Continuai a sbirciare oltre l'angolo, per quanto ogni secondo che passavo ad osservare quella strana creatura, più sentivo la mia guardia abbassarsi. Non ebbe nessuna reazione di sorpresa nel vederci arrivare, uno dopo l'altro, quasi come se fosse perfettamente naturale anche per lui incrociarsi con delle persone. Singhiozzando, allungò quelli che penso fossero i suoi occhi verso Fujie. Scosse la testa. Lagnandosi, ci spiegò come non avesse alcuna intenzione di andarsene da quel posto, di come fosse conscio dei danni che avrebbe portato se l'avesse fatto e di come non fossimo in grado di aiutarlo. Il tono della sua voce, così contrastante con il suo aspetto, e il modo in cui il suo corpo veniva continuamente scosso da singhiozzi lo faceva apparire più innocuo di quanto credessi possibile. Non si doveva neanche essere accorto che quello davanti a lui non era il mio vero corpo.
Improvvisamente, il Rokubi si erse mostrando la sua statura. Nel farlo, ci avvertì che ci saremmo fatti del male nel caso non ci fossimo allontanati... un avvertimento alquanto improvviso. Estendendo completamente il proprio corpo, una maleodorante vampata riempì l'aria, quasi irrespirabile tanto era intensa. Notai un segnale allarmante da parte dei ninja che, a differenza di me, si erano addentrati nella strada laterale. Appena un istante dopo, quell'odore mi raggiunse, rivoltandomi lo stomaco come un guanto. Immediatamente, mi spinsi via dall'angolo con le gambe. Potevo ancora percepire qualche strascico di quell'odore ma era molto più tollerabile. Tossii e sputacchiai mentre, a giudicare dai suoni, l'intensità di quel fetore aveva costretto altri a vomitare di brutto. Diamine, quel lumacone ci aveva appena fatto incassare un duro colpo semplicemente con il proprio odore... e questo sembrava uno dei Bijuu più pacifici! Bofonchiai e borbottai mentre rovistavo nella mia sacca delle armi, afferrando un kunai. Con un movimento deciso, recisi un lembo dalla mia veste. Lo avvolsi intorno a naso e bocca, a mo' di bandana; in questo modo avrei avuto un riparo, seppur minimo, da quella puzza nauseabonda.
Piagnucolando su come la sua pura esistenza fosse un danno, il grosso lumacone corse via. La situazione si stava facendo a dir poco incomprensibile. Mi feci avanti e svoltai nuovamente nella strada dove i miei compagni di sventura si stavano ancora riprendendo dalla brutta esperienza. Mi avvicinai a Fujie, mentre era intenta a rovistare nel suo portaoggetti.
« Io non riesco a capirci più niente! »Dissi, mentre con un gesto secco della mano sciolsi la tecnica illusoria ed il mio clone si dissolse nell'aria.
« Ci ritroviamo faccia a faccia con un Bijuu traumatizzato e questo se ne va via piangendo. Che facciamo? Lo inseguiamo? »Secondo Fujie, l'unica apparente possibilità di riuscire a capire cosa fosse successo e come uscirne era proprio il Bijuu. Idea su cui potevo trovarmi d'accordo, per quanto potenzialmente rischiosa. La Jonin tirò fuori una manciata di erbe, mortaio e pestello, mettendosi a preparare un particolare impasto per combattere la nausea. Per quanto fossi scampato al peggio, non rifiutai l'offerta, avrebbe comunque aiutato a togliermi il retrogusto dalla bocca. Seguii le istruzioni di Fujie e sputai l'impasto quando fummo pronti a rimetterci in cammino.
Il bersaglio non era affatto difficile da rintracciare, stava lasciando una scia bavosa lungo il proprio percorso. Tuttavia, e qui mi trovavo in assoluto accordo con Fujie, prestai la massima attenzione a non camminarci sopra. Percorremmo una breve distanza a piedi, prima di trovarci ad un alquanto triste spettacolo: mucchi su mucchi di cadaveri.
« Oh... no... »Una morsa mi attanagliò il cuore quando la realizzazione mi colpì. Quelli erano corpi di ninja! Mordendomi le labbra scattai, scorrendo con lo sguardo fra le fila di cadaveri. Shinobi da ogni Paese e Villaggio, probabilmente anche di ogni sorta di rango, ma nessuno di essi sembrava anche remotamente familiare. Soprattutto, non una singola traccia di mia sorella o di mio padre. Per quanto profondamente ingiusto da parte mia, dinanzi ad una simile ecatombe, non potei fare a meno di sentire un barlume di sollievo avvolgermi il petto.
Qualcosa che non passò inosservato fu che tutti quei corpi erano assolutamente sprovvisti di alcun tipo di ferita.
« Che siano stati avvelenati? Qualcosa non quadra... »Fujie prese le redini della squadra, consigliandoci di proseguire sui tetti. Una buona trovata, in verità. Seguendola a ruota, concentrai il chakra nei piedi e mi gettai in una rapida scalata. Una volta sulla cima, aguzzai la vista, scrutando con attenzione i dintorni, possibili punti di riferimento e tutte le strade vicine.
Sensi migliorati (Vista) Liv. 5: 400m