Lì si spense la voce e crebbe la follia., Quest Spada Shibuki per Kabu/Akio Nakajima

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 4/6/2019, 21:11     +1   -1
Avatar

.wanderlust

Group:
Member
Posts:
8,503

Status:


 
Top
view post Posted on 10/6/2019, 00:53     +1   -1

Fraxure

Group:
Member
Posts:
425

Status:


Narrato
Pensato
Parlato


Era il giorno seguente il suo incontro con Hayate, Akio si era alzato come sempre. Per mantenere i nervi saldi aveva deciso di continuare con la routine quotidiana, anche solo per avere un apparente senso di sicurezza e tranquillità.
Aveva comunicato ai suoi genitori ed agli altri componenti della famiglia, inutile dire che la loro reazione non fu delle più allegre o gioiose.
Non solo perchè non avevano saputo nulla fino a fatto compiuto, ma anche per via che si era proposto come volontario: un conto è accettare un incarico proveniente dai ranghi più alti, un altro è proporsi spontaneamente per una prova potenzialmente mortale.

Con i loro auguri poi uscì di casa.
Aperta la pergamena che aveva ricevuto dal Mizukage, iniziò a muoversi per raggiungere l'area segnata su di essa: non indicava un luogo esatto, ma solo l'area in cui doveva trovarsi la tomba del primo Mizukage. Inutile dire che Akio non aveva mai nemmeno pensato di avvicinarcisi.

"Da quello che ho capito dal discorso di Hayate, la Shibuki non ha avuto un possessore oltre al primo Muto; colui che la creò...
E la sua posizione si è persa da tempo, anche solo l'ispezionare la tomba del primo Mizukage è solo un'idea; non è detto che la contenga o che possa avere qualche qualche indizio utile.

Ma sembra anche l'unica possibilità concreta per risolvere il mistero data la sua storia.
Se una volta recuperata è stata riportata al villaggio, quindi al kage; considerando il rapporto tra lui ed il Muto, non è così impossibile che possa averle riservato un 'trattamento particolare'.

Che gli ANBU sappiano qualcosa? In fondo è il loro incarico.
Dato che mi hanno dato il permesso per transitare, forse potranno dirmi qualcosa di utile."


Immerso nei suoi pensieri, Akio asi stava avvicinando pian piano alla sua destinazione: un'area remota sull'isola principale dell'isola su cui sorgeva il "Villaggio della Nebbia".
Avrebbe dovuto solo continuare per la sua strada fino a quando i responsabili della sicurezza del mausoleo e mostrare il permesso che aveva nella sua divisa per proseguire senza problemi. Forse... probabilmente.
 
Top
view post Posted on 16/6/2019, 22:24     +1   -1
Avatar

.wanderlust

Group:
Member
Posts:
8,503

Status:


[249 DN - Fuori Kiri]




Al suo arrivo non scorse alcuna costruzione che potesse fungere da avamposto militare. Ai suoi occhi sembrava essere un semplice bosco che ascendeva verso la cima della collina. Dovette vagabondeggiare una manciata di minuti prima di essere intercettato da una schiera di Anbu il cui volto era camuffato, come di consueto, da una maschera di porcellana. Non esitarono a squadrarlo con sguardo torvo, prima di avvicinarvisi con modo intimidatorio.

- Ragazzo, cosa ci fai qui? Hai un permesso?

Proferì uno dei quattro, quello che, apparentemente, pareva essere il capo squadra. Dopo che Akio diede loro la pergamena consegnatagli dall'Artefice, l'Anbu fece una smorfia di scherno nei confronti del ragazzo. La poteva tranquillamente immaginare dato il brusio che emise. In seguito si rivolse verso gli altri membri che, diligentemente, fecero un cenno di assenso nei suoi confronti e svanirono in una coltre foschia di fumo. Raccolse dalla tasca della veste un pezzo di stoffa che avvolse intorno al capo di Akio, in modo tale da occludergli la vista.

- Aspetta qui e non fare alcunché.

Poi dominò un tacito silenzio. Era lì, bendato, inconsapevole e incapace di poter dare una spiegazione valida a quanto stesse accadendo. Probabilmente per la sicurezza di quel loco era un trattamento di routine, soprattutto per uno Shinobi di quel livello e che non ricopriva alcuna carica rilevante all'interno del villaggio. Un paio di secondi e qualcosa parve muoversi nelle profondità del terreno. Una sorta di terremoto scosse l'ambiente, accompagnato da boati, mentre all'interno dell'aria si poteva respirare una ingente carica di chakra. Quando gli permisero nuovamente di potersi constatare di cosa fosse accaduto dinanzi a lui non vi era più alcuna altura, né un bosco, ma un tempio con colonne portanti maestose ed uno stile pressoché arcaico. Anche l'intera zona circostante era cambiata, come se si trovasse in un posto totalmente diverso rispetto a quello osservato quando era arrivato.

- Vedi di non farti ammazzare; portare un cadavere fuori di lì non sarà affatto facile.

Proferì l'Anbu. Un avvertimento o una presa in giro?




 
Top
view post Posted on 24/6/2019, 03:10     +1   -1

Fraxure

Group:
Member
Posts:
425

Status:


Narrato
Pensato
Parlato


"Accolto" dagli ANBU, Akio stava vivendo un'esperienza strana. Nella sua breve carriera aveva visto eventi di cui si parlava solo nelle leggende, ma adesso questa situazione apparentemente innocua lo metteva a disagio ed in un leggero stato di confusione.

Come faceva ad intuire le reazioni dei quattro ninja se stavano utilizzando le loro maschere?

Non avendo ben chiaro se ci riuscisse per chissà quale talento, o se si trattava di una raffinata tecnica di linguaggio corporeo per ingannare l'avversario, o più semplicemente non ritenevano la sua presenza una 'seria minaccia' tale da richiedere tutta la loro concentrazione, Akio seguì le corrente degli eventi e porse subiti il permesso che aveva con sè.

L'apparente leader della squadra quindi tirò fuori dalla tasca un lembo di stoffa e lo avvolse sulla testa del chuunin, non senza alcune preoccupazioni da parte di quest'ultimo, occludendogli la vista ed intimandogli di restare fermo e di non fare nulla.

"Quasi vorrei sedermi a questo punto... Non ho idea di cosa aspettarmi o quando arriverà...
Ma... se lo facessi credo che andrei contro l'istruzione di 'non fare nulla'. Speriamo di scoprire presto cosa deve succedere: non mi sento a mio agio bendato e circondato da ANBU..."


Per fortuna l'attesa non durò che qualche secondo, forse una decina.
Di colpo potè sentire la terra tremare dalle profondità e l'aria riempirsi di una forte carica di chakra difficilmente non notabile, il tutto, poi, accompagnato da diversi boati acui non riusciva da dare un'origine esatta nè per posizione, nè per fattore scatenante.
Al termine di questi, la benda venne rimossa.

Davanti a lui ora non si stagliava più l'ambiente come l'aveva visto prima dell'attesa: se prima c'era solo natura, ora c'era un tempio dallo stile molto antico rispetto ai canoni dell'architettura moderna.
Quindi il leader della sorveglianza si congedò dal giovane con una frase che nascondeva in sè diversi significati.
Dopo aver ringraziato la squadra per il loro lavoro Akio riprese ad incamminarsi verso il suo obiettivo, riflettendo sui concetti che era stato in grado di estrapolare.

"Ok, da quel che ho capito il tempio, chiamiamolo così per ora, è stato certamente esplorato, fino a che punto non lo so; ma hanno appurato che sono presenti dei pericoli pressochè mortali.
Penserei a delle trappole, ma anche si resettassero da sole, una volta imparato il loro 'pattern' non dovrebbero essere così difficili da superare. Ma lo sono, altrimenti il capo-squadra sarebbe stato più tranquillo.

Quello che posso immaginare è che esista un'altra variabile al tutto, che non sono stati ancora in grado di capire completamente.

...Non che faccia qualche differenza. Sono venuto qui pronto a tutto: qualche dubbio in più non mi farà cambiare idea; ma sarà meglio procedere con molta più cautela."
 
Top
view post Posted on 1/7/2019, 21:41     +1   -1
Avatar

.wanderlust

Group:
Member
Posts:
8,503

Status:


[249 DN - Fuori Kiri]




GMcmk77



Il tempio si eresse dinanzi ai suoi occhi. Lo stile con cui era stato edificato era maestoso, riconducibile alla magnificenza del villaggio in tempi antecedenti alla rivalsa di Oto nei confronti di Kiri. Sulle colonne portanti erano raffigurate tutte le Spade leggendarie; un lascito del primo Mizukage ai suoi discendenti. Tre gradoni sopraelevavano il tempio rispetto al terreno sottostante, mentre una porta imponente rappresentava l'entrata in quel loco colmo di misticismo. Delle scritte avrebbero accompagnato il ragazzo sull'uscio della porta, si riferivano alla storia tramandata di generazione in generazione sulla situazione che interessava le sorti della Shibuki e del primo Muto. Si sarebbero interrotte nel momento in cui fosse terminata quella conosciuta ai più; se avesse voluto sapere qualcosa in più su quella Spada tanto agognata, avrebbe dovuto inoltrarsi nel tempio. Questo, ai suoi occhi, si rivelò cupo, quasi oscuro, come se al suo interno qualcosa di malevolo avesse avuto luogo. Il sangue era predominante rispetto a qualsiasi altro odore nell'ambiente, esso ne era saturo. Poi una voce, quasi meccanizzata, si propagò.

- Tu, chi sei, giovane figlio di Kiri. Cosa vuoi da questo luogo putrido e abbandonato?



 
Top
view post Posted on 8/7/2019, 02:21     +1   -1

Fraxure

Group:
Member
Posts:
425

Status:


Narrato
Pensato
Parlato


Proseguendo per la sua strada, Akio raggiunse la maestosa ed antica struttura che fungeva da mausoleo per il leggendario primo Mizukage.
Il lato frontale aveva statue che raffiguravano ciascuna delle sette spade che aveva lasciato in eredità alle future generazioni. La pietra aveva ancora un sentore dell'originale colorazione chiara che doveva avere in origine, nonostante il tempo e tutte le intemperie subite.

Le sette armi erano arrangiate con uno stile "d'arredamento" antico, non sgraziato o poco gradevole alla vista ma solo desueto rispetto lo stile moderno che prevale adesso nel villaggio.
Forse, sarebbe più adatto descriverlo come "puro", o forse "semplice"; privo di ogni influenza esterna, uno dei pochi esempi rimasti della pura estetica che un tempo avvolgeva il villaggio di Kiri.

Arrivato al portone principale, superando i tre grandi scalini che lo sollevava da terra, il chuunin si trovò di fronte ad un dettaglio che non aveva notato per via della distanza; suscitando in lui anche qualche perplessità e curiosità.
Era la storia che raccontava del Primo Mizukage e suo figlio, colui che poi sarebbe diventato il primo Muto.
Di primo impatto Akio non capiva perchè fosse stato inciso proprio quel frammento di storia invece di qualcos'altro che esaltasse tutte e sette le famose armi, o ciò che aveva compiuto in vita per il villaggio od il mondo.

Inoltre, i tre punti di sospensione alla fine di tutto non avevano senso di essere lì.
Almeno per quanto Akio sappia sull'argomento; è normale pensare che alcuni frammenti di storia siano stati dimenticati col tempo, ma di solito si tratta di dettagli di poco conto.

"Forse questa volta la storia ha ancora qualcosa da dire otre la 'fine'..."

Ma restare sulla sogli non avrebbe risolto nè il motivo per cui si trovava lì, nè le nuove domande che erano nate da quest'ultimo elemento.
Perciò poggiò le mani sulla porta e fece forza sulle gambe per aprire l'ingresso e finalmente entrare.

L'interno fu ancora una sorpresa in quanto presentava ancora una volta un ambiente diverso.
Se la foresta prima si era dimostrata tranquila e poi mistica, adesso il tempio trasmetteva chiaramente una sensazione di pericolo e malvagità; il tutto condito da un forte odore di sangue, tanto forte da coprire quasi del tutto gli altri odori.
Non ancora compiuto il terzo passo Akio venne accolto da una voce di cui non era in grado di determinare l'origine. Non sembrava ostile nei toni e nei modi, ma nonostante riuscisse a capirla era chiaro non fosse propriamente "umana".
Riflettendo un momento sulla situazione rispose con calma guardandosi intorno, pronto a scattare all'indietro, verso l'esterno, nel caso di attacchi troppo difficili da gestire.

"Sono un chuunin di Kiri, Akio Nakajima. Sono qui per mettermi alla prova: cerco la Shibuki per dimostrare di essere adatto ad impugnarla.
Per questo sono stato indirizzato a questo luogo."


Non si azzardò a citare il Kage attuale od il permesso che aveva mostrato agli ANBU. Dubitava che una voce misteriosa, in un tempio antico e buio, badi a queste cose.
 
Top
view post Posted on 14/8/2019, 18:05     +1   -1
Avatar

.wanderlust

Group:
Member
Posts:
8,503

Status:


Chiedo venia, tra esami e vacanze sono stato perennemente assente, more or less.


[249 DN - Fuori Kiri]



Il giovane Chunin non indugiò sulla conformazione strutturale del tempio, sebbene fosse acuto abbastanza da avvedersi dell'encomiabile scenografia del medesimo. Dedusse, chiaramente, che quella narrata sulle lastre di pietra fosse la storia appartenente al Muto e al primo Mizukage. Poggiò le mani con fermezza sulla porta per poi usufruire della spinta degli arti inferiori per scardinarla e osservare cosa ci celasse al suo interno. Un primo plausibile presupposto era che si trattasse del continuo della storia di quei due, che tanto avevano fornito alla storiografia del mito di Kiri. Ciò che lo accolse fu un qualcosa di totalmente diverso rispetto alle stanze precedenti; era come se vi si respirasse l'odio, quasi come se potesse soffocare da un momento all'altro. Era denso, quasi tangibile. Così come il sangue, apparentemente raggrumato su di una qualche facciata interna del tempio e vivido, dall'odore che sprigionava. La voce che interloquì con lo Shinobi non era umana, affatto; dopotutto anche l'eco sprigionato dal tempio ne dava una sembianza meccanica.

- E' da tempo, credo, che non ricevo ospiti. Ho bisogno che tu mi dica cosa sai sulla Shibuki. E' una prova.

L'ultima parte venne pronunciata da quella presenza in modo solenne. Un giudizio. Akio si sarebbe trovato nel buio più intenso; se si fosse girato su se stesso non avrebbe trovato alcuna fonte di luce a renderlo capace di vedere. Era solo, con se stesso, con la sua mente.


 
Top
view post Posted on 21/8/2019, 02:23     +1   -1

Fraxure

Group:
Member
Posts:
425

Status:


Narrato
Pensato
Parlato


La voce che che lo aveva accolto in quel luogo sembrava essere molto antica e senza una chiara percezione del tempo.
E fin da subito lo stava mettendo alla prova: non sapeva la sua origine, ma era conscio che era costantemente osservato in quell'ambiente tetro e cupo.
Al termine delle parole, ad Akio sembrò come se il peso dell'aria in quel luogo fosse aumentato di colpo.

Si sentiva decisamente in pericolo, e l'unica soluzione sembrava essere il rispondere onestamente e sperare che la sua magra conoscenza gli garantisse la salvezza.

"Conosco la sua dottrina del silenzio, poichè è essa che 'parla' quando viene brandida, esplodendo e colpendo indiscriminatamente tutto e tutti.
So che il primo Muto fu anche il suo creatore, oltre ad essere uno dei figli del primo Mizukage. Morì brandendola in combattimento, per poi lasciare solo essa dopo la sua morte; e da allora sembra che nessun altro l'abbia più brandita."


Con tutta la calma possibile da raccogliere in quelle condizioni il chunin mostrò ciò che sapeva dell'arma per cui si stava mettendo alla prova.

"Ora non resta che attendere il risultato..."
 
Top
view post Posted on 22/8/2019, 09:13     +1   -1
Avatar

.wanderlust

Group:
Member
Posts:
8,503

Status:


[249 DN - Fuori Kiri]




Le parole pronunciate dallo Shinobi furono ciniche. La conoscenza sulla natura e l'origine della Shibuki era ancorata a ciò che si poteva attingere da ciò che era messo a disposizione degli studenti e degli studiosi da parte del villaggio di Kiri. La vera storia, però, era stata ben nascosta onde evitare che dei particolari venissero diffusi. Gli altri paesi ninja avrebbero giovato di quelle informazioni, constatando che, effettivamente, il Mizukage non potesse avere il pieno controllo dei suoi sottoposti, così come era accaduto al primo impugnatore della Shibuki. Un alone evanescente iniziò a prender forma nella totale oscurità, assumendo connotazioni che rimandavano a delle sembianze umane. Un minuzioso dettaglio, però, avrebbe reso il tutto ancora più interessante; sulle spalle era adagiato un mantello che riportava i kanji del Primo Mizukage. Una sorta di ologramma, forse? Non poteva saperlo.

- E' questo quello che credi? Pensi che brandire una delle Sette Spade ti dia la facoltà di essere giudice e carnefice? Ti sbagli. Così come sbagliò lui.

Proferì, rivelando finalmente la propria identità, sebbene fosse a lui sconosciuta. Delle torce rischiararono l'ambiente, usufruendo della luce fioca per dar modo ai presenti di osservarsi l'un l'altro. L'espressione che si delineò sul volto del fantasma era ferrea, inderogabile.

- Non morì in combattimento... fu ucciso, da suo padre.

Disse, ponendo il palmo della mano verso destra affinché anche lo Shinobi osservasse. Era una delle scene del passato del primo Muto; umiliato, offeso, prostrato dinanzi alla figura del Mizukage. Sulla sua schiena non era ancora riposta la Shinobi Katana, ma era semplicemente un ninja alle prime armi.

- La Shibuki non è una spada che può essere impugnata da chiunque. Da chi non ha alcun onore, o da chi è vittima di troppa superbia. Scelse il silenzio per non dover controbattere alle parole del padre.

Concluse, avanzando verso la parte centrale del tempio, a circa metà navata del medesimo.

 
Top
view post Posted on 25/8/2019, 03:13     +1   -1

Fraxure

Group:
Member
Posts:
425

Status:


Narrato
Pensato
Parlato


Considerando che Akio si trovava ancora nel tempio vivo e vegeto, immaginò che le nozioni che aveva appreso prima del suo viaggio si era rivelate sufficienti per rospondere a quella voce misteriosa.
Quindi un'immagine, come eterea, iniziò a palesarsi davanti al ragazzo. Sulla sua schiena si poteva leggere il ricamo di 'Primo Mizukage'.
Quindi la voce non intraprese alcuna azione ggressiva verso il chuunin, ma illuminatesi le torce nell'area, allungò la sua mano verso destra mostrando un'immagine.

La descrisse con poche parole, non prima di aver ripreso Akio per la sua errata concezione della storia.
Poi, procedette verso l'interno del luogo, senza attendere per una risposta o dare altri comandi.

Ma Akio parlò comunque, per mettere in chiaro alcuni punti che, almeno da suo punto di vista, erano stati fraintesi. E con voce calma e rispettosa ma decisa espresse il suo pensiero.

"Io so di sapere solo ciò mi è stato insegnato, se ciò non è corretto non dipende da me.
Non ho mai pensato che il solo brandire una delle Sette mi conferisse la capacità di essere giudice e/o carnefice inconzionato delle azioni degli altri; ma non negherò che desiderò brandirla per un puro desiderio personale.

Ho riconosciuto da tempo la mia superbia: il 'mondo' stesso mi ha fatto capire quando piccolo io sia in realtà rispetto a quanto credessi fino a non molto tempo fa. Un tempo avrei affermato che le ricchezze del mondo stessero solo attendendo che io allungassi la mia mano verso verso di loro e le cogliessi.

So di essere cambiato... ma se dovessi decidere o descrivere quanto, credo che vanificherei tutta questa crescita.
Per l'onore, ho fiducia in me stesso ed in ciò in cui credo: posso dire solo questo perchè ancora non ho vissuto un evento dove è stato messo veramente alla prova."


Quindi guardò i palmi aperti delle sue mani ed immaginò il volto di suo padre. Con sospiro continuò.

"Non posso immaginare come il Primo abbia preso quella decisione, o come debbano essersi sentiti lui e suo figlio in quegli istanti. E non voglio nemmeno provarci poichè sarei sempre troppo lontano dalla verità.

Ed a conti fatti, non mi riguarda e non mi interessa: sarà la storia delle sue origini, ma non credo che questa debba essere l'attore principale della sua intera storia o della mia.

Ho scelto di tentare di brandire il suo silenzio perchè esso è più potente della mia voce: in un certo senso posso capire il desiderio che spinse il primo Muto a creare tale spada.
Anch'io voglio 'controbbattere' delle parole; ma non quelle di mio padre, del Mizukage, di altri ninja o di esseri leggendari.

Ma semplicemente quelle di questo mondo. Io sono venuto qui per mettermi alla prova per avere la possibilità di tentare di farmi carico di quel 'silenzio' che è sopravvissuto fino ad oggi e brandirlo contro tutto ciò vorrà abbattermi e mettermi in ginocchio."


Finito di esprimere i suoi pensieri Akio attese la reazione dell'immagine che lo aveva accolto.
A conti fatti già si era espresso senza permesso su argomenti decisamente non leggeri o frivoli per il suo interlocutore; non credeva fosse il caso di tentare ulteriormente la sua fortuna.
 
Top
view post Posted on 3/9/2019, 09:06     +1   -1
Avatar

.wanderlust

Group:
Member
Posts:
8,503

Status:


[249 DN - Fuori Kiri]




Sebbene continuasse a fluttuare verso la zona principale del tempio, lo spettro udì con minuziosa attenzione le parole proferite dallo Shinobi anelante di brandire e alienare a sé la Shibuki. Un discorso consapevole, che cercava di estraniarsi dalle vicissitudini che erano insite nella storia di quella Katana; un desiderio volto a rendergli possibile affrontare il mondo che lo avrebbe atteso al di fuori di quelle sacre mura. Da tempo immemore quella Spada non aveva un impugnatore, il custode l'aveva protetta come se fosse sua figlia e non poteva deludere le aspettative del Primo Mizukage che gli aveva affidato quella missione.

- Bene.

Disse, con voce quasi grottesca. Nuovamente giunto a circa metà della navata indicò alla sua sinistra un'altra raffigurazione le cui immagini ritraevano il Muto mietere vittime sia appartenenti ad altri villaggi che a Kiri stessa. Una follia che era cresciuta esponenzialmente, con un personaggio che non era stato in grado di reggere il peso di un tale flagello. Si, perché avere una delle sette shinobi katana tra le proprie mani renderebbe chiunque superbo, dissimulando il medesimo concetto di giustizia. Dopo ciò che era accaduto durante l'invasione del villaggio da parte di Oto gli spadaccini si erano dimostrati egoisti; pur di preservare la propria carica e il potere che gli era stato affidato per proteggere la propria terra natia, l'avevano abbandonata pur di salvaguardarsi. Il Muto, probabilmente, in quel caso, avrebbe fatto qualsiasi cosa fosse in suo potere per limitare l'avanzata nemica rimettendoci la vita, nel peggiore dei casi. Quindi, cosa era cambiato? Non riusciva a spiegarselo neanche il custode. Forse gli Shinobi di Kiri avevano dovuto affrontare situazioni che richiedessero un determinato comportamento, ma non avrebbe permesso che persone deboli, vili e suscettibili dalle emozioni potessero divenire parte di quell'elitè.

- Nel momento in cui il Muto issò la propria Spada nei confronti dei propri compatrioti il Mizukage fu costretto ad agire. Fu costretto ad uccidere il suo stesso figlio. Ne aveva tutte le ragioni giuridicamente e umanamente, ma dopo quel giorno la situazione cambiò anche per lui, perché giunse il rimpianto.

Fu in quel momento che la luce fioca irradiata dalle torce diede lustro ad un forziere posto ai piedi del trono, in fondo alla navata.

 
Top
view post Posted on 8/9/2019, 04:39     +1   -1

Fraxure

Group:
Member
Posts:
425

Status:


Narrato
Pensato
Parlato


Lo spettro ancora non si era mostrato aggressivo nei confronti del giovane Akio, nonostante le sue parole, permettendogli di tirare un sospiro di sollievo prima della sua prossima azione. Che non si fece attendere.
Una singola parola, ed illuminò un affresco sul muro alla sua sinistra. Il contenuto era caotico e semplice allo stesso tempo.

Un uomo brandiva la sua arma contro ninja di tutte le origini, massacrando a destra e manca curandosi a malapena della sua incolumità. I suoi connotati ormai erano persi a causa dell'erosione del tempo, ma ciò che brandiva tradiva il suo anonimato: si trattava della Shibuki e del suo possessore, il Muto.

Quindi la sagoma eterea prese a descrivere l'evento decisivo che portò un padre ad uccidere il proprio figlio, e, brevemente, ciò che ne seguì; poi il silenzio, rotto solo dal rumore delle fiamme delle fiaccole che aumentavano d'intensità, mostrando ai presenti uno scrigno nel fondo della navata.

"Che lì dentro ci sia davvero la Shibuki?
Mi sembra... un po' semplice..."


Pensò Akio guardandosi intorno per confermare di non essersi perso altri dettagli importanti. Quindi a passi tranquilli si mosse per mettersi di fianco allo spirito, dando di nuovo aria ai suoi pensieri sulle nuove rivelazioni.

"Nonostante tutto, credo che il Mizukage allora abbia assolto il suo compito.
...E' il fardello dei forti e delle responsabilità.

Oltre ad essere uomo e padre, come Mizukage sulle sue spalle pesava la responsabilità della vita di tutti gli abitanti del villaggio... e di coloro che sarebbero venuti in seguito, me incluso.
Non nego che forse ci sarebbero potute essere altre soluzioni o metodi meno drastici, ma anche così posso solo ribadire di nuovo che ha solo il suo dovere.

Per il rimorso, non voglio essere frainteso, ma una parte di me è sollevata che lo abbia provato. Non voglio sminuirlo o nemmeno provare a giudicarlo o guardarlo dall'alto in basso, ma mi sento orgoglioso che nonostante tutto ciò sia rimasto... umano. Dopo tutte le guerre, gli orrori, le ardue scelte sono felice che non sia diventato impassibile.
Credo che così, fino alla fine, abbia avuto a cuore il nostro villaggio.

Non so come o perchè il Muto sia arrivato a quel punto, ma non voglio dimenticare come ha vissuto e come ha incontrato la sua fine: sono i moniti, un'eredità che non voleva lasciare, per coloro che sarebbero venuti dopo di lui per non ripetere i suoi stessi errori.
Ha mostrato uno dei tanti percorsi che si possano intraprendere con la Shibuki, la verità e l'abilità di quest'arma sono lontane dall'essere state mostrate completamente al mondo."
 
Top
view post Posted on 20/9/2019, 19:29     +1   -1
Avatar

.wanderlust

Group:
Member
Posts:
8,503

Status:


[249 DN - Fuori Kiri]




- Sembri saggio, Akio-Kun.

Proferì, mostrandogli un sorriso quasi smorzato, digrignando i denti. Ciò che aveva esposto lo Shinobi sembrava aver soddisfatto le richieste implicite che il Custode cercava di estrapolare. Necessitava di qualcuno che risaltasse con enfasi il rimpianto provato dal primo Mizukage nel mietere la vita del figlio, sebbene ne avesse tutte le ragioni dato che era diventato ingestibile. Fu in quel momento che alla fine del tempio si eresse in tutto il suo splendore la Shibuki. Era avvolta in delle bende, ma la lamina era ben visibile. Riposta su di un trono, abbastanza martoriato dal tempo che era trascorso fino a quel giorno. Era il luogo ove era stato seppellito il corpo del Muto e la Spada era diventata il suo tumulo.

- Eccola lì, in attesa del suo nuovo impugnatore. Non è una spada facile, la storia ce lo ha insegnato. E saprai anche che lo stesso potrebbe accadere a te, con la medesima conseguenza.

Disse, cambiando leggermente la tonalità dell'ultima parola, per darle più importanza. Le carezzò l'elsa, come se volesse accudirla. Lei rispose, sussultando, mentre dei piccoli rintocchi potevano udirsi al di sotto del pavimento.

- Vedremo se sei anche capace a combattere. Dopotutto sei il terzo figlio di una famiglia che ti ha relegato alla vita del ninja dato che non c'erano altre possibilità per te.

Dopo una manciata di secondi i sinistri rumori si fecero più persistenti, divenendo col tempo sempre più forti e continui. Un attimo e le pietre alla base del trono si sollevarono, una sopra l'altra. Un foro si aprì e ne fuoriuscì una sagoma umana, mummificata a dire il vero.

- Sarà lui a sceglierti.

Furono le ultime parole del custode prima di dissolversi in una coltre nube di fumo che non avrebbe concesso allo Shinobi di avere l'immagine nitida di chi si fosse palesato dinanzi a lui.




 
Top
view post Posted on 27/9/2019, 02:45     +1   -1

Fraxure

Group:
Member
Posts:
425

Status:


Narrato
Parlato
Pensato


Dopo che aveva espresso i suoi pensieri sul Mizukage ed il primo Muto lo sprettro sembrò essere d'accordo, o per lo meno accettare, le parole che aveva udito. Arrivando addirittura a lodarlo, seppure vagamente e probabilmente in modo sarcastico.
Quindi, l'oggetto del suo viaggio si erse davanti ai due, poggiandosi sul trono che era stato illuminato in precedenza. Perciò lo spirito si avvicinò continuando a parlare, lasciando Akio con qualche dubbio.

"Certo che allora parlavano in maniera un po' diversa da oggi.
Non credo di aver mai sentito nessuno dire 'impugnatore'; e vengo da un villaggio dove le spade e le katane sono un luogo comune."


Anche se avvolta da bende, era ben chiaro che la spada si muoveva al tocco dell'uomo, come felice del contatto tra i due; mentre il chuunin poteva iniziare a percepire dei suoni ritmici, come rintocchi, si facevano sempre più chiari man mano che continuavano.
Ancora un discorso poco rassicurante verso il giovane della nebbia che adesso si domandava come fosse a conoscenza della sua situazione famigliare. Ma prima che potesse anche solo pensare di darsi una risposta, il pavimento si aprì mostrando l'origine dei rumori che provenivano dal basso: una figura umana, antica, o meglio... mummificata.

Akio non ebbe l'occasione di esaminarla con attenzione perchè la figura con cui aveva discusso fino ad allora 'perse' le sue sembianze e, come una nube, avvolse il nuovo arrivato.

Dall'ultimo scambio di battute, era ben chiaro che le sue intenzioni non erano amichevoli. Akio non era certo sulla sua identità, ma giudicando in base a chi è dedicata la struttura, sperava ardentemente che non si trattasse del primo Mizukage, piuttosto un suo anche troppo leale seguace.
Tuttavia, anche solo un semplice suo sottoposto potrebbe essere troppo per lui; l'unica possibilità che aveva per adesso di ottenere un vantaggio era prendere l'iniziativa.

Non sapendo esattamente cosa o chi stava combattendo, la soluzione di un attacco diretto in due tempi poteva permettergli di raccogliere informazioni utili. Un assalto complesso come mossa di apertura non gli avrebbe per messo di capire la differenza tra di loro e, di sicuro, non sarebbe riuscito ad abbatterlo in un colpo solo.

Quindi estratta la nuova katana ed un kunai con la mano secondaria, si lanciò contro l'avversario prima che la nube possa finire di avvolgerlo completamente e creare chissà quale strano effetto; mirando al suo fianco sinistro con un colpo orizzontale della spada. Il kunai pronto a seguire un'altra traiettoria nel caso servisse per infliggere un nuovo danno.

CITAZIONE
CITAZIONE
<taijutsu Ravvicinata> - Stile della Mattanza: Morso dello Squalo - [Stm: 5] [Frz: +100 +Bonus Arma +Bonus Seconda Arma*2/3] “Una tecnica che si discosta, anche se di poco, dal tipico Stile cui appartiene: si tratta infatti di una brutale serie di colpi, diretti verso il nemico senza un preciso scopo, senza nemmeno tentare di individuare i varchi attraverso cui colpire. La maggior parte dei fendenti così portati, infatti, sono un semplice diversivo, in attesa della parata decisiva del nemico, in attesa dello spazio sufficiente perché il freddo metallo possa penetrare nella sua carne senza alcuna pietà. La seconda arma di cui si fa utilizzo viene estratta durante la tecnica ed utilizzata solo per essa, quindi la può impugnare anche chi non è specializzato in bukijutsu. Se chi esegue questa tecnica è specializzato in taijutsu, allora la seconda arma darà bonus pieno.”

Stm: 176-5= 171
Frz: 320 +100(Tecnica) +20(Katana) +4(Kunai) +(32+60+27)(Specializzazione)= 563

NOTA: non so se servono ma ho messo i calcoli.
 
Top
view post Posted on 1/10/2019, 12:28     +1   -1
Avatar

.wanderlust

Group:
Member
Posts:
8,503

Status:


[249 DN - Fuori Kiri]




Non esitò il giovane shinobi nell'affrontare l'essere che si era palesato lungo il suo cammino le cui intenzioni parevano non essere tutt'altro che benevole. Si oppose usufruendo di una duplice tipologia di attacco con l'utilizzo di una katana e di un kunai, per evitare che la mummia potesse avere una via di fuga. Quest'ultima, però, non tentò di eluderli, ma lasciò che entrambi lo colpissero. Non poteva trasparire alcuna sensazione di dolore dai lineamenti del viso, seppur deforme e privo di vita. L'unico dettaglio che avrebbe potuto catturare l'attenzione di Akio fu un lieve sogghigno che iniziò a prendere forma. Non sarebbe stato facile abbatterla, a dire il vero non sarebbe stato possibile, ma questo non era dato modo di saperlo al chuunin. Trascorse una manciata di secondi; l'aria all'interno del tempio si fece più intensa e rese la respirazione più ardua. La mummia con passo trascinato si recò nei pressi del trono; osservò la Shibuki per poi impugnare con foga l'elsa della stessa e liberarla dalle bende. Fu così che la mummia assunse delle sembianze che sembravano appartenere ad uno shinobi del passato. Non era più deforme o con lembi di carne cadenti, ma era come se fosse vivo in quel momento. Le labbra, invece, erano cucite: il labbro superiore era stato ancorato con fermezza al labbro inferiore.

Alzò la Shibuki in direzione di Akio e la lamina della Spada vibrò in maniera evidente. Ora, probabilmente, avrebbe capito di chi si trattasse.


- Beh, direi che si deciderà in un singolo modo.

Proferì lo spettro, equidistante da ambedue le parti in controversia. Qualche secondo e l'avversario di Akio si avvicinò velocemente alla sua controparte portando un attacco con la spada.



Fai ciò che vuoi, non ho bisogno dei calcoli.
 
Top
24 replies since 4/6/2019, 21:11   576 views
  Share