Eccoci, il primo post è libero, alza il sipario sul tuo pg. Fammi vedere e sentire cosa fa e cosa prova. Mi sembra che questa sia la prima cosa che fai dopo l'esame, quindi ti consiglio di tenerlo in considerazione per il tuo post iniziale. Ricordati solo che non puoi abbandonare Kumo per gli ordini della Raikage, per il resto sei libero. Beh, facciamo un bell'addestramento ma soprattutto divertiti, che quello è l'importante. Per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi in privato.
La gioiosa esibizione di Akira ha certamente infastidito tutta la casa, forse svegliato anche il vicinato eppure in una strada lì vicino qualcuno sorride. Il ragazzo sta diventando bravo, e lui ne va molto fiero.
L'uomo ferma i suoi passi, aspetterà la fine dell'ovvia sfuriata per bussare alla porta. Appoggiato ad un bastone di cui non ha davvero bisogno sta lì per qualche minuto, assorto nei suoi pensieri. Si riscuote quando sente un rumore di passi, suono inconfondibile per l'orecchio esperto dell'uomo. Riprende a camminare verso la fonte di quel suono, un po' stanco per il viaggio ma felice di poterlo vedere dopo l'esame.
E così Akira lo incontra, con un sorriso un po' più piccolo in viso, non ha certo intenzione di mostrarsi troppo felice. Saluta il nipote con un cenno della mano: "Ti sembra questa l'ora per suonare, Akira?" Fa qualche passo verso il nipote e finge di notare solo in quel momento che il ragazzo adesso è un genin. "Noto con piacere che ce l'hai fatta, bravo. Gli allenamenti hanno fruttato bene." Breve pausa e poi riprende: "Che ne dici di farci una passeggiata? Non mi capita tutti i giorni di trovarmi a Kumo" Accompagna l'invito con un gesto amichevole della mano destra.
Se il ragazzo accettasse inizierebbe a camminare, appoggiandosi saltuariamente al bastone. Nel frattempo gli avrebbe chiesto dell'esame, curioso di sapere come si fosse svolto: "Cosa hai dovuto fare per ottenere quel coprifronte? Mi racconteresti del tuo esame?"
Sei libero di fare ciò che vuoi. Puoi anche di rifiutare l'invito, se lo desideri. Non esitare a descrivere il nonno, alla fine è il tuo. Se hai dubbi su qualcosa sai come contattarmi.
Il giovane improvvisamente ferma i piedi a terra. Scuote la testa, la piega a destra e sinistra, fa un lieve ghigno. La bocca si allarga ed emette un sibilo leggero, stringe i pugni, si contorce leggermente. Indaga, indaga, indaga ancora.
*TOC....TOC....TOC*
Il frastuono è familiare, Akira non vuole girarsi, crede di riconoscerlo questo rumore, ne è convinto, ce l'ha sulla punta del padiglione auricolare. Si sta concentrando, chiude gli occhi e riflette.
*è secco, legnoso, mi sta entrando in testa, son sicuro di averlo già sentito, così ben ritmato, forte*
Ti sembra questa l'ora per suonare, Akira?
*...ma non possibile...l'unico rumore così vicino a questo che io ricordi...beh, è uguale, ma dovrebbe essere un fottuto Sol diesis, questo è un Fa.. *
Il ragazzo non sente la voce del nonno, è ancora fermo a quel dannato rumore che tanto lo turba, così noto a lui, ma così lontano in questo momento, lontano il tempo passato
Noto con piacere che ce l'hai fatta, bravo. Gli allenamenti hanno fruttato bene.
*il passato? non vorrai mica dire che è già passato così tanto tempo? Ma certo! *
Finalmente realizza da chi potrebbe provenire la nota, si mette a ridere tra sè e sè, apre gli occhi e dice rivolto verso il vecchio:
Il tuo bastone si è scordato di un Tono...riaggiustalo faticavo a riconoscerti da lontano
Ed ecco che i due dopo molti anni che avevano finito di vivere assieme e di allenarsi si incontrano in piena città, a pochi passi dalla casa dove abitava molti anni fa. L'anziano pone la mano, chiede se vuole fare una passeggiata, è così cordiale in quel momento, sicuramente trama qualcosa...
Lo sai vero che quella che un tempo era camera tua ora è mia? No aspetta, che c'entra, volevo dire...sì andiamo dai, avevo giusto voglia di qualcosa di dolce per colazione, ti piacciono ancora i dolci?
Ma tutto ciò era una menzogna, al nonno non erano mai piaciuti i dolci, solo che Akira non se lo ricordava, era solo lo stomaco che parlava.
I due così sì incamminano, stanno in silenzio per un po' e ammirano la fantastica Kumo, così pacifica, soleggiante, allegra, la guerra che sconvolse questa città sembra ormai ricordo lontano per Akira, ma anche questa è una menzogna, il giovane non si rende conto di cosa stia succedendo, forse non è nemmeno informato sui recenti sviluppi delle politiche di Kumo e la minaccia incombente
*Aspetta cosa hai detto?!*
Niente ...dov'ero rimasto? Cavoli ho perso la pagina...allora... flautofono... Il nonno lo addestra per anni, prende il coprifronte...matrimonio con la sor...ops, troppo avanti mi sono scivolate un sacco di pagine.....ah ecco! Il vecchio ruppe il silenzio tra i due e chiese come fosse andato l'esame genin, al che Akira abbastanza scocciato lo guarda ed esclama la tipica risposta di ogni adolescente
Bene...
Ma ei voleva sapere i dettagli e così il giovane continuò anche contro voglia..
Ho affrontato una sensei dopo che ci aveva avvelenato..o non so cosa con delle strane...credo caramelle? erano molto dure, sembravano biglie, così sono diventato sordo e mi sono incazzato, allora ho preso un kunai ho cercato di attaccarla, ma non ce l'ho fatta, perciò ho deciso di chiamare gli orchi, ma gli ha spazzati via con altre biglie provenienti da chissà dove e allora...allora...beh ho usato la liberazione e mi ha dato il coprifronte, lo so è incasinato, ma ho fatto del mio meglio secondo lei a quanto pare, ecco questo è quanto in breve.
Sembrava scocciato nel parlarne, sentiva che quella sfida fosse stata impari, ben oltre le sue capacità, quella mattina però il flautofonista sentiva una pulsione, quella di affrontare un nemico, da dove gli venisse questa indole adrenalinica? Non lo so, ma credo che il giovane stia avendo un altro di quei momenti in cui il suo umore si capovolge.
Suo nipote gli è sempre sembrato strano: alle volte si concentrava completamente su un particolare e finisce per trascurare tutto il resto. Spesso arrivava a non sentire quello che gli viene detto. Sovente quando rispondeva il ragazzo lo faceva sovrappensiero . Il nonno accenna un sorriso amaro, da questo punto di vista Akira non è cambiato nemmeno un po': ha pensato solo al suono del bastone, poi se ne è uscito con una risposta incoerente. A Jirocho piacerebbe riuscire a capirlo meglio.
Adesso però non gli interessa della camera né tanto meno della colazione, c'è qualcos'altro che vuole fare prima. Fin dal principio i suoi passi sono stati diretti verso un posto specifico. E quando lo stringato racconto del ragazzo giunge al termine l'hanno quasi raggiunto. Lapidaria è anche la sua risposta: "Un esame interessante, direi."
Spesso chi ha vissuto tante esperienze non si affida molto al giudizio degli altri, ma vuole sincerarsi delle cose personalmente. Il nonno di Akira? Beh, lui è fatto proprio così, ed è per questo che stanno andando proprio lì. Ad Akira basterebbe guardarsi intorno per capire dove sono, ma, conoscendolo, Jirocho non è così sicuro che lo farà. Si trovano ormai nei campi di allenamento della Nuvola, dove ogni giorno numerosi shinobi si mettono alla prova per migliorare le proprie abilità. Qui un vecchio guerriero vuole vedere quanto è diventato bravo il suo allievo.
Ferma i suoi passi al centro di uno spazio petroso. "Prima di fare colazione, fammi sentire quanto sei migliorato, Akira. Che musica è in grado di suonare un artista della nostra famiglia e in che modo un suo guerriero può difendere il villaggio?" Lo aspetta, le mani appoggiate sull'impugnatura del bastone.
Così i due membri della famiglia Sakata si trovano uno di fronte all'altro, diversi seppur simili, artisti e guerrieri. Akira si è già allenato molte volte con lui, ma questa volta è diverso, lo si può vedere nel modo in cui il nonno lo guarda, ora il ragazzo è un genin e Jirocho si aspetta molto da lui.
Interessante. Così il vecchio defninì l'esame del nipote. Akira non avrebbe usato questo termine, secondo lui è stato qualcosa di estremamente frustrante. La perdita dell'udito lo ha spaventato; nonostante le provocazioni della sensei non avessero minimamente toccato il giovane durante lo scontro, quell'episodio lo aveva segnato, ma non come un trauma, ma nel suo modo di vedere la quotidianità. All'apparenza era una paranoia, nient'altro, ma riflettendoci sopra, comprese come quel senso non lo utilizzava solo per suonare le note con il flautofono, ma anche per compiere gesti che gli permettono di comprendere il mondo che lo circonda, esattamente come fece poco fa con il bastone del nonno.
La sua mente si fece buia, mentre camminava, taciturno pensava, immaginava un mondo nella quale nessun suono può essere udito, e dentro di sè quella fiamma combattente che entro gli ruggeva fino a qualche secondo fa si spegne. Una riflessione triste, degna di essere sfogata con una bella suonata. Su con il morale, ora è il momento di fare colazione, e bella abbondante..
Prima di fare colazione, fammi sentire quanto sei migliorato, Akira. Che musica è in grado di suonare un artista della nostra famiglia e in che modo un suo guerriero può difendere il villaggio?
*Oh ma che cazzo, io ho fame...*
Tipico di Jirocho, allenamenti prima di mangiare, una tortura per la concentrazione, lo stomaco brontolante non aiuta il chakra a fluire come si deve
*Oltretutto, puzzo da morire, troppo, forse prima dovrei mangiare e lavarmi*
Non cercare scuse e allenati Akira. Il vecchio voleva sentire le melodie del flautofono del neo-genin, che comprese la situazione in cui si trovava, se voleva mangiare doveva prima soprprendere il nonno, ci risiamo, ogni volta con lui era così..
Non proferì parola, non ce n'era bisogno, prese il suo flautofono, posizionò le dita sui tasti, si mise in posizione guardò il nonno e cominciò la sua melodia, lenta, dolce, molto lenta, molto dolce; era mattino presto non poteva di certo fare cose come cantare e suonare brani dal volume alto..
CITAZIONE
<genjutsu> - Tecnica della sonnolenza illusoria – "Tecnica largamente utilizzata in tutti i villaggi ninja per il suo effetto, che la rende particolarmente utile in combattimento. Lo shinobi, concentrando la quantità di chakra necessaria, ed immettendola poi, in un secondo momento, nella mente del proprio avversario riesce ad indurre in quest’ultimo uno stato di sonno che sarà più o meno intenso a seconda della quantità di chakra utilizzata per attivare la tecnica. Causa Status Sonnolenza e Paralisi." Liv 1: [Chk: 40] [Eff: 50]
Akira inizia a suonare. La suadente musica si diffonde nell'aria e arriva alle orecchie del vecchio. Le mani allentano la presa sul bastone, le palpebre si chiudono lentamente...
È un attimo, poi Jirocho scatta con un balzo all'indietro. Nel frattempo il bastone, ormai lasciato libero, inizia a cadere lentamente verso Akira. Il flauto compare tra le mani del nonno, uno strumento antico ma ancora eccezionale.
La melodia che intona è diversa dalle solite, dà quasi un idea di pesantezza. Infatti appena l'impugnatura bastone arriverà a toccare il suolo Akira sentirà appieno il peso di ciò che è diventato: i vestiti, l'equipaggiamento e lo stesso flautofono sembreranno quasi di pietra al ragazzo, che dovrà faticare molto anche solo per tenersi in piedi.
Moltiplicazione del Peso[/size] - [Chk: 40] [Eff: +50] "Il ninja modifica i sensi dell'avversario con il proprio chakra portandolo a percepire gli oggetti che indossa come molto più pesanti di quel che sono. Questa tecnica può diventare molto pericolosa soprattutto se l'avversario non è fisicamente portato al trasporto di grandi pesi. Per liberarsi di questa tecnica è comunque possibile abbandonare gli oggetti in questione, ma così facendo, ovviamente se ne perdono i vantaggi a meno che non si voglia usare l'azione di recupero."
Non sarà affatto facile per il flautofono del genin a tenere testa all'esecuzione impeccabile di Jirocho, ma Akira dovrà farcela se vuole la sua colazione.
Allora, la tecnica la metto sotto spoiler appena arrivo a un computer, è tra le genjutsu comuni. In questo post non mi interessano i numeri ma più che altro comecruoli quello che accade. Come al solito contattami in caso di perplessità Edit: ecco fatto
Una melodia dalle note lunghe, sostenute, dinamica: mezzopiano
*Veramente sto suonando in piano non in mezzopiano*
Volevo ben dire...piano. Dolcemente entran sussurrando alle orecchie dell'anziano che va appisolandosi, molla la presa, sinusoidamente si muove indietro e avanti, sembra che il legno possa cadergli di mano da un momento all'altro, socchiude le palpebre, leggere...leggere...molto leggere. Jirocho scatta allontanandosi da quelle cullanti vibrazioni. Il giro melodico ricomincia da capo per l'ennesima volta, ma ecco che dalla sezione dei flauti si innalza potente un suono, ben marcato, isoritmico e accentato, sembra un sasso musicale. Questa era una vera sfida, questa musica era opposta al brano che Akira stava eseguendo, pareva una pesante provocazione.
*pareva un bel paio di balle, mi sento veramente pesante, che diavolo sta facendo il vecchiaccio quasi non riesco a staccare le dita dalle meccaniche del flautofono*
Se il problema dell'udito pare il più grande per uno strumentista, si vede che non in molti sanno quanto il limite fisico sia ben peggiore. Ogni nota colpisce dritto sul corpo del giovane, sembrano quasi palle di cannone. La nota colpisce l'orecchio e ogni volta che lo fa ecco quella sensazione, come se qualcosa stesse per spremere il corpo di Akira. Stretto, molto stretto, ogni movimento fisico risulta amplificato per mille. Solo i polmoni può ancora spremere, e allora il genin si carica di fiato e soffia come non mai, come un urlo disperato.
CITAZIONE
<genjutsu> - Illusione Fulminea: Tecnica del Pilastro di Fulmine - [Chk: 35] [Eff: +50] "Questa tecnica mira a rendere inoffensivo, sia dal punto di vista offensivo che da quello difensivo, il proprio avversario. Concentrando la quantità adeguata di chakra nella mente del nemico, l’utilizzatore l’ingannerà al punto da fargli credere d’essere accecato da una forte luce che scaturisce dagli occhi e la bocca della persona che lo affronta. Totalmente preda dell’illusione, il malcapitato non sarà in grado di rendersi conto della falsità dell’immagine che gli si propina di fronte, credendo fermamente d’essere stato accecato, tanto che il corpo reagirà di conseguenza, impedendogli l’uso della vista e lasciandolo preda del proprio avversario. Causa status accecamento su Danno Certo/3."
Quel colpo d'aria, prima un fischio acutissimo, una raffica di vento energica e poi si abbatte su una nota grava finale che rimbomba come un tuono vicino in cielo. La melodia cacofonica continua così con due note, le minime note che servono ad Akira per compiere questa tecnica e le uniche che può fare in quel momento con il suo flautofono tanto è il peso che gli opprime le dita. Nelle sua mente c'era solo una cosa, distrarre il nonno accecandolo, ma ancora più importante era concentrato a fare in modo che lo stomaco non gli si chiudesse a causa del macigno che stringeva anche gli organi interni.
Accecare l'avversario può rivelarsi una mossa davvero efficace, anche un semplice pugno di sabbia negli occhi è riuscito innumerevoli volte a capovolgere l'esito di uno scontro. La vista è in effetti un elemento molto importante in un combattimento, ma non in uno tra flautisti.
Jirocho non fa una mossa per difendersi dall'illusione di Akira, invece inizia ad avanzare lentamente verso il ragazzo, perfettamente conscio della sua posizione grazie allo stesso suono che dovrebbe accecarlo. Ad ogni passo la melodia diventa più intensa, più opprimente, finché il flautofono ormai pesantissimo non inizia a trascinare le mani di Akira verso il terreno.
Ma quando l'ancia sfugge dalla bocca del ragazzo la musica cessa, tutto torna come prima. Davanti a sé Akira può vedere il nonno e intorno al campo uno sparuto gruppetto di spettatori, probabilmente passanti attirati dalla musica. Jirocho ha allontanato il flauto dalle labbra e inizia a parlare al nipote appena vede che si sta riprendendo dagli effetti dell'illusione:Niente male, ma prima dei dolci ti attende un'ultima prova.
Le gocce di sangue che colano dal dito del vecchio, quella musica che il ragazzo non ha mai sentito eppure in qualche modo conosce, tutte queste cose possono essere per Akira un presagio di quel che sta per accadere. Invocate dalle note dello strumento tre massicce figure si materializzano di fronte al vecchio in un chiaro invito al Sakata quartet di scendere in campo. Nonostante il loro aspetto terribile i tre oni richiamati mantengono una certa eleganza, una classe che in qualche modo caratterizza Jirocho, e Akira lo sa bene.
Il quartetto rimane lì, come in attesa, tra i mormorii di ammirazione del pubblico che assiste a quel confronto musicale dotato adesso anche di una forma visibile. Costituiscono uno spettacolo che sicuramente non molti possono vantarsi di essere in grado di superare.
L'esibizione volge al termine, ma si prospetta un ultimo atto magnifico, uno che difficilmente la gente che si è trovata a passare di lì quella mattina riuscirà a dimenticare.
Perdonami l'espressione teatrale, ma credo che adesso con gli oni in campo possa essere adeguata. Siamo prossimi alla conclusione, qualche altro giro di post e poi tutti a casa. Stai attento alla scrittura, nell'ultimo post ho trovato un "leggere" che non mi è piaciuto. Come al solito non esitare a contattarmi in privato per delucidazioni Il colore del parlato lo aggiungo appena posso, ora da cellulare non è facile
Jirocho viene travolto da quelle due note, stava funzionando, ora che non ci vedeva Akira avrebbe utilizzato una ninjutsu, fermando la musica, togliendo l'ancia dalla bocca avrebbe potuto compiere i sigilli e cercare di colpirlo di sorpresa
*pazzia, questa è una sfida tra musicisti non tra ninja*
Ma...allora perchè accecarlo?
*I suoi occhi cominciavano a darmi fastidio, ora che li ha chiusi va molto meglio*
Ok. Il giovane flautofonista era così preso da quelle note soffiate con così tanta forza che non si accorse che il nonno si sta avvicinando verso il nipote sempre di più, passo dopo passo si incamminava verso la fonte sonora. Il flautofono si fa ancora più pesante. Più che le dita che scivolano sui tasti per suonare, sono le dita che scivolano da tutto il sassofono. Da quello che prima era il sasso che percepiva attorno al suo corpo, ora lo era dello strumento nelle sue mani. Si chinava contorcendosi sempre di più per riuscire a premere le meccaniche. Come quel peso era arrivato, allo stesso modo scomparve.
Akira si rimise in piedi pronto a suonare la prossima nota, ma le parole di Jirocho lo fermarono da quel suo urlare minimale. Senza indugi ecco la tanto acclamata ultima prova del nonno. Suonava quella melodia come da indemoniato, ma c'era qualcosa di nuovo questa volta.
*Questo pezzo, me lo ricordo...assomiglia molto a quello che suona il nonno quando evoca i suoi oni, ma è diversa, sembra quasi l'abbia arrangiata, è veramente possibile farlo? Sembra quasi che moduli ogni otto battute invece di restare sulla stessa tonalità dall'inizio alla fine, ha scoperto qualcosa che non mi ha ancora insegnato forse? *
Dalle vibrazioni del flauto del vecchio apparvero nell'aere i tre orchi. I loro guardavano provocatoriamente verso Akira, li aveva conosciuti da molto tempo. E in quel momento Akira si ricordò di un bosco, di alcuni alberi abbattuti a terra e della prima volta che lui dovette richiamare gli orchi per fronteggiare il nonno con i suoi duri allenamenti. Ora si ricordava, ma ancora meglio si ricordò di come i suoi novizi orchi riuscirono a buttare giù quelli del vecchio.
Gli occhi di Akira brillarono, sapeva già cosa fare ancora prima di aver evocato gli orchi, doveva combatterlo al massimo. Qualcuno da fuori ammirava curioso lo scontro e questo diede la carica al neo genin, poteva dimostrare ai compaesani quanto valesse
*aspetta, cosa? altre persone, e queste quando sono arrivate, oh merda mi sento un pelo sotto pressione ora*
Qualcuno da fuori ammirava curioso lo scontro e questo non diede la carica al neo genin, anzi lo mise in imbrazzo e....ma che diavolo sto dicendo? Datti una mossa Akira e fai quello che hai in mente, fregatene degli altri.
*Vero*
Akira chiuse gli occhi, prese un lungo respiro, si bagnò le labbra, mise la bocca sull'ancia, la strinse e quando aprì gli occhi cominciò il suo solo
<attivazione> -Tecnica del Richiamo degli Oni- [Chk 10*Oni] "Il ninja si morde il dito per farne uscire del sangue, dopodiché esegue una cantilena struggente atta per invocare queste sacre Creature. E' un'attivazione ma non richiede il mantenimento."
CITAZIONE
<attivazione> - Chiamata degli Orchi - [Chk: 25 x turno]“Questa è la melodia d'apertura del Flautista, che suonando con il suo strumento una particolare nenia appresa alla Sede del Clan riesce a chiamare a se i propri Oni protettori e a controllarli. Ma non basta ciò, infatti non è la semplice melodia a ricrearli nel nostro mondo, ma bensì è la fusione del chakra del suddetto con la musica, ai quali sono profondamente legati gli Orchi, chiedendo però in tributo una piccola dose di chakra da parte dell'evocatore.”
Se il nonno sembrava indemoniato, Akira ancora di più. La sua melodia per richiamare i suoi oni era indescrivibile, virtuosismo tecnico e passaggi d'improvvisazione pura, combinati assieme in un rituale di evocazione quanto mai bizzarro all'interno del clan del Flauto demoniaco, come insolito era d'altronde il suo strumento. La melodia sale e scende a velocità incredibile, si sente di sottofondo un ritmo incessante, è un'illusione? No era apparso il primo oni, del Sakata quartet il suo feroce Berserk, sempre così decisivo. La dinamica cresce, così come quel sottofondo comincia a diventare man mano, parte integrante della melodia. La melodia continua ed ecco che si sente quasi affiacnati un rumore molto basso e delle armonie particolari, degli accordi ben marcati. Il difensore e lo scudo e l'elementalista eccoli qua. Il primo appoggia le note che produce la comparsa del secondo, che intanto cerca di seguire gli accenti degli altri strumentisti, producendo quelle sue belle invenzioni armoniche. Così dissonante ma piacevole il tutto, il Sakata Quartet sembrava provenire da un'altra regione rispetto a quella dei ninja.
CITAZIONE
<genjutsu> - Prima Ballata - [Chk: 50][Efc: +40]“Tra le tante genjutsu che il flautista impara durante la sua vita questa è quasi certamente la prima, per via della sua facilità d'esecuzione in battaglia ed anche per gli effetti molto fruttuosi ed utili. Raito: nella versione paradisiaca e luminosa di questa illusione attorno agli Oni appaiono delle piccole foschie brillanti, di colore più o meno vario, che dipende dallo stato d'animo dell'esecutore e dal tipo di personalità di quest'ultimo. Infatti non è raro trovare Oni di un flautista malvagio coperti da una nebbia nerastra, oppure azzurrina, nei momenti di pacata tristezza. Se usata questa genjutsu da un bonus all'Int e alla Frz degli Oni di 15.
Accompagnato dai suoi tre amici Akira conclude il suo solo e tutti assieme riprendono il tema iniziale della melodia. Si connettono musicalmente ed ecco che il gioco è fatto. Gli Oni si illuminano di un colore porpora, elegante e feroce come lo stile della musica che Akira stava suonando. Quella volta nel bosco fece proprio così, entrò in sintonia con i suoi amati Oni. Si sarebbe ripetuta la storia anche questa volta?
//Non sarà mai in sincrono la lettura con la musica, ma è stato difficile, ci ho provato lo stesso, l'altra volta con un testo era facile//
Mentre ancora la prima ballata del ragazzo è in corso, gli oni del vecchio partono in avanti guidati dalla stessa musica che li mantiene in questo mondo.
Un genin qualsiasi non avrebbe in alcun modo il tempo di reagire a un offensiva così fulminea, ma per Akira è diverso: le sue orecchie conoscono quelle melodie, le note del flauto per lui sono ordini chiari che gli consentono di prevedere come attaccheranno gli Oni di Jirocho.
Avrebbero agito in successione. Per primo quello dei tre con meno potenza offensiva si sarebbe avventato sullo scudo del Sakata quartet, con lo scopo di bloccarlo e impedirgli di bloccare gli altri due assalti in arrivo. Poi sarebbe stato l'elementalista del quartetto a doversela vedere con un fendente di nodaci vibrato a tutta forza dal berserk del nonno. Ma solo allora il pubblico avrebbe potuto comprendere il vero scopo dell'attacco: i colpi erano mirati a lasciare senza difesa l'ultimo Oni di Akira, che sarebbe stato bersagliato dal colpo più potente. Infatti il più temibile del trio di Jirocho, il suo elementalista, lo avrebbe attaccato con una stoccata formidabile e carica di chakra.
L'iniziativa del vecchio era temibile, ora al giovane genin riuscire a superarla.
Eccoci qua, difenditi come meglio credi (niente calcoli) dagli attacchi, considerando anche che puoi anticiparli dalla musica. Poi metti su una bella controffensiva, non pensare troppo al limite di attacchi in un turno, quello che mi interessa davvero è vedere un bel post. Ah, e come tu prevedi le sue mosse lui prevede le tue, ruolati bene questa cosa. Abbiamo quasi finito, dipende dal tuo post, ma il mio prossimo potrebbe anche essere l'ultimo che farò.
Un'aura circondava gli Oni di Akira. Il giovane era convinto di poter fronteggiare i suoi avversari. La sfida ora era alla pari. Il giovane mentre suonava quelle note così veloci guardava il nonno, aspettava una sua mossa. Qualcosa riconobbe, dalle note, riuscì a leggere i suoi intenti. Jirocho stava chiaramente elaborando qualcosa di complicato anche questa volta.
*Mi sento di ricordare qualcosa, il modo in cui guida gli Oni. Ha suonato per ora un ciclo di dodici note e poi lo ha ripetuto uguale per due volte, alla terza qualcosa è cambiato invece, sembra le abbia suonate al contrario. Se le cose stanno così vuol dire che il prossimo insieme di note potrebbero essere le stesse del primo ma lette a matrici di due cambiandone l'ordine ogni volta che la serie finisce per tre volte, ed infine concluderà raddoppiando il tempo eseguendo la melodia variata che ha fatto al terzo giro, ma questa volta cambierà nuovamente, la eseguirà leggendo le note come fossero scritte sotto sopra su di un pentagramma. Lui è un mostro con la matematica musicale, sono sicuro che questa melodia l'ha già fatta in mia presenza e se il mio ragionamento è corretto...so cosa fare! *
Ricordi di allenamenti passati ritornano di nuovo alla mente del giovane Akira, lo stile del nonno di usare gli Oni per combattere si basava su un metodo musicale molto legato alla matematica delle note e ad una serie di regole da lui inventate che però l'orecchio assoluto del neo-genin riuscirono a decifrare anni fa. Se lo ricordava il metodo, nella sua mente riuscì a prevedere ogni singola nota in arrivo, era come un codice che si ripeteva ogni volta, un segnale fortemente percepibile dalla mente del ragazzo. Lo schema dei movimenti degli orchi di Jirocho erano stati palesati. Lo scudo bloccherà lo scudo di Akira, mentre il berserk si occuperà dell'elementalista del ragazzo, ed infine l'elementalista di Jirocho colpirà fortissimo il berserk rimasto. Un piano degno dell'anziano, ma sembra non considerare quanto gli Oni di Akira siano migliorati nel tempo. Lette le intenzioni, ci volle poco tempo al giovane per mettere in atto il suo contrattacco. Era questione di tempo, inizialmente, lasciò che gli Oni facessero quello che il nonno stava loro comandando, sapendo che al momento giusto i suoi orchi avrebbero attuato il contro piano per fermarli. L'attacco cominciò, lo Scudo si stava avvicinando lo Scudo di Akira, ma il secondo restò immobile, aspetto che gli passasse davanti il Berserk del giovane, che si stava precipitando a contrattaccare la presa dello Scudo di Jirocho. A quel punto i due si incrociarono, in quel istante l'elementalista del vecchio non aveva visibilità su cosa stesse facendo lo Scudo di Akira, infatti sfruttando quel attimo di campo cieco corse verso l'elementalista per bloccare il suo raggio d'azione e impedirgli di colpire il Berserk che stava impegnato contro lo scudo di Jirocho.
La musica di Akira a quel punto era quanto mai accesa, continuava con i suoi comandi, stava suonando la melodia del nonno, ma ogni volta che il giro di dodici note si chiudeva, Akira era già al giro successivo, ma lo suonava al registro più acuto, anticipando la sequenza melodica, impedendo al nonno di concentrarsi a pieno, vedeva letta ogni sua intenzione ancora prima che la suonasse, un vero e proprio sfottò musicale, era come se gli stesse leggendo la mente. Chissà quanta pressione sentiva Jirocho, così bravo e artistico nelle melodie, un genio dell'arte nella guerra, che per troppo metodo acquisito si vedeva leggere nel pensiero dal nipote, gli aveva insegnato troppe cose, e ora di fronte a lui era come un artista nudo.
*non farmi pensare a lui da nudo, mi deconcentri*
Scusa. Ed infine, che il berserk del nonno potesse in qualche modo superare l'elementalista di Akira era quanto mai arroganza, a quel punto, trovato campo libero, il Berserk si sarebbe sicuramente lanciato verso l'elemantalista, che aveva già preparato il suo temibile colpo, un pilastro di pietra, carico di chakra, lunghissimo, che come una lancia si scagliò dritta verso il suo petto a velocità folle, sicuramente avrebbe impattato fortissimo! Certo, l'idea del giovane poteva sembrare vincente, ma la strategia sarebbe bastata a superare la forza nettamente maggiore degli Oni del nonno?
*Non me la iellare, questo modulo d'attacco aveva funzionato già una volta...due anni fa... *
Il contrattacco del berserk di Akira è feroce, ma il suo avversario non è da meno: sembrano praticamente alla pari, nessuno dei due riesce a guadagnare terreno, entrambi bloccati dalla forza dell'altro. Nel frattempo l'elementalista e il berserk di Jirocho si dirigono verso i loro bersagli: il primo verso il combattimento già in corso, il secondo a impedire all'elementalista del genin di raggiungerlo. Mentre il piano del ragazzo sembra progredire bene e il suo scudo ha già iniziato a muoversi seguendo le direttive dello strumento accade qualcosa che potrebbe minare la sicurezza di Akira: la melodia del flauto cambia all'improvviso. Non è una variazione enorme, gli spettatori non se ne accorgono nemmeno, ma per Akira che ne comprende il significato è completamente diverso: l'elementalista del nonno si allontanerà dal berserk nemico e si dirigerà verso l'elementalista. Sapere le intenzioni del nonno questa volta non servirà: non c'è tempo per prendere delle contromisure, è accaduto tutto all'ultimo secondo e, indipendentemente dall'abilità di Akira, l'oni non reagirebbe in tempo ai comandi. Adesso dopo quella mossa repentina l'iniziativa sembra passata nelle mani del nonno, che può affrontare l'elementalista di Akira in un due contro uno.
L'intervento del secondo oni risulta decisivo: il potente attacco roccioso viene arrestato da un fulmine carico di chakra, permettendo così al berserk di avanzare liberamente verso l'avversario più indifeso: Akira, che si trova a fronteggiare da solo la spaventosa figura. E' finita, gli oni del ragazzo troppo lontani, il nemico pericolosamente vicino, stavolta l'esperienza di Jirocho ha avuto la meglio sul talento del giovane.
Il concerto termina, la musica cessa, il flusso di gente intorno a quel luogo riprende, le persone tornano alle loro occupazioni mattutine e la vita a Kumo torna a scorrere normale. Lì rimangono soltanto i due Sakata, uno di fronte all'altro, come quella volta tanti anni fa, ma allora l'esito era stato diverso. "Sei stato bravo, ma ricorda che non è saggio utilizzare due volte una strategia contro lo stesso avversario, e mi hai un po' sottovalutato.". Si china a riprendere il bastone da terra. "Se non sbaglio avevi parlato di mangiare qualcosa, hai ancora fame?". Lo sguardo del nonno è orgoglioso, Akira è migliorato molto musicalmente, e anche come ninja non se la cava malissimo; la strada da fare è ancora lunga, ma il giovane sembra essere in grado di portare avanti il nome guerriero della famiglia.
CITAZIONE
The end. Ultimo post in cui puoi fare ciò che desideri, anche colazione, e scrivere la tua valutazione sul mio operato. Spero che tu ti sia divertito e non ti sia pentito troppo di avermi scelto come master. Lascio a te libera interpretazione del fatto che la musica di evocazione degli oni sia variata da quando Akira l'aveva sentita prima: potrebbe essere un' abilità personale del nonno come semplicemente l'effetto di un talento di clan, a te la scelta. Adesso la valutazione: Role 8 Mi piace come ruoli il tuo pg. All'inizio trovavo curioso il dialogo tra narrato e pensato, ma con il procedere dell'addestramento ho iniziato davvero ad apprezzarlo. Un piccolo appunto: i cambiamenti d'umore che a volte mi sembrano un po' troppo improvvisi anche nonostante il carattere di Akira. Come ti ho anche detto in privato la cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è stato come hai ruolato la moltiplicazione del peso: dal tuo post non si evinceva in nessun modo che la tecnica agiva sul peso dell'equipaggiamento, sembrava proprio un'altra cosa (se non erro c'è una tecnica jonin-s che ha effetti simili). P.S. Ho adorato il tuo primo post. Scrittura 8 Ci sono degli errori ma nulla di gravissimo. Sono principalmente legati alla posizione delle virgole, so di farne molti anch'io di questo tipo, e al tempo della narrazione. Tu narri al presente, anche se più di una volta ti è capitato di fare delle frasi al passato, comunque confondersi è facile, potrei averlo fatto più di una volta io stesso. Strategia e approccio 9 Qui non ho molto da dire: il tuo pg si è comportato bene, rimanendo però sempre fedele alla sua identità, mi è piaciuto. Conoscenza del regolamento // Hai fatto solo un calcolo prima che ti dicessi che non mi interessavano e non credo sia abbastanza per dare un voto, ma mi è sembrato giusto. Voto medio 8,3 Quindi l'addestramento è svolto bene e ti prendi tutte le ricompense del caso: 198 exp (Spero di non aver sbagliato calcoli) 2 pa/pt/ps
Con una coda, quanto mai incalzante, lo scontro finisce. La musica del nonno fa un'ultima variazione cosa inusuale per essere un finale. Nemmeno a dirlo la strategia del nonno era superiore e la sua esperienza era tale che era riuscito a leggere il contrattacco di Akira, ancora più in fretta di quanto egli avesse fatto con il nonno. Il giovane non avrebbe mai fatto in tempo ad elaborare una nuova serie per contrastare quelle matematichezze del nonno, erano troppo virtuose persino per lui.
Non guardò nemmeno i suoi Oni venire sconfitti, ammirò semplicemente il nonno che suonava il suo flauto, cambiava in continuazione in maniera imprevedibile, a tal punto che il giovane perse il filo del segno, arrivando a non riconoscere nemmeno le note da quanto erano confusionarie alle sue orecchie. Il movimento del nonno era fluido e sicuro, probabilmente sapeva già che Akira avrebbe suonato allo stesso modo di quella volta nel bosco, quindi il nonno era già pronto. Il senso era perso, la battaglia pure. Gli Oni di Jirocho circondarono Akira, ma lui si era già arreso, aveva già tolto il flautofono dalla bocca qualche secondo prima. Non aveva visto gli Oni, vedeva solo il volto del nonno quando la musica era finita.
Mise via il flautofono, guardando ancora il vecchio disse: Sei proprio il mio maestro...
Già, aveva proprio sottovalutato il nonno, la presunzione e la fame lo avevano portato a credere di poter vincere il nonno come fece due anni fa, non sono solo i giovani a crescere, ma anche gli artisti in quanto tali mutano e ricercano questo stato, come nessun onda si ripete, nemmeno il musicista doveva soffermarsi per troppo tempo sulla stessa spiaggia ad ammirare queste onde infinitamente mutevoli, ma nuotarci e imparare da loro, per poi cambiare costa nuovamente. Due anni erano troppi per mantenere lo stesso metodo per combattere gli Oni del nonno. Ma la morale più importante per Akira era che lui era ancora trop... Se non sbaglio avevi parlato di mangiare qualcosa, hai ancora fame? Cazzo se ho ancora fame, andiamo dove vuoi tu, visto che hai vinto tu Hey aspetta, ti stavo spiegando una cosa importante...vabbè lo farò un'altra volta.. I due si incamminarono nel chiosco di dolci più vicino, l'animo di Akira ora era sereno, chiacchierava tranquillamente con il nonno, e non pensava ne alla musica nella guerra, ma solo al nonno *e al cibo, ho ancora fame...* Giusto, e al cibo. La mattina era giovane, l'albeggiare era ancora in corso, i due sparirono dietro una strada in salita verso il sole nascente parlando del più e del meno, come un nonno e un nipote farebbero, non erano ninja e nemmeno musicisti in quel momento.
//Grazie, l'addestramento mi è piaciuto un botto, coinvolgente al punto giusto, ho avuto modo di esercitarmi un sacco sullo stile di scrittura e descrizione della musica, dovendo spiegare sia la mia che quella del nonno. Il combattimento tra oni è stato fichissimo. Mi hai dato largo spazio all'interpretazione degli eventi e mi hai seguito molto tramite mp, come Master sicuramente ti richiamerò prima o poi. Le tue votazioni mi sembrano molto eque, ammetto che ogni tanto per distrazione ho messo virgole dove non andavano, il tempo verbale dei narratori era sfalsato ogni tanto per distrazione, my bad. Tempistiche: 10 molto rapido come promesso, è stato breve ma intenso Coinvolgimento: 9.5 anche se mi hai lasciato molto spazio per descrivere le musiche, anzi...tutto...il rapporto con il nonno non ha avuto grandi sviluppi come speravo, ma non è un enorme difetto, ma un dettaglio in quanto non puntavo a questo, ma mi sarebbe piaciuto fosse successo qualcosa anche di piccolo, quindi non mi viene da dare il voto massimo ma quasi, il perchè lo metta sul coinvolgimento è perchè ti avevo dato solo qualche linea guida sul carattere del nonno, ma al contempo anche carta libera su quello che doveva fare quindi mi aspettavo qualche dettaglio interessante in più per poterlo sviluppare pure io nel futuro, lo so, è un mio npg e dovrei occuparmene io, ma avrei adorato come dico se mi avessi lanciato spunti in quanto master. Nulla di che comunque.
|| Parola d'ordine: #poche_ciance_più_valutazioni.
Hai sfruttato bene il bg e l'npc del giocatore il quale non penso potesse aspettarsi di più da un semplice addestramento. In alcuni post potevi essere più accurato nelle descrizioni ma tutto è uscito comunque un ottimo lavoro, ben fatto e alla prossima guerra tra musicisti ||
Coinvolgimento Personale (¾DatGuy): 9.5 Tempistiche (¾DatGuy): 10 Trama e Impostazione: 10 Scrittura: 7.5 Ambientazione e Caratterizzazione NPC: 8