"All'improvviso, come grandine..."

Anche quella volta avevo fatto le ore piccole, mi trovavo disteso sopra il letto, sopra di me i miei schemi, da un lato il mio compasso e dall'altro le mie matite. Mi capitava spesso di addormentarmi mentre stavo lavorando a qualche stramba invenzione, soprattutto dopo l'incremento delle richieste da parte dell'apparato militare. Ebbene, nonostante fossi stato adagiato sulle mie lenzuola come un paguro sugli scogli, venni bruscamente svegliato da tre picchiettii, fatti molto rapidamente, sulla porta d'ingresso. Sono un tipo dal sonno leggero, mi svegliai senza nemmeno pensare all'eventualità di un coetaneo giocherellone, sapevo benissimo di cosa si trattasse. In fretta e furia cercai di indossare la mia divisa, preparare il mio equipaggiamento, raccogliere gli schemi e uscire di casa. Mi ero già fatto l'idea di un qualcosa di presumibilmente grave, come un improvviso assalto al villaggio o una spedizione organizzata ma mai mi sarei aspettato di trovare un plotone formato da tutti gli Shinobi del Gelo, ebbene, è proprio ciò che mi si presentò davanti non appena uscii. Venni subito sorpreso da un Chunin che mi diede un rapido briefing sulla situazione in modo da potermi fare un'idea.

???: Sadou, giusto? La situazione è questa: E' stato rilevato un improvviso movimento da parte dei grandi leader verso il paese della Pietra, sospettiamo che ci sia qualcosa di losco sotto e vogliamo attuare un sopralluogo per capirci di più. Considerate le tue abilità sei stato assegnato a una squadra di ricognizione, partirai per primo e, una volta arrivato, dovrai elaborare uno schema della situazione, mi raccomando, massima concentrazione.

Mi feci indicare la mia squadra e, con tutta semplicità, mi avvicinai a loro, pronto a partire. Francamente non mi trovavo d'accordo con le decisioni prese in merito a quella spedizione, perché in uno scenario tra nazioni non stavamo affatto giocando la carta vincente. In quel momento, il Gelo, attraverso quella spedizione, stava dimostrando la presunzione di voler toccare con mano l'erba del vicino per scoprire come mai è cosi bella. Purtroppo però, ragionare sulle possibili strategie non era il mio lavoro, o meglio, in parte lo era, ma non avevo parola su decisioni simili. In fondo, sapevo benissimo che quella decisione era frutto del Daimyo e della sua incurabile paranoia che, ormai da troppi anni, determinava il comportamento del Gelo rispetto agli altri paesi. Dopo qualche minuto, privi d'indugio, partimmo e, almeno dieci minuti di distanza, dietro di noi, sarebbero partite le altre squadre. Nessuno fiatava, tutti ligi agli ordini impartiti dagli ufficiali.

???: Aasu, stima dell'orario di arrivo?

Aasu: Due ore e mezza di corsa, non è nel piano fare delle soste. Mi raccomando gente, mantenete il basso profilo senza compromettere la velocità di spostamento, se tutto va bene arriveremo alle spalle di un esercito neutrale. Saremo li all'improvviso, come la grandine.

Concluse quella frase con un'espressione sadica e divertita, tipica di chi fa della guerra la sua ragione di vita. Dopo alcuni metri aggiunse dell'altro, evidentemente si era accorto che la sua affermazione si era un pochino persa, i componenti della squadra ebbero l'occasione di farsi un'idea di chi avrebbe determinato la loro sorte, perché è questo l'arduo compito che spetta a un leader.

Aasu: Per ora l'ordine è quello di inquadrare bene la situazione, niente stronzate, la situazione si presenta già critica e non vogliamo scatenare un putiferio perché qualcuno si è dimenticato come controllare il Chakra. A tal proposito, Aneko, confidiamo in te per schermare la nostra posizione costantemente, la nostra spedizione verrebbe compromessa se venissimo scoperti. Detto questo, ormai manca qualche chilometro e siamo arrivati, tenete gli occhi aperti e cercate di inquadrare il prima possibile l'area di operazione.

Contrariamente a quanto succede di solito, non ero affatto insoddisfatto del capitano della mia squadra. Nonostante qualche atteggiamento anfibologico, tutto sommato, a giudicare da come parlava, mi sembrava uno strategico.
Presto, noi, prima squadra di ricognizione del Villaggio del Gelo, saremmo arrivati al Paese della Pietra.