Classe #68 - Nascondino, Per Omega95

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view post Posted on 21/2/2018, 22:47     +1   -1
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Bene, il primo post, come al solito, sarà libero. Cerca di descrivere tutto quello che riesci a descrivere e che ti sembra opportuno descrivere: aspetto, psicologia ed abitudini del personaggio.

//OFF
Come già detto, aspetterò un po' per permettere ad eventuali altri studenti di poter entrare nella quest. Posterò tra 3 giorni
 
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Omega95
view post Posted on 23/2/2018, 12:32     +1   -1




Parlato Ume
Pensato Ume
Parlato Gruppi o Terzi
Parlato padre di Ume


La notte prima dell’Ume si coricò nel letto carica di ansie e preoccupazioni in base all’esito dell’esame stesso. Si rigirava e rigirava nel letto, sudando freddo, anche se tale comportamento andava in contrasto con la maschera che indossava quotidianamente. Durante la notte qualsiasi rumore la condizionava a svegliarsi, pensando che fosse la sveglia impostata prima di andare a dormire; il rumore del vento, il cinguettio delle tortore le portavano agitazione. Rigirandosi nel letto ripensa al giorno dell’incendio e l'obiettivo che si era prefissata, quindi soltanto una frase risuonava nella sua mente come se fosse un campanello:


IO DEVO FARLO PER LEI


Dopo di che si addormenta determinata a farsi valere nell’esame di domani. Appena suonata la sveglia Mesi alza dal suo letto e si reca alla specchiera che ha nella sua camera, prende la spazzola e comincia a spazzolarsi i capelli. Utilizzava spesso questo metodo per scaricare la sua tensione, dava colpi netti con la spazzola per rendere i suoi capelli lisci come la seta. Mentre si adoperava a spazzolarsi i capelli sente provenire dalla cucina un odorino invitante, era quello della colazione. La madre di Ume per l’occasione speciale aveva preparato il suo piatto preferito: i pancake. Sentendo l’odore Ume si catapulta in cucina per poterli mangiare, appena entrata vede che suo padre e sua sorella minore sono seduti a tavola, mentre la madre sta continuando a preparare pancake. E con un filo di voce esclama:


Buongiorno.. a tutti…

Buongiorno Ume!

Rispose il padre con un tono molto autoritario, quasi come se si fosse accorto delle insicurezze della figlia e continuo dicendo:


Tu sei un Uchiha, non devi avere paura di niente siamo i migliori


Ume nel sentire le parole del padre andò ancora più in agitazione, nella sua testa si stavano formulando vari scenari di come fosse andata a finire la giornata, pensando sempre al peggio mai al meglio. Finì la sua colazione e si recò nuovamente nella sua stanza per indossare gli abiti scelti la sera prima, conclusa la preparazione si recò verso l’uscio di casa e disse:

Allora io vado, ci vediamo più tardi

La famiglia in coro rispose:

In bocca al lupo!!


Il tragitto casa-accademia non era molto lungo e quindi dava poca possibilità ad Ume di potere spaziare con la sua mente

Eh se non lo passo come lo dico a mio padre, quello muore gli viene un infarto, già immagino sei il disonore della famiglia e del clan


Pensato a queste cose abbassò il capo come se si fosse già scoraggiata in partenza. Arrivata all’entrata dell’accademia vide gli altri ragazzi della sua età che correvano spensierati per il cortile, era invidiosa sotto un certo aspetto perché a lei mancava un po’ quella spensieratezza che possedeva prima che scoppiasse l’incendio a casa sua. Si accingeva a termine il viale che collegava cancello dell’accademia a porta della scuola, che il suo cuore cominciava a battere in maniera inspiegabilmente veloce, aveva la sudorazione fredda e la bocca asciutta. Continuò a camminare incurante di questi sintomi, domandandosi chi fosse il suo insegnante e se sarebbe andata d’accordo con i nuovi compagni di classe.
 
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view post Posted on 28/2/2018, 00:02     +1   -1
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Quella mattina il cortile dell'accademia era molto affollato. Tanti erano i ragazzi che, quel giorno, avrebbero provato a far evolvere la loro carriera da ninja e a passare al rango successivo. Tra questi c'era anche la giovane Ume che camminava in mezzo al cortile. Come lei, anche altri ragazzi erano ansiosi, mentre altri, più spavaldi o sicuro, si dilettavano in giochi e chiacchierate.
C'era chi si vantava della sua velocità, chi della sua intelligenza, chi della sua abilità nel nascondersi e tanto altro. Erano comunque, chi più chi meno, entusiasti ed eccitati per quella giornata.

X: Ragazzi tutti alla porta principale tra 5 minuti!

La voce tonante di un jonin aveva ammutolito tutto il cortile e piano piano tutti gli studenti iniziarono a radunarsi davanti all'ingresso principale, e nessuno osava più fiatare: chi per dare una buona impressione, chi perchè bianco dalla paura. Anche Ume si sarebbe dovuta dirigere lì, insieme agli altri studenti, se il suo intento era quello di svolgere l'esame. Infatti, una volta radunati tutti davanti all'ingresso, il cancello si sarebbe chiuso ed i ragazzi si sarebbero diretti nell'aula magna per poter svolgere la prima prova, quella scritta e per lo più teorica.
Una donna, con capelli castani, raccolti in una fascia, e gli occhi verde smeraldo, guidava il gruppo. Non aveva proferito parola ed era molto seria, evidentemente ci teneva al suo lavoro e alla reputazione del villaggio, ed essere dura con quei marmocchi, così sprizzanti di energia e non consci del pericolo, non poteva che giovare agli aspiranti genin. Una volta arrivati nell'aula magna, la donna proferì parola, con lo stesso tono tonante di prima e con una serietà glaciale.

Mizuki: Buongiorno studenti, mi chiamo Mizuki, ed oggi sarò la vostra esaminatrice. In quest'aula entrano all'incirca 500 persone, e voi siete soltanto 50, perfetto per non farvi copiare. Devono esserci minimo 3 banchi di distanza dai vostri compagni. Adesso andate e disponetevi, quando l'avrete fatto potrete incominciare.

Una volta sistemati nei banchi, Mizuki avrebbe prodotto dei cloni che avrebbero consegnato le prove scritte e che sarebbero rimaste a vigilare quei giovani marmocchi (la donna aveva 35 anni).

Mizuki: Avete un'ora di tempo a partire da adesso.


Disse quando anche l'ultima copia venne consegnata.

Specifico sin da subito che questo test teorico non influirà minimamente sulla tua valutazione, ad influire è quello gdr off che mi hai mandato. Ruola pure le sue sensazioni, il risultato è libero e non deve esser per forza eccezionale. (se il tuo pg è intelligente, risponde a tutto, se è "stupido", puoi anche lasciare tutto in bianco ahaha... ed ovviamente puoi inventarti le domande)
Nei giorni a venire ti consegnerò il test offgdr tramite pm.
 
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Omega95
view post Posted on 28/2/2018, 15:21     +1   -1




Pensato di Ume


Appena comunicato la scadenza del test,Ume afferrò la penna e cominciò ad inserire le sue sue generalità richieste nel test. Si soffermò sullo spazio del cognome, e le vennero in mente le parole del padre di sta mattina:

Sei un Uchiha,noi siamo i migliori,non fallirai

Ume carica di adrenalina e di ansia comincio a rileggere il test proposto dalla professoressa Mizuki,dall'esterno sembrava una donna rigida e di poche parole,cosa che ad Ume piaceva molto,visto che è il prototipo di donna che un giorno vorrebbe diventare.La sorveglianza nell'aula era molto alta da rendere impossibile chiedere o confrontarsi sulle risposte del test.Ume era sicura di se,cominciò a rispondere alle domande che conosceva la risposta tralasciando per ultime le domande che al momento non ricordava la risposta. Il rumore delle lancette dell'aula ad un tratto, divenne come quello di mille lance che si conficcano in un tronco d'albero; accusava di più la tensione quando una risposta non le veniva in mente,il rumore di quelle lancette trapanava insistentemente la testa portandola a morde con insistenza la penna che usava per il test.
Non riusciva a vedere la situazione in aula poiché aveva timore che le copie dell'insegnante potessero accusarla di aver copiato,quindi preferì non voltarsi e concentrarsi sopra sul compito.

Edited by Omega95 - 28/2/2018, 17:45
 
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view post Posted on 3/3/2018, 00:12     +1   -1
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La tensione, all'interno dell'aula, era alle stelle. La sorveglianza era serrata e nessuno osava parlare o muoversi, se non per mettere le risposte sul proprio foglio. I cloni della signora Mizuki giravano costantemente tra i banchi, mettendo ancor più ansia agli studenti. Per questi, nonostante la tensione, l'ora passò molto velocemente, forse proprio perchè il pensiero più costante era "forse ho troppo poco tempo per questo test". Nessuno si alzò prima della fine del tempo.

Mizuki: Fine del tempo, consegnate immediatamente la copia che vi è stata consegnata.

Le penne si poggiarono quasi tutte all'unisono. Soltanto un ragazzo, molto probabilmente preso dall'ansia, continuava a scrivere sul foglio. Continuava a mormorare tra se e se

"Non posso fallire, non posso fallire"

L'ansia poteva giocare brutti scherzi. Mentre gli altri cloni ritiravano i fogli, uno di questi si avvicinò al ragazzo.

Clone di Mizuki: Bisogna consegnare il foglio. Se continuerai a scrivere sarai bocciato.

Ragazzo: Non ho ancora finito... NON HO FINITO!


Urlò disperato con le lacrime agli occhi e le mani che tremavano come foglie. Il clone, quindi, gli strappò il foglio dalle mani e lo serrò sulla sedia. Mizuki fece segno di portarlo via e così fu. Il ragazzo scomparve dietro la porta dell'aula Magna, dall'entrata principale, non da una delle 4 uscite di emergenza, e non si vide più.

Mizuki: Questa è un'altra lezione che dovete ben fissare nella testa: sono un vostro superiore, il vostro insegnante. Non obbedire al comando di un vostro superiore può costare caro a tutto il gruppo. Un ninja dev'essere efficiente e diligente. In altre situazioni ci sarebbe potuto essere un piccolo dibattito, magari sulla strategia da adottare. Qui no, siete sotto esame.

Dura e ferrea, il carattere della donna era impassibile e non mostrava segni di cedimento. Nella classe tutti mormoravano. Chi sosteneva che le parole dell'insegnante fossero giuste, chi diceva che era stata troppo dura, chi invece parlava del proprio test e si era completamente disinteressato alla situazione. Era un normale giorno d'esame dopotutto.
Almeno se qualche secondo dopo, quando tutti i fogli furono messi al sicuro nella cattedra, la porta della classe non esplodesse.
Un grosso boato si propagò per tutta la stanza, i ragazzi vicino alla porta vennero colpiti in pieno, riportando gravi ferite, gli altri furono colpiti o sfiorati da qualche detrito. L'insegnate, fredda e calma come al solito, tirò fuori la sua katana e diede ordini precisi

Mizuki: Non voglio sulla coscienza degli studenti. Fuggite!
Voi qui davanti, portate in salvo i compagni feriti.


Guardò Ume mentre gli altri ninja già si muovevano. Aveva dato istruzioni anche ad altri ragazzi, ora toccava a lei

Mizuki: Tu, porta in salvo il ragazzo qualche banco più in là.

Con lo sguardò indicò un ragazzino dai capelli rossicci più avanti. Era rimasto sotto un banco, forse aveva qualcosa di rotto.

Ora sta a te. Per farti un'idea: la stanza ha 500 banchi, 25 per ogni fila. Il ragazzo si trova nella quarta fila, e si trova vicino all'ingresso (10 banchi di distanza). Tu ti trovi nella sesta fila 15 banchi dall'ingresso (che si trova davanti a te). Alle tue spalle ci sono altre 4 file, davanti a te altre 5. Alla tua destra, in avanti, sta l'ingresso, verso sinistra ci sono 3 porte, una in corrispodenza della prima fila, uno della quinta ed uno della decima. In corrispondenza del centro della stanza, nella parte oltre la decima fila,
c'è un'altra uscita d'emergenza.
 
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Omega95
view post Posted on 3/3/2018, 12:50     +1   -1




Parlato Ume
Pensato Ume Parlato altri


Ume eseguì l'esame come meglio credeva e nelle capacità che possedeva in relazione alle domande proposte.Non badava agli altri ragazzi delle classe, chi scambiava opinioni sul compito,chi cercava di fare amicizia e chi come Ume guardava la finestra osservando e il vuoto e pensando a perchè voleva diventare un ninja:

Devo uccidere quella stronza pensò Ume.

L'osservare il vuoto della finestra l'aveva portata ad estraniarsi completamente della realtà concreta quando ad un certo punto,udì le urla di un ragazzo che stava qualche fila più dietro di Ume:

<b>Non ho ancora finito...NON HO FINITO


Quasi inoridita dalla scena patetica di quel ragzzo Ume si rigirò in avanti,passandosi la mano trai i capelli come segno di disprezzo nei confronti del suo compagno di classe.Successivamente la professoressa, dopo aver ritirato il compito e aver accompagnato il ragazzo fuori dall'aula d'esame con l'ausilio della sua copie comunica che:

Questa è un'altra lezione che dovete ben fissare nella testa: sono un vostro superiore, il vostro insegnante. Non obbedire al comando di un vostro superiore può costare caro a tutto il gruppo. Un ninja dev'essere efficiente e diligente. In altre situazioni ci sarebbe potuto essere un piccolo dibattito, magari sulla strategia da adottare. Qui no, siete sotto esame.

Ume si trovava d'accordo con quello che diceva la professoressa,e pensò:

Trovandomi nella situazione della professoressa Mizuki mi sarei comportata anche io come lei

Sentiva i sbiglii dei suoi compagni di classe i quali erano disaccordi con quanto accaduto in aula,sembrava una giornata come altre quando all'improvviso la porta della classe esplode,creando un gran boato. Ume appena udito il boato scatto in modo dalla fila per evitare di essere colpita. La professoressa comunicò a tutti gli studenti di mettersi in salvo perchè non avrebbe voluto bessuno sulla coscienza,Ume stava per eseguire gli ordini della professoressa quando si voltò verso di lei e disse:

Tu, porta in salvo il ragazzo qualche banco più in là
Ume si girò e vide che la professoressa indicava con lo sguardo un ragazzino con i capelli rossi,Ume annui con la testa. Ume comincio a muoversi in modo prudente tra le macerie e i banchi distrutti, nel frattempo pensò ad una strategia che elaborò nella sua mente con le possibile vie di fuga:

escludendo l'ingresso, vi erano tre porte che si trovavano a sinistra dell'ingresso disposte una in corridpondenza della prima fila,una porta in corrispondenza della quinta e uno in corrispondenza della decima. ed in fondo all'aula c'era un'uscita di emrgenza.

Calcolando le file dei banchi nella classe,il ragazzo dove trovarsi nella 4 fila e Ume invece stava nella sesta, a valor di logica Ume avrebbe dovuto prendere il ragazzo nella 4 fila e portarlo alla seconda porta che si trovava in corrispondenza della quinta fila. Dopo aver strisciato sotto i banchi,Ume arrivò alla fila dove si trovava il ragazzo con i capelli rossi.Pensò Ume

<i>Che cazzo questo ha pure i capelli rossi non dovrebbe essere difficile trovarlo</ì>

Ad un tratto lo vide,privo di sensi sotto ad uno dei banchi e Ume urlò:

EHI STAI BENE?!

Il ragazzo non rispose evidentemente era privo di sensi.Ume si avvicino al ragazzo ,uscendo da sotto i banchi e comincio a fare dei piccoli rimbalzi sugli stessi per arrivare più velocemente dal ragazzo ferito.Arrivata davanti a lui,Ume provo a tirarlo fuori,ma aveva la gamba bloccata sotto ad un banco che si era rovesciato. Ume pensò a come tirarlo fuori,cercando di spostare il banco con le sole mani cose che per una ragazzina era impossibile. Cercò nei paraggi qualcosa per fare leva sul banco capovolto sulla gamba del ragazzo, e trovò la gamba di banco che evidentemente era della prima fila dell'aula che si era staccato dal pezzo originale a causa dell'impatto dell'esplosione. Ume prese la gamba del banco e la mise dove intravedeva un'apertura per poter sollevare il banco capovolto. Ume per lo sforzo che fece gettò un urlo e si riuscì ad alzare quanto bastava per far uscire la gamba da sotto al banco. Si caricò il ragazzo sulle spalle e con molta prudenza camminava tra le file integre per dirigersi verso la secondo porta dell' aula quella che si trovava in parallelo con la quinta fila.
Lo scenario che si stava verificando portò ad Ume a ricordare il giorno in cui la sorella maggiore appiccò l'incendio nella sua camera,danneggiando l'occhio della sorella minore.Ancora più determinata di salvare quel ragazzo si diresse verso la porta che era in parallelo con la quinta fila
 
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view post Posted on 8/3/2018, 22:37     +1   -1
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Per la ragazza non fu difficile trovare il proprio compagno. Anche se sotto qualche maceria, era comunque abbastanza visibile, proprio grazie a quei capelli rossi. Appena lo trovò si accertò del suo stato e poi iniziò a cercare una via di fuga, ed in particolare scelse la porta in corrispondenza della quinta fila.
Fu un vero e proprio colpo di fortuna, se vogliamo dirla tutta, infatti, una volta aperta la porta, si trovò in un corridoio quasi del tutto deserto, se non fosse stato per gli altri compagni che fuggivano all'impazzata per tutto l'istituto. Serviva calma e sangue freddo in quelle situazioni, proprio come diceva la signora Mizuki.
All'improvviso un altro Jonin si presentò nel corridoio e diede altre direttive.

Jonin: La maggior parte di voi è in salvo, bene. Dirigetevi in massimo tre persone verso le varie uscite dell'accademia. Una volta fuori portate i feriti in ospedale e avvisate chi potete di questo attacco. Non la passeranno liscia!

Detto questo, anche l'altro Jonin si buttò dentro il fumo che usciva dalla stanza, in una mischia letale. Dentro l'aula erano rimasti alcuni studenti testardi che volevano aiutare i Jonin, altri se l'erano data a gambe per la fifa, alcuni, come Ume, avevano eseguito i comandi della signora Mizuki e avevano portato fuori i feriti. Erano esattamente in 8, come le uscite dall'accademia. Una si trovava nella sala mensa, una nell'armeria, una nell'aula 25, l'altra nell'aula 20, un'altra era quella principale, l'altra ancora in quella che doveva essere il campo per gli esercizi, l'altra nell'ufficio del direttore e l'ultima nel deposito.
Dove si sarebbe diretta Ume?
 
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Omega95
view post Posted on 9/3/2018, 16:53     +1   -1




Pensato Ume
Parlato Ume
Parlato Terzi


Ume dopo aver camminato con il suo compagno sulle spalle,finalmente riesce ad uscire dall'aula e ritrovarsi nel corridoio dell'accademia stessa. Molti pensieri in quel momento sovraffollavano la mente di Ume tutti quanti ricondotti al giorno dell'incendio a casa sua,risultava ancora più taciturna di quanto non lo fosse già normalmente. Nel corridoio dell'accademia vi erano anche gli altri studenti,alcuni di loro correvano per il panico,altri piangevano e si disperavano, Fu riportato l'ordine da un Jonin il quale disse:

La maggior parte di voi è in salvo, bene. Dirigetevi in massimo tre persone verso le varie uscite dell'accademia. Una volta fuori portate i feriti in ospedale e avvisate chi potete di questo attacco. Non la passeranno liscia!
Terminate queste parole scomparve nella nuvola di fumo che usciva dall'aula. Ume,si trovava in difficoltà, era costretta ad eseguire gli ordini,ma al tempo stesso non volevo eseguirli.Le parole del jonin fecero riaffiorare nella mente di Ume le parole di un padre:

Un ninja che non rispetta le regole è un traditore,ma uno che lascia indietro i suoi compagni è considerato come una feccia umana

Ume era confusa,ma in cuor suo sapeva cosa fare realmente. Aspettò che suoi compagni cominciassero ad uscire,accertandosi che non ci fosse nessun Jonin che potesse sgridarla,e si avviò nascosta nell'ombra nella classe dove combatteva la signorina Mizuki e anche se in modo limitato darle una mano
 
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view post Posted on 26/3/2018, 18:50     +1   -1
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Stupidità o coraggio? Non era possibile capire per quale delle due cose avesse agito Ume. Nonostante fosse in totale accordo con la signorina Mizuki, per quanto riguarda l'eseguire ciecamente gli ordini dei superiori, era comunque rientrata nell'aula per poter aiutare la Jonin nel combattimento.
E il suo compagno, quello ferito, dov'era rimasto?

Comunque, entrando di soppiatto nell'aula, anche se non si sapeva da quale delle porte precedentemente descritte, o in che modo, la ragazzina si sarebbe trovata vicino ad un banco capovolto, ottimo nascondiglio dove posizionarsi ed analizzare la situazione.
Avrebbe potuto osservare che il fumo era ancora presente all'interno dell'aula e che vi erano vari scontri, soprattutto vicino all'ingresso principale. Vi erano anche alcuni studenti, come lei, che combattevano contro gli aggressori. Questi, inoltre, erano finalmente visibili: erano ninja del villaggio della sabbia, provenienti da Suna, e si potevano riconoscere i loro copricapi, oltre alle tipiche armature. La signorina Mizuki era impegnata contro due di loro in uno scontro con armi bianche, mentre, davanti ad Ume, un ragazzino, molto probabilmente uno studente come lei, stava avendo la peggio contro uno dei nemici. Questo, infatti, dopo aver usato una strana tecnica con della luce, diede un calcio in pieno petto al ragazzo, facendolo cadere. Si trovava solo a due banchi di distanza, forse l'Uchiha sarebbe potuta intervenire in qualche modo, anche perchè il ninja, con la sua katana, stava per ferire mortalmente il ragazzo.

//OFF
Scusa il ritardo, mi son dovuto preparare per 3 esami belli tosti ed ho fermato tutto sul gdr, inoltre pensavo di averti avvisato.
Comunque quando svolgi azioni metti sempre tutto al condizionale e descrivi ciò che fai (sei entrato nell'aula, ma da dove, come ed infine dov'è il ninja che hai aiutato?)
 
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view post Posted on 11/7/2022, 22:16     +1   -1
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VALUTAZIONE

La classe, ovviamente, risulta incompleta e quindi dare un giudizio sulla sua completezza e sull’idea alla base mi risulta impossibile. Segno solo qualche appunto utile per le prossime role (in qualità di Master/Quester, o anche di giocatore).

Lasciando in secondo piano il classico esame scritto - era previsto, quindi non entro nel merito - non ho compreso molto l’esplosione improvvisa che, per carità, ci sta come modo per smuovere un po’ le acque e introdurre l’esame pratico, giocando con parte dei traumi del PG (l’incendio), ma in questo caso la PNG Sensei mi è sembrata troppo una statua di sale davanti a un qualcosa di improvviso che ha ferito degli studenti (a meno che non era tutta una genjutsu, ma spero sinceramente non fosse questo il caso). L’essere abbastanza navigato per affrontare le situazioni di pericolo con la dovuta freddezza va benissimo, ma non fare proprio nessuna piega (una smorfia, un atteggiamento un po’ più severo e concitato..) mi ha dato l’impressione di poco carattere. Dunque il suggerimento che posso darti è quello di non solo giocare col contesto e renderlo plausibile (in questo caso non metto bocca, perché la quest non è compiuta), ma soprattutto di giocare e muovere di conseguenza i PNG che crei, anche quello più blando, con maggiore umanità. Fa la differenza, credimi.

Altro appunto che ti faccio è l’ultimo post. Non so se avevi avvisato del ritardo - spero e suppongo di si - ma al di la di questo, il primo paragrafo non va assolutamente bene. Tieni a mente gli errori per la valutazione finale e tutt’al più dai consigli in GDR OFF, ma mai far sentire in difetto in ON, specialmente un nuovo arrivato che magari si approccia per la prima volta alla scrittura in GDR. Questo, sulla valutazione finale, purtroppo pesa.

Voto: 5
Valutazione: - (sono stati fatti in totale 9 post su un minimo di 22, si va applicando la tolleranza di 2 post)
Paga: 82 ryo (calcolata su 200 ryo di paga massima, invece che su 400 ryo prevista per le classi studenti sulla base del vecchio regolamento, in base al voto finale e ai post effettuati)
 
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9 replies since 21/2/2018, 22:47   271 views
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