Anima affilata, Add. Base incentrato sugli exp (con pesi) per LibraNoGoldSaint

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view post Posted on 19/7/2017, 21:44     +1   -1
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// Continua da qui //


Passi affrettati emettevano un suono croccante a contatto con la terra battuta delle stradine di Kumo, un suono che arrivò sino alle orecchie del ragazzo il quale, non senza una certa sorpresa, si fermò voltandosi indietro. La destra teneva salda l'impugnatura della naginata e la base della medesima venne poggiata sul terreno quando lui si girò.
Gli occhi di Akita occhi furono testimoni di una scena alquanto incredibile: la sempre quieta e formale Rika Kikimora adesso si trovava dinnanzi a lui e in quel momento stava riprendendo fiato dopo quella che per lei doveva essere stata una pesante corsa.
L'aveva seguito. A quel pensiero la sicurezza che aveva dimostrato durante l'allenamento si sciolse come neve al sole e le sue guance tornarono rosse, seppur lievemente.

"V-va tutto bene?" le chiese impacciato il ragazzo, con un lieve accenno di preoccupazione nel tono, accentuato dallo sguardo -che appariva più timido che altro.
La richiesta che tuttavia gli avanzò lo fece diventare ancor più rosso, stavolta simile a un peperone, e lui rimase per diversi istanti in silenzio, a fissarla.

...

...

...C-cosa?!

Lui... lei... loro... "Ehm... C-certo..." balbettò con maggiore impaccio, "s-se ti fa piacere... possiamo iniziare anche adesso..." riuscì ad affermare non senza difficoltà. "S-sempre se non sei stanca!" aggiunse subito, dandosi mentalmente dell'idiota per non aver pensato a come potesse sentirsi fisicamente lei in quel momento.
Attese quindi risposta e, una volta che lei ebbe accettato le indicò gentilmente la strada per il ritorno a dove si trovavano in precedenza. "Ehm... Andiamo allora," annuì, pulendosi veloce sui pantaloni la mano sudaticcia che teneva l'asta, quando lei si fu girata, prima di seguirla.


CITAZIONE
Immagino sia risaputo il mio modus operandi in qualità di Master. Con me evita i calcoli, ci evitiamo un mal di testa entrambe.
Ricorda di non essere autoconclusiva, anche se non serve dirtelo.
Fammi vedere il meglio e il peggio del tuo pg.
Sulla grammatica ti conosco in senso positivo, quindi non mi spreco neanche in troppi consigli. Ma non abbassare la guardia, mi raccomando!

Venendo a noi.
Come avrai notato, ho deciso di fare un continuo di quella autogestita (ma non mi dire, lel). Hai il post libero, basta che ti fermi a quando lei si mette in posizione marziale -lui ti chiederà ti metterti in posizione ovviamente.

E ora fai del tuo peggio, signora dei fulmini! :schiaff: :gne: :goku: :fire:


PS: Dopo aggiungo i codici. èmè

Edit: fatto


Edited by ~ Jibril - 20/7/2017, 13:14
 
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view post Posted on 20/7/2017, 08:28     +1   -1




Con il senno di poi probabilmente si sarebbe chiesta cosa le fosse venuto in mente di inseguire Akita e chiedergli di insegnarle. Era pur vero che era più esperto di lei con le armi, ma dall'altro lato lui usava una naginata mentre lei una katana. Però forse poteva davvero aiutarla.
Mirava, Rika, a non sentire la propria arma come scollegata dal proprio corpo, ma come se fosse parte di esso, un'estensione della propria mano. E non poteva limitarsi a sfoderare la katana e a mulinarla davanti a sé sperando di colpire il nemico, doveva sapere cosa faceva, e per fare ciò aveva bisogno di sentirsi in comunione con la propria spada.
"S-sì... Sì, sto bene" Aveva la gola un po' secca, ma niente di irreparabile. Deglutì e il fastidio s'interruppe.
Quando alzò lo sguardo, Rika vide il leggero rossore sulle guance dello Shikibu: chissà cos'aveva pensato vedendola correre verso di lui, ancora coperta di un leggero strato di terra e i capelli un po' più scompigliati.
La richiesta che lei ebbe il potere di scatenare ancora di più quel rossore, facendolo avvampare ancora di più, e Rika si dovette trattenere dal ridacchiare: Akita era un gran timidone, questo era ormai assodato e doveva sforzarsi per cercare di non gettarlo nell'imbarazzo più completo.
Balbettava anche, rispondendole, e questo la fece sorridere con l'intento di rassicurarlo. "Sempre se non sei stanca!" aveva aggiunto.
Lei lo era, stanca? Sentiva caldo, questo era vero, ma era l'aria secca e il sole che splendeva tra le nuvole a generare l'innalzamento termico. Però stava arrivando una grossa nuvola, perciò in breve tempo la calura si sarebbe attenuata.
Scosse la testa, la Kikimora. "Sto bene" disse solo.
"Sto bene, posso farcela. Sono una Genin, una Kunoichi del Villaggio della Nuvola, del Paese del Fulmine, non mi faccio abbattere per così poco" Questo era il suo pensiero, questa la sua forza.
Tornarono assieme ai Campi di Allenamento. L'atmosfera era un po' tesa, forse per l'imbarazzo presente da entrambe le parti, ma Rika era certa che quando avrebbero iniziato l'addestramento che Akita aveva in serbo per lei, ogni tensione si sarebbe sciolta.
"Dato che vuoi che ti insegni, mi aspetto che tu faccia esattamente quello che ti dico" aveva esordito così una volta calcata di nuovo la terra dei Campi. La voce dello Shikibu era tornata limpida e forte come all'esame pratico, come quando le aveva spiegato le basi della katana poco prima, come quando le aveva fatto notare le sue mancanze. Era tornato nel suo elemento. Rika annuì solamente.
"Bene, sfodera la tua arma e mettiti in posizione"
Rika avrebbe obbedito all'istante, tenendo la parte superiore del fodero con la mano sinistra mentre con la destra afferrava l'elsa e sguainava la katana, andando poi a prendere la stessa posizione usata in precedenza: gambe solo leggermente divaricate con i piedi ben piantati a terra - il destro di poco più avanti del sinistro -, il busto appena appena piegato in avanti, le braccia non completamente distese ed entrambe le mani strette attorno all'elsa. La spada sarebbe stata inclinata in avanti, ma attenta a non posizionarla in modo troppo orizzontale - sarebbe stato controproducente.
Avrebbe preso un bel respiro per prepararsi ad ogni evenienza - non si poteva mai sapere, con questi maschi."Sono pronta"

CITAZIONE
"Signora dei fulmini"... mi piace :asd:

EDIT: modificato il si, aggiungendo l'accento e ho modificato i codici colore di Akita, passando dal verde all'oro (me l'ha detto Jibril stessa, dandomi il permesso di modificare)


Edited by LibraNoGoldSaint - 20/7/2017, 18:53
 
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view post Posted on 20/7/2017, 12:11     +1   -1
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E così come Rika si mise in posizione di combattimento, altrettanto fece Akita. Egli però si mantenne molto più rivolto verso sinistra, al fine di avere una migliore prestanza nei movimenti con la naginata.

"Anche se le nostre armi sono differenti, il concetto rimane lo stesso," spiegò serio il ragazzo, dando un colpetto di mano alla sua asta, "come ti dicevo, non devi limitarti a farti guidare dalla spada, ma sii tu stessa a guidarla.
Non vederne i movimenti, gli attacchi, le difese che con essa esegui, ma sentili. Senti la sua lama, il modo in cui ruota la guardia che tieni nella tua mano, la sua forza e maneggevolezza, e le superfici con le quali entra a contatto. Cominciamo."


Attese quindi che lei partisse all'attacco e che facesse quanto le aveva detto; le avrebbe concesso il tempo necessario a concentrarsi, per questo si sarebbe limitato a difendere e schivare.


CITAZIONE
Scusa il post corto. Post libero anche qui, dato che immagino saprai cosa devi fare e sei coerente. Usa le tecniche che più ti aggradano e mantieni costanti le descrizioni. Lui non attacca in nessun caso. Fermati quando pensi sia giunto il termine del primo turno, anche qui sarà lui a dirtelo.
Scusa se te lo chiedo ma potresti gentilmente cambiare colore dialoghi di lui prendendo il colore qui sopra? Già in un'altra role sto usando quello e a me piace variare. xD

PS: Signora dei fulmini tu. Dea dei fulmini Shiroko e signora fulminata Reisei. Però shhhhht, non dire niente a Zen.
 
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view post Posted on 20/7/2017, 17:52     +1   -1




Quando Rika ebbe preso posizione, anche Akita fece altrettanto, anche se più spostato di lato. La ragazza guardava attentamente il Chuunin, prendendo atto delle sue movenze e della sua postura. E quando questo iniziò a parlare, anche delle sue parole.
"Anche se le nostre armi sono differenti, il concetto rimane lo stesso. Non vederne i movimenti, gli attacchi, le difese che con essa esegui, ma sentili. Senti la sua lama, il modo in cui ruota la guardia che tieni nella tua mano, la sua forza e maneggevolezza, e le superfici con le quali entra a contatto. Cominciamo."
Quello che lo Shikibu poteva essere senz'altro corretto, ma per la Kikimora era ancora nebuloso e oscuro. Doveva ragionare e al contempo non farlo, mescolare l'istinto con il pensiero e agire secondo quello che entrambi le dicevano.
Decise che prima si sarebbe presa qualche attimo per sentire la propria katana: avrebbe perciò chiuso gli occhi e respirato non troppo profondamente. Avrebbe rinsaldato la presa sull'elsa, avvertito la sensazione fredda che le dava la tsuba contro la mano destra, e il piccolo sforzo che facevano i muscoli delle braccia per tenere alzata l'arma.
Quando si fosse sentita pronta, Rika avrebbe riaperto gli occhi e li avrebbe puntati non sulla naginata, ma in quelli neri di Akita. Avrebbe diminuito le distanze con poche e veloci falcate, e con la katana avrebbe disegnato un arco orizzontale con l'intenzione di spostare la lama nemica verso l'esterno e sferrare un successivo colpo diretto alla spalla forte del Chuunin, quella il cui braccio manovrava con più facilità la naginata.
Sperava di coglierlo di sorpresa, ma non è che ci sperasse molto in realtà.
 
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view post Posted on 22/7/2017, 10:58     +1   -1
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Lo ascoltò lei, seguì le sue istruzioni, e lui osservò con attenzione i cambiamenti nel suo modo di combattere. "Mi raccomando, mantieni costante questa affinità con la tua arma in ogni situazione," la istruì lui serio.
Adesso non restava che metterla alla prova; scartò di lato con la sua arma la lama della ragazza e si accorse per tempo dello sgualembro, che evitò spostandosi direttamente con uno scatto.
E così continuò a fare, mantenere alta la difesa ad ogni attacco della kunoichi dai capelli argentati, scartando, parando e soprattutto deviando ogni colpo di spada per far sì che lei prendesse dimestichezza con l'arma anche quando sembrava sul punto di non poterla controllare.
Fu al quinto attacco che il giovane Chuunin decise in un cambio di ruoli, senza avvisare tuttavia, così sarebbe accaduto che la Kikimora si sarebbe trovata a trafiggere un comune tronco.
Il ragazzo? Beh lui a quel punto era già balzato in uno sgualembro alle spalle di lei, che quest'ultima sarebbe comunque riuscita a difendere. Avrebbe poi continuato con un roverso tondo, seguito da un ridoppio dritto, una stoccata e in ultimo un affondo.

"Per essere la prima volta sei brava,"
le disse il ragazzo con un sorriso di compiacenza, facendo pochi passi indietro per allontanarsi prima di tornare concentrato e con lo sguardo d'onice fisso sul suo, "ma non ti distrarre!" detto ciò, egli eseguì di fronte a sé una rotazione continua della sua asta con una sola mano.
Un gesto bizzarro che avrebbe potuto significare nulla o tutto, si mantenne su quell'azione per qualche istante, poi Rika si sarebbe vista arrivare degli spiedi che, lanciati con l'altra mano da Akita, oltrepassavano senza ostacolo alcuno e con precisione millimetrica la ruota formata dall'asta.
Come si sarebbe difesa quindi la fanciulla da quei proiettili?


CITAZIONE
A te un link che son certa gradirai e ti servirà a capire i termini bizzarri. Click
 
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LibraNoGoldSaint
view post Posted on 26/7/2017, 19:05     +1   -1




Dopo il primo assalto, Rika aveva continuato a far danzare la lama e il proprio corpo, cercando la comunione tra se stessa e la katana attraverso la fatica, il lavoro dei propri muscoli e il sudore che scendeva ai lati del viso fino ad arrivare al mento e lì cadere a terra. Era una splendida giornata di sole, e il caldo secco dell'altitudine di Kumo rendeva più difficoltoso ogni movimento, e per questo ogni stoccata, parata e fendente riusciti le erano una vittoria.
"Mi raccomando, mantieni costante questa affinità con la tua arma in ogni situazione" le aveva detto lo Shikibu, e Kikimora aveva annuito, compita.
Successe al quinto assalto: Akita si era evidentemente stancato di difendersi solamente e aveva contrattaccato, lasciandosi apparentemente trafiggere. La figura del Chuunin lasciò il posto ad un tronco, e Rika liberò con stizza la lama dal legno. Era stata colta di sorpresa e, se da un lato era quasi contenta per quella piccola svolta, dall'altro si dava della stupida per non aver pensato anche a questo tipo di eventualità.
Si voltò sentendo la presenza del ragazzo dietro di sè e mosse lateralmente la katana per allontanare da sè uno sgualembro diretto al suo braccio. In rapida successione dovette schivare un roverso tondo con un salto all'indietro, un ridoppio dritto con un colpo parallelo al proprio corpo che andava dall'alto verso il basso, una stoccata che deviò con la punta della katana, e un affondo che schivò ruotando di lato il corpo.
"Per essere la prima volta sei brava" aveva continuato il ragazzo, e in lei si accese un campanello. Non credeva possibile che si stesse complimentando con lei, c'era qualcosa sotto.
"Ma non ti distrarre!"
Lo sapeva, se l'era sentito nelle ossa! La naginata ruotava come un bastone da majorette, a velocità quasi impossibile. Così come doveva essere impossibile il passaggio degli spiedi all'interno del movimento dell'asta, eppure eccoli che stavano arrivando verso di lei.
Rika aveva sentito che, quando ci si doveva difendere, il tempo si dilatava e tutto sembrava avvenire al rallentatore, di qualsiasi natura fosse l'attacco. Nulla di più falso, semmai era il corpo a ricevere una scarica di adrenalina e a far avvenire tutto più velocemente. Era strano, nonostante la fatica fatta fino a quel momento, non aveva paura di venire trafitta dagli spiedi di Akita, e se non fosse per gli sforzi fatti, probabilmente il suo cuore non batterebbe nemmeno così velocemente, come le ali di un colibrì.
Per questo la Genin avrebbe espirato prima di muovere la lama, tracciando un unico arco dal basso verso l'alto, un tondo da destra verso sinistra mentre il filo della katana veniva rivolto al cielo terso per intercettare gli spiedi di Akita a mezz'aria, prima che la colpissero, per spedirli lontano dal proprio corpo. E poi avrebbe scartato verso la propria destra, per tentare di superare l'ostacolo della naginata roteante e poter abbassare un fendente, con il proprio braccio destro ancora in movimento, su quello portante di Akita. Sarebbe stato un movimento unico, fluido come l'acqua e, sperava, preciso come il fulmine.

CITAZIONE
Dato che sono ossessionata dalle descrizioni, la difesa è questa:
<taijutsu ravvicinata> - Stile della Precisione: Difesa Debilitante - [Stm: 4] [Def/Res: +40 +Int/2 +Bonus Arma]
"Lo Stile della Precisione, a differenza del suo fratello, lo Stile del Sole, che presenta tecniche nettamente differenti fra di loro, è caratterizzato dall'esser composto da un unico, preciso colpo. Questo non deve essere portato con forza eccessiva, nè deve risultare brutale alla vista: gli adepti di questo Stile, infatti, amano dire che non è necessario un colpo spaventosamente forte per poter uccidere il nemico, ma semplicemente uno ben portato. La prima tecnica di questa scuola è ovviamente in linea con tale pensiero: sviluppata come prima, fondamentale protezione per i neofiti, nell'ottica che non fossero ancora in grado di attaccare il nemico direttamente, la Difesa Debilitante è composta da un unico colpo, sapientemente portato, il cui scopo è quello di deviare la traiettoria dell'attacco nemico, di qualsiasi portata esso sia, allontanandolo dal corpo dell'esecutore. Se l'attacco da parare è a vasto raggio o a raggio totale, si avrà un malus alla difesa di 20."

Mentre l'attacco è semplice. Il bonus della katana è +8 a Frz/Def/Res.
La Stm passa da 71 a 67.


Edited by LibraNoGoldSaint - 27/7/2017, 08:44
 
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view post Posted on 27/7/2017, 10:38     +1   -1
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Kikimora eresse le sue difese non senza difficoltà, ma comunque mantenendo un certo grado di bravura nell'arte della spada. Lui era comunque un chuunin, seppur appena elevato a quel rango, e sapeva cosa stava facendo. Perché aveva comunque esperienza nella parte più spirituale che concerneva l'utilizzo di armi bianche e quindi erano punti a suo favore.
Non a caso quando la ragazza tentò l'ennesimo assalto a seguito di un accostamento oltre la barriera eretta da Akita, avrebbe quasi avuto la certezza di colpire stavolta, ma il giovane uomo nel mantenere la rotazione deviò la traiettoria della sua asta quel tanto che bastava a far cozzare le due lame tra loro -la naginata toccò con un montante-, probabilmente cogliendo di sprovvista Rika.

Ma ancor più sorpresa sarebbe stata di vedersi cadere per uno sgambetto ricevuto dal giovane. Cosicché mentre lei cadeva, la katana venne portata con forza verso l'alto e sfuggì dalla mano della sua padrona, volando in alto prima di venire prontamente afferrata dalla mano libera del chuunin e puntata alla gola, fissandola serio con le iridi nere.

"Se pensi che ti abbia appena fatto uno sgarbo, sappi che un nemico reale avrebbe fatto anche peggio per vincere, infischiandosene di trovarsi o meno di fronte a una splendida fanciulla."
Stava seriamente enunciando quelle parole senza alcun imbarazzo? Certo che la lotta sapeva tirare fuori il meglio di lui... O il peggio.
"Come inizio non è andato poi così male, ci saranno parecchie cose che dovrai apprendere,"
le spiegò. Nell'osservarla aveva notato in lei un certo potenziale che ancora non era stato tirato fuori, cosa che lui intendeva fare.
Di certo sembrava che avesse conoscenza unicamente delle basi più comuni del duello con armi bianche, ma quell'errore riteneva fosse unicamente colpa dell'insegnante che le avevano appioppato. Lui, visto che era stato tirato in ballo consciamente, avrebbe tirato fuori il meglio da lei e avrebbe colmato ogni lacuna.

"Insieme dovremo lavorare per fare sì che la sintonia con la tua arma ti venga naturale e istintiva ogni volta che la usi. In più dovrò renderti cosciente delle tue debolezze, imparerai a sfruttarle e trarne vantaggio, invece che lasciarti assoggettare ad esse."

Nel dirle tutto ciò, egli roteò agilmente la spada affinché l'impugnatura puntasse verso la sua nuova allieva.
Un invito a riprendere l'allenamento o, se fosse stata troppo stanca, a riporre la sua spada.


CITAZIONE
Eccoci al termine dunque. Concludi con un ultimo post come più ti aggrada e le valutazioni al mio operato.
Spero questa sessione sia stata di tuo gradimento, come trama non era il massimo dell'originalità e questo lo ben so. Ti dico però che è stata utile anche per me che ho la pg con la katana. xD

Veniamo a noi.

Il tuo stile di scrittura è gradevole: una scorrevolezza nelle descrizioni e uno spessore del personaggio che difficilmente risultano di troppo o troppo poco -poi è capace che sono io ciecata e non ho notato cose ma va bene.
Si nota una certa esperienza nel campo gdr by forum. Spesso pecchi di mancate interlinee ma quella è una paranoia mia. lel xD
Sulla strategia non c'è molto da dire, mi dispiace non averti dato maggiori spunti per muoverti meglio nel secondo post.
Il reg lo saltiamo tanto niente calcoli.

Role 10
Scrittura 10
Strategia e approccio 8
Conoscenza regolamento //

Voto medio 9.3 (Bene)


A te solo ed unicamente exp, no punti perché basato sugli exp:
247 + (10% pesi) 25 = 272 exp

Ciaone mademoiselle. :fire:
 
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LibraNoGoldSaint
view post Posted on 27/7/2017, 12:37     +1   -1




Faceva dannatamente caldo adesso. Forse era per il sole che era entrato nel percorso più alto della sua parabola, o forse era perchè era già da un pò che Rika e Akita stavano combattendo sotto i suoi raggi impietosi.
L'attacco portato dalla ragazza sarebbe andato a segno se il Chuunin non avesse messo sulla sua strada l'asta roteante della naginata: le lame si incontrarono con violenza e il suo polso esplose di dolore. Il secondo successivo la Kikimora si ritrovò a terra, di nuovo - la katana sfuggitale di mano quando venne colpita con un abile movimento dell'arma avversaria -, con la punta dell'arma dello Shikibu a qualche centimetro dalla gola.
"Se pensi che ti abbia appena fatto uno sgarbo, sappi che un nemico reale avrebbe fatto anche peggio per vincere, infischiandomene di trovarsi o meno di fronte a una splendida fanciulla"
Rika intanto si era alzata sui gomiti, il dolore al polso ridotto ad un lieve pulsare. Ascoltava Akita parlare, e sgranò gli occhi nel sentire l'ultima parte della frase. Rimase lì, l'espressione un pò inebetita, mentre lo Shikibu - che forse si era reso conto di quanto appena uscito dalla sua bocca - aveva lievemente esitato prima di continuare.
"Come inizio non è andato poi così male, ci saranno parecchie cose che dovrai apprendere"
Stavolta la Kikimora annuì: si rendeva conto di essere ancora una novellina con la katana, sebbene sentisse che quella poteva essere la sua via. E voleva sfruttare questa possibilità al massimo, voleva diventare la migliore. Si rialzò lentamente, mentre il polso faceva via via meno male.
"Insieme dovremo lavorare per fare sì che la sintonia con la tua arma ti venga naturale e istintiva ogni volta che la usi. In più dovrò renderti cosciente delle tue debolezze, imparerai a sfruttarle e a trarne vantaggio, invece che lasciarti assoggettare ad esse"
Le porse l'impugnatura della katana e lei la guardò per un attimo, prima di riprenderla e rinfoderarla con un piccolo inchino. "Conosco i miei limiti, e so anche che si può forzarli solo fino ad un certo punto. Ti ringrazio per aver accettato di addestrarmi, Akita-san, ma per adesso preferisco ritirarmi"

CITAZIONE
Grazie mille per aver accettato di farmi questo addestramento. Mi è piaciuto averti come master, aiutarmi a far evolvere la mia pg in un certo modo, in una certa direzione. Mi hai ascoltata e mi hai indirizzata, mi hai messo i bastoni tra le ruote per potermi aiutare come volevo. Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto, perchè Rika desidera acquisire più capacità per poter servire al meglio il proprio Villaggio, e sono contenta della fatica fatta perchè farà crescere sia me come player sia la mia pg. Grazie mille.
Coinvolgimento personale: 10

Il ritmo è stato veloce, anche se non sempre costante per problemi da parte di entrambe che sono stati comunque comunicati.
Tempistiche: 10

Grazie a te per il tuo tempo e il tuo impegno. E sono contenta di averti aiutato con la tua pg con la katana
 
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view post Posted on 22/10/2017, 12:33     +1   -1
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Fischia, il post di apertura è stato proprio bello! Ottima la resa del png, anche in poche righe. Utilizzi bene la punteggiatura, non ho mai rischiato di restare soffocata o avere il singhiozzo. La trama per me va benissimo, siete state al limite minimo di post ma per qualche scambio di colpi era adeguata.
Ti riporto alcune correzioni sull'italiano e sì, so di essere pignola, ma penso che sia figo cogliere ogni occasione per imparare cose nuove u.u

CITAZIONE
Coinvolgimento Personale: 10
Tempistiche: 10
Trama e Impostazione: 9
Scrittura: 8
Ambientazione e Caratterizzazione NPC: 10
Voto Medio: 9.4
Paga: 140 ryo (fascia del 9)
Edit Angy: 60 ryo (Add.Base) +80 (Voto 9) = 140 ryo

CITAZIONE
scartò di lato con la sua arma la lama della ragazza

Occhio: il significato “deviare” non è tra quelli contemplati dal verbo scartare. O schivi, o scarti la merenda, o scarti la buccia di patata insomma.
Il modo in cui l'hai usato qualche riga dopo, ad esempio, è corretto.

CITAZIONE
era già balzato in uno sgualembro alle spalle di lei

Figo il termine tecnico, ho dovuto googolarlo per capire cosa volesse dire. Però non puoi saltare in uno sgualembro, così come non puoi saltare in un affondo. Già saltare “con” va meglio.

CITAZIONE
le disse il ragazzo con un sorriso di compiacenza,

Attenta alla differenza tra compiacenza e compiacimento: in questo caso era più adatto il secondo.

Edited by ~Angy. - 22/10/2017, 22:29
 
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