| Legenda.
Ichigo
Niko
Sanmaru
Higyō Non c'era molto tempo. L'ordine era di partire immediatamente e lui aveva tutta l'intenzione di rispettarlo. Prima di farlo, però, decise di passare un secondo da casa. C'erano giusto un paio di cose che doveva prendere prima di partire, nulla di strano, il suo equipaggiamento base. Ovviamente nel tornare indietro trovò il suo coinquilino ad accoglierlo il quale, nel vederlo così frettoloso, comprese che l'incarico era giunto. - Quindi ti hanno mandato a chiamare? - Yeah bro! Ci sono problemi nei villaggi minori, devo andare a vedere che succede. - Ti sembra pericoloso? - I donnow man... Omicidi, sparizioni, insomma questo genere di cose. Spero non sia nulla di grave, ma darò il massimo come sempre. - Bravo ragazzo. Fai attenzione mi raccomando! - Sure Bro! Stai parlando di me dopotutto, ho la faccia di uno che non fa attenzione? HELL NO! - E Mameko ridacchiò. Conosceva abbastanza bene il Chunin ormai, non era uno stupido, ma prendeva le cose sempre un po' troppo alla leggera. Tendeva a svegliarsi solo sul finale. Solo quando entrava in contatto con qualcosa che gli dava veramente fastidio, o con qualcuno che minacciava quello a cui teneva, faceva immediatamente sul serio. C’era da dire una cosa però, era maturato parecchio da quando aveva fermato il Kyo Dan a Kumo e combattuto al fianco di Kokuoh. Vedere una delle sue sottoposte andare in coma con il rischio di non risvegliarsi gli aveva dato una bella scossa, ma questo Mameko non poteva ancora averlo scorto. Quindi Eiji alzò i tacchi, uscendo dalle porte della Nuvola e attraversando le mura in ricostruzione. Il suo obiettivo era un villaggio costiero di nome Natami. Non poteva certo dire di esserci stato, però conosceva abbastanza bene quelle terre.
Quindi iniziò il suo viaggio. Come al solito cercò di godersi ogni momento che passava immerso nella natura. Gli piaceva tanto transitare per luoghi non contaminati, per questo tendeva a prendersi qualche minuto per osservarli. Non questa volta però, il dovere chiamava e lui stava rispondendo. Mentre camminava la sua mente viaggiava arrivando a formulare svariate ipotesi inerenti la missione. Era quasi sicuro che tutto quel trambusto fosse stato fatto da un gruppo di uomini di qualche tipo. Però era strano, semplici banditi non avrebbero alcun interesse a colpire così duramente un villaggio dopo l'altro. Era come se le sue prede non si curassero minimamente di essere scoperte o intercettate. Il loro iter appariva abbastanza chiaro seguendo quelli che erano i rapporti. Non capiva bene a cosa stessero puntando. Uccidere così tante persone avrebbe frenato commerci e produzione, quindi anche i loro affari sarebbero andati in malora. Non restava altro che una singola ipotesi, ovvero che stesse inseguendo dei semplici assassini. Questo avrebbe spiegato le innumerevoli morti ma non le motivazioni dietro alle stesse. Quelle avrebbero indicato il grado di rabbia che avrebbe percorso le sue membra una volta giunto in contatto con le sue prede. Non gli piaceva spargere sangue innocente, pur essendo un adepto di Jashin aveva le sue regole e i suoi principi. Non tutti erano degni di essere sacrificati e quando si era degni, solitamente, era perché si erano compiute gesta poco consone agli occhi del Chunin.
Camminava con passo tranquillo continuando a procedere verso la sua meta. Attorno a lui dominavano silenzio e quiete, nessuno rumoreggiava, nemmeno le falci che solitamente erano le prime a farsi sentire. Per un secondo, dimenticandosi completamente del compito che stava adempiendo, si chiese cosa stesse facendo Kokuoh, cosa stesse pensando. Avrebbe voluto passare del tempo con lui e interagire come si confaceva alla situazione, però non aveva ancora capito come entrare nel suo “sogno”. Era strano, perché alla fine si trovava dentro il suo corpo, eppure da allora non lo aveva più visto faccia a faccia. Tutte queste domande vennero bruscamente interrotte dalla vista del suo obiettivo. Eccolo. Si stagliava all'orizzonte come una perla. Era piccolo eppure prezioso e accogliente, un posto piacevole dove spendere alcune giornate in completa tranquillità. Quello che lo stupì, però, fu il fatto che i suoi occhi non scorsero nessuno. I due smeraldi erano il senso che più aveva sviluppato nel tempo, eppure non scorgevano nessuno ad animare quelle case. Che si stesse sbagliando? Difficile, ma qualcosa gli diceva di prestare la dovuta attenzione. Se c'era una cosa che aveva imparato durante la sua battaglia alla torre delle comunicazioni, era che il sensitivo era una delle sue abilità più forti e che quattro occhi erano meglio di due. Perdonaciceleperchéabbiamopeccatov2.
Quindi compose immediatamente i sigilli e si morse leggermente il pollice, per poi richiamare quella che pensava essere la sua solita evocazione. Una nuvola di fumo avvolse il rapace, lasciando credere al giovane che si trattasse di Washi, il nibbio, ma così non era. - YOOO BROOOOH... Wait... What the fuck?! - Dal fumo comparve una figura differente, molto più maestosa e dalle fattezze particolari. - Who are U bro!? - Come, prego? - Ehm... I mean... Chi sei e dove sta Washi? Ero convinto di aver evocato lui! - Sei tu ad aver evocato me, almeno potresti presentarti prima. Comunque hai immesso più chakra del solito e così sono comparso io. - Oooh... Yeah sorry sorry... - Disse portando la destrorsa alla nuca e ridacchiando per poi continuare. - Io sono Eiji Imai, firmatario dei rapaci e Chunin della Nuvola. Nice to meet yà! - E tese il pugno verso il pennuto in segno di saluto. Tutto quello che ottenne fu una mezza occhiata storta, mentre la bestia parve perdersi nei suoi pensieri per qualche secondo. - Ah, adesso ricordo chi sei. Washi mi ha parlato di te e dei tuoi modi... Strani. Io sono Higyō, piacere di incontrati. - Fece un cenno di saluto con il capo, ma non ricambiò il pugno del ragazzo. Come avrebbe potuto farlo vi chiederete voi? Beh, ovviamente con la zampa. Coraggio, un po' di fantasia. - Allora, perché mi hai evocato? - Quindi Eiji perse qualche minuto a spiegare la situazione al pennuto, raccontandoli della missione e del posto che avrebbero dovuto esplorare. - Vedi quel villaggio? Sembra completamente deserto, vorrei che mi fornissi informazioni dall'alto in modo da non essere colto alla sprovvista. Got it? - Il rapace non disse nulla e spiegò le maestose ali, spiccando il volo in una folata di vento e polvere.
Era giunto il momento di addentrarsi nel villaggio. Facendosi sempre più vicino, Eiji comprese che effettivamente ad attenderlo non vi era nulla se non vento e pesce marcio. Nessuna anima bazzicava per quelle vie, o almeno così credeva. Il suo nuovo compagno non stava segnalando nulla, come ad indicare che effettivamente quel posto fosse deserto. Vi erano degli strani segni sulle porte della abitazioni. Come dei marchi che indicavano posti in cui si era già stati, oppure posti da evitare, difficile dirlo senza nessun indizio. - YOOOOO! NOONE HERE?! - Nessuna risposta. Lui era curioso però, voleva vedere cosa si celava dietro a quei segni rossi. Prima, però, decide si fare quello che non aveva fatto nella sua precedente missione, ovvero essere prudente. Il suo sentivo venne attivano in un battito di ciglia. Nulla. Non percepiva nulla da quelle case, in compenso la sua attenzione venne attirata da qualcosa di differente. Due energie si manifestarono ai suoi occhi. Una molto potente ad Est, che si stava allontanando dal centro abitato, l'altra più fioca dentro la taverna che svettava sul mare. Lasciò quindi perdere quelle abitazioni che sembravano essere un buco nell'acqua e si diresse verso il locale "Chiaroscuro". Prima di farlo, però, fece un cenno con la mano al rapace che volteggiava sopra la sua testa. Questi scese repentino, affiancandosi al ragazzo senza toccare il terreno. - Bro percepisco un forte chakra che si dirige verso Est. Non sappiamo ancora cosa sia successo in questo posto, ma vorrei che cercassi la fonte di questo chakra e la tenessi d'occhio. Liste up! Cerca di non farti notare, io ti raggiungerò appena possibile. - Fece una piccola pausa portando le pupille alle porte della locanda. - Anche dentro a quel locale c'è un'energia vitale anche se molto più debole del'altra. Vado a dare un'occhiata. Deal?! - Washi mi aveva detto che eri un tipo tutto strano, ma devo dire che almeno non sembri uno sprovveduto. D'accordo, ti darò una mano. - E nuovamente scomparve nel blu del cielo, librandosi in volo cavalcando quelle strane correnti d'aria.
La prima parte del suo piano era stata portata a termine. Avrebbe potuto monitorare gli spostamenti di quella che pareva l'unica anima viva nel circondario pur non essendole ancora alle calcagna. Prima di raggiungerla, la sua curiosità lo spingeva ad entrare in quella taverna. Si aspettava di trovarci qualcuno di ferito all'interno a giudicare dalla sua forza vitale, ma non poteva certo esserne sicuro. Per questo schioccò le dita ed attorno a lui si manifestarono le tre falci. - Quindi...? Hai paura ad entrare in quella locanda? - Suvvia Ichigo, siamo in missione. - Tranquillo bro, ti guardiamo le spalle. - Ovviamente le tre armi conoscevano già la situazione ed erano pronte ad intervenire, anche Ichigo nonostante dovesse sempre fare la parte dello scorbutico rompipalle. - There is something wrong here... But hey... Ora che siete con me non ho più nulla da temere, right? - Ridacchiò un poco mentre due delle tra falci facevano un cenno di assenso. Ichigo si astenne, sempre simpatico. Quindi prese ed entrò nel "Chiaroscuro" preparato a ogni evenienza, o quasi. Spalancò la porta con le tre falci che volteggiavano attorno alla sua figura a catene tese e con le nove lame pronte a colpire. - Who's there?!<abilità/attivazione> - Sensi Migliorati - [Stm: -2] [Liv 4: 21/30]
<attivazione/passiva> - Sensitivo - [Liv 1: 52/60]
<tecnica> - Tecnica del Richiamo - [Chk: dipende dall'evocazione]
Per quanto riguarda Higyō
Sensi migliorati (vista) a lv 3
Abilità Rapidità a livello 3
Per raggiungere l'obiettivo.
|