Spedizione D - Isola di Centaur, Per Oinat - Sabaku no Shin

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view post Posted on 9/2/2022, 18:34     +1   -1
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La donzella di cui non si sapeva il nome, era molto agile. Era evidente che sapesse bene dove andare, quali passaggi prendere e quale fosse il sentiero più sicuro e tranquillo. Gli altri due, invece, faticarono molto per starle dietro: chi non aveva visto una radice di un albero, chi non aveva dato attenzione al dislivello della terra, avevano rischiato di cadere con il volto a terra.
La situazione però era drammatica ed era abbastanza chiara dalle sue movenze. Aveva un passo accelerato, stando sempre attenta che i due le fossero dietro, che la stessero seguendo.
Ed infine giunsero nel luogo dell'atroce fatto.

La carcassa dell'animale era ancora calda, se Shin avesse provato a toccare la carne l'avrebbe notato.
Gli occhi erano ancora aperti, mostravano la tristezza e l'ignoto contro cui si era dovuto scontrare.

Tosan, nonostante fosse un adulto tendenzialmente impassibile agli eventi struggenti della società, innanzi a quello sguardo non riuscì a nascondere un brivido che gli salì sulla pelle.
Si schiarì la voce, alzando gli occhi, provando a guardare il meno possibile l'animale stramazzato al suolo.
Il corno era stato amputato dalla sua fronte, con un colpo che era stato secco. I segnali erano chiari, gente senza scrupoli aveva l'intenzione di rubarlo, e per fare questo avevano dovuto abbattere l'animale, con feroci colpi. Una lancia era incastrata tra le sue carni.

Gli occhi della fanciulla erano piangenti. Si accovacciò innanzi all'animale e, senza nessun possibile pensiero di disgusto, avvicinò le mani nel ventre del Centaur. La sua mano si intrise di sangue. Afferrò un pezzo della carne e la avvicinò alle proprie labbra, mangiandola.

kei konei ia!

Furono le prime parole che sentirono dalla ragazza. Il suo timbro di voce era dolce e sensuale, come ogni aspetto di lei, ma in quel frangente si faceva più forte e decisa. Gli occhi erano pieni di pianto, luccicavano; le espressioni facciali mostravano una donna che quasi adorasse l'essere che si trovava lì a terra. Era possibile che fosse considerata una divinità, da quella tribù?

I capelli le cadevano in avanti.
Dei suoi singhiozzi riempirono il silenzio che si respirava in quell'attimo.
Si alzò, prese dei fiori li vicini, li unì per formare un mazzo e li depose al cospetto dell'animale.

Il silenzio si faceva sempre più struggente, pesante. In tale attimo si sarebbero sentiti degli uccelli volare nell'alto del cielo, con il loro richiamo e sbattito di ali. Dalla foresta, invece, facevano capolino grilli, api, e Tosan era certo di aver scorto anche un cervo un po' distante da loro.

Lo scienziato si avvicinò al giovane Genin Guarda, quelle sembrano delle impronte.

Con le mani ancora intrise del sangue dell'animale, la fanciulla si ricompose, avvicinandosi ai due, con uno sguardo ancora più triste e spezzato.

Senza dire una parola, forse era certa che i due l'avrebbero capita e aiutata, iniziò a seguire delle tracce a terra. [/Color]

Shin, per noi la missione potrebbe anche terminare qui. Abbiamo un animale, potremmo recuperare il DNA e vedere se davvero mi possa servire. Si direbbe che la ragazza abbia attuato una pratica arcaica, chiamata, se non erro, Sparagmos, nel cibarsi della carne cruda dell'animale, come se si cibasse di una divinità.


Nel tuo prossimo post, cosa deciderà di fare Shin? Si soffermerà sull'animale e prenderà un campione di DNA, o seguirà la fanciulla che si sta allontanando seguendo le impronte?

Darà ascolto a Tosan, terminando la missione, oppure no?
 
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view post Posted on 13/2/2022, 18:03     +1   -1

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Il master mi ha autorizzato ad agire in questo modo, a muovere me dopo averne prima parlato verso il centaur. È stata una scelta di caratterizzazione che darà una svolta a Shin.


Le tre frasi in corsivo, sono in questo ordine:

La donna che muore davanti ai suoi occhi da piccolo.

Il nonno durante un evento passato della sua crescita.

L'inconscio che cerca di dargli forza.

Shin= blue

-------------------------------------------------------------------------
*Riprendo a respirare, ho la mente annebbiata...non ricordavo questa sensazione da un po', perché proprio adesso?
Intorno a me vedo tutto sbiadito, è confuso, si muove tutto, anche se sono fermo sul posto, chissà se qualcuno se ne sta accorgendo...mi tocco la testa. Una mano insanguinata mi tocca completamente e mi sporca il volto. Sgrano gli occhi.
VATTENE!
Inizio ad agitarmi lentamente, cammino in avanti cercando di non mostrare che mi sta accadendo qualcosa, che sono vittima dei miei stessi pensieri e di cose passate che si ripercuotono adesso.
Cos'è questa sofferenza che provo? Tutta questa tristezza che mi scende in corpo, come acqua pronta a idratarmi?
Calpesto l'erba con un passo, una vibrazione mi inebria.
Cosa? Delle strane parole assaltano le mie orecchie, è la prima volta che la sento parlare, che cosa significa...alla vista un senso di vomito sale per lo stomaco, sta mangiando la carne...

"Vieni qua...salvami...ti prego..."
Quella mano insanguinata mi tocca la schiena...mamma aiutami...mi tocco la testa.

"E questo sarebbe mio nipote? È solamente un taglio e tu hai paura."
Il nonno...non capisce un cazzo. Lo odio.

Mi inginocchio dinanzi al centaur con sguardo perso nel vuoto...non ce la faccio...non riesco a muovermi...

"Affrontare le paure, è l'unico modo per superarle."
Con le braccia penzolanti lungo il fianco, rimango in silenzio, sentendomi devastato...la ragazza continua a piangere e si sta cibando di quell'essere per non lasciarlo andare via...dovrei confortarla...

Inizio a gattonare verso la carcassa, vedendo perfettamente quella donna che mi alza la mano.
L'ho guardata fermarsi, lei morì davanti a me quando ero piccolo. Io impaurito non sono riuscito a fare niente, probabilmente è stata colpa del morbo, è stato più distruttivo di quanto pensassi, nonostante io non l'abbia subito direttamente.
Ho avuto così paura da non poter aiutare nessuno, e nonostante il mio compito da ninja mi imponga il soccorso, non ci ho mai pensato, perché finora non mi è mai successo...
Mi fermo davanti alla carcassa e noncurante di lei o di Tosan, metto le mani nel ventre vicino alle sue tirando un piccolo pezzo già slacciato dal resto...lo avvicino al mio volto.
Mi sento osservato....
Se quella volta mi fossi avvicinato alla donna, sarebbe morta fra le mie braccia, non sarebbe morta da sola, non riesco a perdornarmelo, le persone continuano a soffrire.
Nessuno riesce a trovare una soluzione...e io sono stanco delle ingiustizie.
Avvicino il pezzo di carne alla bocca e lo addento con occhi chiusi.
Se la gente sta male è colpa mia, invece di crogiolarmi nelle insicurezze, sarei dovuto venire subito qui, forse il centaur sarebbe vivo.
Inizio a masticare il pezzo di carne.
Se quella volta invece di bloccarmi nel terrore nel vedere per la prima volta una donna insanguinata, le avessi donato un abbraccio prima della morte.
Una lacrima riga sul mio viso, nel mentre che alzo la testa al cielo ingoiando il pezzo di carne.*

Scusami...

*Mi rialzo poco dopo, con le mani sporche di sangue e mi avvicino a Tosan lentamente, mi starà guardando? Sembrerò un pazzo ai suoi occhi? Forse...ed è vero che l'unico pazzo qui sono io, che mi ostino a vivere in un mondo del cazzo.
Con la coda dell'occhio, noto la ragazza porgere dei fiori sull'animale, cos'è questa dolcezza? La foresta sembra coprire il centaur e gli animali cantare, elogiando un funerale...ritorno a guardare davanti a me.
La risposta è abbastanza ovvia, non mi importa di andare contro degli ideali, vorrei poter rispettare i miei.
Disegno un contorno ai miei occhi, ricoprendo il sopra e sotto con il sangue senza considerare minimamente le parole di Tosan, le paure e i suoi pensieri che potrebbero essere probabilmente finora quelli del nonno e anche i miei.
Decido di lanciarmi all'inseguimento, influenzato dalla vendetta del sangue di cui mi sono appena macchiato.*

So bene di doverti proteggere...aspetta il capitano Terema o resta qui vicino il villaggio degli indigeni...così saprò dove trovarti...
*Le mie parole sembrano acidamente sfrontate...sicuramente Tosan è un tipo che sa badare a sé stesso, so bene però che la sua idea non è quella che sto condividendo, quindi starà a lui scegliere se seguire me.
Inizio a correre verso le orme, tenendo le dita un po' più larghe, e arricciando il naso, assumendo una posa un po' più selvaggia.*

Edited by Oinot (Shin) - 17/2/2022, 12:55
 
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view post Posted on 16/2/2022, 19:32     +1   -1
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Alle gesta di Shin, entrambi gli osservatori rimasero di stucco. Non era cosa normale, inutile negarlo, vedere un giovane, con le lacrime agli occhi, che si cibava di una carcassa di animale, che era oramai al cospetto della Natura, intesa in tutti i suoi elementi più cardini e mistici.

Tosan si portò una mano al petto, deglutendo l'accumulo di saliva della bocca. Era visibilmente sconvolto da ciò che vedeva, e d'altronde da uomo di scienza aveva la mente al pensiero che, mangiando carne cruda, chissà di quali problemi fisici poteva soffrire il giovane da lì in avanti. Ancora di più, era visibile che vi erano parti dell'animale già intrisi di diversi probabili microbi. Aveva avuto molto coraggio, nulla da dire a riguardo, ma certamente era un comportamento troppo scorretto sotto diversi punti di vista. Con sguardo preoccupato, si voltò verso la fanciulla. Aveva il terrore che lei potesse non accettare quell'atto, che lo considerasse come un orrore, una scorrettezza verso la sua divinità.

La fanciulla, invero, rimase completamente senza parole. Dal suo sguardo si comprendeva il turbinio di differenti pensieri che gli attraversavano la mente. Alcuni di questi riguardavano proprio la preoccupazione di Tosan.
Il suo viso fu, dapprima, immagine di una donna curiosa, poi lanciò uno sguardo torvo a Shin, e dopo un sorriso. Non gli era mai capitato che un forestiero si cibasse del loro amato Centaur, per cui non sapeva bene cosa provare a riguardo. Era infastidita, questo sicuramente, ma al contempo fu come sollevata che un forestiero potesse comprendere l'importanza del gesto che aveva fatto. Si avvicinò al fanciullo, provando a dargli una carezza in guancia.

Si voltò verso la divinità situata lì, a terra, nel niente.

Centaur...

Il suo viso si intrise di pianto, e non fu nascosto a nessuno che anche Shin aveva avuto gli occhi lucidi prima.

Dopo un ampio respiro, la fanciulla iniziò a seguire le orme, allontanandosi, seguita da Shin e Tosan.


Alle parole del giovane, Tosan si diede un violento colpo in fronte. Non riusciva a comprendere come un ragazzo del genere potesse essere un ninja.

Sei proprio un incapace. Vengo con te, non posso fare altrimenti. Ti mancano proprio le basi dell'essere ninja, cazzo.

Disse ad alta voce.
Si mise dei passi indietro, facendo cadere accanto all'animale un tovagliolo, come se fosse stato un errore. Agli occhi di tutti doveva sembrare un gesto innocuo, causato dal nervosismo.
Subito dopo, però, lo riprese da terra e senza farlo notare dagli altri prese un pezzo della carne del Centaur e lo avvolse intorno al tovagliolo e subito dopo lo infilò nella tasca.
Così, quantomeno, aveva già portato a compimento la missione e agognava già l'idea di studiare il campione.

--

Le orme furono tante, così come i ramoscelli rotti dalla corsa dei nemici. Era chiaro a tutti, questi non erano dei veri esperti, perché era davvero quasi assurda la presenza di tutte queste tracce.
E poi, nascosti tra le piante, i tre avventurieri si trovarono dinanzi a uno spazio ampio, senza vegetazione.
Situato in mezzo, vi era un accampamento. Non era nulla di speciale, era una costruzione rurale, fatta da pietre e fieno. Davanti alla porta vi era un uomo, con una lancia.

Accanto all'accampamento vi era però una grande prigione formata da acciaio. Nel suo interno vi era un Centaur, ancora vivo, ma ferito, situato in un angolo della cella.
La fanciulla stava per uscire allo scoperto, correndo incontro all'animale, ma fu celermente fermato da Tosan, il quale si voltò verso Shin.
Aspettava le sue indicazioni.


Se decidessi di attaccare con una tecnica, in questo turno sei con Limite 2.


Edited by Rei_hyuga - 17/2/2022, 17:42
 
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view post Posted on 18/2/2022, 18:48     +1   -1

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Il pezzo in corsivo, si rifà a un flashback o evento già passato, che ricollega Shin all'arrivo dell'accampamento con Tosan e la ragazza.

Shin= blue
--------------------------------------------------------------------------
*Perché? Perché lo hai fatto? Mi chiedo tra me e me. Il mio sguardo è fisso sull'accampamento.
Abbiamo seguito le tracce che hanno lasciato.

Salto su un tronco, schivo i rami con agilità.
Tosan mi considera un idiota. Comprendo la sua frustrazione e so di mettere a repentaglio la missione. Devo solamente capirci di più.
Mi fermo aggrappandomi a un ramo, in questo stato selvaggio mi sento più libero, senza inibizioni.
Ora capisco perché il nonno mi frena sempre, mi sento incontrollabile.
Credo che mangiare carne cruda da una carcassa, sia stato il colmo...il mio sguardo è perso davanti a me, nel mentre che la ragazza e Tosan continuano a camminare.
Questa situazione per me è ancora strana. È tutto così amplificato, sento alcuni versi, l'orecchio si muove verso il suono, siamo vicini.
Balzo giù e continuo a correre calpestando rametti e foglie essiccate, senza tener conto del rumore provocato che avrebbe potuto attirare le persone o eventuali banditi, sempre se di loro si sta trattando.
L'animale è stato ucciso poco tempo fa o molto tempo fa? Non sembra in ottimo stato, magari erano passate ore? Ne dovrei parlare con Tosan.
Avvicinarmici e constatare da vicino era la mia idea.
Una grossa luce mi acceca. Scuoto la testa.


La vista mi spiazza, c'è un altro centaur?!
Mi allarmo vedendo di fianco a una struttura; Quello è un indigeno?
Tosan ferma la ragazza che prova ad avvicinarsi. Qualcosa non quadra, dei banditi professionisti capaci di tranciare un corno di quella portata non costruirebbero una struttura rurale. Guardo con la coda dell'occhio lei.
Ci sta nascondendo qualcosa? Devo considerare tutto, siamo su un'isola abbastanza sperduto e oltre a questi indigeni, ci sono forze potenti? Magari di altre nazioni.
Gratto il legno con le unghie tenendole strette al ramo.
Che situazione fastidiosa. Non è l'unico della zona, non avrebbe senso porre poche difese verso quell'animale, inoltre potrebbero averci visto approdare con il capitano Terema, quindi dovrebbero essere in allerta.*

Tosan. Credo sia meglio perlustrare la zona.
*Mi giro verso di lui.
La priorità per me adesso è salvare quel Centaur, che sia un cucciolo?
Se riusciamo a trovare altre informazioni e riferirle al Kazekage.
In questo modo, la mia fama potra accrescersi. Guardo lei, triste in volto. Sono però ancora stranito, lei sa perfettamente quello che fa...finora non c'è stato un errore. La conosciamo, ci ferma, ci mostra qualcosa, fa passare del tempo e infine ci mostra ciò che è accaduto fino a portarci lì e a seguire le altre tracce fino qui. Ritorno a guardare verso l'accampamento.
Non posso lasciarla da sola con Tosan, sembra pericolosa...ma ad averli ai piedi, sarebbero un fastidio.*

Faremmo meglio a muoverci in gruppo, non sappiamo quanti ce ne siano. La mia idea è chiara, capiamo di più su queste persone e proviamo a salvare il centaur.
*Sposto lo sguardo su di lui, probabilmente non condividerà. Quest'isola è strana e ho paura che anche Terema ne sia coinvolto. Sarà stato pagato per tenere la bocca chiusa?
Posso considerare ciò tutte congetture, ragionandoci però su, se gli indigeni fingono di non saper parlare la nostra lingua, ma sono dei semplici infiltrati, potremmo essere noi i prossimi a fare la fine del centaur.
Ritorno a guardare l'indigeno, non riesco a trovare tratti che lo distinguono o lo accomunano a qualcuno.
Questo...sempre nell'eventualità che la ragazza cerchi di proteggere il centaur e che quindi non c'entri nulla con loro, che sono comunque la sua gente.
È bene che ha accettato la mia fiducia, sapevo che mangiare la carne mi avrebbe creato un'occasione.
Il vento fresco a contatto con il sangue che fanno da contorno sotto i miei occhi, me li fa socchiudere notando una possibile entrata...poco più avanti c'era un grosso masso.*

Tosan, credo di poter tentare qualcosa. Cerco di farlo avvicinare lasciando la ragazza poco distante.
*Se Tosan si fosse avvicinato, avrebbe ascoltato la mia idea. Non sembra il tipo che ascolta un ragazzino, è da prima che partissimo che su di me aveva da ridire.*
Voglio scavare, macinando il terreno fino a entrare o almeno ad avvicinarci per avere un'idea generale del territorio interno. Non sembrare essere provvisto di trappole, ma ciò è molto strano, se passiamo sotto, forse abbiamo ancora più chance.

Edited by Oinot (Shin) - 19/2/2022, 15:33
 
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view post Posted on 20/2/2022, 20:14     +1   -1
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L'accampamento aveva una struttura semplice, ma al contempo risultava essere impenetrabile. Aveva sì una struttura rurale, ma era costituita in modo tale da avere un solo ingresso, ed era supervisionato da un soldato di guardia. Certamente, avere una sola via di fuga non era propriamente la scelta migliore, per diversi motivi, ma al contempo era certamente più facile controllare l'avanzata di un probabile nemico.
Guardando meglio il soldato, però, non trasmetteva niente di positivo. Aveva uno sguardo forte, feroce, e la lancia che teneva in mano era come un proseguimento del suo stesso braccio, nel quale vi era inciso un lungo serpente con fauci spalancate. Era anche senza maglietta, non chiaro forse il motivo, ma certamente poteva provocare un senso di timore dal suo modo di fare, dal suo essere ben impostato, e dal tatuaggio che prepotentemente si faceva spazio dal suo petto fino al braccio destro.

Il cielo era tranquillo, non vi era nessuna nuvola all'orizzonte. Era come se il tempo si volesse fermare in quel frangente, per dare modo al gruppo dei tre di valutare la migliore strategia possibile. La natura era anche immobile, nessun cinguettio di uccello si faceva spazio. Vi era un silenzio particolare, o anzi si riusciva a sentire, nonostante la distanza, dei rumori all'interno dell'accampamento. Degli uomini parlavano, discutevano, ma non era semplice distinguere le loro parole in maniera chiara, a quella distanza.

Tosan però ascoltò le parole del ninja e l'idea gli sembrava molto ridicola. Fece un ampio sorriso, come per deridere il suo pensiero, ma comprendeva da sé che non poteva fare troppo rumore in quel frangente, per non rischiare di essere sentito dal nemico. A bassa voce gli parlò.

Se è il meglio che sai fare, ok. Però se il tuo obiettivo è scavare sin dentro l'accampamento, ed entrare di soppiatto, potrebbe essere una mossa che ci metterebbe con le spalle al muro dinanzi ai numerosi nemici probabili. E in più, nota bene una cosa. Hai tutta questa energia e tempo a disposizione?

Forse Shin si sarebbe sentito offeso da quella esclamazione e dal suo solito modo di atteggiarsi, ma Tosan sapeva bene ciò che diceva. Non era un ninja, ma dai suoi normali allenamenti sapeva che lo spirito dovrebbe essere accompagnato dalla forza, e dal giusto riposo: forse non erano a loro disposizione questi requisiti.

In gioco vi era la sua stessa vita.
Tosan, dalla sua espressione, evidenziava che non poteva più accettare di avere come guardia del corpo un ninja alle prime armi. Il suo sguardo era serio, si mordeva al contempo le labbra ed era un tic tipico di quando le cose non andavano secondo il suo verso migliore. Sentiva ancora il pezzo di carne in tasca, e non riusciva a darsi pace per il fatto che si trovassero ancora lì, in pieno pericolo.

Se vuoi, fai pure ciò che credi sia meglio. Io però rimango qui con la fanciulla al sicuro. Questa sta diventando una missione per farti esaltare dagli occhi esterni ed è il male dell'essere ninja. Se le cose dovessero andare male, andrò verso il porto e me ne ritornerò a casa.

La fanciulla non comprendeva cosa si dicessero i due, ma aveva chiaro che non avrebbe potuto attaccare subito i nemici, per cui decise di sedersi per riposare un poco il fisico. Il suo sguardo era rivolto, però, a Shin. Era convinta che lui avrebbe potuto salvare il povero animale rinchiuso, alla mercé dei nemici.
 
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view post Posted on 24/2/2022, 19:19     +1   -1

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*Mi mordo il labbro interiore per il nervosismo. Se Tosan sapesse ciò che sto pesando non riderebbe beffardamanrte come sta facendo...
Sarò un ninja inesperto, ma l'istinto mi dice che c'è qualcosa che non quadra.
Respiro profondamente, devo pensare a mente lucida. Mi siedo per terra con le gambe incrociate. Le soluzioni sono semplici, ma sono difficili da attuare per le conseguenze. Alzo la testa per guardarlo.*

Sai Tosan, sarebbe stato comodo se tu fossi tornato alla nave, non avrei modo di preoccuparmi di te.
*Dico sbuffando. Scuoto la testa poco dopo, non è del tutto corretto...un lupo di mare come Terema che ci fa approdare su un'isola senza sapere che qualcun'altro è arrivato qui? Sarebbe possibile, ma è pur sempre strano.
Non è successo, ma se lui fosse in combutta o se fosse stata pagato per il silenzio, potrebbero decidere di usare Tosan o chiedergli informazioni dirette.
Non vedendo me poi si insospettirebbe...nel caso decidessi di rimanere qua senza Tosan.
Sento le gambe pesanti, è evidente, la stanchezza inizia a farsi sentire e nonostante sembra che sia tutto fermo, il tempo sta passando.
Se non posso lasciarlo sulla nave, devo tenerlo vicino, ed è qui che anche quella ragazza mi puzza, nonostante sia qui senza far nulla, che stia riposando?*

Uh...non voglio attaccarli direttamente...
*Metto le mani dietro e alzo la testa al cielo, cercando di rilassare i nervi a far fluire a terra la stanchezza. Mia nonna mi ha sempre detto di legarmi a essa anche nei momenti di stremo, dopotutto è il mio elemento, nonché terra in cui abito, o meglio, su cui vivo. Ci muovo la mano lentamente come per far fluire i pensieri, simulando il passaggio nel terreni morbido e friabile.
L'unica guardia è lui quindi, ma ciò non è detto che intorno non ci sia qualcuno di ronda o nascosto semplicemente, come squadre speciali, se parliamo nello specifico della grandi nazioni immischiate in tutto questo.
Un battito di frenesia inebria il mio corpo donandomi altra forza.
Mi rialzo in piedi, le parole di Tosan sono sicuramente sincere e veriterie, ma è dovere di un ninja cerca di carpire più informazioni senza mettere a repentaglio la squadra. Non mi interessa apparire come crede lui, se così fosse, ora non sarei qui a fare brutta figura con uno come lui. Mi rigiro verso la costruzione. Consideriamo l'area, nessuno di guardia se non lui, potrei attirarlo e confonderlo per poi colpirlo o addormentarlo, ma come?
Non dovrebbe essere difficile creare una cerbottana, le armi indigene, sono spesso semplici e inoltre potrei sfruttare lei.*

Tosan, sapresti creare dei dardi soporiferi? Atraccarlo frontalmente, sarebbe un azzardo, potremmo provare ad attirarlo e ad abbatterlo, sarebbe veloce e in dolore e potremmo provare a fare irruzione o liberare quel centaur.
*Lo guardo negli occhi, la prima idea sarebbe stata d'impatto, ma sarebbe stata troppo lunga, considerando i tempi e le nostre forze, sarebbe meglio concludere quanto prima usando di più il cervello per fornire un attacco e concludere con una ritirata strategica.*
 
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view post Posted on 28/2/2022, 13:29     +1   -1
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Tosan ascoltò le parole di Shin e fu sollevato dal constatare che aveva deciso di evitare la sua prima strategia. Ai suoi occhi era troppo assurda, impossibile da attuare.
Con un lieve sorriso, chiese al giovane di stare ad aspettare.

Si adagiò a terra, facendo poggiare lentamente lo zaino che aveva in schiena. Era di un colore verde, con dei lacci che si inserivano in un buco per poterlo chiudere. Agli occhi esterni era uno zaino vecchio, logoro, e anche molto giovanile. Quando lo portava però in spalle lo si notava molto poco, come nascosto dal suo giubbino.
La sua delicatezza nel poggiare lo zaino, che era tutto eccetto nuovo, poteva suscitare nella mente della gente una domanda: come mai era così affezionato a quel rudere?

Come se avesse visto lo sguardo stranito dei due -che molto probabilmente era solo una concezione della sua mente, niente di più- decise di dire delle parole, mentre cercava al suo interno.

Era lo zaino di mio nipote, nella sua prima e ultima missione.

Dicendo questo, trattenne a stento il pianto che voleva risalire gli occhi. Si passò una mano sulla guancia, e fregandosene di cosa potessero pensare gli altri, si diede un forte pizzicotto. Era certamente dell'idea che il dolore fisico potrebbe allontanare le tristezze della mente.

Si rimise di nuovo a cercare nello zaino, con minuzia. Vi era di tutto lì dentro, ogni cianfrusaglia da scienziato vi era lì. Ed era anche strano: pinzette, provette, vetrini, strani barattoli con prodotti misteriosi e di vari colori.
Aprì due di questi barattoli, prese della terra e la unì a forma tonda, con un buchetto al centro. Inserì dentro due liquidi, che avevano un odore molto potente. Richiuse con la terra il buco creato e l'arma era pronta.

Ti potrebbe anche sembrare strano, ma questa pallina è soporifera. Ascolta bene: se i due liquidi vengono agitati, insieme creano un mix che possono fare addormentare senza problemi i nemici. mentre parlava preparò altri impasti similari. Ne ho preparati alcuni, così possiamo essere pronti all'occorrenza. Ciò che possiamo fare è tirare questa pallina, cercando di centrare il viso del nemico. Così facendo, il gas subito si libererebbe nell'aria e lui si addormenterebbe. Me ne occupo io.

Tosan era in fibrillazione. Dallo zainetto prese una cerbottana modificata, inserì la pallina, prese la mira e lo tirò nel viso del soldato.
Lui, per tutta risposta, non emise nessun suono. Subito crollò in avanti, in un profondo sonno.

Ecco fatto.

La zona era ora tranquilla. Si sentivano dei rumori dentro l'accampamento, ma come prima. Nessun movimento sospetto emerse in quel frangente.

Tosan e la fanciulla aspettavano indicazioni del ninja. Tutto sarebbe dipeso da lui.

Shin, stai attento.

Sarebbe stato chiaro a chiunque: dietro al suo sguardo burbero dei giorni precedenti, vi era molto altro dentro, che colpiva le sue viscere e la sua stessa identità.

Ed eccoci qui, sembrerebbe che la via sia libera. Muoviti come meglio credi, ovviamente dipende cosa farai usa sempre l'ipotetica.
 
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view post Posted on 28/2/2022, 16:10     +1   -1

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*Poggio la testa contro il tronco dell'albero cercando di riposare, darmi alla pazza gioia fa un effetto strano...certo...non che mi stia divertendo, ma mi sono comportato quasi da pazzo.
Tosan sembra avere qualche idea, finora ha saputo ragionare meglio di me, pazienza...ormai ho fatto la mia figuraccia.
La lentezza e la calma nel suo fare mi rilassano, con quel vecchio zainetto, ci deve essere legato, non è il primo che non butta le cose, anche mia nonna ne ha tante.
Scuoto la testa accennando un sorriso, perdendolo l'istante dopo nel sentire le sue parole, alzo lo sguardo verso di lui che lo aveva fisso sullo zaino, una morsa mi strinse lo stomaco. Abbasso lo sguardo, forse è anche colpa mia se in questi giorni sembrava giù...mi copro gli occhi con la mano, perché mi sento un nodo alla gola, qualcuno avrebbe potuto notare i miei occhi lucidi di cui a primo impatto io neanche ci stavo facendo caso...li chiudo e li riapro, facendo scivolare la mano.*

C'è un bel po' di vento...
*Guardo nuovamente il suo maneggiare, spero non se ne sia accorto, dopotutto avevamo già constatato che qui ci fosse molto vento essendo un piccolo spazio chiuso, quasi di passaggio, come un corridoio.
Quanta roba ah? Sembra mia zia del paese della nebbia, qualche volta che l'ho incontrata con papà, tirava fuori tante di quelle cose da riempire un armadio. Interessante, la mia curiosità viene alimentata quando vedo quelle cose, che nel mi contesto sociale, erano tutto pressoché nuovo. Mi abbasso osservando meglio questi barattoli, ne tocco uno sperando non mi sbraitasse contro il dolce burbero...

Terra e liquido? Che ci fa i fanghi?
Arriccio il naso cercando di resistere all'odore forte, mi ha ricordato quelle volte in cui il nonno ha bevuto liquori e mi urlava contro...espiro dalle narici per lasciar cadere l'odore e rilassare il volto. Lo ascolto mentre mi mostra queste palline. Creandole lui, mi ha risparmiato il lavoro, ora come pensavo dovrò cercare una cerbottana.*

Allora sei un grande Tosan.
*Mi rialzo in piedi sorridendo, quando lo noto ancora frugare, e dove l'ha tirata quella?!
L'immagine di un Tosan con i vestiti della ragazza mi pervade la mente, rabbrividisco, quindi ha un lato selvaggio anche lui, scrollo ancora le spalle sentendo ancora un brivido.
L'uomo crolla come una foglia...bene...quindi è fatta? Rimango in silenzio osservando il contesto, non si è mosso nulla...è tutto così strano, guardo subito lei, non ha battuto ciglio?*

Confermo, sai il fatto tuo.
*Sono le uniche parole che riesco a dire, mi sento in debito, sta facendo tutto lui, mi sento completamente inesperto.
Faccio un passo avanti per uscire dal nascondiglio dov'erano, ma vengo fermato dalle sue parole.*

Eh?
*Lo guardo sorpreso. È preoccupato per me? Mi volto verso l'esterno.*

Vado da solo, meglio se restate qua, se ti è possibile coprimi con altri dardi.
*So bene di sembrare sfacciato, ma non voglio che rischi, l'ho messo già in una situazione particolare.
Ho preso qualche pallina, così nel caso le userò per evitare combattimenti inutili, voglio raccogliere informazioni e sono sicuro che in quel capannone sta accadendo qualcosa.
Corro velocemente portando le mani dietro la schiena per lasciarle scorrere libere al vento. Do un'occhiata veloce ai lati, non sembra esserci nessuno, non riesco a mettere a fuoco, è tutto ancora silenzioso, sento solo i miei passi....freno di botto poco prima di arrivare dall'uomo e mi nascondo dietro un masso lì vicino.
Respiro velocemente, mi è sembrato di vedere qualcosa? Mi tocco il petto, sta battendo velocemente, poggio l'altra mano a terra e inizio a impastare il terreno, sarebbe meglio essere pronti all'occorrenza. Scorgo la testa, tutto fermo? Ora le voci sono più vicine, ma non riesco ancora a capirci niente. A passo felpato cerco di avvicinarmi ancora di più, vedendo l'uomo per terra sempre più vicino. Mi fermo vicino a lui distinguendo delle voci...maschili? Non ne sono sicuro, potrebbero essere anche femminili. Osservo l'uomo, lui sembra completamente svenuto. Che fifa che ho...metto le mani per terra e macinando il terreno cerco di immobilizzarlo.
Da qui, posso ascoltare quello che dicono, fra un po', potrei avvicunarmi alla finestra e cercare anche di riconoscerne i volti. Devo stare attento a non farmi vedere.*
 
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view post Posted on 2/3/2022, 20:46     +1   -1
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Tosan e la fanciulla decisero di dare ascolto alla direttiva dello shinobi. Rimasero nascosti dietro ai cespugli, tenendo sempre gli occhi attenti al campo. Tosan teneva in mano la cerbottana ben caricata, con in canne il potente soporifero.
Delle gocce di sudore iniziavano ad emergere e fluire dalla sua fronte. Sentiva la pressione del momento, d'altronde lui era uno scienziato e non un esperto soldato pronto a combattere.
La fanciulla invece era totalmente tranquilla, stranamente: era la sua intera vita un combattimento, quindi si comprendeva bene che quell'evento non era nulla di eclatante, ma nonostante questo non aveva la forza di combattere da sola contro dei nemici armati.
Si guardava intorno, cercando di captare in caso l'arrivo di possibili nemici.

La situazione era calma, o almeno sembrava così in quel frangente.
Era come se il tempo si fosse fermato, mentre il vento iniziava a depositare delle foglie sul corpo del soldato svenuto. Poteva sembrare anche una situazione buffa, se non fosse che il nemico poteva spuntare da un momento all'altro.

Shin, certamente, nel suo perlustrare, sentiva e captava dei rumori provenienti dall'accampamento, ma nulla di più. Era tutto troppo calmo, si sentivano sonore risate e gente che quindi si stava divertendo. Era come se quella loro missione fosse un gioco, niente più.

Il potente Centaur, racchiuso nella gabbia d'acciaio, mostrava con i suoi grandi occhi la tristezza. La paura e il senso di vuoto erano chiari innanzi a tutti. Chissà se nella sua mente passavano i ricordi dei corpi dei suoi simili.
Gli animali sono davvero così diversi da noi essere umani, o forse sono come noi con un altro modo di comunicare?
Agli occhi di tutti era lampante che il Centaur sapesse tutto, come se gli fosse chiaro il futuro che gli attendeva, se non fosse stato per il giovane Shinobi.
Al vederlo scendere in campo, il grande animale sobbalzò, come se avesse capito che quel ragazzo era un amico, non un nemico.

Improvvisamente però, mentre Shin era ben visibile, un uomo uscì dall'accampamento. Sembrava intento a parlare, ridere, con le persone rimaste dentro. Non si erano accorti di nulla, ma un solo sguardo verso il campo fece sì che urlasse, a pieni polmoni.

Tosan lanciò uno dei suoi strumenti che, ancora una volta, prese il nemico in pieno viso. Come uno scenario già visto, cadde in avanti, svenuto.

Oramai però il danno era stato compiuto. Tre uomini, armati di lance e archi, uscirono allo scoperto.
Contemporaneamente il primo lanciò una freccia, in direzione di Shin, il secondo gli si lanciò in avanti impugnando la lancia.

Il terzo rimase fermo, immobile, con un sorrisino in viso. Era sicuramente il capo del gruppo.

Allora, eccoci in un combattimento. I primi due nemici non sono particolarmente forti, quindi potresti anche facilmente sconfiggerli e preferisco non soffermarmi ora sui parametri. Tutto dipende dalla strategia che attui. Il terzo, come ho scritto, è ancora in disparte, ma ovviamente puoi anche provare ad attaccarlo, tua libera scelta, se lo preferisci, usando sempre una scrittura ipotetica.
 
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view post Posted on 6/3/2022, 20:34     +1   -1

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*In un attimo, la calma invade il campo, un forte senso di pressione incide la gravità rendendo pesante anche il minimo movimento.
La porta si apre e il vento filtra attraverso il vento, tagliando da dietro di me.
Una persona fuoriesce, riesco a incrociarlo per pochi secondi prima di vederlo urlare come una donna alla vista di un genocidio.
Mi giro di scatto verso Tosan accennando un sorriso, lo scienziato ci sa fare allora. L'uomo cade per terra in silenzio, ma la zona ora è un campo di battaglia, indieteggio di scatto.
Come poso pensare anche di sorridere, è così strano, devo stare attento, non sembrano averli notati.
Solamente tre, mi ricordano degli indigeni come l'uomo che Tosan ha abbattuto con quelle palline soporifera...devono per forza essere persone del posto, non avrebbe senso privarsi dei propri oggetti da ninja per rendere il cammuffamento efficace.
L'arciere potrebbe essere molto dotato, la distanza crea dei problemi, ma devo occuparmi prima di questo con la lancia. Se il terzo rimane in disparte, come sto notando potrei avere una chance di non subire ingenti ferite. Non mi aspetto di uscirne indenne, ma tentar non nuoce.
Corro lateralmente cercando di schivare i colpi dell'uomo con la lancia, la freccia?!
Salto girando la testa cercando di sfiorare con la guancia la freccia per evitare che colpisse parti del corpo in modo diretto.
Mi abbasso e provo a bloccare la lancia dell'uomo sotto il mio braccio. Il materiale è sicuramente scarso, potrei provare a spezzargliela, che diamine di forza ha questo? Lascio la presa avvertendo l'eventuale spostamento da parte sua nel muovere la lancia.
La punta è tagliente, se mi colpisse finirei col dissanguarmi parecchio. Indietreggio nuovamente, non posso sbagliare. Inspiro e respiro poggio le mani a terra macinando il terreno. Corro in avanti aprendo le mani e le braccia verso l'esterno. Sento il cuore battere all'impazzata, questo ambiente sta risvegliando una forza selvaggia in me.
Gli giro intorno, devo confonderlo altrimenti mi prende in pieno, do un'occhiata all'altro che potrebbe scoccarmi freccie continue, lui non sembra molto veloce, che sia l'arco di materiale flebile? Forse è una mia impressione, quest'ultime hanno una buona gittata, tocco il terreno e mi giro dall'altra parte cercando di confondere l'uomo con la lancia con questi movimenti.
La mia idea è quella di azzannarlo, balzo e tento di mordergli il braccio, così da fargli cadere la lancia. Sentire i canini lacerare la pelle è per loro una punizione.
Vuole lanciarmi in aria? Cado per terra...perirete per la sofferenza inflitta al Centaur. Alzo la mano verso di lui per lanciargli contro il terriccio.*
Assaggia la mia granuola!

*Ripongo le mani a terra per provare a tirare a me la lancia caduta. Devo essere veloce. La prendo e la lancio con forza verso l'arciere.
Conosco bene i miei punti di forza e so bene che la lancia non l'avrebbe preso, ma in questo modo ho preparato il terreno per te. Il mio sguardo sembra perso nel vuoto, ma so esattamente cosa sto facendo, voglio che soffriate, per il male causato.
Per un attimo ho scambiato il mio sguardo con quel centaur, tiro le braccia all'indietro e le allungo davanti a me.*

Doppia Granuola!

*Dal terreno fuoriescono due pezzi di terriccio che seguono gli avversari provando a colpire l'arciere che avevo distratto con la lancia e l'uomo in disparte, noncurante del suo modo di fare, pacato e senza troppa fretta...che fosse stata da parte mia una svista?...*
 
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view post Posted on 7/3/2022, 14:54     +1   -1
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Tosan non aveva dubbi. Il giovane sapeva combattere, ed era anche molto agile.
Il suo comportamento era diverso rispetto a pochi attimi prima: era così evidente che combattere fosse il suo vero habitat.
Con astuzia e velocità aveva sconfitto i due banditi, che si trovavano ora piegati a terra, malconci.

Fate fare a me

Erano le prime parole che il terzo uomo diceva.
Aveva una lunga capigliatura che gli copriva un occhio. La barba nera e anch'essa lunga, raggiungeva senza problemi il suo petto.
Nonostante questi piccoli e singolari aspetti, era un uomo di circa trent'anni.
I muscoli erano molto ben delineati, e il suo sguardo incuteva puro terrore a chi solitamente si voltava ad osservarlo.

Fece dei passi, molto lenti. Chi fa teatro sa bene che il vero attore deve essere in grado di fermare il tempo: lui stava facendo proprio questo. Gli occhi erano tutti su di lui, compresi quelli di Tosan e della fanciulla. Si prendeva il suo tempo e, con un passo molto forte, le sue suola lasciavano un'impronta profonda nel fango che delimitava tutta l'intera zona.

Tosan sentì come un brivido che gli indicava di dover stare nascosto, di non dover segnalare la sua posizione, altrimenti forse la situazione sarebbe stata ancora peggio. Fece segno alla fanciulla di non fare nessun gesto, nel mentre teneva la palla nella mano pronto a lanciarla nel caso di apertura del nemico.

Improvvisamente, nella zona dei due uomini caduti a terra per mano di Shin, emerse dal nulla dell'acqua.
L'evento accadde in pochi secondi: l'acqua racchiuse i due in delle bolle. Lo spettacolo era dei peggiori. Annaspavano, senza aria, chiedendo con i gesti e le orbite degli occhi di poter riprendere il respiro, ma tutto fu vano.
Le bolle salivano in aria, col semplice gesto delle mani dell'ultimo soldato. Erano sempre più in alto. Erano delle piccole luci distanti e quasi impercettibili.

Ed infine, ci fu lo scoppio. Le bolle esplosero. Dal cielo caddero i due uomini, con una tale velocità da fare sì che il colpo fosse talmente violento da spezzare le ossa dei due.

Erano dei buoni a nulla. Mi chiamo Selonte

Con sguardo fisso verso Shin, continuava imperterrito a fare scorrere la lingua nelle proprie labbra. Sentiva odore di sangue, e questo era ciò che più lo eccitava.

A seguito di un gesto delle mani, emerse accanto all'uomo un pezzo di ghiaccio, con forma rettangolare e di altezza di due metri.
Il ghiaccio si frantumò, e da lì si fece spazio un drago fatto di acqua.
Era violento e con grande velocità fu lanciato verso Shin.

Se avesse colpito in pieno Shin, avrebbe avuto certamente evidenti ripercussioni.


Ora la faccenda si fa più difficile. Ancora una volta ti chiedo di non muovere Selonte ma combatti come meglio credi.

Guarda la scheda del tuo pg e combatti usando le tecniche che più ti aggradano, ma prendendo soltanto quelle tecniche e usando la strategia.
Quindi, quando usi una tecnica della tua scheda, usa proprio il nome della tecnica nel post e come Spoiler incollami l'intera tecnica, compreso di descrizione, limite etc.

Sei a limite 4. La forza di attacco del drago è di 120.

Di seguito ti giro un link importante per il calcolo dei danni che dovrai indicare nello Spoiler, con tutti i calcoli che farai. Su "efficacia di una tecnica" trovi tutto:
https://gdrnarutouniverse.forumcommunity.n...769241#ancora15

Per qualsiasi dubbio sentiamoci in privato.
 
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view post Posted on 8/3/2022, 19:23     +1   -1

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Il mio personaggio ha MST 3*20 valore della tecnica e infligge un danno di 60.

Ninjutsu - Gragnuola (Limite: Variabile) [Impreparato CHK: -6] [Preparato CHK: -2] {MST * Variabile}
Tratti: Offensiva (Lungo Raggio), Jiton, Sigilli

“Il terriccio viene mosso con velocità e forza contro l’avversario, investendolo e ferendolo.”

Effetti:

• Se si è Impreparati, la tecnica ha Limite 1 e si calcola MST * 20.


• Se si è Preparati, la tecnica ha Limite 2 e si calcola MST * 80.



Ninjutsu - Terrapieno (Limite: 1) [Impreparato CHK: -5] [Preparato CHK: -2] {RES * 60}
Tratti: Difensiva (Barriera), Jiton, Sigilli

“Lo Shinobi innalza il terreno tritato intorno a sé, sfruttandolo per attutire o addirittura bloccare un colpo in arrivo.”

Effetti:

• Pur essendo di Limite 1, la tecnica è considerata di Limite 3 ai fini della difesa da molteplici attacchi.

Calcolo danni:
2 di Res*60 della tecnica =120
120/120 = 1
1*10= 10
Totale danni: 10



Anf...Anf...
*Riprendo fiato osservando l'uomo con occhi stanchi. Mi inginocchio poggiando una mano a terra. Il suo sguardo mi incute una pressione su tutto il corpo, la stanchezza inizia a farsi sentire, la lucidità non è delle migliori...mi ricorda vagamente un samurai, che barba lunga...*

Sei da solo adesso.
*Alzo lo sguardo verso di lui. Non so quanto queste parole potessero costituire un peso per lui, non ha paura ed è pronto a uccidermi...da una prospettiva sono io quello che dovrebbe essere solo, è importante che non si accorga di Tosan e della ragazza...
Il suo silenzio incalzava lo stesso passo, il terreno è morbido, l'ideale per impastarlo da parte mia col chakra, ho notato che fosse parecchio umido, ciò vuol dire che all'interno è presente dell'acqua...che casualità divertente. Deglustisco, proprio come mi aspettavo, lui è un ninja e controlla l'acqua.
Sgrano di poco gli occhi...è una persona orribile, i due uomini sono chiusi in bolle e non riescono a respirare, per un attimo mi sale il vomito...abbasso lo sguardo per pochi secondi fino a quando il rumore dello scricchiolio delle ossa contro il terreno corrode la mia lucidità...saranno morti...?
Lo guardo infuriato.*
Perchè...Perchè lo hai fatto?!

*Non mi è ben chiaro del perché fossi arrabbiato, forse l'idea di vedere delle vita stroncate, ancora non mi va giù. Ne ho viste morire parecchie per colpa del destino e lui si sente in grado di decidere le sorti di queste vite. Mi rialzo in piedi, con le mani lungo i fianchi e le mani chiuse a pugno.*

Credo sia arrivato il momento di farti assaggiare la collera della natura, Selonte.
*Avvicino le sopracciglia, socchiudendo di poco gli occhi, sminuzzando la normale forma dei miei occhi. Stringo i denti e formo i sigilli con le mani. Mi abbasso al suolo e compio un giro su me stesso raccogliendo il terreno tritato intorno a me, attirandolo con il magnetismo. Butto i palmi delle mani in avanti lanciando il terriccio contro il drago che sfreccia verso di me. Incrocio i polsi e compio un piccolo cerchio per giungere poi le mani e stritolare il terriccio intorno al collo del Drago per tagliarvi la testa e dissipare il chakra, la testa di esso si sperpera su di me come pioggia a catinelle, bagnando completamente i miei capelli.*
Terrapieno.

*L'acqua ha iniziato a sciogliere il sangue sul mio viso, che riga sul mio viso come se fossero lacrime.*
Vorrei che imparaste a soffrire...

*Accenno un ghigno falemico, e scatto in avanti incurvandomi in avanti per potere avere una mano quasi a terra per preparare il terriccio.
Incrocio il suo sguardo, il suo unico occhio visibile dalla capigliatura.*
GRANUOLA!
*Muovo la mano in avanti poco metro prima di scontrarmi contro di lui con il corpo stesso per lanciargli il terreno addosso.*
 
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view post Posted on 9/3/2022, 13:59     +1   -1
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Allora, mi trovo a dover puntualizzare alcune cose… Nella tua descrizione della tecnica "Terrapieno", è come se non usassi quella tecnica ma facessi altro.
Secondo la tecnica crei una barriera davanti a te, però tu lo usi come se fosse un'altra tipologia di tecnica.

Visto che è la prima volta che usi una tecnica ninja te lo concedo, ma stai più attento le prossime volte e descrivi con più attenzione le mosse, perché in alcune parti sei stato un poco frettoloso e ho avuto difficoltà a seguirti.


Il vento accarezzava le foglie e i capelli dei due soldati mortalmente feriti che si trovavano nel campo di combattimento. Chissà quali erano i loro sogni, obiettivi, desideri: tutto oramai era terminato, per mano del loro presunto capo.

La vita sembrerebbe talvolta essere così. Un nulla nelle mani di gente più forte che, al solo schioccare delle dita, ha il potere di spezzare per sempre il ciclo di vita che scorre nelle vene.

Quei corpi erano simbolo della sconfitta del genere umano, come d'altronde è sempre così quando un uomo è alla mercé di un altro.
La libertà manca, la voglia di sapere viene schiacciata dalle potenti braccia dell'altro.

In questo turbinio di eventi, Selonte osservava divertito il giovane ninja.
Shin era uno shinobi, d'altronde, non un soldatino di terracotta, quindi fu pervaso dai sentimenti e dal desiderio di fare, di combattere, ma la sua strategia non era delle migliori.
Le sue mosse erano state valide per attutire l'impatto derivante dal drago acquatico di Selonte, ma non fu sufficiente.

Shin infatti ricevette delle lievi ferite nel corpo. Sanguinava, ma non in maniera grave.

Il nemico coniugava a sorridere e, anzi, la risata stava prendendo un aspetto più macabro: sarebbe più corretto dire che emise una forte spasmo, quasi come diabolico.
Il silenzio fu interrotto dalla sua sonora emissione di voce.

Tosan fu attraversato da un senso di terrore. Un brivido camminò sulla sua pelle, punzecchiando ogni singolo bulbo. Il nemico non gli piaceva, iniziava anzi a domandarsi come mai si stesse ricordando di un tipo simile.

Shin gli andò incontro, con l'intento di lanciargli della terra.
Selonte non si lasciò cogliere impreparato e, dal nulla, creò una flebile barriera acquatica.

Non fu abbastanza, il colpo di Shin fu attutito ma lui ricevette lo stesso un danno [danno dimezzato a 30].

Del sangue fuoriuscì dai tagli che si crearono sul suo braccio. Avvicinò la mano alla bocca, leccando una goccia di sangue.

Imprudente!

Shin era sotto tiro, non aveva modo di difendersi. Selonte gli diede un violento pugno in viso, tanto da fargli fare un volo di qualche metro. [Colpo di danno 10]
I suoi muscoli stavano dando i risultati. Era certamente un soldato che aveva dietro tanti anni di allenamento fisico, più delle arti magiche.

La situazione stava degenerando e Selonte era davvero tanto divertito. I suoi occhi evidenziavano la gioia di avere davanti un ninja, pur se ancora piccolo.

Forza, alzati e combatti!

Gli urlò contro, incitandolo ad alzarsi dal fango che stava sempre più bagnando le sue calzature.

In disparte, Tosan continuava a osservare il campo di combattimento, tenendo ben saldo una pallina di fango, con annesso liquido, inserito nella cerbottana.
Improvvisamente, come un incubo che si faceva realtà, un fremito attraversò il suo corpo.

Tosan non era più lucido, lasciando la cerbottana alla fanciulla uscì dal nascondiglio, di corsa.

Brutto figlio di p*****a! Sei stato tu ad uccidere mio nipote!

La mente vagava nel ricordo dell'obitorio, del lenzuolo che veniva messo sopra il viso del figlio. Attimi dopo, dei ninja avevano mostrato un identikit dell'uomo, ma nonostante i dettagli non sapevano identificarlo. Era un mercenario, non aveva villaggio di origine.

Selonte, con un ghigno in viso Può darsi, quanti bambocci ho fatto fuori con le mie mani e si mise a correre, in direzione dei due malcapitati.

Questa volta il pugno Shin se lo prende in viso, quindi non potrai difenderti da questo. Per altro, se hai dubbi sentiamoci in privato


Edited by Rei_hyuga - 10/3/2022, 13:36
 
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view post Posted on 10/3/2022, 13:58     +1   -1

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Ninjutsu - Cadere in Fallo (Limite: 4) [Impreparato CHK: -15] [Preparato CHK: -7] {MST * 90}
Tratti: Offensiva (Lungo Raggio), Jiton, Sigilli

“Contrariamente al solito, dove i Ninja del Magnetismo macinano il terreno sotto di loro, particolarmente in profondità, in questo caso lo Shinobi trita il terreno sotto il piede dell’avversario e in superficie, creando uno sbuffo di terriccio contro lo stesso e al contempo facendolo inciampare.”

Effetti:

• Se questa tecnica infligge più di 10 Danni, l’avversario colpito, nella sua fase Attiva, avrà la prima tecnica utilizzata aumenta di 1 Limite. Se il ninja usa un’Elusione per difendersi da questa tecnica, l’aumento di Limite vale per tutte le tecniche utilizzate nella stessa azione.



AHHH!
*Lo prenderò in pieno, ne sono certo. Mi avvicino di più avvicinando la mano e mandargli contro la terra. Una barriera emerge completamente dal nulla facendo scontrare il mio colpo. Indietreggio di poco per lo scontro. Muovo il piede in avanti e metto a fuoco con la vista notando lui darmi un pugno.
Riesco a sentirne la durezza, la forza che sta spingendo dal suo avambraccio tanto da farmi volare per qualche metro, rotolo sul terreno sentendo il freddo fango sul mio corpo.
Respiro fortemente guardando un punto non definito rimanendo completamente a terra...sono stato incosciente...che figura...chiudo un po' gli occhi...li riapro lentamente...finirà così?
Perché me lo sto chiedendo? Dovrei rialzarmi no...? Mi sistemo nella posizione del gatto tenendo gli occhi verso il fango...cosa staranno pensando Tosan e quella ragazza...che sono un bamboccio nato in una paglia di ideali? Sposto lo sguardo verso i due uomini...e loro? Combattevano per cosa? Per una persona a cui loro non importava nulla...*

NON HO BISOGNO DELLA TUA MISERICORDIA.
*Il bruciore delle ferite sul viso, il sangue che lentamente gocciola sul terriccio umido assumendo un colore nero, mi diedero coraggio nell'alzare la voce, contro un nemico che forse non posso sconfiggere, ma che nonostante la paura mi sta dando un motivo per rimarcare i miei desideri e le mie ambizione. Stringo i pugni alzando il busto.*

TU SEI SOLAMENTE IL DISGUSTO DI QUESTO MONDO, ED È ORA CHE TU SMETTA DI INQUINARLO!
*Aggrotto la fronte rimettendomi in piedi. La temperatura sta scendendo drasticamente, il mio corpo caldo me lo fa notare subito, credo che sia arrivato il momento di dare un taglio a questa storia.
Inizio a correre verso di lui senza tener conto della stanchezza che affligge il mio corpo.
Tosan mi passa davanti correndo verso Selonte...cosa fa? Che cosa? È stato lui a uccidere suo nipote?! Mi fermo di colpo, cercando di assimilare quelle informazioni appena rinvenute...ma non ho tempo Tosan si scontrerà con Selonte, non potrei raggiungerlo, non è lucido. Creo i sigilli preso dalla fretta.*

Cadere in Fallo!
*La paura pervade il mio corpo con un grosso brivido sulla schiena e rendendo le mie gambe tremolante, l'idea che Tosan potesse rimetterci è stata portante per tutta la mia missione creando un cumulo di pensieri. Poggio le mani a terra per cercare di essere il più preciso possibile nel tritare il terreno sotto di lui e poi rialzarlo per farlo cadere e dare la possibilità a Tosan di mettere a segno un attacco.*

TOSAN! USA I DARDI SUPORIFERI!
*Un lampo di genio fulmina la mia testa, urlandolo a Tosan. Ormai, non potevamo tornare indietro, l'unica cosa che posso fare è dargli supporto.*

Calcolo danni
Il mio personaggio ha MST 3*90 valore della tecnica e infligge un danno di 240.
 
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view post Posted on 11/3/2022, 13:35     +1   -1
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Tosan non era più lucido.
La sua mente era, in quei secondi sempre di più, attraversata dai ricordi del suo giovane nipote. Il suo dolce sorriso, capelli riccioli liberi come il vento, il suo neo sulla guancia destra che era sempre motivo di gioco tra loro, come un bottone che bisogna premere per vincere una sfida. Le risate erano infisse nella sua mente, così come il velo bianco che copriva il suo corpo in quella sala d'aspetto. Non riusciva a proferire più parola.
Correva, verso il nemico, ma poi improvvisamente lui inciampò. Tosan non era lucido, non comprese che era stata opera di Shin ma la sua richiesta era stata chiara: doveva lanciare le palle con il sonnifero.

Ma quella volta non doveva dare sfogo alla sua amata scienza, ma doveva sconfiggere il nemico a suon di pugni, come i veri lottatori, per poter dare sfogo alla sua immensa tristezza.
Stava inciampando, le sue difese erano al minimo: Tosan chiuse la mano e diede un violento pugno dal basso verso l'alto, colpendo in pieno il suo mento.

Che dire, l'attività fisica stava portando i suoi frutti.
Selonte fece un volo di qualche metro, con la bocca tutta sanguinante, uno o due denti si erano staccati. Il suo viso era attraversato dal sangue che colava giù sul collo. Non era uno spettacolo bello.

Sei un bastardo.

E da dietro le quinte, mentre Selonte stava per creare i sigilli, un dardo venne lanciato e colpì in pieno il nemico.
Uscì infine allo scoperto la fanciulla, con la cerbottana in mano.

Nipote, figlio.

Disse la fanciulla, con un accento che avrebbe potuto fare ridere, se la situazione non fosse stata così drammatica.

Tosan lanciò uno sguardo verso Shin, indicandogli di fermarsi e di non fare un passo.
Corse verso Selonte, prese da terra un sasso grande e, senza dare il tempo a qualcuno di rispondere, spaccò il cranio a colui che aveva ucciso suo nipote. Gli diede uno, due, tre colpi, e se nessuno ora l'avesse fermato, non l'avrebbe certamente fatto lui. Era accecato, e ciò che dovette guardare Shin, impotente, era certamente una visione che l'avrebbe potuto sconvolgere da lì in futuro.

Tosan piangeva, e oramai qualsiasi persona si sarebbe potuta avvicinare per fermare il suo macabro gesto.

Certo, agli occhi di alcuni questa azione potrebbe sembrare sbagliata, visto che il nemico era oramai indifeso e svenuto, ma sono certo che qualche altro potrebbe ben capire il sentimento di vendetta che attraversava quel povero nonno che vide il suo dolce nipote essere sottratto alla vita in maniera così vile e sbagliata.

—----

Il Centaur era stato finalmente liberato. La pace oramai era stata portata in quell'isola.

Shin e Tosan si trovavano al porto, accompagnati dalla fanciulla, la quale fece dei passi verso il giovane shinobi e gli diede un bracciale con incastonato un pezzo del corno di un Centaur.

D'altronde, dopo la sconfitta dei briganti, scoprirono uno zaino con tanti corni: una volta che già erano lì, con cuore gentile volle regalarne un pezzo al ninja che li aveva difesi, speranzosi che la loro divinità potesse per sempre difenderlo.

La nave era pronta, i nostri giovani "eroi" presero il viaggio, con il pezzo di carne raccolto precedentemente da Tosan.
La missione era stata portata a compimento.


Role: 7.5
Il tuo è un bel personaggio, è emerso sin da subito il suo modo di fare. È ancora un bambino in molti aspetti, e ci sta anche avere un personaggio così, perché ci sarebbe il rischio che si voglia creare un personaggio poco realistico: il tuo invece è realistico. Premetto però, che come ti ho detto in privato, Shin è un bambino che non è della nostra società, quindi potevi anche osare un poco di più, visto che è un soldato a tutti gli effetti, ma ovviamente ognuno fa le sue scelte.

Unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è che è stato poco empatico: immaginavo, visto il suo passato, di trovare un ragazzo più curioso e desideroso di comprendere il dolore degli altri, ahimè non l'ho visto con Tosan. Di proposito ho creato un personaggio più bastardello, per spronarti e vedere se Shin avrebbe potuto dire qualcosa di forte impatto. Per questo ho messo 7.5, ma è un buon voto, e sono sicuro che ciò che è accaduto in questa missione può sempre rimembrare in Shin.

Scrittura: 7.5
Come scrittura non è male, però in alcuni aspetti mi sembra acerba, ma non in un senso negativo, attenzione. Sei sulla buona strada, ma per le prossime volte soffermati molto di più sulle sue riflessioni, idee, pensieri. Così facendo puoi davvero allargare la visione di Shin, dargli maggiore caratterizzazione.
Lo sto dicendo in "scrittura" perché credo che sia un elemento essenziale che devi attenzionare. È importante descrivere le azioni, ma lo sarebbe anche soffermarsi di più sulla descrizione dei suoi pensieri. Sono sicuro che potrai farlo, hai molte buone qualità.

Strategia: 7.5
Allora, premetto che questa spedizione non presentava molte difficoltà in ambito strategico, e purtroppo diciamo che ti sei avvicinato un po' troppo al nemico che ti ha dato un pugno, come sai, e avevi le difese totalmente scoperte. Tralasciando questo, però alla fine sei stato abile con l'ultima tecnica e hai avuto una buona strategia di combattimento con Tosan.

Non guardare ai voti, sei stato davvero molto bravo. Sono sicuro che puoi migliorare sempre di più. Daje sempre! Dattebayo!

Totale: 7.5


Ti spettano quindi... exp missione, più bonus per aver giocato di più oltre al limiti minimo, più bonus spedizione e tutto rapportato alla valutazione... Spero di non sbagliare.

725 p. exp.
75 Ryo
1 PM (punto missione)


Ora tocca a te! Devi dare un voto al mio operato. Qui trovi la guida
 
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