Watashi 4A - La succuba e il Marchio, Passaggio di rango per .Hide e .Kuroro

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view post Posted on 1/7/2013, 16:12

The Pine

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Furono inghiottiti uno ad uno nel tunnel, mentre il tutto proseguiva. Engao non chiuse la porta dietro di sé, proseguendo lungo il tunnel che si faceva via via più scuro allontanadosi dalle già fioche luci dell'avamposto della ragazza. Ora c'era da fare conto delle questioni lasciate sospese dai malori e dalle vicessitudini. Egao stava lì, in prima fila, mentre Hideyoshi la seguiva capeggiando il suo personale gruppo. Dietro di lui, col tono ammantato dalla discrezione, si davano le prime risposte.

- Non ne ho idea, giovane. Non l'avevo mai vista prima e il calore oltre che la sorpresa mi hanno giocato lo brutto scherzo che mi ha fatto perdere i sensi. Penso che l'abbia detto proprio approfittando del fatto che fossi fuori gioco, magari sperando che il deserto nel mentre avesse dato il colpo di grazia alla mia vita. Di fatto ho chiesto conferme a... Kakashi-sama proprio per questo.

Concluse così il suo discorso, ciondolando lungo il corridoio borbottando sommessamente tra sé e sé, forse per la rabbia gneerata dal sospetto, forse per chissà quale altro motivo. Fatto stava che presto il suo lamentarsi venne ucciso da svariati colpi di tosse che come lui colpivano tutti. La puzza di chiuso si faceva sempre più forte e prepotente.

- Dannazione. - Esclamò Engao - Non li usiamo spesso questi tunnel, ma non ricordavo che ci fosse così tanta puzza qui sotto. La cosa è sospetta... Tenete gli occhi aperti.

Così disse e non perse tempo a prendere i giusti provvedimenti per la situazione resasi insidiosa. La sua mano avvampò e si portò in avanti, premura che forse doveva prendere prima ed evitata solo per la sicurezza data dal fatto che dovessero seguire esclusivamente una linea retta. Ma, quella fiaccola improvvisata, non mostrava nulla...
 
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view post Posted on 5/7/2013, 17:50
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*Si avventurarono nell'ombra soffocante del passaggio, i piedi leggeri e i sensi in allerta. Ben presto, il Kokage si rese conto che la sola premura non sarebbe bastata a tenerli al sicuro; nella pietra del bunker anche il passo più lieve produceva eco, e i loro respiri sfalsati, annaspanti e profondi coprivano a più riprese eventuali rumori esterni.
Ma cercavano aria, e trovavano ben poco da usare.
La vista li abbandonò ben presto, assieme alla luce della stanza di Engao. Non riuscì a seguirli fin nelle profondità del deserto, e così sarebbe rimasto.
Solo gli odori permanevano, solo la traccia che il naso di un cane o la lingua di un serpente può seguire. Hide, dal canto suo, faceva quanto possibile per non perdere i sensi. La testa girava, e per la poca aria e per la pressione del luogo...*


(Questo posto... mi fa venire nostalgia dei sotterranei di Oto...)

*Mise un passo dietro l'altro, esattamente come aveva fatto tempo prima, seguendo la voce di Keiichi. Ormai era diventata un'abitudine, quella di vagabondare in tunnel dimenticati dal mondo... ma perlomeno stavolta era in compagnia di uomini in carne ed ossa, e non del fantasma di una bambina.
La voce di Yama, alle sue spalle, glielo confermò.
D'improvviso alla cappa viziata si aggiunse un odore acre, dapprima lieve, poi sempre più intenso. Difficile distinguerlo dalla mancanza d'aria fresca, ma certamente forzava i polmoni e le narici allo spasmo.
Engao avvolse la propria mano in una fiaccola limpida, intensa abbastanza da ferire occhi non più abituati alla luce.
Avanzò, cercando qualcosa nell'oscurità, ed Hide con lei. Portò avanti il palmo destro.*


- Germoglio (Stm: -1 a turno) "La prima e più elementare Estrazione che un giovane Kaguya può sfruttare. Estrarre l'ulna prevede una manipolazione ossea che sta alla base della Kekkei Genkai di questo clan. Stendendo l'avambraccio ed applicando una leggera pressione muscolare, l'ulna sboccia dal centro del palmo e viene considerata come un allungamento dell'arto stesso. Conferisce un bonus a Frz/Dif/Res di +4/+11/+19/+28. Infligge ferita perforante".

(Stm: 200 - 1=199)



*Jadoku seguì il movimento dell'osso, e attorcigliandosi attorno alla punta candida apparve nuovamente, la testa rivolta verso l'ombra. Fece guizzare la lingua, quindi si allungò lento e sinuoso verso Engao, lasciando solo il corpo a contatto con l'osso.
Due occhioni gialli, e l'espressione poco convinta.*


Jadoku:"Mmmmh... ssssstai in guardia donna.... molte cosssssssse ssssi nasssscondono in profondità.... non ssssolo creature... l'aria intrappolata nella roccia vuole andarssssene in fretta, ed essssplode..."
 
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view post Posted on 22/7/2013, 23:48
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Si addentrarono dunque in quell'intricata rete di cunicoli sotterranei conosciuti solo dai loro utilizzatori.
I loro utilizzatori..esatto. Ma quella ragazza, che da ora in avanti sarebbe stata lo loro guida, aveva tutt'altro che l'aria di chi aveva già viaggiato per quei labirinti. Il fatto che un fetido odore, dato dal ristagnamento dei gas privo del contatto con l'aria pura, si innalzò, non fece altro che confermare la tesi che il giovane ex spadaccino di Kiri aveva ormai da qualche minuto ben salda nella mente.


(No, lei non c'è mai stata qui. Scendere qui sotto è stato solo un gravissimo errore, anche Hideyoshi penso l'abbia capito, ma farlo presente potrebbe essere rischioso. Dobbiamo mantenere la calma e stare in guardia. )

Mentre pensava a tutto questo, aveva dimenticato che sulla sua spalla destra giaceva comodamente Pakkun, il carino richiamato poco tempo prima, unico legame con quella donna. Avvolto interamente tra i suoi pensieri, la zampa del cane iniziava a premere fortemente sul deltoide dello shinobi, cosa che fece ricordare a Kuro della sua presenza. Collegando quel forte odore ad una possibile trappola, il ragazzo voltò leggermente la faccia verso il cane, dimenticando la distanza tra i due. Il suo umido naso finì completamente sullo zigomo destro di Kuro, che con un lieve sorriso forzato fece finta di nulla. Poi continua a fissarlo sussurrando lievemente qualcosa.

- Pakkun, annusa l'aria. Senti qualcosa di strano?


GdROff - Scusate il ritardo, farò ammenda. Correzioni domani mattina appena torno. - GdROn
 
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view post Posted on 24/7/2013, 14:20
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Qualcosa di agghiacciante si celava dietro quell'oblio intenso, marcato dalle tenebre rese tumultuose dal ridotto spazio che vi era tra una parete e l'altra del tunnel. Il ferreo lezzo, o odore, pervase l'animo di coloro che si erano addentrati, con un unico scopo finale, all'interno di quel dedalo sotterraneo. Quella donna, estremamente dedita a quel dio, in combutta con Watashi, aveva annunziato loro parole tride, che al momento parevano non aver un mero significato. Engao virò il volto verso di loro, ed una chiara espressione di sospetto era affrescata sul suo volto. Ascoltò le parole sibilanti dell'evocazione, pur sapendo, sulla sua pelle, quel che sarebbe potuto accadere. Era vero, quei tunnel non erano stati utilizzati da tempi immemori, forse neanche lei pareva ricordare quando ci fosse passata, sebbene la struttura di quei dedali fosse apparentemente similare ad un'altro tunnel.

Engao: Credo che... Vedo qualcosa in lontananza.

Proferì asservita dalla luce della fiammella, tentando di acquisire la luce e radiarla lì, di fronte a loro, per osservare i tratti che facevano capolino ad ogni zampillo di fiamma. Lentamente adagiava il passo e la roccia su cui si posavano i sandali era impregnata di un liquido, probabilmente fautore di quell'odore acre e piuttosto intenso. Sentì il fluido lambirgli la pelle scoperta dal cuoio e, quando abbassò lo sguardo in quella direzione, un sussulto ebbe modo di sconvolgerle, per un solo attimo, lo stato emotivo.

Engao: C'è qualcosa, è inusuale... E' da tempo che..

La sua frase terminò esattamente in quel momento. Proseguendo per un'altro paio di metri dei corpi lacerati si palesarono ai loro occhi. Erano uomini, ormai definitivamente inermi per volere delle Parche, o della vita. Era stata loro tolta, divenendo solamente cibo per vermi. Erano ben visibili, in una grande quantità, insinuarsi nella carne mangiucchiandola fino a rimanerne solamente le ossa. Eppure non sembravano essere state vittime di un qualcosa... Sì avvicinò, per constatarne l'origine, ma la poca esperienza sul campo non poteva farle constatare l'origine della morte. O meglio, la causa. Sul corpo, seppur degradato e poco visibili, erano presenti delle ferite, simili a dei morsi, poiché era evidente la conformazione della bocca sulla pelle.

Engao: Non so cosa sia, né la causa... Ma dobbiamo stare attenti... Credete sia opera di Watashi?

// Spero di essere un ottimo master, anyway siete circondati da corpi morti, quindi sono tanti, non uno solo. //
 
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view post Posted on 25/7/2013, 18:07
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*Jadoku non era andato completamente errato. Quello che attanagliava le narici era si un gas, ma non del tipo che credette il piccolo rettile.
Il terreno sotto i loro piedi si fece umido, sovrapponendo all'eco degli stivali sulla roccia lo sciabordio del liquido. Colava lento, forse viscoso, e alla luce mandò riflessi scuri.
Il Cantore non poté riconoscerlo, né poté decifrare la natura del miasma che emanava, finché il faro di Kyokan non raggiunse un ammasso informe di fronte al gruppo. Le ombre gli si accalcavano attorno, scivolavano nelle fughe morbide e gonfie. Cadaveri.
La visione lo turbò. Fermando il passo, Hideyoshi iniziò a muovere il cervello.*


(Morti? Qui? Un tunnel caduto in disuso, e cadaveri in decomposizione... ciò significa che qualcuno vi è passato almeno nell'ultima... no, nelle ultime due settimane, considerando che qui non c'è un filo d'aria...)

*Portò l'avambraccio davanti al naso, ed aguzzando lo sguardo analizzò i corpi. Non era la prima volta che vedeva delle carcasse putrescenti, ma di certo mai si era trovato davanti uno spettacolo tanto grottesco. Oltre ai saprofagi, che già scavavano comode celle per le loro larve, la carne era dilaniata da ferite di ogni genere... forse causate da un animale, o meglio, da un mostro.
Più di così gli fu difficile dire, non era un medico, e lo sguardo preferì vagare sui volti, cercando un indizio nell'espressione...
Anche qui fu impossibile dire. La pelle aveva ceduto al tempo, e, se mai c'era stata sofferenza, era stata squagliata dall'opera instancabile dei vermi... quando non dei morsi.*


"Mph... è difficile persino dire se si tratti effettivamente di uomini... e se è stata opera di Progenie... allora siamo tutti in grave pericolo."

*Una visione, no, una situazione simile, solo qualche mese prima, l'avrebbe paralizzato... ma qualcosa stava venendo meno nella sua mente, nel suo spirito, in un processo iniziato anni prima, e mai terminato.
Il senso di fragilità e commiserazione che, da Kage, non poteva più permettersi, moriva. Forse aveva iniziato a sopprimerlo proprio nel sotterraneo di Oto, e per quanto la prospettiva di disumanizzarsi lo spaventasse, Kuro e Yama contavano su di lui...*


(Se arriveranno... li farò a pezzi.)

"Sta all'erta, Kuro. Pakkun, Jadoku, non cessate di fiutare l'aria attorno a noi... la conformazione di queste gallerie ci aiuta nel prevedere eventuali attacchi... e nello scovare un'uscita che potrebbe non esserci più."

(Se è come dice Engao, la strada per sud ovest potrebbe essere crollata tempo fa, e nessuno se ne sarebbe accorto...)
 
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view post Posted on 15/8/2013, 11:31
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L'indescrivibile scenario che si era mostrato agli occhi del Kage e del suo servitore era inimmaginabile, neanche usufruendo dell'arte dell'eloquenza avrebbero potuto constatarne l'effettiva verità che si celava dietro quei corpi, ormai destinati a svuotarsi e ad essere il pasto prelibato di un verme pulitore. Engao calpestava i corpi defunti involontariamente, essendo quest'ultimi ostacoli del percorso per perseguire per giungere alla destinazione designata.

Engao: Che diamine sarà successo..

Avanzarono verso quel tunnel angusto ed un ringhio sommesso incominciò ad infestare quel tacito silenzio che regnava sovrano. Più in là, verso il fondo ancora oscurato del tunnel, delle sagome ben definite si palesarono, i cui connotati richiamavano la normale fisiologia di un animale a quattro zampe dalle dimensioni piuttosto ingenti. Uno di essi era bianca, immacolato, puro, e sembrava riflettere l'oscurità sul suo pelo e irradiare i volti dei passanti con un chiarore idilliaco. Un effimero istante e Kuro si ritrovò aggredito da quest'ultimo, il quale lo fece rotolare per un paio di metri verso il percorso già varcato. Nel mentre, però, altri tre lupi dall'aspetto nauseante per il sangue che colava dalle loro mascelle, cercarono di colpire il Kokage, tentando di azzannarlo al collo e alle gambe. Engao, invece, stava avendo la peggio nel suo scontro corpo a corpo, chissà.
 
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view post Posted on 19/10/2013, 12:23
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*Avanzarono ancora qualche passo trai corpi. Tra loro, oltre l'ombra e il riverbero degli stivali sulla roccia, nulla. Gli occhi guizzavano vigili da una forma contorta all'altra, a stento capaci di soffermarsi su un dettaglio, ansiosi di avere a portata qualsiasi informazione utile. La scena del massacro aveva trasformato il tunnel in un passaggio per l'inferno... e il guardiano non tardò a palesarsi.
Il ringhio sommesso si unì alle vibrazioni del cammino, arrancando per le pareti e il pavimento fin dentro le ossa degli shinobi.
Lì rimase, arrestandoli, e scaraventando Hideyoshi indietro di anni. Di nuovo a Kiri, di nuovo al torneo chunin, anche lì al gelo, anche lì nell'ombra, al cospetto di un predatore che banchettava della sua paura.
Non ci fu tempo per ricordare le parole del grande lupo; il capo del branco, bianco come il ricordo nella mente del Cantore, caricò Kuro con rapidità spaventosa. Hide fece appena in tempo a sentire lo spostamento d'aria, e il rumore dei corpi scaraventati a terra.
Ma tenne gli occhi di fronte a sé, istintivamente, aspettandosi un attacco che non tardò ad arrivare. Tre bestie lo braccarono nel giro di attimi, fauci e artigli neri dei brandelli delle prede passate. I dintorni scomparvero in un turbinio di sfumature confuse, i sensi non percepirono altro che il miasma emanato dai corpi e dai carnefici, il corpo del Kokage si contorse in uno spasmo fulmineo, prima di balzare via, in alto. Le suole degli stivali entrarono in contatto con il soffitto, e lì rimasero agganciate mentre il Kaguya protendeva le braccia verso le ombre.
Espirò, soffocando la paura che sapeva di non potersi tirare dietro, e scaricò una salva di colpi bianchi sulle fiere. Le falangi ossee tagliarono la poca aria in un sibilo strozzato.*
 
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view post Posted on 13/12/2013, 17:13
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Tutto accadde in rapida successione, dopo che Engai, loro guida in quei loschi e fitti cunicoli, rimaneva agghiacciata tanto quanto i ninja presenti alla vista dello spettacolo che ora si trovava davanti i loro occhi attenti. Una massa di corpi inermi coloravano un più che nero pavimento col colore rosso scuro del loro sangue, completamente ricoperti da vermi che sguazzavano nelle loro carni forando da parte a parte la pelle dei loro corpi. Erano in decadenza ma tra gli squarci provocati da quei vermi si potevano chiaramente intravedere segni di lacerazioni e morsi profondi. Il sangue era piuttosto scuro, ma a giudicare dallo stato di putrefazione ancora non del tutto completato si poteva intuire che quei corpi non giacessero li da moltissimo tempo.

Kuro osservò lo sguardo fermo di Hideyoshi e comprese quasi istantaneamente che anche lui aveva inteso i suoi pensieri, anche lui la vedeva in quel modo. Lo spadaccino allora afferrò l'elsa della sua Shinso, sfoderandola di appena qualche centimetro, pronto a scattare per difendere l'uomo che aveva giurato di proteggere in cambio di enorme potere.


(Non è passato troppo tempo dalla loro morte, si capisce...Ma..Come è avvenuta non so spiegarlo..)

Girò il capo osservando Pakkun che era ancora intento ad annusare l'aria, poi si voltò nuovamente verso sinistra puntando la misteriosa donna che era con loro. Osservò il serpente... e tutto taceva. Il forte odore di gas che si era scaturito poco prima iniziava a dare i suoi effetti, la testa iniziava a girare, l'aria era fin troppo rarefatta, simbolo che nessuno aveva messo piede li dentro da un bel po' di tempo, ma allora come avevano fatto quelle persone - ammesso che uomoni fossero - a morire li? Subito Kuro scattò verso Hide incrociando il suo sguardo.

- Hideyoshi-sama, forse non siamo soli forse è una tr...

In un attimo, un fugace lasso di tempo prima di ritrovarsi a terra, con ancora in mano la sua spada. Una bestia dalle ingenti dimensioni ringhiava e provava ad azzannare Kuro che cercava in tutti i modi di divincolarsi. Sembrava un cane enorme, ancora meglio un lupo.. La luce era ben poca per capire ma sembrava esattamente un lupo dal folto pelo bianco. In un attimo passò davanti i suoi occhi la promessa fatta a Fenrir, quella di proteggere tutte le fiere della loro specie e venne quasi spontaneo riporre la sua lama e provare a colpire la bestia all'altezza delle gambe, con un forte colpo in modo da dissestarla e liberarsi del suo peso. Dal rumore proveniente dal resto della sala sembrava quasi che altri lupi fossero intenzionati ad azzannare Hide, Yama e la donna.

- Pakkun, ne sai niente? Hideyo-Hodeyoshi-s-sama, non faccia loro del male, mi lasci provare a sistemare la faccenda in maniera "pacata". Non siamo certi che si tratti di progenie, in quel caso romperei il giuramento fatto al momento della firma con il patto di evocazione.

Provava ancora a divincolarsi, continuado a scalciare non troppo forte contro le zampe posteriori della bestia.
 
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view post Posted on 3/1/2014, 14:56
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Nell'ignoranza dei fatti, e nell'inusuale gestione del pericolo, Kuro decise di non attaccare l'ipotetica progenie, facendo peso sul fatto che fosse legato ai canidi dal patto di evocazione. Tutto ciò non poteva essere accantonato, dato che si basava sulla fiducia e tradirla non avrebbe giovato a quel rapporto. Hide si trovò ad affrontare tre lupi, nel migliore dei modi balzando ed evitando la carica del branco, poco folto e numeroso. Benché tutto sembrasse rovesciarsi, in quel momento, data la locazione dello scontro, qualcosa cambiò totalmente. Il candido canide che aveva assalito Kuro rimase lì, imperterrito, scrutando negli occhi dell'ex Kiriano alla ricerca di qualcosa. E poi scosse la testa, verso il suo accompagnatore, Hide, e la guida, per poi distogliere il proprio peso dal corpo del dolente ninja. I lupi evitarono gli attacchi del Kokage, celandosi nell'oblio del dedalo, nel mentre il candido ringhiò ferocemente contro la guida per poi guardare di soppiatto Kuro, fino ad addentrarsi con passo felpato all'interno di un corridoio in cui si iniziavano a intravedere spiragli di luce.

Engao: Dove ci starà portano... dove..

Blaterava confusamente la donna, osservando quelle strane scene. Intanto il percorso continuava a farsi impervio, i corpi si accatastavano sulle pareti laterali del labirinto e una sensazione irrivirente, che poteva prevalere sul loro umore, parve farsi spazio all'interno dei loro animi. Quasi schiacciati da una forza superiore che stavano per incontrare.
 
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view post Posted on 7/1/2014, 20:04
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*Il Cantore non fece in tempo ad udire la supplica del suo compagno; le falangi sibilarono nell'aria soffocata della galleria, nessuna capace di sfiorare le bestie. Calando nuovamente al suolo, il kage si portò in posizione difensiva, aspettandosi perlomeno un contrattacco.
Ma così non fu. Dopo un momento di intervallo, le creature abbandonarono la scena, ritirandosi al buio. Gli occhi del Cantore incrociarono lo sguardo lucente di quello che pareva essere l'alfa del branco, la fiera dalla pelliccia bianca, prima che anch'essa riprendesse l'oscurità più avanti.*


(... "io non sono molto paziente, e non ho facile il perdono"...)

*Di nuovo, come fosse passato nemmeno un giorno, le parole della grande bestia gli tornarono alla mente. Tuonarono un secondo, accompagnate dall'usuale brivido lanciato lungo la spina dorsale del Kaguya... e scomparvero.
Contro il proprio passato, Hide non aveva nascondigli. Tornava ad affrontarlo ad ogni passo, come se tutte le esperienze fatte non fossero che repliche da rivivere e numerare... archiviare.
Ma non era così, non ora. Avrebbe trovato Auron, ed avrebbe affrontato ciò che lo attendeva come non aveva mai fatto prima.
Si avvicinò a Kuro, e tendendo una mano per aiutarlo non poté fare a meno di chiedersi se il ragazzo non avesse avuto ragione, riguardo le fiere.*


"Perdonami Kuro... non avevo pensato..."

Jadoku:"Ssssi.... pensssare non è mai sssstato il tuo lato forte... avresssssti potuto perlomeno lasciarmi andare prima di catapultarti sssssul ssssssofffitto..."

*Hideyoshi ignorò l'ennesima imbeccata del rettile, che intanto aveva ritrovato il modo di sbucare dal collo del mantello. Lanciando uno sguardo più avanti, vide Engao riprendere il passo accidentato verso l'uscita. Gli parve di catturare un barlume di luce, tra l'ombra fitta e i corpi, ma per esserne sicuro dovette avanzare lui stesso.
Difficile dire quanto potessero essere vicini ad uno spiraglio, ciò che però il Kokage sapeva per certo era di non trovarsi in un luogo amico. I lupi non li avevano sbranati, e forse volevano essere seguiti... o forse no, e presto i loro corpi si sarebbero aggiunti alle carcasse sempre più numerose.
Una strana sensazione si fece largo in lui... l'odore, il pericolo, la luce in fondo al corridoio... trepidazione, ma anche incertezza e angoscia si mescolavano ad ogni passo, ed Hide sentiva Jadoku guizzare sotto gli abiti irrequieto.., non era il solo a provare quella sensazione febbrile.
Rimase all'erta.*
 
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view post Posted on 12/1/2014, 16:59
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Le parole di Kuro non furono abbastanza veloci per impedire al suo compagno di pensare ed agire ben più in fretta di un normale essere umano. Staccò i piedi dal soffitto ed iniziò a danzare, con le falangi bene in vista pronte a lacerare le carni di quelle fiere che si erano portate nella sua stessa posizione. Nonostante fossero al contrario, attacchi e difese furono impeccabili, le belve schivarono ogni attacco del Kokage, lasciandolo a bocca asciutta.

Le danze finirono.

Il grosso cane bianco che aveva attaccato Kuro, si fermò improvvisamente, come se quella furia omicida fosse stata frenata dalle gentili azioni del ninja. Sospirò, ringhiò un'ultima volta osservando la loro guida, per poi staccare le sue zampe enormi dal corpo dell'ex ninja di Kiri. Accompagnato dalle altre bestie, sparì in quella foschia che oscurava il tunnel, nonostante una lieve luce iniziava ad intravedersi in profondità.


(Forse non sono malvagi come sembrano..)

- Non preoccuparti. Non sembrano figli della progenie, almeno non fino ad ora. Tutte le volte che ho sentito parlare di progenie, le belve sembravano prive di cervello, prive di ogni sensazione, prive di ingegno.. Penso che se fossero davvero figli della Morte, non sarebbero scappati via in questo modo..

Abbassò lo sguardo, posando le mani al pavimento. Facendo leva sul terreno, si sollevò fino a riportarsi in posizione eretta; scrollatosi le polvere e i detriti dal pantalone tornò a parlare, quasi incuriosito da quello che quei lupi avevano appena compiuto.

- Sembra che...è come si ci hanno fatto intendere di seguirli..Cosa ne pensate? Pakkun, li conosci?

- Mmmh, non li ho mai visti prima, Kuro-dono. Non appartengono a noi o alla nostra famiglia. L'unico lupo tra noi è il boss.

Poi osservò Hide. Anche lui era ansioso di sapere la decisione del Kokage.
 
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view post Posted on 20/1/2014, 14:57
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GDR OFF///Come d'accordo col master, posto.///GDR ON

*Ricambiò lo sguardo di Kuro, cercando in sé di nuovo la forza per decidere. Engao li aveva preceduti, ma il compagno cercava in lui il discernimento che mancava ad entrambi.
Proseguire, seguendo creature estranee e letali, o tornare indietro, di nuovo al sole del deserto, dove Yama avrebbe certamente incontrato la sua fine...
La decisione non era poi tanto difficile.*


(Le alternative stanno oramai a zero, se usciamo non raggiungeremo mai la destinazione... e abbiamo bisogno di Yama quanto di Engao, specialmente qui... forse, amico mio, hai giudicato bene quelle bestie, forse no... non fanno parte del tuo contratto, ma potrebbero averci attaccati credendoci progenie... non so... ma immagino che lo scopriremo presto, nel bene o nel male...)

*Rivolse a Kuro un cenno di assenso, quindi proseguì verso il tenue baluginio, i passi attutiti dallo strato di sangue pastoso a terra.*

"Yama-sama, rimanga tra me e Kuro."

("... e non ho facile il perdono...")

*Strinse ancor di più i denti.*

GDR OFF///Chi si era scordato di Yama? Io si.///GDR ON
 
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view post Posted on 21/1/2014, 13:57
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Camminavano, immergendosi in un fragore argenteo, dato dalla sfumatura coesa della luce con l'oblio. Ammantavano i propri passi nella carne sbriciolata dei morenti, ormai destinati all'unico problema a cui non c'è soluzione. L'uomo senile arrancava pochi metri più indietro, all'ombra di una tenebra avvolgente. Lentamente scivolarono via lungo il tunnel, l'ultimo sembrava, ed un baleno luminoso irradiò le fattezze del candido, diventato accecante per il bagliore che emanava il riflesso del suo corpo. Ci volle un po' per adeguare le pupille al cambio radicale di luce, poi, però, un immensa distesa di sabbia si palesò dinanzi ai loro occhi e, diversi chilometri più in là iniziava a frastagliare una zona pressoché rocciosa. Il sentiero continuava lungo quel manto la cui arsura era in grado di assolvere qualsiasi persona vi fosse addentrata dai propri compiti. Probabilmente il cammino sarebbe stato relativamente breve se avessero avuto un passo celere, difatti sembrava far capolino tra due piccole crepe rocciose la guardiola citata da Engao.

Engao - Si, la ricordo.. lì si trova la guardiola, ciò vuol dire che siamo vicini alla torre..

Disse enfatizzando, parecchio provata dallo sfondo di quel paesaggio. I suoi occhi erano orientati verso sud, verso il confine che delineava la fine delle terre conosciute con quelle ignote. Un qualcosa, però, sembrò invaghire i loro cuori, donando loro un senso di inquietudine, come se qualcosa li assalisse, li ghermisse dall'interno. La strada brulicava di progenie, ben visibili per le loro orribili fattezze. E intanto un flebile raggio di solore si posò sulla guardiola...

 
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view post Posted on 23/1/2014, 03:49
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*Avanzarono silenziosi, ognuno trepidante, ognuno con i propri timori. Il sentore di irrequietudine che si era fatto largo nell'animo del Kokage non accennava a placarsi; anzi, cresceva ad ogni passo.
Il respiro si fece pesante, lo sguardo dolente nel tentativo di decifrare qualcosa nel reticolo di fasci pallidi che il barlume contrapponeva loro. Eppure si faceva vicino, e le ombre attorno si allungavano braccate dalla luce. Non mancava molto.
La fiera della Notte di Kiri non abbandonava la mente del Cantore, era lì, e il suo monito echeggiava nel tunnel sulla scia di ogni piccolo rumore.
Un passo.*


("... rinnegare i vostri compagni..."

*Un respiro.*

("... e non ho facile il perdono..")

*E poi, un bagliore capace di spazzare via anche l'oscurità in cui era calato il mondo. Hide si schermò gli occhi, incapace di sopportare ancora il flagellare della luce. Un dolore pulsante lo colse dietro le cornee, ma lo shinobi era ormai preda della trepidazione fin lì covata. Era già tempo di guardare.
La bestia era dieci, venti volte più piccola di quella che lo aveva messo alla prova anni prima, eppure radiosa come nessuna creatura partorita dall'ombra avrebbe diritto di essere. Uno spettacolo magnifico, terribile, difficile da catalogare.
Li osservava, e il Cantore faceva del suo meglio per sostenere lo sguardo. Una lacrima gli sfuggì, forse per il bruciore, forse per la meraviglia.*


(Non credevo di poter assistere ancora a qualcosa del genere...)

*E gli sovvenne ancora un ricordo, un momento parzialmente rimosso dei suoi primi anni ad Oto... la ricognizione del Paese, le scogliere, la visione che aveva avuto al calare del sole... un essere effimero, veloce, al galoppo su un mare di ferro fuso, e una corolla di code scintillanti al suo passaggio...
Cercò un paragone, ma prima che fosse in grado di riordinare le idee la fiera si fece da parte.
Una folata di vento gli accarezzò la fronte, sigillando in un colpo di gelo la strada umida che la lacrima si era aperta. Uno spiraglio, la loro via di uscita... e oltre, il deserto, e una corona di balze scure ad increspare l'orizzonte...
Engao si fece avanti, riconoscendo la loro destinazione tra le dune spazzate dal vento. Il kage sorrise...*


(Finalmente... Auron... siamo sempre più vicini...)

*Eppure c'era dell'altro. Le nubi scure si lasciarono sfuggire un fiato di luce, rivelando anche al giovane Kaguya la guardiola scura... ma man mano che il raggio danzava, si espandeva, si increspava, altre figure presero forma tra le sabbie.
Mostri. Esseri che il Cantore non avrebbe esitato ad inquadrare come figli del Dio... arrancavano tra le dune, scivolando, silenziosi da quella distanza... avrebbero mai raggiunto la guardiola non visti?
Non potevano farsi arrestare così... non ora.*


"Li vedete anche voi... sono tanti... troppi... farci strada utilizzando la forza bruta non credo sia un'opzione. Non so quanto sia protetta la guardiola, Engao, ma dubito possa resistere all'assalto di tutte quelle aberrazioni... se le attiriamo lì, siamo in trappola... senza considerare che potremmo trovarne altri dentro..."

*Cosa fare? Avrebbe potuto domandare alle fiere di distrarre la progenie... ma chissà quale sarebbe stata la reazione.
Un diversivo, tuttavia, gli parve la soluzione adatta.*


"Forse possiamo attrarli via dalla nostra strada... una volta fatto, saremo in grado di raggiungere la guardiola rapidi e silenziosi, non ne dubito... io ho un paio di idee... ma potreste averne di migliori."

*Le iridi verdi del ragazzo ruotarono fino ad incontrare quelle dorate di Jadoku, che emise un sibilo strozzato prima di rintanarsi ancora nel mantello.*

(Mph... puoi stare tranquillo... non metterò la mia vita nelle tue mani una seconda volta...)
 
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view post Posted on 23/1/2014, 20:40
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L'imbuto di luce proveniente da quello spiraglio, man mano andava ad allungarsi, abbracciava il gruppo in cammino attraverso quei fitti labirinti sotterranei. Lo strano odore di chiuso e morte andava sempre più scemando, le carcasse andavano sempre più a diminuire con l'avvicinarsi a quella che sembrava essere una vera uscita. Non un miraggio del deserto, no. Quella luce era troppo forte per essere uno scherzo frutto di una mente stanca ed affannata, poco lucida. L'aria iniziava a diventare di nuovo respirabile, i polmoni non tardarono a riempirsi fino a gioire.

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Le fiere che avevano attaccato il gruppo sembravano essersi dileguate, nonostante fossero state proprio loro ad averle indirizzate in quel posto. La formazione proseguiva sempre con la stessa composizione, la "guida" avanti a tutti seguita dal Cantore, che precedeva il vecchio e Kuro, a chiudere le fila. Infine tutti furono immersi in quella fascia argentea di luce; gli occhi di Kuro subito si chiusero al contatto con quella fonte luminosa tanto forte, ma man mano si abituavano, riprendevano vita, finchè non furono nuovamente sbarrati ed attenti. Dinanzi a loro un'immensa distesa di sabbia dorata faceva da palcoscenico a quello che sembrava l'esatto scenario presente prima di entrare nel tunnel, Yama non ce l'avrebbe senz'altro fatta in quel posto. Quando ecco spuntare in lontananza una piccola crepa tra i monti rocciosi che si trovavano a lunga distanza. La guida la identificò come la guardiola che stavano cercando, ma c'era da fare i conti con un problema, un grosso problema.
Una quantità enorme di mostri e animali dalle strane fattezze brulicava proprio sotto di essa, la progenie era dunque giunta fin li a seminare morte e panico; ma la priorità era proprio raggiungere quel luogo sperduto tra le montagne.


(Ma come..? Come possiamo fare per raggiungere quella guardiola..)

Il Cantore suggerì di provare a distrarli in qualche modo, e Kuro si trovò subito d'accordo con le parole del Kokage..Un diversivo era quello che serviva davvero.

- Credo che sia l'unica soluzione possibile, sono d'accordo con te, Hideyoshi-sama. Potremmo attirarli in questi tunnel, ma sarebbero troppi, non ne usciremmo vivi.. Ho pensato che forse i nostri compagni possano aiutarci a fornirci il diversivo che stiamo cercando. Mi spiego..

Estrasse la spada molto rapidamente, per poi iniziare ad intagliare quella soffice sabbia il più lievemente possibile in modo che il vento non nascondesse quel disegno appena creato. Rappresentò con due linee la loro posizione e quella raggiungere, delle X stavano ad indicare i loro corpi, delle onde per indicare la progenie.

- Abbiamo a disposizione tre evocazioni. Hide con un serpente, io ed Engao siamo entrambi firmatari con i Cani, io posso mandare Bull o Pakkun, tu potresti fare lo stesso.

Passando la spada tra la sabbia, disegnò delle linee curve, indicando il percorso che gli animali avrebbero potuto percorrere per raggiungere la prole demoniaca, si sarebbero divisi per creare almeno tre gruppi di bestie.

- Se riescono ad attirare gran parte delle loro attenzioni, potremmo raggiungere la guardiola con più calma e serenità. Voi, d'altro canto, se siete in pericolo potete tornare a casa senza il nostro aiuto, rilascerete il richiamo quando lo riterrete opportuno.. Non ho la benchè minima intenzione di mettere a repentaglio la vostra vita inutilmente, al minimo accenno di pericolo, dovete sparire...sempre se accettate l'incarico..

Poi osservò Hideyoshi ed Engao.

- Voi cosa proponete?


GdROff - Correggo gli errori in serata- GdROn

Edited by lovelypanda - 24/1/2014, 20:56
 
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