| 15 Luglio 249 DN, Tetsu no Kuni, Monte Shirukume. Well... Nel mio caso non ci siamo scontrati. In realtà abbiamo collaborato per la sopravvivenza reciproca. Inoltre non era la prima volta che lo incontravo, ci eravamo già visti durante una missione tempo prima. Anche allora ci aveva risparmiati... Non posso dire che mi avesse ascoltato, ma sicuramente avrebbe potuto eliminare me ed i miei compagni se avesse voluto. - Uno di loro era veramente irritante, siete stati fortunati che fossi di buon umore. - Effettivamente pensavo che ci avresti fatto a polpette, non lo nego... - Nella testa del ragazzo continuavano ad alternarsi i suoi pensieri, quelli delle falci ed anche quelli della bestia codata. Un bel casino, se non fosse che ormai poteva dirsi abituato alla compagnia extra. Fu allora che gli venne in mente di utilizzare le sue falci come prova di quanto raccontava, oltre che chiedere a Kokuoh un piccolo favore. Nonostante questo, le parole di Washi non sembravano essere particolarmente apprezzate da parte di Kokuoh, anzi. - Tenermi a bada!? Questa formica alata non ha capito niente. - C'MON BRO! Sta cercando di darci una mano, si è solo espresso male. - Però si rendeva conto che i presenti stavano parlando del suo compagno in maniera particolarmente diffidente e, forse, un po' irrispettosa, soprattutto se si pensava al fatto che lui poteva udire tutto quello che veniva detto. - A trap? Senza offesa per nessuno, però sicuramente Washi può comprendere... Se davvero volessimo attaccare questo posto, a quest'ora sarebbe già stato spazzato via... - Era estremamente serio, ma assolutamente non minaccioso. Come detto, Washi aveva visto quanta devastazione la Bijuu Dama aveva portato su quella montagna, se avessero riproposto il tutto sul monte sacro dei rapaci, sarebbe rimasto ben poco del panorama attuale. - Anyways... No problem sis! Ma ti assicuro che non sono un moccioso qualunque. - Se Ichigo fosse stato lì, avrebbe sicuramente approfittato del momento per fare una battuta delle sue, qualcosa tipo: "sei più scemo degli altri in effetti". Gli mancava, molto. Poi Kinji iniziò a raccontargli cose che lui non avrebbe dovuto sapere, che gli fecero pensare che, forse, anche lui avrebbe potuto condividere qualche altro segreto. Non aveva dubbi che lo stesso avesse vissuto avventure degne di nota, ma non immaginava che avesse partecipato alla detronizzazione di Yo Saito. Non che lo stesse sottovalutando, ma sentendo quelle parole Kinji assunse una connotazione ancora più figa ai suoi occhi. Nonostante questo non c'era tempo da perdere in vaneggiamenti riguardo le avventure del compagno, doveva chiarire subito la situazione. - Come prova, posso portare anche loro tre... Cioè loro due... Loro sono sempre con me, quindi possono garantire per Kokuoh... Inoltre tu non li hai ancora conosciuti, quindi ne approfitto. - Una nuvola di fumo circondò il ragazzo ed improvvisamente comparvero le falci rimaste, mentre sul suo viso si dipingeva un velo di amarezza. Tutte e due legate a delle catene che fuoriuscivano direttamente dal corpo del Jonin. Una, probabilmente, Kinji l'avrebbe potuta riconoscere, le altre ovviamente no. - Loro sono Niko e Sanmaru! Sanmaru è con me dall'inizio, immagino ti ricordi il nostro allenamento Kinji. Dopo un po' di tempo ho trovato anche le altre due e... Senza perderci troppo in dettagli, praticamente sono vive, senzienti. Now c'mon, presentatevi. - Yooo bro! non ci vediamo da parecchio, come butta!? - Molto piacere, sono Niko. - E, subito dopo le presentazioni, tutte e due le falci garantirono sul fatto che Kokuoh non fosse affatto una minaccia. C'era voluto del tempo perché le armi perdonassero la bestia per gli avvenimenti di Hiro, ma ormai era tutta acqua passata. - Anyways... Non direi che lo controllo, o lo tengo a bada. Lui fa quello che vuole, nei limiti del possibile. Non mi piace pensare di doverlo imprigionare, sta già dentro di me, dovrebbe essere abbastanza. Comunque è un ottimo compagno, uno sveglio. - Quindi arrivò la fatidica domanda, anzi le fatidiche domande. - Al momento, lo sanno i piani alti di Kumo e anche quelli di un gruppo di Jashinisti con cui sono in contatto da moltissimo tempo. Per il resto non l'ho detto a nessuno, se non ad un amico. - Fece una piccola pausa per riflettere sul da farsi, ma alla fine si decise a parlare. L'eremita avrebbe potuto aiutarlo a trovare Samari, quindi tanto valeva provare. - Inoltre... Circa due settimane fa sono stato attaccato dall'Akatsuki. Sono venuti la Mano e l'Artiglio. Sapevano del mio potere, o per meglio dire ne sospettavano. Ho ucciso la Mano, ma alla fine l'Artiglio mi ha catturato. Sono fuggito prima del tempo grazie all'aiuto di una terza figura. Il problema nasce ora. La donna che mi ha salvato si chiama Samari, questo è un suo identikit. - Ok, posso dirlo ora, stava già pensando di chiedere aiuto all'eremita, ma non ne era convito, o meglio non lo aveva ancora ammesso a se stesso. - Le falci che vedi... beh, ne avevo una in più, Ichigo. Pensavo fosse andata distrutta durante lo scontro con l'Artiglio, ma poi ho scoperto che in realtà è vivo, ma è stato rapito da Samari. Ho assoluto bisogno di trovarla e riprenderlo. - Disse chinando il capo come aveva fatto davanti al consiglio. - Vorrei che mi aiutaste come meglio potete, lui è un mio compagno, non posso abbandonarlo. - Questa volta era stato completamente sincero. Nessun segreto celato ed una richiesta di aiuto piuttosto sofferta. Poi rialzò il capo, pronto a rispondere all'ultimo quesito. - Per il resto... Let's see... In realtà lui sente tutto quello che sento io, infatti ha udito tutto quello che avete detto. Comunichiamo... come dire... Nella mia testa... Anche se detta così suona strano. Insomma, io sento quello che prova e pensa e viceversa, in realtà funziona anche con le falci che vedi. Non saprei dirti se ci sono altri come me in giro, ma dubito di essere così speciale da essere l'unico. In compenso non ho avuto contatti con nessuno di loro, almeno che io sappia. - Quindi si alzò in piedi, stiracchiandosi un poco mentre le falci continuavano a fluttuargli attorno, accompagnate dal suono delle catene. - Devo essere sincero, sono venuto sul monte per presentarvelo. Quindi vi pregherei di stare calmi, non succederà nulla. Diciamo che è il modo migliore di provarvi che non sono pazzo. - Quindi congiunse le mani al petto e improvvisamente il suo corpo venne investito da una strana luce. Era come se tutto attorno a lui si fosse formata un'aura di chakra color arancione. Tutto il suo corpo, anche le vesti, assunsero il colore dell'aura, mentre si disegnavano segni neri. Alcuni erano semplici righe, spesse, che sembravano seguire la posizione delle ossa umane, altre erano simboli di code. Gli stessi simboli che adesso adornavano la sua schiena. Di preciso cinque, come le code della bestia. Esatto, era Eiji super sayan. No dai, scherzo. In compenso aveva fatto emergere il potere del Bijuu, ma non era abbastanza. Tutti i presenti avrebbero poi potuto sentire una pressione incredibile. L'albero avrebbe iniziato a tremare, mentre dietro al ragazzo, sembrò quasi apparire un'ombra enorme, con tanto di occhi che osservavano i presenti. Ovviamente era solo impressione, l'impressione di essere osservati da un potere superiore che stava proprio davanti a loro. Probabilmente qualcuno si sarebbe spaventato, altri si sarebbero sentiti minacciati, ma Kokuoh non voleva intimorire nessuno, non proprio almeno. Quella sensazione scomparve in un lampo, come anche il tremore dell'albero, lasciando solo il posto al nuovo Eiji contornato da quella strana aura. - Ecco fatto... Per il resto, anche io stavo pensando di trovare un compagno, mi piacerebbe poter esplorare il monte, come anche quelli qui attorno, in cerca di qualcosa di speciale. Sono sicuro che troverò il rapace giusto. Edited by 'nD - 4/10/2020, 23:00
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