Non possono non avere un certo timore, i giovani, o perlomeno metà di loro, nel vedere quella moltitudine di api brulicanti zampettare in ogni dove, ricroprendo la cava anche in alcuni punti del terreno, laddove gocce di miele si congiungono al pavimento, rendendolo ulteriormente appiccicoso.
Ed è anche per questo che i passi affondano nel prezioso liquido dorato, emettendo un suono umidiccio, e gli sguardi curiosi studiano i dintorni, nel tentativo di contare i tanti, troppi insetti a strisce, i quali con l'eco del quieto sussurro ronzante delle ali dominano incontrastati quelle grotte.
"Kami!" esclama il Bakuton, strofinandosi il naso con le lacrime agli occhi, in un fastidio abbastanza condiviso con tutti, "che tanfo!"
"Eugh!" commenta la Jinton, "sembra che qualcuno l'abbia mollata per poi provare a nasconderla."
A maggior ragione! Già a qualche metro dall'ingresso è possibile intercettare olfattivamente un odore acre e pungente, si presume di uova marce, misto ad una fragranza che è l'esatto opposto, anche se forse fin troppo dolciastra.
E tutto ciò, messo insieme, non è per nulla gradevole da sentire.
Sì, insomma. La cosa puzza!
...
Erm, proseguendo nel tunnel, curiosamente sprovvisto di lanterne, anche l'unica fonte di luce per quel luogo smielato si affievolisce, non del tutto, ma gli studenti si ritrovano nel semibuio tempestato di quei tesori d'ambra e le loro sonnacchiose apette guardiane.
Oh e i tre bivi. Quelli sì che fanno rabbrividire già solo a tentare di guardare oltre quel denso buio.
"Penso che sarei più tranquillo se si vedesse qualcosa," e detto ciò, uno degli anonimi studenti accende una fiammella con il katon, illuminando finalmente anche quel punto, "ora va meglio."
Anche se...
"Aspetta," interviene lo Yoton, guardingo, "ascoltate."
Sì. Il ronzio si fa più intenso. Molto intenso. Aggressivo.
Stranamente, sopra le loro teste...
"Correte!!!" esclama un altro studente tra quelli a loro cinque meno conosciuti, correndo verso l'uscita, inseguito da alcune api.
Neanche a dirlo, al vederlo fuggire si scatena il caos, tra chi tenta di combatterle, chi semplicemente prova a difendersi e chi invece corre a perdifiato... Verso uno dei cunicoli, quello a loro più vicino.
"Presto, giù!" suggerisce lo Yoton, mettendosi sdraiato a terra nel vedere che esse sembrano prediligere le altezze.
"Non attaccate!" esclama la Jinton vedendo coloro che tentano di uccidere le api, con la conseguenza di far traballare le fondamenta della grotta. Non proprio una grande idea, considerato poi che sono rimasti al buio.
Che fare allora? Mao sembra avere un'intuizione:
"Tatsuo! L'argilla non contrastava il veleno?" chiede il Bakuton allo Yoton, a voce alta per sovrastare l'assordante eco di quei mille ronzii mescolati alle urla di chi cercava di sfuggirgli dopo aver combattuto inutilmente, imboccando l'altro cunicolo. Sono davvero troppe, tanto da coprire anche l'uscita e, di conseguenza, l'unica reale fonte di luce.
"Sì!" conferma il ninja, utilizzando la sua abilità sensitiva per 'vedere' i compagni e preparandosi a dar loro un po' di argilla.
Nel frattempo le api sentinelle continuano nel loro viaggio, mostrando lunghi tunnel che corrono dritti, peccato non poter vedere dove portano poiché, infastidite e risvegliate dai tremori e dalle loro sorelle, le api lì presenti riconoscono ed eliminano le api sconosciute. Solo una rivela null'altro che un vicolo cieco, ed è quella che si è avviata nel bivio di sinistra.
"Che facciamo, Kaoru!?" esclama Mao al ragazzo, che ora può sentire su di sé gli sguardi dei compagni rimasti, lui e i tre studenti, seppur ne possa riconoscere solo le sagome.