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VonCarstein
view post Posted on 7/6/2020, 15:43 by: VonCarstein
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• NOME: Ginko

• COGNOME: Shikinami

• CLAN: Senza Clan

• PAESE: Oto no Kuni


• STORIA:

Un avvenimento tremendo, del quale nessuno tutt'ora osa parlare o che, meglio, tutti fecero del loro meglio per dimenticare, sotterrare, segnò quella che si potrebbe definire la seconda nascita di Ginko. Forse per il trauma derivato dalla tragedia stessa, forse per tutti quelli che inevitabilmente ne seguirono, il ragazzo stesso non riesce a rimembrare esattamente ciò che accade durante quella lunga primavera o forse ancora non riesce a comprenderlo a pieno.

Originario di Yu no Kuni, nato e cresciuto in un'umile, ma allo stesso tempo benvoluta, famiglia di un piccolo villaggio termale, l'infanzia di Ginko fu alquanto normale, fino a quella sera che cambiò profondamente tutto. Ricordato come il "tramonto sanguinario", l'evento gettò scandalo e terrore per l'intero villaggio, che decise, insieme alla famiglia, di esiliare a vita il giovanissimo Ginko. Il villaggio, tramite una colletta generale, assunse uno shinobi che si trovava in visita per riposarsi dopo lunghi mesi di missione, Sanji, per scortare il bambino nei meandri di Ishi no Kuni, dove speravano che il suo solo ricordo fosse sotterrato.

Arrivato nel Paese della Pietra, Ginko fu abbandonato, come da istruzioni, alle cure di un lontano parente, l'anziano Kaido, in quello che a tutti a gli effetti si poteva definire un vasto cimitero sotterraneo. La caverna, adibita appunto a luogo di riposo per i defunti di Ishi no Kuni e separata dagli altri villaggi sotterranei, divenne la nuova casa di Ginko.

In quella buia e grigia adolescenza, dove gli unici sfoghi per la vivace fantasia del giovane si focalizzarono sull'unico aspetto, ai suoi occhi, vivo della morte, il mondo degli spiriti, i suoi unici amici furono appunto i fantasmi che la sua vivida immaginazione riusciva a creare.

Crescendo, i suoi compagni immaginari diventarono in qualche modo il fulcro dei suoi interessi e Ginko cominciò a studiare questo mistico mondo, al pari della delicata arte funeraria, tramite la sapienza di Kaido e, laddove possibile, leggendo i testi del sapere minori a lui accessibili e custoditi dal Paese della Pietra.

A pari passo con questa sua inedita passione, Ginko mostrò un certo interesse anche verso il mondo degli shinobi. Dopo aver viaggiato insieme per settimane e aver portato a termine la missione per il quale era stato pagato, Sanji si era in qualche modo affezionato al ragazzo e laddove trovava tempo, continuava sporadicamente a visitarlo. Durante le sue visite, allo shinobi, in qualche modo sorpreso dalla propensione di Ginko per le arti ninja, piaceva mettere alla prova le abilità del ragazzo, insegnandogli justsu basici e rispondendo alle miriadi di domande che frullavano nella testa del giovane.

La vita di Ginko proseguiva così monotona, nella luce soffusa della grotta dove era stato esiliato, fra studio e sogni, cadaveri e spiriti immaginari, fino all'ultima visita di Sanji, con la notizia che cambiò, di nuovo, la sua vita: dopo una lunga guerra civile e l'altrettanto lunga segretezza, il villaggio del Suono si era reso pubblico ed era in cerca di nuove reclute. Atrofizzato da quella vita lenta e assetato di nuovo sapere, così come di avventura, Ginko non si lasciò scappare la possibile occasione e, seguendo le indicazioni di Sanji, si mise in viaggio per il villaggio del Suono, dove avrebbe cercato di rinascere per una terza volta.


• ASPETTO FISICO e CARATTERIALE:

L'aspetto fisico di Ginko rispecchia senza dubbio il suo passato. Carnagione chiara, pallida, dovuta alla gran parte dell'infanzia vissuta sottoterra, così come i suoi lunghi capelli argentati, sbiaditi, come le bianche pietre lapidarie che lo hanno visto crescere. Il fisico snello, ma allo stesso tempo scolpito dal duro lavoro fisico, in contrasto con i lineamenti dolci del viso.

La caratteristica che sicuramente rimane più impressa del giovane, è senz'alcun dubbio la fascia di lino bianca che costantemente copre i suoi occhi. Gli fu messa dagli anziani del suo villaggio nativo dopo gli infausti eventi del "tramonto sanguinario", per evitare che i suoi occhi creassero altri disastri e che, anche dopo l'esilio, forse per una inconscia nostalgia di quella che fu la sua famiglia o forse per paura che toglierla potesse attirare altri guai o traumi, Ginko non smise mai di portare al di fuori della Grotta dov'era successivamente cresciuto.

Da dietro quel lino leggero, il giovane riesce a vedere nitidamente le sagome di ciò che lo circonda, senza però poterne apprezzare i particolari, ma in cambio quest'abitudine ha sicuramente affinato gli altri suoi sensi, nonché la sua affinità al chakra che lo circonda. Abituato a vivere nascosto dal resto del mondo, Ginko è perlopiù un ragazzo pacato e tranquillo, riservato, spesso perso nei suoi pensieri, ma curioso, da dietro al suo velo, rispetto al mondo.

È sicuramente un giovane di poche parole e che fatica a fidarsi completamente del prossimo, non avendo avuto molte relazioni interpersonali, ma che comunque non scansa a priori quest'ultime. Ha sempre vissuto la sua vita così come veniva, un po' come gli spiriti che lo hanno sempre affascinato, senza un vero e proprio concetto di bene o male o un interesse in questi ultimi, ma dando un forte significato a quello che è il suo eventuale scopo, unico principio che veramente guida le sue azioni o decisioni. Per lo più distaccato, all'occorrenza può percepire un sentimento più dominante dell'altro, ma nessuno di essi è veramente profondo per lui, se non quelli inevitabili, necessari o utili.

A prescindere da tutto questo, Ginko ha sempre avuto la sensazione che ci fosse un qualcosa di più dentro di lui, nascosto nel recondito del suo essere, qualcosa che mancava nei suoi istinti, ma che era ancora vivo, forse proprio correlato a quel tramonto sanguinario. Chissà per paura o magari per un blocco causato dal traumatico svilupparsi della sua vita dopo quell'evento, Ginko non si era mai soffermato ad analizzare quest'aspetto assopito da quell'infausta notte, ma quest'ultimo era sicuramente ancora vivo in lui, li da qualche parte.
 
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15 replies since 2/2/2019, 07:59   869 views
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