Cappuccetto Rosso Sangue, Quest studente per aureola

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view post Posted on 11/6/2018, 18:44     +1   -1
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Artificial Flower's Lullaby

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Che là fuori il mondo fosse un posto un po' più buio era drammaticamente chiaro a tutti. Malgrado il Santuario delle Tre Vie si tenesse lontano da conflitti, neutrale e nascosto, il mondo esterno riusciva comunque ad avere qualche influenza.
Erano passati pochi giorni dalla partenza della Lama Nera, della Figlia di Jashin, e di diversi altri combattenti. Chi prestava servizio a Kiri come shinobi o kunoichi era partito a sua volta, e Misa aveva dovuto salutare Sae, richiamata al dovere come altri del Santuario.
Tuttavia, le Lame che restavano pattugliavano giorno e notte i confini, il Priore diceva messa e le attività quotidiane proseguivano indisturbate. Nessuno osava attaccare il Santuario, e la pace era mantenuta.

Era un mattino come tanti altri quando i genitori di Misa diedero a lei e ad Akira un incarico importante: procurarsi la cena.
E non la cena-cena... Quella cena.
A casa Ogawa la carne umana era parte integrante dell'alimentazione, e se normalmente erano i genitori a procurarsela, in quel periodo avevano avuto qualche difficoltà. Niente di serio, ma purtroppo i loro impegni come medici li richiamavano altrove, e sarebbero tornati la sera tardi.
Akira e Misa erano grandi abbastanza per spingersi nel bosco, poco oltre i confini del Santuario. Non era espressamente vietato -il Priore sapeva bene che isolare la comunità avrebbe comportato solo fame e miseria- ma ovviamente avrebbero dovuto fare attenzione. Per questo dovevano andare in due, non allontanarsi mai l'uno dall'altra, ed essere cauti.

Sarebbero stati in grado di farlo?



CITAZIONE
Cominciamo a scaldarci un po'! Ti lascio pieno controllo di Akira, e sei libera se vuoi di descrivere la conversazione coi genitori. Non conoscendoli bene come png non vorrei interpretarli in modo errato, quindi preferisco darti la penna in mano. La situazione è quella descritta, ti chiedo di descrivere fino al momento in cui Akira e Misa partono per andare a caccia di esseri umani... Oppure si oppongo, casomai ci fosse qualche problema. Libera interpretazione!

Ti lascio qualche comunicazione di servizio per cominciare bene u.u
♦ Per qualsiasi domanda, dubbio, incertezza o perplessità la mia casella di posta è a tua disposizione, non esitare a usarla.
♦ Sono una grammarnazi, sfortunatamente in più lingue, quindi valuto molto punteggiatura e correttezza grammaticale. Preferisco un post che arriva il giorno dopo perché hai passato le ore a controllare che le virgole siano tutte al loro posto.
♦ A meno che non te lo specifichi nel post o in via privata, evita l'autoconclusività. Nulla avviene con sicurezza, le tecniche sono tutte cose che i pg "provano a" lanciare, le interazioni con i png sono qualcosa che "tentano di" fare. Ad esempio, la tua pg impasta il chakra con l'intento di sputare la palla di fuoco, ma non puoi scrivere che la suddetta palla di fuoco parte in avanti e colpisce il bersaglio: quello è compito mio, che valuterò la situazione, la resa scrittoria ecc ecc.
♦ Cercherò di non farti aspettare più di due o tre giorni per il post, nel caso avviserò di un eventuale ritardo.

Signore e signori, allacciate le cinture e mettetevi comodi. Vi auguriamo un piacevole volo su gaeshiiairlines u_u/
 
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view post Posted on 12/6/2018, 09:43     +1   -1
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Come faceva?
Cos?
Come sarebbe a dire ‘cosa’?
Non lo so, e non capisco perché lo stai chiedendo a me.
Oh andiamo, Akira, avrai dovuto sentirlo! Lo ripete ogni minuto, ogni ora, ogni giorno. Credo sia diventato matto a furia di dirlo.
Non m’interessa, perciò non l’ho mai ascoltato. Mica si riferiva a me.
Che palle, che palle! E dire che mi stava entrando in testa ormai!
Sei una zuccona.
Non è ver- … dov’è adesso?
Papà? In casa.
O per Jashin, e chiamalo!
Misa, quel piccione è mort-” – “C-H-I-A-M-A-L-O” – “SI’ MA STA’ CALMAAAA

Akira la lasciò con un muso lungo sul viso e con un’aria da falso indifferente, come se la sorella lo avesse offeso. Quella, dal canto suo, non lo aveva guardato nemmeno negli occhi quando se n’era andato. Anzi, non lo aveva guardato negli occhi per tutti i quindici minuti che aveva impiegato a tentare di rianimare quella povera creaturina, la cui vita era stata spezzata dalla stessa Misa.
Non lo aveva fatto con malvagità, né per capriccio, era semplicemente convinta che l’avrebbe salvata, o resuscitata…o qualcosa del genere. Tuttavia, l’espressione che si plasmò sul viso del padre non appena la vide tentare di effettuare un massaggio cardiaco a quel piccione fu sufficiente a farle capire che il fratello, forse, aveva ragione: quell’uccellino era bello che morto.
Oh, papà, ho dimenticato come si fa!” si girò di scatto, i suoi occhi rossi erano quasi supplichevoli.
Il padre, immobile dinnanzi a lei, non contenne un sorriso: “D’accordo, d’accordo, te lo rispiegherò. E Akira, dovrai stare attento anche tu.
Quello sbuffò, ma per amore di non prolungare il discorso annuì.
Adesso andate, vostra madre ed io dobbiamo parlarvi. Ma in sala da pranzo.

La sala da pranzo era sulla destra della cucina, separata da questa per mezzo di un arco; era molto semplice, con le pareti in pietra e i mobili in legno che le davano un non so che di rustico.
Il tavolo si trovava nel bel mezzo della stanza ed era grande abbastanza da dar posto a dieci o dodici persone. Loro madre, una giovane donna dai capelli argentei e dai lineamenti perennemente vivaci, sedeva sul lato opposto alla porta dalla quale si entrava, con una tazza di peltro dinanzi a sé. Al collo teneva il solito ciondolo di Jashin, lo stesso che portava il resto della famigliola.
Cosa succede?” chiese il ragazzo, prendendo posto accanto la sorella.
La donna attese che a tavola sedesse anche il marito, poi, incrociando le dita tra di loro e sporgendo le mani verso i figli, rispose: “Oggi saremo fuori tutto il giorno, l’ospedale ha bisogno di quante più persone possibili: molti medici e altri membri del Santuario sono dovuti partire, credo lo sappiate.” e con la coda dell’occhio cercò Misa. La ragazza annuì debolmente. Ne era conscia, molti stavano andandosene in quel periodo. Sae, tra tutti, era quella che le mancava di più, nonostante questa glielo avesse proposto, comunque, di andare a vivere - e quindi a lavorare - a Kiri insieme a lei. Ma Misa era testarda ed era rimasta del suo parere, benché l’amica per giorni avesse provato a convincerla: non avrebbe combattuto per alcun blasfemo. Non gliene fregava nulla di quel villaggio e nemmeno della sua gente, perciò non aveva motivo di versare sangue per loro. Al Santuario insegnavano anche questo, a non essere inutilmente sanguinari.
Già.” spiaccicò a labbra strette.
Quindi,” s’intromise il padre “dato che siete grandi e forti abbastanza per cavarvela da soli, dovrete procurarvi la cena per stasera. Quella cena.
Oh...” Akira, che tra i due fratelli era quello meno propenso a versare sangue, era quasi sconvolto. Al contrario, la sorella, sembrava entusiasta – quasi le brillavano gli occhi.
Dovrete compiere un sacrificio, quindi.
Sisisisisisisi, Jashin-sama, spero riuscirò a compiacerti quest’oggi!
Il concetto di pericolo nei percorsi mentali di Misa non era minimamente ammesso. Anzi, aveva già preso il proprio ciondolo tra le mani, aveva chiuso gli occhi, e aveva cominciato a pregare il suo dio. Akira la guardò per un istante, poi sbuffò.
Va bene” sussurrò appena, dirigendosi, adesso inseguito dalla sorella, nello stanzino dove tenevano shuriken e kunai.
Una era al settimo cielo, l’altro pareva reduce da un trauma. Sole e luna, insomma.


Si parte, spero ci divertiremo! Buon role!

Io corro a rispondere a quelle robe brutte e cattive che sono i calcoli ;P
 
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view post Posted on 12/6/2018, 19:23     +1   -1
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La foresta era calma, l'aria fresca e frizzantina. Sporadici richiami di uccelli di varia natura riecheggiavano da un ramo all'altro, in una cacofonia di messaggi che i due fanciulli del Santuario difficilmente avrebbero interpretato.
Non che ad interessarli fossero gli uccelli, in ogni caso: la caccia era aperta, ma per animali senza pelo né piume, che si muovevano su due gambe.
Due gambe e due piedi... Come quelli che avevano lasciato una serie di tracce sul terreno reso fangoso dalle recenti piogge.

Due adulti, a giudicare dalle dimensioni dei piedi. Le tracce erano abbastanza fresche, e proseguivano verso il folto del bosco, dove abbondava la bassa vegetazione: cespugli, tronchi caduti, alberi dal tronco largo, i due fratelli avrebbero avuto fior di nascondigli tra cui scegliere, nel caso avessero deciso di seguire la pista delle loro prede.
Era fondamentale muoversi in silenzio, e possibilmente in fretta, prima che la traccia diventasse troppo vecchia e i due obiettivi sparissero del tutto.

 
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view post Posted on 13/6/2018, 10:51     +1   -1
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La porta di casa fu varcata da passi contrastanti tra di loro: c’era un passo più spensierato, repentino, leggero; poi ce n’era un altro più contenuto, moscio per certi versi, eppure pesante.
Akira era turbato. Non era solo noia, e quando lo scoprì se ne preoccupò. Gli era bastato un attimo, il tempo di passare davanti lo specchio, senza fare particolare attenzione al riflesso, per leggere in se stesso le righe del terrore.
Se guardava le proprie mani, percepiva tremore. Se ne portava una al cuore, invece, sentiva pulsazioni d’insicurezza.
Era convinto di avere fiducia in Dio. A chi altri, se no, avrebbe dovuto affidarla, la sua fiducia? Ma c’era qualcosa che non andava, forse una crepa. Una crepa nel suo rapporto con Jashin. Già, era possibile: la ferita che si era aperta alla morte dei suoi genitori, quelli veri, pulsava ancora. E doleva. Dio se faceva male. Ma non era un male fisico, di quello avrebbe potuto goderne, in un modo perverso e inquietante. No, il male all’anima era così diverso e terribilmente più doloroso che difficilmente qualcuno, anche un jashinista, avrebbe potuto ricavarne del piacere.

Aveva paura di essere abbandonato da Jashin, in buona sostanza.
Aveva paura di morire.
Patetico.

qFIIAKb



Le porte del Santuario emergevano in tutta la loro grandezza, illuminate da un fascio di luce proveniente dal cielo che sottolineava ancor più la loro importanza. Rappresentavano un confine mai varcato per Misa, mai da sola almeno. Aveva sempre avuto la mano in quella di suo padre ogni volta che era uscita dal Santuario, ma adesso era diverso. Per certi versi, era emozionata e ansiosa. Jashin-sama avrebbe assistito a questo suo piccolo, grande passo verso la stessa deità, alla quale avrebbe offerto persino un sacrificio.

Akira?
D’istinto aveva spostato il suo sguardo. Un po’ d’istinto e un po’ per curiosità, in realtà: aveva visto suo fratello non particolarmente entusiasta, ma in cuor suo sperava che fosse solamente l’emozione di andare, per la prima volta, a caccia da solo.
Per tutta risposta, Akira sbatté le palpebre più di un paio di volte, scosse la testa e plasmò sul suo viso un’espressione accostabile alla confusione. Misa gli si fermò davanti.
Eh…? Perdonami, perdonami. Ero...distratto, ma dovremmo...beh, sbrigarci.
Se già di suo era insicuro, il fatto che la sorella gli avesse piantato addosso quei suoi occhioni rosso sangue non doveva essere particolarmente rassicurante. Anzi, non lo era affatto. Sembrava indeciso su ciò che dovesse dire, e le sue labbra, che quasi trattenevano le parole, lo dimostravano.
Senti, Akira.” avvicinò le mani al colletto dell’altro, con lentezza e senza pericolosità, nello stesso punto in cui aveva spostato gli occhi. “Non so cosa ti deprima, quale sia il tuo problema, o chissà cos’altro.” prese quindi il ciondolo, tirandolo fuori dalla maglia che lo copriva. Adesso poggiava su di essa, ed era bello in vista, come doveva essere.
Ma è importante che tu non ci pensi.
E’ che-” – “Alt. Non m’interessa, non adesso. Stiamo facendo qualcosa di importante, fratellino, e qualunque cosa esterna ad essa, per ora, è superficiale. Jashin-sama merita i nostri pensieri a tutto tondo; questo è una sorta di rito. Se non te la senti, lo farò da sola.

qFIIAKb



Tra uno sbuffo e l’altro, Akira alla fine la seguì.
Addentrandosi nella foresta, le loro chiome erano divenute macchie di platino in mezzo ad una più ampia sterpaglia di verde. In essa vi si nascondevano animali - grandi, piccoli e anche minuscoli - e piante che probabilmente non aveva mai scorto.
Il lieve venticello le accarezzava il viso, le spostava ora questa e adesso quest’altra ciocca che, prontamente, con le dita, riportava nella linearità dell’acconciatura.
Il terreno era morbido, forse per la pioggia che pochi giorni prima aveva investito la loro quotidianità. Su di esso, finalmente, scorse una via per arrivare alle loro prede: tracce ancora fresche, grandi abbastanza per essere i piedi di due adulti. Forse maschi.
Alzò il volto, notando che, seguendole, si sarebbero imbattuti verso il folto del bosco, laddove la vegetazione era sì più intensa, ma anche più bassa.
Sussurrando, disse: “Sono fresche, Akira.
Quello s’inginocchiò. Con le dita tastò il suolo, poi le tracce nello specifico.
Direi che non sono lontani, ma non posso esserne sicuro.” constatò, lasciandosi il beneficio del dubbio.
Misa si prese un attimo prima di rispondere. Sicuramente avrebbero avuto dei buoni ripari, un’ottima copertura, ma era abbastanza certa che le orme si sarebbero presto interrotte. Era importante fare in fretta e bene.
Facciamo così: ho una buona vista, cercherò di farla valere. Agiremo bassi e svelti, e tu userai le abilità da sensitivo per tentare di captarli.

Ce la fai, vero?"
"Dubiti di me fino a questo punto, Misa?"


<abilità/attivazione> - Sensi Migliorati - [Stm: -2] [Liv 5: 12/20]
"I ninja sviluppano i loro sensi per localizzare pericoli e nemici i agguato, ma ogni individuo possiede un senso che è naturalmente superiore agli altri. Può essere qualcosa di semplice come la vista, oppure più particolare, come il tatto o l'udito. Ogni senso ha le sue caratteristiche che comprendono sia svantaggi che vantaggi, ma ognuno è stato dato un solo dono da Madre Natura o dal duro allenamento.

Vista: gli occhi del ninja sono acuti e vedono molto più lontano (raddoppio del raggio d'efficacia), ma sono anche più sensibili e ricevono +1PF dalle ferite da Accecamento. Al Lv.4 l'abilità permette di leggere il labiale a distanza (i portatori di Tecniche Oculari come Sharingan o Byakugan, o chi intende svilupparne di personali, sono obbligati a scegliere il senso della Vista);
Liv 6:100 m di raggio
Liv 5: 200 m di raggio
Liv 4: 300 m di raggio
Liv 3: 400 m di raggio
Liv 2: 500 m di raggio
Liv 1: 600 m di raggio
Liv 0: 800 m di raggio

NB: L'abilità Sensi Migliorati può scovare i nemici "Nascosti" o individuare le "Trappole" piazzate ma deve essere attivata per ogni trappola e ninja nascosto, se ad esempio l'avversario piazza due trappole e si nasconde; si userà tre volte.

Stm: 68-2 = 66
 
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view post Posted on 14/6/2018, 16:39     +1   -1
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I due fanciulli si concentrarono, ognuno a suo modo. Il primo ad accorgersi di qualcosa fu Akira, che indicò alla sorella un punto alle loro ore 2, nel mezzo del bosco. Lì, acquattati fra i cespugli poco prima di un corso d'acqua, c'erano due persone.
Misa li vide, non benissimo ma riuscì a capire cosa fossero. Erano cacciatori, avevano una faretra sul fianco e l'arco in mano, pronto a scoccare. Uno aveva i capelli lunghi, raccolti in una coda, l'altro tagliati corti e coperti in parte da un berretto. Mori tutti e due, impossibile capirne i lineamenti da dove si trovavano, e dalla stazza potevano essere sulla ventina. Ben piazzati, spalle larghe, una schiena robusta adatta al lavoro fisico.
Stavano facendo la punta a qualche animale che sarebbe venuto ad abbeverarsi, in tutta probabilità. Le loro vesti erano semplici, dei colori del fango e della terra. Quasi sicuramente venivano da uno dei tanti villaggetti sparpagliati qui e là nel Paese dell'Acqua.

Erano distanti un centinaio di metri, e sembravano molto assorti. I due Ogawa si trovavano sottovento, e questo era decisamente comodo: avrebbe impedito ai cacciatori di percepire il loro odore.

Fra cespugli e alberi, c'era abbondanza di nascondigli. Dovevano solo fare attenzione a dove mettevano i piedi... E a come.

 
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view post Posted on 16/6/2018, 11:28     +1   -1
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Da quella parte”.

Akira era ancora impegnato a mantenere il sigillo utile a serbare le proprie abilità da sensitivo, perciò le indicò la direzione delle due prede con un gesto della testa. Misa dovette acuire lo sguardo per poter vedere ciò che il fratello non poteva, ma alla fine riuscì a scorgere qualche particolare delle due figure: erano maschi, avevano entrambi i capelli mori - uno di loro li teneva piuttosto lunghi, ed erano di stazza ben piazzata, che lasciava pensare a un’età compresa tra i venti e i venticinque anni. Ciò che attirò maggiormente la sua attenzione e stimolò ulteriormente il suo pensare, però, fu la loro posizione (stavano probabilmente puntando a qualcosa, esattamente come stavano facendo i due fratelli) e le armi: ciascuno di loro possedeva una faretra sul fianco e un arco, le cui corde erano in estensione.

Sono vicini ad un corso d’acqua, nascosti tra i cespugli.” voce bassa, occhi stretti “in mano tengono un arco teso…hanno qualcosa sotto mira, un cervo o un cinghiale forse, perciò sono concentrati. In più siamo in vantaggio: il vento è con noi.

Erano sottovento rispetto a loro. Tuttavia, pensò, non potevano essere talmente sprovveduti da lasciare le proprie spalle scoperte a quel modo; poteva anche essere, erano giovani, ma non si fidava. Non poteva nemmeno rischiarla, una freccia nel petto, non prima che la sua anima potesse trovar modo di legarsi a Jashin-sama. No, assolutamente: dovevano giocare a fare i ninja per una volta; dovevano attuare una strategia.

Guardali, però, sono di spalle.” portò lo sguardo sul fratello, che adesso tentava di inquadrare le due figure. “Ti fidi?
Lui sussurrò soltanto: “Nae, non possono essere così idioti da lasciarsele scoperte. Non hanno nemmeno troppo chakra: non potrebbero permetterselo.
Senti, io direi di fare una cosa.” gli toccò la spalla con la mano destra, in modo che il fratello la guardasse. “Bassi e lenti. Silenziosi e attenti: io vado avanti dato che ci vedo meglio, tu sarai dietro di me, invece, a proteggermi con le tue abilità da sensitivo.”
Il ragazzo annuì. “E quando siamo lì?

Gli addestramenti che aveva seguito con suo padre e con Sae le avevano permesso di diventare più agile di un normale civile. Poteva anche saltare più lontano di un normale uomo, ma necessitava comunque di una certa vicinanza e, se non a costo di una considerevole quantità di chakra e di tempo, non poteva permettersela. L’effetto sorpresa, importante com’è in una caccia, non voleva perderlo. La soluzione era distrarli quell’attimo necessario per avvicinarsi e poi attaccare da vicino, com’era cosa buona e giusta fare.

Alzo un pilastro in mezzo a loro.” - “Un pilastro?” - “Sì, dovrei esserne capace. Annulleremo il loro contatto visivo e li distrarremo; poi, da dietro, li uccideremo.” - “Va bene, ma se stessero davvero mirando a un cinghiale, o per qualche ambiguo motivo a un orso, e uno di questi deciderebbe di attaccarci…?” - “Saliremmo sopra un albero, non abbiamo interesse verso gli animali, no?” - “Come dici tu, Misa.

Come di consueto, sbuffò, ma si posizionò dietro la sorella, con le mani congiunte nel solito sigillo. Misa guardò nuovamente le loro prede. Erano ancora lì.
Così, con la schiena bassa, il passo leggero e gli occhi ben aperti, cominciarono a muoversi di cespuglio in cespuglio. Ogni movimento era ben calcolato prima di essere effettuato, in modo da scansare anche la più piccola e inaspettata delle trappole.

Qualora fossero arrivati a circa dieci metri dai loro avversari, Misa avrebbe composto i sigilli della terra, per poi poggiare le mani al suolo. Allorché, se tutto fosse filato liscio, un pilastro roccioso avrebbe diviso i due cacciatori. A quel punto i due jashinisti, dividendosi le prede, sarebbero già stati dietro ai due uomini, con in mano un kunai e con il sapore del sangue in gola.


Ok, sto ancora tentando di trovare una grafica e uno stile che mi soddisfi. Penso terrò questo "mood".

Venendo a noi: piano semplice. Lenti e bassi e con le abilità attive per sgamare le trappole. Il pilastro l'ho pensato per due motivi: dividerli e distrarli, dato che sì, un po' super uomini ci siamo, ma non così tanto, su.

Essendo tutto in via ipotetica, i calcoli li metto nel prossimo post, se le tecniche funzionano, per adesso metto la descrizione e il mantenimento dei sensi migliorati. :siga:

<abilità/attivazione> - Sensi Migliorati - [Stm: -2] [Liv 5: 12/20]
"I ninja sviluppano i loro sensi per localizzare pericoli e nemici i agguato, ma ogni individuo possiede un senso che è naturalmente superiore agli altri. Può essere qualcosa di semplice come la vista, oppure più particolare, come il tatto o l'udito. Ogni senso ha le sue caratteristiche che comprendono sia svantaggi che vantaggi, ma ognuno è stato dato un solo dono da Madre Natura o dal duro allenamento.

Vista: gli occhi del ninja sono acuti e vedono molto più lontano (raddoppio del raggio d'efficacia), ma sono anche più sensibili e ricevono +1PF dalle ferite da Accecamento. Al Lv.4 l'abilità permette di leggere il labiale a distanza (i portatori di Tecniche Oculari come Sharingan o Byakugan, o chi intende svilupparne di personali, sono obbligati a scegliere il senso della Vista);

Stm: 66-2 = 64


<ninjutsu elementale a lungo raggio> - 土 - Pilastro Roccioso - [Chk: 45][Int: +60] "Il ninja fa fuoriuscire un pilastro di roccia dal terreno, vicino ai piedi dell'avversario, sorprendendolo. L'elusione di questo attacco subisce un malus di 15."


<taijutsu Ravvicinata> - Stile della Mattanza: Unico Fendente - [Stm: 4] [Frz: +70 +Bonus Arma] “A differenza del elegante Stile della Luna, quello della Mattanza coincide con la brutale uccisione del nemico. Nessuna eleganza, nessuna sinuosità, nessun complesso movimento che possa incarnare l’ideale di bellezza, ma semplicemente odio verso il proprio avversario e violenza. Le tecniche dello Stile della Mattanza sono solitamente caratterizzate da un solo, possente colpo, che non viene nemmeno indirizzato verso una specifica zona del corpo del avversario, ma semplicemente verso la parte più facilmente raggiungibile. L’Unico Fendente prevede un rapido balzo, preceduto da pochi passi, verso il nemico, per poi tentare di colpirlo con tutta la forza possibile. L’unico obiettivo è quello di tranciare la sua carne e di provocarne un’orrenda morte.”
 
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view post Posted on 17/6/2018, 19:45     +1   -1
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Avanzarono in silenzio, come i ninja che avevano scelto di non essere. Ora che la prospettiva era diversa, Misa poté notare che l'attenzione dei cacciatori era tutta su un giovane cervo maschio che si stava avvicinando al ruscello per bere. Il palco era poco ramificato, il mantello ancora chiazzato; non un animale combattivo di cui preoccuparsi, all'apparenza, ma poco più che un cucciolo svezzato da poco.
Cionondimeno, costituiva una riserva di carne importante, e i due cacciatori si prepararono ad abbatterlo...

...Ma qualcosa si abbatté su di loro per prima. La coppia di fratelli entrò in azione, e il primo a comparire fu quel pilastro di terra.

«WAAAAAH!»
Il cacciatore coi capelli lunghi venne sbalzato indietro. L'altro si girò di scatto e furono chiare due cose: era una donna, e puntava il suo arco contro i due fratelli.
«Dei bambini? Ma cosa...»
Tuttavia il suo compagno, schiena a terra, si tirò su in fretta cercando di riprendere l'arco mentre Misa e Akira correvano verso di loro.

«SONO I DEMONI DI JASHIN! AMMAZZALI, PRESTO!»

Misa poté vedere gli occhi scuri dell'uomo fissare il suo ciondolo in preda al terrore. La donna, tuttavia, non se lo fece ripetere due volte: La freccia era già pronta, e con rapidità e maestria scoccò in direzione di Akira.
Misa vide la freccia partire, come al rallentatore. Era indirizzata al petto del fratello, il quale si trovava leggermente indietro rispetto a lei, di un paio di passi, ma la sensazione che la ragazza ebbe fu una sola: Akira non sarebbe riuscito a schivare il colpo, non del tutto.

Il cacciatore maschio stava recuperando una freccia, ma aveva bisogno ancora di qualche istante per attaccare. La ragazza avrebbe dovuto scegliere molto in fretta la sua prossima mossa.




CITAZIONE
Per questa volta, non ruolare Akira. Hai uno spazio temporale di meno di un secondo, a te scegliere se difenderlo, attaccare, tentare qualcos'altro... A tua scelta!
 
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view post Posted on 11/7/2022, 22:12     +1   -1
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VALUTAZIONE

E’ un vero peccato che questa quest studente non abbia avuto un compimento. Sarà che sotto sotto ho un debole per Jashin (e per il macabro in generale), ma stava prendendo una piega davvero molto interessante tra fede e scelte morali. Peccato sul serio.

Voto: X (non sono stati raggiunti i limiti minimi per una valutazione concreta)
Paga: 126 ryo (calcolata su 400 ryo di paga massima, prevista per le classi studenti sulla base del vecchio regolamento, per i post effettuati)
 
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7 replies since 11/6/2018, 18:44   383 views
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