Esame Autogestito #11 - "Incidente?!"

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view post Posted on 6/11/2018, 07:50     +1   -1
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Narrato
Parlato Hikaru
Parlato Nonna-Hasame
Parlato Nonno
Parlato Nemico
Parlato Hisako-Sama


Era una giornata tetra e tenebrosa come tante altre nel villaggio di Kiri. Un giorno come tanti altri per la stragrande maggioranza della popolazione, ma non per Hikaru e un'altra manciata di ragazzi. Era il giorno dell'esame teorico, quello in cui il giovane Studente avrebbe, forse, fatto il suo primo passo verso la promozione a Genin. Quindi, no. Quello non era un giorno come tutti gli altri!
Si era svegliato parecchio prima dell'orario di inizio dell'esame teorico. Hikaru era un ragazzino abbastanza apatico in generale, ma hei... quello era un giorno importante! Voleva essere bello sveglio e pronto per l'esame. Anche se la parte che temeva più di tutte era la parte pratica più di quella teorica.
In casa era tutto in ordine, come sempre. Nonna Hasame come sempre aveva pensato a tutto. La colazione era già pronta, i vestiti caldi ai piedi del letto. Dalla cucina proveniva un ottimo odorino. Eh si, le colazioni della nonna. Si alzò con un sorrisetto sulle labbra. Iniziava tutto da lì: l'esame, la promozione e poi via per la scalata nei ranghi Ninja. In pochi minuti era già pronto, non aveva tempo da perdere. Arrivò velocemente in cucina dove lo accolse ovviamente la vecchia Hasame.


Buongiorno, Hikaru-kun.

'Giorno, Hasame-sama.

Con un piccolo nodo allo stomaco si sedette a tavolo e spizzicò qualche boccone. L'essersi vestito, aver preso il suo equipaggiamento da Ninja, l'aveva fatto tornare alla realtà dell'esame e l'ansia era pesante nel suo stomaco. La familiare e tranquilla aria di casa era diventata improvvisamente pesante per Hikaru e, probabilmente, Hasame aveva tastato qualcosa.

Ti vedo nervoso, caro. Lo sai che devi stare tranquillo, vero?

Il giovane Hikaru borbottò qualcosa di quasi incomprensibile, un po' per l'ansia un po' per la bocca semi-occupata.

Parla bene o non parlare, caro.

Il nervosismo aiuta nei momenti difficili...

Te l'ha detta il nonno questa cosa, vero?

Forse... devo andare.

La conversazione aveva preso una piega che a Hikaru non piaceva. Si parlava di lui, delle sue preoccupazioni e delle sue ansie e non era questo che voleva. Si alzò rapidamente e prese tutte le sue cose, muovendosi verso la porta. Era stato stupido. Quello era un mondo difficile. Kiri era un villaggio difficile. Non poteva permettersi di lasciar trasparire così facilmente le sue emozioni. Già era lo zimbello di turno, figlio del Genin per vent'anni. Ci mancava solo che facesse trasparire anche la sua insicurezza, oltre alla sua scarsezza in combattimento. Avevano tutti una famiglia importante e forte, un pressante Clan di appartenenza che li rendeva così innaturalmente forti rispetto a lui... Un povero ragazzo figlio di una famiglia di inutili fabbri. Scrollò la testa da questi pensieri, che quasi gli facevano venire le lacrime agli occhi dalla rabbia e mise la mano sul pomolo della porta di casa, pronto a uscire.

In bocca al lupo, Hikaru-kun.

... sono io il Lupo!

Con questa quasi disperata sentenza uscì di casa, sbattendo la porta. Tirò un grosso sospiro, pronto ad affrontare anche quel giorno il mondo e uscì, diretto verso il Cimitero.

[...]

L'aria era fredda e la nebbia sembrava quasi infittirsi mentre Hikaru si avvicinava al Cimitero. Aveva un paio di saluti da fare, prima di affrontare la prova. Sulla strada non incontrò quasi nessuno, dopotutto era mattina davvero presto. Chi vuoi che ci sia in giro?
Pochi minuti e stava attraversando l'ingresso del luogo. Un paio di svolte a destra, un paio di svolte a sinistra ed era arrivato. Le lapidi dei due genitori, morti in casa, nel sonno. Avvicinò la mano alla foto sulla tomba della madre, quasi a volerla sfiorare. Per poi voltare lo sguardo verso quella del padre, sdegnato. Non era riuscito a difendere la moglie che tanto diceva di amare. Non era riuscito a difendere l'unico oggetto che la famiglia gli aveva tramandato. Non era stato in grado di difendere le persone che amava. E, in un villaggio come questo, se non sai difendere le persone, indifese, che ami, la tua vita da Ninja non è degna di essere vissuta. Si rialzò e, salutando per l'ultima volta la madre, se ne andò, diretto verso l'Accademia. Il tempo era volato lì al Cimitero, mentre rifletteva. Era giunto il momento di avvicinarsi al luogo dell'Esame.


[...]

Come previsto era arrivato qualche minuto prima del necessario, quindi, seduto fuori dall'Aula, vide i suoi compagni di annata arrivare, per la maggior parte tutti sereni e tranquilli. Dopotutto chi di loro rischiava con quei cognomi? Yuki, Kaguya... Pff.
Mentre passavano qualcuno rivolse qualche occhiataccia a Hikaru, qualcun'altro qualche risatina, sentiva voci di scherno in lontananza, dannato udito sopraffino!
Chiuse gli occhi e iniziò a respirare, tentando di isolarsi da tutto e da tutti, cercando di ritrovare la concentrazione che era quasi riuscito ad ottenere. Non sentì più nulla di quello che lo circondava, se non un...


Hikaru Hirai!

Presente!

Raccolse velocemente le sue cose e corse dentro l'aula. Forza, forza, Forza!

[...]

Erano passati due giorni dalla conclusura dell'esame teorico... e ancora niente. Anche quel giorno Hikaru si era alzato e aveva iniziato a fare avanti e indietro per la casa per un buon quarto d'ora, in tensione. Che cosa Kami stavano aspettando?! Doveva essere bocciato?! Tanto vale che glie lo dicessero, no? E che diamine! Si era impegnato, aveva fatto tutto ciò che doveva fare! Si era allenato, aveva studiato, mai saltato un giorno di Accademia! Nulla! L'avrebbe rifatto per un altro anno se questo avesse significato poi diventare un Ninja! Ma almeno sapere qualcosa... Due giorni erano tanti no?

Ora basta!

Una pesante mano cadde sulla nuca del ragazzo. Nonno, ovviamente. Un vecchietto simpatico, un po' scorbutico. Nonostante fosse un vecchietto la forza non gli manca. Anni da fabbro, di duro lavoro era appena ricadute sulla nuca di Hikaru. Gemette appena ma non si lamentò. Conosceva bene Nonno. Non accettava lamentele.

Fuori. Esci in giardino, siediti e rilassati. Non rientrare fin quando non ti sarai calmato. Chiaro?

Hikaru annuì, senza dissentire. Mai dissentire al nonno. Potevi anche essere il Mizukage ma se quello inizia a prenderti a martellate non ne esci fuori intero facilmente. No, no...

Uscì, quindi, in giardino e si mise seduto su una grossa roccia. Chiuse gli occhi e incominciò ad ascoltare tutto ciò che lo circondava, tutto quanto. I pochi uccellini che cinguettavano in lontananza, il cadere della pioggia che creava una strana melodia a seconda di dove cadeva. Sulle foglie, i rami, le strade, i sassi... la natura era affascinante, quanto tutto fosse in armonia e, solo ascoltando, si potesse comprendere molto di un mondo altrimenti per la maggior parte ignoto. Ogni uomo poteva dire quello che voleva, poteva dire di conoscere tutto quanto, ma prima o poi la Natura svolta e mostra qualcosa di insolito, che non ti aspetti.
Rimase lì per parecchi minuti... tutto nella norma. Ma ad un tratto, un sibilio metallico. Quella non era la Natura...

Agii di istinto. Poggiò una mano sulla roccia sulla quale fino a un secondo prima sedeva e la usò per farsi leva e saltare verso l'alto.


Attacco: 96

Elusione: 51 (Vel) + 31 (Chk) = 82
Stm: 82 - 31/20 = 80,45 = 80

Residuo: 96 - 82 = 14
Danno Certo = 14 - 31/5 (Def/5) = 14 - 6 (6,2) = 8

Salute: 180 - 8 = 172

Ferite da Taglio: 2 PF (8/5 = 1.6 = 2) [6° Grado, Ferita Superficiali]
Frz: 47 - 2 = 45
Consumo ulteriore di Stamina e Salute di 2 ad ogni round


Uno Shuriken, rapido e letale, aveva scalfito la giovane pelle del giovane Studente. Un grigno di dolore. L'aveva preso di sorpresa, non era riuscito a difendersi al massimo delle sue potenzialità. Guardò lo Shuriken. Dall'angolazione che aveva preso l'arma, avrebbe anche potuto ucciderlo se non avesse reagito leggermente in ritardo avrebbe anche potuto ucciderlo...
Eppure, legato a quello Shuriken, vi era un bigliettino. Guardandosi intorno si avvicinò e staccò il bigliettino, insieme allo Shuriken. Con le mani che ancora gli tremavano aprì il biglietto


Fra mezz'ora fuori dal villaggio. Cammina per 10 minuti verso Ovest, lì scoprirai la verità sui tuoi genitori.



I suoi genitori... Davvero? L'adrenalina iniziò a corrergli nel corpo, mentre un rivolo di sangue usciva dalla ferita. Fuori dal villaggio... Era pericoloso, non si sentiva per niente pronto di uscire dal villaggio e affrontare il pericoloso Paese dell'Acqua.
Scrollò di nuovo la testa. Lui non era suo padre. Lui non era un debole. Andasse come doveva andare, doveva almeno provarci. Se davvero là fuori c'era la risposta alla morte dei suoi genitori, beh, l'avrebbe affrontata!

Rientrò di corsa in casa per raccogliere le sue cose. Corse in camera sua e inizio a legarsi le bende sul braccio, prendere le poche armi che l'Accademia gli aveva fornito...


Hikaru-kun, vieni qua.

Sulla soglia della porta c'era la Nonna Hasume, con dei cerotti in mano. Hikaru si avvicinò e si fece medicare.

Non so cosa sia successo, non so dove stai andando, piccolo, ma stai attento. Mi raccomando...

Hikaru sorrise e annuì. Non aveva i genitori, ma aveva i suoi nonni a casa. Aveva qualcuno da difendere, quindi avrebbe lottato per tornare a casa o avrebbe distrutto sentimentalmente la poca porzione di famiglia che gli era rimasta. E quello non era difendere i suoi cari.

[...]

Aveva già iniziato a camminare per quei famosi dieci minuti verso Ovest. Nulla gli girava per la testa, se non il desiderio di affrontare il suo passato e il suo presente. Se non il desiderio di affrontare la verità, un qualcosa che fino a quel giorno gli era decisamente scappato di mano. Qualcosa che non era mai riuscito a raggiungere da solo. Quello era il momento, forse, di affrontare l'assassino dei suoi genitori. Era migliore di suo padre? Sarebbe riuscito in quello che lui aveva fallito? Forse. Ma era deciso almeno a provarci.

Accadde tutto d'un tratto, superò un paio di alberi inzuppati dalla pioggia e il panorama attornò a lui cambiò: l'ambiente divenne più scuro, tutto d'un tratto e davanti a lui si stagliò una figura incappucciata.


Raccoglila, e vediamo se sei più degno di tuo padre, Hikaru.

Deglutì e abbassò lo sguardo. Ai suoi piedi c'era una lama, una semplice e pulita katana ai più, ma il giovane ragazzo la riconoscette all'istante. La spada di famiglia. Non l'aveva mai brandita. Velocemente la raccolse da terra. Era ben bilanciata, nonostante la fattura non perfetta.

Sei stato tu?

Scoprilo, ragazzino.

Un turbine di emozioni. Ragazzino a lui?! Troppe persone l'avevano definito tale in tutto questo tempo e non aveva mai potuto difendersi. Ora aveva ciò che gli serviva: un'arma, un motivo e la speranza della verità. Digrignò i denti e incalzò verso il nemico. Saltellò a destra e a sinistra, cercando di confondere il nemico e poi, con una piroetta, disegnò un fendente perfetto verso il nemico, all'altezza del busto in modo da aumentare le possibilità di colpirlo.

<taijutsu Ravvicinata> - Stile della Luna: Morte Silente - [Stm: 3] [Frz: +40 +Bonus Arma*3/2] “Lo Stile della Luna è un particolare modo di maneggiare le armi da taglio, di qualsiasi tipo esse siano. Le tecniche basate su tale stile si contraddistinguono per la grande fluidità ed eleganza dei movimenti, quasi come se fossero una semplice e piacevole danza e non un’arte ninja sviluppata per uccidere il nemico. La Morte Silente si configura pienamente in tale descrizione: una serie, seppur breve, di movimenti estremamente complessi, in grado di confondere anche il nemico più esperto, consentendo allo shinobi che esegue questo ballo di avvicinarsi al nemico, per poi colpirlo inaspettatamente con un singolo fendente. Se chi esegue questa tecnica è specializzato in taijutsu, avrà un bonus pari a Vel*3/10.”

Frz: 47 (Frz) + 40 (Eff) + 6 (Bonus Arma*3/2) + 15 (Vel*3/10) + 5,7 (Spec) = 113,7
Stm: 76 - 3 = 73

P.S.: Ho calcolato la Katana ovviamente come un semplice Kunai e non ho inserito il calcolo della passiva del Vento per motivi GDR On. Per completezza avrebbe un ulteriore bonus di 3 (31/10 = 3,1)


Il fendete impattò e passò parte a parte il nemico che esplose in un fragoroso tumulto di fogli di carta. Il giovane Studente rimase interdetto per un istante... Che diavolo stava succedendo?! Il suo colpo aveva colpito eppure sembrava che il nemico non avesse neanche lontanamente accusato la sua tecnica!
Prima che avesse il tempo di pensare a qualsiasi altra cosa i fogli di carta iniziarono a vorticargli intorno, ferendolo ripetutamente. Non sapeva come difendersi, non ne aveva modo... Non sapeva COME fare!


Ferita da Taglio. 6° Grado, Ferita Superficiale.

30 Danni Certi -> PF= 30/5 = 6 PF
Slt: 180 - 30 = 150

Nuova Frz: 47 - 6 = 41

Ogni turno perdo 6 Slt e Stm

P.S.: Ho considerato i danni del precedente Shuriken (Quello inziale) annullati per via delle medicazioni della buona e vecchia nonna!


Ferite, sangue. Tutte queste carte gli avevano riportato innumerevoli ferite, che lo misero quasi in ginocchio. La vista per un momento gli si offuscò ma cercò di riconcentrarsi immediatamente. Si era appena reso conto che le carte si stavano riconfigurando dietro di lui a tornare a creare quella losca figura... Voleva ricominciare? Era già stremato... come avrebbe fatto.

Debole... Quanto tuo padre.

Riaprì gli occhi, con il sangue iniettato nelle orbite. Un fulmine gli aveva trapassato il corpo dandogli un'energia che prima non aveva, una determinazione che prima non aveva. Lui non era suo padre. Era di più... Sarebbe morto in quel combattimento. Ma avrebbe arrecato più danni e più ferite che mai! Rialzò la lama e la osservò, sembrava che anche lei, come lui, aveva compreso che stava per morire. Eppure, nemmeno lei voleva rendere le cose troppo semplici al suo nemico: sentiva un collegamento tra sè stesso e la sua lama. Collegamento che si vedeva nettamente da un mellifluo e quasi invisibile strato di chakra che circondava la lama. Sembrava quasi distorcere l'aria circostante alla Katana, quasi che la stessa volesse essere più veloce, più efficace...
Voleva girarsi e colpire ma vide un torrente d'acqua partire da quella figura ignota diretta verso di lui. Con un rapido movimento alzò la lama, come a parare il colpo e per rinforzare tale barriera mise il suo palmo aperto sulla parte non tagliente dell'arma.


<taijutsu ravvicinata> - Barriera Fulminea - [Stm: -2] [Def/Res: +60] "Inutile tentare di cogliere i Ninja di Kiri alle spalle... moriresti. Abili sin da subito a combattere avvolti nella nebbia con scarsa, o quasi nulla visibilità, già da genin riescono a difendersi tempestivamente senza l'uso della vista, ma solo dell'olfatto e dell'udito, irrigidendo un attimo prima di essere colpiti i muscoli, per poi slanciarsi all'indietro o scansarsi di lato in modo tale da accusare meglio l'attacco. Se si difende completamente un attacco a raggio ravvicinato la tecnica Tempesta Incalzante otterrà un bonus di +20."

Res: 41 (Res) + 60 (Eff) + 5,1 (Spec) = 106,1
Stm: 73 - 2 = 71 - 6 (Taglio) = 65
Slt: 150 - 6 (Taglio) = 144


Questa volta la difesa aveva avuto successo. Il giovane Shinobi venne leggermente spostato all'indietro dall'impeto dell'attacco ma lui e la sua lama si erano difese alla perfezione questa volta.

Io. Non. Sono. Mio. Padre!

Lo sguardo fermo e freddo. Lo sguardo di chi sapeva a cosa stava andando incontro, ma che non aveva paura. Aveva capito che il nemico stava poco meno che "giocando" con lui. Che avrebbe potuto far terminare l'incontro schioccando le dita, ma non gli importava. Sapeva che la sua morte era segnata, ma non gli importava. Avrebbe dato battaglia. Avrebbe mostrato che era più forte di quanto suo padre lo fosse mai stato. L'avrebbe mostrato a sè stesso.

Interessante, ragazzo. Ma ora basta giocare... Facciamo sul serio?

Un risata eccheggiò ovunque... Una risata fredda che fece gelare il sangue nel corpo del ragazzino. La risata di chi stava per uccidere e avrebbe goduto nel farlo. Parecchio, anche.
Eppure, stupidamente, il suo avversario replicò la stessa tecnica di prima trasformando nuovamente il suo corpo in tanti pezzi di carta che iniziarono a saettare verso il ragazzo. Ma questa volta era pronto, sapeva cosa fare, come comportarsi, sapeva da che parte girarsi... come difendersi!


<tecnica> - Sostituzione - [Stm -4/6/8/11][Max 2 volte ad incontro]
"Il ninja si sostituisce con un tronco o oggetti che trova nelle vicinanze. Questa tecnica si può utilizzare come:
Attivazione: dimezza il danno certo subito dall'attacco appena difeso.
Tecnica: conferisce un bonus a def/vel/res Base pari al parametro stesso. E' chakrabile e potenziabile con attivazioni, tonici o simili.

Vel: 51 (Res) + 51 (Eff) + 31 (Chk) = 133
Stm: 65 - 4 (Sostituzione) - 6 (Taglio) = 55
Slt: 144 - 6 (Taglio) = 138


Hikaru scomparì in uno sbuffo di vento, sostituendosi con uno dei tanti fogliettini. Aveva aspettato un secondo più del necessario per utilizzare la sua tecnica, poichè aveva intenzione di contrattaccare velocemente. E aveva calcolato bene. Pur avendo ricevuto alcune ferite lievissime dall'attacco nemico, pochissimi secondi dopo la sua Sostituzione il nemico si riconfigurò sotto di lui. Proprio così, si era spostato in alto, sopra al suo nemico. Imbracciò la Katana con entrambe le lame e il Vento attorno ad essa si amplificò. Caricò ogni sua oncia di forza rimasta dentro quell'unico fendente dall'alto. Il suo ultimo disperato attacco, probabilmente. Il nemico avrebbe attaccato con ancora più forza al prossimo attacco e lui non sarebbe riuscito a difendersi... Era il suo ultimo tentativo!

Facciamolo!
Vuoi uccidermi? Devi provarci!


<taijutsu Ravvicinata> - Stile della Mattanza: Unico Fendente - [Stm: 4] [Frz: +70 +Bonus Arma] “A differenza del elegante Stile della Luna, quello della Mattanza coincide con la brutale uccisione del nemico. Nessuna eleganza, nessuna sinuosità, nessun complesso movimento che possa incarnare l’ideale di bellezza, ma semplicemente odio verso il proprio avversario e violenza. Le tecniche dello Stile della Mattanza sono solitamente caratterizzate da un solo, possente colpo, che non viene nemmeno indirizzato verso una specifica zona del corpo del avversario, ma semplicemente verso la parte più facilmente raggiungibile. L’Unico Fendente prevede un rapido balzo, preceduto da pochi passi, verso il nemico, per poi tentare di colpirlo con tutta la forza possibile. L’unico obiettivo è quello di tranciare la sua carne e di provocarne un’orrenda morte.”

Frz: 41 (Frz) + 70 (Eff) + 4 (Kunai) + 5,1 (Spec) + 3,1 (Passiva Vento) = 123,2
Stm: 55 - 4 (Tecnica) - 6 (Taglio) = 45
Slt: 138 - 6 (Taglio) = 132


Un potente fendente dall'alto. La lama correva velocissimo quasi persino il Vento che manipolava la spingesse verso il basso e colpì con una forza impressionante, mai vista nemmeno da Hikaru stesso provenire dal suo corpo. La perfetta sintonia tra lama e Shinobi. La perfetta sintonia con l'aria che lo circonda. Una sintonia tuttavia istintiva, non studiata, e quindi non replicabile probabilmente, ma al diavolo! Tanto a breve sarebbe morto, no?

La sua lama impattò sul corpo del nemico, con una potenza immane. Hikaru sentì un urlo ma diverso da quello di prima. Un urlo più giovanile, impaurito da quell'impeto. D'un tratto, come tutto era partito, il ragazzo si ritrovò con un kunai in mano, sporco di sangue. A terra un ragazzo, un suo compagno di classe ferito dal contrattacco di Hikaru. Stordito dal totale cambio di scena incominciò a guardarsi attorno e vide appoggiato ad uno di quegli alberi che poco prima aveva attraversato un uomo. Con un coprifronte di Kiri.


Io... non so cosa sia successo.

E' successo che hai vinto, Hikaru. Ecco cosa è successo. E ti dirò la verità. Non me l'aspettavo.

... Hisako-sama?

L'aveva riconosciuto dalla voce. Il suo Maestro d'Accademia...

Complimenti, Hikaru. Hai completato il tuo esame pratico. Il responso lo avrai domani, fuori dall'Accademia.

Detto ciò, si avvicinò all'altro ragazzo, svenuto e se lo mise in spalla. Per lui non era andato bene purtroppo quell'esame pratico...
Raccolto lo sconfitto fece per andarsene, per poi, girare appena la testa.


A proposito. Puoi tenere la spada, dopotutto è tua. Non fare domande. Il villaggio l'aveva requisita per le indagini, ma visto che si sono concluse e il tuo caso è stato classificato come "incidente" penso che sia giusto che torni a te. Fanne tesoro. E' un ottima spada.

Con un balzo rapido sparì dalla visuale di Hikaru, lasciandolo lì, stordito e illeso nonostante il combattimento. Vicino a lui, in un drappo di seta vi era una Katana. La sua Katana, riposta al caldo nel suo bel fodero... Hikaru la raccolse e la legò alla vita e, passato qualche secondo, iniziò ad incamminarsi verso casa, stordito, ma con un unico, irruente pensiero nella mente...

INCIDENTE!



//off GDR
Ecco qua, spero che vada tutto bene! ^^
Comunque per la Katana: se va tutto bene la ripago ovviamente tutta intera, l'ho presa solo per motivi di GDR On, dare la motivazione di "incidente" per la morte dei suoi genitori al piccolo Hikaru. Spero non sia un problema. Scusatemi ancora per l'Off ^^
Spero che la lettura vi sia piaciuta!
 
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view post Posted on 7/11/2018, 17:06     +1   -1
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Complimenti per la promozione! [X]

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Puoi procedere come indicato:
CITAZIONE
Promozione: A prescindere dalla media finale assegnata il premio per la promozione sarà di 500 exp totali e quanto ne consegue dal passaggio di rango a Genin


- Ottenuta la promozione il giocatore Deve fare obbligatoriamente un post dove dice che vengono esposti i risultati e dove riceve il coprifronte o, per i Liberi, una sequenza dove verifica l'effettiva conoscenza delle sue capacità.

Chi lo desidera prima di richiedere la prima Missione D o la prima Quest Clan, può approfondire il background nel topic stesso o ad esempio in una role nella propria Residenza o con un topic a se stante in sezione "Nel villaggio".
 
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view post Posted on 7/11/2018, 17:24     +1   -1
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Si svegliò di soprassalto. Subito il giovane ragazzo si guardò attorno: si trovava nella sua cameretta, a casa sua... Che fosse stato tutto un sogno? Si strofinò vigorosamente gli occhi, tentando di svegliarsi... eppure lo sguardo gli cadde sulla mano. Un cerotto. Quello che la nonna aveva usato per medicarlo dalla ferita dello Shuriken... Quindi non era stato un sogno!
Si alzò di corsa e vide anche il fodero della sua lama. Il volto gli si riempì con un grande sorriso. Eccola. C'era anche lei! Dopo essersi vestito, ovviamente se la legò al fianco, ferio di quello che aveva compiuto il giorno prima con quella lama. Ora era sicuro di sè, consapevole di poter fare quello che sapeva fare. Il Ninja.
Pronto per avere il verdetto, uscì dalla camera ma trovò stranamente la casa vuota. La colazione sul tavolo della cucina con accanto un biglietto.


- In bocca al lupo per oggi, Lupo. Vedrai che andrà bene. -



Ancora una volta il volto di Hikaru si riempì con un sorriso. Era da tanti anni che non era felice come quel giorno. Si era quasi dimenticato come fosse esserlo, dopo tutti quegli anni. Così, prese posto a tavola, da solo, e iniziò a sgranocchiare qualcosa. I nonni erano probabilmente andati al porto o al mercato, a comprare qualcosa che solo loro sapevano. Dovevano pur tenersi impegnati no?

[...]

Con uno sguardo fiero di sè e la testa alta, per la prima volta nella sua vita, entrò in Accademia, diretto verso il tabellone dove gli esiti erano stati esposti. Aveva dato prova di sè e ne era fiero. Non aveva più motivo per abbassare la testa davanti agli scherni, erano ancora ovviamente presenti, ma semplicemente li ignorava, non gli importava. Sapeva chi era e sapeva cosa poteva fare con quel nuovo gingillo al fianco, ergo non aveva motivo di prendersela per gli sguardi e le risate della gente.
Si avvicinò, infine, a questo tabellone e vide il foglio dei promossi...


Hikaru Hirai...

Ce l'aveva fatta... Cercò di contenere il più possibile la sua enorme felicità, con gli sguardi increduli dei compagni puntati su di lui, mentre i perdenti venivano portati via. Per loro era il momento del sigillo "morte"... Oh beh, affari loro. Kiri è una giungla e nella giungla sopravvivono i forti, questo lo sapevano anche i bambini!
Quando fu nominato poi dal maestro Hisako-sama per la consegna del coprifronte, corse uno sguardo di intesa tra i due. Era andata!
Afferrò il coprifronte con un po' troppa "voracità" forse e, in pochi secondi, se lo legò alla fronte.
Hikaru Hirai, Shinobi della Nebbia.

Beh! Suonava bene, no?!


//offGDR Grazie mille per la Promozione e la rapidità di valutazione! Buona giornata a tutti
 
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