| Furono parole al vento le sue, completamente inutili. Sperava in cuor suo che un intervento da parte sua fosse sufficiente a placare i bollenti spiriti dei due uomini posti inspiegabilmente l'uno di fronte all'altro in un aperto scontro verbale che, per lei, aveva dell'assurdo, eppure nessuno dei due aveva minimamente ascoltato quello che aveva detto, nemmeno quando esasperata dalla faccenda aveva alzato la voce. Si sentì come un moscerino fastidioso in mezzo a due colossi, inesistente ai loro occhi e alle loro orecchie. Ah se non fosse stato Kinji l'uomo a cui stava saldamente stringendo il braccio li avrebbe stesi entrambi con un pugno ben assestato in volto, talmente stava montando dentro quella maledetta sensazione di frustrazione alimentata dal non riuscire a ottenere quello che si era prefissa. L'inaspettata dipartita della piccola Himitsu, bambina innocente posta sull'altare sacrificale per un demone senza scrupoli abituato a fare il bello e il cattivo tempo indisturbato, e quella di Arashi Kaguya, avvenuta in circostanze ben distanti da un suo possibile intervento tempestivo, ma percepita dalla Hyuga come una grave mancanza nei confronti dell'amico e dell'eremo tutto pur non essendola, aveva scatenato in lei un circuito di agitazione e collera, contro se stessa e contro un destino del tutto sbagliato che andava spesso premiando il male piuttosto che il bene, che ogni piccola sfumatura pareva adesso più nera della pece ai suoi occhi. Esattamente come quella situazione, che poteva risolversi con un nonnulla e che invece stava andando a peggiorare di secondo in secondo, grazie alla lingua sin troppo lunga di quello stupido di bell'aspetto. Aveva paura che quell'insistenza acida avrebbe presto o tardi causato una qualche reazione a catena, alimentando la destabilizzazione favorita da quell'anello che il suo Kinji portava al dito e che visibilmente oramai influiva sul suo carattere, al tempo più posato e cauto. E così avvenne. L'eventualità che almeno l'Uchiha ascoltasse le sue parole supplicanti, guardandola negli occhi e capendo con un solo sguardo che era molto più saggio lasciar perdere le provocazioni di un perfetto sconosciuto, s'infranse nel momento in cui quest'ultimo sorrise appena, in una maniera che Setsuna non aveva mai visto. Non prometteva nulla di buono, e s'accorse troppo tardi della concentrazione di chakra sulla mano opposta a quella che teneva stretta. Alle poche parole di risposta all'accusa lanciata dallo Hyuga seguì un colpo repentino, troppo perché lei potesse avere anche solo l'opportunità di tentare di fermarlo, che raggiunse la bocca dello stomaco del ragazzo dai capelli castano scuro. Setsuna rimase incredula, completamente senza parole, interdetta. Non soltanto l'aveva colpito senza nemmeno avere un momento per ascoltarla, facendo quasi finta che non esistesse, ma c'era stata della brutalità nel colpo inferto; una crudeltà che non faceva parte del Kinji Uchiha che aveva conosciuto e che amava. Ne ebbe paura, mentre osservava il ragazzo colpito a metri di distanza, a terra, che provava a rialzarsi tenendosi dolorante lo stomaco e digrignando i denti.
(N-non può essere.. perché? Kinji..)
Ma allo sgomento provato venne ben presto sostituita la sua reazione, guidata prevalentemente da una collera che aveva radici profonde, sin dal tempo in cui aveva scoperto dell'anello e dei suoi effetti collaterali origliando la discussione fra lui e Akane. Non poteva starsene zitta dopo quanto successo, nemmeno se il ricevente della sua rabbia e della sua paura era proprio l'uomo a cui avrebbe dato la sua vita senza pensarci mezza volta. - Ma cosa diavolo ti è preso, si può sapere?! - inveì, mollando il suo braccio con stizza e guardandolo negli occhi con uno sguardo che aveva dell'incredulo. Era spaventata, disgustata da quel comportamento e dal modo in cui aveva praticamente ignorato le sue parole. Quello non era il suo Kinji. E per rincarare la dose lui rispose a tono, insinuando di sapere cosa passasse per la mente a quell'imbecille che, a dirla tutta, un po' si meritava un pugno in faccia pure lui. Era assurdo. - Cosa stava pensando di farmi?! - ricalcò le sue stesse parole, non capendo cosa volesse dire. Scosse la testa, sorridendo nervosamente. - Come fai anche solo a pensare di poter sapere cosa passa per la testa a una persona, semplicemente osservandola? Quel tipo stava soltanto aiutandomi a sistemare il macello che ho combinato qui. Non ha fatto nulla di male, NULLA. - quello era quanto, e non comprendeva come facesse lui a non capirlo. Era forse colpa di quel dannato monile che portava al dito? Forse. Fatto stava che nel momento in cui fece per alzare nuovamente i toni, arrivando quasi a partire in quarta verso l'altro che, nel mentre, aveva riguadagnato con estrema fatica la posizione eretta e blaterava circa il fargliela pagare cara, lo spinse via d'istinto, con un palmo di charka, gridando un 'NO' secco. E se ne pentì subito dopo averlo fatto, nonostante non avesse usato chissà quanta forza.
Si sentì sporca, peccatrice di un reato, come se avesse mandato in pezzi qualcosa a cui teneva enormemente. Questa volta fu l'Uchiha ad essere interdetto, e quasi questo suo nuovo atteggiamento remissivo le mise addosso più paura di poco prima, quando esplodeva di collera. - G-gomen.. - disse appena, con un filo di voce, cercando di racimolare il coraggio per avvicinarglisi e spiegare la situazione, nella speranza si fosse calmato per davvero. Ma le cose non stavano affatto come sperava, purtroppo. Kinji era infuriato, poteva percepirlo, e quella non era altro che la calma prima di una tempesta che l'avrebbe travolta con una forza inaudita. Dal momento che lui ebbe sollevato il capo, distogliendo lo sguardo da un punto imprecisato verso il basso che aveva preso a fissare con insistenza dopo il colpo incassato, Setsuna poté subito notare la sclera dell'occhio destro del suo amato divenire completamente nera, in netto contrasto con lo sharingan, e un'aura strana avvilupparlo. Indietreggiò, preoccupata, all'erta. Da castane, diverse ciocche di capelli del ragazzo divennero bianche e non ebbe il tempo di chiamarlo, di provare a farlo rinsavire, che subito con un colpo di gambe fece tremare la terra sotto di sé, squarciandola.
(Maledizione..!)
Imprecò silenziosamente, stringendo i denti. Appena in tempo fece per scartare sul lato sinistro, roteando su se stessa e lasciando al suo posto un turbinio di erba e polvere che scivolò sul fondo della voragine aperta dal ragazzo. Era fuori controllo, completamente: qualcosa aveva preso il sopravvento sull'animo gentile del suo amato Kinji, qualcosa di dannatamente oscuro e pericoloso che rischiava di portarglielo via per sempre. Quella che aveva davanti era una visione, la concretizzazione di tutte le sue paure più recondite. Ci voleva un nonnulla per fermarsi, per lasciarsi andare alla disperazione e dar spazio a quello scempio senza muovere un dito, finendo vittima di quella presenza oscura che avrebbe ucciso tanto lei quanto lo Hyuga più distante.. ma non poteva mollare così. Non poteva rinunciare a riportare indietro il suo uomo, così come non poteva rinunciare a proteggere il villaggio. Ne andava della sua dignità, del suo nindo. Quello non era Kinji: era solo l'ombra di colui che doveva essere.
Scordatelo.. - sussurrò, stringendo talmente forte i pugni che le nocche le diventarono bianche e le unghie, per poco, non le si conficcarono a sangue nella carne. Determinazione, collera. - ..chiunque tu sia, non ti permetterò di portarmi via Kinji! - questa volta fu un urlo a pieni polmoni, colmo di una miriade di emozioni, speranze e frustrazione. A costo di rimetterci tutta se stessa, non avrebbe permesso a quel monile di corrompere ulteriormente l'amante, rischiando di cambiarlo per sempre in qualcuno che non era. Fu allora che con un battito di ciglia attivò il prezioso byakugan, pronta a dar battaglia per proteggere se stessa, il villaggio e il ragazzo sotto il gioco dell'oscuro prezioso, scagliandosi contro l'avversario per tenerlo quanto meno occupato. Fletté le gambe, concentrando su di esse abbastanza chakra per potersi dare una decente spinta in avanti. Ancora una volta le ali della Valchiria furono spalancate per un bene superiore, mentre in volo s'apprestava a mordere a sangue il polpastrello del pollice, srotolando con un unico movimento il rotolo posto sulla cintola per poter richiamare il suo prezioso cimelio. A quel punto una densa colte di fumo coprì interamente la sua figura, celandola per qualche secondo agli occhi dell'avversario, e non appena ne emerse il copricapo piumato, cimelio dei rapaci, era già sulla sua testa. Sfuggevole come uno spettro, fece per superarlo, saltandogli alle spalle con una capriola, al contempo stringendo le mani al petto per comprimere il chakra sui palmi delle mani e poterlo poi successivamente rilasciare per colpirlo con un palmo d'aria. Non poteva permettergli di attaccare lo Hyuga - pur avendo risentimenti anche nei suoi confronti per il comportamento tenuto - e non poteva permettergli di andare a zonzo per il villaggio conciato in quella maniera: lei doveva essere il centro dei suoi pensieri; quell'essere col corpo del suo amato doveva catalizzare totalmente la sua attenzione e la sua furia su di lei. <attivazione> - Byakugan - [Chk: 40/60/80/100] “Il Doujutsu tramandato ad ogni membro del Clan per via genetica. Sin da bambini gli Hyuga infatti sono facilmente riconoscibili a causa degli occhi completamente bianchi che non mostrano alcuna pupilla, attivando però il Byakugan questa inizia a delinearsi e le vene delle tempie si gonfiano vistosamente. Grazie ai suoi occhi speciali lo Shinobi avrà un'ampia di visione di ciò che lo circonda, potendo aumentare infatti il suo campo visivo di ben 50 metri in tutte le direzioni; ciò gli conferirà maggiore sicurezza nei movimenti, data la consapevolezza della propria Difesa Assoluta. Inoltre sarà in grado di vedere il flusso interno del Chakra del nemico e i suoi Tsubo. Unica pecca di quest'abilità oculare è un punto cieco nel centro della nuca, segreto tenuto nascosto agli estranei gelosamente e svantaggio che molti riescono a colmare con un po' d'ingegno. Attivando questo Doujutsu, i membri del clan sono in grado di vedere qualsiasi essere vivente all’interno del loro campo visivo rendendo quindi impossibile nascondersi da essi tramite normali metodi. Oltre a ciò, la possibilità di vedere i punti dove il Chakra nemico è più concentrato, così come la natura elementale del suo Chakra, rende possibile poter in un certo senso prevedere gli attacchi avversari e notare molti dei loro punti deboli permettendo di colpire con precisione. Ciò dona un bonus pari a 20/40/60/80 ad ogni Taijutsu o Bukijutsu, sia offensiva che difensiva. Tale bonus sale a 30/60/90/120 nel caso si usino tecniche di clan. Quest’attivazione conta come un potenziamento a tutte le statistiche tranne che a Chk e Vta, quindi sarà possibile usare una sola altra attivazione che dia bonus ad una qualsiasi statistica.”
<taijutsu Ravvicinata> - Turbine Foglioso - (Stm: -5)(Vel: + 100) “Il Villaggio della Foglia in tutta la sua splendente luminosità ha sempre cercato di rendere le proprie jutsu oltre che decisamente perfette anche molto sceniche, come si può vedere nel Turbine Foglioso. Infatti il ninja di Konoha incrociando i propri piedi a terra rotea su se stesso ad una velocità impressionante, schizzando in aria o di lato, alzando una quantità spropositata di polvere che non servirà solo per rendere più impreciso l'attacco, ma anche per accecare l'avversario, difatti se verrà completamente difeso un colpo a corto raggio si calcolerà il malus d'Accecamento sul residuo.”
<attivazione> - Warukyūre no Hōken – Benedizione della Valchiria - [Chk: 100 x turno][Frz/Vel +80] "Da sempre la kunoichi dai lunghi capelli cobalto e gli occhi candidi come la neve pare essersi interessata al chakra e al suo funzionamento, tanto da farle sviluppare sin dalla fanciullezza una naturale curiosità verso i complessi libri di medicina che la madre, Kanae Hyuga, custodiva gelosamente nella biblioteca della loro residenza di famiglia alla periferia del villaggio. Dopo aver intrapreso gli studi e dopo essere divenuta un perfetto medico da guerra, Setsuna ha compreso che l'unione della sua doujutsu e di un'ottima capacità nel concentrare e controllare il chakra poteva rivelarsi la carta vincente per uscire indenne dalle situazioni più disperate. Proprio in base a questo principio ha imparato a manifestare il proprio chakra non solo dal palmo delle mani, ma persino in parti ben localizzate del corpo per aumentare la potenza dei suoi attacchi. Ritornata all'Eremo dei Rapaci per un addestramento intensivo, la Hyuga è stata allenata nel controllo della manifestazione del chakra sotto l'occhio vigile del rapace Hideki, il quale sembra averla indirizzata verso il passo successivo imprimendo tra le sue scapole un vistoso sigillo. Da quel momento, la ragazza ottenne capacità straordinarie nel controllo di se stessa e del chakra in circolo nel suo corpo, e conseguentemente comprese come aumentare efficacemente la portata dei suoi attacchi, riducendo rapidamente le distanze tra lei e gli avversari. Fu facile applicare poi questo principio anche alla difesa, sfruttando la rinnovata capacità per allontanarsi e fuggire quando necessario. Fortemente ispirata dal gesto del rapace, la kunoichi ha sviluppato questa peculiare abilità - sopita da tempo nella gabbia della sua anima - manifestando il chakra proprio dal sigillo impresso sulla sua schiena, facendogli assumere una forma che ricorda vagamente l'apertura alare di un angelo. Grazie a questo stratagemma, la ragazza è in grado di sfruttare delle ali di chakra - composte da scaglie effimere simili a piume, rilucenti dei colori freddi - per planare per brevi distanze e muoversi più velocemente durante i suoi assalti, rendendola più temibile e difficile da contrastare. Oltretutto, pare che l'unicità di questo potere sia dovuta alla percezione ampliata che la giovane acquisisce rispetto alle anime sospese: sfruttando questo potere, Setsuna sembra difatti essere in grado di percepire e ascoltare chiaramente le voci dei guerrieri caduti che ha incrociato lungo il suo percorso. [Il bonus può essere aggiunto in relazione a un solo parametro per turno o suddiviso su entrambi a completa discrezione dell'utilizzatore (fermo restando il tetto di 80 punti)]."
<taijutsu a lungo raggio> - Juken ~ Palmo d'Aria - [Chk: 110] "Forma alquanto bizzarra del Juken, ma nonostante ciò questa resta una delle migliori Tecniche del Clan. Lo Hyuga avvicina i palmi delle mani al petto e, concentrando sul punto di unione una notevole quantità di Chakra, spinge poi le braccia in avanti tramutando l'energia in una potente onda d'urto capace di travolgere il nemico. E' senza ombra di dubbio un Jutsu affascinante, utile infatti per cogliere il nemico impreparato: durante la prima volta in cui questo verrà usato in uno scontro l'avversario non potrà eludere con tecniche (però può sostituire). La Frz ottiene un bonus di 170. Al contrario del normale Juken, questa tecnica causa danno alla Slt e Status Contusione." || Chiedo infinitamente schiuma per l'attesa interminabile. Devo riprenderci un attimo la mano con la Valkyrie. EDIT. Sistemato le ripetizioni e gli obbrobri grammaticali (bello non rileggere) con il permesso del master.|| Edited by ¬BloodyRose. - 28/8/2018, 12:56
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