Missione 48 C - Il passo di Tenghen, per Simo_future_

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view post Posted on 19/11/2017, 02:00     +1   -1

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REGOLE

- non servono post lunghi, cerca di mettere in evidenza il carattere del pg e cerca di essere coerente.

- cerchiamo di mantenere un ritmo sostenuto uno o due post a testa a settimana
così non ci dovremmo mettere troppo tempo e a nessuno dei due passa la voglia di giocare e o ruolare la missione.

- di post in post cercherò di mettere in evidenza possibili errori.

- gli NPC li posso muovere solo io.


Il primo post è libero, ruola tutto ciò che vuoi fino alle otto del mattino, quando leggerai la lettera in cui ti sarà ordinato di recarti immediatamente presso la residenza dell'Hogake e fermati dopo aver superato la cinta muraria che la circonda.
 
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simo_future_
view post Posted on 19/11/2017, 11:26     +1   -1




Come ogni mattina ultimamente mi sono svegliato alle otto per potermi godere tutta la giornata. Dopo quella missione in accademia, la mia prima missione, continuavo a lavorare sodo e a studiare per cercare di migliorarmi. Vista la convocazione tardiva dell'ultima volta non potevo rischiare di farmi trovare impreparato nuovamente. Come da routine scesi le scale per andare a fare colazione quando le mie solite azioni che consistevano nel preparare del caffè e apparecchiare la tavola vennero interretto da una lettera vicino al lavandino.

Abbastanza formale il bigliettino di mia madre

Pensai d'istinto. Aprii la lettera con la curiosità di scoprire quali ordini casalinghi mi aveva impartito ma rimasi contento invece nello scoprire che quella lettera era una convocazione al palazzo dell'Hokage.

Kaii Uchiha sei stato convocato presso il palazzo dell'Hokage immediatamente. Quanta fretta..

Buttai giù un boccone della torta che era sul tavolo e saltai il caffè mattutino per velocizzare tutte le procedure e uscire di casa il prima possibile. Ero eccitato e incuriosito per questa convocazione improssiva, non sapevo se aspettarmi una missione o una ramanzina per ciò successo in accademia. Mi preparai velocemente e uscii come di consueto dalla finestra di camera mia. Mentre passavo da un tetto all'altro controllavo di aver preso tutti i miei attrezzi ninja e tirai fuori dalla tasca il coprifronte che legai ben stretto in testa. Arrivai davanti alle cinta di mura che proteggevano il palazzo e facendo un gran sospiro proseguii in direzione del palazzo.
 
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view post Posted on 19/11/2017, 15:00     +1   -1

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"Ce ne hai messo di tempo per arrivare fin qui !!!" Quelle parole provenivano dalle spalle del giovane ed erano state pronunciate da un ragazzo poco più grande di lui. I capelli erano neri e lunghi, sulla fronte, ben in vista, vi era una fascia sulla quale era posta la placca in ferro recante il simbolo di Konoha, gli occhi, di un colore chiarissimo e privi di pupilla, lo fissavano, il naso, aquilino, si prolungava su una bocca contratta in una specie di smorfia di disappunto e la tipica tenuta da chunin gli copriva il busto. Lo shinobi si avvicinò a lui quel tanto che bastava per svolgere il suo compito e con tono sgradevole rimproverò ulteriormente il giovane per il suo ritardo "Ero quasi sul punto di andarmene !!!" fece una breve pausa e proseguì rincarando la dose guardandolo quasi con disgusto "Tutti uguali voi neo-genini” sbuffo rumorosamente ”Prima di affidarvi una missione dovrebbero almeno assicurarsi che voi poppanti siate capaci di rispettare un semplice orario.” Estrasse quindi una missiva dal giubbotto e prese a leggerla tra se e se e per poi esplicarla rapidamente al genin ”Però… una cosa da niente” sorrise quasi malvagiamente ” un gruppo di samurai ha richiesto aiuto a Konoha poiché non sono capaci di risolvere da soli un compito a loro assegnato…dannati incompetenti” abbassò nuovamente il capo sul foglio e poi aggiunse”Stando a ciò che è riportato nella loro richiesta dovrai dirigerti ai confini tra Konoha e il Paese della Neve” storse le labbra ”In un villaggio chiamato Tenghen.“ poi passo la lettera al giovane e scomparve in una nuvola di fumo.



All’onorevole Sandaime Hokage Akane Uchiha,
sebbene consapevoli dei tempi oscuri in cui ci troviamo, siamo costretti a chiedere il vostro aiuto per portare a termine un compito a noi affidato. Come certo saprete, a seguito degli eventi nefasti che stanno flagellando il nostro amato paese, e le altre nazioni, molte città si stanno spopolando a causa delle migrazioni di massa. La sfortuna ha voluto che nel Paese della Neve l’importante città di confine chiamata Tenghen è stata soggiogata da un gruppo di banditi che vessano gli abitanti rimasti e imperversano nelle zone circostanti depredando i profughi e gli esulti di quel po’ che hanno. Per tale motivo siamo stati ingaggiati per sterminarli. Purtroppo le nostre forze si sono rivelate esigue ed è quindi necessario chiedere il vostro supporto. Sapremo compensarvi a dovere per l’aiuto datoci. Il nostro accampamento sorge a Sud della città a circa due chilometri di distanza dal centro abitato. La parola d’ordine è “Tè Nero”.




Gdr off //Lo shinobi incaricato di assegnarti la missione non si lascerà interrompere da tuoi interventi quindi risparmiateli. Il viaggio durerà circa 6 ore , quindi sei nuovamente libero di descrivere e di muoverti come vuoi fino a giungere in vista delle alte montagne che delimitano la città di Tenghen ma non descrivere né l’accampamento dei samurai né la città // gdr on

CITAZIONE
Tralasciando alcune forme verbali come “potermi godere” avresti potuto scrivere “godermi”, oppure al posto di “mi aveva impartito” sarebbe stato meglio “mi avesse impartito” vi sono anche delle ripetizioni e degli errori di grammatica che rovinano la narrazione. Cerca di prestare più attenzione.
 
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simo_future_
view post Posted on 19/11/2017, 18:27     +1   -1




Non ebbi il tempo di entrare a palazzo che sentii una voce lamentosa alle mie spalle. Mi girai e mi trovai davanti a uno shinobi della foglia poco più grande di me. Rimasi colpito dai suoi occhi chiarissimi e senza pupilla, li avevo già visti in alcuni ragazzi.

Deve essere uno Hyuga

Sapevo abbastanza su quel clan e di certo non mi sarei mai messo a dar fastidio nè a rispondere a tono a uno di loro. Mi fece la predica sul ritardo e poi cominciò un soliloquio sul perchè ai neo promossi venissero proposte missioni così complicate nonostante non fossimo capaci di fare nulla. Finito di lamentarsi sui neo-genini, così li chiamava lui, tirò fuori dal giubbotto una lettera. La lesse velocemente e dopo qualche sorriso maligno me la diede e scomparve.

Che tipo strano.. Mi piacerebbe incontrarlo nuovamente in circostanze diverse e vedere se è sempre così amichevole...

Cominciai a leggere la lettera e più andavo avanti e più sgranavo gli occhi. Si trattava di una missione ma questa volta non sarei dovuto andare in accademia nè sarei rimasto a Konoha.

Tenghen!

Quella sarebbe stata la mia direzione, una città situata al confine del Paese della Neve. Stando a quanto avevo sentito in casa da mio padre, per raggiungere il Paese della Neve da Konoha ci volevano più o meno sei ore.

Mi aspetta un bel viaggetto..

Misi la lettera dentro la tasca interna della mia felpa e partii immediatamente. Lungo il percorso vi erano delle indicazioni per i vari paese, riuscire a perdersi sarebbe stato abbastanza difficile. Non feci provviste per il viaggio poichè l'intenzione era di andare di volata e arrivare a Tenghen dopo pranzo. Il viaggio fu abbastanza tranquillo passato tra il saltare da un ramo all'altro e correre per strada. Feci due pause solo per abbeverarmi da un ruscello e poi ripartii subito. Non avevo idea di cosa avrei trovato una volta giunto in quella città ma già il fatto dell'aver bisogno di una parola d'ordine per accedere ad un accampamento la diceva lunga sulla situazione della città. Forse stavo andando incontro a qualcosa di pericoloso e questa volta ero solo fuori dalle mura amiche di Konoha. Continuai a correre finchè, vedendo delle montagne in lontanza, rallentai il passo fino a fermarmi. Ero arrivato e ora dovevo cercare quell'accampamento a Sud della città così decisi di arrampicarmi su un albero per farmi un'idea più chiara su ciò che avevo intorno.

Edited by simo_future_ - 19/11/2017, 20:01
 
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view post Posted on 19/11/2017, 20:52     +1   -1

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Dall’alto del suo trespolo lo shinobi poté farsi un’idea chiara della zona circostante. A nord il massiccio montuoso di Tenghen, alto più o meno sui tremila metri. Vetta più alta di una piccola catena montuosa a forma di zoccolo di cavallo che si estende da est a ovest quasi a perdita d'occhio, le cui vette sono brulle, ricoperte di neve e dall’aspetto inospitale. Tuttavia man mano che i pendii declinano verso valle questi si addolciscono sia nella pendenza che nell’aspetto e si possono notare ampie zone adatte al pascolo intervallate da fitti boschi di pini ed altri alberi dall’alto fusto e dal colore vermiglio. Nel fondo valle, in quella che era stata una fertile pianura, sorgeva infine il villaggio di Tenghen, una volta città libera e prosperosa ora ridotta a rifugio di aguzzini. Tuttavia un manipolo di uomini non può cancellare né in un mese né in anni ciò a cui uomini ben più lodevoli hanno a lungo tempo lavorato e Tenghen appariva ancora, anche da quella distanza, come un conglomerato urbano finemente organizzato. Alti edifici in pietra svettavano nella zona centrale della città, intorno ad un’ampia piazza, e man mano che si ci allontanava da essa quegli edifici dedicati ad uso pubblico lasciano il posto alle case degli abitanti in legno. Il tutto è circondato da una cinta muraria alta diversi metri e realizzata in pietra bianca. A sud della città, come era riportato nella lettera, sorge l’accampamento dei samurai. Questo da le spalle al bosco e sorge su una collina dai pendii non troppo scoscesi, a sua protezione è stata realizzata una palizzata lignea a sua volta rinforzata da un terrapieno. Al suo interno sono state allestite una decina di tende di colore chiaro e al centro trova posto una notevolmente più grande delle altre di colore scuro.

CITAZIONE
Questa è la zona in cui devi agire decidi cosa fare

 
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simo_future_
view post Posted on 20/11/2017, 10:54     +1   -1




Mentre una leggera brezza mi accarezzava il viso rinfrescandomi, mi godevo il paesaggio che si estendeva di fronte ai miei occhi. Montagne, colline, boschi, c'era di tutto. Più avanti trovai subito la città di Tenghen e, volgendo lo sguardo verso Sud, scorsi quello che sarebbe dovuto essere l'accampamento dei samurai. Vi erano delle tende piccoline chiare e una grande scura in centro. Ea lì che dovevo recarmi, ma come?! Data la situazione poco simpatica in cui verteva la città era sconsigliato entrare tranquillamente facendo finta di essere un visitatore.

L'unica soluzione è entrare direttamente nell'accampamento.

Forte del fatto che i samurai non mi avrebbero attaccato una volta visto il mio coprifronte, segnai nella mia testa il percorso da seguire e scesi dall'albero. Feci tutto il giro delle mura fino a staccarmi e raggiungere una collinetta. Dietro di essa vi era un bosco, era la strada giusta. Scavalcai le protezioni con un salto, ora ero dentro. Mi diressi verso la tenda scura situata al centro dell'accampamento.

E ora che faccio?!

Non c'erano porte e non sapevo come fare ad attirare l'attenzione. Entrare di arroganza nella tenda non mi sembrava l'idea migliore così, una volta arrivato vicino all'entrata, urlai un timido Tè nero sperando di avere riscontro positivo.
 
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view post Posted on 20/11/2017, 15:59     +1   -1

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Cosa possa spingere uno shinobi a violare il perimetro di un accampamento di samurai senza farsi prima riconoscere all'ingresso nessuno poteva saperlo. Ciò che era certa era invece la reazione che questi avrebbero avuto e ,sebbene in un primo momento lo avessero lasciato libero di muoversi per comprendere quali potevano e o dovevano essere le motivazione che lo avevano spinto ad un atto così deleterio per la sua prospettiva di vita, quando lo videro avvicinarsi alla tenda centrale decisero di agire.

Tre samurai, completamente ricoperti dalle loro armature,identiche l'una all'altra in ogni dettaglio, scattarono in direzione del giovane e le loro lame vennero fermate a pochi centimetri dalla sua gola poiché per sua fortuna aveva avuto almeno il buon senso di pronunciare la parola d'ordine riportata sulla lettera a lui consegnata quando gli era stata affidata la missione. "Tu devi essere o pazzo o molto stupido." Disse una voce che proveniva dalle sue spalle. I samurai dal canto loro non si mossero di un millimetro e continuavano a tener le punte delle loro katane vicine, forse troppo, al collo dello shinobi."Fossi al posto tuo farei proprio come loro e rimmarrei immobile" e mentre così diceva l'individuo si avvicinò alle sue spalle e con calma prese a perquisirlo lasciando cadere al suolo ciò che trovava nelle sue tasche e nel farlo prese ad elencarle rapidamente"Kunai, shuriken, del filo ed altri shuriken" poi estrasse la lettera che gli era stata data all' inizio della missione e comprese il tutto. "Le armi per ora ti verranno confiscate nessuno ha il permesso di girare armato nell'accampamento." Detto ciò gli passò d'avanti, volgendogli le spalle e si diresse verso la tenda principale. L'individuo indossava un kimono nero, aveva i capelli del medesimo colore e li portava raccolti in un codino. Per ora era tutto ciò che sapeva di lui. "Sai solitamente giustiziamo coloro che si intrufolano nei nostri accampamenti" detto ciò scomparve nella tenda.



CITAZIONE
ricordati che questa è una missione di grado C , non capita spesso ma potresti morirci, inoltre ti ho detto che ora ogni ad ogni tua azione corrisponde una reazione uguale e contraria quindi presta attenzione a ciò che fai.

 
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simo_future_
view post Posted on 20/11/2017, 17:52     +1   -1




Mentre attendevo risposta da qualcuno dentro la tenda centrale venni circondato da tre samurai armati e con tanto di armatura. Non fecero domande nè diedero risposte ma mi puntarono la loro fedele katano dritto alla gola. Se mi fossi mosso di qualche centimetro per me sarebbe stata la fine.

"Tu devi essere o pazzo o molto stupido."

Molto stupido..

Lo pensai ma non dissi nulla perchè forse erano intimoriti e preoccupati quanto me anche se i samurai erano famosi per il coraggio e la loro indole combattiva. Subito dopo arrivò un altro di loro che mi perquisì e sequestrò le mie armi, la loro politica prevedeva il "no army" all'interno del loro accampamento e io acconsentii senza battere ciglio. Non avevo pensato a questo risvolto ed ero stato molto ingenuo. Non ero ancora entrato nell'ottica di cosa volesse dire prendere parte a una missione di grado C, c'era la mia vita in ballo. Mi reputo un buon stratega ma questa volta avevo sbagliato tutto ma ero stato salvato forse dalla fortuna o forse dal bisogno che loro avevano di una persona come me. Il samurai con il kimono nero che mi aveva perquisito prese la lettera dal mio giubbotto e mi passò davanti entrando nella tenda marcando il fatto che avevo agito troppo d'impulso.

"Sai solitamente giustiziamo coloro che si intrufolano nei nostri accampamenti"

Quello mi sembrò un segno di accettazione della mia presenza nel loro territorio e aspettai che i samurai abbassassero le loro armi per seguire il samurai con il codino all'interno della tenda.
 
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view post Posted on 20/11/2017, 18:40     +1   -1

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Il samurai scomparve nella tenda per riapparire alcuni minuti dopo e mostratosi al giovane e si dimostrò essere poco più grande di lui. Con un cenno della mano lo chiamò a se mentre con l'altra scostò il lembo di stoffa che faceva da ingresso della tenda. I samurai che lo circondavano deposero le armi e si ritirarono. Attese che lo shinobi entrasse per primo per poi seguirlo lasciando chiudere il lembo di stoffa.

L'interno della tenda era spoglio, quasi spartano, non vi era nessun elemento decorativo e o di arredo, eccezion fatta per un tavolo posto al suo centro e alcune lanterne che la illuminavano. Intorno ad esso, stavano intendi a discutere quattro samurai adulti. Tre in armatura, e coi capelli legati in un codino, e uno, il più anziano del gruppo, ormai canuto, avvolto in un kimono di stoffa scuro che ricordava lo stesso colore della tenda. Le armature dei tre erano identiche, finemente lavorate e tutte e tre al centro dell’haramaki avevano raffigurati due draghi rampanti, ciò che le differenziava era il colore, una nera, una rossa e una blu. "Nonno, padre, zii" gli uomini si voltarono contemporaneamente vero il ragazzo. "Questo è lo shinobi che avete richiesto a Konoha." "Bene." Disse in tono bonario il più anziano del gruppo sorridendo. "Va e chiama i tuoi cugini, il tempo a nostra disposizione è poco e la notte ormai incombe." Il giovane udito quell'ordine chinò il capo e uscì rapidamente dalla tenda per tornare pochi minuti dopo con al fianco altri due giovani, anch'essi coi capelli neri e raccolti in un codino. Entrambi indossavano il kimono uno era di colore rosso l’altro blu ed entrambi appena entrati si inchinarono in segno di rispetto. Finito il breve cerimoniale l’anziano riprese a parlare. "Avvicinatevi tutti al tavolo." I giovani si mossero insieme e poi l'anziano indicò con un dito anche lo shinobi "Anche tu giovane shinobi di Konoha." Tutti i presenti si guardarono tra di loro per poi volgere lo sguardo in direzione dell'uomo ma nessuno si permise di discutere l'ordine. Quando tutti si furono disposti in cerchio intorno al tavolo l’anziano vi srotolò una mappa in scala della zona circostante. "Bene." Sentenziò e pose un cubo di legno nella posizione in cui sorgeva la città si Tenghen. "Questo è il nostro obbiettivo." A tale affermazione seguì una breve pausa e poi proseguì poggiando tre tasselli, sempre in legno, ma di dimensioni più piccole intorno ad esso. "Come tutti sapete per riconquistare la città dovremmo cingerla d'assedio." I tre adulti a quelle parole abbassarono il capo mentre i giovani sembrarono quasi compiaciuti dalla cosa e i loro occhi quasi brillavano. “Tuttavia affinché l’assedio risulti efficace sarà necessario fiaccare lo spirito dei difensori e per fare ciò bloccheremo loro ogni via di fuga e o speranza di ottenere rinforzi.” Sorrise e pose un altro tassello in legno sulla mappa in prossimità della montagna. "Sarà dunque necessario distruggere il passo di Tenghen e tale compito sarà affidato a voi." Volse quindi lo sguardo in direzione dei tre nipoti e dello shinobi. "Musashi, Ryoshin, Kyashan , sarà vostro compito distruggere il passo e sarete aiutati dallo shinobi." I tre da parte loro si limitarono ad abbassare il capo e non aggiunsero nulla, ma era chiaro il dissenso che gli segnava il volto. "Ora andate e preparatevi al meglio." I tre chinarono nuovamente il capo e si diressero all’uscita attendendo che lo shinobi li seguisse. Poco prima di uscire il vecchio aggiunse "Musashi Kun, prima di partire verrai a fare rapporto."

 
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simo_future_
view post Posted on 20/11/2017, 20:42     +1   -1




Poco dopo essere sparito dietro la tenda il samurai tornò indietro e mi fece cenno di entrare. I suoi compagni abbassarono le armi e così eseguii gli ordini. Una volta dentro notai altri samurai, stessa accionciatura e armatura ma con colori diversi. L'unico che stonava era un uomo che sembrava più anziano e indossava un kimono di stoffa scura. Avvertivo dell'astio nei miei confronti e una tensione che tagliava l'aria. Non fui preso in considerazione e mi presentarono come "quello di Konoha" senza chiedermi il nome o prendermi in considerazione. La situazione non cambiò nemmeno quando l'anziano ci ordinò di avvicinarci al tavolo per consultare una mappa che aveva appena srotolato davanti a noi. Mi avevano chiamato loro eppure sembravo essere solo d'impiccio e non d'aiuto. Forse i samurai erano proprio così di indole e comportamento o forse si sentivano colpiti nell'orgoglio perchè avevano dovuto fare affidamento anche su uno straniero e non solo sulle loro forze. L'anziano ci spiegò il piano senza prenderci in cosiderazione e, data la situazione, non feci domande.

Sono già abbastanza malfidenti, meglio non fare domande.

"Musashi, Ryoshin, Kyashan , sarà vostro compito distruggere il passo e sarete aiutati dallo shinobi."

Beh almeno tre nomi li so..

Fecero un cenno con il capo ma nel loro volto c'era solo del dissenso, non ne erano affatto felici. Il nostro compito era di distruggere il passo di Tenghen per evitare via di fuga durante l'assedio che avremmo fatto in città. Ci congedammo e i tre si allontanarono per poi girarsi ad aspettarmi. Continuai a non fare domande e a rimanere nell'anonimato. Nonostante le mie conoscenze sull'eloquenza e sulla diplomazia sapevo che non dovevo dire nulla ma questa situazione non mi paiceva per nulla. Per la riuscita dell'operazione serviva collaborazione e non diffidenza, non avrei mai fatto da carne di macello per una causa non mia. Salutai con un mezzo inchino l'anziano e raggiunsi i tre samurai dai kimono colorati.

Edited by simo_future_ - 20/11/2017, 21:35
 
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view post Posted on 20/11/2017, 22:17     +1   -1

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Il gruppo era da poco uscito dalla tenda quando il ragazzo vestito col kimono rosso ruppe il silenzio. “Andiamo nella mia tenda abbiamo tre ore per preparare il piano.” a tale parole rispose con tono scherzoso il giovane che indossava il kimono blu.”Due ore e mezza Musashi deve tornare a fare rapporto.” I due sbottarono a ridere mentre l’altro si limitò a precederli con fare stizzito ed entrò in una tenda che sorgeva poco vicino a quello che era l’ingresso all’accampamento e scomparve alla vista. Dopo di lui entrò il ragazzo col kimono rosso mentre l’ultimo aspetto che lo shinobi lo precedesse per poi far richiudere la tenda dietro di lui. Anche l’arredamento di quella tenda era spartano e contava un tavolo, alcune lampade e un letto da campo. ”Muovetevi abbiamo molto di cui discutere.”. Gli altri due si guardarono e poi volsero lo sguardo verso di lui. ”Sai Musashi dovresti rilassarti.” Disse quello vestito di rosso e subito l’altro rincarò la dose aggiungendo con tono provocatorio. ”Infatti sei troppo nervoso, Kyashan ha ragione, se continui così andrà a finire che non riuscirai a sorvegliare il nostro accampamento.” I due sbottarono a ridere di nuovo. A quel punto Musashi era chiaramente alterato e fu lo stesso Kyashan a porre fine alla discussione smorzando i toni come meglio poteva. "Ryoshin, non era questo quello che vuole insinuare. E' solo che se non si calma non riusciremo a venir a capo di questa situazione." Detto ciò si avvicinò al tavolo e prese a consultare le mappe che vi erano disposte. Poi con un cenno fece capire agli altri due di fare lo stesso e con tono preoccupato chiese a Musashi. ”Cosa ne pensi ?" Quello guardò il suo compagno , poi gli altri due, e mettendo al centro una carta che raffigurava la zona del passo prese a spiegare la situazione. ”Il nonno la vuole far sembrare una cosa facile ma non è così semplice come obbiettivo.” Ryoshin lo interruppe aggiungendo ”Beh lo fa sempre no? Quin...” Kyashan lo fulmino con lo sguardo e tacque, Musashi dal canto suo fece finta di nulla e continuò a spiegare la situazione. ”Il passo si trova ad un'altezza di circa settecento metri, la zona circostante è circondata da un bosco di pini ed è unito alla città da un sentiero abbastanza largo da permettere alle carovane di manovrare con tranquillità. La zona circostante inoltre.” Prese in mano un foglio e lo rilesse per essere sicuro di dare le informazioni esatte. "La parte circostante come dicevo è stata fortificata di recente, non è una fortificazione inespugnabile sia chiaro è solo una palizzata ma è difesa da una decina di banditi." Finito di parlare calò il silenzio poi Ryoshin prese la parola. "Beh non lasciamoci abbattere da così poco, la palizzata è in legno giusto? Ci basterà darle fuoco. Questo creerà non poco scompiglio, inoltre sfruttando la notte a nostro favore potremmo avvicinarci inosservati. Eliminiamo le sentinelle e poi... questa volta ad interrompere il discorso fu Kyashan “Certo che la fai semplice come sempre, e se una sentinella dovesse dare l'allarme? E se il fuoco ci impedisse di raggiungere il passo? E se ancora peggio il fuoco spingesse i banditi in città ad inviare rinforzi? E se.." Prima che Kyashan potesse aggiungere altro Ryoshin con tono aggressivo disse "Se hai un'idea migliore perché non la condividi con noi?" Kyashan a quel punto lo spintonò irritato. "Sto solo dicendo che non ho intenzione di morire perché tu hai avuto una delle tue brillanti idee" Ryoshin rispose allo spintone prendendolo per il collo e spingendolo a sua volta. "Io almeno un'idea l'ho avuta a differenza tua." La situazione stava chiaramente degenerando e la cosa peggiore era che Musashi sembrava non tenerne alcun conto e continuava a guardare le mappe e a rileggere i rapporti che erano giunti negli ultimi giorni. Poi volse lo sguardo verso lo shinobi e gli chiese “Hai qualcosa da dire?”


CITAZIONE
Musashi - Kyashan -Ryoshin

 
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simo_future_
view post Posted on 20/11/2017, 22:49     +1   -1




Uscito dalla tenda la situazione non era cambiata e io ero sempre "il tizio scomodo della foglia". Li seguii fino ad entrare in un'altra tenda il cui proprietario era uno dei tre. Appena entrati cominciò il disastro: si misero intorno a una mappa a scegliere il metodo migliore per distruggere il passaggio e attaccare la città. Il vero problema era mettere d'accordo tutti loro che non sprecavano fiato per fare battutine o demolire le idee che venivano fuori. Quando ormai si era giunti al culmine, uno di loro mi rivolse la parola. Rimasi stupito poichè ormai pensavo di essere solo un ottimo ornamento.

Abbiamo una missione, distruggere il passaggio ed evitare che i banditi scappino ed è quello che faremo. Inutile pensare ai vari risvolti, se dovessero scappare all'interno ben venga. Avranno più possibilità a scappare.

Mi avvicinai al tavolo e puntai il dito sul passaggio.

L'idea di dare fuoco mi piace. Attirerà sicuramente i banditi e capiterà tutto all'improvviso.

Poi sollevai il busto e cercai di mediare con loro e raggiungere un punto in comune.

Non è facile ma la cosa di cui abbiamo più bisogno in assoluto è la collaborazione tra noi. Siamo abbastanza da tentare un attacco improvviso e non possiamo mancare questa possibilità. Non conosco le dinamiche di ciò che è successo ma sono qui per fare il mio lavoro come meglio possibile ed è quello che farò. Dovete però fidarvi di me. Penserò io a incendiare la palizzata e quando accorreranno, facciamoli fuori!

Finii il mio discorso attendendo le loro risposte. Avevo osato troppo probabilmente ma la situazione stava sfuggendo di mano. Non volevo impartire ordini ma solo collaborare.

Questa è ciò che penso e comunque piacere, sono Kaii.
 
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view post Posted on 21/11/2017, 01:29     +1   -1

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I tre giovani che fino a quel momento erano stati impegnati a litigare tra di loro si fermarono ed ascoltarono con più o meno attenzione quello che lui aveva da dire, ma nessuno ebbe voglia di presentarsi. Il primo a riprendere la parola non fu Musashi che lo aveva interpellato ma Kyashan con tono quasi collerico .“Tu non hai capito nulla vero? Se dovessimo sbagliare nel nostro obbiettivo e i banditi dovessero giungere in città e chiedere aiuto non solo verremmo spazzati via ma il passo sarà fortificato e non avremmo più nessuna possibilità di riprendere la città.” A queste prima affermazioni si aggiunsero poi quelle di Ryoshin. ”Avete sentito anche lui è d’accordo con l’idea di dar fuoco alla fortificazione.” Questa affermazione sembrò a tutti fuori luogo o quanto meno poco opportuna e costrinse Kyashan ad esprimere chiaramente un concetto che nessuno aveva avuto voglia di esplicare apertamente.”Questo è perché siete due idioti.” ”Ora basta.” Sbottò collericamente Musashi ormai stanco e alterato per via dei continui litigi tra i due. Consapevole inoltre che tale affermazione avrebbe dato il via ad altri tafferugli e litigi ovviamente inutili. ”L’unica cosa esatta che ha detto lo shinobi è che abbiamo un obbiettivo da raggiungere. Quindi ora più sul come mi concentrerei sul quando.” Kyashan e Ryoshin sembrarono incuriositi dalla sua affermazione e quindi rimasero in silenzio. Musashi, compiaciuto, riprese a parlare con un tono meno duro e più calmo. “Se noi attaccassimo troppo presto gli uomini al passo potrebbero scendere a valle e chiedere rinforzi, ma se gli uomini in città saranno già impegnati a fronteggiare le truppe dei nostri padri ciò non farebbe alcuna differenza quindi suggerisco di partire il prima possibile, giungere sul posto e appostarci nel luogo più adatto per la nostra iniziativa e solo dopo che i nostri avranno schierato l’esercito in formazione intorno alla città prenderemo d’assolto il passo e lo faremo detonare così anche se qualcuno dovesse scappare non avrebbe a chi chiedere rinforzi.” A seguito ti tale suggerimento gli altri due si calmarono e il primo a parlare fu Kyashan. "Beh in effetti questo risolverebbe ogni nostro problema e sarebbe possibile attaccare senza doverci preoccupare di non dare troppo nell'occhio." Dopo di lui prese la parola Ryoshin. "E va bene , faremo così, ma solo se mi farete dar fuoco a quella dannata palizzata." Gli altri lo guardarono , scossero il capo ma nessuno ebbe voglia di riaprire la discussione finalmente placatasi. Di lì a qualche minuto Musashi si congedò, ma prima di farlo distribuì ai due dei chiari ordini. "Kyashan tu ti occuperai di prendere dall'armeria tutto il necessario per la missione. Porta con te lo shinobi, deve recuperare le sue armi. Ryoshin tu invece dovrai occuparti delle mappe e di tracciare il sentiero più sicuro per raggiungere la meta. Io andrò a fare rapporto al nonno. Ci incontreremo qui al tramonto." Detto ciò si congedò e lo stesso fece Ryoshin lasciando così Kyashan da solo con lo shinobi.

 
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simo_future_
view post Posted on 21/11/2017, 11:19     +1   -1




Mi piace pensare che le mie parole avessero avuto effetto e scatenato qualcosa nei loro animi, magari un po' di tranquillità. Non mi diedero nè ragione nè torno ma fatto sta che non litigarono più. Musashi prese parole e fece il punto della situazione e non ci fu nulla da eccepire. Avevano concordato il piano, l'ora e il come eseguirlo e dovevamo solo metterlo in atto. Ordinò a Kyashan di andare all'armeria e di portarmi con lui così che avrei potuto recuperare i miei attrezzi. Ryoshin aveva il compito di tracciare un percorso sicuro per arrivare alla meta mentre Musashi doveva andare a fare rapporto all'anziano. Così i due si congedarono lasciandomi da solo con Kyashan. Ci fu un momento di imbarazzo in cui nessuno disse nulla finchè non presi parola per allentare la tensione.

Mi sembra un buon piano, andrà bene..
 
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view post Posted on 21/11/2017, 16:33     +1   -1

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"I piani di Musashi vanno sempre bene" disse con tono distaccato "E' anche per questo che io e Ryoshin passiamo buona parte del tempo a litigare tra di noi.” Fece una breve pausa e poi aggiunse con tono quasi invidioso.”Tanto alla fine ci penserà lui." Detto ciò si mise a riordinare rapidamente le mappe che erano sparse sul tavolo per poi voltarsi verso il genin. "Bene possiamo andare in armeria, abbiamo un sacco di roba da prendere ed è quasi ora di partire. Meglio darci una mossa." Lo superò mentre pronunciava quella frase ed uscì dalla tenda, lo attese e poi lo guidò fino ad una serie di armadietti in legno ognuno dei quali recava un'etichetta per indicare cosa contenesse. Il samurai apri per primo quelli che contenevano arghi e faretre prendendo due archi e due faretre e se le mise in spalla. Poi aprì l'armadietto che recava la scritta cappe. "Bene questa dovrebbe far al caso tuo." Ne passò una al giovane e poi ne prese altre tre per se. Erano tutte uguali, dai colori scuri e con un cappuccio. "Di notte farà freddo su quella montagna meglio portarsi qualcosa di caldo." Fece poi altri cinque o sei passi in avanti ed aprì un altro armadietto dal quale estrasse due scatole sigillate che recavano la scritta esplosivo sulla parte frontale. "Queste sono un valido motivo per non giocare con il fuoco." Disse sorridendo, poi aprì quello che sarebbe stato ultimo armadietto e conteneva le armi dello shinobi. ”Prego.” E poi con tono calmo continuò dicendo ”Ora vado a preparami per la missione , ci rivediamo all'ingresso dell'accampamento. Non fare tardi. E' quasi ora.”

CITAZIONE
Potremmo definire questo post come un giro di boa con il quale si conclude la prima parte della missione. Fino ad ora non hai dovuto affrontare nessun pericolo, tuttavia ti ho posto di fronte a delle scelte e hai preso alcune decisioni quanto meno particolari che ti sono costate la fiducia dei tre giovani samurai. Per darti modo di esprimere quelle che sono le conoscenze del tuo pg ho creato una situazione di dissenso all’interno del gruppo ma purtroppo le azioni compiute dal tuo pg non hanno avuto un impatto tale da riavvicinarti ai tre. Inoltre vorrei darti alcuni consigli che non sei ovviamente tenuto a seguire:

- Potrebbe aiutarti leggere qualche ruolata di persone più esperte che da tempo sono attive nel forum

- Potresti provare ad ampliare di più la parte in cui metti in mostra i ragionamenti che stanno alla base delle azioni che il tuo pg andrà a compiere così da dare una maggiore profondità al tuo personaggio.

Detto ciò spero che nei prossimi post le cose vadano meglio e ricorda che non è importante finire subito la missione, prenditi il tuo tempo per rispondere ai post e se c’è qualcosa che non ti è chiaro scrivimi un mp prima di postare.

 
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23 replies since 19/11/2017, 02:00   663 views
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