Nome Shin
Cognome: Sabaku no
Clan: Magnetismo di Suna
Paese: Suna
Descrizione fisico caratteriale: Il personaggio ha una carnagione mediamente scura, ha occhi castani e capelli alzati scuri, misto fra marroni e neri. È un po' in carne, ma ha cercato di migliorare il proprio corpo per essere pronto alle insidie. Ha una buona resistenza e velocità, tende inoltre ad avere buona elasticità mentale.
È una persona un po' lunatica, il dover adattarsi a una situazione particolare, lo ha portato a fingere e sapersi adattare a situazioni e persone, rischiando anche di sembrare totalmente indifferente o falso. Chi ha imparato a conoscerlo però non si è più distaccato.
Ama aiutare la gente, però mette davanti la missione e i risulta davanti a tutti, per paura di fallire, ed è il motivo principale della sua grande determinazione.
Fin quando non ha capito di potersi dedicare agli altri è stato solo, per questo sembra essere più maturo rispetto agli altri, ma una volta conosciuta l'amicizia, non l'ha più lasciata andare ed è riuscito a rilassarsi, creandosi qualche momento dover poter vivere l'età che ha.
Tende ad arrabbiarsi molto quando parlano male della sua famiglia, ma per altro cerca di non sbilanciarsi.
Dopotutto è una persona totalmente da scoprire, gli piace fare tante cose, tra cui: scrivere e disegnare in cui avrebbe sempre voluto dilettarsi, solo che non ha avuto tempo, dovendosi dedicare all'allenamento.
Indossa un anello, che non ha una particolarità, lui adora gli anelli, lo rendono figo e questo tratto eccentrico, lo di nota anche dagli stivaletti aperti e indossa dei calzini, usanza dettata dal padre che li tiene sempre nel paese dell'acqua. Gli abiti formato da giacca con colletto aperto e pantalone, hanno delle zone ritagliate di colore nero quasi a spuntoni e sugli avambracci ha delle lamiere di ferro.
Storia
[Ho cercato di renderlo una specie di monologo ruolato, anche per farvi capire in che modo sono abituato a ruolare io. Gli * sono dove metto azione e pensieri, che spesso unisco, per rendere un po' fluida la narrazione e sentirmi più dentro la scena, ruolo spesso al presente. Invece il parlato lo metto fuori gli *]
*Il grande giorno...sospiro mettendo la mano sul petto. Riapro lentamente gli occhi. Guardo il deserto, sono appena le cinque del mattino, e si notano le prime luci dell'alba.
Mi chiamo Shin, e mi sono trasferito a Suna per intraprendere la carriera del ninja.
Mio padre, Ishiin, è di origine del paese dell'acqua e dopo essere tornato qui per sposare mia madre Sabaku no Anne-mae, è tornato nel paese dell'erba dai miei nonni paterni.
Ora Shin, concentrati. Questo enorme muro non è altro che un pavimento.
*Chiudo gli occhi e respiro lentamente. Il caldo torrido batte sul terreno, mi sento soffocare.*
Cammina lentamente e fai in modo che il chakra scorra fino alla pianta dei piedi.
*Le mani sono intorpidite, è strano, ma il corpo inizia a muoversi dall'interno, è vero che tutto scorre, ma sento l'energia che fluisce. Giungo le mani nella posizione della pecora per disperdere il chakra accumulato nelle mani per tutto il corpo. Devo concentrarlo nei piedi.
Apro gli occhi e inizio a camminare avvicinandomi al muro.*
Ricorda, controllo e sangue freddo, non farti condizionare dai pensieri. *Le parole di mio nonno mi mettono pressione, ma alla fine è la verità.
Vivo con i miei nonni materni a Suna mentre i miei genitori nel frattempo si trovano nel paese dell'erba a lavorare come contadini e ad accudire mia sorella nata lì.
Sono cresciuto secondo l'educazione e le tradizioni dei miei nonni: l'equilibrio è la base di tutto, grazie a questo sono riuscito a controllare le emozioni e a imparare le tecniche con più facilità.*
Mph. Sei più brava di tua madre.
*Nonostante l'altezza a cui sono arrivato salendo sul muro, sono riuscito a sentire quelle parole, quasi orgogliose nel vedere me, il suo "figlioccio" superare sua figlia...ex-figlia...mia madre, è stata allontanata dal clan, poiché lei non ha mai voluto intraprendere la carriera da ninja. I miei nonni mi hanno accettato per ripiegare al disonore che lei ha portato a loro rimanendo incinta di me nell'adolescenza.*
Sai com'è nonno, la qualità la si riconosce a vista d'occhio. *Gli sorrido alzando il pollice e non dibatto. Mia madre mi ha sempre detto di rimanere serio e di non rispondere male anche quando dicono cose brutte.*
Bravo figliolo. *Ride di gusto e mi da una pacca sulla spalla.*
*Ovviamente ricordo bene quegli anni, mi sono portato dentro una grossa rabbia. Questo mi ha portato anche a non avere tanti amici perché mi sfogavo su di loro, così una volta acquisita la padronanza della moltiplicazione del corpo, sono riuscito a metabolizzare il tutto parlando con i me stesso, finendo per litigare...già fa strano, ma mentre uno cercava di placarmi, l'altro me stesso mi aggrediva...non sempre ne uscivo indenne, grazie alla tecnica della sostituzione riuscivo a cavarmela, ma altre volte non proprio...*
Shin. Cosa diavolo ti è successo?
*Mio nonno si avvicina, alzando la voce.
Deglutisco e con fare distaccato senza guardarlo negli occhi dico* Ho litigato con degli idioti, mi hanno paragonato a gente come mia madre e mi ci sono azzuffato. Dovresti vedere loro come-
*Mi interrompe imbestialendosi* Come?! La chiami madre?! E come osano?!
*Agito le mani verso di lui* Hey...anche se non la considero tale, devo trattarla con rispetto è quello che mi hai insegnato anche tu, nonno. *Mi inchino per non mostrare la rabbia in viso. Inspira e respiro fortemente per cercare di calmarmi.*
Uhm...fai in modo che non capiti più. Sei parte della mia famiglia, non tradire le mie aspettative o dovrò mandare via anche te. *Le sue grosse parole mi fecero lacrimare gli occhi, era quasi come se io fossi solo una sua rivalsa...nonostante le buone capacità del nonno non è mai riuscito a diventare qualcuno di rinomato...per questo nutre le speranze in me. Alzo la testa e con gli occhi lucidi.* Non tradirò la tua fiducia nonno.
*Non è stato semplice resistere al caratteraccio di mio nonno, anzi, lo trattavo con così indifferenza che non ho mai voluto sapere il suo nome. Forse però, anche il suo modo di fare mi ha portato a impegnarmi e così sono riuscito a migliorare sotto molto punti di vista.
Devo risolvere i problemi economici che affliggono la mia famiglia, questo è ciò che mi spinge a diventare uno dei migliori. Vanto fra i primi tre, anche se da ragazzini, mi sono sempre chiesto quanto fosse tutta sta forza...*
Caro Shin, devo chiederti di rispettare poche semplici regole. *Mia nonna, Nae Ne, una donna dolce, ma dal duro carattere, lei non parla mai di mia madre, rispetta le decisioni di mio nonno e mi tratta...beh, da nipote. Alle volte mi dava l'impressione come se mi volesse bene, ma non si è mai sbilanciata più di tanto, tranne quando ha iniziato ad allenarmi.*
1) Non mentirmi mai. *Muove la mano sul terreno sotto di sé, lo si sente già camminando, è compatto e duro. Mi ha spiegato precedentemente che per il nostro clan che sfruttiamo il magnetismo per poterlo muovere abbiamo bisogno di un terreno morbido, che risulti preparato, ecco...*
Ma che ca' *Uso la tecnica della sostituzione per evitare il colpo e guardo nonna scioccato. Sento il cuore in gola, mi ero distratto e...*
2) Chi si distrae e non mi ascolta.
*Si avvicina a me. Si abbassa leggermente con la schiena e mi sorride.* Puoi fregare tuo nonno, ma non me. So benissimo come ti senti nipotino mio.
*Le sue parole mi lascia perplesso, cosa vuole dire? Mi alzo e le chiedo* In che senso nonna? Si mi sono distratto ma...
*Mi interrompe con uno schiaffo.* La terra mi dice tutto. Sai, ho sempre pensato che fossi come tua madre, invece no, menti spudoratamente come tuo nonno.
*Rimango immobile, con la testa girata nella direzione dello schiaffo e la guardo, sembra arrabbiata e le sue parole mi stanno spaventano...se ha capito tutto, sono spacciato.*
Ahh...ho sempre odiato che Anne-mae non mi dicesse niente. *Si siede su una roccia pensierosa.*
Nonna... *Mi ricompongo senza dire altro, ho paura che possa ritorcersi contro.*
Oinot, tua madre, non voleva che tu nascessi. Questo prima che lo sapesse tuo nonno, aveva deciso di impegnarsi, proprio come stai facendo tu per rendere il nonno felice.
*Quelle parole mi spaziano, mi ritornano in mente tutti i dolci sorrisi di mia madre, gli abbracci, le belle parole. Mi sento una fitta al cuore.*
E come mai sono qui? *È l'unica cosa che mi viene da dire? Voglio veramente saperlo?
Nonna mi guarda con un debole sorriso.*
Perché ha capito di non essere così inutile come pensava di essere. Lei non eccelleva molto e voleva una vita semplice, un posto felice dove tutta questa pressione non esistesse.
*Abbasso la testa, quindi mandarmi qui non è stato semplice neanche per lei.* Come mai me ne parli? Pensavo che lei fosse un argomento proibito. *La guardo negli occhi.*
Con tuo nonno, io continuo a sentirmi con tua madre e così che sei qui. Cosa pensavi?
*A primo impatto quelle parole, mi diedero sollievo...*
Per cui nipotino mio, smettila di fingere, vorrei che tu avessi degli amici e che non portassi questo fardello, è quello che vorrebbe anche tua madre, colei che ti ha fatto nascere.
*Sospiro senza dire altro e abbraccio di getto nonna.*
Shin?! *Una voce di una giovane ragazzina mi risveglia dai pensieri.*
Tsurù... *Alzo la testa e la guardo, quel dolce sorriso in queste fievoli luci è meraviglioso...* lo sai vero che il tuo sorriso è incoraggiante?
*Lei indietreggia imbarazzata, mette le mani dietro la schiena e mi ringrazia.
Mi rimetto in piedi e sorrido...*
Ahh! Non vuoi fare tardi vero?! *Si gira.*
Aspetta! *Mi avvicino a lei e mentre si gira, me la ritrovo faccia a faccia, lei arrossisce.
Lei è Tsurù, l'unica amica che mi sono fatto nell'accademia. Sono sempre stato sulle mie, cercando di non sbottare per la rabbia verso mio nonno e di vivere una vita diversa da quella che voleva lui. Non è stato semplice, sono diventato un tipo parecchio lunatico, però ho conosciuto lei e sono riuscito a farmela amica.*
Ehm...si...? *Lei mi guarda confusa.
Le sistemo le bandana nei capelli e scatto superandola.*
Cosa?! SHIN?! NON VALE. *inizia a correre anche lei.
Guardo dritto davanti a me.
Devo dare tutto me stesso. Ho sacrificato me stesso per apprendere le tecniche del clan. Una volta divenuto Genin, potrò anche distaccarmi dal nonno, e una volta chunin, farò tornare mamma qui.*
Edited by Oinot - 25/1/2022, 17:20Attached Image: 20220124_115635