48 (Livello) + 20 (Missione C) + 5 (Missione D) + 30 (Evento Watashi) + 50 (Spadaccino della Nebbia)
Descrizione:Mitsuaki è dotato di una corporatura snella e slanciata anche se per i suoi 17 anni non molto alto, dato il metro e settanta d'altezza. Il fisico è asciutto e con muscoli ben delineati, frutto del lavoro svolto al fianco di suo padre all'interno del negozio. Porta spesso i capelli, castani, spettinati con alcune ciocche evidentemente più lunghe delle altre che gli scendono sulla fronte, mentre porta il resto della sua indisciplinata zazzera legata sul retro a formare una lunga coda. La pelle è chiara come prevedibile a causa della nebbia tipica di Kiri e della conseguente scarsità di raggi solari. Gli occhi, di un indaco dalla profondità disarmante, sono in tutto e per tutto simili a quelli di sua madre. Preferisce le vesti larghe e comode, spesso anonime e poco alla moda. Da quando è divenuto uno spadaccino ha dovuto però adattare il proprio guardaroba alla posizione di spicco che si trova a dover ricoprire: è solito vederlo indossare una camicia bianca con polsini ricamati, pantaloni blu notte tenuti assieme da una cintura marrone ed infine degli stivali fatti su misura, contornati da placche d'acciaio per essere resistenti ed al contempo flessibili. In più, come ultimo tocco, decide spesso di portare un lungo coprispalla nero. Non ha nessuna utilità, né in battaglia né per il resto, ma a lui piace e nonostante gli sia spesso fatto notare questo dettaglio continua ad indossarlo con noncuranza. A differenza della maggior parte dei popolani della Nebbia il giovane è un tipo tranquillo e pacifico al punto di rigettare la violenza tipica dei suoi compaesani. Ama il dialogo e adora stare in compagnia, spesso si diletta in lunghi monologhi pur di tenere viva la conversazione. Nonostante sia il possessore della più vorace fra le sette, riesce (anche se con qualche difficoltà) a tenere a bada la sua ingordigia e a mantenere il suo solito piglio giocoso. In realtà il legame con la spada è profondo a tal punto che, qualche volta, anche se cerca di nasconderlo, in battaglia si lascia prendere da una foga che non appartiene al suo essere, chiaro sintomo della sua personalità contaminata dalla volontà della spada.
Alcuni shinobi nascono sapendo esattamente cosa dire, quando e perché dirlo, altri invece apprendono questa sottile capacità strada facendo, attraverso esperienza o tirocinio. La diplomazia, l'arte del compromesso, è l'abilità di stringere accordi e contrattare soluzioni di reciproca convenienza. Per alcuni cinici è utile strumento, per altri idealisti l'unica nobile strada al di sopra dello scontro. Ma l'arte del compromesso non concerne soltanto la parola; un diplomatico sa essere discreto osservatore e feroce opportunista, scaltro nell'ottenere posizioni di vantaggio dalle quali monopolizzare un diverbio, tagliente nello sfruttare gli errori altrui, equanime nell'accordare due parti contrapposte. Qualsiasi tipo di alterco, sia esso verbale o armato, è occasione per calcare la mano e cercare un punto di accordo con l'altra parte; fosse solo per guadagnare quel poco di tempo in più che occorre alla propria fazione per vincere il nemico, o salvare vite umane. "Stare nel mezzo" è il motto di qualsiasi diplomatico, sguazzare nella fanghiglia del più subdolo dei compromessi per un fine ulteriore, utile o nobile che sia.
Per compiere le proprie missioni, i ninja non si affidano solamente alla forza delle armi, devono essere anche abili psicologi, tanto nei rapporti intrapersonali (relativi, cioè, alla propria psiche), quanto in quelli interpersonali (che coinvolgono altri individui). I principi della psicologia ninja sono l’adattabilità e la resistenza, come suggerisce lo stesso kanji nin, traducibile in “paziente sopportazione”. Di fatto, gli shinobi sono tenuti ad utilizzare ogni mezzo a loro disposizione e a sopportare ogni avversità per raggiungere il proprio obiettivo. Sono addestrati ad essere sempre attenti all’ambiente circostante e in sintonia con gli eventi e i processi naturali o provocati dall’uomo. Il loro pensiero deve essere elastico, tale da consentirgli di adeguare i propri piani in caso vi siano nuovi sviluppi, opportunità o limitazioni. La loro reazione alle persone, alle vicende o alle situazioni non è dettata da esse stesse, non dai preconcetti, ma da una scrupolosa ed obiettiva analisi dei fatti. Di conseguenza, si può dire che i ninja abili nell’affidarsi alla psicologia, sono maestri nel vedere la realtà, non semplicemente ciò che presumono o vogliono.
• Passaggio a Genin (5) • Livello (8) • Missione 16C (9) • Missione 78D (4)
Ninjutsu
Il Ninjutsu è la capacità di creare particolari tecniche che sfruttano il chakra, impastato grazie a particolari posizione delle mani dette "sigilli". La specializzazione di questo ramo ninja permette lo studio e l'allenamento specifico di particolari abilità che andranno a fortificare l'arte magica. L'attributo principale di quest'arte è l'Intelligenza che influirà in modo fondamentale sull'esecuzione "precisa" delle suddette, in modo da creare lo stato ideale di concentrazione per lo scioglimento corretto dei sigilli.
CITAZIONE
Mani di velluto.
Solo coloro che hanno deciso di dedicare tempo e studio ai sigilli con le mani sono in grado di sciogliere questi ultimi in modo celere e preciso. Chi si differenzia sotto questo aspetto è sempre e comunque un ninja temuto in battaglia, qualcuno di cui non si riuscirà mai a prevedere o intuire quale tipo di Ninjutsu stia preparando ed eseguendo, questo per il fatto che la velocità con cui esegue ogni sigillo è talmente elevata che riesce sempre a confondere e sorprendere il diretto avversario. Non sempre la celerità è però motivo di grandezza, ed uno shinobi dalle "Mani di velluto" lo sa bene, per questo, con l'esercizio e la dedizione verso un'arte tanto particolare e variegata come quella dei Ninjutsu, ha sperimentato anche dei tipi di "falsi" sigilli da mescolare insieme a quelli reali in modo da confondere anche i più esperti possessori di arti oculari.
Lv.1: La composizione dei sigilli comincia un primo passo verso la corretta e veloce esecuzione. Il ninja praticante impara i primi segreti per incastrare tra di solo le mani senza perdere istanti preziosi a riflettere sulla loro posizione e ad una prima impressione, all'avversario sembrerà che il ninja dalle "Mani di velluto" sbagli in modo grossolano la serie di sigilli. Tutto ciò si tramuta in un malus all' avversario a qualunque difesa contro la Ninjutsu non incanalato in questione pari a 20.
"Il ninja fa fuoriuscire il proprio chakra per poi concentrarlo sul suo corpo, in questo modo è in grado di emanare più chakra del normale. Quando si usa questa tecnica il proprio chk aumenta per 4 turni di tanto quanto 1/10 del chk utilizzato per l'attivazione di questa abilità. Questa abilità avrà un bonus pari a 3/4 dei punti abilità su di essa. Utilizzabile una volta ogni 4 turni"
<attivazione> -Abilità nel Nascondersi- (Stm: -5 in combattimento, -2 in GDR)[Massimo 2 volte ad incontro][Liv 5 : 11/20]
"Se il terreno lo permette, il ninja è in grado di nascondersi nel primo rifugio che trova. Tutti i nemici non saranno in grado di attaccarlo, se non con una tecnica a raggio vasto e/o superiore. Si può scovare il ninja con l'abilità "Fiutare" o utilizzando un'azione per cercarlo. L'attacco del turno successivo in cui si è stati scoperti (o si è volontariamente usciti allo scoperto) otterrà un bonus pari ad 1/10 rispetto al totale dell'attacco per l'effetto sorpresa."
<attivazione> -Abilità nel Fiuto-(Stm: -5 in combattimento, -2 in GDR) [Liv 5 : 11/20]
“Il ninja in possesso di questa abilita riesce ad individuare il nemico che si nasconde e le trappole."
Slot totali: 24 | Slot occupati: 13
Armi ed Equipaggiamento Armi ed Equipaggiamento
• Divisa Genin: un set di abiti per tutti quegli shinobi e kunoichi che cominciano la loro avventura e non devono affrontare sfide eccessive. Questo articolo è completamente personalizzabile nell’aspetto e nelle prestazioni, variando da forme che aiutano maggiormente le capacità di movimento e di attacco, sia fisico che mentale, ad altre più robuste. Lv. 3: 160 punti
Potenziamenti Divisa
• Corazza Extra: +10 Def/Res
Oggetti Extra
• Amuleto del Chakra (Genin): questo articolo migliora di poco il flusso del Chakra di chi lo porta cucito sui propri vestiti donando un bonus di +30 a Chk
• Amuleto della Vitalità (Genin): questo articolo permette di combattere battaglie lunghe e sfiancanti a chi lo porta cucito sui propri vestiti donando un bonus di +15 alla Slt
• Amuleto anti-Illusioni (Genin): questo amuleto è in grado di aumentare il disturbo del chakra quando il proprietario tenta di contrastare una Genjutsu donando un bonus di +30 alla Liberazione
• Pesi da allenamento (Genin): pesi speciali, molto piccoli ma con peso specifico elevatissimo. Permettono di ottenere il 10% di punti esperienza extra, ma si possono rimuovere prima della fine del combattimento senza però ottenere i punti extra. Pesano 20 kg e quando sono indossati tutte le stat tranne Vta e Chk diminuiscono di 10 (non si può portare più di una serie di pesi, né dello stesso rango né di diversi).
Armi
• Kunai [x6]: Arma tagliente simile ad un coltello, viene spesso impiegata durante gli addestramenti in Accademia ed è, insieme allo Shuriken, una delle prime armi che un ninja impara ad utilizzare durante la sua carriera, dato che il suo impiego è basilare e al tempo stesso versatile. Infatti non viene soltanto usato come un semplice pugnale, ma impiegato come arma da lancio o addirittura adoperato in Bukijutsu la cui esecuzione può risultare spettacolare quanto letale. Per questo motivo può essere sia lanciato con un bonus di +2 all'Frz o usato come arma ravvicinata ad una mano con un bonus di +4 a Frz e +2 a Def. Ha un peso insignificante e un set di 6 occupa 1 posto Item.
• Shuriken [X6]: La classica stella ninja, che probabilmente in Accademia sembrava un giocattolo per i ninja più dotati e al tempo stesso un vero e proprio avversario per i più tardivi, che durante il loro apprendistato avranno sicuramente odiato i bersagli su cui mirare. Il suo uso si basa esclusivamente sul lungo raggio, dato che la particolare forma di questa lama permette alla stessa di acquistare velocità non appena il colpo viene vibrato. Da utilizzare come arma da lancio con un bonus di +4 all'Frz che sale a +5 nel caso l’avversario tenti l’elusione. Ha un peso insignificante e un set di 6 occupa 1 posto Item.
• Pugnale: Arma maneggevole e versatile, è uno degli strumenti di assassinio più diffusi,dato che le sue piccole dimensioni permettono al ninja di nascondere la lama nei posti più disparati e impensabili, in modo da celarne la presenza alle vittime, ignare della loro imminente fine. Per questa sua peculiarità il pugnale è divenuto l'arma prediletta dalle spie, abili nell'omicidio silenzioso, e dei ladri, che puntandolo alla gola del malcapitato di turno sono capaci di estorcere qualsiasi oggetto di valore o di prenderlo con la forza, nei casi più disperati. Arma da taglio o perforante nell’attacco ravvicinato, solo perforante se lanciata. Peso: 1 kg
Lv. 3: +9 Frz/Def/Res
(Realizzato in Chakracciaio | In tempi recenti è stata scoperta una nuova lega metallica molto particolare e amata da chiunque utilizzi il chakra per combattere: questo materiale rivoluzionario è chiamato Chakracciaio. Esso possiede la caratteristica portentosa di poter condurre il chakra elementale dell’utilizzatore attraverso l’arma arrivando di fatto a potenziare tutte le Ninjutsu Elementali di base (non vale quindi per elementi compositi come sabbia o magnetismo) e non esiste arma sul quale esso non possa adattarsi. Katane, pugnali, lance e perfino bastoni Bo possono contenere tracce di questo straordinario materiale, che sia nelle decorazioni o come parte integrante dell’arma.)
• Samehada: Il nome di questa spada è Samaheda, ovvero Pelle di Squalo, poiché la sua forma e il suo modo di comportarsi ricordano quello di uno Squalo. Tra le sette Spade, lei è l'unica sorella che è viva e sceglie il proprio padrone, inoltre si è guadagnata la fama de ''La più vorace fra le Sette Spade", poichè infatti, essendo una creatura viva e senziente ha bisogno di nutrimento che è il chakra. Questo spadone enorme inoltre raramente lascia scampo alle sue prede, poichè basta un semplice tocco ed esse sentiranno le proprie energie svanire, per non parlare delle lunghe squame con cui è ricoperta affilatissime, che non servono per tagliare, ma bensì per tranciare e martoriare la carne del proprio nemico. E' da considerare come arma a due mani,ma se il ninja che l'utilizza ha 200 o più di Frz, questa viene considerata un'arma ad una mano. Quest'arma da un bonus di +45 alla Frz/Def/Res da Genin, 80 da Chunin, 100 da Jonin e 120 da Sannin a tutti gli attacchi con armi, ed un bonus di 40 da Genin, 60 da Chunin, 80 da Jonin e 100 da Sannin per tutte le Ninjutsu elementali di tipo Acqua. Peso 60 Kg.
Affilatura lv 1 (1 ora di lavoro) bonus Frz/Dif/Res + 5 Affilatura lv 2 (2 ore di lavoro) bonus Frz/Dif/Res + 7 Affilatura lv 3 (3 ore di lavoro) bonus Frz/Dif/Res + 10
Oggetti
• Carta Bomba [X5]: Sono dei piccoli fogli di carta, su cui è incisa una formula centrata da un unico sigillo. Utilizzando una quantità variabile di chakra sarà possibile rompere questo sigillo, in modo da provocare un'esplosione di considerevoli dimensioni. Tuttavia resta un oggetto molto instabile, data la fragilità della formula stessa, tanto che un semplice urto o una scintilla possono provocare la rottura del sigillo, degenerando in una relativa deflagrazione. Viene solitamente piazzata su oggetti controllati, in modo da poterne detonare l'impatto a piacimento. La forza dell'esplosione sarà uguale al Chk che l’utilizzatore vi immetterà (consumando quindi stamina)+30 e difendibile solo con def/res/vel + chk, con ferita da urto e status ustione ed accecamento. Se utilizzata in combinazione con un arma da lancio (come kunai o spiedi), se elusa l'effetto della carta bomba si disperde, mentre se difesa col corpo, in caso l'effetto dell'esplosione sia maggiore alla difesa base del ninja colpito, questo potrà solo assorbire il residuo con la regola del def/5. [La carta bomba può essere applicata anche senza l’ausilio di armi da lancio con una forza di deflagrazione pari al chakra immesso. Nel caso in cui si utilizzi l'Abilità del Piazzare trappole per applicare la carta bomba, si aggiungeranno l'efficacia e le relative regole di difesa alle risultanti dell'abilità stessa][10 Carte Bomba occupano uno slot item][Possono essere individuate con un lv minimo di Fiuto di un livello minimo in Fiuto di 5/4/2/1 e dal Byakugan. In quest'ultimo caso solo se già attivate].
• Borraccia [X300 cl]: Una piccola borraccia che si vende per capienza sopportata. Rigenera un quantitativo di Stamina pari a Cl ingeriti/5 più un quantitativo di Vita pari al 20 % della Stamina rigenerata. [Bisognerà portare sempre il conto dei Cl ingeriti nel turno e di quelli restanti all'interno della borraccia stessa.] Può essere riempita nuovamente presso fonti d'acqua potabile, solo se specificato dal proprio master o dalle condizioni circostanti.[Parte da un minimo di capienza di 50 Cl sino ad arrivare ad un massimo di 500 Cl. Occupa uno slot item]
• Fumogeno [X2]: Piccola bomba rudimentale che quando esplode provoca una fola coltre di fumo. Aumenta di un livello nascondersi. Permette al ninja di fuggire dando a chi la lancia 2 turni di vantaggio. La fuga può essere fermata da un livello minimo in Fiuto di 5/4/2/1 e dal Byakugan. In un posto item ci stanno 2 fumogeni. Vendibile singolarmente.
• Rotolo del richiamo grande: Rotolo di pergamena nel quale possono essere inseriti fino a 20 pezzi tra oggetti, armi ed equip. Al costo di [Chk:10] è possibile richiamarne uno o depositarlo in uno spazio vuoto. Un rotolo non può contenere al proprio interno altri rotoli. Richiamare o depositare non consuma azioni. Occupa un posto item.
Nato in una (stranamente) soleggiata giornata di 17 anni fa, Mitsuaki ricorda solamente momenti felici riguardanti la sua infanzia. Cresciuto fra le amorevoli cure dei suoi genitori il ragazzo è maturato fra sani principi, inculcati lui fin dalla più tenera età. E proprio in gioventù nacque il desiderio di divenire uno shibobi ma, contrariamente al nindo tipico dei ninja della Nebbia, il suo desiderio era quello di un protettore della pace e di coloro non in grado di difendersi da soli ai soprusi di un mondo pieno di ingiustizie. Spesso il suo pensiero si scontrava con quello dei suoi compagni che invece ardevano dal desiderio di uccidere e divenire killer sanguinari e senza alcuna pietà. Non poche furono le volte in cui lo stesso venne alle mani con altri bambini pur di affermare il suo pensiero, ma facendo pace con essi poco dopo. Aspettando di poter accedere all'accademia Mitsuaki ha assistito i suoi genitori nella gestione di un piccolo chioschetto dedito alla vendita di oggetti di uso quotidiano come stoviglie e cose simili. A lui non pesava dover dare una mano, anzi lo divertiva, e per di più lo aiutava ad affermare la propria idea di assistere gli altri. Non essendo figlio di shinobi, il giovane non ha acquisito alcuna particolare abilità da essi ed ha sempre dovuto faticare per mantenere il passo dei suoi coetanei, rampolli di famiglie d'alto rango. Nonostante le numerose avversità, Mitsuaki riuscì a passare l'esame per divenire uno shinobi a tutti gli effetti, superando la prova scritta per il rotto della cuffia ma dimostrando buone doti nell'esame pratico. Finalmente quel coprifronte era suo. Iniziava così una nuova vita, all'insegna dell'avventura e dell'ignoto. Oramai era divenuto un ninja di Kirigakure no Sato!
La minaccia che incombe sul creato La minaccia che incombe sul creato
Un giorno all'apparenza come tutti gli altri. Da poco aveva ottenuto il titolo di genin all'accademia di Kiri e come molti dei suoi coetanei attendeva che venisse lui affidata una qualche missione. Spesso le giornate si susseguivano fugaci, tutte uguali, soggette alla solita routine. Aiutava i genitori con il piccolo negozietto nella periferia di Kiri, usciva con gli amici, oziava nella piccola veranda antistante la propria casa. Tutto nella norma. Non quel giorno, però. Mentre il capo era rivolto al cielo, una strana presenza iniziò ad occultare l'intera volta celeste, oscurandola con nubi temporalesche. Lampi e saette viola facevano da contorno al tutto, mentre una immensa colonna della stessa colorazione parve far da tramite tra il cielo e la terra. Al suo interno una donna dalle fattezze d'una bambola di porcellana, lineamenti sinuosi e perfetti. Si presento come un araldo, un mero portatore di buone novelle: una nuova epoca era giunta, sotto l'ala protettrice di un dio mai sentito prima. Un dio pronto ad esaudire i desideri di ogni singolo individuo sulla faccia della terra. Un dio misericordioso. Nulla di tutto questo avvenne. E fu il caos.
Le prime missioni Le prime missioni
La chiamata tanto attesa giunse finalmente, ma non così sperata come qualche tempo prima. Il mondo era ormai in guerra contro quel fantomatico dio di nome Watashi, che imperterrito continuava a martoriare il creato con il proprio potere oscuro. Non per sua scelta Mitsuaki si ritrovò costretto ad intraprendere la propria carriera da shinobi in quel momento così buio, andando incontro a morte certa. Eppure ciò non lo spaventò. Troppo altruista egli era per sottrarsi al destino così impervio, dedicandosi anima e corpo a tentare di debellare quel male ormai troppo radicato nella società. La sua prima missione fu una C, evento quasi straordinario per una novizio genin. Assieme ad un altro shinobi di Kumo venne inviato in uno sperduto paesino al di fuori di tutte le grandi giurisdizioni ninja. Più che un paesino, al suo arrivo il ragazzo potè notare come si trattasse di un unica struttura, una grande chiesa. Presentatosi a chi di dovere venne invitato a scoprire l'origine di alcuni strani accadimenti che ormai da tempo affliggevano il monastero. Aiutato da due gemelli ospiti del tempio, il ragazzo riuscì pian piano a far luce su quegli strani eventi, imbattendosi persino in una grossa pianta demoniaca, in grado di attaccare chiunque fosse a tiro. Seppur con qualche difficoltà il duo di ninja riuscì ad abbattere la pianta, estirpandone il nucleo maligno. Nonostante ciò gli eventi non si placarono, fino a quando non riuscirono a scoprire quale che fosse il reale obbiettivo delle forze oscure: un giovane ragazza dalle fattezze quasi eteree. Una sacerdotessa. Dovettero utilizzarla come esca per porre definitivamente fine a quella piaga che troppo aveva fatto soffrire gli abitanti di quel posto così sperduto. Per proteggerla, furono costretti ad uccidere uno dei due gemelli, le cui membra erano ormai divenute un tramite per il dio oscuro. Pianse Mitsuaki nel ritrovarsi quella povera anima innocente fra le braccia, maledicendosi per non essere riuscito a salvarla. E così proseguì la sua avventura, nella continua lotta al male. Le missioni per debellare quella minaccia si susseguirono e ad ogni nuovo compito il ragazzo si ritrovava a dover sopportare la visione di nuove perdite. Immagini dolorose che andavano ad aggiungersi alla sua collezione fin troppo macabra. Quando tutto questo sarebbe finito? Quando la terra si sarebbe liberata da quell'oppressore? Quando sarebbe ritornata la pace?
Il giorno del giudizio Il giorno del giudizio
Una visione. Fu questo l'unico segnale dell'inizio della fine. Monti inconfondibili svettarono nella mente di qualunque essere umano, pronti a sancire quella che a buon diritto poteva ritenersi la battaglia finale. Era Kumo l'obbiettivo del mostro che presto avrebbe radunato il suo esercito alle pendici del grande villaggio immerso fra le nubi. Tutti gli Shinobi disponibili furono chiamati a proteggere la Nuvola, uniti sotto un unico vessillo d'alleanza. Mai un tale evento aveva visto la luce prima d'ora e, forse, mai più sarebbe accaduto. Anche Mitsuaki era giunto a Kumo. Ma non voleva né glorie né onori. A lui bastava proteggere la sua famiglia ed il suo paese. Sarebbe stato pronto anche a morire per quello, purché il suo sacrificio non fosse stato vano. Il suo, come quello di molti altri combattenti arrivati in città per il medesimo motivo. Venne affidato alla squadra addetta agli attacchi a distanza, per proteggere il sacro tempio delle armi, il famoso Bukigami. A capo di quella spedizione un certo Kinju Uchiha, chunin di Konoha. Molti rimasero perplessi nell'udire quel nome, sconosciuto ai più, data la giovane età e l'inesperienza. Mitsuaki non se ne curò, convinto della scelta fatta dalle cariche alte di quella "forzata" alleanza. Giunti a destinazione si ritrovarono quasi immediatamente avvolti nel caos e nella disperazione. Prima un'improvvisa esplosione che mise fuori gioco gran parte dell'unità, in seguito l'attacco di strani spiriti infuocati, simili a fuochi fatui. Ma la vera piaga attendeva ancora a mostrarsi agli occhi di quegli stolti. Alcuni dei presenti furono marchiati da uno strano simbolo che pian piano cancellò la loro volontà, costringendo ad attaccare indistintamente amici e nemici. Così il battaglione dovette combattere contro se stesso nel tentativo di sopravvivere. Lo stesso Mitsuaki si ritrovò quasi ad uccidere un sua compagna, Setsuna Hyuga. Nel disperato tentativo di salvarla il ragazzo aveva attentato alla sua vita, lasciandola quasi esanime al suolo. Eppure, ella non morì. Mentre la stringeva a se la ferita sul collo si richiuse lasciando solamente fiotti di sangue rappreso sul suolo antistante. Era viva, ed era cosciente, così come tutti gli altri marchiati che avevano smesso di attaccare i propri alleati. La battaglia si stava spostando altrove ed in quel logo ora regnava solamente il puzzo della morte e del terriccio bruciato. Anche lui, come altri, si trascinò a fatica nel luogo dove lo scontro finale stava avendo luogo. Non capì molto di quello che stava accadendo dinanzi i suoi occhi, eppure anche lui volle contribuire a quell'ultimo colpo in grado di spazzar via il Dio oscuro. In quell'attacco vi era tutto il suo potere, la sua determinazione ed il suo risentimento per quegli anni vissuti alla mercé di un fantomatico essere superiore. Lo vide dissolversi sotto quel potere troppo forte persino per un dio. L'alleanza aveva finalmente vinto, ma a quale inglorioso prezzo? Incalcolabili erano le perdite umane. Le città si ricostruiscono, i morti non possono tornare in vita. Con quell'amara verità nel cuore il ragazzo tornò a Kiri, ferito nel corpo e nell'animo. Sarebbe diventato più forte. Per se stesso, per i suoi cari e soprattutto per la sua terra natia. Ora una spada lo attendeva.