Mochi di patate, Sessione autogestita #2

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 11/7/2022, 13:14     +1   -1
Avatar

Group:
Konoha
Posts:
475

Status:


Le sue mani affusolate stavano armeggiando con una teiera in porcellana finemente decorata, sul cui lato erano dipinti diversi ciliegi in fiore simili a quelli che di lì a pochi mesi si sarebbero potuti osservare dalla finestra che dalla sala dava sul giardino. Fuori dalla porta leggermente socchiusa arrivava il vociare sommesso dei commensali che si rilassavano, gustando un dolce thè bollente. Prese con delicatezza due foglie di tè nero, e dopo averle inserite dentro al contenitore, ne chiuse il coperchio, assaporando il profumo che cominciava ad innalzarsi, seguito da una leggiadra nuvoletta di vapore bianco.

Yoshito: “Quante volte devo dirti di avere un comportamento diverso, quando hai a che fare con certi ospiti?”

La giovane Hyuga non lo degnò di uno sguardo, continuando a versare la bevanda bollente sulle tazze, anch’esse di porcellana decorata. Strinse i denti, ma cercando di mantenere un certo contegno gli rispose, fingendo di non sapere la risposta alla sua domanda.

Naori: “A cosa si riferisce, Yoshito-sama?”

Yoshito: “Non fare la finta tonta… Se non vedi il cazzo di sigillo sulla fronte di un cliente, sii più calorosa. Come dire… più ammiccante, ecco. Sempre se desideri continuare ad avere un posto in cui dormire, qui alla residenza.”

( “Bastardo…” )

Pensò. Posò la teiera sul tavolo, con la mano tremante dalla rabbia. Si voltò indicandosi la fronte marchiata, il volto carico di collera.

Naori: “Questo non ha più nessun significato, sai bene cosa dice la nuova legislazione. Non ti da più nessun potere su di me, quindi smett…”

SLAP.

Yoshito: “Non sai quanto vorrei mostrarti che attivarlo è ancora molto semplice, ma finirei nei guai. Un ceffone sarà forse sufficiente ad insegnarti chi comanda qui, a casa Hyuga. Ora torna al lavoro, e vedi di ricordarti quello che ti ho detto.”

Naori cercò di respirare, il volto girato dalla violenza dello schiaffo. Afferrò la tazza più vicina, lanciandone il contenuto rovente contro l’altro Hyuga. Nemmeno il tempo di rendersene conto, che la kunoichi stava già correndo, fuori dalla residenza, tra le strade di Konoha.

----------

Qualche minuto dopo


Aprì la porta scorrevole ed entrò nella casa. Accoccolato su un soffice tappeto in un angolo della residenza, c’era lo shiba che sonnecchiava. Il cane aprì solo un occhio per capire chi era entrato, poi lo richiuse senza scomporsi minimamente.

Aki: “Se cerchi Masaaki, è fuori. Uno degli alberi del bosco qui dietro deve avergli fatto un grosso dispetto, perché è almeno da un paio d’ore che lo sta riempiendo di pugni.”

Naori sorrise dolcemente, dirigendosi fuori. Saltò silenziosamente sul ramo di un grosso larice lì accanto, e si passò una mano sulla guancia che le bruciava ancora leggermente. Masaaki invece era poco distante, e continuava ripetutamente a colpire il tronco di una grossa acacia con l’indice e il medio appaiati. L’albero, dal canto suo, sembrava non aver subito particolari danni, mentre lo stesso non si poteva dire delle dita dello Hyuga. Le falangi erano contuse ed emaciate, ricoperte di lividi e di sangue che scorreva dai graffi che si era procurato. Il giovane, in ogni caso, sembrava non farci troppo caso e continuava imperterrito a picchiare la pianta con ritmo cadenzato. Naori rimase a fissarlo appollaiata su quel ramo, in silenzio per qualche minuto, respirando l’aria fredda e pulita del bosco. Poi, Masaaki si sedette esausto, come a voler riprendere fiato.

Naori: “Come esercizio l’idea non è male… ma se non canalizzi correttamente il chakra sulle dita, rischi di farti decisamente male contro la corteccia di quell’albero.”

Ridacchiò. Il genin si voltò di scatto, colto alla sprovvista.

Masaaki: “Da quanto tempo mi stai guardando?”

Rispose, offeso.

Naori: “Lascia stare. E’ molto tempo che ti alleni, ti consiglio di tornare a casa e riposarti. Riprenderai domani!”

Masaaki: “Non ho bisogno di riposarmi.”

Disse, rialzandosi con fare incerto e barcollante. Assunse la tipica postura Juken, e ricominciò la sua personale battaglia, senza ottenere risultati particolarmente incoraggianti.

( Ricordo ancora il giorno in cui io stessa ti ho insegnato questa tecnica, la prima volta. Ci ho messo molto tempo a realizzarlo, ma in tutti questi anni ho capito che sotto alla tua paura e sotto ai tuoi silenzi c’è un grande potenziale e un cuore buono. )


Naori aveva dovuto badare a sé stessa fin da piccola. Priva di una famiglia che aveva deciso di non riconoscerla e con la complicità del sigillo che le sfregiava la fronte, era cresciuta da sola, in balia del disprezzo e dei pregiudizi. Per farsi forza, si era sempre raccontata che in fondo non aveva realmente bisogno di una famiglia, che poteva tranquillamente reggersi sulle proprie gambe. Masaaki era stato l’unico, che con la sua ingenuità aveva saputo perlomeno portarle rispetto, senza farle pesare le sue origini.

Naori: “Fermati! Finirai per romperti un dito in quel modo!”

Gli disse, preoccupata. Lui scosse visibilmente la testa e continuò a colpire, con violenza sempre maggiore.

Masaaki: “Non posso…”

D’un tratto, un piccolo bagliore azzurro cominciò ad aleggiare attorno alle dita del giovane. Di colpo, pezzi di corteccia e schegge di legno cominciarono a staccarsi dal tronco, schizzando in ogni direzione.

“Il Tenketsushin è l’essenza stessa della tradizione Hyuga”


Le tornarono in mente le parole che Yoshito aveva pronunciato quando le aveva insegnato la tecnica. I suoi metodi di insegnamento però, erano stati decisamente diversi. Pochi colpi dopo, il genin cadde a terra, sfinito ma con aria soddisfatta. Poi si guardò le mani, ferite e tremanti, e gemette. Con un balzo, la ragazza fu a terra, e gli si sedette di fianco.

Naori: “Dà qua…”

Disse, rovistando nella tasca dei suoi pantaloni dove era solita tenere il materiale e l’equipaggiamento ninja. Ne estrasse un rotolo di fasciatura e cominciò ad applicarlo sulle falangi. Visti da vicino, i danni erano se possibile anche più impressionanti di quanto avesse potuto vedere dall’alto. Per quanto tempo era rimasto a picchiare su quel tronco?

Naori: “Sei stato molto bravo, devo dire. Ormai hai accumulato grande sicurezza nell’utilizzo di quella tecnica. Se ricordi di concentrare bene il chakra nei polpastrelli, non fallirai mai più. Beh, dopo tutto questo tempo era anche ora. Meglio tardi che mai, dico io!”

Lo prese in giro, ridendo, e il giovane non rispose. Fingeva di essere risentito, ma in realtà era molto contento dei risultati che aveva raggiunto. Poi, con le dita completamente fasciate, si voltò per ringraziare, e fu allora che notò il segno sulla guancia. La sberla era stata violenta, e il segno era ancora visibile nonostante fossero passati diversi minuti.

Masaaki: “Cos’è successo?”

Naori: “Niente… Niente di preoccupante, per lo meno. Scusami, tu puoi prenderti a cazzotti con un albero e io non posso concedermi un amichevole scambio di schiaffi?”

Disse, per sdrammatizzare. Non era ancora abituata, nemmeno dopo quegli anni, a sentire qualcuno preoccupato per lei. Si sentiva quasi a disagio. Masaaki riprese, ancora allarmato.

Masaaki: “E’ stato di nuovo Yoshito?”

Naori: “E’ uno schiaffo, Masaaki. Sono una kunoichi, cadetta Hyuga. Ho superato cose peggiori.”

Silenzio, interrotto solo dal canto degli uccellini che si riappropriavano dei rami dell’acacia finalmente lasciata alla sua pace.

Naori: “Non è stato lui. E comunque gli sguardi, il disprezzo, quelli sono molto peggio. E’ per questo che nonostante Fuyuki, ognuno di noi deve fare la propria parte. Sai quelle cose con cui ti riempiono la testa all’accademia? Andare avanti, dare il buon esempio… Non sembra, ma sono importanti."

Esitava. Sapeva che il giovane era da poco tornato da una missione e voleva saperne di più, ma non osava chiedere. A giudicare dalla foga che ci aveva messo nell’allenamento poteva presumere non fosse andata benissimo, e non sapeva come iniziare il discorso. Tutti gli shinobi avevano vissuto quei momenti e quelle sensazioni, eppure il fallimento poteva essere un fardello molto pesante con cui convivere.

Masaaki: “So cosa vuoi chiedermi. La missione ha avuto successo.”

La fulminò, come leggendole nel pensiero.

Masaaki: “Missione completata, ma non grazie a me. Io al primo segnale di pericolo sono fuggito, come un marmocchio… come un codardo.”

Guardava fisso a terra, mentre con le mani sfiorava la fasciatura che gli era stata appena applicata. Sentì un leggero sollievo dal dolore, ma sapeva che per diversi giorni avrebbe avuto un male cane. Una brezza fredda aveva appena iniziato a sollevarsi, scompigliandogli i capelli e i pensieri. Naori ringraziò gli uccellini e gli animali del bosco che rompevano quel silenzio rendendolo così meno pesante.

Masaaki: “Sono corso via, condannando un cucciolo a morte certa e rischiando la vita della persona che dovevo proteggere. Fosse stato per me, avremmo fallito. Un uomo è stato ucciso.”

Proseguì, con voce spezzata.

Masaaki: “Sbranato vivo. Sangue ovunque. Dopo il Naos credevo che avrei imparato a convivere con la morte. Mi sbagliavo.”

La ragazza dai capelli color cobalto lo guardò, con occhi severi. Quello lì, quello che aveva accanto in quel momento, era il peggior nemico di Masaaki, quello che doveva combattere con tutte le sue forze. Quello era la versione fragile di Masaaki, vittima dell’autocommiserazione. Forse, il nemico più ostico che avrebbe incontrato in tutta la sua vita. Quando avrebbe imparato a convivere con le proprie ferite, allora e solo allora sarebbe diventato un vero ninja. Cercò le migliori parole per farglielo capire, per indicargli la direzione, ma poi di colpo capì. Non aveva bisogno di incoraggiamenti, né di spiegoni o paternali. Aveva bisogno di guardare altrove, di sentirsi anche per un solo istante, più leggero. In quel momento, Naori capì per la prima volta nella sua vita il significato di amicizia.

Naori: “Sì, ti sbagli. La domanda che volevo farti non riguarda la missione, Masaaki. Volevo domandarti se ti andava di andare a prendere un mochi di patate.”



Edit: il conteggiatore di caratteri dell'editor mi dice di essere sopra i 10k, quello dopo aver postato mi dice di essere sotto. Fatemi sapere se è ok o se devo integrare qualcosa :cruck:


Edited by Masaaki - 12/7/2022, 15:39
 
Top
view post Posted on 12/7/2022, 14:31     +1   -1
Avatar


Group:
Narratori
Posts:
5,484

Status:


Bella sessione, Masa! Mi è piaciuta davvero tanto.
Il contatore di caratteri me ne dà 9995 (vanno esclusi i codici dei colori che utilizzi), se vogliamo fare le cose al millimetro ti basta praticamente inserire una parola di 5 lettere e siamo a posto (lol). È più il disturbo che il reale beneficio.
Quando hai sistemato uppa il topic e ti convalido tutto, tanto anche da Mobile non dovrei avere problemi a farlo.
 
Top
view post Posted on 12/7/2022, 14:42     +1   +1   -1
Avatar

Group:
Konoha
Posts:
475

Status:


CITAZIONE
La ragazza lo guardò, con occhi severi -> La ragazza dai capelli color cobalto lo guardò, con occhi severi

Yes, quando l'ho pubblicata sapevo di essere proprio al limite, contando il testo senza codici. Il fatto è che una volta scritta stava a 9k caratteri, e mi sembrava buona così, senza dilungarsi troppo su certi dettagli. Poi si gli altri mille li ho iniettati qua e la però sì, ho avuto la sensazione quasi di peggiorare nel complessivo :siga: Comunque ora dovremmo esserci
 
Top
view post Posted on 12/7/2022, 14:52     +1   +1   -1
Avatar


Group:
Narratori
Posts:
5,484

Status:


CITAZIONE (Masaaki @ 12/7/2022, 15:42) 
CITAZIONE
La ragazza lo guardò, con occhi severi -> La ragazza dai capelli color cobalto lo guardò, con occhi severi

Yes, quando l'ho pubblicata sapevo di essere proprio al limite, contando il testo senza codici. Il fatto è che una volta scritta stava a 9k caratteri, e mi sembrava buona così, senza dilungarsi troppo su certi dettagli. Poi si gli altri mille li ho iniettati qua e la però sì, ho avuto la sensazione quasi di peggiorare nel complessivo :siga: Comunque ora dovremmo esserci

Ahahahah capisco, povero. Mal comune. Adesso dovrò chiedere aiuto anche solo per capire che compenso darti per la sessione.

Ok, pare siano 100 exp fissi, niente Ryo in quanto si tratta di un allenamento e non di una Missione.

Buon proseguimento!
 
Top
3 replies since 11/7/2022, 13:14   80 views
  Share