Spedizione C/B - Blätter, per Ardyn e Elda

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~Eldarius
view post Posted on 3/7/2021, 16:25 by: ~Eldarius     +1   -1
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Un viaggio inaspettato
Quella situazione stava diventando sempre più aggrovigliata, tra il desiderio di Masaru di conciliare in qualche modo alle richieste poste in essere dal suo mandante, le richieste - giustificabili - di Kacchan e la tragica vicenda che aveva colpito gli indigeni, c'era decisamente poco da fare. Era piuttosto frustrante, ma non abbastanza da dare alla Takeda l'idea di arrendersi e tornarsene a mani vuote.
A fermare gli accordi una singola parola, esclamata dal più anziano con irritazione. Lo sguardo di lei, come forse quello degli altri, andò così al nativo del luogo. In piedi a braccia conserte, la donna della Roccia seguì con le iridi cristalline l'indigeno mentre egli usciva dalla casupola. Una breve occhiata agli altri due, prima di rivolgerne una anche a Kacchan, piuttosto perplessa dal cosa sarebbe avvenuto di lì in poi. Non restava che attendere.

E l'attesa diede presto i suoi frutti, manifestati sotto forma di una cassa lasciata dinanzi ai due shinobi. Non proprio frutti gradevoli quindi, considerato che a giudicare dall'aspetto Masaru intuì si trattasse della merce con cui Satomi aveva chiesto lo scambio.
Inutile dire che la Jinton si sentì morire dentro, perdendo colore. Tornare in un villaggio come Iwa con un simile fallimento, peggio se per una cosa tanto banale e di cui semplicemente non aveva colpa.
Né tantomeno al konohano dava colpe di sorta, perché lui, come lei, aveva posto delle semplici domande e cercato una soluzione che non fosse piangersi addosso o tornare a mani vuote. Erano quelli ad essere teste calde e Kacchan avrebbe potuto percepire la tempesta della Takeda dietro la sua calma, persino la frustrazione verso di lui era svanita, anche se quella non c'era già da un po' ormai.

L'unico segno che tradiva come lei si sentisse a riguardo fu l'ulteriore stringersi delle dita contro le braccia conserte, oltre alla mascella leggermente serrata, però in quel tumulto interiore c'era tutto tranne rassegnazione.
All'infuori di quelle reazioni, ogni riflessione in merito venne bruscamente interrotta da un rumore sospetto, che come aveva messo in guardia gli indigeni, allo stesso modo aveva portato lei sull'attenti. Le iridi prima fisse sulla fonte del suono si intervallano tra essa e gli indigeni quand'essi cominciarono a parlare tra loro e rilassarsi.

Lei però, l'unica cosa che rilassò fu la postura e, anzi, se possibile, vedere i nuovi arrivati non fu affatto di consolazione. La misero ancor più sul chi va là, non troppo sorpresa, avendo in precedenza riflettuto sulle ragioni che avevano portato gli indigeni ad intimorirsi all'idea di Kacchan.

Le priorità erano cambiate... non aveva intenzione di darla vinta agli indigeni e tornare a mani vuote o, peggio, senza la possibilità di effettuare altri scambi - a giudicare dal 'rimborso' - quindi le opzioni, pur sapendo di rischiare d'irritare i venditori di quella roba, restavano tre, barattare con quegli uomini visto che adesso avevano anche la merce per effettuare uno scambio diretto; chiedere il loro contributo nel tentare di riacciuffare il ladro oppure indagare da soli nell'ombra, tentando di non farsi scoprire. Le ultime due erano estremamente rischiose, per cui Masaru avrebbe optato per cominciare con la prima, lasciando spazio però a Kacchan per proporla direttamente, visto che aveva avuto lui la buona idea.

Prima di ogni cosa però, andavano fatti i dovuti accertamenti, come per esempio assicurarsi del muro linguistico che poteva esserci tra loro e degli atteggiamenti posti in essere da quegli uomini, che avrebbero potuto confermare o meno la loro apparenza bellicosa: "Chiedo scusa," si approcciò ai nuovi con cortesia e calma, attendendo cautamente il momento più opportuno per intervenire e accompagnando con cura le parole con i gesti più appropriati possibili, lenti e sicuri, ricacciando indietro il timore di fare un passo falso, "voi parlate la nostra lingua?"

Nel mentre che chiedeva ciò, Masaru li stava studiando al di là dello sguardo tranquillo, con l'intenzione di carpire quanto poteva di loro dal linguaggio non verbale, ma anche in cerca di eventuali segni come tatuaggi e simboli particolare in ciò che indossavano, e chissà, magari riuscire a individuare vagamente cosa potrebbe interessare loro al di là di quanto già intuibile. (dado)

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CITAZIONE
Lancio dado per psico!


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    3/7/2021, 17:25
    ~Eldarius
 
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