[Area 1] - 来るし 森 Kurushi Mori

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 15/11/2014, 00:07
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
8,590
Location:
Steins;Gate ~

Status:


4SLqW2O



[ Kurushi Mori ] - 来るし 森 - Foresta della Morte Lenta

|| La Foresta è ciò che appare: è questo il grande pericolo che rappresenta. Rigogliosa di vegetazione ma povera di fauna, questo perchè in questa zona la catena alimentare è rovesciata: non sono gli animali a cibarsi delle piante, quanto il contrario. La Natura in senso stretto ha preso il sopravvento, dimostrandosi più letale di un qualsiasi animale -uomo compreso- e rendendo la sopravvivenza in questo luogo un vera e propria sfida. Entrando nella foresta si accetta di sottostare alle leggi che governano la vita primordiale: solo chi combatte può vincere. E sono molti i fattori che diminuiscono le probabilità di uscirne vivi, molte le minacce alla vita degli intrusi che osano avventurarsi in questo regno incontaminato. Chi decide di aprirsi la strada attraverso la Foresta dovrà adattarsi ad affrontare per prima cosa la fame e la sete: l'unica fonte di liquidi sarà infatti il mare (altamente sconsigliato) oppure la frutta che cresce invitante. Invitante, però, in Natura è segno di un trabocchetto, poichè non sono poche le specie che producono frutti al solo scopo di cibarsi dei nutrienti cadaveri che -fiduciosi o disperati- hanno assaggiato una varietà assai esotica di veleno. Inoltre le poche specie animali presenti sull'isola non solo hanno dovuto adeguarsi ed elaborare un sistema immunitario capace di neutralizzare i veleni più innocui, ma hanno imparato l'importanza di rimanere nascosti: alcune famiglie di vegetali hanno infatti subito un processo che li ha portati a nutrirsi non attraverso le radici e i sali minerali presenti nel terreno, ma della carne viva delle incaute creature che si avvicinano troppo.
C'è solo un modo certo per non rimanere vittime della forza incontrastata della Natura, ed è allontanarsene il prima possibile: la salvezza può risiedere o nella costa a ovest -a largo della quale si trovano due isolette che potrebbero rivelarsi un'ottimo e sicuro rifugio- o sulle montagne a est, che la vegetazione non è ancora riuscita a scalare. È proprio in quest'ultimo luogo che si trova la maggior quantità d'acqua sotto forma di ruscelli che confluiscono in laghetti ghiacciati.
||


Edited by ~Angy. - 15/11/2014, 01:48
 
Web  Top
(?)
view post Posted on 9/3/2015, 00:22




Passo dopo passo, falcata dopo falcata, il giovane spadaccino di Kiri proseguì per la sua strada. Ignorando gli altri partecipanti aveva consapevolmente scelto di accantonare gli intenti battaglieri, almeno per il momento, concentrando le proprie energie all'esplorazione dell'isola. D'altronde non era difficile intuire che, se un solo aspirante avrebbe avuto la possibilità di abbandonare l'isola, qualcuno prima o poi sarebbe giunto a cercarlo in cerca di sfida. E di certo lo Squalo non si sarebbe tirato indietro, intrigato dalla possibilità di scontrarsi con avversari di alto livello come gli altri partecipanti. Erano ormai rimasti in pochi ed ognuno di quei ragazzi rappresentava un potenziale rivale nonché un interessante banco di prova per le capacità del kiriano. E per di più, in preda alla collera, aveva fatto una promessa durante la prima prova. E Mitsuaki, lo Squalo della Nebbia, non ne aveva mai infranta nessuna.
La sabbia sotto i suoi stivali placcati sembrava liquefarsi al passaggio, lasciando orme poco definite lungo il cammino. Ognuna delle dune di quel mare dorato sembrava risplendere di luce propria, mentre il sole cocente si stanziava alto nella volta celeste. Lo sguardo del giovane vagava tutt'attorno alla ricerca di qualcosa, ma il più delle volte questo non incontrava altro che immagini sfocate e indefinite. E per uno abituato alla bruma di Kiri quella non era esattamente una situazione ideale. Per non parlare poi della fatica nel trasportare l'enorme mannaia.


Sai Sammy, dovresti pensare ad una dieta!

Per nulla felice di udire quelle parole, la spada lasciò fuoriuscire dalle bende una delle sue scaglie affilatissime, proprio all'altezza del sedere. Nel percepire quel dolore pungente il ragazzo sobbalzò, premurandosi poi di massaggiare la parte interessata.

Ok ok, come non detto...certo che sei permalosa eh...

Un nuovo grugnito, dopodiché la spada si concesse al consueto silenzio.
Dopo tanto camminare qualcosa di diverso dalla solita duna di sabbia attirò l'attenzione del genin, costretto ad acuire la vista per superare lo sfarfallio provocato dal calore: una macchia scura si stanziava in lontananza, in contrasto col monotono sfondo aureo che sembrava avvolgere ogni cosa nel giro di chilometri. Più gli si avvicinava, più lo shinobi riusciva a scorgere nuovi particolari, fino a quando la figura assunse i tratti di una grande montagna. Non sembrava essere altissima ma da quella distanza Mitsuaki non seppe dire con certezza se quel sentore fosse reale o unicamente frutto della prospettiva. Per la mente del ragazzo balenò persino l'idea che potesse trattarsi di una mera allucinazione, frutto del caldo torrido a cui era esposto. Non poteva escludere nulla ma era anche conscio dell fatto che l'unico modo per far chiarezza sulla situazione era raggiungere il picco. E così decise di fare.
Grondante sudore e visibilmente spossato il genin continuò ad avanzare, mentre dinanzi a lui la montagna s'ingigantiva e assumeva tratti sempre più definiti. Sentiva le forze farsi sempre più esigue ed il peso della Samehada gravare prepotentemente sulle sue membra. Ma doveva continuare, non mancava poi molto al monte e li probabilmente avrebbe potuto prendersi una meritata pausa, magari trovando refrigerio nell'ombra proiettata dalla stessa. Il solo pensiero lo inondò di nuova energia e lo spinse a continuare.
Andatura ciondolante, un passo dopo l'altro, e dopo diversi minuti finalmente la destinazione. E ad attendere il giovane, un premio ancor più atteso di quanto egli stesso potesse pensare: una pozza d'acqua ricopriva un piccolo bacino proprio ai piedi della montagna, proiettando sulla superficie liquida "invitanti" ombre. Senza accertarsi della veridicità di quella visione Mitsuaki si gettò goffamente nella pozza e, fortunatamente per lui, l'oasi risultò ben più che reale. L'acqua era tiepida ma questo bastò comunque allo spadaccino per trarne estremo sollievo, dato il forte sbalzo di temperatura tra i due micro-ambienti. Si abbeverò con ingordigia, senza premurarsi di controllare se quell'acqua fosse o meno potabile. Dopotutto, non si poteva di certo dargli torto, nelle condizioni in cui versava era già tanto essere riusciti a giungere a destinazione.
Dopo essersi concesso qualche minuto di riposo decise però di proseguire nel suo incedere. Osservò il picco dinanzi a se, constatando quanto in realtà esso fosse alto e come si estendesse in tutte le direzioni.


Questo monte è un problema, ci blocca la strada. Dobbiamo scalarlo o aggirarlo. Non credo che al villaggio sarebbero contenti se lo tagliassi a metà, non credi?!

L'opinione della spada fu nient'altro che un lieve gemito, ma tanto bastò al ragazzo per capire la risposta della sua compagna. E fu proprio allora che si accorse di un particolare importante, ovvero un'apertura all'interno dell'altura, l'entrata di un antro. La osservò dubbioso, mentre si avvicinava per carpire ulteriori dettagli. Quando fu a pochi metri dall'entrata capì cosa andava fatto.

...oppure possiamo prendere questo passaggio buio e angusto...cosa ne dici?

Altri gemiti seguirono alle parole del ragazzo, anch'egli divertito da quella situazione.

Vada per il passaggio buio e angusto allora!

Con le vesti ancora zuppe d'acqua il giovane decise quindi di intraprendere quella strada.
Non sapeva dove quel percorso lo avrebbe condotto o cosa avrebbe trovato al suo interno, ma di li a poco lo avrebbe scoperto. Di certo la prospettiva dell'ignoto lo intrigava parecchio. E stando al suo senso dell'orientamento, qualsiasi posto poteva rivelarsi per lui "ignoto".
 
Top
view post Posted on 13/3/2015, 14:28
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



Kurushi Mori - La foresta -
Aveva corso così tanto e con così tanta foga che non aveva più fiato in corpo. Provò a rievocare nella sua mente almeno un altro momento simile a quello, dove la paura e la foga era stata identica ma non ne trovò, probabilmente quella era davvero la prima volta in vita sua dove capiva di essere in pericolo, dove aveva paura di morire senza più poter tornare indietro, senza più poter tornare da Aoi. No, doveva farcela, doveva mettercela tutta e doveva uscire da lì tutta intera.
Le sue gambe si muovevano frenetiche, soltanto quando finalmente sentì il calore sulla sua pelle scottata scemare e quando il sudore si raffreddò improvvisamente sulla sua pelle allora capì che non era più in pericolo, almeno per un po’, almeno finchè non avrebbe capito come muoversi e se davvero era necessario trovare un alleato per quella guerra.
Stava ancora stringendo in mano il rotolo per il quale aveva quasi rischiato la sua vita e, incuriosita, iniziò a chiedersi cosa poteva contenere, sperava davvero che ci fosse qualcosa di utile, magari armi, lei ne aveva un disperato bisogno, non poteva rimanere senza i suoi spiedi o la sua adorata Katana. Si guardò in giro alla ricerca di un posto dove potersi sedere e soltanto in quel momento si accorse del paradiso in cui era finita, davvero perfetto per una come lei anche se come ogni foresta poteva nascondere le sue serpi…ma lei non ne aveva paura, in ogni caso erano sempre più gentili e buone degli esseri umani, lei lo sapeva bene. I suoi occhi scivolarono nei ruscelli delicati che finivano in laghetti ghiacciati, in qualche modo le ricordava la sua sede di clan e a quel pensiero ogni sollievo sparì magicamente dalla sua mente.


”Kiri….io odio Kiri….”



Riuscì solo a pensare scuotendo la testa e cercando un posto dove potersi sedere per potersi concentrare sul suo rotolo. Alla fine decise di sedersi ai piedi di un grosso albero, in maniera tale da poter anche appoggiare la schiena al suo tronco e riposarsi un po’dalla spossatezza che le aveva provocato quel deserto schifoso. Si rigirò per un attimo l’oggetto fra le mani cercando di ricordare il modo giusto di utilizzare il chakra per poter richiamare qualsiasi oggetto da quei rotoli. Sicuramente doveva essere un po’ come per le evocazioni da combattimento peccato che nemmeno in quel caso lei non aveva idea di come funzionasse.
Stava per perdere ogni speranza quando improvvisamente le venne in mente qualcosa. Lei aveva visto fare una cosa del genere, era stata spiegata in accademia, durante una delle lezioni, non spiegavano ben come utilizzare il chakra però avevano detto come funzionava la cosa del richiamo e del sigillo. Ora doveva solo usare un po’ di inventiva e provare. Aprì il rotolo sulle sue gambe, formando con le mani i sigilli che erano stati loro spiegati e fece circolare il chakra veloce, sempre più veloce nel suo corpo.


«Tecnica di rilascio»



Sussurrò appena provando a concentrarsi ma era evidente che non stava servendo a nulla perché tutto rimase in silenzio e solo i rumori della foresta continuavano a tenerle compagnia. Sicuramente doveva esserci dell’altro. Insomma come poteva figurare una cosa del genere nella sua mente? Chiuse er un attimo gli occhi cercando di riflettere con molta attenzione e alla fine un’idea brillò nella sua ente. Perché non ci aveva pensato prima? Forse era un po’ come un tunnel che collegava quel rotolo al’oggetto in questione, il sensei era sempre stato molto chiaro a riguardo, quindi bastava “bussare” e “aprire” quella “porta”. Certo, adesso sapeva cosa doveva fare.
Compose nuovamente i sigilli facendo scorrere velocemente il chakra ma, questa volta, non si limitò a questo semplice gesto. Lo fece fuoriuscire dal suo corpo per raggiungere il rotolo e insinuarsi dentro di esso per poter attraversare quella “porta” e raggiungere l’oggetto a cui era collegato per poterlo riportare da lei. Era la prima volta che provava una cosa del genere ma voleva vedere se ce l’avrebbe fatta e, soprattutto, cosa ne sarebbe venuto fuori.


Tecniche
<fuuinjutsu> Richiamo (costo: 30 chk ad oggetto evocato) (eff: variabile)
    ”Tecnica caratteristica dei sigilli, consiste nel legare un oggetto o una persona ad un particolare sigillo, permettendo di richiamarlo più volte.
    Nel caso di un essere vivente e senziente, questi deve firmare con il proprio sangue il sigillo in questione, imprimendovi parte del proprio chakra. Si può quindi collegare l'attivazione del sigillo a condizioni particolari, come l'apertura di un contenitore, la presenza di una persona, o addirittura una tecnica particolare (come avviene per le evocazioni degli animali-ninja). Anche per richiamare qualcuno o qualcosa a questo modo è necessario bagnare col proprio sangue il sigillo stesso.
    Senza conoscere questa tecnica, è impossibile utilizzare qualsiasi tecnica che richiami o rilasci oggetti, persone o animali, così come i rotoli del richiamo.
    Nel caso di oggetti e laddove non sia legato a nessun'altra tecnica, richiamare un oggetto è una attivazione, così come rilasciare il sigillo e far sparire l'oggetto stesso. Non si può quindi "chiudere" un oggetto che si trova in giro all'interno di un rotolo, al massimo legare un oggetto nella propria abitazione al rotolo stesso, richiamandolo sul campo di battaglia all'occorrenza.”


Calcoli

Stm [Richiamo] = 30/20 = 1.5
Stm tot = 114.8-1.5 = 113.3



 
Top
view post Posted on 16/3/2015, 01:17
Avatar

Group:
Member
Posts:
5,137
Location:
Dietro di te

Status:



Mitsuaki Kanada



Furono la pace e la sete a spingere il ragazzo lontano dal deserto, verso nord: giunse là da dove il fiume arrivava, ai piedi di un monte. I suoi passi lo guidarono, prima appesantiti dal sole cocente e dal caldo torrido, poi sempre più rapidi attratti dalla freschezza dell'acqua, fino a tramutarsi in una scoordinata corsa verso lo specchio d'acqua. Con immensa gioia, lo Spadaccino si gettò a capofitto nel laghetto, abbeverandosi all'acqua piuttosto cristallina. Solo dopo lunghi minuti e lunghi sorsi alzò la testa per osservare il luogo in cui era capitato: il bacino d'acqua si formava da due rivoli che scendevano dall'altura e che, a giudicare dalla direzione, provenivano da sorgenti vicine se non proprio dalla stessa.
Il luogo era paradisiaco: dove la sabbia lasciava posto all'acqua e la pianura cedeva alla montagna, l'incontro tra gli opposti così come l'allontanamento dal centro dell'isola. Lo scrosciare della corrente era invitante, ma ancora più invitante era la grotta che si apriva tra i due corsi d'acqua: poteva divenire un ottimo rifugio, una base da cui partire, o più semplicemente un luogo dove riposarsi. Mitsuaki si addentrò quindi nella spaccatura insieme alla sua fidata compagna di avventure che fremeva e fremeva, ansiosa di dimostrare il proprio valore. Man mano che procedeva nella caverna, la curiosità cresceva di pari passo con l'umidità: toccando con le dita la roccia, avrebbe potuto sentire la superficie leggermente bagnata e, se si fosse concentrato rimanendo in silenzio, avrebbe udito il correre dell'acqua da qualche parte in lontananza. Si trovava proprio sotto la sorgente da cui proveniva il flusso che si raccoglieva nel laghetto di poco prima.
Una situazione pericolosa se ci pensava: sopra la sua testa stava chissà quanta acqua, su un terreno che dall'acqua era reso cedevole, l'uscita non si vedeva. Anzi, la luce che entrava stava drasticamente diminuendo e il buio cominciava ad inghiottire ogni forma; per fortuna, il sentiero scelto non presentava alcun bivio e sarebbe bastato seguire con il tatto la parete per avanzare. Tuttavia, la roccia pareva sempre più friabile e l'aria sempre più umida: finchè non avesse superato la zona impregnata d'acqua, si trovava in costante pericolo di vita per una frana.


~ ~ ~



Akane Yuki



La kunoichi di Kiri aveva vinto la prima battaglia con l'astuzia, ma la fine della guerra era ancora lontana così come lontani erano i due ninja che aveva combattuto fino a poco prima. Akane si trovava adesso al limitare della foresta, appoggiata con la schiena ad un grande albero: era tranquilla, poichè nessuno avrebbe potuto raggiungerla. Nessuno poteva minacciarla. Erano solo lei, e il rotolo. Non appena impresse il suo chakra sul sigillo, una nuvola di fumo le coprì un attimo la visuale, lasciandole solo intravedere qualche linea. Ma quando il velo fu disperso nel vento, il suo sguardo incontrò qualcosa di strano: l'oggetto più appariscente era sicuramente il pupazzo. Un pupazzo di pezza di medie dimensioni, dalle cuciture ben visibili e dei disegni stilizzati all'osso, ma nonostante tutto riconoscibile per via dell'aspetto mostruoso. Il bottino che si era guadagnata con quella fuga era una bambola voodoo di Watashi. Di certo, Hogo non mancava di senso dell'umorismo.
Oltre a quello scherzetto di cattivo gusto, il rotolo aveva liberato anche altri oggetti decisamente più o meno utili: un paio di boccette -molto diverse l'una dall'altra-, una dose di veleno e l'equivalente in cibo di qualche pasto. Lo stretto necessario per sopravvivere, se si considerava che l'acqua in una foresta non sarebbe stata un grosso problema, ma la Yuki avrebbe subito notato l'assenza di ogni tipo di arma. Chissà se i possessori degli altri rotoli erano stati più fortunati o se l'umorismo del Mizukage avrebbe strappato loro una risata a denti stretti.


QUOTE
- Razione di Cibo (piccola) x3
- Veleno (tossina emostatica)
- Tonico Misterioso
- Saké 60ml
- Bambola Voodoo Watashi


Un brivido. Qualcosa l'aveva sfiorata alla caviglia. Eppure nessun animale si trovava nel suo raggio visivo e non pareva che qualcosa si fosse mosso. Anzi, il suo piede era proprio appoggiato a una radice... una radice che -adesso lo avvertì distintamente- si stava muovendo quasi impercettibilmente. E non solo quello: anche l'incavo del tronco, molto lentamente, la stava facendo sprofondare. Quell'albero che l'aveva accolta nella sua corteccia non si accontentava del nutrimento che assorbiva dalle radici: con flemma, stava tentando di divorarla. La ragazza si alzò immediatamente, allontanandosi subito da quella trappola subdola ma fin troppo apatica. L'albero si trovava ancora al limitare del bosco, dove la lotta per il terreno non si era ancora inasprita: ma dove la foresta era più fitta, cosa riservava la Natura a coloro che osavano addentrarsi nel suo Regno?
 
Contacts  Top
view post Posted on 17/3/2015, 11:39
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



Kurushi Mori - Alla ricerca di armi -
Fumo. Attesa. Delusione. Era forse l’unico modo in cui si sarebbe potuto descrivere il suo stato d’animo quando, dopo tutta quella fatica, si era ritrovata fra le mani una stupida bambola, una razione di cibo, del veleno, del sakè e un tonico misterioso di cui non sapeva nemmeno gli effetti. Digrignò i denti chiedendosi di cosa poteva farne di quella roba ma alla fine tirò un lungo sospiro. Doveva calmarsi e trovare un modo per rendere utile la situazione. Pensò agli altri rotoli, sicura che le armi si trovassero in quelli finiti nelle mani dei suoi rivali, se davvero le avevano trovate come avrebbe potuto ucciderli? Però lei era una Yuki, un’assassina per quanto la cosa la disgustasse, quindi doveva comportarsi come tale. Stava alzando lo sguardo per guardarsi intorno quando sentì qualcosa strisciare lentamente sulla sua caviglia mentre la sua schiena affondava morbidamente nel tronco dell’albero. Che stava succedendo? Non attese nemmeno un momento, scattando in piedi e allontanandosi da quella cosa il più velocemente possibile. Lo fissò per un attimo: per caso stava per essere mangiata da un albero?

”Fantastico, un altro pericolo. Non bastava avere quei rompi scatole alle calcagna, adesso ci mancava giusto la foresta che cerca di divorarci.”


Pensò, voltandosi per un attimo e guardandosi in giro, in fondo quel posto forse poteva servirle, poteva scoprirne i segreti e sfruttarli, in fondo dovevano per forza passare tutti di lì prima o poi e lei sarebbe stata lì ad aspettarli per ucciderli, soprattutto quello dello Shakuton, gli avrebbe fatto assaggiare il suo ghiaccio proprio nel posto dove poteva essere più forte. La prima cosa che le servivano erano proprio delle armi e in fondo era in una foresta, perché non provare a farsi qualche spiedo piuttosto rudimentale? Iniziò a camminare alla ricerca di rametti che potevano essere a terra e anche di pietre per poterle rendere più aguzze, riponendo gli oggetti trovati nel marsupio vuoto che le pendeva dalla vita. Cercava stando attenta alla vegetazione che sembrava decisamente più affamata di lei dopo una settimana di digiuno e sicuramente non aveva voglia di morire per colpa di qualche stupida sterpaglia. Mentre ravanava il suolo alla ricerca di ciò che aveva bisogno si fermava di tanto in tanto davanti agli alberi, magari lanciandogli delicatamente qualcosa preso dal terreno per vedere se si muovevano e fin dove erano in grado di divorare, in fondo di animali ancora non ne aveva visti e quello non era mai un buon segno. Sperava di poter sfruttare uno di quegli alberi come rifugio in attesa dei suoi nemici, in attesa di morte e sangue ma non era sicura di poterlo fare senza rischiare la sua stessa vita e, in quel caso, non ne valeva poi tanto la pena.



-GdrOff-

Per il marsupio ho chiesto a Simo e i ha detto che gdr on potevo averlo….vuoto ovviamente, quindi ne approfitto per metterci dentro ciò che è uscito dal rotolo.
Per quanto riguarda le sue azioni niente di che cammina alla ricerca di rametti caduti e di pietre per poterci fare la punta, sulla strada, intanto, lancia cose addosso agli alberi, soprattutto sulla chioma dove ci si può arrampicare, per capire se ci può salire oppure se rischia di essere divorata anche lì.

-GdrOn-
 
Top
view post Posted on 17/3/2015, 12:28
Avatar

Group:
Konoha
Posts:
4,366

Status:


Una volta ottenuto il consenso della sua fidata compagna, Mitsuaki si addentrò senza esitazione nella caverna divertito all'idea di insinuarsi in quel posto così oscuro quanto ignoto. Man mano che muoveva i primi passi cercando di evitare il terreno scosceso e i massi di varie grandezze e forme, l'aspirante chunin iniziò a sentire l'orecchio destro fischiargli in maniera piuttosto fastidiosa; non riusciva a capire cosa provocasse quel ronzio, ma dopo pochi secondi, sentì la voce di un giovane uomo che forse lo portava indietro con la mente a dei giorni bui, a dei giorni in cui aveva preso parte allo scontro finale contro Watashi. Sentiva la sua voce molto chiaramente, come se avesse qualcuno di fianco, eppure era impossibile che oltre lui fosse entrato qualcun'altro.

- Hai scelto un percorso difficile, Mitsuaki-kun, ma in genere sono proprio quelli ad essere i più fruttuosi. Continua seguendo il tuo istinto: c'è un modo per uscire da li indenne... ma non è detto che stavolta riuscirai a tenere a freno lo stuzzicadenti gigante che ti porti dietro. Rimani all'erta.

//Post sbrigativo per il mio momentaneo assistito: Cito, il quale ovviamente è l'unico a poterlo sentire.//
 
Top
view post Posted on 17/3/2015, 16:02
Avatar

Mhh... mhhhh..

Group:
Admin
Posts:
10,047
Location:
Frittata

Status:


Akane Yuki



Nan:"Mhmhmh... rag-za intellig-nt-"

*Un crepitio sinistro spezzò il silenzio della foresta, interrompendo per un istante la concentrazione della ragazza. Un insetto? O forse il rumore del vento tra le fronde... difficile dire.
Poi, giusto il tempo per Akane di rimettersi all'opera, e il disturbo tornò. Questa volta parve assumere significato compiuto, ronzandole nella testa da un punto imprecisato del suo orecchio destro. Due parole, una voce roca, spettrale nell'interferenza.
Quindi un minuto di silenzio.*


Nan:"Operativo? Bene, ora dovresti ricevermi... ti sto parlando da un dispositivo installato nel tuo padiglione destro. Prima di strapparti via l'orecchio, stammi a sentire."

*Questa volta le parole giunsero nitide, pur schermate dal fisiologico ronzio della trasmittente. Un uomo; il tono venato di interesse e, forse, divertimento.*

Nan:"Hai fatto un ottimo lavoro contro quella scavezzacollo, creare muri di ghiaccio nel deserto è già da sé materia da esperti... e hai fatto bene a fuggire, inutile che te lo dica."

*Un'altra pausa, e di nuovo il crepitare sommesso di qualcosa accanto al microfono. Seguì una lunga interferenza, aria nel microfono.
E la voce tornò a farsi sentire, lenta, ma colloquiale.*


Nan:"Ah, ma dove ho lasciato le buone maniere? Il nome è Kitsuen, e sono qui per toglierti dai guai al meglio delle mie possibilità... ovviamente dovrai decidere da te se fidarti o meno di quel che ti dico, ma sei una ragazza sveglia... sono certo che il mio contributo sarà del tutto marginale.
Mhmh..."


*Un'ennesima pausa, un ennesimo soffio.
Al suo ritorno, la voce aveva assunto una vena più formale.*


Nan:"Dunque... ti trovi a settentrione rispetto all'accampamento centrale, e la longitudine è variata solo di una manciata di gradi verso ovest. Il terreno continua a scendere verso il livello del mare, senza rilievi degni di nota. Proseguendo in quella direzione, alla stessa velocità, impiegheresti... quattro, forse cinque ore per raggiungerlo. Ma non sarà possibile, te lo dico subito... la foresta si fa più estesa e più fitta a valle, e non voglio pensare alle diavolerie in agguato tra quegli alberi.
Il mio consiglio è di recuperare l'orientamento e muoverti verso nord-est, costeggiando le montagne per tenere d'occhio il folto. Da quella posizione sarai anche in vantaggio, dovesse qualcuno avventurarsi per le correnti o i valichi.
Se invece vuoi provare a raggiungere il mare... beh... muoviti verso ovest fino alla spiaggia. Da lì dovresti riuscire a scorgere due isole, e sfido chiunque a seguirti così lontano...
Dalla mappa che ho davanti non sembra vi siano tempeste in avvicinamento, perlomeno non nella regione in cui ti trovi tu... ma quest'isola è un luogo molto strano, non mi sorprenderei se ci fosse qualche jutsu all'opera....
In ogni caso, dovrai cavartela da sola, come già sai. Se decidi di avanzare per la giungla, evita ad ogni costo di bere l'acqua depositata a terra, e non mangiare nessun frutto o creatura del sottobosco... mira ai volatili. Cerca sempre di dormire in alto, e, se puoi, evita di usare il fogliame per ripararti.
Ho viaggiato per parecchio tempo nelle regioni ad est del continente ninja, e quella foresta non sembra molto diversa."


*Ancora un lungo respiro, a questo punto era evidente che l'uomo stava fumando.*

Nan:"Mh, un'ultima cosa. Non so se riusciremo a rimanere in contatto, ammesso che tu lo voglia. Il segnale potrebbe interrompersi per via delle condizioni fisiche o atmosferiche, o potrebbero tagliarmi fuori perché si accorgono che ti sto aiutando troppo... non so.
In ogni caso, sono un buon esploratore, e mi intendo di esplosivi così come di erbe e medicinali... se hai domande da farmi, falle ora, e cercherò di risponderti quanto prima.
Altrimenti... buona fortuna."


*Un leggero ticchettio, e la vegetazione tornò al suo più profondo silenzio... in attesa.*
 
Top
view post Posted on 30/3/2015, 18:51
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



Kurushi Mori - Una strana voce -
AKane aveva finito ormai di raccogliere i suoi stecchi di legno e, con una pietra, iniziò a farsi dei rudimentali spiedi da poter utilizzare in una possibile battaglia. Sapeva che sarebbero stato molto, molto diversi da quelli che usava di solito e sicuramente avrebbero fatto meno male ma insieme al ghiaccio lei poteva fare qualsiasi cosa. Di questo ne era assolutamente certa. Ad un certo punto però si bloccò perché iniziò a sentire uno strano ronzio. Spaventata a morte iniziò a guardarsi in giro, voltandosi a destra e a manca per capire da dove venisse quel tremendo rumore ma tutto taceva. Si rimise al lavoro ma una voce, una voce terribilmente molesta, la disturbò nuovamente. Presa dalla paura e dallo spavento si portò velocemente una mano all’orecchio pensando di avere qualcosa dentro al padiglione auricolare ma questa voce le disse di non preoccuparsi. Facile per lui, come poteva non preoccuparsi quando sentiva qualcuno nel suo cervello mentre intorno a lei non c’era nulla? Rimase comunque in silenzio ad ascoltare perche lui aveva attirato la sua attenzione. Poteva fidarsi? Non ne era del tutto certa ma, in fondo, aveva una pista migliore? Aveva una traccia migliore da seguire?
Kitsuen le stava suggerendo la via giusta da prendere ma cosa le diceva che non era un modo per avvicinarla al resto del gruppo a farla mangiare a loro? A quel pensiero un sorrisetto sadico le comparse sul viso e, con fare cattivo, si leccò il labbro inferiore, proprio come fanno i predatori quando vedono una bella gazzella davanti a sé.

”Trovare quegli stronzi e farli a pezzi non sarebbe poi così tanto male…però non tutti insieme. Uno alla volta. Così, quando rimarrà l’ultimo, saprà che la morte sta andando anche da lui…lentamente.”


Era quello il suo piano: divertirsi. Facevano tutti i ninja fighi senza macchia e senza paura ma non vedeva l’ora di vederli pisciarsi sotto e, lei lo sapeva, prima o poi sarebbe successo, prima o poi almeno uno di loro le avrebbe chiesto pietà e lei gli avrebbe tolto la vita senza alcuna esitazione. Non vedeva proprio l’ora.

«Grazie Kitsuen…si, teniamoci in contatto.»


Disse alla fine con la sua voce fredda e alzando lo sguardo dritto di fronte a sé. Era pronta per partire e per seguire quei consigli, nel caso fossero stati un buco nell’acqua o una trappola beh….la prima cosa da fare una volta uscita da quella gabbia sarebbe stata cercare questo tizio sconosciuto e tagliargli la gola. Nessuno poteva prenderla in giro, nemmeno una voce che stava nella sua testa.
Quando sprofondò nuovamente nel silenzio alzò la testa al cielo per poter osservare il sole, aveva sempre imparato che quello era il modo migliore per orientarsi e una volta capito bene dove si trovava il nord-est, iniziò a camminare in quella direzione, proprio come le era stato consigliato di fare. Non voleva nascondersi in una spiaggia, voleva trovare qualcuno da affettare o, se sapeva fare bene la doppia faccia, qualcuno con cui allearsi. Di sicuro non potevano essere quelli di Suna. Tutti tranne loro.



-GdrOff-

Qusta volta ho deciso di essere breve e coincisa. Ovvio che si fida poco di questa voce ma, in fondo, non ha poi nulla da perdere, quindi decide di seguire le indicazione e di procedere verso nord-est :D

-GdrOn-
 
Top
(?)
view post Posted on 30/3/2015, 19:29




Non appena varcò la soglia dello stretto anfratto roccioso fu immediatamente accolto da una tetra oscurità, solo mitigata da alcuni flebili raggi che coraggiosamente cercavano di farsi largo all'entrata. Eppure ognuno di quei fasci si spegneva inesorabile a contatto con quel pozzo di pece in cui s'era immerso. I suoi occhi ci misero diversi secondi ad abituarsi al buio e anche così riuscì a scorgere ben poco di quel che gli stava dinanzi. Ogni passo lasciava trasparire insicurezza, incertezza, a causa della scarsa visibilità. Camminare e spostarsi nella nebbia poteva sembrare un esercizio simile, ma nulla era paragonabile al buio che lo circondava e che rendeva impossibile scorgere persino ad un palmo dal naso.
Si costrinse a camminare a tentoni, facendo attenzione a dove muoveva ogni passo, rimanendo costantemente con la mano radente alla parete. Quest'ultima trasudava umidità, la stessa che permeava l'aria, bagnando la roccia intarsiata dal tempo. Stalattiti e stalagmiti caratterizzavano l'intero passaggio e lo spadaccino si guardò bene dal toccarle, per paura di ferirsi o ancor peggio di provocare una frana. Certamente un'evenienza remota ma pur sempre annoverabile tra le ipotesi, a maggior ragione se si considerava l'incessante scorrere dell'acqua che sembrava provenire dal "soffitto". Evidentemente doveva trovarsi al di sotto di una qualche sorgente dato che il rumore lo accompagnava dal suo ingresso in quel valico.
Mentre avanzava poteva percepire il proprio respiro rimbombare ritmicamente tra le pareti, alternato dal rumore dei passi che spesso si infrangevano in piccole pozze di condensa e dal "frusciare" del corso d'acqua. Per certi versi lo Squalo trovò tutto ciò rilassante, non fosse altro per l'ambiente angusto in cui si trovava. Sentiva la frescura sfiorargli leggermente le gote, come una carezza dell'amata nebbia di Kiri, sempre pronta ad accoglierlo nel suo abbraccio ovattato. Il deserto in cui era stato precedentemente catapultato era null'altro che un ricordo. Ma quello che era successo nel deserto non poteva essere un ricordo, un incubo o un miraggio. Il pericolo era reale, tangibile e tutt'altro che lontano. Avrebbe dovuto combattere, non per dimostrare la propria potenza, ma per sopravvivere. Uno prospettiva che di certo poteva far felice la sua compagna, ma non lui, abituato a proclamarsi come paladino dei giusti ma divenuto all'improvviso parte di quel gioco perverso a cui aveva sempre cercato di sottrarsi. Aveva deciso di allontanarsi, ma per quanto quella possibilità avrebbe funzionato? Prima o poi avrebbe dovuto combattere e farlo seriamente. Scegliere se vivere o morire, impugnare fino all'ultimo il proprio nindo o soccombere alla cruda realtà dei fatti e aggrapparsi con le unghie e con i denti alla vita.
Pensieri su pensieri si accalcavano nella sua mente e quasi non si accorse della voce che lo stava accompagnando nel tragitto verso l'ignoto. A stento trattene un urlo di spavento nell'udire quelle parole, mentre spaesato si guardava attorno in cerca di qualcuno. Ma era solo e non sembravano esserci altre forme di vita nelle vicinanze, senza considerare la Samehada ovviamente.
Sentì l'orecchio destro fischiargli più volte fino a quando la situazione non si stabilizzò e la voce si fece più chiara e comprensibile. Un timbro familiare, un tono perentorio ma al contempo calmo. Riconobbe quasi immediatamente il suo interlocutore.
Riprese un certo contegno e con la stessa cautela di prima continuò nel suo incedere, mentre scherzosamente rispondeva alle frasi a lui rivolte.


E' un piacere rivederla o meglio, risentirla, "Generale". Molto tempo è trascorso dall'ultima volta, se non sbaglio combattevamo contro un dio ehehehe. Come mai riesco a sentirla? E perché proprio lei?

Molte erano le domande pronte per essere poste, ma voleva evitare di assillare quella "presenza" ed ammorbarla con troppi quesiti tutti assieme. Pian piano ogni mistero sarebbe stato risolto, era solo questione di tempo.
Intanto il cammino lo stava conducendo sempre più all'interno di quello stretto valico tra le rocce, come una gola pronta ad inghiottire il malcapitato fino a condurlo nei meandri più insidiosi della terra.


//Mi scuso per l'immane ritardo ma come avevo comunicato non sto molto bene per cui procedo estremamente a rilento. Posto per non rallentare ulteriormente, eventuali (e possibili) errori li controllo in seguito.
Scusatemi ancora.//
 
Top
view post Posted on 2/4/2015, 16:17
Avatar

Group:
Member
Posts:
5,137
Location:
Dietro di te

Status:


Mitsuaki Kanada



La voce dell'ex-Generale raggiunse Mitsuaki, rinfrancando lo spirito del giovane Spadaccino della Nebbia. Non era solo a combattere quella battglia così come non era stato solo nella guerra: la differenza stava nel nemico. Non più creature immonde, non più esseri sovrannaturali, ma ninja come lui, persone -ragazzi- che avevano scelto la sua stessa strada. Avrebbe tenuto a freno la Samehada o sarebbe stato sopraffatto dalla sete di sangue, lasciandola libera di divorare tutti i presenti per ambire al titolo di Chunin? Avanzò all'interno della grotta, curioso di trovarne la fine.
Dopo un po', le pareti cominciarono ad allontanarsi l'una dall'altra: sentiva il peso del suo corpo sulle gambe, indice del fatto che aveva camminato abbastanza. Si lasciò il rumore dell'acqua alle spalle, allontanandosi dalla sorgente sotto cui si trovava prima. E finalmente, una luce in fondo al tunnel. Il percorso era stato sostanzialmente dritto, ma l'uscita si trovava dopo una svolta a sinistra: era passato sotto metri e metri di roccia, quasi tutto il rilievo montuoso, e il percorso che aveva scelto sbucava...

[Area 3]

//La caverna collega l'Area 1 all'Area 3, Mitsuaki esce dalla grotta posizionata esattamente sopra quella di partenza, nei pressi dei rivoli d'acqua. Poi postare direttamente lì ^^//

~ ~ ~



Akane Yuki



La ragazza dai capelli rossi era stata la più intraprendente tra tutti i partecipanti, tanto che per prima aveva afferrato un rotolo e si era dileguata: adesso, però, si trovava nella stessa situazione degli altri. Sapeva più o meno dove si trovava, ma aveva perso di vista i suoi nemici che in quel momento potevano essere ovunque. Decise così di dirigersi verso nord-est, evitando di inoltrarsi nella foresta e nelle sue trappole, nella speranza di trovare compagnia. Nel frattempo, stava ricostruendo la sua riserva di spiedi con dei rametti trovati a terra: alcune di queste armi improvvisate furono lanciate verso gli alberi che stavano alla sua sinistra per mettere alla prova la loro voracità. Le radici tentavano di stritolare qualsiasi cosa entrasse improvvisamente a contatto con loro, ma erano lente e perciò facilmente evitabili a meno di un incauto sonnellino nelle loro grinfie; i rami più alti, invece, parevano agitati da una brezza inesistente. In ogni caso, al limitare della giungla la competizione per le risorse naturali non era così feroce, e la maggior parte dei nutrienti era ricavata dal sottosuolo e dalla fotosintesi. Nella folta macchia, tuttavia, le condizioni sarebbero state ben diverse. Akane continuò a camminare nella direzione prescelta, lo stesso panorama sotto gli occhi: alberi alla sua sinistra, montagne alla sua destra. Solo ad un certo punto le sembrò di intravedere qualcosa tra le fronde, un piccolo animale dalla lunga coda che assomigliava a uno scoiattolo, ma fu troppo veloce e non permise alla kunoichi di inquadrarlo per bene.
Il cambiamento avvenne quando, di fronte alla Yuki, apparve un piccolo torrente che scendeva giù dalle montagne: era la prima fonte d'acqua che aveva trovato nei pressi della foresta e, per quanto ne sapeva, poteva essere anche l'unica. Un punto d'interesse obbligato per chi decideva di sfidare la Natura, di certo da tenere a mente. E ora, le scelte erano molte: fermarsi e usare il luogo come punto di rifornimento -sempre che l'acqua fosse potabile-, oppure continuare ad avanzare ai piedi delle montagne o risalire verso l'altopiano, altrimenti seguire il corso del fiume e addentrarsi nella foresta.


//Non mi sono dilungato molto, fatto sta che ti trovi davanti ad un piccolo fiume (l'unico della zona, tra il verde degli alberi). Per farti capire, se ritorni sulle montagne, ad est, arrivi al laghetto con la grotta dove poco prima è entrato Mitsuaki. A te la mossa :sisi: //
 
Contacts  Top
view post Posted on 3/4/2015, 11:59
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



Kurushi Mori - Gola riarsa -
Continuò a camminare mettendo a tacere quelle voci che continuavano a dirle di stare attenta, che forse quello che gli stava dando indicazioni voleva solo farla perdere ma, in fondo, cosa gli sarebbe venuto in tasca? Iniziò a chiedersi se lei venisse considerata in qualche modo speciale per l’importanza del suo clan e della sua Kekkai ma, alla fine, non era l’unica, ogni villaggio aveva il suo. Forse come aveva lei una persona che l’aiutava lo avevano tutti.

«Per favore Kitsuen, portami in mezzo alla mischia. Dimmi dove passeranno quelli.»


L’idea di ucciderli le faceva solo piacere, forse perché li invidiava, forse perché in qualche modo si sentiva sola, sentiva che se loro appartenevano ad un branco lei era un lupo solitario. Una preda facile. Ma era anche un’assassina provetta e come tale si doveva comportare. Continuò a pensare sul da farsi quando la sua strada venne bloccata da un piccolo laghetto, ora dove poteva continuare? Cosa poteva fare? Alzò gli occhi, verso le montagne che sperava di raggiungere e decise, ormai aveva preso quella direzione e non intendeva tornare indietro ma prima sentiva di avere sete, una sete terribile. Si inginocchiò davanti a torrente infilandosi appena appena una mano dentro e provando a capire se fosse potabile o meno ma così era davvero difficile da capire, quindi decise di provare. Unì i palmi a coppa, giusto per trattenere un po’ d’acqua e le immerse per poi berne un goccio, uno solo, piccolino, per capire se fosse buona o meno. Era una quantità non abbastanza sufficiente per poterla avvelenare nel caso ci fosse qualche strana sostanza nel fiume ma sufficiente per farle capire se poteva prenderne di più.


 
Top
view post Posted on 12/4/2015, 10:57
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
8,590
Location:
Steins;Gate ~

Status:


[@AkaneYuki]

Mentr'ancora l'audace fanciulla dalla folta chioma cremisi tentava d'abbeverarsi - saggiando dapprima qualche scarsa goccia per constatare lo stato del liquido trasparente - presso il rigagnolo che pareva trovare la sua strada attraverso gli stretti valichi delle alte montagne, ancora una volta fu sorpresa da quel rumore simile al ronzare d'una grossa vespa. Era piuttosto fastidioso sentirselo internamente, ed era come se nell'orecchio si potesse percepire qualcuno che, grattando senza l'ombra d'un ostacolo, tentasse con la forza d'invadere la sfera privata della persona. Ma questa volta la giovane non s'allarmò, e anzi parve sollevata nel sentire quel crepitio sinistro che preannunciava la comunicazione. Forse Kitsuen l'aveva ascoltata ed era tornato per qualche consiglio utile per stanare i suoi avversari o, quantomeno, per coglierli di sorpresa.

So che aspettavi la risposta di qualcun altro, principessina.. ma come vedi le tue richieste non sono state accolte. Ma forse è un bene per te, perché ho intenzione di aiutarti.

A sostituire la voce roca del Kitsuen v'era quella d'una donna, una cantilena scura come il piombo sulle acque incontaminate.

Mi piace il tuo temperamento, quindi ecco quello che devi sapere per uscire da quel posto e ottenere il titolo che agogni: da quella parte non troverai nulla ad attenderti, se non una lenta morte per fame. Se vuoi confrontarti con qualcuno e sperare d'averla vinta per uscire da quel posto dimenticato dai Kami ti conviene tornare sui tuoi passi e addentrarti nella foresta. Il manipolatore dell'argilla si sta dirigendo proprio lì e, se ti sbrighi.. forse potrai dare sfoggio della tua sete di sangue.

Ecco quello che cercava, servitole su di un piatto d'argento dalla sconosciuta nella sua testa. Un'occasione ghiotta, pericolosa.. ma forse l'unica per poter andare fuori da quel posto e raggiungere gli obiettivi che si era prefissata. Davvero un peccato che non potesse decifrare le espressioni dell'interlocutrice, mentre questa parlava. Ebbe modo solo di percepire dalla tonalità cangiante dell'ultimo augurio l'ombra d'un sorriso.

Buona fortuna principessina, ne avrai bisogno.

 
Web  Top
view post Posted on 13/4/2015, 11:08
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



Kurushi Mori - Alla ricerca delle prede. -
Grazie a quelle poche gocce che aveva fatto scivolare lungo la sua gola riarsa si accorse che era buona, che non c’era nulla da temere e quindi ne bevette un pochino di più prima di lavarsi la faccia e bagnarsi anche la testa. Purtroppo era stata troppo a lungo nel pezzo di deserto, aveva proprio bisogno di rifocillarsi e rinfrescarsi un attimo prima di riprendere il cammino. Aveva la brutta sensazione che si stava allontanando dai suoi obiettivi e non avvicinarsi. I suoi occhi stavano accarezzando il corso d’acqua quando sentì nuovamente quel grattare che, lentamente, stava diventando famigliare, anche se tremendamente fastidioso in ogni caso. Rimase ferma, immobile, inginocchiata sul corso d’acqua, in attesa che la voce di Kisuen le desse la dritta giusta ma, purtroppo non fu così. Quella non era la stessa voce di prima ma questa volta era una donna, il tono le ricordava il mare in piena notte, durante una tempesta e accompagnata dai flutti che, inesorabili, tentavano di uccidere ogni forma di vita che avesse osato solcare le loro onde proprio in quel momento. Questa volta le fu consigliato di tornare indietro, di costeggiare gli alberi e di attendere.

«C’è un posto fra gli alberi dove io mi possa piazzare per attendere l’arrivo di qualcuno e coglierlo di sorpresa per…»


Non concluse la sua frase, per quanto fossero a kiri la gente doveva comunque mostrandosi con quel suo falso moralismo de “La gente non si uccide” “le vite umane sono importanti”, purtroppo la stessa cosa non valeva per lei. Quello era un torneo, quello era solo l’ennesimo esame per dimostrare che si era disposti a qualsiasi cosa per obbedire ciecamente al proprio Kage. Se i genin erano le vittime sacrificali dei villaggi, quelli che vanno per capire meglio la situazione, i chunin erano le macchine da guerra, erano gli strateghi che non dovevano avere alcuna remora ad uccidere e a fare il bene del villaggio. Tutti quegli shinobi che andavano in giro a parlare di vita umana le facevano venire il vomito. Tutti sapevano cosa facevano i ninja, non era un mistero di stato, quindi intraprendere quella strada significava di per sé accettare di essere lo strumento di qualcun altro. Poi c’erano quelli come lei che erano stati obbligati. Per vincere avrebbe ucciso, avrebbe finto di farlo nel nome del suo Mizukage ma in realtà l’avrebbe fatto solo per sé stessa.
Si alzò quindi, lanciando uno sguardo alle sue spalle e rimanendo ferma con il suo sguardo impassibile, quindi si rimise in cammino per costeggiare gli alberi e raccogliendo di tanto in tanto qualche sasso per lanciarlo sulle chiome e trovare un posto riparato dove potersi nascondere in attesa che qualche stupida vita umana le passasse davanti, pronta ad essere recisa da lei e dai suoi stuzzicadenti.



-GdrOff-

Per non incorrere nel problema della volta scorsa “rispondo io, rispondi tu” alla fine rispondo io XD dato che sull’acqua non mi è stato detto nulla di che ho fatto come volevo e, adesso, semplicemente sta cercando un punto degli alberi dove potersi nascondere per poter fare un agguato a chi passerà di lì XD

-GdrOn-
 
Top
view post Posted on 19/4/2015, 21:46
Avatar

Group:
Member
Posts:
5,137
Location:
Dietro di te

Status:


Akane Yuki



Una nuova voce era giunta ad aiutare la giovane di Kiri, una voce femminile stavolta, diversa da quella resa roca dal fumo di Kitsuen. Ancora una volta, Akane decise di fidarsi senza fare domande: nemmeno per un istante mise in dubbio la veridicità delle parole di Akiho... il tempo le avrebbe dato ragione? Il desiderio di uccidere della Yuki stava aumentando, l'istinto si faceva sempre più pressante e quasi soffocante, e aveva appena ricevuto un'ottima imbeccata per trovare il partecipante a lei più vicino. Kaiji Yabuki, di Iwa, manipolatore dell'argilla. Avrebbe fatto meglio a riportare alla mente le immagini del massacro avvenuto a Kiri -ormai innumerevoli leghe lontana, oltre il mare- se avoleva davvero avere una possibilità di vincere. Nessuno degli aspiranti chunin era da sottovalutare, tra capacità fisiche e competenze, senza contare gli assi nella manica. Doveva mettere in gioco tutto ciò che aveva se voleva davvero vincere e liberarsi dalle catene che la imprigionavano a terra.
La ragazza continuò a costeggiare gli alberi nell'attesa di trovare un luogo in cui trovare rifugio per preparare una trappola, ma la fortuna non era dalla sua parte: ogni sasso che lanciava provocava il movimento di una fronda, di una radice, che però si immobilizzava nuovamente appena l'organismo che le guidava si accorgeva di non aver interagito con un essere vivente. Per quanto in modo blando, pareva che al limitare della foresta tutti gli alberi avessero sviluppato istinti distruttivi. Non poteva rimanere ferma nello stesso posto troppo a lungo o sarebbe stata divorata senza alcuna pietà, emozione sconosciuta ai meccanismi della Natura. Solo chi si adatta sopravvive, chi è più forte, più abile. E stare fermi, in quel momento, rappresentava la massima debolezza.

Alberi da un lato, salite scoscese dall'altro: da poco si era lasciata il corso d'acqua alle spalle. Continuava a passeggiare sulla linea di confine tra i due ambienti senza combinare nulla ormai da un po', mentre gli altri partecipanti stavano già giocando le loro carte per guadagnarsi qualche metro nella corsa verso il grado di chunin: il paesaggio di fronte ai suoi occhi era sempre lo stesso dall'inizio della prova. Di otto partecipanti, Akane era stata la prima a muoversi e perciò non conosceva le posizioni approssimate di nessun altro. Poteva a questo punto capire che l'avventatezza era sì compagna dell'iniziativa, ma aveva importanti differenze? Tutto ciò che aveva tra le mani era una pista lasciatagli da una sconosciuta, che collocava il ragazzo dagli occhi d'ambra in movimento verso la foresta.
Una conoscenza quanto mai esatta: il vagare della kunoichi si interruppe quando un rumore attirò la sua attenzione verso il monte sopra il quale stava il deserto che aveva dato inizio alla prova. Passi, di corsa. E una voce scocciata.


Ah, maledizione, devo trovare dell'acqua... Lo sapevo che non dovevo fermarmi troppo lassù, tutto quel caldo mi ha seccato la gola.


Una figura scendeva a forte velocità utilizzando il chakra per poter muoversi tra le rocce: proveniva dall'altopiano e si stava dirigendo verso la foresta. Perfino da lontano, la capigliatura lo rendeva immediatamente riconoscibile: era proprio Kaiji che stava arrivando da dove la donna aveva predetto. Non cercava nemmeno di nascondersi. Correva con le mani in tasca, un'espressione svogliata e assolutamente tranquilla, e si guardava attorno in modo approssimato per cercare dell'acqua con cui dissetarsi. Non ci sarebbe voluto molto prima che individuasse lo stesso torrente che la rossa aveva incontrato in precedenza e al quale si era già abbeverata. Con un po' di fortuna, la sua sete sarebbe presto scomparsa. Con un po' di sfortuna, avrebbe fatto un brutto incontro lungo il tragitto: tra lui e il fiumiciattolo, infatti, al bordo del bosco si trovava Akane che ancora non era stata individuata e che aveva tutto il tempo per decidere cosa fare.


//Akiho ti ha dato la dritta giusta, ora sta a te decidere cosa fare ^^//
 
Contacts  Top
view post Posted on 20/4/2015, 16:34
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:




Kurushi Mori - Un soffio di vita -
Più tirava sassi verso quelle verdi fronde più si accorgeva che non solo l’albero a cui si era appoggiato sembrava voler divorare qualsiasi cosa si appoggiasse sopra di loro, ma anche tutti li altri. I loro movimenti sembravano gli stessi che venivano prodotti dal frusciare del vento ma la bonaccia regnava sovrana e quindi anche quelle chiome dovevano essere immobili. In tutto ciò non aveva nulla dove potersi nascondere però ancora non aveva la certezza che la voce della donna avesse detto il vero. Stava ancora riflettendo quando, alle sue orecchie, giunse una voce: una preda. Si stava dirigendo verso di lei e, a quanto pareva, era anche in cerca di acqua. Dove poteva nascondersi? Cosa poteva fare? Era accanto ad un bosco che, evidentemente, non poteva ospitare niente e nessuno, quindi in un luogo come quello non sarebbe certo stato strano trovare animali che fuggivano da lì. Compose velocemente i sigilli, prendendo le sembianze di una volpe e rimanendo ferma poi a fissare gli alberi.

”Comincia lo spettacolo.”


Certo, se quello shinobi avesse avuto un ottimo olfatto o avesse potuto vedere la circolazione del suo chakra sarebbe stata nei guai fino al collo ma, anche in quel caso, avrebbe trovato la sua preda abbastanza spaesata. Inoltre quello era un ottimo travestimento per non rimanere ferma sul posto e poter evitare qualsiasi cosa o ramo fosse uscito dal bosco per lei. Una volta giunto, sulla strada verso il fiume, il giovane di Iwa avrebbe solo visto una povera volpe che stava digrignando i denti verso quel bosco inospitale. Se il giovane avesse attirato la sua attenzione l’animale si sarebbe semplicemente voltato verso di lui, ferma come una brava predatrice e attenta ad ogni sua minima mossa. SI sarebbe comportata come un vero e proprio animale selvaggio, tentando la fuga al suo primo avvicinamento. Prima voleva vederlo in faccia, voleva vederlo negli occhi, prima di tendere le trame della sua trappola. Alla sua vista, poi, non avrebbe atteso oltre, quello era il modo per fermarlo, per non fargli destare sospetti ma poi cercò di essere veloce, molto veloce. Avrebbe poi composto i sigilli per poter far cadere quel ragazzo nelle nebbie di Kiri, ovviamente avrebbe anche cercato di mantenere la sua trasformazione e poi lo avrebbe atteso di vedere se il ragazzo sarebbe caduto sotto l’effetto della sua genjutsu oppure no.


Tecniche
<tecnica> -Trasformazione- (Chk: 80)
    "Il ninja si trasforma in un altra persona o oggetto per passare inosservato. La trasformazione non altera fisicamente il ninja, è solo un cambio di aspetto dato da una tecnica ninjutsu. Vuol dire che massa e volume del ninja non cambiano, e il ninja non ottiene capacità legate agli animali come volare, fiutare in modo mostruoso e similia. In qualunque cosa si sia trasformati, si può combattere, ma qualsiasi danno, difesa, assorbimento, spezzano l'effetto. Il byakugan, lo sharingan, scoprono il trucco immediatamente (il primo perchè vede attraverso la copertura, il secondo perchè riconosce la presenza di una ninjutsu in azione) le abilità fiuto e sensitivo funzioneranno in contrapposizione alla abilità nascondersi del ninja che usa questa tecnica, come se fosse nascosto (ma senza usufruire degli altri bonus dati dal nascondersi, nè numerici, nè altrimenti). Non è possibile trasformarsi in combattimento contro un avversario.
    E' possibile rimanere trasformati per lunghi periodi di tempo solo laddove il consumo di chakra per turno sia inferiore alla stamina recuperata in una azione morta. Il consumo di chakra varia a seconda di cosa ci si sta trasformando:
    -Oggetti, animali, persone delle stesse dimensioni del ninja: 10 chk
    -Oggetti, animali, persone di dimensioni doppie o mezze rispetto al ninja: 40 chk

    -Oggetti, animali, persone di dimensioni 1/4 o 4 volte tanto rispetto al ninja: 80 chk"


<attivazione> -Ispirazione- (Stm: -1) [1/10][Liv 6 : 0/10]
    “Il ninja sente la mente scivolare in uno stato di nuova ritrovata lucidità, riuscendo a pensare meglio e a superare i propri limiti, così da aumentare la propria forza.
    Liv 6 : Int +5
<ninjutsu a Bersaglio Singolo> - Nebbia - Heizu: Lo Sconforto - (Chk: 50)[1/3]
    "Il Ninja condensa una breve quantità di umidità nell'aria, avvolgendo gli avversari con una foschia leggera che non disturba più di tanto né l'occhio né il respiro. A causa della semplicità e della poca compattezza della nube, non si può incanalare con il chakra verso tutti gli avversari e, inevitabilmente, si può generare un collegamento solo con uno dei presenti così da confonderlo con le sue proprietà. La Potenza di questa nebbia è data da Int+Chk, che possono essere entrambe potenziate da attivazioni o altro. Qualora la foschia riesca ad intrappolare la mente del bersaglio prescelto, questi inizierà ad avere un gran senso di depressione e di insicurezza, causandogli un malus a Frz e Int pari a 20. Può essere mantenuta massimo per 3 turni."


Mani di velluto - specializzazione –
    Lv.1: La composizione dei sigilli comincia un primo passo verso la corretta e veloce esecuzione. Il ninja praticante impara i primi segreti per incastrare tra di solo le mani senza perdere istanti preziosi a riflettere sulla loro posizione e ad una prima impressione, all'avversario sembrerà che il ninja dalle "Mani di velluto" sbagli in modo grossolano la serie di sigilli. Tutto ciò si tramuta in un malus all' avversario a qualunque difesa contro la Ninjutsu non incanalato in questione pari a 20.



Calcoli:
    Stm[trasformazione] = 80/20 = 4
    Stm[Sconforto] = 50/20 = 2.5
    Stm tot = 127.2-4-2.5 = 120.7

    Stamina



    Attacco = 124(base) + 5(ispirazione) + 75(chk) + 22.4(spec) + 20(mani di velluto) = 246.4

Specchietto riassuntivo:
    Semplicemente cerca di far cadere il giovane sotto l’effetto della sua ninjutsu rimanendo però trasformata se le verrà permesso. Ho riletto la tecnica più volte e mi pare si possa fare una cosa del genere ma se sono caduta in errore mi prenderò tutte le responsabilità del problema XD ahahahah




-GdrOff-

Chiedo scusa se il mio post è tremendamente corto ma purtroppo c’era poco da fare o da pensare XD ahahahahah ho cercato solo un modo per potermi nascondere da quel tizio.

-GdrOn-
 
Top
22 replies since 15/11/2014, 00:07   550 views
  Share