Narrato
Parato Akio
Pensato
Parlato Sensei
Akio sentiva che la sua offensiva stava andando a segno. Il suo salto era perfetto, rafforzato anche dalla spinta che si era dato ad ogni passo mentre correva.
Vedeva la lama avvicinarsi sempre più al bersaglio, che a sua volta non dava il minimo cenno di reazione. Credette di essere riuscito nel suo intento. Ma solo per un attimo. Ed in quella frazione di secondo, come era nata, morì quella speranza.
A pochissimi centimetri dall'andare a segno, Akio venne travolto da quella che non avrebbe potuto descrivere meglio se non come un'eruzione di sola acqua.
Non si rese conto di quando era stata preparata la tecnica, ma la grande pressione improvvisa fu tale da fermare i suoi movimenti solo con la resstenza del fluido appena apparso.
Così il ragazzo si ritrovò con un nulla di fatto. Sommerso e col fiato contato.
Pur essendo immerso sentiva che l'acqua aveva una spinta innaturale sul suo corpo: non lo portava in alto per galleggiare ma era come se lo spingesse a terra; anche se i suoi capelli come quelli del sensei fluttuavano normalmente.
In quel momento, da quando avevano lasciato il dojo, il sensei gli rivolse uno sguardo e disse alcune parole. Parole come di scherno che arrivarono senza imperfezioni alle orecchie del giovane.
"Bhe... io ho tentato di colpire, ma la difesa è stata un po' esagerata."Si ritenne abbastanza saggio da non dare aria al primo pensiero che gli venne in testa dopo la nuova provocazione. Adesso doveva studiare un nuovo metodo per avvicinarsi e colpire.
Anche restare immobili risultava un'impresa non da poco per via di tutta la pressione che lo circondava. Guardandosi attorno, poteva vedere di essere praticamente circondato dalla tecnica del sensei. Tutto ciò che trovava nel suo campo visivo era completamente sommerso ed ispezionato da creature marine d cui non capiva l'origine.
Ed in tutto questo Kentaro continuava a camminare come prima, come se l'acqua non ci fosse.
Akio doveva reagire ma sapeva che più attendeva e più era probabile che finisse con l'affogare.
"Decisamente non ho fortuna con l'acqua."Penso ricordando l'incidente che aveva vissuto nella sua ultima missione fuori dal villaggio. Ma adesso le cose erano diverse: era 'libero' di muoversi, non impacciato da chissà quale tuta. Adesso poteva solo fidarsi di tutte quelle lezioni che aveva seguito per anni per prepararsi alla vita da ninja.
Per prima cosa concentrò il suo chakra sulla suola delle scarpe: come quando si vuole camminare su di una superficie verticale. Così facendo avrebbe potuto ottenere una presa leggermente maggiore prima che il terreno diventasse completamente fangoso.
Adesso doveva muoversi, ma con la forza a cu era sottoposto, se mai si sarebbe fermato serebbe stato impossibile ripartire e recuperare lo slancio. Non sapendo e non avendo il tempo di riflettere a fondo su come muoversi, decise d affidarsi alla memoria dei suoi muscoli.
Aveva un piano da eseguire: lo stesso colpo di prima sarebbe stato l'atto finale, ma per la rincorsa decise di usare i passi iniziali di un'altra tecnica. Avendoli più sinuosi era convinto che lo avrebbero aiutato a mantenere l'inerzia una vollta iniziato il moto. E per concludere, il colpo decisivo, lo avrebbe sferrato ritirando a sè il braccio esteso, in modo da sfruttare anche per poco la forza centrifuga generata dal suo corpo.
Con le idee in testa e poca aria nei polmoni, si mise subito al lavoro.
In un primo momento non sembrava avere successo, ma dal secondo passo notò una resistenza minore nei suoi confronti.
Il vantaggio di muovere singole parti del corpo una dopo l'altra è una ridotta superficie esposta alla resistenza e, quindi, a parita di forza immessa, una resistenza minore rispetto a messe più estese.
Pian piano continuava ad accumulare velocità, non come se l'acqua non ci fosse, ma quasi. Si stava avvicinando al sensei pronto per tentare di colpirlo una seconda volta.
CITAZIONE
Tecniche Usate:CITAZIONE
<passiva> - Camminare sulle Superfici Verticali e sull'Acqua - "Il ninja concentra il chakra sulla pianta dei piedi per rimanere saldo sui muri anche a testa in giù, in questo modo è in grado di correre in tutte le direzioni; allo stesso modo emanando e distribuendo al meglio il chakra sulla pianta dei piedi questi sarà in grado di galleggiare sull'acqua, e correre su qualsiasi superficie liquida senza sprofondare. Il consumo di Stamina per questa capacità è nullo a meno che non si affronti una scalata o una traversata sull'acqua per delle ore; in tal caso starà al Master decidere che malus assegnare per simulare l'affaticamento."
CITAZIONE
<taijutsu Ravvicinata> -Stile della Luna: Morte Silente - (Stm: 3)(Frz: +40 +Bonus Arma*3/2) “Lo Stile della Luna è un particolare modo di maneggiare le armi da taglio, di qualsiasi tipo esse siano. Le tecniche basate su tale stile si contraddistinguono per la grande fluidità ed eleganza dei movimenti, quasi come se fossero una semplice e piacevole danza e non un’arte ninja sviluppata per uccidere il nemico. La Morte Silente si configura pienamente in tale descrizione: una serie, seppur breve, di movimenti estremamente complessi, in grado di confondere anche il nemico più esperto, consentendo allo shinobi che esegue questo ballo di avvicinarsi al nemico, per poi colpirlo inaspettatamente con un singolo fendente. Se chi esegue questa tecnica è specializzato in taijutsu, avrà un bonus pari a Vel*3/10.”
(Per il movimento)
CITAZIONE
<taijutsu Ravvicinata> - Stile della Mattanza: Unico Fendente - [Stm: 4] [Frz: +70 +Bonus Arma] “A differenza del elegante Stile della Luna, quello della Mattanza coincide con la brutale uccisione del nemico. Nessuna eleganza, nessuna sinuosità, nessun complesso movimento che possa incarnare l’ideale di bellezza, ma semplicemente odio verso il proprio avversario e violenza. Le tecniche dello Stile della Mattanza sono solitamente caratterizzate da un solo, possente colpo, che non viene nemmeno indirizzato verso una specifica zona del corpo del avversario, ma semplicemente verso la parte più facilmente raggiungibile. L’Unico Fendente prevede un rapido balzo, preceduto da pochi passi, verso il nemico, per poi tentare di colpirlo con tutta la forza possibile. L’unico obiettivo è quello di tranciare la sua carne e di provocarne un’orrenda morte.”
(Per il colpo)
OT// Credo si potrebbe tenere una lezione di fisica con questo addestramento... XD //OT