| Abbiamo concluso la valutazione di Mira in vista dei possibili pvp per gli eventi a Konoha (notificheremo a breve lo stato dei lavori) dunque mi porto avanti. In questa Autogestita imparo 3 Tecniche personali, dunque secondo il nuovo regolamento dovrei scrivere per un almeno 20k caratteri. Beh, mi sono leggermente fatto prendere la mano, lo so, ma c'era tanto in ballo e molto da dire e approfondire. Che dire, buona lettura! Tecniche da imparare: CITAZIONE Variante Lv.80
Versione (Kyo) Requisiti: 8 Kusuri Ninjutsu - Esplosione cellulare (Limite: 6) [CHK: -17 ; STM: -7] {MST * 236} Tratti: Lungo raggio (offensiva), Kyo
"Variante della tecnica di "Innesco Cellulare" che viene eseguita concentrando sulle dita di entrambe le mani l'energia del Kyo, che si manifesta attraverso dei luminosi kanji rossi. Successivamente, Mira incrocia la mani ed attiva un'esplosione cellulare nell'avversario, infierendo sulle sue ferite e facendo reagire le cellule già colpite dal Kishin"
Effetti:
- Ha effetto solo su chi ha contratto almeno 1 PK o è in Status Sanguinamento - Crea una Zona (Aerea) che causa PK [2] alla fine del Turno. - Se causa Contatto o la vittima è in Status Sanguinamento, i PK causati sono moltiplicati per 1,5 - Se causa Contatto su una vittima in Status sanguinamento, i PK causati sono raddoppiati - Non può essere Intercettata
Versione (Jozu) Requisiti: 8 Kusuri Ninjutsu - Esplosione cellulare (Limite: 6) [CHK: -17 ; STM: -10] Tratti: Supporto, Jozu
"Variante della tecnica di "Innesco Cellulare" che viene eseguita concentrando sulle dita di entrambe le mani l'energia del Jozu, che si manifesta come una sfera di energia verde luminosa. Successivamente, Mira incrocia la mani “distruggendo” la sfera, lasciando che il chakra curativo investa lei e i suoi compagni."
Effetti:
- Crea un’ampia Zona (Aerea) chiamata “Fonte di Vita” che avvolge Mira e due alleati. Questa Zona cura 10 CRT/SLT all’attivazione, più 4 CRT/SLT a turno per 5 turni. Poi si dissolve. CITAZIONE Personale lv80 Requisiti: 7 Yin Ninjutsu - Squarcio (Limite: 3) [CHK: -7 ; STM: -4] {MST * 107} Tratti: Yurejutsu, Offensiva (Lungo Raggio)
"Mira concentra il suo chakra sul velo che divide mondo reale e Yusekai, creando un buco tra le dimensioni che permette alle Anime Nere di convergere tutte verso l'avversario. Queste si attaccano dunque a lui, dilaniandone lo spirito e, in caso di velo estremamente sottile, anche il corpo in maniera estremamente concreta".
Effetti:
- Le Anime Nere cominciano a svolazzare intorno all'avversario, creando una Zona che causa Panico {1} - Con "Inversione di Realtà" attiva, la Zona causa inoltre Sanguinamento {1} all'inizio di ogni turno. CITAZIONE Personale lv90
Versione (Kyo) Requisiti: 8 Kusuri, 4 Suiton Ninjutsu (Suiton) - Miasma (Limite: 1) [CHK: -3] {MST * 33} Tratti: Kyo, Offensiva (Lungo Raggio)
"Pura essenza della diabolicità del Kishin, mista alla conoscenza del Suiton sviluppata da Mira negli anni a Sora no Kuni. La donna sprigiona un impulso di pura energia saturo di Chakra Kyo. Grazie ai consigli della giovane Omi della palude di Sora, questa energia si satura inoltre di chakra elementale, aumentando l'umidità nell'aria. La forza si manifesta intorno a Mira stessa, come un'aura rossastra su cui vorticano gocce d'acqua. La forza viene poi concentrata sui palmi delle mani, e viene dunque scagliata contro l'avversario.
Effetti:
- Se fa Contatto, causa "Cagionevole" per due turni. Questo status aumenta di 3 i PK contratti a fine turno nel caso non si usi "Combattere il Kishin" - Se elusa, la tecnica ha un bonus al Moltiplicatore Danno di 1 e causa PK extra (3)
Versione (Jozu) Requisiti: 8 Kusuri, 4 Suiton Ninjutsu (Suiton) - Scudo di Omi (Limite: 1) [CHK: -3] Tratti: Supporto
"Sfruttando la “mente collettiva” delle cellule alimentate dal Jozu, Mira ricopre il suo corpo di energia, formando un sottile scudo di chakra. Questa nuova pelle, mettendo in pratica gli studi sulla sua affinità elementale, e i consigli ricevuti dalla giovane Omi della palude di Sora, si satura d'acqua, ricoprendo gli Origami con uno strato di umidità. Questo processo crea un sottile scudo energetico che rigenera i tessuti cellulari e protegge dagli effetti delle tecniche Suiton e Katon"
Effetti:
- Applica lo Status “Rigenerazione”, che Cura 1 SLT/CRT a fine turno, per 3 turni. - Applica Status "Umido" per 3 Turni che annulla il Malus contro Katon e Suiton dato dagli Origami. - Utilizzi multipli di questa tecnica non aumentano l’entità degli status ma ne ripristinano la durata. Isola di Seiryu - Sora no Kuni 31 Novembre 252 Erano trascorse già alcune ore da quando, anche da lontano, erano cominciati i suoni fragorosi di scontri senza esclusione di colpi. L'isola di Byakko e Seiryu erano state riorganizzate dal nuovo Daimyo per fare da residenza militare e accademia, per allenare e formare i ninja del Cielo e le squadre che avrebbero formato la linea difensiva del nuovo regime. Mira era una governatrice saggia e intelligente, ma la nuova legislatura non ammetteva errori e sbavature in quelle che erano le regole da seguire, affinché venisse garantito lo stato di "neutralità" assoluta di Sora rispetto al continente degli shinobi. Per questo motivo le due isole gemelle erano molto frequentate, sia dagli uomini che avevano già partecipato alla guerra contro Ryuzaki, sia da nuove leve desiderose di portare alti i nuovi principi di "Conoscenza e Verità". In quel particolare giorno di Dicembre, con il cielo cupo e carico di nubi sature d'acqua, era proprio il Tenshi che stava supervisionando alcuni scontri tra soldati, durante gli allenamenti giornalieri gestiti da Zugai. Uno dei due soldati faceva parte del vecchio Comitato di Salute Pubblica di Ryuzaki, ormai sciolto, mentre l'altro era uno dei samurai mandati da Fuyuki, che aveva partecipato all'assedio di Seiryu. Ciò su cui si stava concentrando il Tenshi era la grande padronanza del Katon che stava dimostrando il primo, capace di incenerire letteralmente le offensive avversarie, creando muraglie di fiamme ad altissima temperatura. Quella incredibile forza non era però utilizzata soltanto in difesa, quando decideva infatti di sprigionare il fuoco per assaltare il nemico, consumava sì una grandissima quantità di chakra, ma il più delle volte finiva per portarsi in vantaggio in maniera netta. Era la seconda volta che lo vedeva combattere nel giro di qualche giorno, e ogni volta accumulava appunti da portarsi in casa e continuare a studiare chissà quali diavolerie, tra l'altro sempre tallonate da Gaz, perennemente curiosa e pronta ad imparare quanto di meraviglioso il mondo degli shinobi e del chakra avesse da offrire.
Giunta sera, la pioggia era cominciata a battere su tutto il paese, e Mira si era rintanata nel Tempio di Chishiki per studiare le nuove informazioni che aveva estrapolato dal combattimento osservato nel pomeriggio. Aveva davanti diversi fogli, con disegni, calcoli e lunghe digressioni che andavano ad approfondire le parole chiave sottolineate. Uno degli argomenti più ricorrenti sembrava essere proprio quello del "fuoco", come si poteva intuire dal fatto che mostrasse tanto interesse sull'abilità del soldato. Fuoco, Katon, l'arte della fiamma, era un'abilità magnifica ma parallela a tutte le altre che andavano a sfiorare la versione elementale del Ninjutsu, ma quella nello specifico era ciò che l'aveva colpita e affrontata durante il combattimento con la nukenin di Iwa. Era da quel giorno che continuava a pensarci, ed era stato in quel momento che aveva percepito quanto potere potesse avere su di lei un manipolatore del fuoco, sebbene fosse apparentemente un'arte non troppo "rara" da trovare negli shinobi del continente. La tecnica segreta del Clan Origami, alla quale Mira era legata fin da piccolissima, a Kiri, le aveva sempre garantito un vantaggio non indifferente negli scontri diretti, in quanto oltre a poter disgregare il suo corpo per avere una mobilità pressoché assoluta, poteva assorbire i colpi e ripristinare ferite gravi con la sola creazione di nuova carta e nuovi Origami. Insomma, con la giusta energia, unita alla conoscenza del Kidenshi, credeva di poter ripristinare il suo corpo in maniera illimitata. Quell'elemento però... il fuoco, nel momento in cui quella donna aveva fatto esplodere le sue creazioni d'argilla, generando deflagrazioni, le ustioni riportate sugli origami erano più gravi rispetto a qualsiasi altro colpo avesse mai ricevuto. Non tanto per la profondità della ferità in sé, quanto per la prospettiva di poterne avere, contro potenti avversarsi con quell'abilità. A quel punto, non sarebbe potuta che nascere una domanda: in che modo vincere quella debolezza?
Studiando tutto ciò che girava intorno al Katon, si era dunque avvicinata al suo elemento opposto, il Suiton, ideale per contrastare proprio quel tipo di abilità. In vita sua non aveva mai manifestato affinità ad alcun tipo di elemento, ma aveva sempre utilizzato il chakra nella sua versione più pura, attraverso l'Ishin o per attingere al velo di Yusekai, ma le sue origini non mentivano, e non potevano essere nascoste anche a lei stessa. Era nata a Kiri, tra la nebbia, nel Paese dell'Acqua e nel momento in cui lo avesse davvero voluto, ricercandone la natura attraverso lo studio e la costanza, l'affinità non poteva che trovarla proprio nell'elemento fonte della vita.
Finita la lunga lettura, Mira chiuse il libro e alzò lo sguardo verso la figlia, che stava pasticciando qualcosa con delle beute e delle provette sul tavolo della stanza. Si trovavano in una delle sale di Suzaku riservate alle analisi, luogo in cui spesso si ritrovavano per effettuare test dei più disparati argomenti. Mira aveva della Conoscenza un'Ossessione, ma sebbene la vivesse con più serenità, nemmeno la piccola Gazoo sembrava andarci piano con tutta quella roba. In ogni caso, la donna le si rivolse con un mezzo sorrisetto:Mira - Ti va di fare una piccola gita domani?La bambina, colta di sorpresa, sembrò sul punto di far cadere per terra uno dei liquidi verdognoli da una provetta, ma riuscì a riprendere in mano la situazione. L'idea sembrava renderla entusiasta ma era dubbiosa:Gaz - Sarebbe bellissimo ma... dove? Così all'improvviso?Aveva sette anni e portava sulle spalle già i doveri della figlia di un Daimyo. A ogni modo, Mira sembrava piuttosto sicura:Mira - La Madre del Cielo deve lasciare ai suoi figli la possibilità di camminare sulle loro gambe adesso, non credi?Gaz - Beh sì... insomma, Dove vuoi andare? C'entra quella cosa che stai leggendo da giorni sul fuoco? Lo chiese con aria beffarda, come se volesse sottolineare come lei sapesse perfettamente tutte le letture della madre.Mira - Non il fuoco, no. Anche se c'entra anche quel libro. Hai mai sentito parlare della... Strega di Omi?Gazoo trasalì: S-Strega di Omi? Ha un nome pauroso.Mira - A Sora tutti conoscono le leggende su di lei, ma ci sono anche diverse testimonianze di gente che apparentemente l'ha incontrata per davvero. Si tratta di un'entità che vive nelle profondità di un lago a Ovest del Cielo, proprio al confine con le terre straniere. Dicono conosca potenti sortilegi e che sia in grado di "aprire il lago".Per quanto affascinante potesse sembrare, Gaz non sembrava per nulla convinta. Era una storia inquietante, con un'entità inquietante.Gaz - E vuoi andarci? Perché...?Mira incrociò le braccia, pensandoci un po': Se le storie che vengono raccontate sono vere anche soltanto per metà, questa donna possiede una conoscenza dell'arte dell'acqua senza pari. Poter controllare un lago è qualcosa di grosso. Vedi, per quanto il mio chakra sia affine al Suiton, non riesco ancora a concretizzare nulla di serio.A Gaz sembrò venire in mente un'idea: Allora facciamo così, io ti accompagno da questa signora, e tu continui a spiegarmi il Kidenshi. Porto il libro!Mira rise: Beh, direi che è ragionevole.Foresta di Shutsuen - Sora no Kuni 1 Dicembre 252 Le due ragazze, avvertiti Kakumei e Zugai della loro assenza di qualche giorno, e lasciato un Kage Bunshin di Mira a Chishiki per le emergenze, partirono senza indugiare oltre. La donna aveva già tracciato da giorni una sorta di percorso per arrivare al lago di Omi, che passava per la foresta di Shutsuen fino alla valle di un piccolo fiume. La vegetazione era fitta, e la giornata non particolarmente soleggiata. Insomma la luminosità era piuttosto scarsa e il freddo cominciava a diventare un problema. L'inverno stava arrivando con una certa prepotenza nel continente degli shinobi, con temperature piuttosto miti completamente brutalizzate da giornate di pioggia e temperature ben al di sotto delle minime medie dell'anno precedente. Tutte difficoltà che non sembravano comunque turbare la piccola Gaz, sempre immersa nella lettura di quel libro con su scritto "Kidenshi", scritto proprio da sua madre. Era sempre stata bramosa di imparare quell'arte così particolare, che abitua il chakra stesso a ragionare come un'entità senziente, agendo in maniera tale da innescare un'attività cellulare autonoma. Chiaramente, l'unica parte che interessava alla piccola era quella riguardante il Jozu, e i suoi effetti miracolosi applicati alla medicina. Mira non aveva invece mai smesso di portare avanti anche le ricerche sul Kyo e il Kishin, per sperimentare nuovi modi per applicare il morbo e moltiplicare le cellule cancerogene negli avversari.Gaz - Qui parli della possibilità di innescare la rigenerazione anche a distanza. Come è possibile fare una cosa del genere? Non sono i sigilli stessi formati nelle dita a generare "l'innesco"?La curiosità della figlia era qualcosa che Mira amava profondamente, e sfruttando quella domanda, cercò di spiegare in parole povere in che modo aveva provato a variare la tecnica:Mira - Mmh, i kanji generati non sono propriamente "sigilli" di Jozu. In un certo senso, è il nostro corpo il vero sigillo. I Kanji che noi evochiamo non sono altro che "ponti" tra noi e il corpo con cui vogliamo farli interagire. A quel punto agiscono autonomamente, avviando la rigenerazione cellulare e favorendo il processo di rimarginazione. Con queste premesse, il mio studio si è quindi concentrato non tanto sui kanji in sé, ma sulla funzione che hanno. A me serve un "ponte" per scatenare il Jozu, dunque ho provato a saturare i kanji di energia, fino a farli letteralmente traboccare. Invece quindi di concentrare il Jozu tra me e la ferita da curare, li concentro sul kanji semplicemente. Di fatto, chiudo il "ponte", concentrando una quantità insostenibile di Jozu in determinati singoli punti.Per quanto astrusa potesse sembrare la spiegazione a chi non masticasse l'argomento, Gaz sembrava incredibilmente coinvolta. Aveva appuntato a una velocità disarmante la maggior parte delle cose dette da Mira, e aveva provato a trarre lei stessa le conclusioni di quell'esperimento:Gaz - In questo modo il chakra non riesce a "passare", e si concentra nei kanji stessi, che a questo punto non sono più kanji. Diventano tipo sfere di energia e basta, no? Sfere traboccanti di energia che... BOOM, esplodono!Mira annuì soddisfatta: Ci vuole una quantità inaudita di chakra per far detonare le sfere di energia Jozu, ma la forza rilasciata va ad attaccarsi a tutto ciò che avvolge, andando ad innescare le rigenerazioni cellulari. Questo permette in teoria una sorta di cura a vasto raggio. Pensa alle implicazioni in battaglia.Gaz - Non mi interessa degli usi in battaglia. Pensa invece a quante vite sarebbe possibile salvare! Poter agire su più pazienti contemporaneamente. Che meraviglia...Continuarono a camminare finché non raggiunsero la valle, e avanzarono costeggiando il fiume fino a un ponte di legno che lo superava. La foresta sembrò cominciare finalmente ad aprirsi ma il sole stava calando e con lui anche la temperatura. Decisero dunque di accamparsi lì vicino per riposare e mangiare qualcosa.Gaz - Mi... faresti vedere la tecnica?Mira se la rise, sapeva perfettamente che sarebbe arrivata quella richiesta prima o poi, anzi, era pure passato troppo tempo. Gaz adorava l'arte ninja applicata in campo medico, e poter vedere la sua utilità anche a lungo termine la rendeva una bambina decisamente fuori dal comune, oltre che dal temperamento assolutamente positivo.Mira - Non ho mai concretizzato quelle nozioni, non posso nemmeno considerarla una vera tecnica. Però... beh, direi che posso provarci.Gaz - Ti prego! Ho le braccia piene di segni per tutte quelle radici e gli arbusti della foresta. Vediamo se riesci a curarmi a distanza!La donna si alzò dunque in piedi, slacciandosi il cappotto per avere più mobilità e libertà. Chiuse gli occhi per un lungo e intenso istante, mentre i suoni della foresta si facevano via via più radi, fino a scomparire del tutto. Nella sua mente si materializzò un'unica fonte luminosa, su cui cominciarono a vorticare una serie di fasci di energia. Mira aprì gli occhi a quel punto, ponendo il palmo della mano verso l'alto e lasciando che quella stessa energia immaginata fluisse all'esterno, concentrandosi in un unico e specifico punto. La manifestazione del Jozu comparve sotto forma di puntino di luce, ma alimentata dal chakra del Tenshi, si ingrandì fino a diventare una vera e propria sfera verdognola che emanava impulsi a intervalli regolari. Gaz era estasiata, osservava da lontano l'opera senza dire una parola, sicura che l'esperimento andasse a buon fine e che prima o poi avrebbe imparato a padroneggiarlo anche lei. Le basi teoriche del Kidenshi erano già complesse, ma l'utilizzo che ne faceva Mira era a un altro livello di comprensione, era come se potesse comunicare intelligentemente con il Jozu, come se invece che un legame di evocatrice ed evocazione, vi fosse un rapporto molto più viscerale, intimo, segreto.Mira - Vedi? La sfera continua a vorticare emanando energia, ma non la disperde. È questo il segreto, deve concentrarsi per arrivare a una densità tale da non poterla più sostenere...La sfera aveva smesso di ingrandirsi, adesso aumentava semplicemente la sua luminosità, a dimostrazione del fatto che all'interruzione dell'espansione, avrebbe cominciato il processo di detonazione. Mira concentrò le ultime energie di cui aveva necessità per completare l'operazione e finalmente chiuse la mano d'un tratto, stringendo e facendo esplodere la sfera che si risolse in un'esplosione d'energia che travolse se stessa e la piccola Gaz. L'impulso aveva generato anche un piccola onda d'urto, ma con un effetto assolutamente diverso rispetto a quanto ci si potesse aspettare da una bomba: i graffi su braccia e gambe della piccola vennero completamente rimarginati, quasi istantaneamente, ma la cosa più sensazionale fu quella sensazione di rinvigorimento che per qualche secondo permase nell'area, come se l'influenza del Jozu non si posse dissipata in seguito alla deflagrazione, ma avesse chiuso le due ragazze in una cupola di chakra curativo.Gaz - Ha funzionato, ha funzionato davvero! È meraviglioso!Mira stessa ne risultò sorpresa: aveva studiato per settimane quell'applicazione, ma non aveva mai effettivamente provato a metterla in pratica, reputandola uno spreco eccessivo di risorse. Eppure il risultato era andato anche oltre le sue aspettative: poter agire ad area, colpendo contemporaneamente più bersagli, piuttosto che agire singolarmente su ognuno di loro, poteva invece comportare a un risparmio effettivo di energie oltre che di tempo. Il tarlo che le venne a quel punto però non aveva niente a che vedere con il Jozu. Immaginare il Kishin poter colpire in quel modo, a distanza, innescando un'esplosione dell'energia Kyo, poteva essere la svolta tattica di cui aveva bisogno prima di raggiungere Fuyuki nel Paese del Fuoco. Non poteva provare un colpo del genere davanti a Gaz, non senza una buona ragione, ma se il ragionamento e l'applicazione seguivano la logica dell'esplosione cellulare Jozu, allora era vicina a poter ricreare un'esplosione anche con il Kyo.Valle di Shutsuen - Sora no Kuni 2 Dicembre 252 - 06:40 Si erano rimesse in cammino alle primissime luci dell'alba, con passo deciso e determinate a raggiungere questa fantomatica Strega di Omi. Gaz continuava a chiedere che cosa le avrebbero dovuto dire una volta trovata, come avrebbero dovuto agire se si fosse rivelata ostile o comunque non incline ad insegnare a degli "stranieri" nel suo territorio i segreti della sua arte. Tutti dubbi leciti, non fosse che a Mira interessava esclusivamente imparare a controllare il Suiton, a qualsiasi costo. L'idea di metterla sotto sigillo della dominazione e costringerla a farle da sensei era l'ultima spiaggia, ma comunque una carta concreta da giocare. D'altra parte si trovavano nei territori di Sora, e per quanto vicina alle terre straniere, lontana dalle guerre e dalle questioni politiche del paese, questa strega doveva pur sapere che a governare il Cielo era adesso una donna dalle grandi ali bianche. Giunsero dunque oltre la valle di Shutsuen, nei pressi del Passo di Omi che percorreva un crepaccio tra le montagne fino ad aprirsi in un boschetto. Il lago doveva trovarsi proprio lì, nascosto da occhi indiscreti e nella solitudine assoluta di quell'angolo del paese. Non dovevano trovarsi troppo lontane, oltre il crepaccio l'aria era umida e il terreno fangoso, segnali di una distesa d'acqua non lontana, ma non sembrava esserci traccia di essere viventi fatto salvo per gli insetti che infestavano l'area.Mira - Aspetta. Non hai una strana sensazione?Gaz si fermò d'istinto, percependo qualcosa oltre gli arbusti proprio davanti a lei e alla madre. Sembrava un'ombra, spostatasi come una scheggia impazzita tra la vegetazione dell'area paludosa.Gaz - Mamma è lì!Due getti d'acqua ad altissima pressione vennero scagliati in direzione dell'Angelo di Sora, che senza muoversi rispose all'offensiva generando un ampio scudo d'energia. La donna prese dunque per mano la figlia e la strattonò oltre un tronco massiccio per avere un po' di copertura.Mira - Aspetta, non vogliamo farti del male!
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