Il master mi ha autorizzato ad agire in questo modo, a muovere me dopo averne prima parlato verso il centaur. È stata una scelta di caratterizzazione che darà una svolta a Shin.
Le tre frasi in corsivo, sono in questo ordine:
La donna che muore davanti ai suoi occhi da piccolo.
Il nonno durante un evento passato della sua crescita.
L'inconscio che cerca di dargli forza.
Shin= blue
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*Riprendo a respirare, ho la mente annebbiata...non ricordavo questa sensazione da un po', perché proprio adesso?
Intorno a me vedo tutto sbiadito, è confuso, si muove tutto, anche se sono fermo sul posto, chissà se qualcuno se ne sta accorgendo...mi tocco la testa. Una mano insanguinata mi tocca completamente e mi sporca il volto. Sgrano gli occhi.
VATTENE!
Inizio ad agitarmi lentamente, cammino in avanti cercando di non mostrare che mi sta accadendo qualcosa, che sono vittima dei miei stessi pensieri e di cose passate che si ripercuotono adesso.
Cos'è questa sofferenza che provo? Tutta questa tristezza che mi scende in corpo, come acqua pronta a idratarmi?
Calpesto l'erba con un passo, una vibrazione mi inebria.
Cosa? Delle strane parole assaltano le mie orecchie, è la prima volta che la sento parlare, che cosa significa...alla vista un senso di vomito sale per lo stomaco, sta mangiando la carne...
"Vieni qua...salvami...ti prego..."Quella mano insanguinata mi tocca la schiena...mamma aiutami...mi tocco la testa.
"E questo sarebbe mio nipote? È solamente un taglio e tu hai paura." Il nonno...non capisce un cazzo. Lo odio.
Mi inginocchio dinanzi al centaur con sguardo perso nel vuoto...non ce la faccio...non riesco a muovermi...
"Affrontare le paure, è l'unico modo per superarle."Con le braccia penzolanti lungo il fianco, rimango in silenzio, sentendomi devastato...la ragazza continua a piangere e si sta cibando di quell'essere per non lasciarlo andare via...dovrei confortarla...
Inizio a gattonare verso la carcassa, vedendo perfettamente quella donna che mi alza la mano.
L'ho guardata fermarsi, lei morì davanti a me quando ero piccolo. Io impaurito non sono riuscito a fare niente, probabilmente è stata colpa del morbo, è stato più distruttivo di quanto pensassi, nonostante io non l'abbia subito direttamente.
Ho avuto così paura da non poter aiutare nessuno, e nonostante il mio compito da ninja mi imponga il soccorso, non ci ho mai pensato, perché finora non mi è mai successo...
Mi fermo davanti alla carcassa e noncurante di lei o di Tosan, metto le mani nel ventre vicino alle sue tirando un piccolo pezzo già slacciato dal resto...lo avvicino al mio volto.
Mi sento osservato....
Se quella volta mi fossi avvicinato alla donna, sarebbe morta fra le mie braccia, non sarebbe morta da sola, non riesco a perdornarmelo, le persone continuano a soffrire.
Nessuno riesce a trovare una soluzione...e io sono stanco delle ingiustizie.
Avvicino il pezzo di carne alla bocca e lo addento con occhi chiusi.
Se la gente sta male è colpa mia, invece di crogiolarmi nelle insicurezze, sarei dovuto venire subito qui, forse il centaur sarebbe vivo.
Inizio a masticare il pezzo di carne.
Se quella volta invece di bloccarmi nel terrore nel vedere per la prima volta una donna insanguinata, le avessi donato un abbraccio prima della morte.
Una lacrima riga sul mio viso, nel mentre che alzo la testa al cielo ingoiando il pezzo di carne.*
Scusami... *Mi rialzo poco dopo, con le mani sporche di sangue e mi avvicino a Tosan lentamente, mi starà guardando? Sembrerò un pazzo ai suoi occhi? Forse...ed è vero che l'unico pazzo qui sono io, che mi ostino a vivere in un mondo del cazzo.
Con la coda dell'occhio, noto la ragazza porgere dei fiori sull'animale, cos'è questa dolcezza? La foresta sembra coprire il centaur e gli animali cantare, elogiando un funerale...ritorno a guardare davanti a me.
La risposta è abbastanza ovvia, non mi importa di andare contro degli ideali, vorrei poter rispettare i miei.
Disegno un contorno ai miei occhi, ricoprendo il sopra e sotto con il sangue senza considerare minimamente le parole di Tosan, le paure e i suoi pensieri che potrebbero essere probabilmente finora quelli del nonno e anche i miei.
Decido di lanciarmi all'inseguimento, influenzato dalla vendetta del sangue di cui mi sono appena macchiato.*
So bene di doverti proteggere...aspetta il capitano Terema o resta qui vicino il villaggio degli indigeni...così saprò dove trovarti... *Le mie parole sembrano acidamente sfrontate...sicuramente Tosan è un tipo che sa badare a sé stesso, so bene però che la sua idea non è quella che sto condividendo, quindi starà a lui scegliere se seguire me.
Inizio a correre verso le orme, tenendo le dita un po' più larghe, e arricciando il naso, assumendo una posa un po' più selvaggia.*
Edited by Oinot (Shin) - 17/2/2022, 12:55