Legenda:
Narrato
"Parlato"
Pensato
Era passato ormai un anno da quando Hagane era entrato in possesso della Katana misteriosa di Aichi.
In questo lungo lasso di tempo, nei momenti in cui non era in missione, il ragazzo cercò di incentrare i propri allenamenti nello scoprire cosa avesse di speciale quell'arma, ma le sue proprietà misteriose non venirono mai a galla.
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Ken, cosa hai visto di speciale in questa Katana? Anche io riesco a sentire tramite il mio Chakra che ha qualcosa di diverso da una lama comune... Ma è come se questa cosa non fosse compatibile con me."
Lo Shinobi parlava tra sè e sè mentre pensava alle parole del fabbro di Yokkaiki, parole che lo avevano incuriosito ma che non era riuscito a concretizzare verificandole.
Pur di concentrarsi nello scoprire il segreto di quell'arma, essendo per lui una questione molto importante dato il suo interesse nell'approfondirle tutte, aveva anche deciso di rinunciare in via temporanea al suo arsenale in modo da non avere nient'altro tra le mani con cui allenarsi, ma fino ad ora non aveva mai ottenuto nulla;
era persino arrivato a vendere tutto il suo equipaggiamento bellico in modo da liberarsi anche dalla tentazione di riottenerlo nel breve termine, date le spese da sostenere per ricomprarlo.
Ed eccolo ancora lì, infatti, sulle coste orientali non molto distanti da Kumo, ad allenarsi compiendo varie pose e forme da combattimento impugnando la Katana del mistero, mentre affettava qualche canna di bambù tramite fendenti così dritti da fare risultare ogni taglio una diagonale perfetta tra quelle povere piante.
L'allenamento era iniziato ormai da un'ora e mezza e l'alba si era mostrata all'orizzonte da circa tre ore, ma la lama risultava ancora essere una semplicissima arma comune che sembrava rifiutare il suo possessore, e Hagane era ormai arrivato al limite della sua pazienza.
Perchè non accadeva nulla? L'utilizzo della Katana lo aveva perfezionato negli anni precedenti della sua vita da ninja, come aveva perfezionato tutto il resto dei classici armamenti tipici degli Shinobi, ma utilizzarla compiendo ogni singolo movimento nel modo più giusto possibile non sembrava servisse.
E cosa dire invece del Chakra del ragazzo? Aveva provato più e più volte, compresa questa mattina, ad incanalarlo nella lama per vedere se questa rispondesse a contatto con esso durante gli attacchi.
Ma ancora nulla.
Il nulla più assoluto.
Direi di averne ormai abbastanza... Un anno intero a dedicare gran parte del mio tempo libero a scoprire qualcosa, ma devo ancora raccogliere un singolo frutto del mio impegno. Forse sarebbe meglio tornare alle vecchie maniere...Ormai rassegnato e frustrato da quell'inutile allenamento e da quelli precedenti, Hagane si avvicinò al bagnasciuga immergendo i propri piedi nell'aqcua marina, per poi continuare fino a che l'acqua non avesse coperto le sue ginocchia;
arrivato a quel punto, avrebbe impugnato la Katana portando il braccio che la reggeva dietro alla schiena, immettendo quanto Chakra possibile in esso per amplificarne la forza fisica.
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Se non sono io colui a cui vuoi mostrare il tuo potere nascosto, allora tanto vale che torni alla ricerca di un prescelto, perchè finchè rimarrai qui... Saremo in due a perdere tempo. Direi che è arrivato il momento di tornare alla vecchia scuola e combattere come e con cosa ho sempre combattuto, e farlo bene come ho sempre fatto."
Dopo questa frase, il Genin avrebbe lanciato la lama quanto più lontano possibile, sperando che la corrente la trasportasse in un luogo lontano da lui e vicino a chi ne avrebbe fatto un uso migliore.
Così, stando per metà a bagno nel mare e per metà a sentire la brezza che soffiava verso l'ignoto, Hagane si sarebbe voltato intento a tornare sulla spiaggia, per poi chiedersi se la scelta migliore fosse stata quella di tornare a casa o di rimanere lì ad allenarsi facendo qualcosa di utile.
Anche se, riflettendoci, la prima sarebbe stata migliore dato che non aveva alcuna arma con sè, e lui ha sempre e solo utilizzato quelle per esprimere le sue vere abilità da Shinobi.
Direi che si tornerà a casa a mani vuote, di nuovo... Ma almeno questa sarà l'ultima volta.