| "...Hatsue-san ha detto che sei come un foglio bianco, quindi in realtà non mi ha dato indicazioni particolari" *è la risposta veloce di Yukiko mentre camminano per il corridoio. Diverse le occhiate, sia di pazienti che di medici nei riguardi di Shitsuki, ancora di più ad Urako, che con quella figura misteriosa allunga la lista di stramboidi che frequenta, assieme a Netsubo Shi. Alcuni versi animaleschi, quasi fossero grugniti, giungono dalla bocca di Yukiko mentre si ferma di colpo a guardare in giro, quasi non sapesse esattamente dove andare o quasi come stesse decidendo cosa fare per prima cosa
"Sì, sì ecco. Qui dovrebbe andare bene"
*Quasi di soppiatto, quasi se ne vergognasse, entra in una stanza all'apparenza vuota. Una grande tela separa i due letti dentro quella stanza, alquanto piccola e particolare, quasi fosse una sorta di stanza "élite" o, più probabilmente, l'adattamento a stanza ospedaliera di chi sa cosa fosse prima di essere riadattata. Lo si capisce dal fatto che è incredibilmente piccola, seppur confortevole e piacevolmente riscaldata. Il servizio igienico, posto vicino alla finestra, presenta una muratura recente e recentemente dipinta.
"Bene bene, ecco, in realtà, oggi siamo così pieni tra riunioni, esercitazioni e quant'altro che, ahaha, sì...dovevo cercare una qualsiasi stanza, lo immaginate?
Allora, per prima cosa, avrei bisogno di sapere alcune informazioni sui fatti recenti, soprattutto per quanto AAAAAAAH!"
Un urlo di sorpresa giunge dalla sua bocca quando la tenda viene scostata improvvisamente per rivelare una donna distesa sul letto. Se Shitsuki e Urako l'abbiano notata appena entrate, lasceremo a lorodirlo, di fatto la donnona no, clamorosamente no
"Che diavolo succede? Come osate entrare nella mia stanza?" Chiede la donna, il corpo fasciato da numerose bende, gli occhi coperti da altri bendaggi, il tono di voce gutturale, difficile parlare quando parte della propria mascella è insensibile e paralizzata
"OOOOH MI PERDONI, IO IO..." Inizio Yukik, in tono imbarazzatissimo, sembra quasi un uccellino, non fosse per i grugniti che ogni tanto rilascia
"No senta...non importa. Potete anche restare. Nessuno viene a trovarmi, sentire qualche voce umana mi farà solo bene. Tanto non posso vedervi per ora...spero di poter riprendere la vista prima o poi"
"...dalla sua cartella leggo buone cose!" Dice Yukiko sfogliando velocemente la cartella clinica appesa ai piedi del lettino" "Certo" - risponde lei - "Sono due mesi che sono qua, e a parte qualche dottore che entra ogni tanto a cambiarmi le bende...nessuno mi dice come sto o cosa mi stia succedendo. Perché?"
Ad una possibile occhiata della cartella clinica, si potrebbe leggere quanto segue.
Paziente: Hana Kaguya Età: 32 Sesso: F Condizioni: Ustioni di 2° grado sparpagliate per il corpo, perdita di sensibilità, pericolo di perdita della vista, parziale paresi facciale. Prognosi: identità del danno sconosciuta, ipotesi di condizioni di ferita: NA Il soggetto non ricorda a cosa sia stato soggetto. Secondo l'anagrafe, il soggetto è un civile, occupazione: pescatore. Afferma di essere tornata da una battuta di pesca molto abbondante e di essersi sentita male subito dopo. Ricoverata, ha iniziato a presentare segni di ustione apparentemente senza motivo.
Dopo ripetuti e numerosi test, il soggetto appare, alle analisi, sana e in condizioni fisiche ottimali. Ipotesi di forte condizionamento psicosomatico dovuto al suo clan.
Dopo altri test confermiamo che il soggetto è in salute, anche se le condizioni non sembrano migliorare.
Il soggetto lamenta perdita di vista. La cornea e la pupilla appaiono in perfetta forma, nessuna maculopatia riscontrata.
Il soggetto lamenta ulteriore perdita di vista. Nessun inizio di cataratta, nessuna maculopatia. Pressione oculare sotto controllo, 12 OD, 13 OS.
Il soggetto lamenta dolore all'esposizione alla luce, assieme alla perdita di vista. Teniamo la luce sotto controllo e applichiamo bendaggio rimovibile.
Applichiamo bendaggio fisso, il soggetto non sopporta la luce e lamenta vista offuscata. Cause ignote, il soggetto è in perfetta forma secondo le analisi.
Il soggetto inizia a presentare paresi facciale. Afferma di non aver subito alcun danno cerebrale o spinale. Nervo trigemino perfettamente in salute. Analisi cerebrali e TAC non riscontrano neuropatie.
Il Soggetto sembra faticare anche a muoversi. Le analisi persistono a risultare negative a qualsiasi test. Ipotesi di contaminazione a virus o batteri presa in considerazione, analizzata e scartata in seguito ai test. Ipotesi di difetto genetico che si manifesta violentemente in età matura. Studio in corso.
La cartella clinica termina
///Il sottoscritto non ha la più pallida idea se una cartella clinica si scriva così, vado a memoria di quel poco che ho avuto modo di leggere su me stesso, non me ne vogliate.
Role libero ///
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