Nashibi ikigai [生き甲斐], Addestramento incentrato solo sull'Exp

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view post Posted on 18/5/2020, 20:29     +1   -1
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K U M O W A V E

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Da quello che mi hai scritto per messaggi hai gia ben chiaro cosa vuoi fare con il tuo pg, e c'è tanta roba...
Fai la tua scelta dimmi tu in che direzione vuoi andare.
Fai il tuo post scegliendo l'argomentu sul quale vuoi allenarti, se vuoi menare un tizio a caso, se vuoi fare il mendico, se vuoi menarti con il bijuu, se vuoi imparare a disegnare, se vuoi imparare a pescare, ecc., ecc.

Poi vediamo come si sviluppa la situazione.


Scusa per averci messo tanto ad aprire... da ora in poi sarò puntuale.


~Angy.
 
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view post Posted on 24/5/2020, 22:21     +1   -1
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GdrOff// Continua da [ Un cane che si morde la coda ..di lumaca ] //GdrOn


    ~ 27 Marzo 249 DN ~ kn2yMMU Sunagakure no sato - Ore 08:00
    [ Cimitero ]

I lavori di ricostruzione della biblioteca avrebbero richiesto diversi giorni per essere avviati, diversamente da quanto credeva non bastava riempire il cratere che aveva lasciato in centro al villaggio e costruirci sopra. Vedendo i sigilli lungo il perimetro si era avvicinata per leggere gli avvisi del cantiere, pareva che la ditta di costruzioni prima di partire doveva fare una lunga serie di accertamenti nei dintorni, riparare i danni alle fogne, al sistema idrico e con particolare attenzione, alle fughe di gas che potevano interessare i quartieri circostanti. Per dare il suo contributo avrebbe dovuto aspettare che tutta quella burocrazia venisse svolta da chi di dovere e segnandosi il nome del responsabile dei lavori, rimandò la sua visita ad un secondo momento.
Rientrando da quella delusione il suo sguardo venne presto attirato da nuovi manifesti, di quelli commemorativi, con tanto di foto e cornice nera: attaccati all'ingresso di un vivaio e accompagnati dal profumo intenso di rose e gigli, vide i volti stampati delle persone che aveva ucciso. C'era una modesta folla fuori da quel negozio e distogliendo lo sguardo prima di poter leggere le date dei funerali sperò che nessuno la fermasse in quel momento. Ripreso a camminare raggiunse una bacheca posta in strada e anche li, tra annunci vari, trovò i manifesti; fingendo di leggere altro staccò alcuni fogli e li portò con sè.


Cosa sono? Annunciano data e luogo dei funerali.. e pare che si tengano più tardi.

Al riparo da occhi indiscreti si poggiò ad una staccionata e vuotando le tasche prese a leggere quei tre manifesti con un magone in gola.

Anche se hai dormito tre giorni di fila hai ancora l'occasione di un ultimo saluto, è un bene no? No, andarci è una pessima idea. Anche se non sono in tanti a sapere che sono morti per colpa nostra, potrebbe essere giunta voce ai familiari.. senza contare che per ogni casino sono sempre in cima alla lista dei sospetti.
Mi domando come mai. Hh-ha, divertente.
Noburu era davvero una cara persona, mi ha aiutato molte volte aprendomi le porte della biblioteca alle ore più assurde, lasciandomi studiare e prendere in prestito libri che non ho mai riportato indietro, perchè mangiucchiati da 'Jei o persi chissà dove dopo la lettura.


Prima di mezzogiorno pensò bene di tornare alla casa-albero e raccogliere tutti i tomi che aveva seminato in giro per poi riportarli alla tomba del vecchio quando la cerimonia sarebbe finita. Tra i titoli più improbabili spuntò quello preso dopo il suo tentativo di diventare fallito di diventare anbu e l'incontro con quell'uomo pipistrello: una rivista-documentario trovata in bagno il cui titolo recitava "Grotte, caverne e guano", era sul fondo di uno scatolone, in mezzo ai cartoni cilindrici della carta igienica finiti e le riviste che aiutavano contro la stitichezza.
Aspettando l'ora, riprese a leggere "L'uccello che girava le viti del mondo", l'ultimo libro che aveva preso in prestito e che doveva servire a capire cosa stava vivendo, parlava di mescolanza tra realtà e sogno, della scomparsa di una persona amata e la necessità di fare i conti col passato, raccontava di un presente confuso e incerto come il suo.


Devo averti causato molta sofferenza, mi dispiace molto Fujie-san.. Questo libro ti ha aiutato? Fin dove ha potuto, il protagonista è uno sfaticato, per certi versi mi rivedevo in lui ma aveva anche una moglie servizievole, una famiglia che poi perde pezzo dopo pezzo e nel tentativo di ricomporla scopre quel pozzo, un varco dimensionale che lo porta ad incontrare il fantasma del veterano nei suoi sogni. Sembra interessante.. e mi sorprendi, non ti facevo un'amante della lettura. Ci sono ancora un mucchio di cose che non sai di me lumacone, e poi che vorresti dire, che sono una selvaggia ignorante buona solo a mangiare, cacare e picchiare? Nononò, no! Non volevo assolutamente, proprio da me questo mai.. so bene cosa si prova ad essere etichettati. Che ne dici se per farmi perdonare facciamo un gioco, per ogni cosa che mi racconti di te, te ne racconto una di me?
Per conoscerci meglio, d'accordo, mi piace. Tocca a te allora, son tutta orecchi. Mmm bene, ci penso..

Giunta al cimitero con Yasei al passo, la donna dai lunghi capelli rossi andò in cerca del punto di sepoltura e seguendo la processione ci mise poco ad individuare il punto esatto. Sulle spalle teneva un peso enorme, una montagna di libri raccolti in un lenzuolo bianco che, annodato alla buona, era solo per miracolo se non aveva ancora riversato a terra il contenuto.
Tenendo le distanze attese che la folla si disperdesse mentre altre, in lontananza, si riunivano per altre sepolture; trovata la lapide di Noburu si liberò del peso della cultura e accendendo un cero lasciò anche un kunai sulla lapide: tradizione voleva che servisse a scacciare gli spiriti maligni.


"Sei sempre stato buono con me, non meritavi di morire.. che tu possa riposare in pace."

Inginocchiata in preghiera disgiunse la mani solo per versare del sakè in due piccole ciotole, bere la sua parte e versare l'altra sulla lapide nuova di zecca: un brindisi alla rinascita che avrebbe potuto innervosire i puristi delle cerimonie buddiste, ma non l'anziana moglie del bibliotecario che vedendola da lontano la lasciò fare. Altri al posto suo non sarebbero stati così gentili, riconoscendola l contrario avrebbero potuto manifestare il loro disprezzo e inveire nei suoi confronti e l'insulto rappresentato da quel gesto.
Non conosceva gli Agiwara ma era certa che il vedovo non avrebbe avuto pietà verso di lei, lo aveva privato della moglie e della figlia, di un futuro felice con la sua famiglia.




GdrOff// Per le tempistiche non preoccuparti, io più di un post a settimana non riesco //GdrOn

 
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view post Posted on 27/5/2020, 18:12     +1   -1
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Quindi hai deciso di ricostruire la bibileoteca.
Bene.
Come è coinvolta Nashibi e il suo fido compagno in questa ricostruzione.
Per ora sembra che tu (Angy) sappia benissimo cosa fare e come destreggiarti a raccontare i fatti, non voglio intervenire per metterti i bastoni fra le ruote... per ora.
Vai pure avanti con i tuoi piani, se hai bisogno di qualsiasi cosa fammi sapere.
 
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view post Posted on 2/6/2020, 23:57     +1   -1
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    ~ 27 Marzo 249 DN ~ kn2yMMU Sunagakure no sato - Ore 11:00
    [ Cimitero ]


Seduta a gambe incrociate Fujie rimase a contemplare quella lapide per ore e continuando a versare il saké comprato per l'occasione non ci mise sentirne gli effetti. Per niente abituata agli alcolici presto iniziò a sentirsi strana, avvolta da una sensazione di leggerezza che non capiva appieno, fastidiosa ma al tempo stesso rilassante. Yasei fece giusto un assaggio, dopo le prime due leccate tuttavia lasciò perdere e sdraiandosi al suo fianco poggiò il muso sulla base della tomba; anche lui ricordava bene quel vecchio, spesso mentre la compagna si immergeva nella lettura lui e la moglie gli portavano deliziosi spuntini dalle scorte private di casa.
Noburu era un brav'uomo, su questo non ci pioveva e avrebbe sfidato chiunque ad affermare il contrario. In verità non servivano altre prove, a confermarlo erano le parole della moglie che viveva con lui in matrimonio da oltre 50 anni e, tutte le volte che avevano avuto modo di parlare con l'anziana, non una parola critica era uscita dalle sue labbra. Normale direte voi considerando che si amavano ma, dopo tanti anni di matrimonio, qualsiasi rapporto inizia a deteriorarsi o presentare dei difetti: nel loro invece no, il massimo che avevano sentito era il lasciarsi andare in commenti sarcastici sulla sordità di uno e la miopia dell'altro. La loro storia sembrava uscita dalle favole..


..e io vi ho scritto la parola fine.

Messa giù la bottiglia fece per poggiarla tra i fiori e le candele ma presa com'era, maldestramente sbagliò angolazione e la fece cadere sulla pietra. Per fortuna era quasi vuota e il contenuto non finì riverso, la scena però parve divertire Saiken, lo sentì ridere sommessamente nella testa.

Che hai da ridere sotto i baffi? Perdonami, so che non dovrei, sarà l'effetto di quella roba che bevi a farmi sentire allegro e non mi capitava da.. da tanto.
Eri molto legata al vetusto audioleso?
Il vetu-cosa?


Con quei nomignoli improbabili la mandava in confusione.

Non ti facevo così sentimentale. Non lo sono infatti.
Per caso vedi un anello al mio dito?


"HIC!"

Nel mezzo della discussione singhiozzò talmente forte e all'improvviso da farsi sentire nell'intero cimitero e con quella delicatezza e signorilità, poco ci mancò che non risvegliasse i morti. Noncurante del disturbo che poteva arrecare ai pochi visitatori rimasti in preghiera la rossa continuò su quella linea: fece il dito medio a Saiken per mostrare il suo dito privo di gioielli, roba che se qualcuno l'avesse vista li seduta davanti ad una lapide a fare gestacci avrebbe fatto presto a fraintendere. Sembrava quasi insultare il defunto e beffarsi della sua morte.

Credo si usi mettere l'anello all'altro dito, quello a fianco sai? Ma dico io.. SEI SERIO!?
HAHAHA, devo insegnarti proprio tutto.


Stavolta fu lei a ridere e fu tutt'altro che un risolino sommesso, ubriaca come uno scaricatore di porto non fece nulla per trattenersi, l'idea del demone ignorante sui gestacci la divertì al punto tale da mostragliene almeno un'altra dozzina; rimasto a lungo rintanato sotto terra, il seicode non conosceva molto delle usanze umane e osservando i nuovi gesti continuò a non capire senza accorgersi che si stava beffando di lui. Prendendolo in giro a quella maniera gli si seccò la gola e finì per bere l'ultimo goccio di saké rimasto, più lei si sbellicava dal ridere e più lui rimaneva basito nell'osservarla da spettatore, era perplesso ma al tempo stesso divertito per il modo in cui si stava lasciando andare a quello che credeva un semplice gioco che non capiva.
Alla fine Fujie aveva male alla faccia per le risate, perfino gli addominali le dolevano e con la sua grazia elefantesca finì per lasciarsi cadere all'indietro. Rotolandosi per terra mentre ancora rideva finì per rovinare i fiori portati da qualcuno, la testa non era mai stata così leggera e nel caos senza accorgersene finì per schiacciare anche la coda di Yasei. Questi pur non provando dolore guaì per il fastidio e provando per simbiosi quella sensazione di smarrimento si allontanò di qualche passo, trottò in modo goffo e capì che il sakè stava offuscando anche la sua di testa.

Diciamo che se non li avevano notati fino a quel momento, stavolta fu impossibile. Da fuori la scena aveva dell'irrispettoso, senza ritegno nei confronti del defunto che invece stava omaggiando a modo suo.


"Sei sempre senza ritegno tu."

..chi è? Uhm chi? Ah merda, non l'avevo nemmeno sentito avvicinarsi, siamo messi male eh? Parla per te, io l'ho sentito. Insomma lo conosci? Ummnon credo sai? C'è come una nebbia cazzo, sembra di essere a Kiri.. se si avvicinasse un po' riuscirei a vederlo in faccia e allora forse. Hic!

La voce era quella di un uomo, non l'aveva mai sentita prima ma fu impossibile non percepire il disprezzo che tinse di nero il suo tono e quelle parole vibrate fuori d'istinto dalle corde vocali.
Confusa dalla sbronza e dal continuo rotolare provò di nuovo ad aprire gli occhi per non rischiare di addormentarsi ma non distinse molti dettagli, vide solo una figura esile vestita di nero con le braccia lungo i fianchi. Si focalizzò su qualcosa di colorato che pendeva a testa in giù da una mano ma nemmeno lì capì di cosa si trattasse, l'alcol ingerito ormai l'aveva mandata completamente in balla.


"Sei la vergogna di Suna, mi fai ribrezzo. Tu e quel cane che ti porti dietro siete solo un peso. Noburu si vergognerebbe nel vederti in questo stato, perchè non fai un favore a tutti e non sparisci da questo villaggio? Tsk.. proprio non capisco cosa aspetta il Kazekage, quanti altri innocenti dovranno morire per mano tua prima che ti rinchiuda per sempre in un cazzo di buco senza fondo?"

La voce che gli faceva la paternale s'inasprì di almeno due toni e tinta di rabbia e frustrazione con il suo timbro andò a sottolineare il disprezzo per lei, un jonin di punta di Suna che fino a poco prima di rotolava a terra come un cane in visibilio in una pozza di fango.
Nonostante le provocazioni del vedovo Agiwara, non ci fu risposta verbale e pur rimanendo il più lucido dei tre, presto anche Saiken iniziò ad accusare il colpo.


H-ha una foto sottobraccio, credi sia importante? É capovolta ma sembra lui fotografato insieme alla sua donna e il loro cucciolo glabro. Oddio.. che sia l'uomo che stavi evitando? Non voglio dirti cosa fare ma forse dovresti ascoltarlo.

La rossa infine prese a muoversi e riuscendo a tornare seduta per un pelo, successivamente si mise in ginocchio, un traguardo raggiunto per un pelo grazie all'utilizzo delle braccia tese verso l'esterno che le fornirono il giusto equilibrio. Con un gesto delle mani gioì per l'impresa e così conciata si trovò ai piedi dell'uomo e si allungò verso di lui: cercando di capire cosa pendesse dalle sue mani con le dita staccò un frammento di quella cosa e si stupì della facilità con cui riuscì a strapparlo. Portando quella sfoglia sottile al viso ne annusò l'odore - era piacevole, floreale forse ma non sentiva bene - lo portò quindi alla bocca e scoprì che sapeva di fresco, di rose e di antiparassitari.
Poi, masticando a bocca aperta come un cammello del deserto, le risalì di nuovo il saké.


"Hic."

L'Agiwara non poté accettare oltre l'affronto subito. Pur non avendo prove aveva dato ascolto alle voci di corridoio e, a buon ragione, credendola colpevole della del bibliotecario che era venuto ad omaggiare, nonché della moglie e della figlia di soli sei mesi, le gettò il mazzo di fiori addosso. La mano che li stringeva si chiuse in un pugno e, tremando, pur riconoscendo la sacralità di quel luogo, si preparò a colpirla.




GdrOff// Balla allegra xD. :beer:
Per la ricostruzione della biblioteca avevo lasciato intendere che fosse presto per via di accertamenti edilizi sui danni provocati dall'esplosione. Ho optato per uno scontro con il marito e padre delle altre due vittime, non è mai stato ruolato prima questo NPC, sei libero di muoverlo e caratterizzarlo come vuoi, dargli un nome anche :asd: //GdrOn

 
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view post Posted on 4/6/2020, 12:25     +1   -1
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Rabbia e dolore, la combinazione perfetta per esplodere e dare il peggio di se stessi… soprattutto quando di fronte ci si ritrova con la causa di tutti i tuoi mali.
Perdere improvvisamente la famiglia per colpa di una persona, una persona che se ne frega, che si comporta come se niente fosse, che ti sbeffeggia.
Riku [陸, Terra] non resiste più, esplode, negli occhi si nota una fiamma oscura accendersi alla vista della straniera.
Come si stava permettendo, non aveva il diritto.
Un rapido movimento per spostarsi sul fianco della ragazza, sul fianco opposto rispetto alla posizione del cane per bloccare in parte le sue azioni.
Con una mano tenta di afferrare la spalla dell’ubriacona e con l’altra cerca di colpirla allo sterno per scaricare tutto il nervoso che aveva in corpo o almeno una piccola parte.
Voleva colpirla per sentire il bruciore sul suo palmo, per avere quel feedback del contatto fisico, quel feedback soddisfacente, la sensazione fisica di vendetta.
Non era il suo modus operandi solito ma doveva farlo con le sue mani altrimenti non si sarebbe stata la stessa cosa, non sarebbe stato soddisfacente allo stesso modo.

Subito dopo la palmata la mano sgattaiola velocemente ad afferrare un kunai (prenderlo da Fujie sarebbe figo, ma non so se ne ha uno equipaggiato che posso tentare di rubare).
Kunai con cui avrebbe tentato di sguazzare la sua vittima, o almeno questo era il piano ma sapeva benissimo di avere di fronte qualcuno di molto forte, inoltre c’era anche il cane… che non sarebbe sicuramente stato fermo.

CITAZIONE
Mi faccia sapere cosa vuole fare e io le faccio sapere cosa succede
 
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view post Posted on 8/6/2020, 22:29     +1   -1
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Quando quella mano l'afferrò per la spalla, solo una parte di lei capì che non era un buon segno. In ginocchio e ancora intenta a focalizzare i fiori lanciati con disprezzo ai suoi piedi, Fujie non ebbe nemmeno il tempo e la lucidità necessaria per reagire; goffamente si limitò a sfruttare la presa dell'uomo come appoggio utile per rialzarsi e, sorda alle sue parole, pensò che vedendola in difficoltà la stesse solo aiutando a rimettersi in piedi, fu addirittura sul punto di ringraziarlo - biascicando ovviamente - ma poi mentre aprì bocca, un colpo improvviso allo sterno le mozzò il fiato. Un ginocchio le cedette di nuovo e Riku la vide tossire violentemente fino ad arrancare in cerca di ossigeno; con le mani al petto lei infuse in modo casuale del chakra curativo ma la piccola cura non sortì alcun effetto, il mondo girava più di prima e presa con le bombe com'era nemmeno si accorse che le stava sfilando un'arma dalla cinta.

Ma che gli è preso a questo, sarà mica chi credo..? Te lo sto dicendo da mezz'ora!
Ti farà a pezzi se non reagisci Fujie-chan, devi svegliarti, non puoi lasciarglielo fare di nuovo, h-ho paura che ti possa rompere qualcosa e poi hai visto il suo sguardo, è disperato. Dovresti sapere che non c'è niente di più pericoloso di chi non ha nulla da perdere.


"Woh amico, stai calmino."

"N-on so che ti è preso ma senti, se ti fermi adesso forse.. e dico forse - HIC! - posso lasciar correre.. anche perchè dubito me lo ricorderò tra qualche ora. Che ne dici, ti può andar bene come offerta?"

Farfugliando, tra un singhiozzo e l'altro cercò di proporre un accordo. A giudicare dalla forza immessa in quel colpo mirato e a mano aperta tuttavia l'uomo sembrava serbare un rancore tanto profondo che le sue parole furono vane: stanco di non potersi fare giustizia Riku sfoggiava occhi ancora arrossati da quei giorni di pianto ininterrotto, ancora non riusciva a concepire l'idea di aver perso la sua famiglia e forse non l'avrebbe mai fatto, era surreale, talmente ingiusto e privo di senso che l'unica via possibile era quella di farsi giustizia da solo.

'Jei aiutala, fa qualcosa almeno tu! Abbaia, ringhia, spaventalo!
"Si ben detto, convincilo tu visto che a non da retta. "

Rispondendo a piena voce a quel dialogo interiore la jonin sembrò dare a tutti gli effetti l'ordine di attaccare ma, scombussolato dagli effluvi dell'alcol, anche il suo fido non era lucido per uno scontro. Sentito quello scambio tuttavia - e le paure profonde del seicode - il peloso si frappose tra i litiganti e di malavoglia tentò di fare la sua parte. Alla buona e con poca convinzione cercò di dividerli sfruttando la sua sola stazza, un tentativo così debole che non servì nemmeno a far perdere la presa dell'Agiwara dalla spalla della compagna.
Vedendolo poi con in mano l'oggetto del furto Yasei provò a trattenerlo, strinse le fauci sull'impugnatura del kunai rubato e - non ne fu sicuro - ma forse riuscì a masticargli un paio di dita prima di perdere la presa. Facendo leva sulle zampe posteriori al terzo strattone gli venne da sboccare e si lasciò mettere da parte con una semplice spinta.
Perso il contatto l'uomo si trovò con la mano libera e con un affondo puntò la lama alla gola della donna con l'intento di sgozzarla.


"Ma quel kunai è il miHICH- "

Faticando a stare in piedi Fujie rimase aggrappata al braccio di lui ed era appena riuscita a recuperare il fiato quando, alzando lo sguardo, riconobbe il suo kunai: quello che riecheggiò nel cimitero fu l'ultimo singhiozzo che le avrebbero sentito fare, non perchè le aveva reciso le corde vocali - c'era andato vicino ma no, non fu per quello - fu per lo spavento. Portando ossigeno nel sangue questo la guarì dal sintomo.

Bella zio, sei riuscito a fermarlo! Ma c'è mancato davvero poco.
Devi riprenderti adesso per favore.. dobbiamo anzi.
Dicevo il singhiozzo io ma si, grazie anche per il kunai. Te ne devo un'altra. Ma cos-, non sei un gatto dalle sette vite. Se non sai reggere questa roba perchè diamine l'hai bevuta? Era un omaggio per Noburu, ho letto che si fa così.
E comunque tu dici che è davvero il vedovo che stavo evitando? Avevo calcolato i tempi nella speranza di non incontrarlo.. non avrei ma immaginato che rimanesse così a lungo e che avesse avuto le palle di attaccarmi così.


Riuscita finalmente a staccare le ginocchia da terra dopo quel secondo Fujie rimase piegata in due e leggermente ritratta di lato, con pessimo tempismo aveva tentato all'ultimo di fare scudo con il suo corpo verso un attacco troppo veloce e mirato. Una difesa pessima insomma.
Il movimento aveva portato la sua lunga chioma rossa a scompigliarsi e coprire il punto d'impatto ma sulle prime non ci furono dubbi, il braccio di Riku era ben teso e la punta del kunai era altrettanto fissa nella carne: entrambi dettagli che lasciarono intendere il peggio ma che, in assenza di sangue, fece presto sorgere dei dubbi.
Di lì a poco alzando la testa i capelli le scivolarono di lato e, aiutati dalla mano, le ciocche tornarono dietro le orecchie rivelando una grossa macchia biancastra che era apparsa lungo il collo; era traslucida, appiccicaticcia anche, e aveva un cattivo odore di palude.
Quella sostanza poi si mosse attorno alla lama del kunai d opera di Saiken che, fermata la sua corsa e protetta la giugulare della compagine, espanse il suo chakra e la sua forma vischiosa fino a ricoprire la mano di Riku con l'intento di stringerla e fargli lasciare la presa sull'arma.


"Fossi in te lascerei la presa prima che quella roba arrivi a toccarti e ti corroda le carni fino all'osso. "

Finalmente eretta la kunoichi iniziò a realizzare la pericolosità dello scontro e grazie all'aiuto del bijuu trovò il modo di minacciarlo. Lo sguardo racchiuso nelle sue iridi dorate tuttavia non era ancora lucido, le pupille erano dilatate e pronte a distrarsi al minimo movimento.

"Non mi costringerai a ricambiare, non conosco nemmeno il tuo nome e sai, per me i nomi hanno un'importanza tale che.. beh, lasciamo perdere ora. Quello che voglio dire è che so di meritarmelo ma, andiamo, vuoi davvero ammazzarmi in un cimitero? Sarebbe troppo comodo.. ppffhahaha. "

Pur cercando di restare sobria e di articolare un discorso serio alla fine non riuscì a trattenersi dal fare una battuta e di riderne da sola come una povera idiota.

Ammetto che questa era buona ma ti prego basta, non farai altro che peggiorare la situazione. Ha perso moglie e figlia a causa nostra, dovremmo portare rispetto.
Hahhasssi, hai ragione. Rispetto. Come se potesse servire a riportarle in vita..

"Ma l'hai capita sul serio la battuta? Qui ci sono già tante buche, sarebbe troppo facile seppellirmi. Capito?!"

Irrigidendo pollice e indice a formare una "C", prese a gesticolare con un movimento rotatorio del polso cercando così di far capire a Saiken il nesso della battuta. Nel caos di pensieri e parole tuttavia continuò a parlare ad alta voce anzichè rispondere nella sua testa, questo generando una scena che dall'altra parte avrebbe alimentare l'astio nei suoi confronti.



Edited by ~Angy. - 20/6/2020, 04:05
 
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Quella donna, se cosi poteva chiamarsi un mostro assassino, e la sua bestiaccia in qualche modo riescono a scampare al primo tentativo di vendetta.

TSK!!! (ti sconfiggerò kakaroth)

La ragazza è forte, possiede delle abilità particolari, cosa pericolose con le quali potrebbe essere difficile avere a che fare.
La rabbia è palese, la faccia di Riku sembra essere indemoniata, e la rabbia non fa che aumentare per via del comportamento dell'assassina.

Le braccia del ragazzo, dopo essersi staccato dal suo avversario, rimangono a peso morto sui fianchi fino a quando non decide la sua prossima azione.
Ormai l'unica opportunità di farsi vendetta con le proprie mani era andata a farsi benedire, non era riuscito ad uccidere una donna ubriaca quindi era inutile continuare ad attaccare con strategie fuori dal suo stile, dal suo modo di combattere.
Riku alza le braccia verso l'alto, con i palmi rivolti in su, spostando le braccia con fatica, come se di fronte ai suoi palmi ci fosse qualcosa che gli impedisce i movimenti... quasi come se stesse sott'acqua.
Nello stesso momento dell'inizio del movimento della braccia tutto il territorio intorno alla Jinchuriki e al suo cane comincia ad alzarsi a muoversi. La sabbia inizia a prendere vita e a muoversi sotto comando di Riku.
Anche se arrabbiato la sabbia che sta manipolando non sembra danneggiare la tomba di nessuno.

L'obbiettivo delle sue azioni era quello di afferrare i nemici, afferrare almeno una parte dei loro corpi, e poi stringere.
Stringere con tutto il potere a sua disposizione, stringere e spappolare, uccidere, far schizzare sangue... vendicarsi.




CITAZIONE
<ninjutsu elementale a lungo/vasto raggio> - Abbraccio del Deserto - “Gravemente svantaggiati contro i ninja dall’elevata rapidità e dall’agilità ferina, i ninja del Clan del Controllo della Sabbia svilupparono questa tecnica dalla doppia faccia. Comandando il proprio elemento in modo del tutto simile alla creazione del Guscio ad alta densità, il domatore del deserto riesce a creare una cupola più o meno vasta in cui rinchiudere i propri nemici. Chiaramente per garantire un’alta resistenza e solidità contro gli urti, la costruzione richiede d’essere continuamente pervasa dal chakra dell’utilizzatore, e quindi un’alta concentrazione da parte dello stesso, ma in compenso i benefici sono notevoli. Nata inizialmente come tecnica d’imprigionamento per smorzare la baldanza dei ninja dall’innata velocità, essa, dimostrandosi una sottospecie di versione più potente del Guscio ad alta densità, è stata presto adottata anche come tecnica difensiva.
- Chōeki: Abbraccio del Deserto - [Chk: 90 a turno][Int: +170][Imprigiona fino a 3 persone][Richiede aver attivato “Polverizzare”]: se si utilizza questa tecnica come tecnica d’imprigionamento e quindi offensiva, perché abbia successo e quindi l’avversario venga rinchiuso, deve superare l'elusione nemica senza contare l'assorbimento. O in alternativa usare la sostituzione per difendersi. Qualora questa condizione si dimostri vera, il ninja rinchiuso non potrà uscire (e quindi attaccare) fino allo scioglimento della tecnica o fino a quando non avrà distrutto la cupola. La costituzione (Cos) della cupola sarà data dalla somma dell’Int totale della tecnica più una robustezza, dovuta alla resistenza della sabbia, pari al parametro base Res dell’utilizzatore aumentato di 100, sintetizzato nella formula [Cos: Int totale tecnica + Res base + 100]. Inoltre, finché il ninja nemico sarà imprigionato non potrà utilizzare le abilità Fuga, Nascondersi, Piazzare trappole e, a causa dello spazio ristretto, non gli sarà possibile eludere un possibile attacco, potrà solo difendersi con tecniche difensive. Sempre per lo stesso motivo, finchè la cupola sarà in piedi e quindi il nemico imprigionato, gli attacchi del ninja della sabbia otterranno un bonus di 60. La cupola è soggetta ai vantaggi e gli svantaggi dell’elemento Sabbia, quindi un attacco d’acqua su di essa avrà un bonus raddoppiato, mentre un attacco di fuoco o di tuono avrà un bonus dimezzato.



<ninjutsu elementale a lungo raggio> - Funerale del Deserto - [Chk: 70/90] [Int: +160/180] [Richiede aver attivato “Polverizzare”][Utilizzabile solo in seguito alla “Gabbia di Sabbia” ]“Tecnica d’attacco base per eccellenza, il Funerale del Deserto è utilizzabile solamente dopo aver immobilizzato l’avversario con la Gabbia di Sabbia. In seguito all’imprigionamento dell’avversario nella sua stretta morsa, lo shinobi utilizzatore comanda la sabbia in modo che essa si comprima attorno alle sue membra tanto da stritolarlo senza pietà. Solo a quel punto fa implodere la polvere dorata, distruggendo qualsiasi cosa vi sia all’interno e causando spesso danni più che ingenti al malcapitato nemico. Generalmente, le varie fasi di questa tecnica vengono eseguite accompagnando l’azione della sabbia con il movimento della mano dell’utilizzatore in modo tale che, quando essa si stringe a pugno, avviene l’implosione finale. Questa tecnica è difendibile soltanto con Res/Def + Chk con successivo assorbimento e, se va in porto, a causa dell’eccessiva pressione prodotta dalla morsa della sabbia non provoca Status Accecamento, bensì Status Contusione.
Il calcolo da fare per questa tecnica sarà: Int base +(bonus tecnica) +( eventuale ispirazione) +(polverizzazione).”
 
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view post Posted on 20/6/2020, 04:14     +1   -1
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Il pensiero crea, dicono, ma le parole sembravano fare anche peggio. Riku sembrò prenderla alla lettera e infatti lasciata la presa dal kunai portò le mani al cielo iniziando a concentrare il chakra con l'intento di seppellirla con la sabbia. Fujie sulle prime non si rese conto di nulla, il mondo girava già di suo per accorgersi delle vibrazioni nel terreno, e poi stava ancora giochicchiando con quella melma biancastra che le era uscita dal collo e che era rimasta appiccicata al suo kunai; estraendolo la sua espressione stupita rimase concentrata sui filamenti elastici, per qualche motivo le proprietà acide di quella sostanza non intaccavano la sua pelle.

Ci sa fare, visto che roba 'Jei?

Con la coda e le orecchie basse per via dello stordimento, l'enorme lupo si avvicinò per annusare ma la sua curiosità venne battuta sul tempo dal movimento tellurico che stava per inghiottirli. Abbaiò per avvisare la compagna, poi, il tentativo di sfuggire a quella trappola con un semplice scatto all'indietro. Avendo contratto lei fisicamente quella balla atomica e, avendo un baricentro molto più alto rispetto all'amico a quattro zampe, nel tentativo di sfuggire alla tecnica dell'uomo Fujie inciampò su se stessa atterrando con il fondo schiena. Massaggiando la parte indolenzita stavolta sentì chiaramente che iniziava a sprofondare e realizzò una volta per tutte che Riku non aveva rinunciato alla sua vendetta.

Oh ma insomma, cos'hai che non va? Un po' di autocontrollo, rialzati che quello non scherza.
Pff, nemmeno io scherzo. Stai a vedere.

Nello stesso istante in cui tentò di rialzarsi la jonin si vide afferrare la caviglia da una prima lingua di sabbia, impacciata, riuscì a tirarsene via con l'aiuto delle mani ma seguendo un effetto a catena, quella materia continuò ad aggrapparsi a lei, ad un braccio e poi all'altro. Più tentava di liberarsi e più le lingue di sabbia aumentavano tuffandosi su di lei, legando e stringendo il suo corpo in una morsa.

" Ptuh! Non bastava fin nelle mutande, anche in bocca 'sta sabbia. Se esco te la faccio ingoiare."

Ho avviato la rigenerazione dei tessuti, presto il tuo fegato tornerà come nuovo, così come il tuo sangue.

Fujie sentì quelle parole e per quanto felice che gli stesse dando una mano, continuò ad agitarsi, la cosa più sbagliata da fare quando si incappava nelle sabbie mobili. Yasei intanto, più lucido di lei, iniziò a scavare nel tentativo di aiutarla ma la sabbia manipolata da Riku non gli lasciava tregua. Evitare l'abbraccio del deserto aveva la priorità, se fossero finiti entrambi ingabbiati dalla sabbia non ne sarebbero usciti vivi, eppure, più scavava con le sue zampe, più gli sembrava di perdere tempo, come se fosse tutta energia sprecata, un po' come la compagna che ormai sembrava affogare in un mare dorato.

Resisti! Tra poco dovresti iniziare a sentire dei miglioramenti.

Memore delle esperienze passate il seicode continuò a rilasciare il suo chakra dilazionando e centellinando come mai aveva fatto prima, non aveva nessuna intenzione di ripetere l'esperienza e far saltare di nuovo in aria tutto, il Kazekage non avrebbe potuto tollerare oltre la situazione e poi, come se non bastasse, c'era il rischio di danneggiare il corpo che lo ospitava. Rigenerare ferite, poteva causarne altre, rigenerarle ancora, poteva portare Fujie a non sentire dolore ma nessuno dei due conosceva il contro che alla fine avrebbe pagato: nella migliore delle ipotesi avrebbe dormito altri tre giorni di fila, nella peggiore.. meglio non pensarci.

"Maremma se esco.. cosa non ti faccio se ti prendo !"

Blaterando, tra un'imprecazione e l'altra, caccio un urlo di dolore. La tecnica del vedovo affranto iniziò a stringere e il suono di qualcosa che si rompe, un osso, difficile dire quale in quella pozza di sabbia e sudore alla quale presto si sarebbe aggiunto del sangue. Accigliata dal dolore nemmeno Fujie capì cosa si fosse rotta, percepiva solo un immenso calore corporeo, un'energia che diffondendosi dall'interno iniziò ad anestetizzare quel male e che iniziò a dissolvere la nebbia dalla sua mente e dal suo sguardo.
Mancava poco, sarebbe tornata sobria grazie all'intervento di Saiken e stavolta trattenersi dal rispondere alle offese non rientrava suoi nei programmi.

 
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view post Posted on 26/6/2020, 10:32     +1   -1
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Disperazione, rabbia e chi sa quali altri emozioni attraversavano in quel momento Riku. Con le lacrime agli occhi osserva la sua "opera d'arte".
Stringe i pugni sempre di più, per schiacciare e fare a brandelli Fujie e il suo cane, vuole vedere il sangue schizzare attraverso la sabbia, vuole la sua vendetta.

La sabbia che avvolge i suoi nemici continua a stringersi intorno ai loro corpi, senza avere però l'effetto desiderato.
Fujie ed il suo cane sono immobili a subire quella stretta ma non sembra abbastanza per poterli finire, serve più forza, serve più rabbia, serve più vendetta.

Mentre con una mano ssembra tenere bloccata la sabbia intorno ai corpi dei suei avversari con l'altra inizia a gesticolare, con l'indice disegna un piccolo cerchio nell'aria, alza il palmo verso l'alto e poi con forza allunga il braccio in avanti puntando il palmo aperto contro le due vittime.

Nel frattempo che Riku gesticola la sabbia intorno a lui inizia ad accumularsi in piccoli mucchietti simil shuriken ed una volta che indica il bersaglio tutti i costrutti appena creati si scagliando sul bersaglio.

Una stretta di sabbia e shuriken volanti, una combinazione di attacchi potentissima con cui Riku spera di riuscire a mettere fine alla sua preda.

CITAZIONE
<ninjutsu elementale a vasto raggio> - Tempesta di Shuriken - [Chk: 40/110/160/250] [Int: +90/200/330/500] [Richiede aver attivato “Polverizzare”] “ Approfittando della buona quantità di sabbia sparsa sul terreno dello scontro, il domatore del deserto anima la suddetta attraverso una bassa percentuale di chakra per passare all’attacco. Lentamente, come pioggia al contrario, cinque sfere di sabbia informi e instabili si staccano dal massiccio aureo salendo in aria, sorrette solamente dal saldo controllo del membro del clan del Controllo della Sabbia loro padrone. Arrivati alla posizione adeguata, non esageratamene elevata e non esageratamente rasoterra, i globi di sabbia vengono bloccati e iniziano a ruotare su sè stessi sempre più rapidamente, fino a perdere la loro forma iniziale. La forza della rotazione li schiaccia, affinandoli, fino a ridurli a degli shuriken sovradimensionati che, senza avvertimento alcuno, si scagliano addosso all’obiettivo prefissato. Questa tecnica non causa status accecamento bensì taglio, poiché la sabbia, dato il movimento rotatorio applicato, tende a lacerare la pelle nemica.Vista la difficoltà di difendere o eludere un così gran numero di shuriken le difese/elusioni prenderanno un malus di 20/50/80/150."
 
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view post Posted on 28/6/2020, 18:30     +1   -1
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Distante, nell'ombra delle loro coscienze, Fujie cercava di riemergere da quello stato confusionale.
Il buio avvolgeva ogni cosa li e, a meno che non si trattasse del ritorno ai suoi incubi, stavolta sembrò reale - nella sua testa si - ma reale. Tutt'attorno era sola, un luogo mistico in cui aleggiava una leggera nebbiolina violacea mentre, ai piedi, sentiva l'umidità solleticarle i piedi.


"Dove siamo..?"

Abituata al plurale maestatis, nemmeno si accorse che Yasei non era con lei in quel luogo, non ancora almeno.
Muovendo i primi passi udì a stento il riecheggiare dei propri passi, avanzando una luce fioca sembrò guidarla attraverso quel tappeto d'acqua che si faceva sempre più alta, fino a toccare le caviglie; con l'illuminazione, anche i colori si fecero pi vividi e dal buio riconobbe il verdastro di quell'acqua putrida ma che per qualche ragione, lì, in quel luogo legato alla sua mente, non intaccava il suo delicato olfatto con quell'olezzo putrido che aveva imparato a riconoscere.


"Questo, sai, credo sia il posto dove sono nato.
É casa mia, o almeno dove la mia mente si è sempre rifugiata e dove risiedono i miei primi ricordi.. sono collegati a questo spazio fin da quando il Rikudo ci ha dati alla luce ed è stato sempre dove raramente sono riuscito a connettermi con i miei fratelli. Eppure..
"

Scrutando in quel buio infinito e di materia resa reale solo attraverso le sensazioni che venivano trasmesse mentalmente, Fujie scorse una pianura sconfinata, una distesa d'erba maestosa con all'orizzonte un sole pallido che illuminava le colline.

"Ma tu guarda laggiù che spettacolo, se solo ci fosse più luce! Perchè non ci andiamo, cosa ti preoccupa?"

"Nulla, nulla.. solo che, ecco.. io.. ho vissuto in solitudine per troppo tempo e ora che sei riuscita ad arrivare qui.."

La voce ridotta ad un flebile sospiro tradito dall'emozione e dalla timidezza per quanto stava per dirle.

    "Sono davvero felice di saperti qui, nel cuore del mio cuore
      ..e se lo vorrai, questa sarà anche la tua casa."

Fu allora che la luce che Fujie onorava si fece largo scacciando le tenebre, la prateria divenne via via più satura e viva, lo specchio d'acqua su cui poggiava si fece limpido e poi, alzando la testa, ecco l'immensa forma di Saiken a pochi metri da lei. Smisuratamente alto e largo, strato su strato, il demone rivelò la sua forma maestosa e al tempo stesso timida e delicata mentre con la piccola zampa andava ad asciugarsi le lacrime di gioa che colavano giù da quelle antenne sottili.
La nebbiolina violacea si diradò ma al tempo stesso, la sua forza s'intensificò e come un vento caldo e umido, andò ad abbracciare la rossa; pur sforzandosi di restare dietro quella sua maschera da dura, la jonin non potè nascondere l'emozione e fu tradita da quel velo lucido che ricopriva i suoi occhi dorati


"Baka.. così farai piangere anche me."


* * * *


Quando riaprì gli occhi, Fujie non era più la stessa di poco prima, una luce diversa illuminava il suo sguardo e una forza impetuosa animava faceva galoppare il suo cuore inebriandone il corpo.
Con il sapore della sabbia ancora sulla lingua e sul palato, uno sbuffo d'aria violaceo condensò il suo respiro e ritrovata la lucidità grazie al compagno bijuu che aveva depurato reni e fegato, era pronta a combattere come mai prima d'ora.
Riemergere dalla stretta del jutsu, il cui nome era ironico visto il posto in cui erano - non fu facile, il funerale del deserto era una vera e propria trappola, quasi una condanna per il malcapitato che finiva sua vittima ma, con quel chakra ad inebriarla, fu al tempo stesso un gioco da ragazzi: camminando all'indietro, come per risalire degli scalini in una palude, riuscì a sottrarsi quasi del tutto alla morsa o, quantomeno, a non sprofondare ulteriormente.


É questo che si prova ad essere un jinchuuriki?
Tutti i miei studi, le ore passate in biblioteca e tutte le volte che ho disturbato il buon Noburu.. niente di quello che ho letto potevano descrivere questa sensazione.

Non abbassare la guarda Fujie-chan, ti ripeto, l'orfano di sposa non ha nulla da perdere e non c'è nulla di più pericoloso al mondo. L'orfano di sposa, certo che sei proprio vecchio amico.
E comunque non credere che abbia dimenticato la promessa che mi hai fatto, prima o poi dovrai dirmi che nomignolo avevi affibbiato a me e 'Jei.
C-certo si.. ma concentrati ora per favore.

Ripreso il controllo del proprio corpo e scacciata ogni traccia degli effluvi dell'alcool dalla mente, Fujie si apprestò a liberare le braccia. Con mezzo busto libero prese a scavare rapidamente nella sabbia che aveva dietro la schiena e in breve riuscì ad impugnare le sue armi: fece giusto in tempo per proteggersi dalla pioggia di shuriken che l'uomo le riversò addosso.
Compatti e affilati questi si conficcarono ovunque attorno a lei sollevando un mucchio di polvere mista a sabbia e, conficcandosi ovunque nei dintorni, al termine la vide li, un po' ammaccata ma ancora viva.


"Mi dispiace amico, ti conviene smetterla."

Quando il pulviscolo si depositò a terra, la figura della donna si rivelò quasi del tutto intatta, quae là gli shuriken avevano strappato la sua divisa e procurato qualche graffio ma agitando le armi davanti a sé era riuscita a respingere la maggior parte degli attacchi e a difendere i punti vitali suoi e di Yasei. Il lupo, più abile di lei a scavare era ormai del tutto fuori dalla buca che Riku gli aveva scavato e tornato in forze, aveva iniziato a smuovere anche la sua parte: ad ogni zampata, enormi quantità di sabbia veniva rimossa,
e trascinata alle sue spalle, quelle indurite distrutte e nel giro di poco anche le gambe della compagna furono libere.
Spolverandosi e scuotendosi la testa, insieme a Yasei si liberò dello sporco e con la chioma arruffata tornò a rivolgersi al vedovo. Con fare minaccioso allungò la destra verso di lui mentre ancora impugnava le tonfe rossastra che aveva chiamato Seknuchi: armi la cui forgia risaliva alla sua infanzia, nate dalla disperazione e il dolore per la perdita dei preti rossi che l'aveva indottrinata, le Fauci Latenti che erano state plasmate attraverso il chakra dell'Ōkami di cui si era fatta portatrice.


Chissà se è possibile combinare queste le nostre forze..
Non credo sia il momento per testare le tue abilità e poi non prenderti in giro da sola, tu non vuoi fargli del male.
.. ... ..
Nonostante tutto non sei arrabbiata con lui, lo compatisci anzi.
... ..
Lo sento, è inutile che fai così, ormai dovresti aver capito come funziona e se serve per evitarti guai, non la smetterò mai di dar voce ai tuoi veri sentimenti. Tsk, sei proprio appiccicoso ma te lo concedo, hai ragione. E adesso come lo convinciamo a rinunciare senza fargli del male?

Cercando una soluzione, rimase li impalata e se anche il braccio tornò a rilassarsi lungo i fianchi, quel chakra violaceo che circondava la sua figura le donava un aspetto minaccioso, il suo strano pallore anche, e che dire poi di quelle tracce di bagnato che macchiavano i suoi vestiti. Sembrò sudare non solo dalla pelle ma anche attraverso i vestiti, il suo corpo era mutato in qualche modo, quasi come se la carne avesse preso la consistenza e il colore di Saiken stesso.
Il lato peggiore? Beh, restava l'odore di marciume che le narici di Riku percepirono acutamente, fin quasi causandogli la nausea.


"Non ho scelto io tutto questo.. sono sempre stata un disastro lo so ma non ho mai sfiorato con un dito chi non meritasse la mia furia. Quello che è successo l'altro giorno.. tua moglie e la tua bambina.. io, noi anzi, non volevamo. Il Kazekage l'ha capito e tra mille riflessioni alla fine ha deciso di lasciarmi libera, non starò qui a spiegarti oltre cosa è successo e che conseguenze avranno le tue azioni se non la pianti subito di attaccarmi. Sono certa che conosci perfettamente le leggi sull'omicidio in vigore a Suna, specie tra compaesani. "

Il coprifronte nuovo di zecca si era già lacerato ma parlandone, nonostante non fosse natia della Sabbia, trasmise il ritrovato attaccamento a quel villaggio perso nel deserto. Sapeva di non poter consolare quel dolore, in un tempo lontano anche lei aveva perso dei cari - chi l'aveva cresciuta e chi aveva amato - ma era solo da poco che aveva smesso di covare rancore verso chi riteneva colpevole.

"Se credi che stiano sbagliando con me, vai, corri al palazzo. Denunciami, chiedi il mio esilio, la mia prigionia, la mia esecuzione o tutte e tre insieme. Fai quello che vuoi ma non costringermi a reagire e a ferire di nuovo un'innocente."

Non si sarebbe mai data pace, i nomi delle tre vittime che aveva fatto sarebbero rimaste per sempre incise nella sua coscienza, macchiandola e costringendola a vivere nel rimorso. Come Saiken, era sempre stata la prima a desiderare un castigo o l'isolamento ma le circostanze la riportavano ogni volta a restare rendendole impossibile la fuga dal mondo e da sé stessa.

Dopo quelle ultime parole pronunciate con fervore e al tempo stesso, con disperazione, Fujie strinse i pugni sulle impugnature delle Senkuchi e abbassando leggermente il capo - per la vergogna - finì per voltarsi. Non era certa di averlo convinto ma rispettando il dolore dell'uomo e comprendendo le sue ragioni, non potè desiderare il protrarsi di quello scontro, era stato già troppo imbarazzante farsi trovare ubriaca sulla tomba di Noburu..


Avrei fatto meglio ad aspettare e venire qui stanotte, il buio e la solitudine si addicono molto di più ai pentimenti e alle preghiere. Non conoscevo il vetusto audioleso ma credo sarebbe fiero di te per l'autocontrollo che stai dimostrando.

Effettivamente per una persona irruenta e istintiva come Fujie, non era stato facile desistere. Allontanandosi verso l'uscita del cimitero tuttavia rimase qualcosa nell'aria, come la sensazione che ci fosse ancora qualcosa in sospeso, l'impressione e il presentimento che ancora non fosse finita li. A man a mano che il chakra del Rokubi defluiva abbandonando il suo corpo e facendolo tornare alla normalità, le probabilità che il vedovo s'infuriasse maggiormente crescevano; senza darlo a vedere infatti, nel dargli le spalle non abbassò del tutto la guardia. In attesa di raggiungere i cancelli, insieme a Yasei rimasta vigile nel caso in cui l'uomo decidesse di attaccarla alle spalle mentre andava via con la coda tra le gambe.

 
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view post Posted on 1/7/2020, 09:53     +1   -1
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La donna e il suo lupo riescono a liberarsi dalla trappola di sabbia facilmente, quasi come se la persona di fronte a loro fosse uno shinobi qualsiasi, anche se in verità non è cosi.
Riku traboccava di rabbia e frustrazione, voleva farla finita, voleva finire la vita dell'assassina, però il suo inconscio era buono.

La figlia e la moglie avrebbero accettato quello che stava facendo? era giusto infierire su qualcuno personalmente? molti dubbi e perplessità in modo passivo bloccavano i poteri del ragazzo che alla fine cadde in ginocchio sfinito, come se non avesse più un briciolo di energia nel corpo, non per paura della ragazza di fronte a lui o del chakra che stava emanando, ma per sfinimento mentale dovuto alla perdita della sua famiglia. Per sfinimento mentale dovuto ai dubbi che lo stavano assalendo, cosa era giusto? cosa era sbagliato?...

Le parole della Jinchuriki lo attraversano mentre rimane impassibile, con lo sguardo nel vuoto per poi scoppiare a piangere alla fine, quando ormai la ragazza è di spalle e si sta allontanando.

"Non ti perdonerò mai."

CITAZIONE
Role: 10
Scrittura: 10
Strategia/Approccio: 8
Ti dirò non mi è piaciuto il fatto che hai "scavato" o che ti sei mossa quasi come se niente fosse attraverso la sabbia...
Non mi sembra una cosa fattibile.
Va bene il tuo pg che è un jinchuriki, potenziandosi con il chakra del bijuu fa più o meno quello che vuole, ma il tuo cane no dai xD

Media: 9.3

Premio 3.060*3/4 = 2.295 calcola da sola i pesi xD
 
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view post Posted on 6/7/2020, 17:28     +1   -1
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Il movimento è vita ma pur continuando ad avanzare, il tempo sembrò fermarsi a quelle parole e al terribile disagio che ne seguì. Per un momento ci aveva sperato, o meglio, si era illusa di aver convinto l'uomo della sua innocenza senza tener conto che la tragedia che lo aveva investito era talmente grande da spezzare anche la rabbia, era logico pertanto che non le avrebbe mai concesso il perdono.
Sconfitto nel cuore più che nella mente, Riku si accasciò a terra e arrendendosi al proprio dolore e alla superiorità di chi aveva rovinato per sempre la sua vita, rimase lì, inerme, con lo sguardo perso nel vuoto e la mente persa tra dolci ricordi.

Fujie non ebbe il coraggio di voltarsi, fermò il passo accusando le sue parole ma si costrinse letteralmente a non voltarsi, lo fece innanzitutto per un istinto di preservazione. Così facendo riprese a camminare e anche se non vide le lacrime sul volto del vedovo, potè immaginarle: allontanandosi sempre più da quel luogo di memorie le sentì attraverso la voce rotta e il silenzio agghiacciante che riempì lo spazio tra loro, questo fino a quando non sentì quelle stesse lacrime scivolare lungo le sue guance, sottopelle, invisibili ma figlie di un dolore che condivideva con Saiken per il male che avevano causato e che per sempre avrebbe afflitto quell'anima rimasta sola.


Per cosa ho servito, per cosa ho combattuto tutta la vita..
Preservaci dal male Signore, torna a mostrarci la via della Luce.


Era da molto che non si dedicava alle sue preghiere ma accogliendo finalmente quel dolore, la rossa volle riconoscerlo come una diretta conseguenza della sua mancanza di disciplina, la sua fede si era indebolita negli ultimi anni e forse quanto successo era un piano del Signore della Luce per ricondurla sui binari giusti: era risaputo, così come il Signore dà, il Signore toglie e per togliersi ogni dubbio, al suo rientro avrebbe interrogato le fiamme, altra pratica e rito che saltava da tempo per paura di ciò che vi avrebbe letto. Temeva di avere la conferma di fallimento come strumento del suo Dio e di ciò che poteva significare nel prosieguo della sua esistenza.




GdrOff|| Per il discorso dell'essermi liberata in maniera autoconclusiva chiedo venia, devo aver frainteso le tue parole quando in privato mi avevi detto che potevo difendermi e lasciare sull'ipotetico la fase offensiva, ho inteso che potessi gestire la cosa a piacere sia con Fujie che con Yasei. Comunque se qualcosa non ti tornava potevi dirmi e avrei editavo senza problemi^^

## V A L U T A Z I O N I ##



Tempistiche: 10
Fin troppo celere, in partenza ti dissi che mi bastava anche un post a settimana viste le mie troppe role all'attivo e gli impegni vari.
Se ancora non sei il genin più veloce del gdr, sei sicuramente il master più veloce :goku:

Coinvolgimento Personale: 7.5
A livello di scrittura all'inizio mi hai spiazzato con quel post di sole indicazioni off, per un po' ho temuto di dover fare tutto io come se fossi in un'autogestita.

Ho apprezzato moltissimo il tuo informarti privatamente sul background e sui "progetti" del personaggio, aldilà della curiosità personale lo faccio sempre quando mastero, è utile per non rischiare di annoiare il giocatore e quindi per non fargli affrontare una role già trita e ritrita dal suo punto di vista.

Come sai avevo in mente varie cose e facendo il post introduttivo possiamo dire che la strada si è scelta da sola e te mi hai seguita. Unico neo, l'hai fatto senza aggiungere molto di tuo, questo nonostante l'npc introdotto fosse nuovo di zecca e lasciato completamente alle tue mani; per coinvolgermi di più avresti dovuto dare spessore alla sua caratterizzazione, trasmettere meglio il suo malessere, magari raccontando qualcosa del suo passato o concludendo con un gesto disperato.

Dal momento in cui niente ha funzionato, considerando che non aveva più nulla da perdere, il tentativo di autodistruggersi cercando di portare con se Fujie poteva starci e, non a caso, alla fine del post precedente avevo scritto che allontanandosi manteneva alta la guardia (si aspettava un gesto folle e di certo avresti ottenuto una reazione dal personaggio).
Eventualmente approfondirò in separata sede :asd:

Tuttavia c'è anche da dire che siamo in addestramento, un tipo di giocata fatta per picchiarsi e in cui tanti fronzoli si possono evitare. Come ti dissi in partenza mi andava bene picchiare il primo tizio che capitava per strada e quindi non mi sento di penalizzarti troppo sul voto.


Voto Medio: 8.7

Grazie di tutto e alla prossima^^||GdrOn
 
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view post Posted on 19/8/2020, 21:04     +1   -1
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Per una valutazione di 8.7 ti spettano 435 ryo. Grazie per il lavoro e buon proseguimento^^
 
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