Parlato Taisuke
Pensato Taisuke
Parlato Daisetsu
Parlato inquadratori
Taisuke come suo solito, era intento alle pratiche mattutine, sveglia all' alba e meditazione nel giardino di casa sua, nel centro del magione degli Hyuga. Gli è stato da sempre inculcato che oltre al corpo, bisogna allenare la mente, " il fattore che avrebbe fatto la differenza in battaglia" a detta dei suoi precettori.
Dopo la mente era solito allenare anche il corpo. Recatosi nel dojo del clan, lo aspettava il padre, Daisetsu, un uomo di poche parole, uno che solo guardandolo incuteva timore. Aveva l'abitudine di mettere una certa "distanza" tra sè e il figlio, cosa che si ripercuoteva nei modi che utilizzava il figlio per rivolgersi a lui. Non avendo fratelli o sorelle, su Taisuke erano concentrate tutte le attenzioni del padre.
< Sei pronto?> disse Daisetsu al figlio mentre era di spalle, intento nelle pratiche di pulizia del dojo.
< Sì padre, cominciamo.> rispose Taisuke.
Le pratiche di allenamento consistevano nello sviluppare quelle che erano le tecniche del suo clan:
Byakugan
<attivazione> - Byakugan - [Chk: 40/60/80/100]
“Il Doujutsu tramandato ad ogni membro del Clan per via genetica. Sin da bambini gli Hyuga infatti sono facilmente riconoscibili a causa degli occhi completamente bianchi che non mostrano alcuna pupilla, attivando però il Byakugan questa inizia a delinearsi e le vene delle tempie si gonfiano vistosamente. Grazie ai suoi occhi speciali lo Shinobi avrà un'ampia di visione di ciò che lo circonda, potendo aumentare infatti il suo campo visivo di ben 50 metri in tutte le direzioni; ciò gli conferirà maggiore sicurezza nei movimenti, data la consapevolezza della propria Difesa Assoluta. Inoltre sarà in grado di vedere il flusso interno del Chakra del nemico e i suoi Tsubo. Unica pecca di quest'abilità oculare è un punto cieco nel centro della nuca, segreto tenuto nascosto agli estranei gelosamente e svantaggio che molti riescono a colmare con un po' d'ingegno.
Attivando questo Doujutsu, i membri del clan sono in grado di vedere qualsiasi essere vivente all’interno del loro campo visivo rendendo quindi impossibile nascondersi da essi tramite normali metodi. Oltre a ciò, la possibilità di vedere i punti dove il Chakra nemico è più concentrato, così come la natura elementale del suo Chakra, rende possibile poter in un certo senso prevedere gli attacchi avversari e notare molti dei loro punti deboli permettendo di colpire con precisione. Ciò dona un bonus pari a 20/40/60/80 ad ogni Taijutsu o Bukijutsu, sia offensiva che difensiva. Tale bonus sale a 30/60/90/120 nel caso si usino tecniche di clan.
Quest’attivazione conta come un potenziamento a tutte le statistiche tranne che a Chk e Vta, quindi sarà possibile usare una sola altra attivazione che dia bonus ad una qualsiasi statistica.”
Juken
<taijutsu ravvicinata> - Juken ~ Palmo di Chakra - [Chk: 70/100/130/170]
"Si tratta di una delle tecniche di base dello stile Hyuga. Tramite il semplice contatto del palmo della mano sul corpo avversario, lo Shinobi del clan Hyuga è in grado di “sparare” il suo chakra all’interno dell’organismo del nemico, danneggiando così gli organi interni in maniera diretta.
Lo sviluppo della tecnica è graduale con la crescita del ninja. All’inizio il Chakra concentrato nella singola mano sarà visibile come un leggero alone azzurrino, ma con la pratica lo Shinobi o la Kunoichi sarà in grado di nascondere completamente l’aura di energia e di estenderla ad entrambe le mani così come ad altre parti del corpo. Il bonus alla Frz dato dalla tecnica è pari a 60/110/160/210 ed è possibile utilizzare il Chakra residuo per potenziare la tecnica. Il Danno Certo è calcolato su (Residuo-Assorbimento)/4 (per un minimo di 1) e questo valore sarà sottratto alla Sal nemica ogni turno a causa del danno agli organi. Questi danni continuati sono cumulativi con colpi di Juken successivi andati a segno."
Chiusura ~ Sessantaquattro Chiusure
<taijutsu ravvicinata> - Chiusura ~ Sessantaquattro Chiusure - [Stm: -4]
"Si tratta della prima Tecnica di Chiusura. Soltanto pochi prescelti riescono ad usarne le vere potenzialità, ma è risaputo che coloro i quali padroneggiano una simile Tecnica sono in grado di abbattere qualunque nemico. Dopo aver focalizzato gli Tsubo del nemico, lo Shinobi si china in avanti, allungando il braccio sinistro e spostando il destro dietro la schiena. In seguito il guerriero si getta contro l'avversario, mirando a colpire i suoi punti di chiusura con le dita; ben sessantaquattro colpi mireranno a ridurre allo stremo il suo flusso di Chakra, affinché Tecniche per lui di normale routine diventino un miraggio ben lontano. La Frz ottiene un bonus di 110."
Difesa Assoluta ~ Sessantaquattro Chiusure Difensive
<taijutsu difensiva> - Difesa Assoluta ~ Sessantaquattro Chiusure Difensive - [Chk: 70]
"La prima Difesa Assoluta, ingegnosa e a dir poco scenica. Il procedimento è pressoché simile alla Tecnica di Chiusura omonima, ma il modo in cui viene usata l'energia interna è nettamente differente. Muovendo le braccia in tutte le direzioni e facendo fuoriuscire il Chakra dalla punta delle dita, il Ninja crea una sottile sfera azzurrina che lo circonda completamente, proteggendolo da attacchi provenienti da una qualsivoglia direzione. Conferisce un bonus a Def/Res pari ad 80 più la Vel/8. Nel caso in cui venga completamente parato un attacco ravvicinato, il Chakra entrerà nel sistema circolatorio nemico causando un danno diretto alla Sal del nemico pari a (Difesa – Attacco)/6, ma senza chiudere nessuno Tsubo.”
Data la segretezza, poteva soltanto impararli attraverso gli insegnamenti dei membri appartenenti al clan Hyuga, non poteva neanche allenarsi al di fuori del dojo del clan, insomma, segretezza assoluta. Quando Daisetsu e Taisuke si allenavano nessuno osava entrare nel dojo, tutti, però, potevano sentire il padre del giovane urlare per gli errori commessi dal figlio. Il ragazzo non lasciava intimorirsi, era abbastanza maturo, nonostante l'età, per capire che il padre pretendeva da lui quelle cose, poichè poteva ottenerle. Questo spingeva il giovane a trovare sempre nuovi stimoli che lo portavano a migliorarsi continuamente sotto tutti gli aspetti.
Finito l'allenamento era solito fare il saluto "Rei" che consisteva in un inginocchiamento verso il proprio maestro, allo stesso tempo, il padre assumeva la sua stessa posizione nel ringraziare l'alunno.
Uscito dal dojo, si recava nuovamente nella sua stanza per rinfrescarsi con una doccia salutare, da quelle che erano state le fatiche patite durante il proprio allenamento giornaliero. Al termine dell'allenamento fisico, doveva prestarsi agli insegnamenti del suo precettore, Akio, che gli impartiva lezioni su sigilli, teorie sullo Juken (tipo di taijutsu praticato dagli Hyuga) e varie altre materie. Le lezioni terminavano poco prima di pranzo, giusto il tempo di un pasto veloce e subito a lezione da Akio, un' altra volta. Il suo tempo libero, era solito passarlo all' aperto, sulle sponde del ruscello che scorreva sui fianchi del monte che sovrasta il villaggio di Konoha. Era un postò tranquillo dove il ragazzo amava passare il suo tempo, poichè era isolato e tranquillo. Taisuke era desideroso di tranquillità per evadere da quella che era la sua vita ferrea all' interno della sua famiglia. Ciò non gli pesava, ma un po' di riposo fa sempre bene. Tornato a casa all'imbrunire, era solito cenare molto presto, per poter andare prima a dormire e, quel giorno, non fece eccezione.
Nonostante la sicurezza in sè stesso, quella sera non riusciva a prendere sonno, alcuni pensieri gli ronzavano in testa:
< Da domani sarò ufficialmente uno shinobi, non aspettavo altro.>< Siamo soltanto all'inizio, il primo di tanti.>Si alzò dal letto e nel cortile della sua abitazione, dopo essersi seduto, iniziò a contemplare la luna che rifletteva nel piccolo stagno che vi era al centro. Taisuke sospirando profondamente,a quel punto, chinò il capo e, in un secondo momento, rialzò lo sguardo verso la struttura principale della sua abitazione sulla cui facciata era impresso il simbolo del clan. Lo stesso clan che gli aveva conferito quella pesante eredità che avrebbe dovuto sopportare per tutta la vita. Si levò il sole, i galli iniziarono il loro canto e il ragazzo, che nel frattempo, si era addormentato con la testa appoggiata su di un sacco di iuta contenente sabbia che, normalmente, fungeva da manichino per gli allenamenti, sobbalzò dal sonno e, come suo solito, iniziò duramente ad allenarsi, ma quella mattina lo fece con una strana intensità, un' intensità maggiore, proprio in vista dell'esame. Voleva assolutamente arrivare carico al primo step della sua carriera da shinobi. Dopo aver terminato l'allenamento si dedicò a tutte le pratiche mattutine abituali, infine, uscì di casa e si incamminò con la solita aria che lo aveva sempre contraddistinto, pronto a sostenere il fatidico esame.
Si incamminò verso l'Accademia con la sua solita tranquillità. Non trasmetteva alcun tipo di ansia, non lasciava trasparire la minima emozione, era soltanto preso dalla voglia di andare in accademia a sostenere il suo esame, lo si leggeva dai suoi occhi.
Arrivato in Accademia, c'era un'inquadratore, un chuunin, nei pressi del piano dove si stavano tenendo gli esami che urlando verso Taisuke disse:
< Qual'è il tuo nome, ragazzo? Sbrigati, non abbiamo tempo da perdere.>Taisuke con la sua solita pacatezza gli rispose:
< Hyuga Taisuke, signore.>Il chuunin, rovistando tra i vari fogli che gli erano stati consegnati, appoggiati sul banco che si trovava nei pressi della scala principale, rispose:
< Classe numero 65. Attento al lupo...>A quel punto il chuunin scoppiò in una risata isterica che sembrava quasi fosse malvagia. Taisuke non fece neanche caso alla strana battuta del chuunin e proseguì verso l'aula indicatagli.
< Classe 65. Classe 65, ma dove sarà mai? Ah eccola!>Entrò e salutò, ma nessuno gli rispose, nemmeno fecero caso al ragazzo appena entrato, erano tutti intenti a parlare tra di loro, c'era chi sudava in maniera smisurata, chi era intento a mangiare le unghie in maniera nervosa, chi aveva degli spasmi nervosi agli arti, tutti tranne uno, posizionato in un banco in disparte:
< Sembra il più sano di mente in quest' aula di squilibrati. Ha tutta l'aria di essere un Nara. Sì, è proprio un Nara, il modo di vestire non lascia alcun dubbio.> pensò Taisuke, iniziandosi ad incamminare verso quel posto. Si sedette e con aria tranquilla iniziò a guardare il giovane e disse:
< Sei un Nara, vero?>