Esame Autogestito #7, Atto I

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view post Posted on 29/4/2019, 10:15     +1   -1
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RealisticDreamer

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CITAZIONE
Josui
Sogno
Mai
Danjuro
Hiroshi
Sensei

P.S. I calcoli sono fatti separatamente come se non ci fosse un continuo collegamento l'uno con l'altro

"Ti prego, ascoltami Josui. Fammi parlare, ascolta queste mie ultime parole. Volevo darti un padre e non ci sono riuscita. Ho sempre scelto gli uomini sbagliati nella mia vita ma di una cosa sono certa: Tu non sei come loro. Prenditi cura di tua sorella. Proteggila, sii un fratello con le veci di padre. La lascio a te, prenditene cura. Ti voglio bene e te ne vorrò sempre."

Josui si svegliò aprendo gli occhi lentamente con un espressione impassibile sul volto. Le parole di sua madre sul letto di morte, lo stesso sogno ormai che si riavvolgeva facendolo tornare indietro nel tempo. Un passato che provava ad allontanare in tutti i modi ma che ogni notte puntuale si materializzava come a memento di un ricordo di una promessa o come semplice punizione di chissà quale identità, questo il ragazzo non l'aveva ancora capito… Posò lo sguardo al di fuori della finestra e vide la Luna illuminare ancora con la sua pallida luce eterna la stanza. Rimase ad osservarla per qualche istante e sapendo che non avrebbe più preso sonno si mise a sedere sul bordo del letto con gli occhi fissi sul pavimento.
"Tu non sei come loro... Ne sei davvero convinta, madre...?"
Poche parole sussurrate fra se rivolte a qualcuno che non poteva più rispondergli ormai da tempo...
Con tutto quel movimento il piccolo fennec che aveva l'abitudine di dormire ai piedi del letto di Josui si svegliò. Dopo aver fatto un lungo sbadiglio incominciò a giocare intorno alla figura immobile di Josui per poi andarsi ad adagiare sulla sua spalla destra abbracciando con la lunga coda il collo del ragazzo. Quasi nel medesimo istante si sentì piangere nella stanza di fianco.
"A quanto pare nessuno riesce a dormire stanotte..."
Disse accarezzando sulla testa il piccolo animale. Josui si alzò con fare lente ma deciso e aprendo la porta della stanza adiacente alla sua vide sua sorella piangere. La piccola Mai.
"Ho fatto un brutto un sogno"
"Ora ci sono qua io non ti devi preoccupare. Cerca di riposarti ancora per qualche ora, domani mattina devo portarti dai nonni"
La bambina a quelle rassicuraioni si asciugò le larime con la manica del pigiama e, sapendo che il fratello il giorno dopo avrebbe avuto un importante esame in Accademia, non fece molte storie. Il piccolo fennec nel frattempo saltò sul letto dalla spalla del ragazzo andandosi poi ad acciambellare nel suo nuovo giaciglio per quella notte.
"Io mi rimetto a dormire ma voglio uno dei tuoi abbracci speciali"
A quelle parole Josui si mise a sorridere. La guardò per un istante e sconfitto dal dolce sguardo della bambina l'abbracciò. Lentamente incominciò ad alzare la sua temperatura corporea creando così un tepore che riuscì a tranquillizzarla. Le rimboccò le coperte e prima di uscire dalla stanza chiudendo la porta dietro di se le diede un ultimo sguardo.
*… ma ti prometto che mi prenderò cura di Mai*
Era il motivo più importante, uno dei due, che l'avevano convinto a voler diventare un potente ninja. L'altro, invece, era un qualcosa di meno nobile, un qualcosa di oscuro che si era insidiato nella sua mente da quando vide colpire la madre da Sanzo. Una volta diventato abbastanza forte il suo scopo sarebbe stato quello di epurare dall'esistenza quelle persone che reputava ingiuste. Josui Moemasu, traduzione letterale: Purificatore Cocente. Non poteva avere un nome più adatto per tale scopo.

Non riuscì più a dormire quella notte. Le prime luci dell'alba illuminarono la stanza come un sipario che s'innalzava sull'inizio di un nuovo atto. Josui fissò il suo volto nello specchio del bagno, si scrutò con determinazione. Sapeva che quello era un importante giorno e che non poteva tornare a casa con risultati negativi. Non era mai stato uno di quelli attenti in classe ed i test scritti per lui erano sempre una rottura al contrario di quelli pratici dove a volte gli capitava anche di divertirsi nel malmenare il suo sfidante.
Si sciacquo la faccia e scrutò nuovamente il suo voltò. Lentamente tirò su con la mano il ciuffo di capelli che gli copriva una buona porzione della parte destra del viso. Il ciuffo lasciò spazio alla bruciatura che gli aveva causato Sanzo da piccolo spingendogli la testa sul fuoco. Quella bruciatura inizialmente gli aveva creato qualche problema ma col tempo imparò a conviverci e anzi riuscì a dargli un significato importante. Per Lui era diventata come un marchio, la motivazione che l'avrebbe portato a raggiungere i suoi obbiettivi.
Dopo essersi preparato andò ad alzare le tapparella nella camera di sua sorella. La luce irradiò tutta la stanza. Il piccolo fennec si svegliò immediatamente e corse sulla spalla del ragazzo, al contrario la bambina cercò di nascondersi sotto le coperte.
"Dormigliona svegliati. Vatti a cambiare, poi scendi che ti faccio trovare la colazione pronta"
Dopo una prima resistenza alle parole del fratello, alla minaccia di Lui che avrebbe mangiato anche la sua colazione, Mai saltò giù dal letto.
La colazione era pronta e la tavola apparecchiata. La volpe stava già mangiando e nel mentre Josui stava sorseggiando una tazza di caffè fece il suo ingresso Mai. Una volta finita la colazione i tre uscirono da casa.
Come sempre Mai tartassò di domande il fratello su ogni cosa che le passasse per la testa ma quella mattina si concentrò principalmente sull'esame del fratello. Josui non amava parlare delle sue faccende dell'Accademia ma cercò di rispondere in modo che lei potesse capire il più possibile senza entrare troppo nello specifico. Arrivati a destinazione, i due anziani si trovavano nel giardino davanti a casa ad accoglierli. Dopo qualche convenevole Josui affidò alla sorella la piccola volpe e dopo essersi salutati si allontanò
"Ah Mai, dovremmo dare un nome a quella volpe. Mi raccomando pensaci tu"

Una volta arrivato nel luogo fatidico notò che le porte dell'Accademia erano già aperte e appoggiato ad un muro dell'edificio poco distante dall'entrata un losco figuro lo scrutava come se lo stesse aspettando. Quest'ultimo era un individuo che non sarebbero passato inosservato neanche a qualcuno con gravi problemi di cecità. La sua statura e il suo fisico possente sovrastavano di gran lunga qualsiasi altro studente dell'accademia e la sua cresta color platino incuteva timore come alla vista della pinna di uno squalo uscire dall'acqua. Josui continuava ad avanzare verso l'entrata con fare calmo scrutando quell'individuo con disinteresse. Quest'ultimo vedendolo avvicinarsi staccò la schiena dal muro.
"Ehi Josui, ieri dov'eri finito? Avresti dovuto vedere che bella lezione abbiamo dato a Ito e la sua banda di buoni a nulla. Uno spettacolo indimenticabile, avresti dovuto vederlo…La prossima volta ci penseranno due volte prima di alzare la cresta con noi. Si sono messi a piangere come dei marmocchi ahah"
"Mi fa piacere che tu sia di buon umore Danjuro, sono sicuro che sia stato un gran bel lavoro"
Danjuro era il braccio destro della banda di teppisti di cui Josui era stato nominato leader ma oltre essere un suo compagno di classe era come un fratello, l'unico che lo seguiva non per timore ma per vera amicizia. I due entrarono in aula e subito calò il silenzio tra i pochi già presenti tranne che per un ragazzo che continuava a prendere in giro un altro per via degli occhiali.
"Hiroshi falla finita. Lascialo stare…"
Hiroshi era un altro del gruppetto di Josui. Era il tipico bullo che si divertiva a dare fastidio agli altri con un minimo pretesto.
"Ehi capo! Non stavo facendo niente. Stavo solo dicendo a questo caro amico che aveva gli occhiali sporchi…"
Disse continuando ad importunare il ragazzo. Josui notando questo comportamento persistente gli lanciò un'occhiataccia. Subito il bullo cambiò atteggiamento e i tre si andarono a sedere nei soliti banchi in fondo all'aula. Josui seppur considerato un poco di buono dai più era anche quello che faceva rigare dritti gli altri. Non sopportava gli atteggiamenti provocatori ai danni di chi non se lo meritava e ciò lo caratterizzava dagli altri bulli suscitando rispetto anche nei confronti degli altri compagni di classe. Avrebbe pestato chiunque se lo meritava ma mai avrebbe permesso un sopruso nei confronti di un'innocente…
Ormai tutti gli studenti avevano preso posto in attesa del sensei che poco dopo fece il suo ingresso con una pila di scartoffie che andò a distribuire a tutti i presenti. Il sensei era un tipo comune come potevano essere tanti altri ma i modi severi lo rendevano un ottimo insegnante.
"Non starò qui a motivarvi per questo test. Ognuno di voi sa perché si trova qui. Se siete qui dovreste essere motivati abbastanza anche senza un mio discorso teatrale altrimenti potevate rimanervene nel vostro letto. Sarò breve. Si tratta di venti domande teoriche basati su ogni argomento che avete imparato soprattutto in questo ultimo anno. Una volta finito, esporremo i risultati sulla bacheca. I promossi passeranno direttamente all'esame pratico. Buona fortuna."

Gli alunni si ammassarono alla bacheca ed uno dopo l'altro se ne andarono. Alcuni felicemente mentre altri con le lacrime agli occhi. Hiroshi se ne andò via imprecando dando una spinta al primo sfortunato che trovò facendolo cadere per terra. Danjuro che esultò di gioia, a quanto pare era passato al secondo atto. Venne il turno di Josui, fece passare con lo sguardo i nomi uno dopo l'altro fino a trovare il suo. Passato. Notò che in fondo al foglio ne era stato attaccato un altro. Si trattava di una comunicazione dove invitava gli alunni a presentarsi il giorno dopo per l'esame pratico.
"Tsk.Che scocciatura..."
"Vogliono allungare le nostre sofferenze, non è vero Josui? Maledetti sadici… Andiamo a mangiare qualcosa, ho una fame assurda"
"Una cosa veloce... devo passare a prendere Mai"
Dopo essersi rinfocillati e scambiato quattro chiacchiere da amici si salutarono fuori dal ristorante dandosi appuntamento per l'esame del giorno dopo.
Josui stava camminando tranquillamente quando incominciò a sentirsi osservato ma non ci diede troppo peso fino a quando quella sensazione sembrava persistere per diversi minuti. Qualcuno lo stava seguendo. Consapevole della situazione il ragazzo prese una strada che portava ad una zona disabitata ed una volta lì si fermò voltandosi verso l'origine di quella sensazione.
"Facciamola finita"
Da un balcone saltò giù un individuo vestito con una tunica arancione le cui estremità del corpo erano completamente avvolte da bende. Anche la testa ne era completamente avvolta se non per gli occhi impedendo così di dare un volto a quell'essere. Subito Josui ipotizzò ad una spedizione punitiva di qualche banda rivale ed effettivamente questa ipotesi prese più concretezza quando quello tirò fuori un kunai e si scagliò rapidamente contro di lui.
- Calcolo di un'Elusione da un Attacco Semplice Armato pari a 96 con relativi Consumi
Attacco Avversario con Kunai: 96
Calcolo: Vel 41 + Chk 46= 87
96 - 87= 9 Elusione non riuscita
Assorbimento: 36 Def / 5= 7
Danno Certo: 9 -7 = 2
Salute: 180 - 2= 178
Stamina:68 - (46/20= 2) = 66

Il ragazzo si spostò lateralmente per eludere l'attacco ma il suo avversario era dotato di una velocità incredibile e riuscì a ferirlo di striscio sulla spalla. Il suo contendente a quel punto si trovava col corpo sbilanciato e Josui gli afferrò il braccio scaraventandolo a terra, una volta fatto lo incalzò portando la gamba destra più in alto che poté per poi far rivadere il tallone indirizzato sul suo viso ma quello bendato riuscì ad evitarlo lateralmente e nel mentre si allontanava in una serie di capriole in aria lanciò il kunai che andò a lacerare la gamba di Josui.
Ferita da Taglio subita con 30 Danni Certi
Danno Certo:30
Calcolo: 30/5 = 6 Ferita di sesto grado=danno superficiale
Forza: 31-6= 25
Salute: 180 - 6 = 174
Stamina: 68 - 6= 62

Il ragazzo questa volta era conscio di non trovarsi di fronte uno dei soliti rammolliti, il suo avversario sapeva davvero il fatto suo e lo stava mettendo in difficoltà, non gli era mai successo ma la situazione lo stava stimolando a dare il meglio. L'uomo bendato si scagliò nuovamente senza perdere tempo con un kunai per mano, Josui fece lo stesso correndogli incontro. A metà strada l'altro lanciò le due lame che si andarono a conficcare nella figura del ragazzo ma questa sparì in una nube grigiastra lasciando posto ad un bidone della spazzatura che si trovava dietro il contendente e di conseguenza il bidone si sostituì a Josui.
Sostituzione
Def 36 + 36 (Tecnica)= 72
Stamina: 68 - 4= 64

Capendo la situazione, l'indivuo provò a voltarsi ma non fece in tempo a farlo che prese un pugno ben assestato sul volto che lo balzò un metro più avanti. Nuovamente si allontanò di qualche metro e questa volta compose dei sigilli che fecero innescare delle lame di vento. Josui non poteva schivarle e allora incominciò a comporre anche lui dei sigilli
Tecnica Difensiva con relativi Consumi
CITAZIONE
<ninjutsu elementale> - 火 - Katon: Fiamme Danzanti - [Chk: 40/60][Def/Res: +60/90] "Plasmando il fuoco liberato nell'aria, il ninja forma una serie di piccole masse di fuoco, instabili sia nella forma che nella posizione, appunto "danzanti" attorno a lui formando una difesa non certo eccelsa, ma sufficiente per attacchi di piccola entità. Se non tutte le fiammelle son state neutralizzate (leggasi, se l'attacco è stato parato senza residuo), ciò che rimane di esse potrà essere sfruttato nel successivo attacco di fuoco, dando a questo un bonus di 15/30."

Stamina: 68 - (40/20)= 66
Def Tot: 36 + 60= 96 + (specializzazione Ninjutsu= 36/10 + 1 liv)= 101

La difesa di Josui vanificò l'attacco ma questa volta fu lui ad incalzare l'avversario continuando a comporre un'altra serie di sigilli con l'intento di abbatterlo una volta per tutte.
Attacco della vostra Specializzazione
CITAZIONE
<ninjutsu elementale a lungo raggio> - 火 - Katon: Palla di Fuoco - [Chk: 45][Int: +60] "Il ninja impasta il chakra elementale nelle proprie viscere e poi lo proietta fuori a temperature elevatissime, producendo un globo infuocato per colpire l'avversario

Specializzazione:Int 47/10 + 1liv= 6 (arrotondato per eccesso)
Attacco:47 +60 +6= 113
Stamina: 68 - (45/20)= 66
 
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view post Posted on 30/4/2019, 20:07     +1   -1
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Complimenti per la promozione! [X]

Media: 6.9

Puoi procedere come indicato:
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Promozione: A prescindere dalla media finale assegnata il premio per la promozione sarà di 500 exp totali e quanto ne consegue dal passaggio di rango a Genin


- Ottenuta la promozione il giocatore Deve fare obbligatoriamente un post dove dice che vengono esposti i risultati e dove riceve il coprifronte o, per i Liberi, una sequenza dove verifica l'effettiva conoscenza delle sue capacità.

Chi lo desidera prima di richiedere la prima Missione D o la prima Quest Clan, può approfondire il background nel topic stesso o ad esempio in una role nella propria Residenza o con un topic a se stante in sezione "Nel villaggio".
 
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view post Posted on 4/5/2019, 17:18     +1   -1
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Nel mentre faceva la serie di sigilli, sentiva il flusso di chakra accumularsi all'interno della sua bocca. Una volta effettuato l'ultimo ecco che il quantitativo aveva raggiunto il giusto dosaggio. Aprì leggermente le labbra e lo soffiò fuori all'unisono in un solo colpo. Ne scaturì una palla di fuoco incandescente diretta a gran velocità verso quello strano individuo. Josui si gustò tutto il momento dalla preparazione all'esecuzione. Erano rare le volte che usava quel jutsu ma ogni volta era un'estasi. Il fuoco che riscalda ma che anche brucia se non si sta attenti a gestirlo... Quanto si rispecchiava in quell'elemento che amava così tanto, un fuoco che col suo tepore protegge i meritevoli ma pronto a bruciare gli ingiusti. Lui era quel fuoco e lo sapeva, una fiammella che col tempo sarebbe diventata un incendio. Era nato per questo, se lo ripeteva sempre.
La rossa sfera colpì il bersaglio, ne scaturì una piccola esplosione di fiamme che ricoprì tutta la sagoma. Per un momento sembrava fatta ma in un istante quella fece posto allo stesso bidone della spazzatura con cui si era sostituito Josui poco prima. Il ragazzo si voltò di scatto per non farsi trovare impreparato ad un eventuale attacco ma vide una cosa fino a quel momento curiosa. Il suo avversario, che fino a quel momento non aveva smesso un attimo di dargli tregua, ora era lì immobile con le braccia lungo i fianchi che lo fissava. Poi, con la mano sinistra, andò a frugare qualcosa nella tasca tirandone fuori un copri fronte del Paese del Vento nuovo di zecca.
"Josui Moemasu. Il tuo esame finisce qui. Sei promosso a Genin. Congratulazioni."
Era uno scherzo? Questo dubbiò scomparì quando l'individuo andò a levare le bende che gli coprivano il volto rivelando la sua identità celata fino a quell'istante. Era il sensei che lo guardavano con un sorriso accennato sul volto.
Il ragazzo, un attimo stranito, senza farsi troppe domande si avvicinò con fare calmo fino a prendere l'oggetto che segnava il suo nuovo titolo.
"Ho voluto valutare di persona le tue qualità e seppur ancora un po' grezze hai del potenziale. In futuro avremo bisogno di ninja come te... Una fiamma pronta a divampare, dico bene…?"
Quelle ultime parole gli erano state dette come un sussurro, come quando si vuol dire un segreto a qualcuno. Sembrava quasi che il sensei gli avesse letto nella mente, come se sapesse qual erano i suoi obbiettivi futuri e ora lo guardava compiacente come se assecondasse i desideri del giovane.
Josui era sorpreso ma non ci diede molto peso. Conosceva quell'uomo che lo aveva seguito per anni e di conseguenza i suoi modi bizzarri celati da un velo di mistero.
"La ringrazio, sensei"
Il Maestro se ne andò scomparendo in un vortice di vento mantenendo quel sorriso sinistro compiaciuto. Nel mentre spariva, un flebile soffio di vento sembrò sussurrargli qualcosa all'orecchio.
"... divampa"
 
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