| Nonostante la gran voglia di affiancare il primogenito, per proteggerlo, combattere con lui quella creatura mostruosa generata dalla follia di un uomo che gli aveva portato via ogni cosa da quel giorno infausto, Shin dovette accondiscendere all'ordine del più giovane, caricandosi la donna strappata dalle grinfie del mostro in braccio e incitando con uno sguardo eloquente l'inesperto Masatake di portare via di li Reina. S'incontrarono in quel modo i loro sguardi, per un attimo che parve quasi fermare lo scorrere del tempo. Quello di lui cremisi, colmo di pentimento, desideroso come non mai di portela abbracciare ancora, di chiederle perdono e sentire il calore del suo corpo vivo; quello di lei color caramello scuro, identico a quello del loro primo figlio, colmo di lacrime di gioia ma venato da una fosca patina di malinconia. Quante ne aveva passate per cercarla? Oh, glielo si leggeva negli occhi a Shin tutto il dolore che aveva dovuto patire in quegli anni senza di lei. Era invecchiato tanto, troppo. Sapeva che avrebbe smosso mari e monti per cercarla, ed eccolo li. Si ricongiunsero in un angolo di quel laboratorio strampalato; Shin pose la donna a terra con le spalle al muro e non appena si erse nuovamente lei lasciò le braccia di Masatake, abbracciandolo stretto. Piangeva, mentre lo guardava dritto negli occhi e gli accarezzava il volto.. e lui la stringeva forte, asciugandole le lacrime. Avrebbe voluto dirle che gli dispiaceva di aver fatto così tardi, ma lei lo zittì subito, scuotendo la testa, sussurrando un "sei qui" che voleva dire più di quanto quelle due semplici parole potessero realmente esprimere. Entrambi i genitori si volsero verso il figlio e questi di rimando ricambiò per un momento lo sguardo delle persone che gli avevano donato la vita, stretti l'un l'altro, fiduciosi. Sua madre in particolare, sorrise fra le lacrime. Il suo piccolo Kinji era lì, stava combattendo per lei, era diventato un uomo. Quanto aveva perso della sua vita? Quanta la sofferenza per la sua mancanza aveva arrecato alle persone più importanti? Shin, Kinji, Hayato.. Ren.. anche il piccolo Ren, che aveva visto solo di sfuggita dopo la sua nascita problematica, prima che glielo strappassero dalle braccia sotto sua volontà di proteggerlo. Una colpa che non si sarebbe mai levata di dosso; troppo grande per debellarla, troppo radicata per non far male. Attraverso le sue copie e con il prezioso aiuto del rapace dal piumaggio sfumato di cremisi, il Vermiglio, pervaso dal potere oscuro del monile d'argento che aveva rinvenuto nei sotterranei del Suono, sua salvezza e sua condanna per l'eternità, si scagliò contro la figura asessuata che svettava in cima al mostro martoriato, disperatamente alla ricerca della sua fonte di rigenerazione che, grazie alla moltiplicazione, non fu mai in grado di raggiungere. Tenne saldamente il fodero della katana per poterla sguainare al momento più opportuno, e nulla fu in grado di fare la creatura, allungando le mani mostruose per arrestare la sua corsa e strangolarlo: la lama paterna splendette del potere del Raiton prima d'abbattersi sul capo del nemico, staccandolo dal tronco con un colpo secco. Il corpo della bestia si dimenò in preda agli spasmi, esattamente com'era accaduto ai tentacoli recisi, prima d'accasciarsi su sé stesso e rimanere immobile. Kinji atterrò poco più in la, impiastricciato di quel sangue scuro e troppo denso. I cloni esplosero in una nuvola di fumo e la carneficina ebbe fine, mentre Hitomi scendeva in picchiata e s'affiancava al suo eremita, sbattendo le ali e scuotendo il piumaggio, voltando il capo in maniera quasi innaturale per aspettare istruzioni.
Otōsan, Okaasan! - una voce inconfondibile serpeggiò per il laboratorio, seguita dallo scalpiccio di passi affrettati e ansimi palpabili. Kinji stava per ricongiungersi finalmente a sua madre, ma quella voce destabilizzò tutti, soprattutto Masatake.
La figura del piccolo Ren spuntò infatti dal fondo del locale, trafelato, stanco, con la zazzera tutta in disordine, un'espressione preoccupata in volto e una determinazione che avrebbe fatto impallidire il più impavido degli shinobi. Era una testa dura, questo l'avevano visto tutti eccetto Reina.. ma nessuno aveva pensato che potesse arrivare a tanto. Il ragazzino non aveva accettato di starsene in disparte mentre sua madre e suo padre venivano risucchiati all'interno di quel mostro sacro che per lui era la Taiko Setsu, e rifiutati i soldi lasciati dal padre per permettergli la fuga si era precipitato la dentro armato soltanto di una fionda e delle schegge aguzze, assicurata al braccio. Un pazzo.
Ren! Cosa diavolo ci fai qui?! Dovevi scappare! - s'allarmò il padre, andandogli incontro mentre Reina rimaneva basita a guardare il figlio che aveva visto solo di sfuggita alla nascita, dopo averlo portato in grembo insieme a un fratello che non era riuscito a superare il parto.
Ma fu tutto un momento, un effimero momento di preoccupazione mista a un qualcosa di più bello, alla felicità del ricongiungimento. Nell'osservare la scena Kinji si era distratto, e facendolo la figura nell'ombra si palesò, dall'alto della zona rialzata, scagliando un dardo che se avesse colpito il ragazzo l'avrebbe preso al cuore. Fortunatamente per lui, il dardo non lo raggiunse davvero.. ma al cuore, beh.. colpì tutti.
REINA, NO! - sciolse troppo velocemente quell'abbraccio col marito, tanto che nonostante la preveggenza del suo sharingan non fu in grado d'afferrarla per bloccarla.
KINJI-KUN!
Lei si precipitò dal figlio, con un'espressione determinata e la consapevolezza di quello che stava per fare. Lo abbracciò, spostandolo dalla traiettoria del dardo ma prendendoselo in pieno, percependolo penetrargli un polmone. Strinse entrambe le mani sulle spalle del figlio, stringendo i denti e chiudendo gli occhi, sotto lo sguardo attonito di tutti. Shin corse verso di loro, gridando ripetutamente un "no" come se volesse scacciare quell'immagine, come non fosse vera; Masatake rimase paralizzato e Ren osservò sua madre crollare fra le braccia di Kinji, prima di afferrare chi avesse osato farle del male.
Kissama~!! - gli ringhiò contro pochi istanti dopo, stringendo i pugni con le lacrime agli occhi. No, questo proprio non poteva accettarlo; anche se non conosceva quella donna, anche se non l'aveva mai vista, sapeva che lei era sua madre. Era bastato uno sguardo per capirlo, per percepire quel legame di sangue che li univa. Perderla così no.
Si scagliò contro quel maledetto subito dopo l'imprecazione, e a nulla valse il tentativo di Masatake di richiamarlo. Si arrampicò velocemente, sfruttando un'agilità che probabilmente sorprese tanto i presenti quanto colui che aveva scoccato il dardo; lo placcò, disarmandolo e cominciando a riempirlo di pugni fra le lacrime. Gliene diede talmente tanti da perdere il conto, inveendogli contro con le peggiori parolacce di cui disponeva il suo repertorio linguistico.
REN, ALLONTANATI DA LI! - disperato, suo padre cercò di avvisarlo, ma il ragazzino era in preda a una furia cieca, talmente tanto preso dal malmenare quel vile assassino che si accorse solo in un secondo momento della presenza alle sue spalle.
Si volse verso il nuovo giunto, lasciando il corpo esanime dell'uomo che aveva osato colpire sua madre. Un uomo anziano, che Kinji ebbe modo di vedere nei ricordi di quel ricercatore, mentre sua madre veniva scortata all'interno della struttura per incontrare il suo destino. Capelli bianchi, baffi e pizzetto del medesimo colore, volto pieno di rughe e spesse lenti, avvolto in un camice da ricercatore. A quest'ultimo si illuminò lo sguardo, quando il ragazzo mostrò il suo volto.
Quegli occhi..!
Jiheishō Heiji, lurido figlio di.. - scappò dalle labbra di Shin, stringendo sua moglie sofferente per la ferita riportata.
Ren parve sbigottito a quell'affermazione. Occhi? Che avevano i suoi occhi? Si volse verso di loro, verso Kinji, e finalmente tutti seppero la verità: Ren aveva ereditato lo sguardo cremisi degli Uchiha. L'uomo, seguito da qualche scagnozzo, fece cenno di andare a prendere il ragazzino. Reina mugugnò disperata.
K-kinji-kun, salvalo.. ti p-rego.. Allora, ho voluto lasciarti la cosa così aperta perché vorrei fossi tu, secondo tuo gusto, a completarla (anche perché diciamocelo, ho preso il tuo PG, l'ho messo in centrifuga e l'ho spremuto con gusto). Ti do già qui le valutazioni, nonostante dovrai fare questo ultimo post.. ma prima qualche dritta. Ovviamente dovrai decidere se ascoltare la supplica di Reina (scontato, però sai com'è, potresti anche sorprendermi xD). Come hai ben capito, il piccolo caro Ren è effettivamente un Uchiha e ha risvegliato il suo sharingan esattamente nello stesso momento (o quasi) in cui tu sviluppi il mangekyo.. visto che fa fare vedere la mammà colpita a morte? XD Sorry, non è divertente.. ma quegli occhi hanno un prezzo. Sei liberissimo di fare quello che vuoi, sfruttando chi vuoi, sapendo che il caro Jiheishō Heiji uscirà da quel laboratorio indenne (si, un possibile collegamento futuro a qualche missione). Ovviamente mira a Ren, che crede essere suo figlio.. e qui entro in gioco io da esterna con questi tips se vorrai parlare un'ultima volta con Reina, perché dopo aver parlato con voi, entrerà in coma e portata a Konoha ti diranno che le condizioni sono critiche e che non sanno se si risveglierà. - Sappi che si scuserà per tutto quello che vi ha fatto passare con la sua assenza, e che non ha mai dubitato che Shin sarebbe andato a salvarla; - Ammetterà che Ren è figlio di Masatake, e non di Jiheishō Heiji (si, hanno avuto un rapporto, lui ci è andato """""fortunato""""""); - Chiederà a Kinji di avvicinarsi e gli sonderà la mente con lo Sharingan della Memoria. Vedrà la sua vita, conoscerà Setsuna e il rapporto che ti lega a lei, vedrà quanta stima Akane Uchiha ha di te e vedrà attraverso i tuoi occhi la crescita di Hayato. Quello che dice lo lascio a te, sappi solo che sorriderà; - Dirà a Kinji di proteggere Hayato e Ren, che non ha alcuna colpa in tutto questo, quindi di portarlo a Konoha (cosa che faranno comunque, Masatake seguirà Reina) e gli chiederà di perdonare suo padre per essere stato assente (l'ha visto attraverso i ricordi); - Gli dirà che è stato la sua prima vera gioia e sverrà, e non appena lo farà il mostro scomparirà magicamente insieme all'altra Reina (si, era una proiezione talmente forte che fino a quando Reina, quella vera, rimaneva cosciente sarebbe rimasta li); - Shin gli lascerà la katana, che è praticamente Raijinto di Ryoma. Reagirà con il tuo chakra Raiton, se vorrai farci delle personali. :3
Questo era il quadro che mi ero pensata. Libero di seguirlo tutto o in parte, cambiando quello che vuoi. Oramai sei abbastanza consapevole dei caratteri di Shin, Masatake e Ren e saprai gestirteli. AH appena scappate, Hakucho vi aspetta alla porta (fatto via libera).
Passiamo alle valutescion.
Sei andato alla grande! Cioè.. o sono io che son banale, oppure sei tu che sei un genio.. molte cose le hai sgamate molto prima di quanto mi aspettassi. A strategia mi hai lasciata spesso spiazzata, soprattutto al primo combattimento con Shin. "Uso la soppressione del demone, non ha più chakra" "Ah.. ehm.. ok.. bene.." .. volevo fartela sudare di più cavolo, ma con Hitomi gli hai fatto il popò, altro che sharingan della preveggenza. xDD A scritto lo sai che vai molto bene, perché sei scorrevole.. ma a volte pecchi un po' negli errorini, oltre al fatto che hai avuto dei piccoli cali.. ma quello probabilmente è anche colpa della mia proverbiale lentezza nelle cose. E Kinji beh.. non sono di parte se dico che è un gran leader e un ottimo eremita. Hai sfruttato Hitomi in maniera bellissima, e mi son pure divertita a vederla chiamarti "pulcino mio". <3
Tutto questo si traduce in:
ROLE: 10 Poco da dire, si capisce perché sei jonin.
SCRITTURA: 9 Giusto per i cali che hai avuto. Certe volte mi aspettavo qualcosina in più, ma alle battute finali mi hai stesa. Ho pianto al ricordo di Reina e il piccolo Kinji e una lacrimuccia mi è scesa anche quando, alla fine, Kinji guarda sua madre e sorride. Prolly perché sapevo della bastardata finale. xDD Sorry.. ç___ç
STRATEGIA/APPROCCIO: 10 Che cavolo figliolo, mi hai fatto sentire nuda.. if u know.. XDD
CONOSCENZA REGOLAMENTO: /// "Noi siamo bimbi speciali e non lo usiamo, sorry guyz." (cit. by me)
VOTO MEDIO: 9.7 4365 PT EXP di cui 1000 su cui applicare i pesi. 8 PM 19 PT STAT 4 PA 19 PS 4 PT 388 ryo + Arma Jonin LV.3 (la spada di Shin, scegli pure tu il nome più appropriato)
Anche se è durata tanto, mi sono divertita (a tue spese, lo ammetto) e mi dispiace di essere stata forse in alcuni punti troppo frettolosa, ma l'evento incombe. E' stato un piacere Vale, se vorrai l'eterno sai dove bussare. ;P
PS. Spero di non averti troppo sconvolto Kinji.. per farmi perdonare te lo coccolerò tanto con Setsuna. XD <3<3<3
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