Saru-Shin. Awakening of the Gods, Sasaki Keigo - Sessione Autogestita #5 Speciale

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view post Posted on 5/7/2017, 21:11     +1   -1
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uff.

Un attimo prima era avvolto dalle tenebre, bagnato fino al midollo osseo, in compagnia di due compagni di un'avventura squilibrata in fondo agli abissi più neri, l'attimo dopo si trovava in una sala che solo una volta aveva avuto occasione di vedere.

Per quanto fosse diventato Eremita dei Primati, Sasaki certe zone dell'eremo semplicemente non le frequentava. Questo perché vicino quelle zone abitavano o circolavano le scimmie più anziane, quelle che ancora, nonostante tutto, vedevano di malocchio l'ingresso del gigante cremisi in quel covo di scimmie conservato in una bolla spaziotemporale a sé stante. Se a questo ci si aggiungeva la sua politica “concedere sempre una possibilità” che aveva portato l'eremo ad essere, a loro dire, invaso dai macellai dei loro confratelli, si poteva capire che la tensione che si respirava a circolare in quelle zone era palpabile. E pesante.

Vi era stato introdotto una sola volta, poco dopo la fine della guerra fratricida di Yoori. In quella sala aveva avuto modo di conoscere l'essere più importante di quell'eremo: Hidenori.

Quel buffo ammasso di pelliccia sbiadito dal tempo indossava sempre il tuo tipico kimono rosso. La prima volta che Sasaki l'aveva incontrato, dopo averlo accolto a braccia aperte, si era messo a raccontare di tempi remoti e antichi in cui, ancora giovane e forte, aveva combattuto mille e mille battaglie, mostrandogli con orgoglio la corona di Sun Wukong, il leggendario Primate che aveva dato origine a tutto: all'eremo, al popolo, alla sua stirpe guerriera, al patto con gli uomini. Aveva parlato e parlato così tanto che neppure si era accorto della mano di Enma che lentamente spingeva Sasaki. Quella volta l'allievo prediletto aveva risparmiato al Rosso una filippica senza tempo su imprese passate che ormai Enma conosceva bene. A sua detta, solo Keiichi si era dimostrato incline all'ascolto senza sosta delle storie di Hidenori che, per quanto avvincenti, finivano sempre col perdere il punto della situazione e ripetersi fino alla nausea, come un vecchio brontolone che rimarca sempre e costantemente le sue esperienze giovanili ogni volta che lo si incontra.

Aveva passato più tempo con Etsuyo e Kojiro, le due piccole scimmiette che avevano dato così tanti grattacapi al grande Enma. Quando qualche volta argomento cadeva su queste storie passate, l'atteggiamento del primate bianco si faceva schivo e freddo, molto più austero e severo di quanto non fosse stato di solito. Le due scimmiette invece tacevano imbarazzate e con un grande senso di vergogna alle spalle. Non che i rapporti tra i tre fossero ostili, anzi, ma chiaramente quello che era accaduto in passato aveva ancora le sue cicatrici. E lui poteva capirlo benissimo.
Con quei due, che si divertivano a combinargli scherzi senza pietà ai primi tempi, Sasaki aveva sviluppato un rapporto particolare. A differenza delle scimmie sopracitate, quei due erano entusiasti di avere un'eremita che non solo stava agli scherzi, ma li combinava a sua volta. Il bersaglio preferito di questi scherzi in genere era Gorira, che con la sua goffa massa era un bersaglio troppo facile. Qualche volta capitava a Chisaru, ma il piccolo guastafeste era troppo veloce e non si volevano creare scherzi pericolosi. Ad un certo punto i due avevano smesso di infastidire Sasaki, vedendo che era sulla loro stessa linea di pensiero. Tuttavia, spesso e volentieri erano occupati ad aiutare Enma a risistemare l'Eremo, per quanto il contributo degli uomini che avevano trucidato i loro compagni fosse evidente. Loro non nutrivano risentimento, come il grande Enma, ma solo una profonda delusione e una tristezza sconfinata.

Ed è in questo scenario di flashback che Sasaki si ritrovò al cospetto di tutti quanti. Hidenori, seduto sul suo trono, lo sguardo corrucciato e pensieroso, Enma preoccupato e il viso affaticato, Etsuyo e Kojiro silenziosi, seri, marziali, al fianco di Enma. La situazione si prospettava inquietante. Non era mai stato richiamato così brutalmente all'eremo, specie non dopo aver pensato che ci doveva tornare a tutti i costi. Fu sul punto quasi di temere di aver fatto qualcosa di estremamente sbagliato, come evocare Chisaru per quella missione sul fondo del mare e credette davvero fosse quello il motivo. Ma quando Hidenori aprì bocca, la sua stanca voce, di solito buffa come il suo aspetto, aveva un timbro tetro e grave.

Hidenori: ”Sasaki-san”

Kami.

Quel suffisso già era bastato a far capire il tono della situazione. Quelle poche volte che Hidenori si era rivolto a lui, l'aveva apostrofato con un semplice -kun, oltre al fatto che, come la maggior parte delle scimmiette di piccole dimensioni, lo chiamava “Saki-kun”, a volte affettuosamente “Sakkun”, che doveva essere un gioco di parole a detta di Enma su una vicenda passata che Sasaki non si era manco sognato di approfondire, per carità dei cieli.

Hidenori: ”Perdonaci se ti abbiamo chiamato in maniera così brusca, spero di non aver interrotto nessuna copulazione. Odori di umori umani.”

Sasaki: ”...nnno Hidenori-sama, è....”

Hidenori: ”Nessun problema, Sakkun. Sei giovane e ardi della passione della gioventù. Diamine, anche io ero così un tempo sai? Ma non distraiamoci. L'hai sentito anche te, vero?”

Interrogativo lo sguardo del saggio dell'eremo, il suo naso spiccava così tanto su quel piccolo viso che vederlo così serio aveva un ché di comico. Ma i suoi occhi trasmettevano una serietà mortale. Sasaki si erse in tutta la sua altezza, assumendo un atteggiamento marziale e di rispetto.

Sasaki: ”Sì. Ho sentito come un'esplosione di energia che...non era paragonabile a nulla che avessi mai sentito prima. Neppure quando....il sensei era di cattivo umore ho mai percepito qualcosa di così selvaggio e puro.”

Hidenori si lisciò il mento, mormorando qualosa tra sé e sé.

Etsuyo: ”Sasaki, che cosa sai....”
Kojiro: ”....te delle Bestie Codate?”

Bestie Codate. Quel nome evocava qualcosa nella sua mente. Sì, ricordava a stento...una volta Keiichi gli aveva parlato di questa leggenda, ma come spesso faceva, Sasaki lo aveva ascoltato con un orecchio no e l'altro pure. Quello che era entrato da una parte era uscita dall'altra, senza tanti indugi.

Sasaki: ”Keiichi mi ha raccontato questa leggenda, ma ammetto di non avergli badato attenzione. Non ho idea quindi dei dettagli.”

Fu Enma a prendere parola subito dopo, il tono calmo nonostante l'aspetto agitato che le sue mani mostravano.


Enma: ”C'è una leggenda tra i Primati, Sasaki. Questa leggenda circola da moltissimo tempo, e non sappaimo se sia stata inventata per dare un certo tono al nostro popolo ma....

Conosci la storia di Sun Wukong?”


Sasaki: ”Mi avete mostrato la Corona sì, mi sono informato.”

Hidenori: ”Ah, la Corona di Sun Wukong....Keiichi non volle mai indossarla...mi domando se già allora vedetti un segno di quello che sarebbe successo?”

Enma: ”Bene, ma c'è un'altra leggenda. Sun Wukong fu il nostro progenitore, e di lui sappiamo tutto. Ma c'è una storia più antica, misto tra realtà e fantasia. Ovvero che Sun Wukong ricevette i suoi insegnamenti nientepopodimeno che dal primo Rikudo Sennin.”

Sasaki: ”L'eremita dei Sei Sentieri, colui che sviluppò il ninjutsu.”

Hidenori: ”Aaaah, un uomo dalla virtù così eccelsa! Che peccato le vostre vite siano così brevi....”

Etsuyo: ”Sun Wukong è certamente il nostro padre...”
Kojiro: ”...ma per quanto splendido e potente, c'era qualcuno più in alto di lui.”

Enma: ”Saru-shin.”

Un silenzio tombale calò nella stanza. La gola di Sasaki era secca. Quasi qualcuno gli avesse letto nella mente, una piccola scimmietta dal manto bruno comparve con una brocca d'acqua fresca. Sasaki la tracannò senza tanti complimenti. Venne invitato a riposarsi, ma mantenne con stoicità la sua posa marziale.

Enma: ”Il Kami dei Primati”


Sasaki: ”Kami in senso metaforico o...?”

Hidenori: ”Noi lo chiamammo così per via del suo aspetto. E del suo potere. Il problema è che parte del racconto venne tramandato in chiave molto...esaltante per il nostro popolo, ma la realtà è un'altra. ”

Etsuyo: ”I bijuu sono reali. Essi vivevano in questo mondo....”
Kojiro: ”...da molto prima che la tua razza sviluppasse il ninjutsu.”
Etsuyo: ”Il loro chakra non è qualcosa che si possa comprendere...”
Kojiro: ”...definirla energia spirituale pura sarebbe riduttivo. Il loro è -”

Enma: ”Energia di distruzione.”

Fino ad ora, Sasaki era rimasto in silenzio ad ascoltare le parole di quei primati senza battere ciglio. Aveva intuito che la situazione fosse grave, ma da come la stavano mettendo, era molto peggio di quanto pensasse.
Fu su punto di fare una domanda, ma si morse la lingua.

Hidenori: ”No Sasaki-san. La bestia che ha trucidato i tuoi compagni non è un Bijuu. Una Bestia Codata è mille volte peggio

Considerando quanto era appena passato, fu difficile per Sasaki trattenere un conato di vomito. La stanchezza della corsa dall'onda anomala, le informazioni ricevute, il disturbo da stress post-traumatico che si era fatto sentire nel momenti peggiore. Era tanto da assimilare per lui.


Hidenori: ”Con grandi sacrifici, la tua razza fu in grado di sigillarle, molti secoli fa. Ma qualcosa ha spezzato nuovamente il sigillo. I Bijuu sono liberi. Il tempo di riprendere le forze...e torneranno ad agire.”

Sasaki: ”Come si comportarono con loro i miei antenati?”

Enma: ”Cosa intendi?”

Si schiarì la voce prima di parlare.

Sasaki: ”Mi sembra di capire che questi Bijuu fossero qui da molto prima di noi umani, e forse anche di voi, sbaglio? Come si sono comportati i miei antenati con loro, prima di rinchiuderle?”

Hidenori: ”Domanda interessante. Cosa vuoi dire?”

Sasaki: ”Voi mi avete chiamato qua per raccontarmi questa storia. Una storia che risulta essere vera, e non mera leggenda. Voi lo sapevate, non me l'avete mai detto. Me lo dite ora, che è troppo tardi. Avete tenuto nascosto questa informazione, ma forse un motivo c'è. Se da una parte queste bestie sono così potenti che il loro solo nome spaventa, dall'altro scommetto che in passato gli umani hanno tentato di imprigionarle per usare il loro potere, vero? Keiichi raccontava che il Nnjutsu altri non era che una variazione del vero significato del chakra che il Rikudo Sennin aveva voluto trasmettere. Ninshuu si chiamava se non erro, e doveva servire a mettere in comunione gli uomini. A elevare le loro coscienze.”

Hidenori: ”Continua.”

Sasaki: ”La prima cosa che hanno fatto gli uomini è stato usare il chakra per farne un'arma. Le Iijutsu sono solo l'ombra di quello che potrebbero e dovrebbero essere. Credo che solo Keiichi si sia messo a studiare il Ninshuu, e lo ha studiato solo dopo che ha toccato il fondo, abbandonato da tutti. Per trovare un modo per tornare in contatto con gli uomini.

Scommetto che quando l'uomo ha scoperto come imbrigliare il potere dei Bijuu per contenerli ha anche cercato di usarlo a proprio vantaggio. Voi non me ne avete parlato perché non vi fidate di me, magari temete che finisca come Keiichi, o magari perché sapete che, se anche io sono affidabile, questa è un'informazione troppo pericolosa per essere lasciata libera senza controllo. Sbaglio?”


Un sorriso compiaciuto comparve sul volto di Hidenori mentre osservava il fiero gigante.

Hidenori: ”Da Keiichi hai preso la sua mente brillante, Sasaki.”

Sasaki: ”Ho appena rischiato di morire sul fondo dell'oceano. Mi sembra di fare una cazzata dopo l'altra, non vedo dove sia la mia brillantezza.”

Ridacchiarono le due scimmiette a sentire Sasaki imprecare di fronte al saggio. Enma era sbigottito, e fu solo per via della situazione che non rifilò un violento pugno all'allievo. Tuttavia, Hidenori sembrò più divertito di tutti.

Hidenori: ”La tua è impulsività, Sasaki, non sei sciocco. Sei solo impaziente. Keiichi era un uomo del deserto. L'impazienza uccide nel Paese del Vento. Lui venne temprato dal vento, dalla sabbia, dall'aridità. Te dal freddo, dal ferro, dal rigore marziale. Ma non sei un'idiota, Sasaki. Hai azzeccato in pieno le motivazioni del nostro silenzio. A prescindere di tutto, questa era un'informazione pericolosa. Non potevamo trasmetterla a cuor leggero. Non dopo tutto quello che è successo.”

Sasaki: ”Questo Saru-shin quindi è un bijuu?”

Hidenori: ”Se i racconti sono veri, è un gorilla gigantesco. Non è il più potente dei Bijuu, ma è senza dubbio una forza della natura da tenere in considerazione.

E il motivo per cui ti abbiamo convocato Sasaki è molto semplice.”


Sasaki: ”Dobbiamo decidere cosa fare. Non come singoli, ma come Eremo dei Primati.”

Enma: ”Sì Sasaki. Questa non è una minaccia che possiamo ignorare. Contro Watashi decidemmo di limitarci a difenderci, senza prendere azioni attive per la sua sconfitta. Ma dopo il tuo arrivo...crediamo sia il caso di essere più presenti sullo scenario mondiale. L'Eremo dei Primati è pronto a scendere in campo. Cosa ne pensi?”

Sasaki: ”Questi Bijuu...cosa fecero in passato?”

Hidenori: ”Domanderesti ad un tornado cosa fa?”

Sasaki: ”Se è per questo io non bado nemmeno alle formiche che calpesto, ma questo perché non possono ribellarsi.”

Hidenori: ”Hum?”

Sasaki: ”Queste creature sono portatrici di distruzione, d'accordo. Ma non è colpa loro. Non è loro decisione. Loro sono fatte di potere. Distruggere è nella loro natura, ma forse perché non se ne rendono conto. Le abbiamo rinchiuse in passato, forse ora si renderanno conto che l'umanità non rimarrà seduta a farsi distruggere.

Non ho intenzione di dare loro la caccia per rinchiuderle nuovamente. Negare loro la libertà solo perché la loro natura è distruttiva sarebbe come intrappolare l'oceano o la terra quando decidono di agitarsi. Impossibile.”


Enma: ”Ma non possiamo neppure lasciarli liberi di agire.”


Sasaki: ”Nessuno ha proposto questo. Sapete se sono dotate di intelligenza?”

Etsuyo: ”Non ne possiamo essere certi...”
Kojiro: ”...ma credo siano in grado di capire la nostra lingua.”

Sasaki: ”Molto bene. Voglio parlare con loro. Ognuna di loro.”

Hidenori: ”Ooooh?”

Sasaki: ”Voglio spiegare loro che l'umanità ha sconfitto un dio. Non so a quanto ammonta il loro potere, ma rispetto a secoli fa, l'umanità si è evoluta. Non siamo formiche che vengono calpestate dai giganti. O meglio, sì, rispetto a loro sì....ma ci sono formiche più grosse. Siamo tante, ci possiamo organizzare, coalizzare. E formare un maglio capace di frantumarle.

L'Eremo dei Primati sarà attivo nella ricerca dei Bijuu. Ma voglio dare loro una possibilità di vivere con noi in pace. Il mondo è grande, ci sarà una possibilità.”



Hidenori: ”Molto nobile, Sasaki Keigo. Ma devo metterti in guardia: probabilmente saranno assetate di vendetta.”

Sasaki: ”Sono sopravvissuto ad uno Shinigami, ad un Divoratore, al Kraken. Se vogliono assaggiare la mia ira, vedremo chi di noi sarà il più feroce!”

Concluse con uno sguardo guerriero carico di energia. Hidenori ne fu compiaciuto, le due piccole scimmiette sorrisero. Enma era fiero del suo neo pupillo.

La decisione era presa. L'Eremo dei Primati entrava in azione.

(Dovrò avvisare Misato e Honami, anche se credo che i loro Kage saranno già stati informati della cosa. E così siamo di nuovo in una guerra mondiale...)





Edited by Memphos - 6/7/2017, 13:38
 
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