| Il volto di Gengyo Aburame rimase serio e impassibile mentre fissava le labbra dello studente mentre parlava, sembrava quasi pensare ad altro mentre faceva finta di ascoltarlo.
Ripetenti.
Degnò l'Uchiha di una sola parola, per poi far capire ai due genin, con un movimento della mano sinistra, di riportarlo in aula magna, e farlo ricongiungere agli altri. Una volta allontanati dal sensei, i due genin iniziarono a stringere con più forza le braccia di Kaii.
Noi lo sappiamo che sei stato tu, ladruncolo da quattro soldi.
Disse quello alla sua sinistra usando un tono acido.
Forse il sensei non ne è certo, ma faresti meglio a confessare, latrina!
Continuò a punzecchiarlo quello a destra, forse con l'intento di scucirgli qualcosa. Appena i tre arrivarono alla prima fila di sedie, Kaii poté sentire la presa alle sue braccia dei due shinobi farsi meno forte, per poi svanire del tutto. I due si allontanarono senza dirgli nulla, parlottando qualcosa fra loro.
Latrina?
Bell'insulto, vero?
Per niente...
Ma che ne vuoi capire!
Gli occhi di tutti i compagni di Kaii erano su di lui, e tutti ormai lo guardavano con sdegno, sembravano sicuri fosse lui il ladro.
Amico, che diavolo è successo?
Il primo a trovare il coraggio di parlare fu una delle persone che l'Uchiha conosceva meno in quella stanza: Chojiro. Il ragazzone, accompagnato dall'inseparabile Kimie, si avvicinò al sospettato numero uno in quella stanza, per poi rivolgersi a lui con tono sereno e amichevole.
Gli altri due cani da guardia che sono rimasti ci hanno parlato di un furto in una gioielleria, e pensano sia stato uno studente?! Che assurdità!
Sembrava sincero, o magari era bravo a fingere.
Smettila di parlare con quello!
Una voce tremolante fece capolino dalle retrovie, era lo stesso ragazzo che doveva andare in bagno poco prima, Bussho Akimichi, che fiancheggiato da altri due dei suoi compagni, i gemelli Harumi e Isoshi Nara, puntava il dito verso l'Uchiha.
Dovremo spaccarti la faccia per loro, così magari ci promuovono.
Disse avvicinandosi a Kaii, mentre gli altri due lo seguivano scuotendo la testa avanti e indietro in senso di assenso.
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