Missione 54D - Pozzo senza fondo, per Mr. Ioso

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view post Posted on 15/7/2020, 20:21     +1   -1
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CITAZIONE
Benvenuto nella tua prima missione.
Come master io non sono il tipo che guarda molto le meccaniche tecniche di gioco - anche se per questa role, visto che è la tua prima, va contata almeno la Stm - quel che a me interessa in ogni caso è vedere uno spessore da parte del tuo pg, conoscerlo, sapere cosa sta vivendo anche dalla sua prospettiva.
Non pretendo che siano per forza lunghi i post, ma almeno efficaci.
E mi raccomando alla coerenza e la non autoconclusività.

Grazie in anticipo.


Bene.
Primo post tutto tuo. Mattina di sole cocente come sempre a Suna, fammi conoscere il tuo pg, anche i tuoi npc se vuoi e se ne hai.
Ti arriva una missiva dai piani alti dove sei richiesto agli uffici del Palazzo del Kage, né più né meno. Fermati pure a quando arrivi all'ufficio del Jonin di turno.

Se hai domande, libero di farle qui come in pvt, non aver paura che siano troppo stupide, sono qui anche per questo.

Enjoy!
 
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view post Posted on 16/7/2020, 12:07     +1   -1
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- Pioggia.
Dopo tre anni vissuti tra Sairatume e Tairogi, per di più in un paese che porta questo nel nome, non hai molti modi per spiegare come hai vissuto.
Scroscianti e abbondanti piogge, tutto l'anno.
Il ricordo della sabbia era solo una mera ferita aperta nel cuore, legato troppo al ricordo del padre e a quello della madre. Per questo tornare a Suna si stava prefigurando come una delle sfide più grandi per Seido, questa volta stava attraversando le stesse strade, percorse anni fa nella paura e nella fretta, completamente da solo: non gli era rimasto più nessuno, né nel Villaggio della Sabbia, né nel Paese della Pioggia. Dopotutto, era solo un quindicenne, viveva solo già da tempo, non era ciò che lui si aspettava dalla vita, forse era ciò che la vita si aspettava da lui, ma era ancora troppo presto per capirlo.
Proprio per questo, un giorno pensò che fosse giunta l'ora di ritornare a Suna. Il suo sogno di diventare ninja sembrava essere stato accantonato, se non fosse stato per il suo quotidiano allenamento. Serviva una svolta, serviva la normalità: solo tornare al Villaggio gli avrebbe permesso tutto ciò.
Così prese uno zainetto, raccolse tutto ciò che gli sarebbe potuto servire da quella casa che non aveva mai sentito come la sua e si mise su quella strada segnata da tre paia di orme in quella notte di terrore. Era la prima volta che la ripercorreva, nonché la seconda in tutta la sua vita. Questa volta però le sue emozioni erano nettamente diverse: era pervaso da una dolceamara nostalgia e da tanta voglia di essere un giorno come quell'uomo che tanto stimava e amava: Miyazaki Tenmei. Per lui fu sempre un padre eccezionale, un amico prima di tutto, perderlo non fece altro che gettarlo in un baratro di solitudine difficile da gestire a dodici anni. In questi tre anni, Seido aveva molto lavorato su se stesso, non aveva minimamente attenzione di lasciar scorrere gli anni senza reagire alle vicissitudini che gli si presentavano.
Indossato un mantello che gli copriva spalle e capo, si incamminò in quel giorno di pioggia verso il suo passato e il suo futuro.


Speravo di tornarci con voi...

帰路 - Il viaggio.
La strada per arrivare a Suna non era molto lunga: il Paese della Pioggia confina con il Paese del Vento e funge quasi da collegamento tra il Paese del Fuoco e il Paese del Vento.
Notò subito di essere uscito dal Paese della Pioggia nel momento in cui notò in lontananza le nubi diradarsi e il sole farsi spazio nel cielo. Incominciava già a respirare l'aria della sua terra natia. Seppur senza molti cambiamenti della mimica facciale, in cuor suo sentì addolcire quella sensazione di nostalgia che aveva caratterizzato i tre anni precedenti. Pochi chilometri dopo il suo piede fu di nuovo a contatto con la sabbia calda di Kaze no Kuni.


Quanto mi sei mancata, avevo dimenticato la sensazione della sabbia sotto i piedi. Non mi sembra vero rivedere e sentire il sole così caldo come qui. Coraggio, manca poco! Suna, sto arrivando...

砂隠れの里 - Sunagakure no Sato
Finalmente in lontananza si intravedevano le costruzioni del Villaggio della Sabbia, il caldo aveva preso il sopravvento nell'aria e il mantello si era già asciugato. Così tolto il mantello, si fermò un attimo a guardare il Villaggio dalla distanza. Un po' di paura gli stava crescendo dentro: seppur passati tre anni dalla sconfitta di Watashi, non sapeva quali fossero i reali danni accaduti e l'influenza che tutto ciò aveva portato all'interno del suo Villaggio. Non era il tempo di esitare però, così riprese il suo cammino verso Suna.
Nella sua testa continuavano a susseguirsi le immagini che aveva del villaggio, tutto ciò che aveva lasciato anni prima. Le immagini gli stavano creando una sorta di mappa mentale da seguire, sapeva come tornare nella sua vecchia casa. Poco prima di giungere all'ingresso del villaggio, una figura si avvicinò silenziosamente a lui, finché non gli si palesò di fronte: era un jonin di Suna.


???: Chi sei? Che ci fai qui?
Seido: Sono Tenmei Seido, figlio di Miyazaki. Sono stato via 3 anni dal villaggio, sono tornato.
???: Sei solo?
Seido: Sì...

Il ninja non fece altre domande, probabilmente sapeva già tutto o così credeva il ragazzo che proseguì il suo cammino scortato fino all'ingresso dal Jonin in un silenzio quasi imbarazzate che, tuttavia, stava mettendo Seido a proprio agio. Proseguirono per un paio di chilometri e, giunti a Suna, il jonin lo salutò con un cenno di mano ricambiato dal giovane. Tutto ciò che vedeva dinnanzi a sé, sembrava immutato, così proseguì spedito per quelle strade che aveva ripetuto a memoria durante il suo ritorno ed arrivò subito vicino casa sua. C'era un ragazzo lì fuori, sembrava aspettare qualcuno e allo stesso tempo sembrava una faccia nota. Gli si avvicinò.

???:Seido, Seido Tenmei. Sei tu?
Seido: Sì, sono io.
???:Sono Jo, ti ricordi di me?
Seido: Ah sì, abbiamo frequentato l'accademia insieme, no?
Jo:Esatto!! Sei stato via un bel po', eh? Bentornato!!
Seido: Grazie!

E si allontanò con un mezzo sorriso sul volto. Entrò in casa sua, nella sua vecchia casa impolverata. Poggiò lo zainetto a terra e scoppiò in lacrime: quella casa era troppo vuota e silenziosa, lui era solo lì, in quel silenzio lacerante. Pulì la casa e si mise a dormire.

Sei solo qui Seido...

La mattina dopo sentì bussare alla sua porta, aveva riposato per molte ore in quel silenzio che lo distruggeva. Gli avevano appena consegnato una missiva: una convocazione alla Residenza del Kage.

Cosa sarà mai? Già sanno che sono qui? Sì, qui c'è il mio nome!

Si vestì in fretta, prese dallo zaino il vecchio coprifronte di suo padre - ormai era un genin, poteva indossarlo - e lo annodò sulla fronte: aveva il nastro color sabbia e sulla placca di metallo era inciso il simbolo di Suna.
Uscì e giunse spedito in fretta alla Residenza del Kage, qualcuno lo aveva convocato. Intravide l'ufficio di un Jonin, bussò e si presentò:


Sono Seido Tenmei, sono stato convocato.

Grazie mille! Sinceramente è da un po' che non scrivo, quindi magari non è il massimo la mia produzione, man mano supererò il rodaggio :D
 
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view post Posted on 22/7/2020, 20:29     +1   -1
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Volute di fumo si sollevano dalla sigaretta che il vecchio Kuranpa sta diligentemente fumando seduto sul suo comodo seggio, tranquillo, leggendo nell'attesa uno degli innumerevoli rapporti di missione che quotidianamente si ritrova sullo scranno in legno di quercia.

Vestito con il suo lungo kimono beige, senza la tipica giubba che è consuetudine vedere indosso ad uno shinobi di rango elevato, l'uomo dai capelli argento sente bussare alla sua porta. Finalmente.

"Avanti!" afferma deciso, ma al tempo stesso calmo.

Non sente la necessità di spostare lo sguardo dai fogli per sapre chi si trova dinnanzi, e lo sa da molto prima che il giovane si presenti al suo cospetto.
La mano di carnagione olivastra, che con la sua magrezza ne accentua il raggrinzimento, gratta un po' la barbetta che copre i lineamenti affilati, sotto un naso aquilino, dopodiché egli si gira, puntando le iridi color celeste contro il genin, studiandolo da cima a fondo sotto i raggi del sole diurno, senza particolare reazione.

"Ti trovi qui oggi perché sei stato chiamato in missione," gli rammenta senza troppi giri di parole, con quella sua voce chiara e tagliente, "qualcosa di semplice, almeno in apparenza."

Poggia sulla scrivania la cartella che sarebbe rimasta a disposizione del giovane per eventuali informazioni: "qua dentro trovi quello che ti serve sapere sulla bambina che sarà tuo interesse ritrovare, ti anticipo che l'ultima volta è stata vista aggirarsi vicino al Pozzo della Sete Perenne, a sud est, in periferia. In questa missione sarai da solo. Domande?"



CITAZIONE
Okay, se hai domande gdrON è il momento giusto per farle, informazioni e altro che può esserti utile.

Qui i dati della marmocchia, compreso l'indirizzo della famiglia, poco più a nord:
5 anni, caucasica, capelli neri e occhi castani. Vestita con semplici abiti color terra. Il suo nome è Fujiko Karimatsu.

Per chiarimenti sai come trovarmi.
 
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view post Posted on 28/7/2020, 14:53     +1   -1
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Normalmente è semplice ricordare la prima missione da genin, tutte le sensazioni che condiscono questo tipo di esperienza: l'imbarazzo, l'ingenuità, l'essere impreparati, la carenza di esperienza. Un mix unico di emozioni, molto simili al primo giorno di accademia o di scuola, i primi sentimenti. Si tratta di prime volte.
Questa era la prima volta di Seido, forse erano più prime volte: la prima volta al palazzo del Kazekage, la prima convocazione, la prima missione, le prime responsabilità, la prima volta da genin di Suna dopo 3 anni. Tutto ciò si traduceva in un lieve torpore degli arti inferiori e da una sensazione cupa psicologica. Fortunatamente Seido, cresciuto negli anni di formazione da solo, lontano da casa, era già abbastanza abile nel nascondere le proprie emozioni, forse proprio perché non aveva nessuno con cui condividerle e si era sempre fatto carico delle proprie turbe.
Sembra strano come tutto ciò sia avvenuto in pochi istanti, tanto che alla parola "Avanti!" provenuta dall'interno, sembrava essersi spezzato tutto. Sentiva un enorme senso di responsabilità, la sua vita sarebbe cominciata proprio da quella missione. Per cui entrò, senza particolari problemi, in quel momento era perfettamente calmo e concentrato, a differenza di qualche momento prima.
Dinanzi a se un uomo in kimono con capelli argentati e una sigaretta in bocca: sembrava molto occupato, tanto da non guardare Seido, che ascoltava le parole del Jonin finché non sentì il peso di quegli occhi cerulei addosso. Ora il Jonin lo stava guardando e sentì un leggero brivido dietro la schiena alle parole "almeno in apparenza."


Almeno in apparenza... che vorrà dire?

Nulla di preoccupante però, il giovane Genin non si scompose e continuò ad ascoltare lo shinobi di alto grado finché non poggiò la cartella sulla scrivania con i dettagli della missione. Seido si avvicinò e la prese in mano mentre il Jonin completò la sua frase, precisando che in missione sarebbe stato solo, sollevando in realtà il giovane shinobi che non si sentiva ancora pronto per socializzare con altri ninja. Aveva bisogno di ambientarsi di nuovo a Suna.

Fujiko Karimatsu... 5 anni... Pozzo della Sete Perenne... mmh forse sarà meglio partire subito. Potrebbe essere in pericolo

Questi i pensieri di Seido, preoccupato per la piccola, data la giovanissima età e i pericoli che poteva incorrere nel vagare sola per il Villaggio. Pensieri che si stavano per trasformare in parole.

"Fujiko Karimatsu. I suoi genitori sanno altro? Perché la bambina si era recata al Pozzo della Sete Perenne? Dopotutto ha solo 5 anni, vagare per il Villaggio sola potrebbe essere preoccupante. Crede sia meglio recarsi direttamente al Pozzo?"

Chiuse Seido un po' retoricamente. Aveva come la sensazione che quelle parole potevano leggermente indispettire un Jonin che aveva ben altro a cui pensare. Ma aveva bisogno di sapere il più possibile, questa missione era di già la sua unica priorità al momento. Non voleva perdere altro tempo prezioso.

Ti chiedo scusa per il ritardo, purtroppo ho avuto molto da fare anche io. Ora ci sono però :D
 
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view post Posted on 1/8/2020, 12:50     +1   -1
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L'uomo ascolta le parole del giovane spezzare quel rinnovato silenzio, studiando ogni sua parola con attenzione e fissandolo senza timore né incertezze nello sguardo calmo ma imperativo.

Sembra quasi non abbia sentito, da quanto è tranquillo nel suo atteggiamento, il vecchio Jonin. Che l'abbia realmente innervosito con le sue domande?
Attimi di suspence vengono dissipati nel nulla con quel semplice cenno del capo, mutando lo sguardo in uno soddisfatto e concorde... per ora.

"I genitori l'hanno persa di vista mentre si trovavano nella calca del mercato,"
gli spiega semplicemente, accompagnando con dei gesti pacati, "è stata una fortuna che durante la loro forsennata ricerca sia stata intravista da quelle parti, considerata la distanza."

"Quanto al cominciare subito,"
conclude, "non ho altre direttive da darti e se non hai altre domande ti suggerisco di partire immediatamente, ragazzo." il suo tono suona l'opposto di un suggerimento, tuttavia.


CITAZIONE
Bene, qui comincia la tua missione. Sentiti libero di agire come preferisci (fintanto che ti tieni sul condizionale/ipotetico), da che punto vuoi partire, cosa vuoi fare o prendere prima del viaggio.
Post libero insomma, se hai domande, sai come trovarmi.
 
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view post Posted on 6/8/2020, 17:11     +1   -1
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使命 - La missione

Sul viso del giovane Seido nessuna espressione, aveva bene in mente quello che doveva fare. Ascoltava le parole del jonin per catturare ogni dettaglio che poteva essergli utile, nel frattempo, con quei suoi occhi di smeraldo, studiava la stessa anatomia dello shinobi. Non vedeva gente di Suna da un po' di tempo, in più il Paese del Vento è uno dei Paesi più vasti del continente e raccoglie molti tratti somatici: quell'uomo, a suo modo, era molto particolare. Scrutandolo con attenzione, nonostante il tono reputato dal giovane abbastanza ufficioso, non vedeva alcuna superbia o alcun fastidio nel jonin. Poteva tirare un sospiro di sollievo, non era giudicato in quel momento.
Lo shinobi lo invitò ad incamminarsi al più presto.


"Mmh... bene, vado."

Si voltò e si incamminò verso l'uscita del Palazzo del Kage. Il sole batteva forte, la sua carnagione era l'unica protezione che aveva da un sole così cocente.
La direzione era sud-est, nella periferia del villaggio.
Avrebbe dovuto avere molta più fretta, forse addirittura correre, ma Seido procedeva con un passo relativamente lento. Era tornato lì da pochissimo, aveva bisogno di riabituarsi a tutto ciò: al vento, alla sensazione della sabbia sotto i piedi, al sole cocente, alla vita da ninja. Riguardo quest'ultima il discorso è un pochino differente, poiché questi erano i suoi primi attimi reali da ninja, seppur allenandosi ogni giorno, non ha mai voluto essere un ninja di Ame, la sua fedeltà apparteneva al Villaggio della Sabbia, così come suo padre e sua madre.
Per cui, camminava quasi meravigliato per le strade del Villaggio, già piene di gente comune e ninja all'opera, la sua testa girava a destra e sinistra. Ben presto si rese conto che non si trattava di meraviglia, ma di nostalgia e il suo sguardo si incupì leggermente, poiché ciò lo porto a pensare alla sua condizione attuale e alla sua solitudine. Si fermò un attimo per rifocillarsi in un chiosco sulla strada.


"Un po' d'acqua, per cortesia..."

Così gli fu servita una brocca ricolma d'acqua, nella quale, seppur a fatica, il giovane si specchiò: ciò gli riportò alla mente quando era solito qualche anno prima specchiarsi nella pozzanghere di Ame dopo un temporale. L'uomo del chiosco lo osservava.

"Non ti ho mai visto da queste zone, sembravi molto assetato, offre la casa."
"Grazie mille..."
"Ma indossi il copricapo della Sabbia! Sei un ninja del nostro villaggio. Come ti chiami ragazzo?"
"Mi chiamo Seido Tenmei."
"Beh Seido, per qualunque cosa, puoi contare su di me, ho molti tipi di cibi e bevande disponibili, quello che non ho, lo trovi al Bazar."
Il giovane Seido sorrise: "Grazie ancora! Tornerò sicuramente! A proposito, sono sulla strada giusta per il Pozzo della Sete Perenne?"
"Sì, ragazzo! Prosegui dritto per questa strada e lo troverai! Hai qualche missione?"
"Esattamente, devo recarmi lì al più presto. Sarà meglio che mi sbrighi."

Così il giovane bevve tutta l'acqua dalla brocca, si congedò con l'uomo e proseguì.
Il passo ora era più spedito, l'acqua aveva agito come un buon tonico, ricordandogli che non aveva tempo di perdersi in pensieri e ricordi: aveva una missione da compiere.


Ci devo essere quasi, me lo sento.

Ed effettivamente un paio di centinaia di metri dopo incominciò ad intravedere il pozzo. C'era un po' di gente per strada, sembrava una normalissima giornata, forse la bambina non era lì, ma tanto valeva arrivare fino in fondo e scoprire cosa stesse succedendo. Continuò ancora qualche metro e si fermò ad un paio di metri dal pozzo, guardandosi intorno in silenzio, senza voler interrompere l'equilibrio dell'area.

Nessuna traccia, chissà se qualcuno sa qualcosa qui.
 
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view post Posted on 8/8/2020, 14:00     +1   -1
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Le casupole che si affiancano l'un l'altra sono ognuna differente da tutte le altre, innumerevoli come lo sono le vie e le svolte che serpreggiano tra di esse, costellate di numerosi passanti, in particolare nei punti e nelle stradine di maggiore interesse come quelle per il mercato.
Difficile non perdersi in un luogo tanto labirintico come quello, a meno di seguire le strade principali e i pochi punti di riferimento a disposizione, come ad esempio la direzione del sole che infiamma di vivida luce il percorso dello shinobi.

E fortuna che si è fermato a quel chioschetto, lui, con quell'apparentemente amichevole oste, altrimenti sarebbe stato arduo trovare la meta.
Trovandosi essa in periferia richiede comunque il suo tempo, quando il ragazzo giunge a quello che si presume essere il famigerato pozzo rimane cauto, preferendo osservare prima di approcciarsi.

Uomini e donne d'ogne età passano per quella via, alcuni intenti a farsi gli affari propri, tra di essi dei bambini, ma tra quei bambini nessuna traccia della piccola che cerca.
In quel momento un ragazzino lo nota con quegli occhi color nocciola, in particolare osservando il suo coprifronte del villaggio, e ben presto lo avvicina con fare curioso, facendo rumore con lo scalpiccio dei suoi sandali.

"Sei qui per trovare Fujiko?" domanda a Seido con la sua bianca vocina, prima di grattarsi la testolina scura e tondeggiante.

"Stavamo giocando a nascondino e non l'ho ancora trovata. Un signore vecchio l'ha vista vicino a un pozzo, ma non quello," racconta, indicando il pozzo dietro di lui e scuotendo il capo, "l'ha vista andare verso il pozzo brutto!"

Detto ciò, il piccolo indica un vicolo che porta verso la parte meno centrale del villaggio, e meno curata, a partire dalla strada pericolante.




CITAZIONE
Oooookay. Te lo dico onestamente. Sei molto bravo, te la cavi bene, però mi sembrava di aver detto che npc e cose importanti li gestisco io. Non mi hai chiesto nulla in merito all'npc del chiosco, ancor meno sul fatto che lui sapesse darti indicazioni (che fanno parte della missione). Male, molto male.
Per stavolta te la abbuono, ma ricorda che se parliamo di cose rilevanti a fini missione/combattimento devi sempre chiedere al master.

Non aver paura di scrivermi perché magari pensi di rompermi le scatole, sono il master ed hai tutto il diritto di chiedere, indipendetemente dalla risposta che potresti ricevere.
Per il resto va bene, occhio solo a concludere i post anche solo accennando cosa vorresti fare, anche qui, mi hai chiesto se era possibile far avvicinare un npc ma ricorda che la missione ruota attorno al tuo pg, prima che agli npc.
 
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view post Posted on 14/8/2020, 15:02     +1   -1
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Mentre gli occhi del ragazzo si perdevano all'orizzonte, quasi come se stesse contando i granelli di sabbia presenti nel villaggio, un bambino gli si avvicinò, quasi come se sapesse perché lui fosse lì.
In quel momento Seido era quasi indeciso se dargli corda o meno, ma, sentito il nome "Fujiko", la sua attenzione si spostò proprio su di lui che gli chiese se fosse lì per cercare la piccola scomparsa.


"Mhmh..."

E annuì, senza proferire altre parole in quel momento.

Forse questa può essere la strada migliore da seguire. Il bambino ne saprà sicuramente aiutarmi meglio.

Proprio in quel momento ebbe la conferma ai suoi pensieri, quando il piccolo gli riferì che la bambina era in sua compagnia e che insieme giocavano a nascondino finché lei non è scomparsa.
A quanto pare era nel luogo sbagliato.
Ancora una volta ebbe la conferma che il migliore aiuto lo poteva ricevere da quel bambino.


"Ti dispiace accompagnarmi lì?"

Non era a suo agio in quella parte della città, ci era stato veramente poche volte nella sua vita: aveva bisogno di una guida. Forse l'aveva trovata.

Ci sarà un motivo se lo ha chiamato "pozzo brutto", sarà meglio sbrigarsi...

CITAZIONE
Allora, innanzitutto ti ringrazio per i complimenti e prendo la palla al balzo per spiegare la mia scelta. Dato che si parlava di questo pozzo fin dall'inizio della missione, senza fare altre specifiche, credevo facesse parte della normale geografia "nota" del Villaggio. Per cui non credevo che far interagire il personaggio con un npc semplicemente per variare il ritmo narrativo parlando di cose in realtà ovvie, senza aggiungere nulla di caratterizzante (la direzione era presente fin dai primi post), non fosse un problema. Comunque sia non aggiungerò altro, mi limiterò a seguire gli ordini. Spero però di non ridurmi a post scarni come questo, visto che non potevo aggiungere molto di più, non conoscendo la geografia della zona.
 
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view post Posted on 18/8/2020, 17:32     +1   -1
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Al sentire quella richiesta il bambino si fa timoroso, esprimendo chiaramente la sua enorme voglia di giungere al luogo appena citato, manifestandola con un cenno negativo del capo: "Nuh-uh! Però posso dirti come arrivarci!"

Che il giovane ninja accetti o meno la proposta, egli acquisirà le giuste informazioni sulla direzione da intraprendere, purtroppo unica per giungere alla meta.
Il sentiero per arrivarci non è dei più semplici, avvicinandosi il ragazzo può notare un cartello lercio e divelto, del quale scritta è ancora facilmente intuibile: 'Non oltrepassare!'.

Una volpe del deserto, ben distante, osserva con occhi vagamente curiosi e attenti l'attraversamento di quella via pericolosa, che una volta sgusciata fuori dal centro della cittadina, diventa sempre più impercorribile. Vi sono così tanti detriti e ostacoli naturali in essa che perdere la direzione risulta molto facile, se si osa cambiarla, e proprio quando sembra finalmente divenire semplice, dopo circa mezz'ora di cammino sotto il sole cocente, ecco che il genin, nel silenzio di quel luogo desolante, comincia a sentire dei versi animaleschi.

Aguzzando lo sguardo noterà un branco di coyote, sembra proprio lo abbiano puntato.



CITAZIONE
Non voleva essere un rimprovero, ma nel dubbio preferisco sempre che chiedi. E non fa niente se sono corti o meno, l'importante è il contenuto.

Okay! Adesso mettiamo un po' di pepe alla mission! Se non l'hai ancora capito sì, ti circondano e ti attaccano.
Col pargolo puoi insistere quanto vuoi, ti darà solo indicazioni ma non verrà. Troppa fifa lui.
 
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view post Posted on 26/8/2020, 20:09     +1   -1
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Sembrava che la domanda rivolta al piccolo lo avesse gettato in una sorta di terrore al quale seguì il rifiuto della richiesta del giovane. Nulla da fare, Seido era destinato a compiere quella sua prima missione da solo, senza la benché minima compagnia.
Ascoltava le indicazioni del piccolo: la strada da percorrere si preannunciava infernale con quel cartello "Non oltrepassare" che poteva spaventare i più, data l'angustia di quella strada scandita da ostacoli vari lungo il suo dispiegarsi alla vista.
In quel momento Seido era molto tranquillo, leggermente sollevato anzi dal non dover pensare a proteggere anche quel ragazzino. Per cui senza neanche rifletterci si incamminò infrangendo l'unica regola scritta di fronte a lui per il bene di quella bambina.


Sarà meglio che mi sbrighi o troverò solo un mucchio di ossa...

Pensava di essere arrivato a destinazione prima, ma evidentemente le indicazioni precedentemente ricevute lo avrebbero solo condotto in una zona più conosciuta: la bambina non era lì. Pensava questo mentre percorreva la nuove strada segnalatagli.
Osservava, passo dopo passo, come la strada si sviluppava in un'improbabile sequenza casuale di rocce, sabbia, arbusti secchi e altri tipi di ostacoli che fornivano un percorso quasi obbligato verso un punto ignoto, probabilmente il pozzo che il piccolo aveva indicato poco prima: il pozzo "brutto".
La destinazione non fu ancora raggiunta quando il ragazzo si rese conto che dei coyote lo avevano puntato, i quali famelici si avvicinavano al ragazzo lentamente, con la bocca spalancata, emettendo saltuariamente versi che annunciavano un imminente attacco.
Il giovane piantò i piedi al terreno, furono quasi ricoperti di sabbia tanta la pressione che fece e infilò la mano in quella tasca che conteneva i suoi fidi kunai, stava per estrarne uno per attaccare i coyote, quando pensò che una tecnica ninja sarebbe stata l'ideale, così compose rapidamente dei sigilli con le mano, si chinò e impose le mani sul terreno per completare la sua tecnica.


CITAZIONE
<ninjutsu elementale a lungo raggio> - - Pilastro Roccioso - [Chk: 45][Int: +60] "Il ninja fa fuoriuscire un pilastro di roccia dal terreno, vicino ai piedi dell'avversario, sorprendendolo. L'elusione di questo attacco subisce un malus di 15."

Atk= 37 (Int Base) + 60 (Tecnica) + 5 [Specializzazione (37/10)+1] = 102
Stm= 64 (Stm Base) - 2 (Chk usato/20; 45/20= 2.25) = 62

E la terra nei pressi dei coyote si incominciò a muovere, pervasa dal chakra del giovane Seido.

CITAZIONE
GDR OFF: Ti chiedo scusa per questi giorni di ritardo, sono stato in vacanza e sono tornato solo ieri. Spero vada tutto bene
 
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view post Posted on 31/8/2020, 16:28     +1   -1
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Le bestie lo circondano, in agguato, attendono qualche istante, si sparpagliano l'una dall'altra, con quelle iridi color terra che selvagge non lo perdono un secondo, mentre rivoli di saliva scendono dalle zanne fameliche, evaporando al contatto con il suolo bollente.

Lui non aspetta neanche tanto, decide di fare la prima mossa, forma i sigilli e parte all'attacco con qualcosa di relativamente semplice. Il pelo chiaro si drizza ed uno dei coyote esegue rapido un balzo di lato, ma l'altro risulta più lento e finisce per volare a qualche metro da terra, e di distanza, con un guaito a metà tra lo spaventato ed il dolente.

Gli sguardi canini volgono rapidi al pilastro, poi al compagno che resta fermo nell'incertezza e nel dolore, in ultimo nuovamente allo shinobi fautore di quello strano attacco.
Lui manipola la terra, lui può questo, e il timore fa fremere i muscoli, irrigidire i corpi, tuttavia la fame scavalca con ferocia quella paura, facendoli resistere.

Qualche altro istante di attesa, molto poco, dopodiché i due coyote ai lati scattano con le fauci spalancate e gli artigli affilati. I restanti sono pronti a dar loro man forte, subito dopo.




CITAZIONE
Ti faccio divertire ancora un po' prima di continuare, sbizarrisciti pure stavolta nel combattimento. Puoi eseguire più di un'azione, non sono difficili da battere. Fermati a quando hai finito con loro.

PS: Non scervellarti a fare i calcoli, la parte meccanica è wip e non fa punteggio. Mi basta il quote e il conteggio stamina.
 
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Nella vita degli esseri umani ci sono determinati momenti in cui il cervello sembra bloccare il tempo in un'istantanea di quel momento: riesci perfettamente a renderti conto di ciò che sta avvenendo intorno a te, ad avere una scarica di adrenalina che ti rende perfettamente lucido sul da farsi e, perché no, ad avere una performance migliore.
Lo aveva capito Seido che, pur non ritenendo di essere in pericolo, aveva bisogno di tutta la calma e la concentrazione possibile per portare a compimento la sua missione. Dopotutto ne era a conoscenza, la vita del ninja non era semplice: è una via irta di pericoli e, crescendo, questi non faranno altro che crescere esponenzialmente, con molta probabilità anche suo padre aveva affrontato un animale del genere durante la sua prima missione per poi arrivare anni e anni dopo a battersi contro la Progenie di Watashi. Non c'è dubbio, quella vita faceva per lui, amava sentire quelle scariche di adrenalina addosso, specialmente perché, rimasto solo, dava ormai poco peso alla sua vita, rendendo perfetta la sua scelta di diventare ninja, mettendosi quotidianamente in pericolo.
Quella banale tecnica non fu del tutto inutile, uno dei coyote fu sbalzato via, colpito da quel pilastro roccioso, gli altri, salivanti, erano pronti a procacciarsi il pranzo: fu in quel momento che il tempo si fermò per Seido.


Non posso permettermi di fallire la mia prima missione, specialmente perché così mi ritroverei mangiato vivo da loro... Mi serve un piano.

Due del branco si avvicinarono con i denti ben in vista, il loro attacco era appena cominciato. Attaccando da entrambi i lati, il giovane Seido non aveva possibilità di fuga, doveva necessariamente difendersi; sentì il chakra scorrere nelle sue mani.
Compose dei sigilli.


CITAZIONE
<ninjutsu elementale> - - Roccia Friabile - [Chk: 60/90][Def/Res: +80/115] "Il ninja manipola la roccia in modo da creare una difesa a doppio taglio: un muro di roccia di notevole spessore, cavo all'interno. In questo modo, quando l'avversario attacca a distanza ravvicinata, viene travolto da una pioggia di pietre, che gli causerà ferita da Contusione calcolata su 1/8 dell'efficacia totale di questa tecnica(quell'1/8 è considerato alla stregua di un danno certo, anche se non intacca la Slt, quindi ferita e dolore richiederanno un'ulteriore divisione). Non utilizzabile contro chi dispone di più di 100/180 di Vel, e l'effetto della ferita non si attiva più di una volta ad incontro."

Stm: 62 - 3 (Chk/20) = 59

Rapidamente dal terreno si sollevò un muro di pietra abbastanza alto e spesso per proteggere il suo lato sinistro. I capelli del giovane Seido si riempirono della sabbia smossa dal sollevarsi di quella parete. Non aveva tempo per sistemarsi, doveva occuparsi anche del coyote di sinistra, così pensò bene di attaccarlo con una tecnica un po' diversa da quella precedente: i sigilli erano relativamente semplici; si abbassò sul terreno e con la mano sul terreno frantumò delle rocce che scagliò grazie al chakra in direzione del secondo coyote.

CITAZIONE
<ninjutsu elementale a lungo raggio> - - Pioggia di Pietre - [Chk: 50][Int: +55] "Il ninja sgretola il terreno, per poi controllare una serie di piccole rocce e lanciarle contro l'avversario, rendendogli molto difficile difendersi a mani nude. Se questo attacco è difeso con Res+Chk, il difensore subirà comunque 10 punti ferita da Contusione."

Stm: 59 - 3 (Chk/20) = 56

Spero che questa volta sia sufficiente!
 
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view post Posted on 11/9/2020, 19:52     +1   -1
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Gli attimi passano incessanti, attimi di tensione dove c'è desiderio di sopravvivenza e continuità da parte di entrambe le fazioni coinvolte in quel conflitto tra uomo e natura, ma a prevalere è il primo grazie alle sue capacità belliche fuori dal comune per altre specie animali.
Il muro di roccia friabile si solleva nel momento stesso in cui il canide balza contro il ragazzo, arrestando la sua avanzata e travolgendo esso con una frana inesorabile.

Il terreno trema vigoroso sotto le zampe, con tutto il peso di qulele jutsu terrose, così l'altra bestia, vedendo la fine che ha fatto il fratello ed osservando la pioggia di rocce che giunge minacciosa verso di esso, sente crescere il timore e asseconda l'istinto, arretrando di qualche passo prima di fuggire con la coda tra le gambe verso il torrido oceano di sabbia, non volendo morire anch'esso.

Una vittoria ruggente, che vede il giovane shinobi di Suna nuovamente da solo, a poter tirare un sospiro di sollievo...

...o così credeva lui.

Accade tutto piuttosto in fretta, non ha il tempo di accorgersene lui, né di agire come dovrebbe, così la sabbia sotto i suoi piedi ha preso ad inghiottirlo. Palese capire di cosa si tratti, ma alquanto improvviso.
La verità ignota al ragazzo è che con le sue jutsu Doton egli ha disturbato i già fragili equilibri del terreno sotto i suoi piedi, poiché se non avesse agito a quel modo, molto probabilmente quelle sabbie mobili non lo avrebbero inghiottito nel medesimo punto in cui si trovava attualmente.

Una fine veloce e inevitabile... ?

No. Più semplicemente, risvegliandosi avrebbe compreso di trovarsi in un complesso labirinto naturale al di sotto delle calde sabbie, privo di qualsivoglia fonte di umidità, se non quella espulsa dalle pareti sottoforma di goccioline. Temperature più basse, aria satura e polverosa, forti odori tipici delle grotte, nonché smeraldine luci soffuse emanate da cristalli sparsi qua e là per tutto il perimetro.
Due le direzioni principali nelle quali si dirama quel mistico luogo, intervallate da gallerie secondarie ai lati.



Che questo sia il cuore del famigerato pozzo?



CITAZIONE
Scegli una direzione qualsiasi e decidi come agire.
 
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view post Posted on 14/9/2020, 13:07     +1   -1
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The Exalted One - 高貴な者

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井戸の内 - Nel pozzo

La sensazione che accompagnò i jutsu del giovane Seido era una scarica di adrenalina mista a soddisfazione: vide cadere uno dei due avversari sotto una cumulo di rocce, l'altro scappare, impaurito da quella pioggia di pietre scaturita dal jutsu Doton.
Era praticamente ufficiale: aveva appena sconfitto i primi avversari della sua avventura ninja.
Ma un'altra difficoltà lo stava aspettando.
La sabbia sottostante sembrò trasformarsi in un liquido, tanto il vigore del fluire verso il basso della stessa; erano sabbie mobili. Non riuscì ad evitarle, non era più abituato alla Sabbia, le sue caviglie furono bloccate, non aveva più modo di liberarsi. Così sprofondò, nella sua testa la paura di morire stava trovando posto, anche se non ebbe modo di realizzare la forma di questa, era un'emozione forte come un'altra.
Fu inghiottito completamente, svenne e precipitò.

La caduta fu attutita dalla sabbia che lo aveva preceduto; nella sfortuna portata dall'utilizzo dei suoi jutsu, riuscì a trovare un minimo di vantaggio. Il suo corpo era ricoperto lievemente di sabbia, l'essere svenuto aveva permesso al suo corpo di non subire danni dovuti alla caduta e la sabbia ne azzerò praticamente il rischio. Rinvenne in fretta, con quella strana sensazione che un risveglio brusco accompagna.
Si rialzò. Parte di quella sabbia continuava a ricoprire il suo corpo e il suo viso, così cercò di liberarsene scrollando e percuotendo i vestiti, poi con la mano sinistra si pulì il viso. Era di nuovo vigile, tant'è che cominciò subito a guardarsi intorno, a realizzare di esser caduto in una grotta. Nessuno spiraglio sul soffitto, l'unica luce visibile era quella di alcuni cristalli. Era ancora fermo ad osservare.


"Dove sono?!" Le parole, seppur pronunciate con un tono normale di voce, rimbombavano sulle pareti di quell'antro. "Maledetti coyote!" aggiunse, incolpando i canidi della sventura capitatagli. Fu in quel momento che gli ritornò in mente la sua missione.

Devo trovare la bambina.

Notò che in quella caverna c'erano maggiormente due vie da seguire, così si incamminò verso lo snodo principale a pochi passi da lui, quando notò che nei pressi di un accumulo di quei cristalli, ce ne erano di diverse dimensioni spezzati sul terreno. Potrà tornarmi utile... e ne prese uno delle dimensioni di una mano. Scrutando le due vie poté notare come l'illuminazione era leggermente diversa, una più intensa dell'altro di un po'. Pensò che la bambina potesse essere lì dentro e che, se così fosse stato, era sulla via giusta per trovarla e compiere la missione.

Se la piccola è caduta qui dentro, potrebbe aver seguito la via più luminosa per cercare di uscire, sarà meglio imboccare quella. Non male come primo incarico.

Così si avviò per la via luminosa tenendo il cristallo color smeraldo nella mano destra.
Le pareti di roccia sembravano molto solide, per cui si sentiva molto a suo agio in quella grotta che, in parte, per profumo e ombra, gli ricordava molto il Paese della Pioggia e quelle goccioline che sgorgavano da alcune fenditure sulle pareti, che, cadendo al suolo, ricordavano il suono della pioggia, gli confermavano questa visione. Dalla via intrapresa poté notare che da essa si diramavano numerosi cunicoli e viuzze secondarie.
"Fujiko!" Continuò a seguire la regola che si impose: seguire la strada più luminosa, intervallando piuttosto regolarmente il nome della bambina a gran voce con l'imbocco del cunicolo più adatto alla sua ricerca.

Spero di trovarla, spero sia qui.
 
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view post Posted on 22/9/2020, 15:18     +1   -1
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Il nome della bambina riecheggia tra le pareti rocciose e i corridoi naturali di quel luogo tanto mistico e desolato, reso ancor più tale dal fatto che l'unica risposta ricevuta dal giovane è il proprio eco.

Non gli resta che continuare dunque e camminando il giovane Genin può vedere chiaramente degli scheletri sparpagliati lungo i sentieri: a giudicare dalla posizione alcuni sembrano essere morti di fame e sete, mentre altri risultano curiosamente divelti.
Tutto ciò è reso ancor più inquietante dal suono appena percepibile che giunge alle orecchie del ragazzo.

Era un sibilo distante quello che ha sentito?




CITAZIONE
Scusa il ritardo, ma soprattutto scusa il post corto, decide se indagare gli scheletri oppure semplicemente continuare a camminare.
 
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26 replies since 15/7/2020, 20:21   428 views
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