da qualcuno come te, era il minimo che dovessi aspettarmi, no?

*Con estrema fatica, il vecchio inizia una lenta marcia verso la slitta improvvisata da Raion. Ogni passo è un'agonia, ogni movimento delle gambe pesa sul bacino fragile di quel vecchio basso e decrepito. Tra lamentele e piagnistei, tra dolori veri o presunti che siano, passa un altro quarto d'ora prima che solo riesca a posizionarsi sopra la slitta.*<(b>

- Uuuuuh, però, ce l'abbiamo fatta anche questa volta....allora, Raion-kun <b>guarda Raion con sguardo enigmatico
- Temo di doverti dire alcune cose...la prima è che il luogo dove siamo diretti è distante, ma la seconda è che...non posso dirti direttamente dove siamo diretti.

*osserva con sguardo molto curioso il volto nero del giovane Kamata, poi inizia in maniera molto lenta, quasi a creare enfasi, una sorta di strano indovinello*

- Vivo in un giardino dorato, la luce batte sopra la mia testa ma la roccia mi inghiotte nelle tenebre. Conosco molte cose, ma non conosco nessuno di vivo attualmente. Nella mia conoscenza, ho visto tutte le ere del mondo, ma poi sono stato rinchiuso e dimenticato. Vivo in un giardino dorato, il mare splende all'orizzonte, ma è storto e temo mi possa cadere addosso. Sono ovunque, ma da nessuna parte, perché ovunque tu guardi, le piante che sorgono in esso sono sempre uguali. Sorgo in un giardino dorato, ma conosco il freddo glaciale. Sorgo in un giardino dorato, ma la notte qui è lunga e piena di vita. Dove sono e cosa sono?


*Aspetto così la risposta di Raion, prendendo fiato dopo aver esposto il suo indovinello*
 
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view post Posted on 18/10/2018, 18:47     +1   -1
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L'indovinello





Il vecchio mise un eternità a mettersi sulla barella.
Il cane voltò lo sguardo al suo padrone in maniera sconsolata.
***Si... lo so... moriremo di vecchiaia a guardarlo... come due statue di gesso... ***

Non bastò poi la lentezza.. ma anche... il tranello...
***Siamo seri? Non puoi dirmi dove andiamo? E allora che facciamo? Giriamo a zonzo?...mh.. calma Raion... devi rilassarti.. *** fece un grosso respiro.
Non solo vi era un indovinello da sbogliare, ma doveva pure tener a bada la sua foga.
Il vecchio Raion avrebbe preso il cane e la slitta e sarebbe partito dritto per il bosco senza alcuna precisa direzione.
Ma il ragazzo nero seppia era maturato... o forse invecchiato?
Forse come un buon vino stava cominciando ora a prendere un po' di gusto. Problema è che con i tenpi del vecchio si sarebbe ben presto tramutato in aceto.

Il vecchio aspettava una risposta.

Si sfregò le mani e le passò poi sul suo volto nero pece come a lavarsi di dosso la fatica e la stizza. Perdere tempo gli dava ai nervi.

***Dunque... capoccione di un Kamata... gli indovinelli non sono il tuo forte... tralasciamo per un secondo il motivo per cui deve fare un indovinello invece che puntare un dito... pensiamo piuttosto a risolverlo.

Allora...

Il giardino dorato... le piante uguali... il mare storto...e ha paura che gli cada addosso ... mh...
Considerando che la luce gli viene da sopra la testa... però ha rocce ovunque...

Mh.. mi farebbe pensare ad un bosco di sempre verdi... sai quei boschi di montagna dove gli alberi sono sempre dei bei pini...
E ci starebbe anche, considerando le rocce.. probabilmente è in una valle! Si si si vai!

***


Si fece petto in fuori come un vero gallo cedrone convincendosi di aver risolto l'indovinello!

Raion: Forza Fumio-sama, ci aspetta una bella scampagnata in montagna! Odio scarpinare! Sono un tipo da mare io ma posso adattar.... e mentre puntava il dito verso le montagne più vicine il "nuovo e maturo" Kamata bussò di nuovo alla porta.

***Aspetta cretino! Come al solito sei impaziente e irruente! Quante volte la scassa-balle Uchiha ti ha detto di prendere un momento per riflettere!? Keiichi-sensei.. pace all'anima sua... si sarebbe già tirato uno schiaffo in fronte maledicendo il giorno che sei nato... Raion... pensa.. il mare!***

Raion: Fumio-sama... aspetta... ritiro... sono stato frettoloso.... ma il cervello mi funziona! Dammi un secondino per pensarci ancora!

Si mise seduto su una roccia non lontana gomito destro sul ginocchio e mano a sorreggere il capoccione nero.

Che dire... Raion era cambiato? No.. l'irruenza c'era sempre.. ma stava imparando a controllarla! Un bel salto di qualità per uno come lui! Qualche anno fa non sarebbe nemmeno restato calmo ad aspettare il vecchio, ma sarebbe corso dritto a casaccio talmente preso dalla foga.
Ma gli insegnamenti del maestro (o le sberle?), le ramanzine dell'Hokage e i discorsoni di Kinji-sama avevano piantato finalmente un piccolo seme nella testa del disegnatore... ora stava a lui curarlo per farci crescere qualcosa di serio.

***E se le piante non fossero piante ma alghe? Se il sole sopra la testa resta...ma le rocce in realtà sono gli scogli del fondale? Questo combacia anche con il mare "storto"... nel senso... sotto-sopra... e starebbe anche perfettamente con il "mi sento che mi cade addosso"... cioè.. lui è sul fondale! E quindi... bisogna andare in mare... sul fondo?? Minchia.... ma... mi rimane il dubbio del... non conosco nessuno di vivo... questo non me lo spiego...

Decisamente meglio l'intuizione del mare... e questo mi da da anche indizi su cosa può essere! chi sta sul fondo? Crostacei... sogliole... ma non ha specificato che tipo di fondo... se ha rocce tutt'attorno... beh... ci sono murene... ricci... e anche... polpi... già... polpi...
***


Si rialzò sulle gambe battendosi prima le ginocchia con le mani.
*clap*

Raion: Bene Fumio... ci ho riflettuto e.. dimentica la montagna! Si va al mare! Di chiunque tu parli son sicuro che sta nelle acque profonde... vai te a capire che le piante sono alghe... mi avevi quasi giocato Fumio-sama! Tuttavia... dire di chi stai parlando... beh... quello onestamente non lo so... puo essere una sogliola.. un crostaceo.. un riccio...un pesce pagliaccio... o.. un polipo... insomma qualcuno che vive tra le rocce del mare...

Fece una pausa in cui pensò brevemente a dove poteva essere "il mare".

Raion: il mare da qui... beh.. non è proprio dietro l'angolo... e domanda... dobbiamo uscire dal paese del fuoco? No perché... se dovessimo andare fuori i confini... non so se la vecchia megera approva..che tra l'altro è in preda agli ormoni prenatali... se mi becca temo che mi rispedisca a pulire i cessi...

Era sicuro di quel che diceva.
Il mare era la soluzione all'indovinello. Ma di certezze non ne aveva. Faceva solo affidamento al suo intuito... se mai ne avesse avuto uno..




//Gdr OFF
Non ho voluto chiederti di più in OFF perché mi pareva giusto mettermi alla prova. Ma.. cristo... non c ho dormito la notte!
Un indovinello dannatamente intrigante! Forse ho cannato di brutto... ma bon..
Poi mi spiegherai che cappero è un giardino dorato!
Non ti nego che ho pensato che tu fossi fatto di extasy... ma ti conosco... tu sei per droghe ben più pesanti :)

Il piccolo siparietto della prima risposta sbagliata mi sembrava assolutamente doveroso per far vedere come Raion ha ancora mooolto da smussare il proprio carattere. Ma tutto a suo tempo!

See ya pirate!
 
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view post Posted on 24/10/2018, 20:17     +1   -1
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*Fu con estremo interesse che il vecchio ascoltò quanto aveva da dire Raion. Dapprima, il suo sguardo si tinse di rammarico alla prima risposta del Kamata, e stava già per dire qualcosa quando Raion cambiò idea. Ma quando anche la seconda risposta giunse, una voce dentro di lui irruppe nei suoi pensieri. Una voce familiare*

Uhm, la seconda tua idea non era male, ma hai sbagliato

*La voce dell'Ottocode risuonò nella sua mente come se venisse direttamente dal suo cervello, come facesse parte della sua coscienza. Chi sa se Raion avrebbe creduto di esseri nuovamente immaginato tutto*

Sta parlando del deserto. Il cielo del deserto, di solito limpido, appare come un mare, per questo mare sopra la mia testa. Il giardino dorato è la sabbia e questo vecchio parla di una biblioteca, per questo contiene tanta conoscenza non aggiornata. La tua idea non era niente male, c'eri vicino.

*Poi, com'era iniziato, tacque e non si sarebbe più fatto sentire neppure se Raion avesse provato a parlarci*

- Però, ci sei andato vicino ragazzo, la tua seconda idea era davvero buona ma, ecco...hai sbagliato...va bene, ti dirò io dove andare, non importa...

/// pardon il ritardo, pur di postare, scrivo poco. Hai la possibilità di non dire nulla in risposta al simpatico vecchietto e dirigerti con lui verso il deserto o dargli la risposta corretta. Nel primo caso, descrivi pure il viaggio verso il Paese del Vento. Nel secondo idem, ma il nostro simpatico nonnetto ti guarderà incuriosito senza proferire parola. ///
 
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view post Posted on 28/10/2018, 15:56     +1   -1
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Sto impazzendo





Le facce del vecchio dicevano tutto.
Anche ad usare ogni singolo neurone, il Kamata aveva fallito.
Alla prima risposta il viso rammaricato del vecchio faceva capire subito che era lontano dall'obiettivo chiesto.

Alla seconda risposta... il vecchio ascolto', ma a rispondere fu....

...una voce... profonda... ma familiare... o meglio dire... "già sentita"...
Era come un eco... un eco di un pensiero. O come se qualcuno fosse nella sua testa.

Il Kamata comincio' a girarsi a destra e a sinistra per cercare quella voce.
Ci volle qualche secondo prima che realizzasse che non c'era effettivamente nessuno e che quelle parole non erano di certo attorno alla zona.
Anche guardando negli occhi il vecchio ebbe la sensazione che ...***..quella voce allora era solo nella mia testa... e... per diamine... mi ricorda tanto il polipone.....***

Si guardo' lo stomaco... lo stesso stomaco a cui aveva dato un pugno a inizio giornata....

***Gyuki?? Sei ... sei tu? nah.... me lo sono inventato... si.. decisamente.... cerchiamo di essere razionali..... perchè mai parlarmi ora? ***
Fece una pensata velocemente proprio mentre il vecchio stava parlando confermando che la sua seconda risposta era sbagliata. E subito il disegnatore mise una mano avanti e disse...

Raion: Aspe... Aspe... Aspe... Aspetta Fumio-sama....
***...Lasciamo perdere per un attimo... da dove veniva la voce... la risposta della stessa.... santi Kami... ha ragione.... io sono un pirla....le piante sono uguali.. sono i cactus.... il giardino dorato....sabbia.... è un deserto... ***

Raion: Fumio-sama... ho sbagliato... lo so... ma non dirmi la risposta!... è per caso un deserto?! E stai parlando forse di una biblioteca?
Interrompendo qualsiasi parola del vecchietto.

***Magari è anche giusta come risposta.... o almeno... a ragionamento ci calza sicuramente meglio della mia idea... capoccione di un Kamata. Avrei dovuto pensarci un po' d piu'...***

Ma torno' di nuovo a pensare a quella voce.

***Gyuki... sei tu vero? *** nessuna risposta. ***Perchè proprio ora? Santi Kami... non so nemmeno se mi sto immaginando tutto o no.... mi viene qualche dubbio ora.... dannati Kami... e se non mi fossi immaginato nulla? e ... Gyuki? Sei davvero dentro di me? ....*** si gratto' il cuoio capelluto con una foga tale da quasi togliersi lo scalpo.

Poi smise alzando gli occhi al cielo sconsolato e senza piu' risposte ***nah...mi sto ancora sognando tutto... è la mia fotuttissima coscenza che mi prende a pesci in faccia e che mi corregge... anche se.... dannazione... sto impazzendo... seriamente... se continuo di questo passo impazziro' sentendo voci di cose che non esistono.... mi immagino di avere un dannatissimo bijuu dentro di me... dannazione... ma quanto sono cretino? nah.... Secondo te l'Hachibi sterebbe dentro di me senza muovere un dito? Senza aprire bocca e senza nemmeno ribellarsi?***

Si mise a ridere con se stesso dandosi quasi uno schiaffo sul viso.

***ahahah dai Raion... siamo seri! Per una volta usa quel dannato cervello! Ti stai immaginando chissà cosa... solo perchè hai parlato due volte con una forza della natura ora ti immagini veramente che lui sia dentro di te... e persino che ti rivolga la parola facendoti i complimenti sui tuoi ragionamenti! Ma ti rendi conto quanto sei patetico? Anzi... tutto combacia... sei letteralmente in balia del tuo ego e della tua coscienza... senza Makoto ti consideri un cretino senza cervello e quindi la tua coscenza sta cercando di dimostrarti che alla fine vali qualcosa... ma figurati....*** scosse la testa sconsolato e depresso immaginando che in reltà anche quell'ultima soluzione data dalla sua soluzione fosse completamente sbagliata.


Raion: Ah.... Fumio-sama... guarda... ritiro anche quest'ultima risposta... avro' detto ancora un'altra cavolata... ti chiedo scusa... alle volte penso di avere un cervello che funziona ed invece... pff... sento le voci.... per cortesia Fumio-sama indicami la via perchè da solo non ci arriverei mai da solo....
Accennando ad un mini inchino di rispetto come sempre si faceva per persone piu' sagge ed anziane.




//Gdr OFF
Spero sia passata tutta l'incredulità e l'insicurezza di Raion.
 
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view post Posted on 6/11/2018, 12:48     +1   -1
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///ok, pardon per il ritardo. Guess i'll have to write the Journey to the desert, a new book from Memphos Edition ///

*Quando Fumio ascoltò la risposta di Raion, per un attimo il suo viso si illuminò incuriosito. Aveva colto qualcosa nello sguardo e nelle parole del giovane dalla fu pelle d'avorio, ma non lo diede a vedere*

- ...Ci hai azzecato in pieno invece, Raion-kun! Certo, sei stato frettoloso, ma hai colto in pieno quello che dobbiamo fare! La nostra destinazione è proprio un'antica biblioteca situata nel cuore del Paese del Vento, è stata ritrovata qualche tempo fa...proprio con la collaborazione di un tuo compatriota, sai? Una persona che non diresti mai, o forse diresti subito, qualcuno che possiede un'abilità non sua o tale ritenuta da qualcuno che possiede un dono speciale, a quanto pare...


*Il vecchietto rise di gusto al suo sproloquio enigmatico, osservando la reazione di Raion, qualunque essa sarebbe stata. Poi, con un cenno del capo, comandò senza tante storie a Raion di fare storie con quella slitta improvvisata*




Lungo il viaggio, lontana la meta. È una carovana comica quella che si trascina con fatica lungo i percorsi che dal Fuoco portano verso il Vento. Alla testa di essi, un uomo dalle sembianze mostruose e dalla pelle del colore dell'inchiostro conduce una slitta trainata da curiosi animali mezzi eterei che condividono con lui, almeno nei contorni, il suo particolare colorito. Sulla slitta un uomo di vetusta età, sembra che ad ogni sbalzo della slitta, qualsiasi sia esso il motivo, gema di dolore e sorpresa. A volte pare essere dormiente, a volte pensieroso, osserva da dietro il suo bizzarro compagno in quella bizzarra avventura. Lento il viaggio, si avvicina la meta. Sono costretti a fare molte tappe di pausa, il viaggio stanca molto le vecchie membra di Fumio che è già un miracolo che respiri dalle facce che tira al giovane Kamata certe volte. Qualche volta Raion è costretto a ricreare i suoi cani d'inchiostro, perché, apparentemente senza motivo, tendono a scoppiare, sporcando di nero icore il povero Fumio, che di tutta risposta sembra stare immobile sconcertato da quello che vede.

Lento il viaggio, diventa più faticoso ma più tranquillo quando le foreste del Fuoco si aprono, mano a mano, ai deserti del Vento, dapprima con un passaggi intermedi di terra battuta e brulla, dove sparsi e radi arbusti e piante grasse fanno da cornice ad erba rigogliosa ma sempre più bassa, fino a quando scoiattoli e conigli non lasciano il posto a canidi dal manto bruno e scorpioni neri come Raion.

Il tragitto sulle dune di Sabbia è faticoso. Gli animali di Raion faticano a reggere il passo e spesso colano lungo la strada, consumandosi sempre di più. Per fortuna che all'ultima sosta Fumio ha avuto la brillante idea di comprare qualche scorta di inchiostro e qualche abbondante razione di liquidi e qualcosa per farsi ombra, altrimenti adesso sarebbero nei guai seri.

Batte il sole bollente sulla pelle di pece del Kamata, che assorbe tutta l'energia dell'astro celeste con vigore, bruciandosi più di quanto non si sarebbe bruciato ad avere la pelle d'avorio. Invece di fungere da protezione, quella pelle scura è ora una maledizione.

Poi, d'un tratto, una sorta di miniera si intravede all'orizzonte...


- Bene Raion-kun. Eccola laggiù. Abducalsar.

///Role libero ///
 
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view post Posted on 9/11/2018, 16:19     +1   -1
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Raion: Parlato
***Pensato ***
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Lungo il cammino… grande fatica





***Kami santissimi... era.. era giusta la ... la dannatissima risposta... ora... che diamine.. mi prende per tutti i kami ballerini.... ***

Sul volto di quell'obrobrio umano che era diventato il Kamata tutto lo stupore divenne palese.

***Non posso crederci. Ho detto giusto dopo che... si... dopo che ho sentito una voce nella testa.. quella di Gyuki... no... forse è la mia coscenza che si maschera da Bijuu per infondermi sicurezza... sì.. deve essere così... però.. sono strano.. perché mai dovrei immaginarmi o camuffare la mia coscenza per qualcuno così onnipotente? Perché... chiaro... perché così non mi sento il diritto di replicare come faccio con tutti... però... diciamocelo chiaramente Raion... sei veramente psicotico e complicato... camuffare istintivamebte la tua coscenza con l'essere più potente mai incontrato pur di far tacere la tua caciara e il tuo carattere strafottente e irrispetuoso...***

Sventolò il capo più e più volte cercando di liberare la testa da questi pensieri per poi dare l'ordine al cane di partire verso il deserto.

Raion: Forza Fumio-sama! Che stiamo perdendo tempo!




Il viaggio era lungo e lento.
Ma non perché non avanzavano spediti, ma perché Raion non riusciva a placare i suoi pensieri. Quando la testa è sola il tempo va a rilento.
Sì, certamente era accompagnato dal vecchio che parlava di tanto in tanto. Ma nei momenti di silenzio la sua mente parlava... parlava e parlava.... e sempre con la stessa letania.

***Sto uscendo di matto? Mi sto veramente immaginando una voce nella mia testa? Una coscienza super-partes alla quale mi sento in dovere di non rispondergli a tono? O effettivamente.... ho qualcosa dentro di me?... ***
Quel viaggio si stava tramutando in un viaggio introspettivo verso il profondo dei suoi più grandi dubbi.

***Non ha senso Raion... è molto più plausibile che tu stia uscendo di matto. Avere un Bijuu come Gyuki dentro di te? Ma stai scherzando? Ti rendi conto di cosa vuol dire? Lasciamo per un attimo da parte questi sintomi di merda... ventose e nero pece... ma tutta la sua forza? Il suo chakra? Se fosse dentro di me a quest'ora avrei avuto tutti i sensitivi di Konoha alle porte della mia capanna! E l'Hokage? Cioè... con i suoi occhi vuoi che non si fosse accorta che sul suo suolo camminava una cosa del genere?Kinji-sama pure, se ne sarebbe accorto sicuramente! Ma dico io... siamo fuori di testa o cosa? Ti rendi conto se dentro di me vi fosse veramente il polipazzo? Non riuscirei mai a contenerlo! E a quest'ora Konoha sarebbe bell'e che sepolta. Ok.. forse ho avuto qualche affinità bevendo il suo inchiostro ma... da li ad averlo dentro di me?

Raion... stai vaneggiando... anche fuori dal gedo... poco ricordo... tutto è confuso... più un sogno che altro...

Non ha veramente senso...Perché mai l'Hachibi è rimasto fino ad oggi senza dire una parola? E ora che questo sedicente amico del vecchio Eremita dell'Inchiostro si presenta, il Bijuu si sveglia di colpo... perché? Non ha senso.. fossi stato l'Hachibi non sarei di certo rimasto tutto questo tempo dentro il corpo di un cretino come me... o almeno... avrei fatto di tutto per liberarmi... in che razza di storia mi son cacciato?

Che sia questo Fumio che mi è entrato in testa? In fondo il clan Yamanaka gioca con la psiche. Forse lui fa delle robe simili.... che diavolo so di lui?
Forse sono in un dannato genjutsu dove sento e percepisco quello che vorrei dal mio profondo... parlare con Gyuki... e sentirmi dire di averlo salvato... sentirmi per una volta utile...

Dannazione.... si mette di male in peggio... perché ho creduto a sto vecchio? Mi sta portando in una trappola... che cavolo ne so di lui?

Come al solito Raion ti butti a capofitto nelle cose senza riflettere! Senza vedere più lontano del tuo pennello....
***


Tutto il viaggio fu un continuo dubitare di se stesso di Fumio e di quel viaggio. E soprattutto dubitava che dentro di se non vi fosse nessuno, ma semplicemente se stesso.
Il viaggio era così lungo che questi pensieri erano talmente contorti da estrapolare scenari inquietanti.
Trappole, estrazioni di informazioni... torture eccetera...

Ma quello che più di tutto lo spaventava era quello di essere pazzo..
***Se mi sto veramente immaginando il Bijuu... sono veramente patetico... folle... ma sopratutto... solo... *** un senso di solitudine ed amarezza lo prendeva ogni volta che giungeva alla conclusione che in realtà non esisteva nessun Bijuu dentro di se e che era solo. Lui, Raion, la sua coscenza e tutti i suoi sensi di colpa.

Il viaggio fu lungo e interminabile e più andava avanti più dubitava del vecchio. Ogni tanto tentava, senza farsi scorgere, la tecnica della liberazione convinto di trovarsi in genjutsu. Ma nulla cambiava.

Usciti dalle foreste verdi, di fronte a loro vi era il mare dorato: il deserto.
Il caldo prese il Kamata come un ondata. Normalmente amava il caldo.. bianco come un cencio, denutrito e mal vestito odiava gli inverni. Ma ora... era nero.. e assorbiva ancora più calore... era letteralmente in un bagno di sudore...

Le figure animate, composte di acqua avevano vita breve. Riuscivano a trascinare il vecchio per due o tre chilometri per poi liquefarsi al sol leone.
Il Kamata era costretto a rifarne una dopo l'altra.

Per sua fortuna Fumio sembrava avere dell'inchiostro con se aiutando il nero-disegnatore a non ritrovarsi senza...

***mh.. perché ha dell'inchiostro? È un disegnatore anche lui? Il mistero si infittisce... ***

Il cammino proseguì e anche le ultime riserve di inchiostro stavano per finire. Solo allora Raion decise di mettersi la slitta in spalla e trascinarla lui stesso.
Raion: Siamo veramente a corto di inchiostro... preferisco trascinarti io per il restante cammino e tenerne un po' di riserva... sai... giusto per precauzione...speriamo di non squagliarmi come le mie figure...
E con tutte le sue forze si mise a trascinarlo su e giù come un peso morto.

***Sarà puro vecchio e lento... ma che si mangi qualche onigiri in meno per tutti i Kami! ***
Non era di certo pesantissimo il vecchio.. Raion era una mammoletta nelle prove fisiche.




Caldo, sudore e sabbia. Sabbia, sudore e caldo. Comunque la si vedesse, quell’equazione non cambiava.
In più era costretto a trascinare un vecchio con le proprie forze.
I suoi sandali erano talmente pieni di sabbia che si trascinava un chilo in più ma non poteva permettersi di camminare senza. A piedi nudi, neri, sulla sabbia rovente sarebbe resistito meno di un minuto.

Ed era proprio mentre imprecava contro ogni Kame e spirito della sfera celesta che in lontananza vide qualcosa. Vita… umani…
Si affrettò. Non gli importava di avere un miraggio. Almeno sarebbe morto felice di raggiungere quel miraggio.

Ma non lo era.

Le voci di alcune persone non potevano di certo essere parte di un miraggio.
Raion affrettò il passo per portarsi il più vicino a quello che sembrava un luogo di scavi.
Erano in cima ad una duna quando dall’alto Raion potè vedere tutta la scena.
Si tolse il sudore dalla fronte con un gesto di mano.
Raion: Fumio-sama… è questo il luogo che cercavamo? Non mi pare per nulla una biblioteca… più i resti di quello che ne poteva essere...

archooooo

Di fronte a se vi era un vero e proprio campo base per scavi archeologici dove al di sotto di esso vi erano evidenti resti sepolti da sabbie.

Gli uomini, tutti vestiti di bianco con turbanti e teli per proteggersi i visi dalle sabbie, sembravano indaffarati nel pulire e recuperare oggetti.
Alcuni avevano libri nelle mani, altri oggetti antichi, altri pezzi di roccia caduta o massi.
Se quella doveva essere una biblioteca sicuramente non lo era stata da tempo. I libri nelle mani dei cercatori potevano dare indizi che quella in effetti era un luogo di lettura, ma a parte ciò poco era intuibile se non che era tutto andato distrutto.
Due enormi porte bronzee erano mezze sepolte tra la sabbia e i resti di colonne massicce.
***Qui… c’è aria di disastro… e sento puzza di bruciato oltre che di marcio…. le porte sembrano bruciate… qui qualcosa è andato storto…. ***

Ciò che colpì il Kamata fu poi l’uomo che dava ordini agli scavatori… un energumeno alto e grosso come un armadio con una voce squillante che non rifletteva di certo le sue forme.


Raion: Fumio-sama… ho parecchie domande… perché siamo qui?…. ma sopratutto… perché avevi dell’inchiostro con te? Sei per caso un disegnatore anche te?
***Devo essere cauto a fargli domande… se effettivamente è un disegnatore… perché non ha creato lui stesso delle figure animate? E se si stesse preparando una trappola? … vedo sempre meno chiaro in questa storia…. ***




//Gdr OFF
mi sono preso la libertà stilistica di vestire gli NPC di bianco. Giusto per coerenza. Se credi che non vada cambio subito.


EDIT: il post precedente è stato il punto più basso della mia non-carriera di scrittore. Ricordo che il mare è pieno di orati… quindi è D’ORATO…. sigh...

Edited by Tuttorouge - 9/11/2018, 18:03
 
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view post Posted on 11/11/2018, 22:37     +1   -1
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*Raion pose alcune domande assolutamente lecite e fondate. Il comportamento del vecchio Fumio era parso sospetto per tutto il tempo del viaggio, soprattutto quando passò a Raion dell'inchiostro di riserva. Ma non giunsero risposte alle orecchie del giovane polpo antropomorfo, dato che l'omone squillante fece il suo ingresso.

Vestito similmente agli altri lavoratori, spiccava per i colori sgargianti che adornavano il suo turbante, che passavano dal blu turchese ad un rosso rubino che rifletteva i raggi del sole sugli occhi dei presenti. Era un uomo corpulento, incredibilmente grosso e grasso. Sotto lo strato di lardo si nascondeva però una muscolatura impeccabile, lo capì presto Raion quando l'omone si presentò a lui stringendogli la mano che, come rami secchi dentro il fuoco, iniziò a scricchiolare in tanti piccoli crick e pop, questi ultimi soprattutto all'altezza delle giunture della mano. L'uomo si presentò con una voce incredibilmente stridula e ridicola per un uomo della sua taglia, ma nonostante questo, sembrava possedere il carisma tipico di un leader.*


Ah, mio vecchio amico! Vedo che alla fine hai cambiato idea! Vieni, vieni, Jirobou ti aspetta.

*Poi dà un'occhiata veloce a Raion, guardandolo da cima a fondo, sospirando pensoso*

Oh, quindi hai trovato chi cercavi. Spero tu possa davvero trovare quello che cerchi, mio vecchio amico!

*Senza ulteriore indugio, Konichoto Matsmoto, questo il suo nome, prende la slitta con una sola mano, trascinando Raion con l'altra e conduce i due verso una tenda bianca come l'avorio, in netto contrasto con la pelle di Raion. Dentro vi è un uomo dallo sguardo penetrante e la pelle cotta dal sole. I suoi occhi fissano Raion con curiosità, ma poi si rivolge al vecchio Fumio, dopo che Konichoto lascia il campo con un gesto di riverenza*

Ah, dunque questo sarebbe il discendente di cui mi parlavi. Benvenuto ad Abducalsar, Eremita dell'Inchiostro. Gli scavi di questa antica biblioteca sono ancora in corso, ma prego, accomodatevi...posso offrivi un caffé alla Spezia? Prego, Raion Kamata, assaggiane un po'. Oh, perdona la mia scortesia, Raion Kamata, io sono Jirobou Akamichi. Sono lieto di avere di nuovo un ninja della Foglia alla mia presenza.

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