CODICE
<div align="center"><div style="background-image: url(https://i.imgur.com/4uNEdeW.png); width: 600px; border: 3px solid black;"><div align="center" style="background: #000000; padding: 5px; color: #fff5f5; font-family: Architects Daughter; font-size: 22px; line-height: 15px">Eiji Imai - Rokudaime Raikage</div>[IMG=SyMI6NR]https://i.imgur.com/SyMI6NR.png[/IMG]
<p align="center">[color=black]Artwork by [URL=https://www.instagram.com/naru.lin_hl7/][color=black]naru.lin_hl7[/color][/URL][/color]</p><div align="center" style="margin-top: 70px; margin-left: 5px; width: 579px; background: #934640; padding: 5px; height: 260px; border: 1px solid black; border-top: 5px solid black;"><div style="height: 250px; overflow-y: scroll; padding:5px; color:black; text-align: justify; font-family: tahoma; font-size: 12px; line-height: 15px">Nasce a Kumo, precisamente il 12 Luglio 233 DN. Eiji è un ragazzo solare e curioso. Un chiacchierone, capace di attirare anche le attenzioni più indesiderate. Nasce in una famiglia che rispecchia molto queste sue caratteristiche, figlio di due ninja appartenenti rispettivamente al clan del Ranton ed agli Yotsuki. I loro nomi sono Kohei e Asami, ma non sono le uniche persone importanti della sua vita. Altro pilastro è il nonno materno, Akiyoshi, con il quale ha un bellissimo rapporto e con cui si allena per diventare un giorno un potente ninja. Sfortunatamente non sviluppa l'innata paterna, ma risulta essere estremamente portato per il combattimento e per l'apprendimento dei segreti Yotsuki. La sua vita, però, è alquanto particolare. Come tradizione di famiglia, quando compì dodici anni, parti per l'estero insieme alla madre ed al padre, alla scoperta di nuovi mondi e mentalità. Tornato ormai pronto per diventare quindicenne, finalmente conclude i suoi studi e diventa ufficialmente Genin, superando l'esame in compagnia del suo primo compagno di missione, <u>Shun Yotsuki.</u> I due apprendono insieme le tecniche legate al loro clan e si lanciano all'avventura affrontando la loro prima C. La missione si rivelò più ostica del previsto, ma ne uscirono vincitori, uccidendo una specie di mostro e liberando un villaggio dal suo giogo.
Il tempo passa ed il ragazzo cresce. Conoscer nuovi volti a Kumo, come la giovane <u>Ying</u>, ma non solo, fa amicizie anche esterne al villaggio. Per puro caso incrocia la strada con due adepti di Jashin, <u>Shitsuki e Shintou Agiwara</u>. Gentilmente, il secondo gli consente di conficcargli una Kunai in gola per provare la sua immortalità e, quindi, l'esistenza del suo Dio. Innamoratosi di questo potere incredibile, il ragazzo abbandona la strada degli Yotsuki per addentrarsi in un'oscura caverna, che lo porterà a diventare immortale, ma ad un prezzo molto alto. Per ottenere quel potere Eiji dovette sacrificare i ricordi che i genitori avevano di lui, rimanendo solo. Triste, ma sicuro che con quel potere avrebbe potuto proteggere non solo loro, ma anche il villaggio, Eiji fa il suo ingresso al Santuario, luogo sacro per tutti i cultisti e sua seconda casa ormai. Dopo aver comunicato a Kumo la sua decisione di diventare immortale ed avere ottenuto il permesso di restare al villaggio, il ragazzo riparte all'avventura, questa volta arrivando in contatto con una leggenda. Grazie ad informazioni estrapolate da vili canaglie, raggiunge il monte sacro dei Rapaci, chiamato anche Shirukume. Venendo accolto anche in questo luogo, si ritrova a poter firmare il rotolo delle evocazioni alate, entrando a far parte della sua terza ed ultima famiglia. In questo luogo conosce anche l'eremita ed altri due firmatari, anche se una degli stessi si rivelò essere una vecchia conoscenza. Nello specifico <u>Kinji Uchiha, Setsuna Hyuga e Ying.</u>
La vita procede tranquilla fino a quando i Bijuu non fanno la loro comparsa sulla faccia della terra. Creature leggendarie, quasi mitologiche che impazzano per il continente portando, alle volte, morte e distruzione. Nonostante questo Eiji ne rimane affascinato e, più di ogni altra cosa, pensa che la convivenza sia possibile. L'occasione di provare questa sua teoria arriva con la chiamata del divino Jashin, che manda l'ancora Genin, <u>Shitsuki e Shintou</u> a cercare e proteggere una di quelle bestie. Fu così che venne in contatto con tre entità che sarebbero diventare importantissime per lui. Le prime due sono due falci di un adepto di Jashin con cui si scontra. Queste due falci parlano, sono senzienti e riconoscono la falce di Eiji come loro fratello. Le tre armi, infatti, sono anime che persone che in passato hanno tentato di diventare adepti ma hanno fallito. Eiji le prende una volta sconfitto il nemico con qualche aiuto esterno, per poi trovarsi faccia a faccia con la terza entità. I tre protagonisti entrarono in contatto con uno dei Bijuu ed Eiji riuscì a salvare la pelle al gruppo grazie alla sua parlantina. Questo non fece altro che accrescere la sua convinzione che la convivenza fosse un'opzione percorribile.
Concluso il suo incarico tornò a Kumo solo per ritrovarsi immischiato in altri guai. A quel tempo due fazioni dilagavano per il continente, il Taisei gruppo diffamatore dei Bijuu ed il Kyo Dan, coloro che li avevano liberati poiché li veneravano come dei. Sfortunatamente per loro, il Kyo Dan prese di mira Kumo, arrivando quindi a scontrarsi con il nostro protagonista ormai diventato un Chunin. La battaglia si rivela più difficile del previso, ma Eiji ne esce vittorioso, salvando uno dei punti strategici di Kumo, la torre di comunicazione. I bijuu, però, sono ancora a piede libero e la morte del Raikage per mano del quattrocode porta il Consiglio dei Saggi a prendere il suo posto. guidati da queste figure, i soldati di Kumo si dirigono al Gedo, dove incontrano le forze di tutte le altre potenze del continente. Vengono raggiunti anche dai Bijuu per poi scoprire che quella altro non era che una trappola del Taisei, intenzionato a sacrificare i ninja al fine di sigillare nuovamente le bestie codate. Si ritrova rinchiuso nel Gedo assieme a due compagni di Kumo, <u>Yuji Miyazawa e Makoto Yotsuki</u>, ed anche con una vecchia conoscenza, il Pentacoda Kokuoh. I quattro in un modo o nell'altro riescono a cavarsela, sconfiggendo le bestie che minacciavano la loro incolumità, anche se Makoto rimane gravemente ferita e perde i sensi. Fu allora che accadde. Quando vennero sbalzati fuori dal Gedo, Kokuoh si legò alla sua essenza, rendendolo la Forza Portante del Cinque Code.
Il primo periodo di convivenza non è facile, ma per fortuna i capi di Kumo e Santuario accettano il ragazzo per quello che è. Proprio in questo periodo, parlando con Kokuoh, ottiene delle informazioni su Jashin. La divinità altro non è che una ninfa, niente di simile ad un Dio, ma tiene il tutto per sé per evitare le ire della stessa, oltre che dei compagni adepti. Ormai gira per il continente con quattro voci nella testa, oltre la sua, quelle delle tre falci e quella del Pentacoda. Non molto tempo dopo viene spedito ad indagare su fatti strani che stanno avvenendo all'interno del Paese della Nuvola. Durante questo incarico incontra Hiro, il cacciatore di Demoni. Con la sua spada capace di assorbile l'anima degli esseri viventi, si aggira per la nuvola epurando ogni villaggio, uccidendo chiunque gli capiti a tiro. La battaglia contro questo nemico è la peggiore della sua vita. Perde la testa, letteralmente. Ne esce vincitore solo grazie alla riluttante collaborazione di Kokuoh. Torna a casa più malconcio di quanto non fosse mai stato, ma con una nuova consapevolezza e la volontà di diventare ancora più forte di prima. Da quella situazione comprende quanta strada deve fare non solo personalmente, ma anche con i suoi compagni, in maniera tale da diventare un tutt'uno.
A Kumo, però, le cose non sono tranquille. Arriva la sua promozione a Jonin e gli viene immediatamente assegnato un incarico importante, fermare un assassino che, appunto, sta colpendo i Jonin del villaggio. Viene spedito al Quadrato, uno dei quartieri più malfamati di Kumo, che diventerà appunto la sua casa per qualche tempo. Collaborando con dei malviventi per trovare l'assassino del loro capo, anch'esso un Jonin, si ritrova a fare molti giri a vuoto per poi scontrarsi con il nuovo capo della banda ed ucciderlo. Dopo aver subito un colpo mortale per chiunque, se non fosse per il dono del Dio Jashin, perde i sensi vincendo, però, la battaglia. Al risveglio scopre che quegli assassinii erano tutti una messa in scena di un funzionario di Kumo, una persona che voleva cancellare la cultura ninja e, per farlo, corrompeva e sfruttava potenti giovani dalla mente vuota, facili da controllare. La sue prove, però, non sono schiaccianti, quindi per fermarlo decide di puntare alla carica di Raikage, proteggendo non solo la cultura ninja ma anche tutto ciò che gli è caro.
Partecipa, come accompagnatore del Reggente di Kumo, al processo per condannare a morte il capo dei Taisei, ovvero colui che ha ordito l'inganno che ha portato alla morte di moltissimi soldati. Non molto dopo, uscito da villaggio, viene attaccato da due personaggi misteriosi vestiti di nero e nuvole rosse. L'Akatsuki fa la sua mossa, cercando di catturarlo utilizzando la <u>Mano e l'Artiglio</u>. La prima viene uccisa celermente da Eiji che, però, viene messo al tappeto dall'Artiglio e catturato. Ad aiutarlo a scappare ci penserà <u>Samari</u>, una giovane e bellissima donna che, però, nasconde un segreto. Durante la battaglia con l'Artiglio, Eiji viene infatti separato da una delle sue falci, Ichigo. Fuggito dallo stesso, chiede alla giovane se ha trovato i resti di un'arma sul campo di battaglia, ma questa mente negando di averne visti. La realtà dei fatti è che non solo Ichigo è vivo, ma Samari lo ha sottratto al ragazzo. Inizia quindi la caccia alla donna, per la quale si rivolge anche all'eremita dei rapaci <u>Kinji Uchiha</u> rivelandogli anche la presenza di Kokuoh nel suo essere.
Il tempo passa e qualcosa disturba il chakra nel continente. Non saprebbe dire cosa, ma la popolazione di Kumo sta male. Lui però non ne risente. Non comprende il motivo, anche se assieme a Kokuoh, ipotizzano che il tutto sia legato alla sua presenza dentro il corpo del ragazzo. In questo periodo molto particolare, il ragazzo concentra le sue energie sul diventare Raikage, ottenendo pian piano l'appoggio di tutto il Consiglio. Durante tutto questo, arriva in contatto quasi per caso con un genin della nuvola, <u>Hagane Arashi</u>. Tra i due nasce un bellissimo rapporto di amicizia, oltre che di sensei ed allievo, per quanto Eiji sia più giovane del compagno. Di conseguenza passa tre anni ad allenarsi, cercare informazioni e svolgere missioni, con e senza Hagane. Tra le altre cose, esplora i monti circostanti a quello sacro dei rapaci, arrivando ad incontrare quella che diventerà la sua evocazione personale, una fenice rinata da delle ceneri custodite nel cuore di un vulcano.
Il 4 Settembre 251 DN arriva il momento della sua elezione. Si festeggia a Kumo, ma non solo per questo, anche per la fine della ricostruzione del villaggio e delle sue barriere. Eiji, come Rokudaime Raikage, indice una nuova festività. Il 4 Settembre diventa la Festa della Rinascita, Shinsei Matsuri. Ma le sorprese non sono finite. Esattamente ad un anno dalla sua elezione, 4 Settembre 251 DN, durante il discorso di apertura della festività citata pocanzi, Eiji rivela qualcosa al popolo di Kumo e, di conseguenza, al mondo. In primo luogo rivela a tutti la sua appartenenza al Culto di Jashin, in secondo luogo svela la presenza di Kokuoh nel suo corpo. Il primo Jinchuriki a svelarsi al continente, rendendo nota a tutti questa possibilità. le motivazioni che lo spingono a farlo sono personali. Vuole essere trasparente con la sua popolazione e, inoltre, non vuole avere segreti che potrebbero minare la fiducia che Kumo ripone in lui. Per questo decide di rivelare personalmente queste informazioni, forte del supporto dell'ormai sciolto Consiglio, che aveva sempre saputo ogni cosa.
Proseguendo con il suo incarico, non disdegna qualche momento libero per allenarsi e darsi da fare in prima persona, soprattutto mal sopportando le scartoffie in generale. Al suo gruppo di allenamento, oltre al già nominato <u>Hagane</u>, si unisce anche un secondo promettente Genin, <u>Shun Arashi</u>, amico ed ex compagno di missione del primo. Qualcosa gli dice che grandi avventure li attendono.</div></div>
<div align="center" style="background: #000000; padding: 5px; color: #fff5f5; font-family: Architects Daughter; font-size: 22px; line-height: 15px; margin-top:21px">Dati Anagrafici</div><div style="background: #934640; padding:5px; color:black; text-align: justify; font-family: tahoma; font-size: 12px; line-height: 15px; border-bottom: 3px solid black"><table align="center" style="color:black; font-family: tahoma; font-size: 9pt">
<tr>
<td align="right">19 anni - 12/07/233 DN <b>« Età - Data di Nascita ۰</b>
1.85 m (H) 80 kg (W) <b>« Misure ۰</b>
Kumogakure no Sato <b>« Villaggio di Nascita ۰</b></td>
<td align="left"><b>۰ Rango »</b> Jonin
<b>۰ Carica »</b> Raikage - 04/09/251 DN
<b>۰ Organizzazione »</b> Adepto di Jashin</td>
</tr>
</table></div>[IMG=O4flybR]https://i.imgur.com/O4flybR.png[/IMG]<div align="center" style="background: #000000; padding: 5px; color: #fff5f5; font-family: Architects Daughter; font-size: 22px; line-height: 15px">Jashin</div><div style="background-color: #934640; height: 250px; padding: 5px; color: black; overflow-y: scroll; font-family: tahoma; font-size: 9pt; text-align: justify">Poi accadde. Eiji venne accettato tra le fila del Dio Jashin. Accolse i suoi insegnamenti, il suo volete ed in cambio ottenne il potere che tanto agognava. Ma quale prezzo dovette pagare per ricevere la benedizione di una divinità così tanto volubile. Perse quello che di più caro aveva al mondo, ciò che lo aveva reso la persona che era, che lo aveva segnato per il resto della vita, incoraggiato nei momenti difficili e festeggiato in quelli migliori. Perse la sua famiglia. Non letteralmente. Per Jashin, per il potere, dovette rinunciare ad essere riconosciuto dai suoi cari. La divinità aveva estrapolato dalle loro menti tutte le immagini inerenti il ragazzo, lasciando, comunque, vivi in loro i ricordi dei vari viaggi e dei momenti belli o brutti. Lui scomparve, come fumo nel vento, venne dimenticato e sostituito dal nulla. Se prima erano in tre a tenersi per mano, da quel momento in poi sarebbero stati soltanto in due. Con il cuore spezzato, Eiji siglò il patto che avrebbe liberato dentro di lui un qualcosa d'inconcepibile, rendendolo un essere immortale. Il dolore per la perdita di mezzo orecchio non fu nulla, rispetto a ciò che dovette immolare per realizzare il suo sogno. Era distrutto, devastato, eppure in tutto questo vi era uno spiraglio di luce, come una lama lucente che fende un cielo pieno di nubi. Ci era riuscito, era entrato nella leggenda, diventando qualcosa di extra ordinario, capace di vivere per chissà quante vite umane. Nonostante il suo sogno fosse vedere tutto, scoprire ogni anfratto di questo pianeta, decise che avrebbe passato la prima parte della sua eterna esistenza a Kumo. Adorava quel posto, era il suo paese natale dopotutto. Avrebbe riportato il Jashinismo tra quelle mura, rendendo il culto nuovamente accettato agli occhi delle persone, dimostrando di non essere il mostro che molti avrebbero potuto credere. Il suo intento principale, comunque, era un altro. Nonostante non potesse più essere riconosciuto, ricordato, accolto, avrebbe continuato a vegliare sui suoi cari, come una presenza gentile e disinteressata. Come un angelo custode, sarebbe apparso nelle loro vite, dimostrando di conoscere tutti i loro bisogni, pur palesando delle fattezze estranee. Avrebbe agito nell’ombra, per evitare di stravolgere le loro vite ed incorrere nell’ira divina. I suoi sogni potevano aspettare un altro po', l'eternità avrebbe dato loro il modo di svilupparsi, prendere forma e diventare qualcosa di concreto. Le ferite si sarebbero rimarginate, anche se il suo cuore non sarebbe mai più tornato ad essere quello di prima. Il prezzo da pagare era stato troppo alto, eppure il gioco sembrava essere valso la candela. Tempo, il tempo era tutto quello che aveva e ne aveva in abbondanza. Il suo viaggio accompagnato dalla fedele Kusarigama, forgiata per lui dal Dio e nata dal suo cimelio di famiglia, era solo all'inizio</div><div align="center" style="background: #000000; padding: 5px; color: #fff5f5; font-family: Architects Daughter; font-size: 22px; line-height: 15px">Le tre Kusarigama</div>
<div style="float: left; margin-right: 10px">
[IMG=MGSYHQz]https://i.imgur.com/MGSYHQz.png[/IMG]</div>
<fieldset style="background-color: #934640; -moz-border-radius: 30px; padding: 10px; border: 1px solid black; border-top: 5px solid black; color: black; text-align:justify; font-family: tahoma; font-size: 8.5pt"><legend align="center" style="-moz-border-radius: 15px; padding: 5px; background-color: #000; border: 1px solid black; font-family: Architects Daughter">[size=8][color=white]Ichigo[/color][/size]</legend>Il fratello maggiore. Sembra essere la falce più grande del trio, nonché quella con la personalità più forte. Testa dura, tende a voler imporre la sua volontà sopra le altre. Arrogante, esuberante e aggressivo, dei tre è quello che più si fatica a controllare e, potenzialmente, a contenere. Fortunatamente la personalità di Eiji riesce a tenerlo a bada, per certi versi. Nonostante la scorza, però, è un ottimo guerriero, sempre pronto a combattere e macchiarsi di sangue nemico. Si presenta con un corpo completamente nero, catena e struttura, mentre le tre lame sono bianche, candide, quasi in contrasto con la sua personalità.</fieldset>
<fieldset style="background-color: #934640; -moz-border-radius: 30px; padding: 10px; border: 1px solid black; border-top: 5px solid black; color: black; text-align:justify; font-family: tahoma; font-size: 8.5pt"><legend align="center" style="-moz-border-radius: 15px; padding: 5px; background-color: #000; border: 1px solid black; font-family: Architects Daughter">[size=8][color=white]Niko[/color][/size]</legend>Sembra essere l'unica delle falci ad appartenere al gentil sesso. Nonostante si presenti come una compagna espansiva, è caratterizzata da una innocenza incredibile. Tende ad offendersi, dimostrandosi più infantile di quanto non ci si aspetterebbe da un'arma tanto impietosa. In ogni caso risulta essere un'ottima compagna, capace di tutto per proteggere quello che ama. Appare con una catena completamente nera così come la struttura, ma le lame, questa volta, sono scarlatte. Lei, che funge da collante fra i due fratelli, porta con sé una parte di entrambi.</fieldset>
<fieldset style="background-color: #934640; -moz-border-radius: 30px; padding: 10px; border: 1px solid black; border-top: 5px solid black; color: black; text-align:justify; font-family: tahoma; font-size: 8.5pt"><legend align="center" style="-moz-border-radius: 15px; padding: 5px; background-color: #000; border: 1px solid black; font-family: Architects Daughter">[size=8][color=white]Sanmaru[/color][/size]</legend>Chiamata così dai suoi due fratelli maggiori, è la falce che rappresenta l'anima del nostro Eiji. E' stata la prima ad unirsi a lui e, inutile dirlo, è anche quello a cui il Chunin è più affezionato. L'aveva denominata Chisuji, in ricordo della sua famiglia, collegandosi al significato che le Kusarigama ricoprono all'interno dell'universo di Jashin. Ricorda molto il ragazzo stesso per personalità e modi di fare. Non si fa problemi a dire quello che pensa e vive cercando di godersi ogni momento nel migliore del modi. Ama le sfide e la lotta, non fugge mai davanti ad una di queste due cose. Si fa notare grazie ad una catena completamente dorata, come anche la struttura che regge le tre lame, queste però sono rosse come il sangue, splendenti.</fieldset>
<div align="center" style="background: #000000; padding: 2px; color: #fff5f5"><sup>© Code by [URL=?act=Profile&MID=10874266]ArdynIzunia[/URL] © Vietata la copia</sup></div></div></div>