Hanare Fujiwara [NPC], Chunin [Anbu Inseguitore]
[Reggente: ~Angy.]

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view post Posted on 7/8/2016, 16:18
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Anbu Inseguitore
Hanare Fujiwara

hanaree_0


• Villaggio: Konohagakure no sato
• #id ANBU: Taka (鷹)
• Clan: Figure Animate
• Abilità: Ispirazione, Rapidità, Sensitivo
• Specializzazione: Ninjutsu
• Elemento: Fuoco - Vento
• Lavoro: Anbu Inseguitore
• Rango: Chunin
• Fama: 170 - Conosciuta nell'intero villaggio.


Descrizione

Di carnagione molto chiara fuori dall'ambito lavorativo Hanare è solita indossare un completo scuro e aderente sulla quale porta una divisa armata in placche color amaranto, una divisa che si intona perfettamente ai lunghi capelli rossi e al suo sguardo accattivante. Kunoichi diciottenne la chunin dimostra qualche anno in più per via della statura e del trucco; è tuttavia facilmente riconoscibile per il particolare neo sotto l'occhio sinistro, un dettaglio all'apparenza insignificante ma che sottolinea il suo naturale fascino. Nell'insieme la sua espressione di difficile interpretazione, la vita di anbu ha portato anche nella vita di tutti i giorni l'impassibilità della sua maschera.

Nei rapporti interpersonali solitamente evita del tutto i coetanei esuberanti, riflessiva e introversa fatica a relazionarsi ma pur restando una tipa orgogliosa e di poche parole non disprezza socializzare, dopo una prima conoscenza infatti tende ad adattarsi e a condividere le sue esperienze. Pochi amici ma buoni è il suo ideale e per ora non ha trovato ancora nessuno da poter definire tale.
Focoso e intenso il suo spirito patriottico la spinge a combattere per il suo villaggio e a sostenere il grande albero che è Konoha con tutte le sue forze e le sue abilità.







Background

Nata e cresciuta a Konoha la bella Hanare fin da tenera età ha sempre espresso il suo estro tenendo in mano un pennello e agitandolo sui primi fogli e pergamene che le capitavano a tiro. Un talento innato ereditato dai genitori facenti parte degli abili inchiostrai del villaggio, shinobi in grado di dar vita alle proprie opere. La rossa ha vissuto gran parte della sua vita rinchiusa in casa, seduta per lo più davanti a una tela. Quando la fantasia e il panorama visibile dalla finestra di casa non le bastarono più tuttavia prese ad allargare i suoi orizzonti e in particolare questa crescita è iniziata quando ha conquistato il coprifronte: con le prime missioni erano tanti i paesaggi nuovi che le capitava di osservare e non era difficile trovarla intenta a fare qualche schizzo nei pochi momenti di relax che i viaggi concedevano.

Figlia unica ha avuto la fortuna di ricevere piene attenzioni dai familiari e all'età di quattordici anni ricevette tutta la strumentazione necessaria per svolgere al meglio il suo hobby, uno studio grafico con ogni sorta di strumento, colori o attrezzature varie, perfino un telescopio per osservare la volta celeste. Il suo sogno è sempre stato quello di poter mettere su carta la vera essenza del mondo, raffigurare i meccanismi che muovono le cose e andare quindi ben oltre la facciata e ciò che si limitano a guardare tutti con gli occhi. Una passione che la avvicinò molto al mondo delle scritture e a ciò che crede siano in grado di celare dietro un semplice tratto; ne studiò a fondo la natura fino ad imparare ad imitare la gran parte delle calligrafie e dei codici utilizzati per segnalazioni e messaggi segreti, fuuinjutsu in particolare e simboli in grado di nascondere il celato. Crittografa affermata Hanare diventata chunin è riuscita ad entrare nelle squadre speciali, ramo inseguitori, dove ha potuto sfruttare al meglio tutte le sue conoscenze per lo spionaggio e le segnalazioni: mai prima di allora il suo inchiostro vivo aveva reso al meglio. Di grande supporto il suo intervento fu decisivo anche nei tre anni di guerra contro Watashi, la funesta chiamata del dio l'aveva inquietata ma la sua mano non smise mai di appuntare le informazioni raccolte e la sua mente di decifrare i comportamenti anomali della progenie.

Al termine del conflitto la Fujiwara ha svoltosolo missioni di normale amministrazione tra cui la scorta dell'aspirante ambasciatrice, Yukiko Yamanaka, verso Kiri e assistenza alla scrivania del Sandaime Hokage cui la guerra aveva portato via la vista.



Conoscenze

C o n o s c e n z e - T e c n i c h e

Shingō - Segnalazione e Decriptologia
La trasmissione d’informazioni tra un ninja in missione e il resto della propria squadra ha grande importanza, specialmente se lo shinobi in questione non possiede alcuna garanzia di poter rientrare sano e salvo. Ovviamente è essenziale non essere scoperti, per questo viene utilizzata una varietà piuttosto vasta di codici e strumenti che permettano di lasciare traccia delle informazioni utili al gruppo.
Il metodo senz’altro più diffuso per lasciare messaggi semplici come potrebbe essere “Cessato allarme” o “Pattuglia nemica in zona” è quello di lasciare delle strisce di riso colorato lungo l’ accampamento o il luogo in questione: non attira l’attenzione, ma può essere compreso efficacemente dai propri compagni (fermo restando che ci si deve essere accordati in precedenza sull’abbinazione colore-messaggio).
Un altro genere di codice utilizzato nel caso di travestimento da musicisti, bardi o sacerdoti è quello di comunicare il messaggio attraverso mantra o canzoni. Tuttavia questi sono solamente alcuni esempi. In realtà i metodi di segnalazione sono pressoché infiniti, perché dipendono dalla fantasia e dall’arguzia degli shionobi esperti in questo campo, i quali, ovviamente, sono anche abili maestri dell’arte diametralmente opposta: la decriptografia, utilissima per intercettare le comunicazioni nemiche.


Chōhō - Spionaggio e Strategia.
Lo spionaggio è un elemento chiave dell’arte della guerra e l’evoluzione dei ninja è, in parte, una risposta a tale sviluppo. Di conseguenza, lo spionaggio è diventato una componente essenziale del ninjutsu e l’apprendista shinobi ne impara i principi e le tecniche in base a un sistema che prevede sei stadi essenziali.
Il primo stadio consiste nel collocare gli agenti. I metodi per farlo possono essere classificati secondo i quattro elementi naturali (terra, acqua, fuoco e vento) o la quinta forza elementale (il vuoto, ovvero la loro essenza). I loro schemi sono utili come espedienti mnemonici, ma risultano anche legati ai principi filosofici e spirituali che stanno alla base del ninjutsu:

    - Terra: questo approccio consiste nell’inviare uno shinobi in una regione probabile bersaglio prima di dichiarare aperte le ostilità, così da dargli il tempo d’abituarsi al luogo, di creare reti di informatori, di scoprire i migliori punti d’osservazione, ecc…
    - Acqua: questo approccio permette che un proprio shinobi venga catturato e fornisca notizie false. In una sua forma particolare, detta “keika” (lucciola), un ninja imprigionato da informazioni ingannevoli che, destando sospetti, vengono confermate da un suo compagno fattosi deliberatamente catturare. Un’altra alternativa è l’impiego di kunoichi (ninja di sesso femminile) in un’operazione con “trappola sexy”.
    - Fuoco: l’approccio collegato a questo elemento prevede di trasformare in un proprio uomo chi apparteneva alla regione bersaglio, o alle file nemiche, attraverso corruzione, ricatto, lusinghe o inganno. Può trattarsi di civili ben collocati o di membri effettivi delle forze avversarie e tale personale può essere usato per comunicare informazioni false.
    - Vento: in questo approccio il ninja identifica gli shinobi nemici nel proprio accampamento e fornisce loro notizie non veritiere, oppure li irretisce facendoli passare dalla propria parte.
    - Vuoto: in base a questo metodo, vengono collocati ninja per lunghi periodi - anche anni - prima del loro effettivo impiego, come “spie in letargo”. Essi possono avere accesso a notizie o persone in posizioni di fiducia e, quando necessario, hanno la libertà d’iniziare a raccogliere informazioni, diffondendo quelle false o mandando all’aria la rete del nemico.

Dopo che le proprie spie sono state sistemate, gli stadi successivi prendono un flusso di informazioni che vanno da quelle più generali a quelle più specifiche. La seconda fase, consiste nel determinare gli obiettivi del nemico, apprendendo le sue intenzioni generali e le sue mire di guerra. Il terzo stadio, richiede di individuare la strategia avversaria, ovvero di scoprire come il nemico intende raggiungere i propri scopi, distinguendo i suoi piani nei minimi particolari, includendo le caratteristiche delle sue forze, catene logistiche e di rifornimento, le date dei principali movimenti e delle offensive, identità di personale chiave, segnaletica utilizzata, rete informativa. La quarta fase consiste nel seminare confusione in modo da ostacolare i piani del nemico. Il quinto stadio richiede di individuare la tattica avversaria conoscendo i dettagli della collocazione e dei movimenti degli uomini, il numero, il tipo delle unità e lo schieramento, così come i piani d’attacco e difesa. Infine, la sesta e ultima fase è il controspionaggio, in cui lo scopo del ninja è di preservare i propri obiettivi, la propria strategia e le proprie tattiche, e contemporaneamente di scoprire cosa sa o pensa di sapere il nemico su di lui.
Generalmente i ninja indicati come specializzati in questo genere di compiti, vengono selezionati o avvistati fin dall’adolescenza, in modo da poter essere rigorosamente addestrati ai compiti e ai piani che i superiori e/o le autorità vigenti hanno su di loro, sin dalla giovinezza, per essere pronti a diventare dei semi dormienti da seminare sul campo di battaglia che verrà.


C o n o s c e n z e - U m a n i s t i c h e

Ongaku - Musica, Pittura ed Altre Arti
Strettamente correlata alla sottile e nobile abilità del travestimento (una delle più note caratteristiche riconosciute e collegate ai ninja) si fa strada la conoscenza delle Arti. Apparentemente in secondo piano rispetto alla sorella più comune, la specializzazione in una o più Arti è forse l’elevazione dello stesso travestimento ad un livello superiore.
Pittura, scultura, musica, poesia, danza, teatro e cucina sono, infatti, parte di molte di quelle identità fittizie che permettono agli shinobi di nascondersi sotto false spoglie per il raggiungimento dei propri fini. D’altronde, un bardo che non sa cantare, un letterato ben poco atto a declamare i propri versi, un artista girovago incapace di mettere assieme un paio di passi di danza, un pittore di strada senza alcun talento nel disegno o un musicista senz’orecchio per le note, finiscono per destare sospetti. Potrebbero essere ignorati, certo, infondo la gente tende ad essere indifferente in alcuni casi, ma sfidare la fortuna ben armati è pur sempre meglio che tentare la sorte a mani nude. Per questo alcuni shinobi, per dare maggior credibilità alle proprie “maschere” indossate in missione o, anche, per semplice diletto personale, scelgono di studiare ed apprendere approfonditamente almeno un’Arte, fin quando la propria capacità di trasmettere emozioni attraverso la specializzazione prescelta, non raggiunge livelli soddisfacenti, tali che se messi a confronto con un terzo la cui attività principale è rappresentata proprio dall’Arte dello shinobi in questione, non vi sarebbe modo di identificare l’impostore, per il semplice fatto che, in realtà, questi non esiste.
La conoscenza delle Arti, permette quindi ai ninja una maggior credibilità qualora vestano false identità, così da sviare ulteriormente i sospetti da sé ed agire con più facilità.





Edited by 'nD - 2/6/2020, 17:02
 
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<span style="font-family: optima; font-size: 40; color:#00802B; line-height: 10px"><i><b>Hanare Fujiwara</b></i></span></p><div style="float: left; margin-right: 10px">[IMG=hanaree_0]https://upload.forumfree.net/i/fc1667822/hanaree_0.png[/IMG]</div>

<p align="left">[size=1.5]<b>• Villaggio</b>: [size=1]Konohagakure no sato[/size]
<b>• #id ANBU</b>:[size=1] Taka (&#40441;)[/size]
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<b>• Specializzazione</b>: [size=1]Ninjutsu[/size]
<b>• Elemento</b>: [size=1]<b>[color=red]Fuoco[/color]</b> - <b>[color=green]Vento[/color]</b>[/size]
<b>• Lavoro</b>: [size=1]Anbu Inseguitore[/size]
<b>• Rango</b>:[size=1] [color=red]Chunin[/color][/size]
<b>• Fama</b>: [size=1]170 - Conosciuta nell'intero villaggio.[/size][/size]</p>
<p align="center"><b> [size=3]Descrizione[/size]</b></p><div style="overflow: hidden;"><div style="overflow-y: scroll; width: 277px; height: 330px; padding-right: 25px;color:black"><p align="justify">[size=0.5]Di carnagione molto chiara fuori dall'ambito lavorativo Hanare è solita indossare un completo scuro e aderente sulla quale porta una divisa armata in placche color amaranto, una divisa che si intona perfettamente ai lunghi capelli rossi e al suo sguardo accattivante. Kunoichi diciottenne la chunin dimostra qualche anno in più per via della statura e del trucco; è tuttavia facilmente riconoscibile per il particolare neo sotto l'occhio sinistro, un dettaglio all'apparenza insignificante ma che sottolinea il suo naturale fascino. Nell'insieme la sua espressione di difficile interpretazione, la vita di anbu ha portato anche nella vita di tutti i giorni l'impassibilità della sua maschera.

Nei rapporti interpersonali solitamente evita del tutto i coetanei esuberanti, riflessiva e introversa fatica a relazionarsi ma pur restando una tipa orgogliosa e di poche parole non disprezza socializzare, dopo una prima conoscenza infatti tende ad adattarsi e a condividere le sue esperienze. Pochi amici ma buoni è il suo ideale e per ora non ha trovato ancora nessuno da poter definire tale.
Focoso e intenso il suo spirito patriottico la spinge a combattere per il suo villaggio e a sostenere il grande albero che è Konoha con tutte le sue forze e le sue abilità.[/size]</p></div></div>





<p align="center"><b>[size=3]Background[/size]</b></p><div style="overflow: hidden; width: 600px"><div style="overflow-y: scroll; width: 617px; height: 200px; padding-right: 25px;color:black"><p align="justify">[size=0.5]Nata e cresciuta a Konoha la bella Hanare fin da tenera età ha sempre espresso il suo estro tenendo in mano un pennello e agitandolo sui primi fogli e pergamene che le capitavano a tiro. Un talento innato ereditato dai genitori facenti parte degli abili inchiostrai del villaggio, shinobi in grado di dar vita alle proprie opere. La rossa ha vissuto gran parte della sua vita rinchiusa in casa, seduta per lo più davanti a una tela. Quando la fantasia e il panorama visibile dalla finestra di casa non le bastarono più tuttavia prese ad allargare i suoi orizzonti e in particolare questa crescita è iniziata quando ha conquistato il coprifronte: con le prime missioni erano tanti i paesaggi nuovi che le capitava di osservare e non era difficile trovarla intenta a fare qualche schizzo nei pochi momenti di relax che i viaggi concedevano.

Figlia unica ha avuto la fortuna di ricevere piene attenzioni dai familiari e all'età di quattordici anni ricevette tutta la strumentazione necessaria per svolgere al meglio il suo hobby, uno studio grafico con ogni sorta di strumento, colori o attrezzature varie, perfino un telescopio per osservare la volta celeste. Il suo sogno è sempre stato quello di poter mettere su carta la vera essenza del mondo, raffigurare i meccanismi che muovono le cose e andare quindi ben oltre la facciata e ciò che si limitano a guardare tutti con gli occhi. Una passione che la avvicinò molto al mondo delle scritture e a ciò che crede siano in grado di celare dietro un semplice tratto; ne studiò a fondo la natura fino ad imparare ad imitare la gran parte delle calligrafie e dei codici utilizzati per segnalazioni e messaggi segreti, fuuinjutsu in particolare e simboli in grado di nascondere il celato. Crittografa affermata Hanare diventata chunin è riuscita ad entrare nelle squadre speciali, ramo inseguitori, dove ha potuto sfruttare al meglio tutte le sue conoscenze per lo spionaggio e le segnalazioni: mai prima di allora il suo inchiostro vivo aveva reso al meglio. Di grande supporto il suo intervento fu decisivo anche nei tre anni di guerra contro Watashi, la funesta chiamata del dio l'aveva inquietata ma la sua mano non smise mai di appuntare le informazioni raccolte e la sua mente di decifrare i comportamenti anomali della progenie.

Al termine del conflitto la Fujiwara ha svoltosolo missioni di normale amministrazione tra cui la scorta dell'aspirante ambasciatrice, Yukiko Yamanaka, verso Kiri e assistenza alla scrivania del Sandaime Hokage cui la guerra aveva portato via la vista.[/size]</p></div></div>

<p align="center"><b>[size=3]Conoscenze[/size]</b></p><div style="overflow: hidden; width: 600px"><div style="overflow-y: scroll; width: 617px; height: 185px; padding-right: 25px;color:black"><p align="center">[size=2]C o n o s c e n z e - T e c n i c h e[/size]</p><p align="justify"><b>[size=2]Shing&#333;[/size] - Segnalazione e Decriptologia</b>
[size=0.5]La trasmissione d’informazioni tra un ninja in missione e il resto della propria squadra ha grande importanza, specialmente se lo shinobi in questione non possiede alcuna garanzia di poter rientrare sano e salvo. Ovviamente è essenziale non essere scoperti, per questo viene utilizzata una varietà piuttosto vasta di codici e strumenti che permettano di lasciare traccia delle informazioni utili al gruppo.
Il metodo senz’altro più diffuso per lasciare messaggi semplici come potrebbe essere “Cessato allarme” o “Pattuglia nemica in zona” è quello di lasciare delle strisce di riso colorato lungo l’ accampamento o il luogo in questione: non attira l’attenzione, ma può essere compreso efficacemente dai propri compagni (fermo restando che ci si deve essere accordati in precedenza sull’abbinazione colore-messaggio).
Un altro genere di codice utilizzato nel caso di travestimento da musicisti, bardi o sacerdoti è quello di comunicare il messaggio attraverso mantra o canzoni. Tuttavia questi sono solamente alcuni esempi. In realtà i metodi di segnalazione sono pressoché infiniti, perché dipendono dalla fantasia e dall’arguzia degli shionobi esperti in questo campo, i quali, ovviamente, sono anche abili maestri dell’arte diametralmente opposta: la decriptografia, utilissima per intercettare le comunicazioni nemiche.[/size]

[size=0.5][size=2]<b>Ch&#333;h&#333;</b>[/size] -<b> Spionaggio e Strategia.</b>
Lo spionaggio è un elemento chiave dell’arte della guerra e l’evoluzione dei ninja è, in parte, una risposta a tale sviluppo. Di conseguenza, lo spionaggio è diventato una componente essenziale del ninjutsu e l’apprendista shinobi ne impara i principi e le tecniche in base a un sistema che prevede sei stadi essenziali.
Il primo stadio consiste nel collocare gli agenti. I metodi per farlo possono essere classificati secondo i quattro elementi naturali (terra, acqua, fuoco e vento) o la quinta forza elementale (il vuoto, ovvero la loro essenza). I loro schemi sono utili come espedienti mnemonici, ma risultano anche legati ai principi filosofici e spirituali che stanno alla base del ninjutsu:[/size]</p>
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- [color=blue]<b>Acqua</b>[/color]: questo approccio permette che un proprio shinobi venga catturato e fornisca notizie false. In una sua forma particolare, detta “keika” (lucciola), un ninja imprigionato da informazioni ingannevoli che, destando sospetti, vengono confermate da un suo compagno fattosi deliberatamente catturare. Un’altra alternativa è l’impiego di kunoichi (ninja di sesso femminile) in un’operazione con “trappola sexy”.
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<p align="justify">[size=0.5]Dopo che le proprie spie sono state sistemate, gli stadi successivi prendono un flusso di informazioni che vanno da quelle più generali a quelle più specifiche. La seconda fase, consiste nel determinare gli obiettivi del nemico, apprendendo le sue intenzioni generali e le sue mire di guerra. Il terzo stadio, richiede di individuare la strategia avversaria, ovvero di scoprire come il nemico intende raggiungere i propri scopi, distinguendo i suoi piani nei minimi particolari, includendo le caratteristiche delle sue forze, catene logistiche e di rifornimento, le date dei principali movimenti e delle offensive, identità di personale chiave, segnaletica utilizzata, rete informativa. La quarta fase consiste nel seminare confusione in modo da ostacolare i piani del nemico. Il quinto stadio richiede di individuare la tattica avversaria conoscendo i dettagli della collocazione e dei movimenti degli uomini, il numero, il tipo delle unità e lo schieramento, così come i piani d’attacco e difesa. Infine, la sesta e ultima fase è il controspionaggio, in cui lo scopo del ninja è di preservare i propri obiettivi, la propria strategia e le proprie tattiche, e contemporaneamente di scoprire cosa sa o pensa di sapere il nemico su di lui.
Generalmente i ninja indicati come specializzati in questo genere di compiti, vengono selezionati o avvistati fin dall’adolescenza, in modo da poter essere rigorosamente addestrati ai compiti e ai piani che i superiori e/o le autorità vigenti hanno su di loro, sin dalla giovinezza, per essere pronti a diventare dei semi dormienti da seminare sul campo di battaglia che verrà.[/size]</p>
<p align="center">[size=2]C o n o s c e n z e - U m a n i s t i c h e[/size]</p><p align="justify"><b>[size=2]Ongaku[/size] - Musica, Pittura ed Altre Arti</b>
[size=0.5]Strettamente correlata alla sottile e nobile abilità del travestimento (una delle più note caratteristiche riconosciute e collegate ai ninja) si fa strada la conoscenza delle Arti. Apparentemente in secondo piano rispetto alla sorella più comune, la specializzazione in una o più Arti è forse l’elevazione dello stesso travestimento ad un livello superiore.
Pittura, scultura, musica, poesia, danza, teatro e cucina sono, infatti, parte di molte di quelle identità fittizie che permettono agli shinobi di nascondersi sotto false spoglie per il raggiungimento dei propri fini. D’altronde, un bardo che non sa cantare, un letterato ben poco atto a declamare i propri versi, un artista girovago incapace di mettere assieme un paio di passi di danza, un pittore di strada senza alcun talento nel disegno o un musicista senz’orecchio per le note, finiscono per destare sospetti. Potrebbero essere ignorati, certo, infondo la gente tende ad essere indifferente in alcuni casi, ma sfidare la fortuna ben armati è pur sempre meglio che tentare la sorte a mani nude. Per questo alcuni shinobi, per dare maggior credibilità alle proprie “maschere” indossate in missione o, anche, per semplice diletto personale, scelgono di studiare ed apprendere approfonditamente almeno un’Arte, fin quando la propria capacità di trasmettere emozioni attraverso la specializzazione prescelta, non raggiunge livelli soddisfacenti, tali che se messi a confronto con un terzo la cui attività principale è rappresentata proprio dall’Arte dello shinobi in questione, non vi sarebbe modo di identificare l’impostore, per il semplice fatto che, in realtà, questi non esiste.
La conoscenza delle Arti, permette quindi ai ninja una maggior credibilità qualora vestano false identità, così da sviare ulteriormente i sospetti da sé ed agire con più facilità.[/size]</p></div></div>

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