Classe #62 - The Best of Both Worlds, Per TiMata, Orso 'mbriaco e Alessandro Uzumaki

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view post Posted on 6/9/2017, 21:30     +1   -1




CITAZIONE
Benvenuti nella vostra super-esclusiva classe! :riot:
Mi scuso per il lieve ritardo nell'aprire, innanzitutto.

Questo primo post è libero: utilizzatelo per introdurre il vostro personaggio a me e al vostro compagno.
Impostate questo post introduttivo come vi pare, l'importante è che concludiate dicendo che il vostro PG raggiunge l'Aula n°13 più o meno alle otto e trenta del mattino - almeno, questo è l'orario indicato dalla lettera che vi ha comunicato ufficialmente data ed ora dell'Esame Genin.
Ricordate che i vostri PG si conoscono già, in quanto hanno frequentato insieme l'Accademia, quindi magari accordatevi in anticipo sul tipo di rapporto che hanno.

E' la prima volta che mastero una classe a più di una persona alla volta quindi spero di cavarmela bene :rofl: Siete liberi di decidere tra voi l'ordine di "postaggio", se avrò bisogno di far rispondere prima l'uno piuttosto che l'altro ve lo indicherò io.
Se volete fare più di un giro di post per far interagire un po' i vostri personaggi prima di entrare nel vivo, non avete che da chiedere!
In generale, per qualsiasi dubbio o domanda, sul regolamento o sui miei post, mandatemi un MP senza indugio.
Cercate di comunicare (magari in anticipo) a me e al vostro compagno eventuali ritardi, in modo da evitare vane attese speranzose. :oldstyle: Personalmente posso assicurarvi una certa velocità - non considerate il ritardo di oggi :ahguru:
E poi boh, cominciamo!
Se ho dimenticato di dirvi qualcosa, chiedete pure :asd:
 
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view post Posted on 9/9/2017, 14:50     +1   -1
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Quello mascherato.

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*Continuo da QUI*

Narrato Pensato Parlato

Su Konoha splendeva un forte sole. Vedevo bambini che giocavano, le persone che lavoravano e studenti diretti verso l'accademia.
Non salutai nessuno per strada, ero troppo nervoso.. nella mia mente c'era soltanto l'esame genin.


Yasuo:Non capisco questa mia tanta paura.. forse perchè non voglio essere di meno.. gli Uchiha sono conosciuti come abili shinobi.. ce la devo fare..

Arrivato in accademia mi misi a cercare l'aula n°13, dove ci sarà stato l'esame tanto atteso.
Bussai e entrai nell'aula salutando tutti i presenti con un solo cenno di mano..
Non volevo nessun tipo di approccio, ormai il nervosismo era un tutt'uno con me.
Cercai una postazione e mi sedetti aspettando l'inizio dell'esame.


GDROFF# scusami per il post veramente povero ma non avevo molte cose su cui raccontare e descrivere. #GDROFF
 
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view post Posted on 10/9/2017, 14:49     +1   -1
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Parlato pensato narrato Kari Hiroshi

Per il giovane Hyuga arrivò finalmente il giorno dell'esame Genin, quella data per Kuma non rappresentava un traguardo,ma bensì rappresentava una tappa, perché arrivare al traguqardo significa arrivare alla fine di un percorso, mentre per lo Hyuga quella prova era solo l'inizio di una grande strada che lo avrebbe portato a diventare un grande ninja come suo padre.
Kuma quella notte non ebbe molta fatica ad addormentarsi, l'ansia per lui non era un grande problema,riusciva sempre a reprimerla con facilità.
La mattina dell'esame Kari, la madre di Kuma, lo dovette svegliare in modo molto brusco:

Sveglia Kuma, ti pare che la mattina dell'esame stai ancora qui a dormire, oh sono già le 7.30,SVEGLIA!!!

Sono sveglio, ma ti pare che mi urli di prima mattina nell'orecchio, ora mi vesto e vado.

Dopo la solita lite mattutina con la madre Kuma si alzò, e si preparò, in pochissimo tempo scese a fare colazione.
Entrato in sala da pranzo incontrò sia il nonno, Masao, che il padre,Hiroshi, quest'ultimo si avvicinò a Kuma e gli disse:

Mi raccomando non fare stupidaggini, mantieni la calma e vedi che sarà un test molto semplice, ti conosco Kuma e so di cosa sei capace, dopotutto sei sempre mio figlio, e soprattutto membro del clan Hyuga, mi fido di te.

si papà farò del mio meglio, fidati di me

Finita la chiacchierata Kuma mangiò la sua colazione in fretta e uscì di casa, appena uscito vide subito che c'era un sole che spaccava le pietre ,però almeno erano solo le 8.00 quindi la prese con calma e decise di di farsi una passeggiata molto tranquilla per arrivare all'accademia, durante la camminata cominciò a ripensare a tutti gli anni di accademia.
Verso le 8.20 kuma arrivò all'accademia, rilesse la lettera che gli annunciava l'orario e l'aula dove avrebbe preso parte all'esame, l'aula era la numero 13, arrivatoci davanti Kuma sentì per la prima volta nella mattinata un pò di pressione, Aprì la porta velocemente, entrò e salutò tutti gli altri alunni.
Dopo aver salutato adocchiò una fila completamente vuota e decise di sedersi in uno di quei posti perché volevo concentrarsi unicamente sull'esame, quindi si mise li ad aspettare l'inizio del test.....
 
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view post Posted on 11/9/2017, 12:55     +1   -1




Ben presto la classe si gremì di ragazzini eccitati, e con loro di voci, di sussurri spaventati, di sonore risate.
Quindici giovani aspiranti Genin si accingevano ad affrontare la prima delle grandi prove che avrebbero segnato la loro vita; tutti loro attendevano trepidanti l'arrivo del Sensei, chi seduto composto al suo banco, chi parlottando insieme agli amici...
Ma il Sensei Watanabe tardava ad arrivare; passò un quarto d'ora, e poi un altro ancora, ma dell'insegnante nessuna traccia.


«Questa volta sarò io a sgridare lui per il ritardo! Ah, se mi sentirà!» esclamò ad un tratto Hideo Kimura, il simpaticone della classe. Poi, imitando il tono pungente tipico del loro insegnante: «"Watanabe, non è suonata la sveglia stamattina? Il gallo non ha cantato?.
Tutti, o quasi, risero di gusto. Per intrattenere meglio il suo "pubblico", Kimura si era issato su una sedia, proprio alle spalle di Yasuo.

«Scendi subito da lì, idiota.»

Una giovane donna piuttosto alta, con lunghi capelli scuri legati in una coda, occhi azzurri e uno scarso entusiasmo ben stampato nei tratti comunque graziosi del viso, fece il suo ingresso nella classe. Un gelido silenzio calò sui ragazzi, e la donna, senza perdersi in convenevoli, prese a distribuire dei fogli - ovvero, il loro test.

«Il Sensei Watanabe vi aspetta fuori, lo raggiungerete al termine della prova. Avete un'ora di tempo, dovete stare in perfetto silenzio, non cercate di copiare perché io sono qui per controllarvi, eccetera eccetera. Buona fortuna.»

CITAZIONE
Allora: il vostro PG ora dovrà affrontare questo test in cui troverà domande di vario tipo: geografia, storia, teoria delle arti ninja, cose di questo genere -
se volete e se lo ritenete utile, siete liberi di inventare da voi qualche domanda. Raccontatemi un po' come il vostro personaggio affronta questa prova: è un secchione, molto preparato? Oppure è ansioso, o addirittura cercherà di copiare...? Insomma, a voi. Sbizzarritevi.

Nel frattempo, voi dovrete rispondere a un test "vero" di 10 domande, sul regolamento del GdR. Niente di troppo complesso, l'unico obiettivo è dimostrare di aver acquisito le basi, non certo imparare tutto e recitarlo a memoria come una poesia alle elementari :asd:
Se non avete altri dubbi o domande da farmi sul regolamento, mandatemi un MP e io vi manderò il vostro test; dopodiché avrete una settimana di tempo per inviarmi le risposte.
 
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view post Posted on 16/9/2017, 16:57     +1   -1
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Quello mascherato.

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E' giunto il giorno dell'esame, mi sento preparato ma parecchio in tensione, ho bisogno di concentrazione. Un grido alle mie spalle smonta subito tutti i mie piani «Tsk... Kimura, il solito casinista» .
Ecco, è entrata una donna, probabilmente l'esaminatrice del test «Il Sensei Watanabe vi aspetta fuori, lo raggiungerete al termine della prova. Avete un'ora di tempo, dovete stare in perfetto silenzio, non cercate di copiare perché io sono qui per controllarvi, eccetera eccetera. Buona fortuna.».
Ok è il momento di concentrarsi, ecco che arriva il foglio del test.. il mio cuore è in trepidazione ma cerco di mantenere la calma... «sono un Uchiha, sono pronto, supererò il test.» Chiudo gli occhi per un secondo, respiro profondo , iniziamo.
"Domanda 1 : elenca nome e cognome di tutti i kage e specifica a quale nazione appartengono" «Questa è facile, passiamo alla prossima».
E' passato un quarto d'ora e sono già a metà del test, direi che sono a buon punto, guardando gli altri sembrano tutti abbastanza tranquilli, tranne quel babbeo di Kimura, da come gli tremano le gambe sembra in difficoltà,
mi pare che stia anche cercando in qualche modo di copiare

«Tsk, un Uchiha non lo farebbe mai».
Bene, sono quasi alla fine del test, sono incerto su qualche domanda ma ho fatto del mio meglio, spero che basti.
Dopo un'ultima controllata mi alzo e vado a consegnare il test sulla scrivania dell'esaminatrice, che mi guarda da capo a piedi con un'aria altezzosa. Senza darle troppo peso, mi dirigo deciso fuori dalla porta dal sensei.

«Io ho finito, vado fuori dal sensei... »
 
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view post Posted on 19/9/2017, 23:13     +1   -1

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Era il giorno in cui Akahito doveva rifare l'esame per la terza volta e a Konoha splendeva il sole come sempre ma stavolta era on ritardo perché la sveglia non ha suonato e Eriko arrabbiata con il figlio decise di andare a svegliarlo :<< Sveglia prigrone sono le 7 del mattino, se continui a dormire verrai bocciato e non puoi permetterlo visto che già due volte sei stato bocciato.>> E subito dopo il giovane Hyuga si alzò di fretta e raggiunse l'accademia da solo sperando di non essere rimproverato dalla chunin. "Oh cavolo sono in ritardo sperando che la sensei non mi rimprovera in caso dirò che la sveglia non è suonata , vediamo dov'e l'aula oh eccola meglio entrare." Una volta raggiunta l'aula Akahito entrò in fretta e purtroppo per lui la Chunin lo sgridò dicendo che non permetteva ritardi nella sua aula e Akahito si dovette scusare : << Mi scusi per il ritardo ma la sveglia non è suonata, adesso vado al mio posto e farò il test.>> Detto questo il giovane Hyuga prese il test e andò nell'unico posto libero. E Akahito era teso perché già due volte era stato bocciato proprio alla prova scritta e doveva superare l'esame per dimostrare a tutti che era uno shinobi ottimo come suo padre Bunzo." Sono tutte domande a cui ho risposto quindi è facile ma sono teso e devo fare tutto con calma o altrimenti mi farò bocciare." Il tempo passava e la fatidica ora era passata : << Ecco il mio compito e mi scuso per il ritardo, per farmi perdonare passerò la prova scritta>> E dopo aver consegnato il test Akahito aveva il cuore in gola sperando che passasse il test scritto e concentrarsi sulla prova pratica dove contavano solo le abilità oltre che al gioco di squadra.
 
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view post Posted on 22/9/2017, 14:26     +1   -1
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Era passato già un bel po di tempo ma del sensei nessuna traccia,vidi intorno a me come stavano affrontando l'ansia gli altri ragazzi,c'era chi parlava tranquillamente e chi cercava di affrontare la paura riflettendo a mente fredda alle possibili domande del test,e poi c'era lui Hideo Kimura,un tipetto niente male,un completo idiota ma molto simpatico che decise saggiamente di cominciare a imitare il sensei per prenderlo in giro,dopo la sua performance sembrava che l'ansia era completamente svanita per molti ragazzi,a quel punto si sentì il forte suono della porta che sbatteva:

«Scendi subito da lì, idiota.»

Hideo Kimura come al solito si prese la sua rastrellata di rimproveri da parte del prof. di turno,questa volta non era Watanabe,bensì era una donna molto alta con i capelli scuri,sembrava addirittura più severa del sensei,dopo aver ripreso Kimura si girò verso la classe e disse:

«Il Sensei Watanabe vi aspetta fuori, lo raggiungerete al termine della prova. Avete un'ora di tempo, dovete stare in perfetto silenzio, non cercate di copiare perché io sono qui per controllarvi, eccetera eccetera. Buona fortuna.»

Ci aveva addirittura augurato buona fortuna,dopo detto ciò presi il foglio senza pensarci troppo e cominciai a leggere le domande della prova,la prima richiedeva la conoscenza dei capi di ogni villaggio e soprattutto i loro nomi,niente di difficile,anzi mi sembrava anche troppo semplice come esame,dentro di me continuavo a ripetermi che uno Hyuga deve saper affrontare ogni situazione,questo mio pensiero ha da sempre caratterizzato la mia vita,lo Hyuga non deve permettersi errori.
Dopo circa una cinquantina di minuti risposi anche all'ultima domanda,rilessi tutto per assicurarmi di non aver fatto errori,l'univa mia pecca si può dire che era la grammatica,corressi tutti gli errori e consegnai il foglio alla sensei.

Visto che ho consegnato il test raggiungo il sensei Watanabe fuori.

Era passata la parte teorica dell'esame,ora c'era la parte più difficile,cioè quella pratica.......
 
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view post Posted on 24/9/2017, 14:44     +1   -1




Il Sensei Watanabe attendeva i suoi allievi proprio di fronte all'ingresso dell'Accademia. L'estate non aveva ancora ceduto il passo all'autunno, e un gradevole, caldo sole riscaldava quel mattino così speciale per i giovani aspiranti Genin che si radunavano, un po' timorosi e più silenziosi del solito, al cospetto del loro insegnante.
Masahiro Watanabe, un Chunin di mezza età dotato di grande esperienza nell'insegnamento e di altrettanto sarcasmo, se ne stava ritto in piedi, con le braccia conserte e le gambe larghe e ben piantate a terra. Aveva un aspetto incredibilmente severo quel giorno, e fissava con sguardo indecifrabile i ragazzini che si avvicinavano a lui... Era ben attento a non lasciar trapelare il sadico piacere con il quale osservava tutti quei bei faccini spaventati!
Nonostante tutti gli anni trascorsi a insegnare e a occuparsi degli esami di passaggio a Genin, le espressioni di terrore dei suoi ragazzi lo divertivano ancora come la prima volta.


«Eccoci qua» proferì infine, abbracciando con uno sguardo severo tutto il suo pubblico, «Avete fatto il vostro bel test, e scalpitate per menare le mani, per passare alla prova pratica... Non è vero?».
Un sorriso canzonatorio incurvò le labbra del Chunin, che fece una breve pausa scenica. Poi, all'improvviso, l'uomo assunse un tono meno austero, quasi confidenziale.
«Ma prima di tutto il resto... Posso chiedervi perché? Perché vi state sottoponendo a questa tortura pur di diventare Shinobi? Perché avete scelto questo mestiere?»
Masahiro prese a passeggiare avanti e indietro, continuando a osservare e stuzzicare i suoi allievi con lo sguardo.
«Vedo dei volti provati, vi vedo tesi, emozionati... Siete sicuri che ne valga la pena? Se verrete promossi, sarete solo all'inizio! Vi aspettano prove ben più difficili di un insulso esame Genin! E per questo, prima di continuare, io voglio che voi mi convinciate. Perché volete diventare degli Shinobi?»
 
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view post Posted on 24/9/2017, 18:35     +1   -1
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Quello mascherato.

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Sono veramente deciso a passare questo esame genin e diventare uno shinobi. La mia determinazione mi ha portato a concludere velocemente il test teorico e raggiungere il sensei. Giunto di fronte all'ingresso dell'accademia intravedo un uomo di mezza età...

"Sarà lui il sensei Watanabe?"

"Sensei...?"

Eccoci qua, avete fatto il vostro bel test, e scalpitate per menare le mani, per passare alla prova pratica... Non è vero?".

Sorrideva

"Ma prima di tutto il resto... Posso chiedervi perché? Perché vi state sottoponendo a questa tortura pur di diventare Shinobi? Perché avete scelto questo mestiere? Vedo dei volti provati, vi vedo tesi, emozionati... Siete sicuri che ne valga la pena? Se verrete promossi, sarete solo all'inizio! Vi aspettano prove ben più difficili di un insulso esame Genin! E per questo, prima di continuare, io voglio che voi mi convinciate. Perché volete diventare degli Shinobi?"

"Un Chunin? Me lo aspettavo più giovane... però stiamo a vedere, mai giudicare un libro dalla copertina"

Dopo quelle parole mi sento un pò spiazzato e confuso, in realtà non mi sono mai posto una domanda del genere...
un ninja deve proteggere tutto ciò che gli è caro, far valere la giustizia...


"Mi chiamo Yasuo Uchiha e voglio diventare un ninja per poter portare equilibrio in questo mondo pieno di ingiustizie e guerre. Partendo dalle basi vorrei apprendere quanti più jutsu possibili e padroneggiarli al meglio... Non importa quanto dovrò allenarmi e cosa dovrò sopportare... sono un Uchiha e porterò avanti questo nome con determinazione, nel mio sangue scorre un potere dormiente da intere generazioni, che io farò risorgere! "

Sento l'adrenalina che mi scorre nel corpo mentre pronuncio queste parole. Mi rendo conto che sto stringendo i pugni con tutta la mia forza

"io sarò il portatore di equilibrio".

In questo esatto momento ho capito qual'è il mio reale scopo da futuro shinobi, sono pronto.

"Ho bisogno di potere, gli Uchiha ne hanno da vendere"
 
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view post Posted on 24/9/2017, 21:02     +1   -1
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Passato il test scritto decisi di recarmi velocemente dal sensei watanabe,speravo solo che finisse in fretta l'attesa che precedeva la prova pratica,come si suol dire la quiete prima della tempesta,che a parer mio può essere ben peggiore della battaglia in se,quell'ansia lancinante uccide il coraggio della persona,rendendo quest'ultimo un essere effimero,una creatura senza scopo,naturalmente non tutte le persone fanno questa fine,esistono pochi eletti che riescono a sconfiggere l'ansia,quest'ultimi sono coloro che hanno l'obbligo di proteggere i più deboli d'animo,come fanno i pastori con le pecore.
Arrivato vicino al sensei quest'ultimo cominciò a intraprendere un discorso verso tutti coloro che hanno superato il test scritto:

Eccoci qua, avete fatto il vostro bel test, e scalpitate per menare le mani, per passare alla prova pratica... Non è vero?".
"Ma prima di tutto il resto... Posso chiedervi perché? Perché vi state sottoponendo a questa tortura pur di diventare Shinobi? Perché avete scelto questo mestiere? Vedo dei volti provati, vi vedo tesi, emozionati... Siete sicuri che ne valga la pena? Se verrete promossi, sarete solo all'inizio! Vi aspettano prove ben più difficili di un insulso esame Genin! E per questo, prima di continuare, io voglio che voi mi convinciate. Perché volete diventare degli Shinobi?"


Quasi non ci credevo,il sensei era come se avesse letto nella mia testa,fece una domanda che poteva essere collegata senza alcuno sforzo al pensiero che feci poco più di due minuti prima:

Sensei io sono Kuma Hyuga,non intendo dire che essendo uno Hyuga devo per forza proseguire la carriera da shinobi,ma bensì ogni uomo dentro di se sa cosa può fare e cosa no,esistono persone che per la troppa paura non riescono a esprimere nel miglior modo se stessi,e allo stesso modo esistono persone che decidono di attuare soprusi verso i più deboli solo per aumentare l'ego personale,lo shinobi non appartiene a nessuna di queste due categorie,è più forte e coraggioso dei paurosi,ma è più puro e leale rispetto alla seconda categoria di persone,per finire il mio discorso dico che io sento in me la fiamma del coraggio e della lealtà,sento che è un mio dovere in quanto Hyuga,ma ancora di più in quanto uomo diventare Shinobi e cercare di dare la mia mano al mio villaggio....
 
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view post Posted on 25/9/2017, 11:10     +1   -1

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Narrato
Verde pensato Akahito Blu parlato Akahito

La Chunin comunicò a Akahito che il test scritto era stato passato e adesso doveva andare fuori a raggiungere il sensei Watanabe."Finalmente ho passato il test scritto bene adesso raggiungo gli altri fuori , il sensei Watanabe mi sta aspettando per la prova pratica." Una volta uscito dall'aula pieno di felicità il giovane Hyuga si recò fuori e infatti tutti erano lì pronti per cominciare la prova pratica."Eccomi qui con tutti gli altri, una bella giornata per affrontare la prova pratica adesso sarà meglio rispondere alla domanda del sensei sul perché faccio l'esame genin , beh io voglio diventare hokage e poi appartengo al glorioso clan Hyuga." E così Akahito pieno di felicità rispose al sensei Watanabe : << Vede Sensei Watanabe mi chiamo Akahito Hyuga e quindi voglio dimostrare che le nuove generazioni del mio clan possono essere forti , per questo faccio l'esame per diventare un genin.>> E Akahito sorridendo rispose alla domanda sul perché vuole diventare uno Shinobi e il pensiero andò a suo padre perché il giovane Hyuga voleva essere più forte di suo padre.<< Perché voglio diventare uno Shinobi? Per due motivi il primo non meno importante è perché voglio diventare più forte di mio padre e l'ultimo ed il più importante è che voglio diventare hokage , ho obiettivi importanti ma sono determinato a raggiungerli con le mie mani.
 
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view post Posted on 25/9/2017, 21:27     +1   -1




Mentre tutti quei giovani di belle speranze, a turno e non senza un po' di emozione, decantavano i più disparati motivi per i quali desideravano diventare Shinobi, una squadra di esaminatori - nella quale era inclusa anche la giovane donna che aveva supervisionato la prova teorica - si avvicinò al Sensei Watanabe.
I Chunin, splendenti nelle loro divise, borbottavano tra loro e spesso sorridevano bonari e anche un po' boriosi all'udire delle ingenue aspettative di quelli che sarebbero stati i loro esaminati... Unica eccezione la ragazza dai capelli neri, che manteneva un'espressione seccata e quasi assente.


«Quante belle parole, eh, ragazzi?» disse infine Masahiro Watanabe, volgendosi al team di esaminatori con un sorriso complice, «Non si può dire che a Konoha manchino degli abili oratori!».
Detto ciò, cominciò a parlottare a voce bassa con gli altri Chunin, lanciando di tanto in tanto un'occhiata a qualcuno degli studenti in trepidante attesa.
Dopo qualche minuto di fitta conversazione, il Sensei assegnò a ciascuno dei suoi "sottoposti" un gruppo di tre studenti.


«Asami-chan, tu prendi Akahito e Kuma Hyuga e... Yasuo Uchiha. Sono sicuro che farete faville insieme!»
La giovane donna, con movimento quasi impercettibile, alzò per un istante gli occhi al cielo; poi indirizzò un'occhiata significativa al superiore, che rideva beffardamente.
«Agli ordini, signore. Forza ragazzi, seguitemi...»

---

La Chunin precedeva in silenzio i tre aspiranti Genin, camminando a passo spedito e senza apparentemente curarsi di coloro che la seguivano.
Solo quando il gruppo s'era ormai già inoltrato tra gli alberi rigogliosi della foresta di Konoha, Asami si decise finalmente a parlare.


«Avete fatto proprio dei bei discorsetti, sapete? Sono molto lieta di essere la vostra esaminatrice. Siete giovanotti ambiziosi, e con le idee ben chiare...»

Parlava con tono fermo e molto serio - forse anche troppo - ma non si volse a guardare i tre, né rallentò la sua rapida andatura.

«Potrei definirvi il Team Occhibelli. Che ne dite? Ahahah!»

A questo punto Asami girò per un attimo la testa e puntò su di loro i suoi occhi azzurri, curiosi di carpire rapidamente le reazioni dei ragazzi alla sua squallida battutina... E ad un tratto qualcosa di strano si insinuò nel suono della sua voce - una nota cattiva, sardonica.

«Se oggi io vi bocciassi, cosa ne sarebbe dei vostri grandi sogni? Cosa ne sarebbe dei gloriosi nomi che portate?
Cosa direbbero i vostri genitori e i vostri parenti...? Parliamone un po'... Sono molto curiosa. Immagino quanta pressione sentiate su di voi... Tutt'altra cosa, rispetto a noi poveri comuni mortali... E non vi invidio, no. Non vi invidio proprio.
»


CITAZIONE
Bene bene.
Rendiamo finalmente pubblici i vostri votiH! 10/10 per TiMata e Orso, e 8/10 per l'outsider Uzumaki. Ancora congratulations!
Mi azzardo ora a darvi qualche consiglio: non riportate per intero i discorsi di altri PG, è una cosa abbastanza inutile che allunga soltanto il brodo del post.
Datene un sunto e parlate principalmente di ciò che il vostro PG pensa di quello che sta succedendo, o di quello che viene detto.
Inoltre, specialmente per quanto riguarda Alessandro e Orso, consiglierei di formulare frasi un po' più brevi; rendono la lettura più scorrevole.
Ora di nuovo a voi il testimone.
 
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view post Posted on 26/9/2017, 10:10     +1   -1

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Il sensei Watanabe aveva lasciato i tre ragazzi nelle mani di una chunin che li avrebbe esaminati e poi Asami almeno così disse il sensei fece una battuta squallida " Team Occhibelli? Una battuta squallida meglio ricambiare lo sguardo." Akahito ricambiò lo sguardo dell'esaminatrice e reagì con il sorriso."cosa pensano i miei parenti della bocciatura? Loro sono abituati alla bocciatura ma stavolta sono determinato a non essere bocciato voglio realizzare il mio sogno di essere hokage, quindi non mi arrenderò e poi l'ho promesso ai miei amici." : << Vede Sensei Asami i miei genitori e parenti sono abituati alla bocciatura visto che già sono stato bocciato due volte ma stavolta sono determinato a non fallire , perché voglio realizzare il sogno di diventare un hokage.>>
 
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view post Posted on 26/9/2017, 20:25     +1   -1
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GDROFF// piccolo cambio di scrittura //GDRON

NARRATO "PENSATO" PARLATO



L'esame vero e proprio non è ancora iniziato, e nella mia testa continuano a frullarmi pensieri su pensieri.
Forse è perchè voglio entrare subito in azione, mostrare le mie capacità e la mia voglia di fare.


"Qua continuano a parlare, farci mille domande.. Non è questo che voglio e mi sto innervosendo"

Dopo poche parole, il sensei Watanabe, ci ha assegnato a una esaminatrice per formare un team e proseguire l'esame pratico Genin.
Quest'ultima si chiama Asami, una sottoposta del sensei Watanabe.
Ai miei occhi mi sembrava strana e non all'altezza per questo compito.


"Spero che questa Asami sia perfetta per noi, e che ci mandi subito in azione.. chissà cosa mi aspetterà.."

La mia gamba sinistra comincia ad avere un suo tic ritmatico, riesco a percepire l'adrenalina e l'eccitazione scorrermi in tutto il corpo.

La giovane donna, senza perdere altro tempo, ordina a me e al resto del team di seguirla accompagnando la camminata con qualche indicazione e domande generali. Forse per rompere un po il ghiaccio, Asami, si mette a fare battutina sul potenziale nome del team.
Quelle parole non mi aiutano molto, anzi, il nervoso aumenta..


"Team Occhibelli.. non sono mica un poppante, bisognerebbe prendere con più serietà un team ninja anche se di bassa età.. e poi gli altri componenti sono Hyuga, non ho paura di loro.. gli Uchiha sono superiori!!!"

Yasuo: Il nome non è assolutamente importante per me, anzi forse non è necessario.. Sono qui per diventare genin e non a dare nomi buffi alle squadre..

Finisco alla frase con un senso di disprezzo, contando la strana serietà presa dalla chunin.
Asami, all'improvviso, cambia completamente tono di voce sembrando un'altra persona ai miei occhi, cominciando a parlare provocandomi un senso simile al timore e preocupazione.
Faccio un bel respiro quasi impercettibile agli altri presenti e comincio a parlare rispondendo all'esaminatrice, cercando di non mostrare la minima preoccupazione che in realtà c'era.


Yasuo: Non credo che sarò bocciato, sono sicuro di quello che voglio e ce la farò.. ma se venissi bocciato non me lo perdonerei, tutto mi crollerebbe addosso, prederei me stesso! I miei genitori sono buoni con me e quindi non se la prenderebbero, ma loro adesso non c'entrano!!! Questa è una sfida contro me stesso, e non c'è nessun altro..

Mi rendo conto di aver alzato la voce, ma con tutte queste emozioni non riesco a dire altro in nessun altro modo.
Voglio andare oltre.. ho bisogno solo del titolo di "Genin", e dopo le cose cambieranno.


Yasuo: Sono stufo di queste domande.. troppe per i miei gusti, voglio iniziare!!!
 
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view post Posted on 26/9/2017, 20:51     +1   -1
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Dopo aver risposto alla domanda del sensei lui si girò verso altri chunin e ci divise in gruppi di tre per essere messi alla prova,io venni messo in un trio formato da me,un altro Hyuga e un Uchiha,fummo assegnati alla donna che ci aveva controllato durante la prova scritta.
Subito dopo l'assegnamento la signora decise di procedere a passo spedito verso la foresta di Konoha,appena fummo abbastanza all'interno della foresta la sensei si girò verso di noi e cominciò a parlare con noi,incominciò il discorso chiamandoci "team occhibelli",fra me e me pensai che come battuta non era male,dopotutto era abbastanza inusuale che in un trio,due erano Hyuga e l'altro un Uchiha.
Dopo la battuta ci chiese come avremmò reagito a una eventuale bocciatura,ciò inizialmente mi colpì come un pugno nello stomaco,di essere bocciato non ci avevo mai pensato,se fosse successo avrei avuto su di me un gran rimorso,probabilmente in famiglia per i primi mesi sarei stato trattato severamente dalla mia famiglia,un fallimento non era possibile.

Mi sta chiedendo come reagirebbero i miei familiari a una eventuale bocciatura,le potrei dire delle stupidaggini come ad esempio che mi incoraggerebbero lo stesso,ma la verità é ben diversa,la bocciatura non è un finale possibile,i miei mi hanno sempre trattato col pugno di ferro,non lo hanno fatto perché sono pessimi genitori,ma bensì lo hanno fatto per rafforzarmi,per farmi capire che la vita non è tutta rosa e fiori,anzi è proprio il contrario,durante il lasso di tempo in cui starò su questo mondo riceverò più pugnalate nello stomaco che fiorellini,detto ciò qui davanti hai un prossimo genin di Konoha,ripeto il fallimento non è possibile.
 
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