Fuoco e fulmini, addestramento base con pesi per Libra

Nuvole bianche come panna correvano nell'oceano celeste, accarezzando i picchi delle montagne, nel meriggio di un sole non troppo cocente. Il vento freddo attenuava il calore delle sue radiazioni e accarezzava gentile le foglie di quei pochi alberi che con vigore erano cresciuti a quelle altezze.

La mangiafuoco per eccellenza era lì, in stato meditativo, con lo sguardo sereno nelle iridi color oro, attualmente chiuse, e il respiro regolare. Si stava proprio godendo quella giornata, la giovane donna, approfittando del fatto che nessuno l'avrebbe cercata. Dopotutto era giorno di riposo per lei.

E il nibbio? Beh, lui si stava godendo a sua volta quel momento volando anche a grandi distanze lungo la vallata. Niente avrebbe potuto disturbarli.

Calma, placida, senza pensiero alcuno, in un profondo stato meditativo, non c'era niente di meglio per rilassarsi ed allenare il proprio chakra, come ai vecchi tempi.

"Ciao ying."

Attorno a lei solo il suono dei rami che danzavano con il vento,

"Ying? Ci sei?"

gli uccellini che cinguettavano allegramente,

"Sei sveglia?"

gli steli d'erba che si piegavano sotto il peso di un leprotto, che saltellava a poca distanza e muoveva il musetto per odorare l'aria, quella voce femminile che... che...

Una voce?

"Ying!"

La giovane donna aggrottò la fronte con perplessità prima di riaprire gli occhi, a pari modo di quando ci si sveglia dal sonno, e le ci volle un momento per riabituarli alla luce del sole. Da quel momento riuscì a mettere a fuoco la figura che le stava dinnanzi, una figura familiare che si rivelò essere Rika.

"Mh? Oh, ciao..." le disse lei, abbastanza sorpresa di vedersela lì, erano un po' troppe volte ultimamente che se la trovava appresso e per un attimo si chiese se fosse davvero una coincidenza, "mi stavo allenando."

La risposta non sembrò convincere la ragazzina, che adesso se ne stava spudoratamente di fronte a lei, ad usare quel tono con lei, con molta confidenza. Forse troppa.
Si stava comportando esattamente come quei suoi ex compagni di camerata, quando ancora apperteneva alle milizie imperiali, e la cosa le suscitava non poco fastidio. Ma questo la quindicenne non poteva saperlo.

"Nel luogo da dove provengo io," cominciò Ying con una certa aria di superiorità, dopo averla fissata per qualche istante, "la meditazione è un allenamento fondamentale quanto le arti marziali."

Guardò poi verso l'alto, dietro a Rika, con sguardo sorpreso: "Toh guarda!"

Nel momento in cui la ragazzina si sarebbe girata di nuovo verso Ying, al suo posto si sarebbe trovata lui:



Una personificazione del dio del tuono Raijin, alto due metri, che ghignava divertito ed era pronto a fulminarla se avesse voluto.

Una volta spaventata la kunoichi, la ragazzona si sarebbe ritrasformata, scoppiando a ridere.

"Heh!"

CITAZIONE

È solo Ying che si è trasformata e ti spaventa, anche lei scherza, reagisci come credi, se attacchi difende, in ogni caso si alza e ti incita a farti avanti.

La mangiafuoco sghignazzò di nuovo, divertita dalla sua reazione, rialzandosi dalla posizione del loto nella quale si trovava.

"Non c'è nessuna regola sull'umorismo di un ninja," ribatté lei tranquilla e sorridente, non senza una luce di sfida nello sguardo.

"Ah... quindi vuoi combattere! Va bene allora!" aveva di già composto i dovuti sigilli la dominatrice del katon, prima di far esplodere da sotto gli stivali due getti di fuoco per schivare.

Schizzò letteralmente dietro alla kunoichi, ruotando su sé stessa ancora prima di cadere e mescolando la sua forza con quella data dalla gravità, la sua gamba si mosse a voler assestare a Rika un poderoso calcio.
Le fiamme erano di già sparite dai piedi, ma gli stivali emanavano ancora fumo.

Colpita e affondata? Vero, ma questo valse anche per la mangiafuoco, che sentì la scarica diffondersi con violenza dalle gambe fino al cervello, non potendo difendere né arretrare per tempo.
Venne per questo sbalzata all'indietro e cadde malamente a terra, lei però, aveva passato di peggio. Non era la prima volta che veniva colpita da un attacco di tipo fulmine e probabilmente non sarebbe stata l'ultima.

Si riprese molto più in fretta del previsto, scuotendo la testa per togliersi quella sensazione di stordimento.
Prese a formare i sigilli per la prossima tecnica mentre impastava il chakra nelle braccia. Successivamente, la ragazza del Ranton si sarebbe vista arrivare addosso la palla di fuoco, che riuscì egregiamente a schivare stavolta.

Ying tuttavia non si arrese, ancora una volta formò dei sigilli in una specifica sequenza e poggiando a terra i palmi lanciò la ninjutsu, facendo letteralmente terra bruciata attorno a Rika.
La ragazza dai capelli di platino decise di spegnere le fiamme manipolate dalla Chuunin con un'ondata d'acqua, che tuttavia non si arrestò finché non arrivò dove si trovava la suddetta.

La ragazza d'oltreoceano usò nuovamente la jutsu di propulsione per sollevarsi in aria, così da poter sorpassare quel mini tsunami elettrico, nel frattempo però gettò all'altra una genjutsu, così da farle credere che una luce potentissima stesse scaturendo dai suoi occhi - già incandescenti per il chakra infuocato - e dalla bocca.

La nativa di Kumo sfoderò la sua katana e fece scorrere il chakra del raiton lungo la lama, con tutta l'intenzione di usarla. La ragazzona non si fece tuttavia lasciare intimorire, decise perciò di utilizzare una taijutsu, volendo afferrare per la gola l'altra.
Avrebbe quindi scaraventato contro il proprio ginocchio la ragazzina, prima di gettarla a terra, ascoltando quella voce interiore che infiammava e le ruggiva dentro, istintiva, dicendole di sopprimere il nemico.

E sempre per ascoltare quella voce avrebbe preparato una jutsu del katon estremamente potente, impastando le fiamme fino a formare un drago. Questo finché, d'improvviso, la mangiafuoco non venne colpita in pieno viso da qualcosa di piccolo ed estremamente veloce.

"PFEH!?! YING! Si può sapere che accidenti ti prende!?" esclamò una volta a terra Moegami, che aveva appena evitato a Rika di finire arrosto, zampettando verso entrambe.

Come se fosse caduta dalle nuvole, Ying si riprese ed osservò ambedue i presenti, tornando la solita ragazzona di sempre, non più con quella feroce compiacenza battagliera ed il sorriso saccente quanto cattivo.
No, adesso c'era un profondo dispiacere nei suoi occhi color ambra per come aveva conciato la collega.

"Uh... I-io... Ehi, mi dispiace. Riesci a camminare?" le chiese lei, chinandosi a terra vicino alla Kikimora.

CITAZIONE

Mosse concordate in off. Tutto regolare.

A partire dal post di Niffler:

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - Katon: Palla di Fuoco- [Chk: 45][Int: +60] "Il ninja impasta il chakra elementale nelle proprie viscere e poi lo proietta fuori a temperature elevatissime, producendo un globo infuocato per colpire l'avversario."

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - Katon: Terra Bruciata - [Chk: 55/80][Int: +70/115] "Indirizzando la fiamma contro il terreno e dandole una forma più allargata, il ninja brucia il terreno intorno all'avversario. Nonostante la scarsa potenza della tecnica di per sè, il fuoco continuerà ad ardere, infliggendo 5/10 punto ferita da ustione ogni turno per tre turni, a meno che l'avversario non eluda due attacchi."

<ninjutsu elementale> - 火 - Katon: Propulsione - [Chk 90/150][Vel: +130/170] "Il ninja sputa un getto di fuoco altamente concentrato per schivare un attacco sfruttando la forza della combustione. Se l'attacco è ravvicinato, l'avversario verrà coinvolto nelle fiamme, subendo 15/25 punti ferita da ustione."

<genjutsu> - Illusione Fulminea: Tecnica del Pilastro di Fulmine - [Chk: 35] [Eff: +50] "Questa tecnica mira a rendere inoffensivo, sia dal punto di vista offensivo che da quello difensivo, il proprio avversario. Concentrando la quantità adeguata di chakra nella mente del nemico, l’utilizzatore l’ingannerà al punto da fargli credere d’essere accecato da una forte luce che scaturisce dagli occhi e la bocca della persona che lo affronta. Totalmente preda dell’illusione, il malcapitato non sarà in grado di rendersi conto della falsità dell’immagine che gli si propina di fronte, credendo fermamente d’essere stato accecato, tanto che il corpo reagirà di conseguenza, impedendogli l’uso della vista e lasciandolo preda del proprio avversario. Causa status accecamento su Danno Certo/3."

<taijutsu ravvicinata> - Chokeslam Backbreaker - [Stm: -7] [Frz: +100] "Tale tipologia di tecnica consiste nell'afferrare con una mano la gola dell'avversario, sollevarlo in alto e buttarlo a terra. Ma non solo, infatti con il tempo si è sviluppata un'altra variante, che consiste di piegarsi nel momento in cui si scaraventa il nemico, in modo tale da gettarlo sul proprio ginocchio."

Niff, sappi che lei ha una forza smisurata, quindi ti fai tanta tanta bua e ti spezzi le ossa, quindi niente camminare.
Ultimo post per te, role libero.

Non era contenta l'altra, per niente, né sembrò riuscire ad alzarsi. Era dolorante, molto dolorante, ed era tutta colpa sua che si era lasciata trasportare dalla foga del momento. Fortuna che c'era Gami lì con loro o non sapeva come sarebbe andata a finire.

"Ti porto in ospedale," le disse Ying, volendo riparare al torto fatto.

"Pfeh! Mi sembra il minimo per quello che hai combinato!" brontolò il pennuto, arruffandosi tutto.

Quando la prese in braccio tuttavia, la ragazzina protestò con un certo fastidio, chiedendo di esser messa giù. Quando tuttavia la mangiafuoco provò ad aiutarla a mettersi in piedi, l'altra gemette e capì di non potersi muovere con così tanta libertà come prima, aveva bisogno di un aiuto che non senza un certo imbarazzo fu costretta ad accettare.

La mangiafuoco rifletté non poco sul fatto che la genin potesse venire a conoscenza del suo nibbio, il quale presumibilmente non era riuscito a trattenersi pur di far rinsavire la sorella e che ora le stava sulla spalla.
Pensò che come lo erano venuti a sapere i colleghi che lei conosceva meglio, il giorno della missione Yamato, forse poteva saperlo anche lei, che le era parsa una persona discreta e affidabile.

"Comunque sì, non hai le allucinazioni," le rispose quindi, avviandosi verso la meta prestabilita, "lui parla."

"C-cosa? Come accipicchia... è possibile... una cosa del genere?"

Ecco, era scontato che si sarebbe stupita di una simile notizia, tuttavia non era quello il momento né il luogo per discuterne.

"Te lo spiego dopo..." cercò di rinviare il discorso, guardandosi attorno con circospezione frattanto che si muoveva tra le viuzze.

"Non svicolare..." insistette l'altra determinata, continuando a parlare con una certa fatica, "mi hai confermato... che non ho le traveggole... Adesso voglio sapere... come sia possibile..."

"Non sto... uh... sdrucciolando," ribatté Ying con sincerità, "solo è meglio parlarne lontano da orecchie indiscrete."

"Mi segnerò... questa cosa..." la avvertì Rika, più che desiderosa di sapere, "Non mi scapperai..."

Ying non disse null'altro, semplicemente sospirò mentre il suo falco si tratteneva dall'alzare gli occhi al cielo. Ottemperò dunque la kunoichi del katon, portandola in ospedale, dove nessuno avrebbe sospettato di una kunoichi con la giubba da chunin, e dichiarò chiaramente che la Ranton si era fatta male durante un allenamento. Da lì in poi avrebbero pensato i medici a dare le dovute cure alla quindicenne.